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Giardini di seta a Como

Tessuti e botanica, seta e giardini, abiti e fiori: il filo conduttore della mostra Giardini di seta. Tessuti, abiti e botanica del territorio lariano.

 

La mostra, a cura di Margherita Rosina e Francina Chiara, permette di scoprire due gioielli del lago di Como. La manifestazione infatti prende vita tra  Villa Sucota di ComoVilla Bernasconi di Cernobbio, incredibile villa liberty che conserva inalterato il suo fascino.

Giardini di seta. Tessuti, abiti e botanica del territorio lariano fino all’11 ottobre.

La mostra intende esplorare il tema del rapporto tessuto-botanica dal Settecento ai giorni nostri attraverso i diversi aspetti della decorazione floreale. Le bellezze naturali del territorio lariano, i parchi e i giardini affacciati sul lago sono da sempre un soggetto molto amato da creativi e artisti, che nei secoli vi hanno attinto suggestioni continue e l’industria serica che si è sviluppata a Como dalla fine dell’Ottocento non si è sottratta a questa fascinazione.

I tessuti floreali provenienti dalle collezioni della Fondazione Antonio Ratti, da importanti collezioni private e dagli archivi storici delle industrie seriche lariane sono esposti lungo un percorso suddiviso in “stanze” tematiche: nella prima parte di mostra vi saranno sete barocche lionesi in cui si intrecciano fiori e elementi architettonici, aerei taffetas decorati con tralci di rose o di bacche, cotoni per arredamento con realistici trionfi floreali della seconda metà dell’Ottocento.

La seconda parte della mostra è invece dedicata ai tessuti del Novecento: saranno in mostra stoffe con temi legati ai prodotti dell’orto o decorate con erbe officinali, mentre un intero salone presenterà abiti e tessuti ispirati alle rose, uno dei più amati dalla decorazione tessile di ogni epoca. Ai tessuti saranno accostati abiti collegati al tema, che per la parte novecentesca sono stati scelti per rappresentare l’Alta Moda italiana, da Biki a Capucci, Ferré, Valentino, l’Haute Couture parigina con Dior e Yves Saint Laurent, e il prêt à porter internazionale con Ken Scott e Leonard.

In mostra anche alcune opere di arte contemporanea di artisti che hanno frequentato lo CSAV – Artists Research Laboratory della Fondazione Antonio Ratti: un ulteriore modo di raccontare come il tema botanico possa essere fonte di ispirazione per la creazione artistica.

 

 

Dove, Come e a Quanto

Fondazione Antonio Ratti Villa Sucota, via per Cernobbio 19  Como
Villa Bernasconi, Via Regina 7 Cernobbio (CO)

 

 

 11 luglio – 11 ottobre 2015

Da martedì a venerdì: 14-18
Sabato e domenica: 11-20

Biglietti

Intero: € 7
Ridotto: € 5 (fino a 30 anni, oltre i 60 e per i convenzionati)
Gratuito: fino a 12 anni.

 




E’ la stella alpina la regina del benessere dell’estate

E’ la stella alpina la novità di stagione del centro Spa & Vital delle Terme di Merano.  La regina delle montagne è un anti-age, nutriente e idratante naturale. Più in dettaglio la stella alpina è utile per la cura della pelle e per la prevenzione dell’invecchiamento cutaneo, riduce le rughe e i piccoli segni d’espressione, grazie all’elevato contenuto di antiossidanti. Possiede inoltre ottime proprietà nutrienti e idratanti. La pelle trattata regolarmente con prodotti a base di stella alpina risulta nutrita in profondità e appare liscia, rigenerata e completamente rivitalizzata. Anche le pelli mature, tendenti all’impurità, ritrovano purezza e luminosità grazie alle proprietà antinfiammatorie della stella alpina.

