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San Valentino, cinque idee per stupire il partner

San Valentino ormai è alle porte. Per chi non avesse ancora deciso dove trascorrere la sera il giorno più romantico dell’anno, ecco qualche cinque idee per stupire il partner.

San Valentino alla scoperta di Pavia  “In love”
Appuntamento speciale per la festa degli innamorati a Pavia dove sarà possibile prendere parte a una passeggiata (Pavia in Love appunto)  per le vie del centro cittadino e conoscere tutte le storie e gli intrighi rosa che, proprio da quelle vie medioevali della città lombarda sono passate nel corso dei millenni.   Le passeggiate (oltre a Pavia in Love, ce ne sono molte altre da scoprire: dai Longobardi ai fantasmi che infestano il Ticino, dalle caffetterie storiche pavesi ai grandi scienziati dell’ateneo pavese, da San Siro a Sant’Agostino, alle storie d’amore)  durano due ore  e sono condotte dai cantastorie dell’Associazione Culturale il Mondo di TELS e dalle guide della Cooperativa Oltre Confine.  Prenotazione obbligatoria (per informazioni:  Me in Italy by I Viaggi di TELS:  Tel. 0382578706 – Mail: info@me-in-Italy.com e Infopoint Stazione Ferroviaria di Pavia: 0382538769 – Mail: infopointpavia@gmail.com).

Un San Valentino all’insegna della magia a Londra
Un San Valentino ad Hogwarts, nella scuola di incantesimi più famosa nel mondo della fiction. I Warner Bros Studios di Londra, sede del parco a tema dedicato Harry Potter, propongono un appuntamento speciale con la magia e il romanticismo per le serate del 13 e del 14 febbraio. Cena a lume di candela nella sala grande di Hogwarts e tour notturno degli studios per 495 sterline a coppia (600 euro circa), gadget compresi. 

Un San Valentino di benessere
Allo Sport & Kurhotel Bad Moos di Sesto Moso in provincia di Bolzano, si può trascorrere una serata speciale all’insegna del benessere in una cornice romantica e spettacolare. Il pacchetto “Esclusive Night Spa” permette di prenotare dalle ore 20 alle 23 la  Panoramic Sauna St. Valentin “Cembra”, le docce a cascata sulfurea e la Sala relax Old Stube in esclusiva a 50 euro a persona.  In legno di cirmolo e con gettate di vapore agli aromi del bosco, questa sauna offre una vista incantevole sulle montagne e sulla chiesetta St. Valentin. Appena fuori si trovano le docce a cascata sulfurea per un comfort anche salutare. Dopo la sauna, sosta nella Sala relax Old Stube ricavata in un’antica Stube gotica del 13esimo secolo. Il divanetto ad angolo e le poltrone in pelle con i morbidi cuscini in loden color burro, i lettini ergonomici in legno con materassini nocciola posizionati davanti alle finestre, il tavolino e le sedie tipiche, tutto invita al rilassamento. E poi la cura per i dettagli, foto di famiglia di tempi passati, ceppi con sacchettini di fieno e pigne, tutto è studiato fin nei minimi particolari.

San Valentino al chiaro di luna sulle Dolomiti
Si parte al chiaro di luna dagli impianti di Arabba, a quota 1.602 metri, subito accolti da un piccolo aperitivo e, dopo una risalita di venti minuti, si giunge a destinazione a quota 2.478 metri . la direzione è quella del ristorante Viel dal Pan, dove sarà possibile trascorrere con un menù studiato apposta dallo  chef napoletano Ivan Matarese. Il tutto per 75 euro. Per informazioni  +39 335 6306696.

San Valentino a Stoccolma per un party lungo una notte nel cuore di Stoccolma
Per un San Valentino glamour non può esserci altra destinazione che Stoccolma per un party lungo tutta una notte e che si preannuncia un evento da tutto esaurito. Mamma mia! The party promette far rivivere le atmosfere dell’omonimo musical nel cuore di Stoccolma, patria degli Abba. L’operazione porta una firma importante, quella di Björn Ulvaeus, uno dei quattro componenti della band svedese. Il locale (Tyrol) ha aperto le porte sull’isola di Djurgården e ogni sera si trasforma in una taverna greca (come l’ambientazione del musical) dove si cena e ci si diverte a ritmo di “Dancing Queen” e delle altre hit del gruppo icona della musica glam pop degli Anni ’70

 




