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Richmond Cafè torna con un nuovo look

 Il Richmond Cafè con restyling, nuove serate e un’uramakeria da urlo è pronto a inaugurare una stagione indimenticabile. Il  sipario si alza il 10 settembre con il Formentera Party, un grande evento che fa da preludio alle tante novità del locale milanese di via Melchiorre Gioia 69: dal nuovo ristorante in salsa jap dedicato ai soli uramaki alla fitta programmazione settimanale, tra aperitivi con show cooking di chef stellati e one-night tutte da ballare.

La one-night, Formentera Party, porterà a Milano tutta l’energia e il divertimento delle notti estive dell’isola spagnola, tra aperitivo a buffet (a 15 euro) e una cena servita (40 euro) allietata dalle selezioni musicali di Gigi Zeus, per poi proseguire dalle 23.30 alle 4 di mattina con il djset house e commerciale di Giandomenico Di Vito affiancato dal vocalist Ale Zeus.

A pochi mesi dalla sua inaugurazione il Richmond Cafè, il locale trendy che ospita i fashion show e i party del noto marchio streetwear prêt-à-porter lanciato in Italia da Saverio Moschillo, si rinnova negli ambienti e si sdoppia in due realtà esclusive: da una parte un club dove scatenarsi 7 giorni su 7, sempre aperto dall’aperitivo a tarda notte, e dall’altra, una sala ristorante totalmente indipendente da circa 40 posti, dove deliziarsi unicamente di soli uramaki, in versione classica o in qualche variante dai profumi di Sicilia. Il  Richmond Restaurant, un angolo di gusto per cultori di uramaki, aperto dal lunedì al venerdì a pranzo e dal lunedì al sabato a cena, dalle 20 alle 23, sarà inaugurato il prossimo 12 settembre.




Arena di Verona: una settimana da non perdere

Ancora pochi giorni per potersi godere la magia dell’Arena di Verona: musica senza tempo su un palcoscenico dove la storia diventa leggenda.  Quest’anno L’Opera Festival, il 94°, si conclude il 28 agosto dopo una stagione di successi. Ma l’ultima settimana, questa, è un susseguirsi di fuochi di artificio: sul palcoscenico dell’Arena infatti si alterneranno le maggiori produzioni di questa stagione, Carmen, Aida, Il Trovatore e Turandot, dando a tutti, turisti, melomani o semplicemente appassionati la possibilità di prendere posto sulle gradinate e godersi lo spettacolo.

Difficile trovarsi a dover scegliere un solo spettacolo con una simile scelta. Potendo, ci si dovrebbe fermare a Verona l’intera settimana per poter andare ogni sera in Arena a vedere un’opera diversa. Se poi la scelta dovesse necessariamente restringersi, sarebbe comunque consigliabile concedersi almeno una due giorni. E, a questo punto, perché non celebrare il 94° Festival  con le due opere che hanno dato l’inizio a questa stagione, Carmen e Aida che, non a caso, sono riproposte a chiusura del Festival in Arena, il 27 e il 28 agosto. Si tratta delle due opere, almeno finora, più rappresentate in Arena nei primi 102 anni di storia (e 94 stagioni liriche): conosciute e amate dal vasto pubblico (non occorre essere esperti per conoscere e apprezzare libretti e musica) e particolarmente adatte grazie a imponenti scenografie e al vasto utilizzo di scene corali ad essere rappresentate sul palco dell’Arena.