Il benessere a base di stella alpina inizia con un rilassante bagno salino con estratti di stella alpina che tonifica la pelle e rinforza il tessuto connettivo (20 minuti a 33 euro). Segue un impacco corpo effettuato su lettino ad acqua per un effetto piacevole e ancora più efficace. Il trattamento nutre intensamente, rivitalizza, rigenera la pelle e contrasta la formazione delle rughe; stimola inoltre la formazione di nuove cellule cutanee e aiuta la pelle a neutralizzare i radicali liberi dannosi (20 min. 39 euro). Si chiude con un massaggio rilassante con olio di stella alpina originale altoatesina dall’effetto rilassante e nutriente, grazie proprio all’olio puro e naturale ricavato dalla stella alpina (45 min. 63 euro). Tutti i trattamenti, oltre che singolarmente, possono essere effettuati in un unico pacchetto nutriente, rivitalizzante, rigenerante e antirughe: quello della “Stella alpina altoatesina”, che include anche l’ingresso di due ore alle Terme Merano. Il costo è di 134 euro.

La stella alpina originale altoatesina utilizzata a Terme Merano proviene dalle coltivazioni dell’Alta Val Venosta, a 1.800 metri di altitudine.




Con Discoteque Machine balla l’intero teatro

DISCOTEQUE MACHINE, lo show in scena al Teatro Nuovo di Milano (27-29 luglio) che unisce comicità e danza, improvvisazione e coinvolgimento del pubblico. L’effetto è travolgente. Un intero teatro si scatena al ritmo di vecchi e nuovi successi da club. Protagonista dello show è infatti da un lato una playlist che allegramente passa dalla classica all’hip hop, dal funky all’elettronica, ma soprattutto il pubblico che ogni sera affolla il palcoscenico e dà vita ad uno spettacolo diverso ogni volta. DISCOTEQUE MACHINE vuole essere una chiave di accesso libera e gioiosa alla danza. Un invito privo di giudizio dove spettatore e attore creano sinergicamente lo spettacolo. Stupisce la capacità degli attori-ballerini in scena di coinvolgere il pubblico, facendo emergere talenti e sicuramente portando una ventata di aria fresca sul palco. Un’idea nuova, frizzante ed estiva come si convivente in questo luglio assolato, e che garantisce un’ora di puro divertimento…anche a chi sceglierà di rimanere seduto.

Protagonisti dello show sono i Morphs, creature comiche che indossano tute colorate (Morphsuits). Con loro sul palco, il pubblico: piccoli gruppi di sei persone verranno chiamati per “scendere in pista” e ballare all’interno di postazioni fluorescenti disegnate a terra. È proprio sulla danza dei “ballerini improvvisati” che i Morphs costruiranno uno show ricco di gag comiche e surreali. La regola è una sola: non smettere mai di ballare.

DISCOTEQUE MACHINE è uno spettacolo di Gianmarco Pozzoli & Alice Mangione con Alessio Gaudino, David Labanca, Daniele Redavid, Gianmarco Pozzoli, Janer Veranes Peros. Le coreografie sono firmate da Roberto Carrozzino e Martina Nadalini

Discoteque Machine dopo ill Teatro Nuovo di Milano il 27 luglio (fino al 29 luglio) per poi trasferirsi ad Edimburgo, al prestigioso FRINGE FESTIVAL, dove sarà in scena dal 7 al 31 agosto presso lo ZOO SOUTHSIDE – Venue 82. 




Gli Stra-vaganti portano in vita Agatha Christie

di Giuliana Tonini – Gli Stra-vaganti fanno ancora centro sul palco del Teatro Tieffe Menotti di Milano. Ormai lo spettacolo della compagnia di giovani attori non professionisti diretta da Nicola Stravalaci è un appuntamento fisso di inizio estate.

L’anno scorso ci siamo divertiti con ‘Le mie vacanze di Natale’, tratto niente meno che dal film di Mario Monicelli ‘Parenti serpenti’. Quest’anno, il 28 giugno, gli Stra-vaganti hanno portato in scena ‘Invito con delitto’, liberamente tratto dal romanzo ‘Poirot e la salma’, della regina indiscussa del giallo, Agatha Christie.

Il romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1946, forse non è tra i più conosciuti, ma sicuramente è uno dei più cari alla autrice. Tanto che sarà lei stessa, negli anni successivi alla pubblicazione, a curarne l’adattamento teatrale.

L’intreccio si svolge nella campagna inglese, in un week end di fine estate, nella villa dei coniugi Angkatell, dove l’equilibrio delle relazioni tra i presenti, già instabile a causa del passato che lega i personaggi gli uni agli altri, si rompe con l’assassinio di uno di loro.