Il neurone innamorato dà lezioni d’amore al Manzoni

Il neurone innamorato sarà in scena per sole due sere al Teatro Manzoni di Milano (il 14 e il 15 febbraio), ma si preannuncia come uno spettacolo da non perdere per festeggiare al meglio la ricorrenza più dolce dell’anno, quella di San Valentino.
Il neurone innamorato svela infatti la  dura verità: il vero organo protagonista dell’amore non è il cuore, bensì il…cervello. Con la regia di Marco Rampoldi, i ‘professori’ Leonardo Manera e Diego Parassole spiegano, in esilaranti dialoghi basati su dati assolutamente reali, cosa succede quando incontriamo la persona amata e nel nostro cervello si attiva il circuito del piacere, che agisce come una droga (però, è legale, non c’è il limite della modica quantità, e se ti fermano i carabinieri, non ti ritirano la patente per guida in stato di innamoramento); ci fanno capire perché scegliamo proprio il nostro partner (è scientificamente provato che se un uomo vede una gnocca si può innamorare, se vede una cozza è più difficile); ci dimostrano che nel terzo millennio la crisi del settimo anno arriva al terzo (se la coppia arriva al settimo anno vuol dire che, da quattro anni, tutti e due stanno con un altro). Claudio Batta, Stefania Pepe e Roberta Petrozzi danno vita a tutti i ‘lui’, le ‘lei’, gli amici che offrono consigli, in cui non si può fare a meno di identificarsi, in un crescendo di divertimento.

Il neurone innamorato si preannuncia quindi come lo spettacolo perfetto per festeggiare San Valentino divertendosi accanto alla persona amata a iniziare da se stessi. Magari brindando nel foyer.

DOVE, COME E A QUANTO
Teatro Manzoni di Milano – 14 e 15 febbraio h 20.45
Biglietti da 18 euro




Ingresso gratuito e apertura prolungata alle Gallerie d’Italia per San Valentino

Le Gallerie d’Italia di Piazza Scala a Milano festeggiano San Valentino con orario prolungato fino a mezzanotte (l’ultimo ingresso è fissato alle 23), iniziative speciali per la ricorrenza  e visite gratuite per tutti, innamorati e single. Sono inoltre previste letture animate del gruppo teatrale Dramatrà e attività a sorpresa per le coppie che si presenteranno davanti ai tre esemplari del ‘Bacio’ di Hayez.

E’ stato inoltre organizzato un percorso speciale all’interno delle proprie sale: ‘Due secoli d’amore alle Gallerie’ , una passeggiata romantica fra le opere dell’Ottocento, del Novecento e della mostra temporanea su Hayez. Un viaggio alla scoperta dell’amore nella poetica artistica e nella vita, per rivelare affetti e passioni vissute dagli artisti e rappresentati dalle loro creazioni. L’amore mitologico evocato da Canova, quello di Hayez per la sua musa ispiratrice e coppie, nell’arte e nella vita, come Lucio Fontana e la sua Teresita. Accanto alle opere più significative, le guide svelano gli affettuosi legami che esse nascondono. Prenotazione obbligatoria.

DOVE, COME E A QUANTO

Gallerie d’Italia Piazza della Scala, 6 – 20121 Milano
Ingresso gratuito alle Gallerie d’Italia per San Valentino. Costo visita guidata ‘Due secoli d’amore alle Gallerie’: 5 euro a persona




“Tutti insieme appassionatamente” in tour

Prende il  via il tour di “Tutti insieme appassionatamente”, una produzione firmata Peeparrow-Il Sistina su licenza esclusiva della Fondazione “Rodger&Hammerstein” per la regia di Massimo Romeo Piparo.  La prima tappa del tour è fissata al Teatro Nuovo di Milano dove ““Tutti insieme appassionatamente”, approderà il prossimo 17 febbraio e rimarrà fino al 13 marzo.

In scena la ormai collaudata coppia Luca Ward e Vittoria Belvedere, nei ruoli del Capitnao Von Trapp e di Maria, affiancati da Giulio Farnese nel ruolo di Max Detweiler, Sabrina Marciano che interpreterà Elsa Schraeder, Tia Architto la Madre Badessa, Enrico Baroni in quelli di Herr Zeller. I sette fratelli Von Trapp resi celebri da “Tutti insieme appassionatamente”, saranno interpretati da Rachele Pacifici, (Liesl), Daniela Simula (Brigitta), Claudia Mangini (Martha), Alessandro Di Giovanni (Friederich), Zoe Nochi e Chiara Bono, si alterneranno sul palco nel ruolo di Louisa, Alessandro Orfini (Kurt) ed Eleonora Setzu (Gretl). A raccontare l’Austria degli anni ‘30/’40 saranno le scene di Teresa Caruso, i costumi di Cecilia Betona e le coreografie di Roberto Croce.