In particolare carme beneficia del monumentale allestimento realizzato da Franco Zeffirelli per l’opera di Bizet che si sposa alla perfezione con i grandi spazi dell’Arena di Verona. Costumi  sontuosi, cambi di scena sorprendenti e un’ambientazione così ricca di dettagli che ricrea in maniera esemplare i vari ambienti nei quali si svolge l’opera (la piazza di Siviglia, la taverna di Lillas Pastia, l’accampamento dei contrabbandieri, la Plaza de Toros nel giorno della corrida), fanno rivivere in Arena la stessa Siviglia ottocentesca. Indimenticabile poi anche la coreografia flamenca di El Camborio ripresa da Lucia Real. Se poi tutto questo non bastasse, è la stessa storia vissuta da Carmen, così moderna, ad esercitare una forte attrazione nei confronti dello spettatore. Carmen infatti rappresenta la donna libera che rifugge ogni legame tradizionale per vivere appieno un’esistenza emancipata ricca di passioni. Carmen è fiera, indipendente, seduttrice, sprezzante delle convenzioni e dei sentimenti; sa di essere l’oggetto del desiderio degli uomini e ne manovra i sentimenti a suo piacimento. In un paese intriso di moralità cattolica (ben rappresentato dalla devota Micaela, tra i protagonisti della vicenda) Carmen è laica e ribelle e non teme di andare incontro alla morte con la convinzione che anche se si concede a chi dice di amare, realmente non sarà mai di nessuno.

Quanto a Aida il capolavoro verdiano è presentato nell’allestimento di Gianfranco de Bosio ideato nel 1982 – e replicato per 18 stagioni – che rievoca l’edizione storica del 1913 di Ettore Fagiuoli. Le coreografie portano la firma di Susanna Egri. Aida costituisce il titolo areniano per eccellenza; dal 1913 è stata proposta in 59 diverse edizioni per un totale di 650 recite. L’opera verdiana è n vero e proprio colossal: un successo senza tempo che, grazie all’alchimia tra la musica di Giuseppe Verdi, il libretto di Antonio Ghislanzoni e il grande palcoscenico all’aperto più grande al mondo, crea da oltre cento anni una magia senza tempo ricca di esoticità. Proprio ad Aida infatti è legata in maniera indissolubile la nascita del Festival Lirico che ha trasformato l’Arena di Verona nel teatro all’aperto più noto al mondo.

 




Coming soon: West Side Story, Footloose e The Bodyguard

Sarà una stagione bollente quella che si sta preannunciando alle porte per i teatro. Sono infatti in arrivo produzioni di alto livello per tre Blockbuster del West End: West Side Story, assente dalla Penisola da oltre vent’anni, Footloose, per cui l’attesa è stata dimezzata e The Bodyguard, al debutto sui palcoscenici italiani.

WEST SIDE STORY” debutterà il prossimo 27 settembre al Teatro Manzoni di Milano per sole 15 repliche.  L’evergreen basato su “Romeo e Giulietta” e vincitore di 1 Grammy (premio per la musica), ben 6 Tony (gli Oscar del teatro) e, nella sua versione cinematografica con Natalie Wood,  addirittura 10 Oscar, sarà in scena al Teatro Manzoni fino al 9 ottobre e si prenuncia come un evento da non perdere grazie a con un cast di 33 elementi e all’orchestra in scena che riproporrà  indimenticabili melodie come “Maria”, “America”, “I Feel Pretty” e “Tonight”. West Side Story è prodotto in Italia da Wizard Productions e diretto da Federico Bellone. Lo spettacolo è fedele alla tradizione con le coreografie originali di  Jerome Robbins, le musiche di Leonard Bernstein e  il libretto di Stephen Sondheim e Arthur Laurents, adattate da Franco Travaglio.

FOOTLOOSE, icona musical anni ’80, sarà invece in scena dal 24 settembre al 31 dicembre al  Barclays Teatro Nazionale di Milano. Con Footloose, Stage Entertainment festeggia il ritorno alla produzione, dopo tre anni di pausa, con cast eterogeneo, ricco di talenti giovani e di artisti con grande esperienza nel panorama teatrale italiano. Ren McCormack è interpretato da  Riccardo Sinisi mentre Ariel Moore è Beatrice Baldaccini.

 

THE BODYGUARD sarà infine uno degli spettacoli di punta della seconda parte della stagione, sempre al  Barclays  Teatro Nazionale di Milano.

