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Maggio al Teatro Filarmonico di Verona

Trascorrere un fine settimana a Verona è sempre un’ottima idea. Tanto più che il Teatro Filarmonico offre una programmazione particolarmente interessante
Il mese si apre con un doppio appuntamento sinfonico al Teatro Filarmonico di Verona.

Sabato 2 maggio alle ore 20.30, in replica domenica 3 maggio alle 17.00, l’esperta bacchetta del M° Claudio Scimone guida l’Orchestra e il Coro areniani in Zadok di Georg Friedrich Händel, in Meerestille und Gluckliche Fahrt op. 112 di Beethoven e nella Messa di Gloria di Pietro Mascagni, che vede impegnate le voci soliste del tenore Cataldo Caputo e del baritono Davit Babayants, insieme al Coro di Voci bianche A.Li.Ve.

Subito il weekend successivo, sabato 9 maggio alle ore 20.30 e domenica 10 maggio alle 17.00, il direttore Marcus Bosch presenta il Concerto per violino e orchestra op. 47 in re minore di Sibelius, che vede il ritorno di Anna Tifu allo strumento solista sul palco del Filarmonico, seguito dalla Sinfonia n. 2 op. 73 in re maggiore di Brahms.

Giovedì 14 maggio alle ore 20.30 un imperdibile Gran Gala di Danza conclude il cartellone di Balletto 2014-2015. Lo spettacolo mette a confronto le tre Scuole che hanno fatto la storia della danza e del metodo accademico: Francia, Italia e Russia. Protagonisti giovani talenti provenienti da importanti compagnie russe, italiane e francesi: Ernest Latypov e Nadezda Batoeva dal Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, Marco Agostino e Nicoletta Manni dal Teatro alla Scala di Milano ed Alexandre Van Hoorde con Stephanie Madec-van Hoorde dall’Operá National du Rhin di Strasburgo, che si alterneranno ai Primi ballerini, ai Solisti e al Corpo di ballo dell’Arena di Verona in un programma di capolavori della tradizione tersicorea internazionale. Accompagna i danzatori l’Orchestra areniana condotta da Roman Brogli-Sacher. Repliche: venerdì 15 maggio alle ore 20.30, sabato 16 maggio alle ore 15.30 e domenica 17 maggio alle ore 15.30. Anche per questo spettacolo di balletto si rinnova l’offerta rivolta a tutti gli iscritti alle Scuole di Danza: posto in platea a soli € 15, in 1^ Galleria a € 12,50 e in 2^ Galleria a € 10.  La promozione è valida per tutte le date, fino ad esaurimento posti.

Martedì 19 maggio alle ore 20.30 si conclude anche la Stagione Sinfonica 2014-2015 al Teatro Filarmonico con il tradizionale Concerto dei Giovani Solisti, in collaborazione con il Conservatorio di Verona “E. F. Dall’Abaco”. L’Orchestra dell’Arena di Verona diretta dal M° Victor Hugo Toro accompagnerà Nicolò Micheletti alle percussioni nel Concerto “pour batterie et petit orchestre” op. 109 di Darius Milhaud, Alexandra Stradella al pianoforte nel Concerto n. 2 op. 102 di Dmitri Šostakovič e Diego Viscardi al basso tuba nel Tuba Concerto di Edward Gregson. Il prezzo del biglietto per il posto unico numerato è di € 10,00. Ridotto speciale a € 3,00 per gli studenti e i docenti del Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” e per gli abbonati alla Stagione Artistica 2014-2015 di Fondazione Arena.