Toccherà all’ispettore Blondy e alla sua castigata assistente Miss Penny scoprire l’assassino, e scoperchiare così i segreti e i turbamenti degli ospiti di casa Angkatell.

E Poirot? Poirot non compare. È stata la stessa Agatha Christie a eliminare il personaggio del celebre detective dall’adattamento teatrale del suo romanzo.

Gli attori, tutti bravissimi (a partire dalla straordinaria Paola Palazzetti/Gerda, perfetta nel ruolo) ci fanno divertire – e si divertono – nel delineare i personaggi e nel farli interagire fra di loro, in un’atmosfera che, nei dialoghi, nelle scene e nei costumi, è gustosamente british in perfetto stile Agatha Christie.

Molto accattivante l’idea di presentare i personaggi sulla pagina Facebook dell’evento, nei giorni prima dello spettacolo, con tanto di fotografia, raccontando una sorta di prequel del fine settimana con delitto. Trovata perfetta sia per chi vuole arrivare ‘preparato’ ad assistere allo spettacolo sia per chi, dopo averlo visto, vuole saperne di più.

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Vacanze 2015: i paradisi dove a comandare è ancora l’euro

Ormai ci siamo, ancora due settimane e il tema dominante di giornali e tv sarà quello delle vacanze 2015. Già ma dove andare? Dopo anni di recessione, ci si è messo di mezzo anche una politica monetaria particolarmente aggressiva che in teoria dovrebbe riportare l’Europa a cresce ere e finora ha solo svalutato, fortemente, l’euro.  Ovvero, detto in poche parole, in pochi mesi la capacità di acquisto degli europei ma soprattutto di noi sventurati italiani, si è ridotta fino al 30% su alcuni paesi legati a un cambio più forte.

Ma non tutto è perduto. La ricerca di IG evidenzia come sussistano ancora almeno sette paradisi dove poter pianificare le vacanze 2015  grazie ai vantaggi del cambio incredibilmente favorevole, al basso costo della vita, al prezzo del biglietto aereo, al rischio paese e alle condizioni climatiche. Alcuni paesi sono molto convenienti grazie a una valuta molto debole (Tanzania, Brasile, Norvegia, Polonia/Ungheria), altri grazie a favorevoli promozioni sui voli aerei (Giappone), mentre altri offrono vantaggi in termini di basso costo della vita (Indonesia, Malesia).

A conquistare il podio è la Tanzania grazie a un cambio favorevole e un economico costo del biglietto aereo. Seguono da vicino il Brasile, l’Indonesia, la Malesia, la Polonia/Ungheria, il Giappone e la Norvegia.

Di seguito il settebello ovvero i sette paradisi dove comanda ancora l’euro

1- Tanzania
Il paese è ricco di attrazioni turistiche, dai parchi nazionali (il famoso Serengeti con il suo meraviglioso safari) alle spiagge dell’isola di Zanzibar, dalla montagna africana più alta (il celebre Kilimanjaro) alla più grande caldera intatta del mondo (la riserva naturale di Ngorogoro). Addirittura delle sette meraviglie naturali del continente africano la Tanzania ne possiede ben tre (Kilimanjaro, Serengeti e Ngorogoro). Anche per questo per chi non è mai approdato in Africa, la Tanzania, anche grazie alla buona amministrazione del presidente uscente Kikwete, costituisce la scelta giusta per imparare a conoscere un continente dai paesaggi mozzafiato.

2- Brasile
La stagione invernale brasiliana, da molti sottovalutata, è uno dei periodi migliori per visitare questo il  paese anche grazie alla possibilità di esplorare tutta la parte settentrionale, praticamente ideale da giugno a settembre. senza considerare che la forte svalutazione della valuta nazionale, il real, ha reso questa destinazione una meta ideale per l’estate 2015. La foresta Amazzonica, il più gran patrimonio biologico del pianeta, il Pantanal, l’immensa pianura alluvionale con le sue esclusive caratteristiche, il litorale caratterizzato sia da grandi spiagge balneari che da calette selvagge (dalle grandi città Salvador, Recife, Natal e Fortaleza ai paesini Jericoacoara, Pipa, Maragogi e Tamandaré alla selvaggia e esuberante isola di Fernando de Noronha). Anche se non è la stagione ideale, un salto a Rio de Janeiro è poi assolutamente d’obbligo con 5 tappe da non perdere: il Corcovado con il Cristo Redentore, le spiagge di Copacabana e Ipanema, lo Stadio Maracanà e uno dei tanti Sambodromi in giro per la città. Non può mancare poi una tappa in una delle tante churrascherie per provare la vera picanha brasiliana.

