Alti e bassi a Hollywood: Heather Locklear fuori su cauzione, Kimberly Brown torna a calcare le scene di Beautiful
Due attrici 56enni alle prese con i tormenti della fama
di Matteo Rolando – Dopo aver bevuto vino e superalcolici, ha strappato il naso a morsi al suo fidanzato, malmenato un poliziotto e cercato di prendere a calci i genitali di un altro, mentre veniva ammanettata. L’accusa? Violenza domestica. E’ successo pochi giorni fa a Thousand Oaks, in California. Lo riporta dettagliatamente il Daily Mail, spiegando la dinamica dei fatti: non ho dubitato a credere, conoscendo i suoi trascorsi, che la protagonista di questa vicenda fosse proprio lei, Heather Locklear, la biondissima Amanda di Melrose Place. La lite furibonda e la colluttazione tra l’attrice e il suo fidanzato, l’ex compagno di scuola Chris Heisser a cui si è legata di recente, è avvenuta davanti alla giovane e incredula figlia ventenne della Locklear, Ava, a cui non è rimasto che chiamare i soccorsi. Rilasciata dietro il pagamento di una cauzione da 20.000 dollari, la Locklear ha alle spalle un precedente arresto per guida in stato di ebbrezza nel 2008 e una lunga storia di dipendenza da alcol e presumibilmente sostanze stupefacenti, oltre a episodi depressivi. Nemmeno la trepidante attesa per l’evento che ogni anno tiene Hollywood con il fiato sospeso, la notte degli Oscar, ha potuto contenere o distogliere l’attenzione mediatica: sì cara Heather, questa volta hai proprio esagerato. Sono passati appena sei mesi da quando nel settembre scorso l’attrice si schiantò in un fosso con la sua Porsche 911 – peraltro lo stesso modello di auto che guidava la Amanda di Melrose Place da lei impersonata. Il lungo declino della Locklear, 56 anni tra ricoveri in rehab, bisticci, presunti tentativi di suicidio e incidenti in auto – distrusse anche una Bmw nuova fiammante nel 2010, non si sa come, abbattendo ben due cartelli stradali – iniziò nel 2007 con il divorzio da Richie Sambora, musicista e produttore statunitense. Negli anni seguenti al 2007 la sua carriera sembrò rallentare: da allora la si vede partecipare di tanto in tanto in serial televisivi americani o in film prodotti per la televisione. Il pubblico nostrano l’ha conosciuta come la “guest star” di Melrose Place, serial degli anni novanta, con cui toccò l’apice della sua popolarità grazie al ruolo da starlet. Il resto è cronaca: il primo arresto nel 2008 a Santa Barbara con l’accusa di guida in “stato alterato di coscienza” e tutti gli episodi a seguire.
Ma si sa, a Hollywood per un’attrice che scende in popolarità ce n’è un’altra che sale: è recentissimo il ritorno di Sheila Carter sulle scene della soap per eccellenza, Beautiful. Anche se personalmente non seguo la soap, la ricomparsa del personaggio non poteva certo passare inosservata: Sheila si era vista l’ultima volta nel 2003, ben 15 anni fa, impersonata da Kimberly Brown, anche lei 56 anni – proprio come la Locklear – che ha un curriculum di tutto rispetto (ha recitato in General Hospital, Santa Barbara e Febbre d’amore, oltre che appunto in Beautiful). Un inaspettato ritorno quello di Sheila, anche in una soap che mantiene il primato come una delle più longeve della storia. Il reintegro della Brown nel cast di Beautiful è davvero così casuale? Facendo una puntatina oltreoceano la si vide ricomparire sugli schermi come Sheila già da giugno dello scorso anno, a sei mesi circa dall’insediamento di Trump alla Casa Bianca. La Brown è una repubblicana di ferro e ha sostenuto il nuovo presidente nella corsa elettorale, candidandosi lei stessa nell’ottobre 2017 alle elezioni distrettuali della California per i repubblicani. Scopriamo così che, al contrario della Locklear, tormentata dalle sue dipendenze, la Brown è una donna con gli attributi: in rete spopola un video che la vede impegnata in un discorso per la difesa dei diritti della donne, quello appunto della convention dei repubblicani del 2017. In seguito, le è bastato incontrare a un party il produttore di Beautiful, Bradly Bell, per ritornare a recitare nella soap. Kimberly Brown aveva nottetempo promesso che non avrebbe mai più interpretato Sheila Carter per evitare che il pubblico la identificasse troppo con il suo personaggio e per votarsi al grande schermo, sognando il cinema dei grandi registi: Scorsese, Tarantino, i fratelli Coen. E invece eccola di nuovo sul piccolo schermo in uno dei ruoli che più le diede popolarità e fama: ha tirato i remi in barca?
Se l’esempio di Maryl Streep dimostra che per un’attrice la carriera non è finita dopo i 50 anni – anzi la Streep ne compirà 70 il prossimo anno – le 56enni Kimberly Brown e Heather Locklear possono comunque vantare la fortuna di continuare a lavorare, pur se tra alti e bassi e non si può che invidiarle: hanno entrambe la licenza di morire e risorgere senza ritegno, di sprofondare nel baratro o nel dimenticatoio e poi risalire in un lampo, in barba a noi comuni mortali. Una lo può fare tranquillamente nella fiction di una soap che va in onda da oltre un quarto di secolo, l’altra non ha bisogno di andare in TV per ottenere l’attenzione dei media: in questo, sa il fatto suo.