Infine, a maggio la proposta formativa Arena Young presenta il culmine del progetto Opera Aperta AIDA, giunto alla sua terza annualità, con l’allestimento al Teatro Filarmonico dell’opera verdiana regina dell’Arena di Verona come spettacolo scolastico aperto alla città. Aida viene quindi portata in scena venerdì 22 e sabato 23 maggio in prova generale alle ore 11.00 e come spettacolo alle ore 19.00 dai bambini di 20 Istituti Comprensivi di Verona, diretti dal M° Elisabetta Garilli e guidati dal team “Disegnare Musica, Musica d’insieme per crescere”. Per informazioni: Tel. 045 8051933 – scuola@arenadiverona.it




“The Best of Musical” torna in scena con EXPO

In omaggio all’apertura di EXPO 2015, “The Best of Musical” torna a Milano, al Barclays Teatro Nazionale, dal 5 al 17 maggio per uno spettacolo unico che riunisce le star del musical italiano e, in particolare, i protagonisti delle  produzioni Stage Italia dal 2009 al 2013: La Bella e La Bestia, mamma Mia, La febbre de sabato sera e Sister Act.

A firmare la regia sarà Chiara Noschese che con Stage Italia ha una lunga e felicissima collaborazione: già eccezionale leading lady di “Mamma Mia” poi casting director e acting coach per “Sister Act” e infine regista associato per la “Febbre del Sabato Sera”. Le coreografie sono ideate da Eleonora Lombardo.

Il pubblico ritroverà sul palco alcuni dei protagonisti (Arianna Bergamaschi, Michel Altieri, Gabrio Gentilini, Francesca Taverni, Michele Carfora, Elisa Lombardi, Chiara Materassi, Samuele Cavallo, Simona Di Stefano e Giulio Benvenuti) che hanno contribuito al successo di questi grandi titoli in un viaggio attraverso le storie, il fascino, ma soprattutto la musica.

Un evento unico nel suo genere che mette in scena dieci artisti/performer accompagnati dalle leggendarie canzoni degli Abba, dei Bee Gees e di Alan Menken eseguite dal vivo.

“THE BEST OF MUSICAL” è una produzione Show 4 Fun in collaborazione con Stage Entertainment.

Dove, Come e a Quanto:

Teatro Barclays Nazionale
dal martedì al sabato ore 20.45 – domenica ore 19.00
sabato e domenica anche pomeridiane ore 15.30
Prezzi dei biglietti comprensivi di prevendita:

Poltronissima € 56,00 – Poltrona €41,00 – Galleria €31,00 – Palchi di platea € 86,00




Apre Priceless Milano, un ristorante sospeso sulla città

In arrivo un’esperienza da brivido. Il 6 maggio aprirà le porte, per un tempo limitato, “Priceless Milano”, un ristorante in cima a Palazzo Beltrami, sede di Gallerie d’Italia in Piazza della Scala. E quando si dice in cima è davvero in cima. “Priceless Milano” è infatti in parte sospeso su Piazza della Scala … con un panorama d’eccezione sul cuore di Milano, vista Duomo compresa , … per chi non soffre di vertigini. Lo spazio – 24 posti a sedere – sarà aperto per i sei mesi di EXPO, da maggio ad ottobre, a pranzo e cena, e offrirà sorprese indimenticabili ai cittadini e ai turisti che visiteranno la città.

“Priceless Milano” è una vera e propria installazione, capace di inserirsi nel contesto urbano in modo discreto e spettacolare al tempo stesso, con le sue forme leggere e trasparenti. L’architettura, progettata dallo studio Park Associati, contribuirà ad offrire un’esperienza d’eccezione, scenografica come quella di un teatro: pareti scorrevoli si muoveranno per isolare la zona cucina dalla zona pranzo, dal soffitto scenderà il tavolo già apparecchiato sorprendendo gli ospiti all’ ingresso, o al contrario il tavolo potrà alzarsi fino al soffitto per liberare spazio per momenti speciali. Anche il design è stato studiato all’insegna della sostenibilità, con ampie vetrate, una spettacolare terrazza panoramica e strutture in materiali riciclabili “made in Italy”.

A “Priceless Milano” sarà lo chef Antonello Colonna ad aprire le danze, per poi alternarsi nel corso degli altri mesi a 35 chef italiani ed europei dell’associazione JRE (Jeunes Restaurateurs d’Europe), presieduta in Italia dallo chef Marco Stabile, per offrire menu sempre inediti e coinvolgere gli ospiti in un’esperienza unica e sorprendente, legata al gusto ma anche a un vero e proprio “racconto” del cibo: gli chef commenteranno le loro creazioni, dialogando con il pubblico e anche riservandogli sorprese inaspettate.