 




BOOM Festival & Burning Man in Portogallo

Dall’11 al 18 agosto Idanha-a-Nova, piccolo comune portoghese ricco di storia e tradizione si trasforma nel palcoscenico europeo della cultura alternativa e della musica elettronica, con il BOOM Festival, evento dedicato alla cultura indipendente e che attira i giovani di tutto il mondo anche grazie al meraviglioso contesto naturale nel quale è inserito, il Geopark Naturtejo, area protetta dall’Unesco.

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Il BOOM Festival propone una settimana di eventi all’insegna della sostenibilità e del rispetto per la Terra: arti sceniche, musica elettronica, teatro, cinema, workshop  installazioni. Dal 1997, anno della sua fondazione, sono infatti migliaia ogni anno i ‘Boomers’ che da 150 Paesi del globo raggiungono il ‘Burning Man’ del Vecchio Continente per immergersi nell’atmosfera libera e creativa del Festival: non semplicemente un evento ludico, ma una mentalità che si discosta dal modo di pensare convenzionale e rispecchia nuovi modi di esprimersi attraverso l’adesione alla cultura alternativa e psichedelica internazionale. Scenografie spettacolari fanno da sfondo a questo raduno colorato e interculturale che si alimenta non solo di musica underground, ma anche di danza, pittura, scultura, land e video art, installazioni futuristiche.

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Insignito per diversi anni con il Greener Festival Award Outstanding, il BOOM Festival è  un caso virtuoso dove sostenibilità ambientale si lega a doppio filo con efficienza e funzionalità: acqua, area camper, assistenza medica e Wi-fi sono fornite gratuitamente a tutti i Boomers. Ottime notizie per chi non avesse ancora prenotato le vacanze, o chi sta ancora cercando l’ennesima buona ragione per visitare il Portogallo!
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Attraverso Festival, l’evento dell’estate per scoprire Langhe, Roero e Monferrato

Il 24 agosto prende vita la prima edizione di Attraverso Festival, il festival che tra concerti, teatro, cibo e vino, si offre come un vero e proprio percorso turistico-spettacolare per visitare, narrando con parole e musica, il territorio inserito nella World Heritage List dell’Unesco nel 2014 e quelli limitrofi del Piemonte meridionale, tra Langhe, Roero e Monferrato. Concerti, spettacoli ed eventi teatrali si propongono di far scoprire quest’area fino al 4 settembre.

Con lo sguardo al futuro ma il cuore ben saldo nel passato Attraverso ha l’obiettivo di far dialogare tra loro, con gusto, i diversi linguaggi della nostra epoca: quello letterario e quello teatrale, quello musicale e quello della cultura materiale del territorio. Proprio in questo intento sta il significato di una delle parole chiave del Festival, la resilienza, intesa come la capacità di resistere e di reinventarsi partendo dalla propria storia.
Partendo da queste premesse ha preso forma l’articolato programma di Attraverso che si sviluppa spettacoli di teatro, concerti, performances, incontri e narrazioni Attraverso raggiunge ben diciannove comuni delle province di Cuneo, Alessandria e Asti. Un Festival diffuso quindi, nei più diversi luoghi già carichi di storia e di eccellenza, che hanno come denominatore comune la bellezza e il paesaggio delle colline a vite che li contraddistingue, dove nascono i grandi vini piemontesi. Un viaggio attraverso le abbazie e le piazze, i cortili, i ricetti e i castelli, per riscoprire il territorio in compagnia di alcuni protagonisti che hanno fatto del racconto e della bellezza la propria matrice stilistica.

Ed è così che troviamo Carmen Consoli a Alba per l’unica data piemontese del suo tour estivo, Marco Paolini in scena a Monforte D’Alba, Massimo Cotto e Cristina Donà a Costigliole D’Alba, il maestro Ezio Bosso a Pollenzo-Bra, le fanfare Kocani Orchestar e Bandakadabra a Ovada, i Mau Mau a Grinzane Cavour, Paolo Rossi a Nizza Monferrato, Sergio Berardo e Dino Tron dei Lou Dalfin, a Bosio.
Accanto a questi nomi ci saranno anche: il poeta Guido Catalano a Alba e Novi Ligure, Antonio Marangolo e Peppe Consolmagno a Rocca Grimalda e Lerma, la conferenza spettacolo con Steve Della Casa e Efisio Mulas,  conduttori di Hollywood Party, trasmissione radiofonica di Radio Rai 3, a Parodi Ligure, i Bandaradan a La Morra, 88 Folli a Cella Monte, I Cormorani e Dj Angelo di Radio Deejay a Canelli, Giuseppe Cederna a Serralunga D’Alba e presso la suggestiva cornice del Parco artistico nel vigneto ORME SU LA COURT, mentre la performance di 3d visual mapping “Attraverso Paesaggi – Musica da vedere, immagini da ascoltare” caratterizzerà il centro storico di Casale Monferrato.