DOVE: le tappe del tour di  “Tutti insieme appassionatamente”
Milano, Teatro Nuovo, 17 febbraio/13 marzo
Bologna, Teatro delle Celebrazioni, 18/20 marzo
Firenze, Teatro Verdi, 17/20 aprile
Bergamo, Palacreberg, 15/16 aprile
Sassari, Nuovo Teatro Verdi, 19/21 aprile
Aosta, Teatro Splendor, 27/29 aprile

 




Vittoria Puccini è “La gatta sul tetto che scotta”

E’ in arrivo al Teatro Manzoni di Milano “La gatta sul tetto che scotta” il dramma di  Tennessee Williams portato sulle scene cinematografiche nel 1958 da Elisabeth Taylor e Paul Newman. La produzione porta la firma alla rega di Arturo Cirillo e vede nelle parti che furono delle due stelle hollywoodiane Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni.  “La gatta sul tetto che scotta” sarà in scena al teatro milanese dall’11 al 28 febbraio

“La gatta sul tetto che scotta” è la storia di Maggie, che per alleviare la cocente situazione familiare in cui si trova, imbastisce una rete di bugie. Tra giochi passionali e abili caratterizzazioni, affiorano sensualità cariche di sottintesi e di contenuti inespressi o inesprimibili; all’ideale della purezza dei sentimenti si contrappone la dura realtà di un mondo familiare e sociale pieno di ipocrisie.

“La famiglia è ancora il luogo dove Williams fa risuonare le sue parole, il luogo dove, grazie alla sua capacità di narrare i sentimenti dei personaggi, un gruppo di attori possono dare vita ad una coralità di conflitti. … Ne “La gatta sul tetto che scotta” si concentra in un unico spazio temporale e fisico l’ossessione di un’idea di amore impossibile, perché troppe sono le rinunce di una famiglia dedita al successo e ai soldi, alla proprietà, in cui la vita appartiene a chi la sa comprare e a chi la vive secondo la più bieca convenzione” spiega Cirillo che poi sottolinea il “gioco drammaturgico di contrasti, dove alla mancanza di figli di una coppia corrisponde una presenza eccessiva e quasi nevrotica di bambini da parte dell’altra, dove mentre due coniugi si torturano per il loro non riuscire ad amarsi, si frappongono suoni di canzoncine e giochi di bambini, ma anche sinistri grida di falchi. Il contro canto, la stonatura è ciò che più caratterizza il mondo di questo inquieto scrittore americano, americano ma per fortuna universale e senza tempo nel riuscire a parlarci di noi, nonostante che siano passati molteplici decenni, e che temi come l’omosessualità siano diventati meno celati di prima”.

DOVE, COME E A QUANTO
Teatro Manzoni di Milano 11-28 febbraio
Orari: Feriali  ore 20.45 –  Domenica ore 15.30
Biglietti da 23 euro




Pedalando verso la primavera sulle ciclabili più belle d’Italia

La primavera è nell’aria, nonostante i calendari ufficiali dicano tutt’altro. L’aria frizzante, il sole e i prati dove iniziano a spuntare i primi fiori anno subito venire voglia di spolverare le proprie biciclette e, pedalando nel verde, andare alla scoperta di angoli d’Italia più o meno nascosti. Ecco quale idee per queste giornate primaverili …nonostante tutto. Un buon punto di partenza è stato dato dall’ultima edizione di Cosmobike che ha premiato con l’Italian Green Road Award la Assisi-Spoleto-Norcia, la ciclabile Cortina-Venezia e la Cycling Riviera.