Cuore di “Priceless Milano” sarà un tavolo unico, dove si cercherà di recuperare una convivialità antica e quasi perduta, in un costante dialogo tra visitatori, chef e ospiti. Show cooking, degustazioni, incontri con celebrità, momenti musicali, anteprime culturali, “eventi a sorpresa” e performance dal vivo scandiranno i sei mesi di apertura, in un ricco palinsesto quotidiano.

Il ristorante rientra in “Priceless Cities”, un programma attivo in 35 città voluto da MasterCard per offrire esperienze uniche e privilegiate, tra cui quella del gusto e dei sapori.




E’ tempo di EXPO Dinner Show al Teatro Nuovo

Da maggio Milano avrà un nuovo spazio dove poter trascorrere una serata all’insegna del godimento del palato e del divertimento: EXPO Dinner Show al Teatro Nuovo di Milano. La formula Dinner Show abbina due piaceri: quello del palato con quello intellettuale. Per chi vuole sarà quindi possibile con i Dinner Show, menù di livello a spettacoli che variano dagli one man show, alle commedie, ai musical.

Forte dell’esperienza e del successo delle due passate stagioni estive, il Teatro Nuovo cambia forma e si trasforma, la storica platea da 1000 poltrone rosse passerà a 400 posti di cui 200 seduti a tavola per poter cenare con i menù creati da Daniel Canzian. Niente vacanze quindi per il Teatro Nuovo che, consapevole del mutare delle abitudini metropolitane,  ha scelto di vivere l’estate “insieme” alla città con un calendario di eventi, in un ambiente informale, climatizzato e completamente riadattato per l’occasione. Serate quindi dedicate a chi rimane a Milano e a chi a Milano arriva da ogni parte d’Italia e del mondo.

Dalle 20,30 si potrà accedere al teatro per cenare, e alle 21,15 assistere allo Show.

“Ho trovato interessantissima l’idea di poter personalizzare i miei menu all’interno di un teatro in funzione ai personaggi che si esibiranno.” ha dichiarato  Daniel Canzian per poi proseguire: “Mi piaceva l’idea che lo spettatore trovasse anche nel piatto l’accostamento ideale allo spettacolo che si accingeva a vedere. Poi, onestamente, trovo molto stimolante l’idea di unire due piaceri come la tavola e lo spettacolo. Chiaramente la mia cucina, in questo caso, dovrà solamente accompagnare la serata lasciando protagonista lo spettatore e l’attore”.

COSA VEDERE E A QUANTO

Gli spettacoli da non perdere sono davvero numerosi: dalla “Famiglia Canterina” con le Sorelle Marinetti (7-8 maggio) che ripropongono lo swing Anni ’40, al tributo al musical pacifista vero e proprio cult degli Anni ’70 “Hair” (9 maggio), fino al ritorno a Milano di Arturo Brachetti (10 luglio) dopo il tutto esaurito registrato ad aprile. Vale comunque la pena spendere cinque minuti nel ricco cartellone del Teatro Nuovo per trovare la propria combinazione ideale di spettacolo e menù. Prezzi in media (Brachetti costa leggermente di più): il Dinner Show, ovvero lo spettacolo con cena: 79 euro; spettacolo con spumante: 49 euro; solo spettacolo: 39 euro.

In arrivo infine a giugno di “Jesus Christ Superstar” (5-21 giugno) che vede in scena Ted Neeley, l’indimenticabile Jesus dell’omonimo film  di Norman Jewison del 1973 tratto dal  musical di Llyod Webber e Tim Rice. La regia del musical, in scena da oltre 20 anni, è firmata da Massimi Piparo. Prezzi da 39 euro.