Un programma vario che riflette la ricchezza e varietà dei territori che lo accolgono, tra bellezze paesaggistiche e prelibatezze eno-gastronomiche. E proprio l’enogastronomia è l’altro protagonista di Attraverso Festival. Partendo da quel denominatore comune delle tre zone qual è il prezioso nettare degli Dei presente in varie declinazioni, con i racconti sensoriali dei Narratori del Vino, assaporato durante le degustazioni offerte dalle Pro Loco dei comuni coinvolti e dall’incontro/chiacchiera sul tema “I partigiani del vino” tenuto da Angelo Gaja, Oscar Farinetti. Walter Massa e Omar Pedrini a Barbaresco in occasione dell’ evento conclusivo del Festival che vedrà sullo stesso palco, anche Bella Ciao, il più grande spettacolo di folk revival italiano riallestito cinquanta anni dopo.  Vino, buon cibo e  spirito di festa popolare.

Durante le giornate di spettacolo sarà inoltre possibile partecipare a visite guidate in alcuni dei luoghi che ospitano il Festival come il tour guidato di Alba Sotterranea o la possibilità di scoprire la Torre di Barbaresco e il Castello di Monticello Borgo, gli INFERNOT celati nei sotterranei dell’Eco Museo della Pietra da Cantoni di Cella Monte o, ancora, sarà possibile visitare le mostre allestiste all’interno della  Fondazione Bottari Lattes. Gli amanti della natura avranno invece l’occasione di imparare a riconoscere le erbe selvatiche commestibili insieme alla Chef Anna Rivera di Arquata Scrivia della Condotta di Slow Food oppure di partecipare ad un trekking all’interno del Ente parco Aree Protette Appennino Piemontese o ancora passeggiare felici alla scoperta dei segreti della bio-architettura, perfettamente integrata nel territorio che la ospita. Senza dimenticare il percorso d’arte tra le vigne nel Parco artistico nel Vigneto “Orme su La Court” che scopre le tappe dell’acqua, dell’aria e del fuoco pensate e realizzate da Emanuele Luzzati fino al grande portale sulle colline realizzato da Ugo Nespolo.




ConFusion, un locale da scoprire sulle rive dell’Adige

ConFusione 1 italo e tatjanaIl ConFusion è un locale da scoprire almeno per tre ragioni: la posizione incantevole sulle rive dell’Adige e proprio a ridosso del centro storico di Verona, la cura maniacale di singolo  dettaglio dalle posate, ai portatovaglioli, fino alla presentazione del piatto, ma soprattutto, una cucina che unisce tre tradizioni: quella mediterranea, quella giapponese e, infine, quella sudamericana. La proposta della carta, sia per un drink che per un cena, non è mai banale ma è frutto di un’attenta ricerca che esalta tradizioni diverse e materie prime di qualità.

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Il ConFusion, lounge, caffetteria e ristorante, nasce a Verona dal desiderio dello chef Italo Bassi di esprimere a pieno la propria personalità e quella della moglie Tatjana Rozenfeld, profondamente innamorata dell’arte, con un’idea in mente ben precisa: quella di privare dell’eccesso di formalismo l’esperienza di una cucina d’autore e di un menu gourmet.