3- Indonesia
Non solo Bali, l’isola tropicale dei surfisti, ma anche le paradisiache isole di Lombok/Gili/Flores, i misteri delle rovine di Borobodur, gli affascinanti dragoni del Komodo National Park, le escursioni al Vulcano Bromo, gli incontri con gli orangutan nel centro di Bukit Lawang, sono solo alcune delle attrazioni dell’Indonesia che meritano di essere scoperte. Nonostante il crescente interesse del turismo internazionale, molte regioni sono poi rimaste ancora al di fuori da qualsiasi flusso turistico e possono tuttora apparire pressoché vergini agli occhi del visitatore a cominciare dalle estreme isole orientali della Piccola Sonda, da Lembata, ad Alor, all’antico regno di Timor.
L’Indonesia offre per di più un bassissimo costo della vita e le condizioni climatiche particolarmente favorevoli durante l’estate italiana.

4-Malesia

La stabilità politica che il Paese ha conquistato e che ha contraddistinto gli ultimi decenni della sua storia, ha reso la Malesia una delle mete turistiche più interessanti anche per i turisti italiani. Un viaggio in Malesia è ideale per quei turisti alla ricerca di cultura, paesaggi, tradizioni e uno dei più ricchi ecosistemi esistenti sul pianets.
Spiagge di sabbia fine, idilliache isole perdute, barriere coralline; piantagioni di the e di alberi della gomma e case in stile coloniale immerse nel verde; immense giunge dominate dalla tigre malese. Accanto a tutto questo, sorgono città ultramoderne come Kuala Lumpur.
Non solo. La Malesia, grazie a un basso costo della vita e a condizioni climatiche particolarmente favorevoli, costituisce per il viaggiatore italiano uno degli ultimi paradisi accessibili rimasti.

5-Polonia/Ungheria
Per chi decide di rimanere nell’Europa continentale, un tour tra Ungheria e Polonia potrebbe rappresentare un buon compromesso. Si può passeggiare lungo le sponde del Danubio, lasciandosi incantare dalle numerose opere architettoniche che circondano Budapest e ci si può rilassar in una delle oltre cento sorgenti termali che la città. Da qui il salto in Polonia è breve. E ad attendere il turista cialcune città storiche come Cracovia, Varsavia e Danzica e castelli tra cui quello di Malbork, il più grande del mondo.
Polonia e Ungheria entrano in classifica grazie a delle valute particolarmente deboli contro l’euro, oltre che a un rischio paese molto basso e a un costo del biglietto aereo molto conveniente.

6-Norvegia
Per coloro che preferiscono il fresco al caldo torrido della stagione estiva, potrebbe essere l’occasione buona per vivere un’esperienza indimenticabile tra i Fiordi norvegesi, come il fiordo Geiranger patrimonio dell’UNESCO o perdersi tra le le isole Lofoten, da cui si può osservare il fenomeno del Maelstrom, vortici che si creano nel mare grazie alle correnti di marea, godendo della luce per 24 ore al giorno e assistendo così al fenomeno del sole di mezzanotte. Avventurarsi tra le cascate, i ghiacciai e le verdi vallate della Norvegia, gustando salmone e merluzzo di altissima qualità potrebbe essere più conveniente ora più che mai, grazie al forte deprezzamento della corona norvegese.
Sebbene il costo della vita sia secondo solo alla Svizzera, il deprezzamento della divisa locale può rendere più economico questo viaggio rispetto al passato, insieme a un biglietto economico e un rischio paese molto basso.

7-Giappone

Per coloro che adorano il sushi, i manga, gli anime, gli origami, i pokemon, i robottoni e le arti marziali, finalmente è arrivato il momento di visitare il Giappone grazie a convenienti promozioni sul prezzo del biglietto aereo e su uno yen particolarmente debole. Il Giappone è riuscito a conquistarsi l’ultimo posto disponibile nella nostra lista dei 7 paradisi per l’estate grazie alla svalutazione dello yen nei confronti dell’euro e il basso costo del biglietto aereo.