Parco Giardino Sigurtà: un monumento verde da non perdere

Con 600 anni di storia alle spalle, il Parco Giardino Sigurtà è un vero e proprio monumento storico verde da non perdere. Una meta ideale da godersi in primavera, ma non solo, a Valeggio sul Mincio, un borgo metà strada tra Verona e Mantova che da solo varrebbe la visita grazie alla posizione incantevole sul Mincio, al castello che domina il paesaggio e a dei tortellini che dovrebbero diventare patrimonio dell’Unesco.
Ma torniamo al Parco Sigurtà, in origine (1417)  un “brolo cinto de muro”, ovvero il luogo costituito da edifici, dove dimoravano le famiglie nobili con i loro servitori, e da appezzamenti destinati principalmente all’allevamento e all’agricoltura. Al suo interno si trovava anche il giardino, dove i proprietari trascorrevano le ore di ozio. Un giardino che in questi seicento anni di storia si è trasformato in un eden per tutti gli amanti della natura. Prevedere almeno due ore per la visita.

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Un po’ di storia. Dal 1407 al 1436 il “brolo” appartenne alla famiglia Contarini e successivamente alle famiglie Guarienti (1436 – 1626), Maffei (1626-1836), Nuvoloni (1836-1929) e infine, per circa una decina d’anni, a Maria Paulon, moglie del medico del luogo, Cesare Sangiovanni; fino ad arrivare all’aprile del 1941, quando il dottor Carlo Sigurtà, imprenditore farmaceutico milanese, acquistò la proprietà. E domenica 19 marzo 1978 il Parco fu aperto per la prima volta al pubblico. Il Parco Sigurtà è ancora oggi proprietà dell’omonima famiglia che, nel corso degli anni, ha trasformato il giardino in un eden vincendo nel 2011 la vittoria del Primo Premio Grandi Giardini Italiani e nel 2013 Il Premio Il Parco Più Bello d’Italia, istituito dal network.

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Da non perdere.
– Le Fioriture: a maggio 30.000 rose rifiorenti colorano il chilometro del celebre Viale delle Rose. E poi Dalie, Canna Indica, Ninfee, Fior di Loto e piante annuali accompagnano i visitatori nel susseguirsi delle stagioni.
– Il Labirinto, disegnato da Giuseppe Inga Sigurtà in collaborazione con Adrian Fisher, maze designer, è il frutto di sei anni di lavori. Oggi 1.500 esemplari di tasso (Taxus baccata L.) circondano una torre dalla quale ammirare dall’alto i 2500 metri quadrati di Labirinto.
– Il Grande Tappeto Erboso, la distesa più vasta di tutto il Parco: al centro del tappeto, da ammirare i laghetti fioriti che ospitano piante annuali, alberi di metasequoia e un romantico salice piangente.
– i 18 specchi d’acqua che accolgono nei mesi estivi ninfee tropicali e rustiche. I loro petali vanno dal rosa pallido, al rosa intenso, dal rosso al ciclamino, insieme al bianco e al giallo. Senza dimenticare che nei laghetti guizzano le carpe giapponesi o koi.
– Dalla passeggiata panoramica si può ammirare la Valle del Mincio, il Ponte Visconteo del XIV secolo e le storiche località di San Martino e Solferino.

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Dove, come e a quanto

Il Parco Giardino Sigurtà è aperto fino all’8 novembre con orario continuato (9.00- 19.00). Nei mesi di marzo, ottobre, novembre l’entrata sarà dalle ore 9.00 alle ore 17.00 e la chiusura sarà alle ore 18.00.
L’ingresso intero costa 12 euro, sono previste riduzioni per bambini e senior oltre ad abbonamenti stagionali che, abitando nelle vicinanze potrebbero garantire numerose giornate all’insegna del relax (il pass annuale costa 55 euro per gli adulti, 30 euro per i ragazzi).

Il Parco di Sigurtà può essere visitato a piedi, in bici (anche con la propria), in trenino), golf cart e, infine, con uno  shuttle elettrico, per una visita di circa un’ora accompagnati da una guida.

