Al Castello di Miradolo per ammirare le camelie
Il Parco del Castello di Miradolo riapre con la fioritura delle camelie e proporne diverse iniziative (visite guidate, visita al camelieto del parco, Caccia al tesoro nel parco di Grandi Giardini Italiani, letture sotto il ginkgo e anche degustazione guidata di tè) volte a coinvolgere un pubblico sempre più ampio.
Nel Parco del Castello di Miradolo si trovano oltre 130 giovani esemplari di camelie, moltissime delle quali uniche in Italia, propagate da piante appartenenti a due tra le collezioni di camelie più antiche d’Italia (dal giardino dell’ex Albergo Eden di Verbania Pallanza e dal Parco di Villa Durazzo Pallavicini di Genova Pegli). Alle trenta camelie ottocentesche introdotte dalla Contessa Sofia Cacherano di Bricherasio, ultima discendente della famiglia e proprietaria della dimora fino al 1950, si affiancano così le 130 nuove cultivar, recuperate e salvate dall’abbandono. La collezione di Miradolo offre fioriture a scalare con colorazioni dal bianco puro sino al rosso intenso, passando per le diverse sfumature di rosa.
Il Parco del Castello di Miradolo è un esempio di giardino all’inglese. Negli oltre sei ettari sono presenti tra l’altro anche alberi monumentali: il carpino bianco, dal tronco spettacolare che ricorda un antico merletto; il tasso, l’albero più antico del parco; il Ginkgo biloba, nella radura dei tassodi; l’albero dei tulipani, lungo il viale di antichi bossi, che supera i 40 metri; il cipresso calvo, adiacente alla corte rustica. Nei pressi della casa del custode sorge poi il bosco dei bambù giganti. Al centro del canneto, come nel resto del giardino, la presenza dell’acqua è importante: l’intero parco è attraversato da un sistema di canali irrigui che permette alla vegetazione di prosperare e diffonde intorno una rilassante sonorità.