Musica e olive in Expo con GliArchiEnsemble

Sbarco a EXPO 2015 in vista per GliArchiEnsemble, orchestra siciliana che venerdì 26 giugno alle ore 12 e 18.30 e sabato 27 giugno 2015 alle ore 20.30 si esibirà all’interno del cluster Bio-Mediterraneo a EXPO 2015, del quale la Regione Sicilia è partner ufficiale. Un programma musicale ispirato a sette diverse qualità di olive coltivate in Sicilia e inserite nel disciplinare di produzione dell’olio extravergine IGP Sicilia, indicazione geografica protetta relativa alla superficie più grande d’Italia, interessata alla coltivazione dell’olivo e alla produzione di olio.

GliArchiEnsemble, la cui partecipazione a EXPO è sponsorizzata da Banca Popolare Sant’Angelo, abbineranno alle sette qualità di olive (Biancolilla, Cerasuola, Moresca, Nocellara del Belìce, Nocellara etnea, Ogliarola Messinese, Tonda iblea) sette brani tratti dal repertorio romantico e contemporaneo, caro al gruppo palermitano (musiche di Suk, Mascagni, Rossini, Warlock, Tchaikovsky, Lampasona e Betta). Gli oli nati dalle diverse qualità di olive acquisiscono caratteristiche specifiche, esaltate dall’andatura e dal “carattere” dei brani musicali scelti dall’ensemble palermitano.

Durante le esibizioni verrà proiettato su lead wall il video “Palermo Arabo Normanna”, viaggio tra i monumenti e i luoghi che raccontano la presenza degli Arabi e dei Normanni nel capoluogo siciliano, realizzato da Dario Ciulla, con le musiche di Mario Crispi eseguite all’interno di Palazzo Steri da GliArchiEnsemble e dallo stesso Crispi. Il video è stato realizzato appositamente per EXPO 2015 e per la partecipazione dell’orchestra al Cluster Bio Mediterraneo.

Le tre performance musicali si terranno nello spazio colorato che tiene insieme, come isole, i padiglioni dei singoli Paesi affacciati sul Mar Mediterraneo. Nella zona centrale del Cluster le cucine all’aperto della tradizione fungono da poli d’attrazione. Qui i visitatori trovano una selezione di alcuni prodotti tipici della cucina mediterranea, l’olio d’oliva, il pane, il vino, e assistono alla preparazione dei cibi e a showcooking programmati. Luoghi e cibi sono il tema centrale dell’allestimento di una mostra-racconto che vede la sovrapposizione e l’integrazione di tre elementi interpretati come parti di un’unica storia: il racconto per immagini, il racconto letterario e il racconto cinematografico.

Nel bacino Mediterraneo, il pasto non implica soltanto l’atto del nutrirsi, ma rimanda a molti aspetti della vita sociale e culturale. Le caratteristiche principali della dieta mediterranea, che ha resistito alle regole della vita moderna, sono la quantità di tempo trascorsa a tavola e i vari rituali di convivio. Ancora oggi, gli abitanti del bacino mediterraneo spendono più tempo nel preparare e nel consumare i cibi di qualsiasi altro popolo. La dieta mediterranea non offre solo benefici per la salute, ma garantisce e preserva la biodiversità agricola: le sue colture sono perfettamente in linea con i criteri di sostenibilità. GliArchiEnsemble si faranno interpreti d’eccezione di questa “mediterraneità” a tavola, come nella musica.




SakeSakeSake – Mi sake mi piace. Il festival

Venerdì 26 e sabato 27 giugno (dalle 18.00 alle 2.00), approda a Milano una rassegna inedita e curiosa: SakeSakeSake – Mi sake mi piace, il festival del Sake. Aprono le porte al popolare vino di riso nipponico, 14 tra i locali, bar e ristoranti più cool della zona del Naviglio Grande e dintorni: 28 Posti, Carlo e Camilla in segheria, ElitaBar, Esco Bistrot Mediterrano, Luca&Andrea, Macelleria Masseroni, Mag, Pinch, Rebelot, Rita e Rita&Sons, Taglio, Trattoria 4b, Ugo.