Il consiglio in più. Nel Parco Giardino Sigurtà sono previste diverse aree ristoro dai prezzi, in apparenza onesti oltre che numerose panchine, dove volendo si può spizzicare qualcosa. Ma per chi avesse voglia di qualcosa di più, potrebbe essere una buona idea uscire dal Parco e proseguire verso il borgo di Valeggio dove il tortellino vive il suo tripudio. Il Pastificio Remelli potrebbe essere una valida alternativa per il pranzo (la sera, tranne in occasioni particolari ed eventi che attraversano il borgo, il Pastificio è chiuso). Per venti euro circa si può avere un enorme piatto di tortellini (il piatto degustazione prevede tortellini di Valeggio, ovvero di carne, e altri quattro tipi di tortellini)  e carne alla brace. E’ possibile accomodarsi anche nel suggestivo il cortile interno di fronte al camino dove viene cotta la carne alla brace.

 




Swarovski Kristallwelten: i mondi di cristallo riaprono le porte

Swarovski Kristallwelten (i mondi  di Cristallo Swarovski) riaprono le porte in occasione del 120° anniversario della fondazione dell’omonima azienda austriaca Swarovski e del  ventennale dell’inaugurazione del museo. Nel museo sono stati effettuati importanti lavori di ristrutturazione per 34 milioni di euro di investimenti, la superficie è più che raddoppiata rispetto a un anno e mezzo fa, cinque camere delle meraviglie sono state riallestite ed è stato realizzato, su 7,5 ettari,  un ampio parco con  installazioni uniche e nuove costruzioni, il tutto in collaborazione con artisti, designer e  architetti.

“Con l’ampliamento per i visitatori miglioria anche la qualità di questa esperienza globale.” spiega Markus Langes-Swarovski, membro del cda di Swarovski. “In collaborazione con i nostri partner austriacie internazionali abbiamo realizzato qualcosa di inedito, dall’atmosfera veramente incomparabile. Con questa offerta aggiuntiva è nostro obiettivo attirare ancora più visitatori da tutto il mondo e rafforzare la posizione dei Mondi di Cristallo Swarovski come destinazione per tutto l’anno,  raddoppiando anche la durata media della visita, dalle due alle quattro ore”, sottolinea Stefan Isser, amministratore delegato della D. Swarovski Tourism Services GmbH.

DOVE, COME E A QUANTO

A partire dal 30 aprile 2015 i Mondi di Cristallo Swarovski sono aperti tutto l’anno e tutti i giorni dalle 9 alle 18.30 (ultimo ingresso alle 17.30). I prezzi per la visita vanno dai 7,50 euro per i bambini (fino ai sei anni non compiuti i bambini entrano gratuitamente) ai 19 euro per gli adulti.

 Swarovski Ingresso gigante




Campari dà il benvenuto nella capitale dell’aperitivo

Campari brinda alla “Milano da bere” con un nutrito programma di eventi  appositamente studiato per l’EXPO ormai quasi al via (1 maggio-31 ottobre 2015) nei padiglioni di Rho.

Campari che ha esportato il made in Italy alcolico in tutto il mondo, tra spritz e campari orange, si prepara a celebrare, insieme a Milano, l’aperitivo come momento da scoprire, degustare e condividere, allietando i momenti di svago e di piacere non solo dei milanesi ma degli oltre 20 milioni di visitatori attesi.

Campari

Nel corso di una manifestazione che, per sei mesi, vedrà come cuore pulsante quella che è ormai considerata a livello internazionale la capitale dell’aperitivo, il brand milanese offre alla propria città d’origine una vera “Campari experience” a 360 gradi, esprimendosi con i linguaggi che più gli appartengono: stile italiano, arte della miscelazione e piacere di stare

Centro nevralgico sarà il Camparino in Galleria, locale che, nato 100 anni fa, ha visto nascere il mito dell’aperitivo ed è divenuto artefice della diffusione di questa moda non solo sul territorio italiano ma anche all’estero.