L’Assisi-Spoleto-Norcia  è un percorso di 102 km che attraversa, in sei facili tappe, borghi medioevali, paesaggi incontaminati e luoghi di culto. Per informazioni e bike tour ci si può rivolgere a: Umbria & Bike (www.umbriabike.eu, 075.5067101), Gira L’Umbria (Antonella Tucci 348.8916928, info@giralumbria.it), La Spoleto Norcia (Luca Ministrini, 320.2895750, info@laspoletonorciainmtb.it)

La ciclabile Cortina-Venezia è una via verde di 191 km che nasce nel Parco Regionale delle Dolomiti d’Ampezzo per poi giungere alla città lagunare. Per esplorare la ciclovia, ci si può rivolgere a Fun Active Tours (www.funactive.info, 0474.771210) e a Simonetta Bike Tours (334.5487382 www.simonettabiketours.it)

La Cycling Riviera è un percorso adatto a tutti, dove il mare è protagonista. La pista ciclo-pedonale del Parco Costiero Riviera dei Fiori si snoda per i 24 km della vecchia linea ferroviaria tra Ospedaletti e San Lorenzo a Mare. Il percorso è stato studiato per regalare comfort, benessere e divertimento. Per organizzare la giornata, si può fare riferimento al sito www.cyclingriviera.com dove sono presenti anche i diversi punti di noleggio delle bici (contatto: 349.4916209).




Sedici ragioni per riscoprire Parigi

Sono almeno sedici le ragioni per cui tornare a Parigi nei prossimi mesi. La Ville Lumiere infatti ha predisposto un ricco programma di eventi, riaperture e manifestazioni per tutto il 2016. Tutte ragioni che si aggiungono ai numerosi elementi di fascino che da sempre richiamano su Parigi turisti da tutto il mondo. Insomma un week end lungo a Parigi o, meglio ancora, un’intera settimana, è una tappa d’obbligo per i prossimi mesi. Le offerte per la Ville Lumiere, meravigliosa in ogni stagione, non mancano. Basta solo decidere le date, il mezzo (su Parigi il treno potrebbe costituire un’alternativa molto valida, veloce ed economica rispetto ai classici voli) e partire alla scoperta tutte le novità che Parigi ha in serbo in questo nuovo anno.

 

1. IL MUSEO PICASSO

I grandi lavori di restauro dell’Hôtel Salé hanno triplicato la superficie del museo, che ha appena compiuto i suoi primi 30 anni. Sosta d’obbligo al Cafè sur le Toit al 1° piano del palazzo.

2. IL PANTHEON

Riapre al pubblico in aprile, dopo un eccezionale restauro, il colonnato del Panthéon. E all’interno è stato reinstallato il pendolo di Foucault, prova materiale del movimento della Terra. Una sfera dorata del diametro di 20 cm, peso di 28 kg, sospesa a un filo di 67 metri.

3. IL MUSEO DE L’HOMME

Dopo sei anni di restauri, ha appena riaperto le porte il museo di antropologia, uno dei più grandi del mondo, al Trocadéro, con oltre 700.000 reperti.

4. LA FONDAZIONE LOUIS VUITTON

La « nuvola di vetro » disegnata da Frank Gehry, all’interno del Jardin d’Acclimatation, nella zona nord del Bois de Boulogne, è la nuova location parigina della creazione artistica contemporanea. www.fondationlouisvuitton.fr

5. IL PARCO ZOOLOGICO

Un nuovo modello di zoo: un’esperienza unica in Francia nell’ambiente naturale degli animali, oltre 14 ettari di scenari dal mondo attorno al Grand Rocher, una guglia di roccia alta 65 metri, simbolo dello zoo.

6. QUAY BRANLY

Il Museo del Quay Branly, sull’omonimo Lungo Senna, è il museo “dove dialogano le culture”, obiettivo decisivo del nostro tempo: dall’Africa all’Asia, dall’Oceania alle Americhe. In uno scenografico allestimento progettato da Jean Nouvel e dall’architetto paesaggista Gilles Clément.

7. LA PHILARMONIE DE PARIS
Il nuovo edificio firmato Jean Nouvel accanto alla Cité de la Musique di Christian de Portzamparc del 1995 inventa un tempio della musica nel Parc de la Billette: tre sale da concerto e un museo della musica, ristoranti, librerie…

8. IL JARDIN DES PLANTES

Il più famoso Orto Botanico di Francia, fondato nel ‘600: 4 secoli di storia in un luogo straordinario: le grandi gallerie, le serre, lo zoo storico, la scuola botanica, laboratori, mostre…e si entra gratis!

9. IL PARC MONCEAU

Uno dei parchi pubblici più fascinosi di Parigi, nato nel ‘700 nell’8° arrondissement. Qui Monet ha dipinto qui cinque dei suoi quadri più famosi, mentre Sofia Coppola vi ha girato la pubblicità di Miss Dior Chérie.