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Al ConFusion c’è un’attenzione assoluta alla materia prima italiana, caposaldo della cucina di Italo Bassi, e alla sua presentazione in piatti sempre eleganti, dove emerge anche l’esperienza giapponese dello chef. “Tre ingredienti in un piatto, se di ottima qualità, sono già troppi – dice Italo Bassi – Se si ha a disposizione un grande ingrediente occorre farsi da parte e lasciare che sia lui ad interpretare il ruolo da protagonista”. In cucina, oltre a Bassi, anche il sous chef giapponese Masaki Inogouchi e Ivan Bombieri. La contaminazione tra differenti espressioni gastronomiche passa anche dalla loro grande professionalità. Da  non perdere il polpo all’olio di oliva con crema di peperoni dolci e fagiolini profumati all’aglio e yuzukoshò (18 euro), che unisce il Mediterraneo all’Oeriente e lo ying yang di gamberi rossi, quinoa allo zenzero racchiuso da una sfera di avocado e adagiato su una mousse di peperoni rossi (leche de tigre) al mango e con un assaggio di caviale (18 euro), un’esplosione di sapore dalla forma stupefacente. Interessante la proposta di sushi.

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Il ConFusion porta a Verona un concetto di locale internazionale, con tre differenti spazi al proprio interno. Si parte dall’angolo caffetteria “perché bere un gran caffè è ormai molto difficile”, spiega lo chef. Si prosegue con il palcoscenico, la cucina, uno spazio al piano terra che richiama la cultura giapponese di mangiare direttamente al banco di fronte allo chef. Qui nascono i piatti del ConFusion e qui lo chef Inogouchi prepara le proposte di sushi presenti in carta. Al piano superiore il lounge bar con una selezione di assoluto livello e la competenza di due barman professionisti, circondato da 7 terrazzini affacciati sul dolce scorrere del fiume Adige, particolarmente romantico la sera. Tre differenti anime che al ConFusion si mescolano e si intrecciano con disinvoltura, abbattendo i paletti temporali e prolungando l’orario in cui è possibile gustare le creazioni dello chef, magari abbinandole con un miscelato di livello o con un grande champagne.

DOVE

Verona, Via Ponte Nuovo, 9
Telefono: 045 4624806
Drink a partire da 10 euro
Prezzo medio per cena: 40-50 euro. Percorsi di degustazione 5 portate 65 euro; 7 portate: 85 euro.

 

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La cucina di Singapore sbarca a Milano con Pasta B

A due passi dal Duomo di Milano è possibile provare la cucina singaporiana in un locale dall’atmosfera rilassata ma curata specializzato nella pasta che, per quanto riguarda la cucina asiatica, significa principalmente, ma non solo, ravioli e noodles. L’indirizzo è di quelli da portare sempre con sé, per uan paua pranzo fuori dall’ordinario, una gustosa alternativa all’aperitivo o un dopo cinema in pieno centro di Milano e a prezzi accessibili (si può cenare con 20 euro): Pasta B via Hoepli 3.   La ricetta dell’impasto è un segreto che i signori Han custodiscono da 27 anni  e che, di fatto, è diventata porta bandiera dei diversi locali aperti nel mondo:  Jing Hua Xiao Chi o, in italiano, Pasta B.

Pasta B

Tutto è iniziato nel 1989 quando i signori Han aprirono il Jing Hua Xiao Chi, un locale specializzato nella preparazione di ravioli. Dopo quasi trent’anni di esperienza, la seconda generazione ha svelato al mondo le preziose ricette per realizzare le specialità che, fin ad allora, era possibile assaggiare solo a Singapore e in Giappone. Milano è finora la sola città europea in cui è approdata Jing Hua Xiao Chi, Pasta B, anche se non si escludono nuove aperture nella penisola.