La novità più cool riguarderà la sua trasformazione, per sole quattro serate, in un ambiente anni’30 che riprenderà il concetto di speakeasy, nuova tendenza della mixology internazionale: il 21 maggio (in partnership con “The Jerry Thomas project” – Roma), il 18 giugno (con “1930” – Milano), il 24 settembre (con “Rita & Cocktails“ – Milano) e il 15 ottobre (con “Octavius” – Milano). In perfetto stile speakeasy, gli ingressi saranno limitati e, ogni volta, sarà necessario ingegnarsi per scoprire la chiave d’accesso e immergersi in questa “secret room” dall’atmosfera esclusiva.

Ma le soprese non finiscono qui. Il Camparino ospiterà, con cadenza mensile, 5 top bartender italiani che, affermatisi ormai come vere e proprie star all’estero, regaleranno momenti di alta degustazione attraverso nuove interpretazioni di un grande classico come Campari: dal Negroni più antico del mondo al Campari speziato e preparato su misura in base ai gusti del cliente.

Primo appuntamento il 14 maggio con Agostino Perrone (The Connaught, Londra), seguito da “The Maestro” Salvatore Calabrese (The Playboy Club, Londra) atteso per il 4 giugno e Luca Cinalli (Nightjar, Londra) il 9 luglio. Simone Caporale (Artesian, Londra) sarà in scena il 10 settembre, mentre chiuderà gli appuntamenti Mauro Majhub (Negroni’s Bar), l’8 ottobre.

Infine, 10 talenti emergenti del bartending italiano avranno l’opportunità di esibirsi al bancone del Camparino nel corso di altrettante serate a tema durante le quali, come tributo al 100° anniversario del locale, sarà interpretata la tendenza di una diversa decade attraverso un particolare cocktail.

Non solo il Camparino, ma anche più di 100 luoghi di consumo tra locali, ristoranti e hotel, proporranno, con il supporto di Campari, l’aperitivo in perfetto stile italiano. Per trovarli, basta scaricare la App “Campari Experience”, disponibile da maggio, consultare una delle 500 mila mappe Campari posizionate, in modo capillare, in tutta la città o cercare dove è esposta la magnum da 3 l Campari disegnata da Ugo Nespolo appositamente per l’occasione.

Anche le strade e le piazze si accenderanno di rosso con eventi aperti al pubblico che, nei mesi di luglio e ottobre, trasformeranno i Navigli e il Quadrilatero della moda in suggestivi scenari per party a cielo aperto con vertical stage su balconi e terrazze che faranno ballare tutta la città.




La “Cantatrice calva” in arrivo al Manzoni

Eugène Ionesco in arrivo al teatro Manzoni di Milano. Sarà in scena dal 27 al 29 aprile al teatro milanese, l’opera forse più nota dell’autore: la “Cantatrice calva” diretta da Marco Rampoldi. In scena: Leonardo Manera; Roberta Petrozzi, Max Pisu, Stefania Pepe, Marta Marangoni, Diego Parassole.

“Serata inglese”… ma non troppo. In questa “Cantatrice calva” i dintorni di Londra assomigliano ai dintorni di molte città italiane, nel 2015. E l’interno borghese – in cui gli irreprensibili signori Smith ricevono la non particolarmente gradita visita dei coniugi (ma forse no) Martin, e del capitano dei pompieri, esperto in aneddoti, alla disperata ricerca di un incendio da spegnere – possiede una concretezza quotidiana assolutamente riconoscibile.

In questo modo, il contrasto fra una forma cui siamo abituati e un contenuto che, privo dei consueti rassicuranti appigli logici, scivola inesorabilmente verso l’assurdo, può esplodere nel modo più comicamente dirompente.

Il contrasto è reso ancor più evidente dall’interpretazione dei protagonisti: tutte le coppie, infatti, sono rese dinamicamente divertenti dall’incontro fra l’impostazione più tradizionale dell’elemento femminile, e la continua sorpresa che sanno regalare ai testi strutturati i “performers” abituati a portare sul palcoscenico le proprie parole, in un dialogo molto diretto con la platea. Volti noti ed amati dagli spettatori, che grazie a ciò saranno portati a una forte immedesimazione e potranno provare sulla propria pelle l’ironico disgregarsi di un linguaggio ormai privo di senso. Forse per trovare il coraggio di scoprire, o riscoprire, forme di comunicazione più piene e vitali.