10. LA BIBLIOTHÈQUE FRANCOIS MITTERRAND

Nel quartiere di Tolbiac, XIII° arr. , non è solo la BNF, Biblioteca Nazionale di Francia, la più importante del Paese, ma anche una sede di mostre ed eventi, nello scenario d’eccellenza delle quattro torri-libro progettate da Dominique Perrault.

11. IL CAFÉ DE LA PAIX

Inaugurato nel 1862 all’angolo fra il boulevard des Capucines e Place de l’Opéra, con il famoso teatro dell’Opera di Garnier, è una vera istituzione parigina, un gioiello stile Impero, dichiarato monumento nazionale.

12. L’INSTITUT DU MONDE ARABE

Progettato da Jean Nouvel e Architecture Studio, vuole essere anche nell’architettura un ponte fra cultura araba e cultura occidentale, così importante oggi. La facciata meridionale conta 240 moucharabieh che si aprono e si chiudono ogni ora.

13. I PASSAGES

Dei 150 passages costruiti fra ‘800 e ‘900 oggi ne rimangono una trentina. Da non perdere il Passage du Caire in place du Caire, il più antico fra quelli ancora esistenti (1798) e il Passage Jouffroy, la prima galleria tutta in vetro e metallo (1836).

14. IL PONTE ALESSANDRO III

È il più bel ponte di Parigi e supera la Senna fra il 7° e l’8° arrondissement. Inaugurato per l’Esposizione Universale del 1900, e per celebrare l’amicizia franco-russa, è lungo 160 metri e decoratissimo. Immortalato anche in Midnight in APris di Woody Allen 

15. LAFAYETTE GOURMET

Il pianoterra e il piano interrato delle Galeries Lafayette al 35 di bd Haussmann sono un tempio del gusto: 3.500 metri quadrati con tutto il meglio dei sapori francesi.

16. IL MUSEO GUIMET

Uno dei più grandi musei di arte asiatica, nato dalle collezioni dell’industriale lionese Emile Etienne Guimet. Imperdibili il Pantheon dei Budda e il nuovo giardino giapponese attorno al Padiglione del tè.

 




Le stelle Michelin illuminano il Casinò di Sanremo

Serata gourmet al 100% quella in programma il 5 febbraio al Casinò di Sanremo. Una cena di gala alla riscoperta dei sapori che da sempre contraddistinguono le eccellenze agroalimentari della Liguria e del Piemonte, due Regioni dalla lunga e radicata tradizione culinaria. A dirigere i fornelli gli chef stellati Paolo e Barbara Masieri dell’omonimo ristorante di Sanremo e Walter Ferretto del Cascinale Nuovo di Isola d’Asti.

La serata si propone come un vero e proprio percorso, con la partecipazione dei principali consorzi agricoli, alla riscoperta delle più genuine tipicità locali: dal Barolo del cuneese e dal Barbera d’Alba al Rossese e al Vermentino della Riviera di Ponente, dal gambero di Sanremo alla carne Fassona, dai grandi formaggi piemontesi al pregiato olio ligure.

Personalità diverse ma complementari, quelle degli chef. Walter Ferretto ama innovare e allo stesso tempo esaltare i sapori della tradizione. Aperto alle nuove tendenze e ai nuovi sapori propone piatti capaci di coniugare la grande cucina piemontese con i profumi e sapori di tutto il mondo.

Paolo e Barbara Masieri, invece, fanno della ricerca e della valorizzazione dei prodotti del territorio il loro punto di forza. Solo pesce locale controllato e garantito, cacciagione delle Alpi Marittime alle spalle di Sanremo, formaggi prodotti con latte di allevamenti del territorio, pane e focaccia fatti con farine locali biologiche macinate a pietra e soprattutto verdure rigorosamente coltivate in proprio o da piccoli produttori locali. Dalla loro maestria nascono piatti della tradizione locale e di cucina ligure contemporanea.

Questo “scambio tra eccellenze” liguri e piemontesi è il primo dei due appuntamenti che la Regione Liguria e la Regione Piemonte hanno scelto di sostenere per promuovere i prodotti locali: il secondo atto andrà infatti in scena il prossimo mese di luglio a Barolo, in occasione dell’ottava edizione del Festival Collisioni inaugurato dal concerto di Elton John.