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Pasta B grazie alle origini della stessa famiglia Han dove si fondono tradizioni giapponesi, coreane e indonesiane, propone una cucina singaporiana con influenze fusion. Tra le specialità di Pasta B spiccano i ravioli: alla piastra, al vapore e bolliti, interamente fatti a mano arricchiti da diversi e gustosi ripieni comemaiale e gambero (della tradizione di Singapore), pollo, manzo o solo verdure. Il più famoso dei ravioli Jing Hua è il “little juicy steamed meat dumpling”, un bocconcino ripieno di carne trita di maiale e una zuppa ricca di sapore, tutto racchiuso in una pasta sottile ma resistente.  Da non perder ei ravioli alla piastra, la cottura infatti esalta in modo sorprendendo i gustosi ripieni. Assolutamente da provare i noodles, ovvero gli “spaghetti” tipici della tradizione orientale, realizzati homemade, saltati o in brodo, con verdure, pollo o maiale. Potete accompagnarli dal caratteristico katsuobushi ,pesce affumicato ed essiccato a scaglie, dal mentaiko (uova di pesce Pollack marinate con erbe e spezie) o dallo shiso (erba medicinale chiamata anche basilico cinese). I dolci infine sono fatti tutti in casa e proposti con un’ accurata selezione di tè asiatici. Servizio veloce e attento. Un consiglio: il personale è davvero preparato sulla misteriosa cucina singaporiana e sulle influenze asiatiche, non abbiate timore di chiedere approfondimenti o di farvi consigliare i diversi accostamenti possibili che possano esaltare il piatto ordinato.

Pasta B 2

DOVE, COME E A QUANTO

PastaB
Indirizzo: via Hoepli 3
Orari: Apertura dalle 11:30 alle 22:00. Riposo il lunedì a cena.
Telefono: 02 7200 4298
Prezzo medio: 20-25 euro




Anne Leibovitz in mostra a Milano dal 9 settembre 2016

“WOMEN: New Portraits”, la mostra in cui si possono ammirare i nuovi scatti commissionati alla celebre fotografa Annie Leibovitz, sarà inaugurata a Milano il 9 settembre 2016 presso gli spazi di Fabbrica Orobia 15, e resterà in programma fino al 2 ottobre, come tappa di un tour globale che tocca 10 città.​

Il nuovo lavoro di Annie Leibovitz prosegue un progetto iniziato oltre quindici anni fa con “Women”, una raccolta di ritratti pubblicata nel 1999 e tuttora molto popolare. Susan Sontag, che aveva collaborato alla realizzazione del primo progetto, l’aveva definita un “work in progress”. “WOMEN: New Portraits” riflette i cambiamenti del ruolo della donna nella società contemporanea e, nel corso del prossimo anno, andrà a costituire un’unica opera composta da molteplici scatti.​

Il progetto è stato voluto da UBS. Annie Leibovitz ha dichiarato: “Quando ho proposto a UBS di proseguire il progetto WOMEN, non c’è stata alcuna esitazione. Facciamolo, è stata la risposta, e il supporto è stato straordinario su tutti i fronti. L’impresa è molto ambiziosa, il soggetto talmente vasto, è come andare in mare aperto e fotografare l’oceano.”

DOVE, COME E A QUANTO
Fabbrica Orobia 15
Via Orobia 15, 20139 Milano, Italia
9 settembre – 2 ottobre 2016
Dal lunedì alla domenica ore 10-18, venerdì fino alle ore 20
Ingresso LIBERO
Fabbrica Orobia 15, costruita nel 1920, è uno spazio industriale storico, situato nel sud di Milano, vicino alla Fondazione Prada, in una zona che sta rapidamente diventando una destinazione per l’arte, la cultura e la moda.




Limoni si trasforma in beauty center

Trucco e parrucco da Limoni dove l’elegante lounge,  completa di cabine (skin care, make up, brow e nail bar), offre anche un’occasione per ritagliarsi un’ora di relax con trattamenti personalizzati. Non più quindi un semplice negozio di profumeria, ma un beauty center dove rinascere con un’esperienza di bellezza a 360 gradi che sappia anticipare ed esaudire le esigenze di stile  femminili e maschili. L’idea è quella di offrire in un unico ed elegante ambiente nei centri cittadini, e quindi a portata di mano anche in pausa pranzo, trattamenti in grado di soddisfare qualsiasi esigenza con prezzi accessibili e personale altamente specializzato.