DOVE, COME E A QUANTO
Al Teatro Manzoni :   dal 27 al 29 aprile  2015
Orari:  ore 20.45
Biglietto:  poltronissima € 25,00 – poltrona € 18,00  – giovani fino a  26 anni € 12,50




Expo: Festival delle Orchestre Internazionali alla Scala

Dal 2 maggio al 27 ottobre 14 compagnie provenienti da otto diversi paesi (Austria, Germania, Israele, Italia, Stati Uniti, Svizzera, Ungheria, Venezuela) sfileranno sul palcoscenico del Teatro alla Scala per il Festival delle Orchestre Internazionali per Expo, che si annuncia come uno dei più rilevanti cartelloni sinfonici mai presentati nel nostro paese.

Il festival sarà l’occasione per ascoltare a Milano alcuni tra i più prestigiosi direttori dei nostri anni che sono stati poco o per nulla presenti nella programmazione delle istituzioni italiane (tra gli altri Sir Simon Rattle, Mariss Jansons, Andris Nelsons Nikolaus Harnoncourt) e importanti solisti tra cui spiccano Cecilia Bartoli, protagonista del concerto conclusivo il 27 ottobre, Yefim Bronfman e Radu Lupu.

L’apertura, sabato 2 maggio alle ore 21, è affidata ai Berliner Philharmoniker guidati dal loro Direttore Musicale Sir Simon Rattle, che tornano così alla Scala dopo 10 anni (l’ultima presenza nel maggio 2005 per la Croce Rossa Italiana, ancora con Rattle). I Berliner, che l’11 maggio eleggeranno il successore di Rattle, eseguiranno la Sinfonietta di Janáček e la Sinfonia n° 7 di Anton Bruckner. Le presenze scaligere dei Berliner sono rare e preziose.

Giovedì 25 e venerdì 26 giugno, in occasione della partecipazione dell’Austria a Expo 2015, tornano alla Scala i Wiener Philharmoniker con Mariss Jansons (che insieme a Bernard Haitink è il meno facile da ascoltare in Italia tra i grandissimi del nostro tempo), il Singverein der Gesellschaft der Musikfreunde in Wien e il Coro di voci bianche dell’Accademia Teatro alla Scala. Solista è il mezzosoprano Bernarda Fink, sui leggii la Sinfonia n°3 di Gustav Mahler.

Sabato 1° agosto la Budapest Festival Orchestra guidata dal suo Direttore Principale Iván Fischer presenta un impaginato dal forte connotato nazionale: di Béla Bartók le Scene ungheresi per orchestra e il Concerto per pianoforte e orchestra e di Gustav Mahler la Sinfonia n°4 Das himmlische Leben. Anche in questo caso sono presenti due importanti solisti, il pianista Yefim Bronfman e il soprano Miah Persson.