SakeSakeSake – Mi sake mi piace, organizzato da Shokokai Japan (Central Federation of Societies of Commerce and Industry, Japan) fa parte di JAPAN SALONE, una serie di appuntamenti e iniziative voluti dal Governo giapponese all’interno del Palazzo delle Stelline di Milano che vanno a completare il calendario degli avvenimenti già in programma al Padiglione Giapponese in EXPO.

Una festa dedicata alla conoscenza e alla riscoperta di una bevanda, simbolo della cultura nipponica, proposta dalla rassegna milanese, in un percorso gustativo che ridefinisce il tradizionale vino di riso e lo mostra sotto una luce inusuale per l’Italia: un prodotto capace di offrire molte sfumature, decisamente sconosciute ai più.

Nel corso della 2 giorni, da via Tortona a Via Vigevano, da via Corsico all’Alzaia Naviglio Grande, da Ripa di Porta Ticinese a Via Meda, le lanterne bianche e rosse saranno il segno distintivo dei luoghi dove la creatività di barman e barlady darà forma a suggestive e insolite composizioni, per nuove alchimie tutte da scoprire.

Attraverso le migliori tecniche di miscelatura, i bartender dei 14 locali selezionati per la rassegna, proporranno agli avventori un viaggio di degustazione nel mondo del SAKE.

Non solo. SakeSakeSake – Mi sake mi piace i Local Friend attivi sul territorio e in zona Naviglio Grande offriranno ai viaggiatori che lo desiderano l’opportunità di scoprire le vie d’acqua di Milano seguendo l’itinerario del festival.

SAKE QUESTO SCONOSCIUTO
IL SAKE-Che cos’è il Sake? Come si produce?

I cereali, impiegati come materia base nel Sake, sono molto usati anche in altre culture per la produzione di alcolici, per esempio la birra o altri distillati quali whisky, vodka o gin: il Sake, però, non è né una birra, né un distillato. È, invece, molto più simile a un vino.

Le materie prime usate per produrre il Sake sono acqua, riso e fermenti. Il riso per produrre il Sake, o SAKAMAI, è di varietà particolare, appositamente selezionato e dal chicco di maggiori dimensioni rispetto a quelli che solitamente in Giappone sono a uso alimentare. Sono dunque varietà di riso più ricche di amido.

Il riso viene pulito attraverso un procedimento chiamato SEIMAI in pratica è levigato per eliminare la parte più esterna, talvolta fino a ottenere solo il cuore di amido. A questo punto si lascia il riso in ammollo, perché assorba una giusta quantità di acqua: si va da un minuto a una notte intera. Individuare la giusta quantità di acqua che il chicco assorbirà è importante per preparalo alla fase della cottura. Il riso è, infatti, cotto al vapore in un grande contenitore chiamato KOSHIKI.

Il riso cotto subisce uno dei trattamenti più delicati della produzione del Sake. Si inocula, infatti, una muffa nobile chiamata KOJI (Aspergillus oryzae) che si presenta come una impalpabile polvere verde. Questa muffa, penetrando nel chicco, trasforma gli amidi, diversamente infermentescibili del riso, in zuccheri più semplici che potranno successivamente essere aggrediti dai fermenti per la trasformazione zucchero-alcol.

Il riso sul quale sono state con grande cura polverizzate le spore del KOJI è adagiato per circa 36-45 ore in vassoi a loro volta messi in una speciale stanza tenuta a temperatura e umidità elevata chiamata KOJI MURO. Il riso così trasformato prende il nome di KOJI.

Al Koji si aggiungono acqua e fermenti per preparare lo SHUBO, ovvero “la madre” del Sake. La si lascia fermentare per circa due settimane e, quando è pronta, viene trasferita in grandi taniche dove nei successivi 4 giorni, per tre volte, viene aggiunto riso cotto, acqua e ancora Koji. In questo modo il volume iniziale raddoppia ogni volta che viene aggiunto altro Koji e acqua fino a ottenere il Moromi.