Il primo negozio a compiere il grande salto è il flagship store di Limoni a Milano in corso Buenos Aires. Ma tra i progetti del gruppo vi è quello di una progressiva espansione su tutto i territorio.

LLG Leading Luxury Group, la holding a cui fanno riferimento sia Limoni che La Gardenia,  ha affidato i servizi Hair Styling e Barberia delle beauty lounge Limoni e La Gardenia a Hair Studio’s e Barberia Elite, i brand del Gruppo Panariello.

 




I Giardini Paprika e Cannella portano, anche ad agosto, la Sardegna a Milano

Chi ad agosto resta a Milano, potrà comunque sognare il mare con l’avventura culinaria proposta da Ai  Giardini Paprika e Cannella, il salotto condotto dalla coppia Davide Paderi e Giovanna Taddei che offre golosi piatti della tradizione italiana e mediterranea, con una particolare declinazione al meglio della Sardegna.

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Ai Giardini Paprika e Cannella a dirigere è lo chef Mauro Bizzarro (per otto anni nelle cucine di Giacomo Milano) possono . Nel menu stagionale spiccano tra gli antipasti i classici “mare crudo” (gamberi gobbetti al lime, scampo di Mazara del Vallo, carpaccio di tonno rosso, tartare di salmone e ricciola, ostrica con bagnetto rosso) o il “mare caldo” (insalata di polpo alla catalana, salmone confit con cremoso di barbabietola e cipolla rossa brasata, crema di ceci con gambero rosso al vapore, spiedini di seppia in panure aromatica e gambero gratinato al pistacchio); il tortino di alici del Mediterraneo al crumble di pistacchi di Bronte, melanzane, mozzarella di bufala campana e olio al pomodoro e basilico o la tartare di salmone irlandese al fresco di limone, insalatina di finocchi e chutney di mango al rhum scuro e cannella. Spettacolare e assolutamente da provare la parmigiana di melanzane con vellutata di basilico e pomodorini confit così come la norcineria di Camaiore Prosciutto toscano DOP Bonuccelli tagliato al coltello o la mortadella al tartufo del salumificio B.B.S o il culatello nostrano di Novellara servite con gnocco fritto. Tra i primi troviamo i paccheri napoletani “Vicedomini” al ragu di mare; i culurgiones di patate alla nuorese con salsa di pomodoro, parmigiano e basilico; le chicche di patate abruzzesi al ragù di scorfano, profumo di timo e datterini arrosto; i ravioli al nero di seppia ripieno di branzino con ricotta di bufala campana su ristretto di gamberi rossi ed erba cipollina; la fregola sarda fatta a mano alle vongole veraci e bottarga di muggine. Secondi di mare come un’impareggiabile frittura di calamaro, gamberi rossi e zucchine julienne; il filetto di tonno su riduzione al porto bianco, cristalli di porro e fagiolini sautè; il salmone marinato alla barbabietola e coriandolo con insalatina croccante e yogurt greco al finocchietto selvatico; il calamaro ripieno al frutto del cappero, pomodorini San Marzano su fresco di gazpacho rosso; i gamberoni flambati al calvados su vellutata di patate viola e polvere di olive nere. Non mancano le escursioni gastronomiche di terra tra costata fiorentina di bovino “Carni Nobili”, galletto amburghese al mattone con salsa bbq e verdure grigliate, costolette d’agnello in croccante di pane a scaglie con caponata di melanzane all’agretto e maionese di sedano. Senza dimenticare i dolci, tutti fatti in casa come il pane e la focaccia,: dalle caramelle di pasta sfoglia con crema al mascarpone alla delizia al limone e frutto della passione, al soufflé al cioccolato caldo con gelato alla crema. La lista vini comprende svariate etichette provenienti da ogni regione italiana, diverse bottiglie importanti e qualche bollicina francese.

Ai Giardini Paprika e Cannella Culurgiones

DOVE, COME E A QUANTO

Ai Giardini Paprika e Cannella
Via Ludovico Settala 2, Milano
Tel. 02.2049650
Chiuso domenica e sabato a pranzo
Prezzo medio 35€

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