“Il marito di mio figlio” in arrivo al Teatro San Babila

Al Teatro San Babila di Milano va in scena l’attualità. Mentre a Roma proseguono i lavori sul Ddl Cirinnà e le piazza si spaccano sul tema, al Teatro San Babila di Milano è in arrivo, il prossimo 12 febbraio, “Il marito di mio figlio”, una moderna commedia degli equivoci che affronta con ironia un tabù sulla cresta dell’onda in tutto il mondo: il matrimonio gay. “Il marito di mio figlio” è una storia dai toni brillanti, a tratti comici, che si nutre della psicologia dei personaggi e si addentra con disinvolta leggerezza nei loro intrecci familiari. L’autore, Daniele Falleri,  si diverte a mettere in scena tutti i più diffusi pregiudizi , giocando argutamente con i vari cliché per poi demolirli implacabilmente ad uno ad uno. Il cast, composto da fuoriclasse della comicità (Eva Grimaldi, Andrea Roncato, Pietro de Silva, Pia Engleberth, Ludovico Fremont, Roberta Grazia e Andrea Standardi), diverte e spinge, al contempo, alla riflessione.

Ne “Il marito di mio figlio”,  Giorgino e Michele (alias George & Michael) decidono di affrontare i rispettivi genitori convocandoli nel loro appartamento per comunicare loro la notizia del matrimonio. Ma la rivelazione della propria omosessualità crea uno scompiglio che va oltre l’immaginazione dei due futuri sposi e da cui scaturisce una vera e propria commedia degli equivoci. “Il punto di vista si colloca inequivocabilmente all’esterno della coppia di sposi. Chi parla è una mamma o un papà. Questo è ciò che più mi interessa, indagare sull’istituzione famiglia. Sull’effetto deflagrante che una notizia inaspettata e sconvolgente ha sull’ipocrisia di facciata del nucleo familiare come metafora di una società. Le famiglie di Michael e George sarebbero potute andare avanti sull’onda delle convenzioni per anni, forse per sempre. Rapporti sedimentati su codici falsi e apparentemente inamovibili. Ma la comparsa di un elemento imprevisto (e qui fa la sua entrata trionfale il matrimonio gay) smantella gli equilibri costituiti e obbliga tutti a rifare i conti con se stessi e il resto del mondo, riesaminando ex novo tutto ciò che ci circonda e che davamo per scontato” sostiene Daniele Falleri per poi aggiungere: “I personaggi sono raccontati per quello che sono senza alcun giudizio e con un incondizionato affetto. Tutti hanno un lato più nobile e uno più meschino. Tutti sbagliano, inciampano, cadono e infine si rialzano. Ognuno è costretto a rimboccarsi le maniche e ad inventarsi il proprio cammino verso un nuovo equilibrio facendosi largo con gli strumenti che ha a disposizione, che siano una mazzetta di soldi o un rossetto per le labbra”.

DOVE; COME E A QUANTO
Dal 12 al 21 febbraio al Teatro San Babila di Milano
martedì – giovedì – venerdì – sabato ore 20.30
mercoledì – domenica ore 15.30
Biglietti da 17  euro

 




La Banda Osiris alle prese con “le dolenti note”

La  Banda Osiris sbarca in Lombardia con “Le dolenti note”, un ritratto irriverente della vita e del mestiere musicista tanto che il sottotitolo dello spettacolo è “il mestiere del musicista: se lo conosci lo eviti”. Lo show sarà  giovedì 4 febbraio al Teatro Toscanini di Segrate  e venerdì 5 febbraio al Teatro Condominio di Gallarate.

Il segreto della Banda Osiris, da anni protagonista della scena e italiana risiede  nella verve comica abbinata alla indubbio talento musicale. Gli strumenti non sono soltanto “oggetti” che emettono suoni, né i musicisti sono dei semplici esecutori. Tutto diventa tutto, in un crescendo di risate, capaci di andare oltre i rigidi accademismi e le barriere dei generi musicali. Dalla classica alla leggera, dal jazz al rock, prendendo altresì in giro il mestiere stesso del musicista. I quattro protagonisti della Banda Osiris (Sandro Berti mandolino, chitarra, violino, trombone. Gianluigi Carlone voce, sax, flauto. Roberto Carlone trombone, basso, tastiere. Giancarlo Macrì percussioni, drums, bassotuba.) si divertono a elargire provocatori consigli: dal perché è meglio non diventare musicisti, a come dissuadere i bambini ad avvicinarsi alla musica. E ancora: quali sono gli strumenti musicali da non suonare e… come eliminare i musicisti più insopportabili.