In questa fase, si attuano quelle che si chiamano fermentazioni parallele multiple del Moromi, dove il Koji continua il suo lavoro di saccarificazione degli amidi, mentre i fermenti iniziano a trasformare gli zuccheri in alcol. Questo periodo varia da produttore a produttore: da 18 a 32 giorni. E’ possibile, inoltre, una piccola aggiunta di alcol, pratica moderna che viene giustificata per donare aromi vivaci e freschi al prodotto.

Il Sake fatto unicamente con acqua, riso e Koji è chiamato JUNMAI, mentre quello che si avvale dell’aggiunta di alcol è detto HONJOZO. Una volta che la fermentazione ha fatto il suo corso si passa alla fase della spremitura: JOSO.

Il prodotto viene lasciato riposare per circa 6 mesi prima di essere imbottigliato ed è solitamente diluito con un 20% di acqua per abbassare il grado alcolico dai 20 ai circa 16 gradi, per ottenere un prodotto di più facile bevibilità. Inoltre, il Sake può subire una pastorizzazione prima ed eventualmente dopo l’imbottigliamento.




Al via il Cassano Festival 2015

Al via il Cassano Festival 2015 nella splendida cornice del Parco di Villa Borromeo a Cassano D’Adda.

 

APPUNTAMENTI IN CALENDARIO

Mercoledì 17 Giugno-I giardini di Lucio
un tributo a Lucio Battisti al più grande artista di musica leggera italiana e un omaggio alla colonna sonora della vita di molti di noi

lunedì 22 Giugno- La Fondazione Festival Pucciniano presenta:
L’Orchestra del Festival Puccini con i cantanti dell’Accademia Fantasia Pucciniana, un insieme di  melodie, da Puccini alla tradizione popolare italiana.

mercoledì 1 Luglio-PFM Premiata Forneria Marconi “All The Best”
Una carica di energia e di adrenalina allo stato puro, spaziando fra i più grandi successi della Rock Band italiana più famosa al mondo, la PFM. Franz Di Cioccio batteria e voce – Patrick Djivas (Zivas) basso con Lucio Fabbri violino, 2a tastiera, 2a chitarra, voce – Alessandro Scaglione tastiere – Marco Sfogli chitarre – Alberto Bravin tastiere aggiunte, voce – Roberto Gualdi 2a batteria

mercoledì 8 Luglio- “CANZONI DA CAMERA”
Un viaggio nella vita musicale di Gaetano Curreri, esplorando i suoi maggiori successi con gli Stadio e le canzoni scritte per Lucio Dalla e Vasco Rossi

mercoledì 15 Luglio-LARGO AL FACTOTUM
da Mozart a Rossini, da Weill a Lombardi
Un originale, suggestivo, divertente e raffinato viaggio nella storia della musica classica Elio voce e Roberto Prosseda  pianoforte

Prezzi a partire dai 15 euro




Momix festeggia i primi 35 anni a Milano

Momix festeggia il 10 giugno i primi 35 anni di vita ritornando sul posto del debutto mondiale, al Barclays Teatro Nazionale, con uno show che ripercorrerà le più note coreografie del gruppo  accompagnandole alle creazioni più recenti.

W MOMIX FOREVER rappresenta quindi il coronamento di 35 anni di Momix trascorsi calcare le scene più importanti di tutto il mondo, ed è con una spettacolare raccolta delle sue più suggestive e significative coreografie che Moses Pendleton, carismatico creatore della compagnia, intende festeggiare questo fondamentale anniversario.

Alla carrellata di coreografie si uniranno nuove creazioni ed il recupero di capolavori che hanno segnato la storia della compagnia : dagli storici Momix Classics, Passion, Baseball, fino al più recente Bothanica e l’ultimo grande successo Alchemy.

La prima mondiale avverrà nella stessa data e nello stesso teatro del 1980: il  10 giugno al Barclays Teatro Nazionale di  Milano.

Per tre settimane (fino al 28 giugno) sarà una festa fra Momix ed il suo pubblico, un binomio perfetto che da 35 anni si diverte, si emoziona, si prende anche un po’ in giro e continua ad incantarsi da ormai due generazioni!

Dove come e a quanto
Barclays Teatro Nazionale di Milano
Poltronissima € 50 – poltrona € 40 – galleria € 30
Da martedì a sabato ore 21.00 – domenica ore 20.00

 




Ted Neely: “42 anni da Jesus, 5mila repliche e voglio proseguire ancora”

Sono da 42 anni Jesus in Jesus Christ Superstar. Prima nei cinema con il cult del 1973 firmato da Norman Jewison e poi con oltre 5mila repliche nei teatri di tutto il mondo. E voglio proseguire ancora e ancora. Non mi stancherò mai di questo ruolo. Quello di Jesus è il ruolo più entusiasmante del mondo!” sostiene Ted Neely con Cosmopeople a margine della presentazione del nuovo tour, questa volta europeo (il che per uno spettacolo italiano, soprattutto per quanto riguarda il genere musical, è più unico che raro), di Jesus Christ Superstar firmato da Massimo Piparo. Lo spettacolo debutta stasera, venerdì 5 giugno, al Teatro Nuovo di Milano per restarvi fino al prossimo 28 giugno, dopo aver rischiato di essere rinviato a causa dell’imprevisto occorso a Ted Neely che nel tragitto tra gli Usa e Roma Fiumicino ha perso il passaporto trovandosi costretto a ritornare negli Usa per rifarsi i documenti. Insomma oltre 100mila miglia in meno di una settimana, una sola prova con il cast che solo in parte ripropone quello della “reunion” andata in scena lo scorso autunno (dove oltre al Jesus del cult del 1973 figuravano anche Maddalena e Pilato “originali”) eppure Ted Neely è entusiasta di ritornare ancora una volta a rivestire i panni del Messia, di Jesus Christ Superstar per l’appunto.

Sorridente e affabile con tutti, Ted Neely, Jesus, emana un’energia fuori dal comune anche lontano dalle scene. Cosmopeople ha avvicinato la leggenda per carpire qualche curiosità in più.

Dopo 42 anni e 5mila repliche di Jesus, non è stanco?
Per niente. In Jesus interpreto il ruolo più entusiasmante e carismatico del mondo. Sin dall’inizio per me è stata una gioia immensa poter interpretare la figura di Jesus grazie agli studi biblici che avevano accompagnato la mia giovinezza. In seguito poi ho realizzato a potenza del ruolo e del musical che avvicina le persone tra di loro e talvolta ai Vangeli e innesca un circolo di energia positiva tra le stesse. Sono cresciuto con Jesus e sono felice di tornare in scena con Jesus Christ Superstar.

Qual è il ricordo principale legato alla produzione del film?
L’aver girato in Israele, nei luoghi dei Vangeli ha rappresentato per me una gioia immensa. Senza considerare il cast, all’epoca eravamo tutti attori di Broadway amici tra di noi, e la forza travolgente della musica che ancora oggi ritorna ogni sera sul palcoscenico. Con il cast originale del film, salvo Carl Anderson (Giuda) purtroppo mancato, ci siamo ritrovati lo scorso aprile per delle proiezioni che celebravano i primi 41 anni del film in un’atmosfera di festa, con il pubblico che spesso cantava. Potremmo fare quasi concorrenza al Rocky Horror Show.

E delle numerose tournée teatrali a cui negli ultimi anni ha partecipato come Jesus c’è qualche episodio particolare?
In genera nel corso degli anni per me è stata una gioia conoscere il pubblico, assistere all’alternarsi delle generazioni e fermarmi a parlare con le persone per scoprire in alcuni casi di aver concorso tramite il film prima e le tournée dopo di Jesus Christ Superstar, a portare un po’ di luce e di speranza nella vita dei singoli. Più in particolare invece,  mi ricordo le contestazione a Broadway negli anni ’70. Quando trovavo manifestanti fuori dal teatro che accusavano Jesus Christ Superstar di blasfemia pur senza aver assistito al musical. Spesso invitavo, come miei ospiti, i manifestanti  che, una volta assistito al musical, cambiavano idea rispetto allo show percependo l’energia positiva che proveniva e proviene ancora, ogni sera,  da Jesus Christ Superstar.

Qual è la forza di Jesus Christ Superstar?
Quella di raccontare la vita di Jesus come uomo visto dai propri amici. Un  uomo che tuttavia trasmette un messaggio universale ancora attuale

foto Gianmarco Chieregato