Dal 12 agosto al 4 settembre il Teatro alla Scala porta a Milano e alla ribalta internazionale di Expo tre orchestre e due cori appartenenti al “Sistema Nacional de Orquestas y Coros Juveniles e Infantiles de Venezuela”, la rete di orchestre fondata da José Antonio Abreu che coinvolge ogni anno oltre 400.000 bambini. Si tratta del più ricco e vasto progetto per il progresso culturale e sociale mai sviluppato attraverso la musica: nato in Venezuela, il Sistema è stato imitato in numerosi Paesi in tutto il mondo ed è arrivato anche in Lombardia con una rete di orchestre giovanili. Anche per questo è importante una programmazione che non include solo l’orchestra più celebre, l’Orquesta Sinfónica Simón Bolívar con il suo Direttore Musicale Gustavo Dudamel, ma una rappresentanza completa dei diversi volti del Sistema, incluso il Coro Manos Blancas che terrà due concerti il 12 e il 13 agosto nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano. L’apertura del “Progetto el Sistema” alla Scala è affidata venerdì 21 e domenica 23 agosto al Direttore Principale del Teatro Riccardo Chailly alla testa dell’Orquesta Sinfónica Nacional Infantil de Venezuela, composta da bambini tra gli otto e i dodici anni. Il programma, aperto dallo Scherzo fantastique di Igor Stravinskij diretto dal ventenne Jesús Alberto Parra, prosegue con il Divertimento da Le baiser de la fée, sempre di Stravinskij, e con la Sinfonia n° 4 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Lunedì 24 agosto la Sinfónica Juvenil “Teresa Carreño” diretta dal suo Direttore Musicale Christian Vásquez presenta un programma spettacolare che include, tra l’Ouverture da Candide di Leonard Bernstein e la Symphonie fantastique di Hector Berlioz, due brani del repertorio sudamericano: Margeritena di Inocente Carreño e Sinfonia India di Carlos Chavez. Giovedì 27 agosto la Sinfónica Juvenil de Caracas diretta da Dietrich Paredes apre la serata con l’Ouverture de La forza del destino di Verdi e prosegue con la Francesca da Rimini di Čajkovskij e la Sinfonia n°3 Avec orgue di Camille Saint-Saëns. Venerdì 28 alle ore 12 la Juvenil de Caracas si unirà all’Orchestra di El Sistema Europa in un concerto diretto da Dietrich Paredes. Gli ultimi tre concerti riportano a Milano l’Orquesta Sinfónica Simón Bolívar con il suo direttore Gustavo Dudamel: il programma di domenica 30 agosto è interamente dedicato a Čajkovskij, di cui si eseguono la Fantasia sinfonica La Tempesta, l’Ouverture-Fantasia Romeo e Giulietta e la Sinfonia n° 6 Patetica. Nei concerti di giovedì 3 settembre e venerdì 4 settembre all’orchestra si aggiunge il Coro Nacional Juvenil Simón Bolívar: il programma del 3 include la Sinfonia n°1 di Beethoven, Chôros n°10 di Heitor Villa-Lobos e la Cantata Criolla di Emilio Estévez. Il progetto si conclude il 4 settembre con la Sinfonia n° 9 di Beethoven, solisti Genia Kühmeier, Wiebke Lehmkuhl, Brian Hymel e Georg Zeppenfeld.   Dal 19 agosto al 2 settembre Gustavo Dudamel e la Bolívar saranno impegnati anche in otto repliche de La bohème nello storico allestimento di Franco Zeffirelli con un importante cast che comprende Maria Agresta e Vittorio Grigolo nei ruoli principali.

Martedì 1° settembre debutta la prima orchestra proveniente dagli Stati Uniti, la Boston Symphony, una delle cosiddette “big five”, le cinque principali orchestre degli Stati Uniti, per la prima volta al Piermarini. Sul podio un altro debutto illustre, quello di Andris Nelsons, uno dei direttori più apprezzati della nuova generazione. Sui leggii la Sinfonia n° 6 di Gustav Mahler.

Di nuovo Mahler, la Sinfonia n° 9, nel programma della Israel Philharmonic che torna alla Scala martedì 8 settembre con Zubin Mehta sul podio. Alla Scala, dove è stato recentemente applaudito in Die Schöpfung di Haydn e in Aida di Verdi, il Maestro Mehta torna con l’orchestra di cui è Direttore Musicale.

Domenica 11 la Scala ospita nuovamente l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con il suo Direttore Musicale Antonio Pappano in un programma che evidenzia le radici classiche delle Sinfonie di Beethoven facendo precedere la n° 2 e la n° 5 dall’Ouverture della Olympie di Spontini.

Altre due sinfonie di Beethoven, la n° 8 e la n° 7, sono sui leggii del Concentus Musicus Wien diretto dal suo fondatore Nikolaus Harnoncourt martedì 13 ottobre. Harnoncourt, uno dei maestri di più vasta influenza sull’interpretazione di un repertorio vastissimo negli ultimi cinquant’anni, mancava dal teatro alla Scala dal 1978, quando concluse con

L’incoronazione di Poppea uno storico trittico monteverdiano con la regia di Jean-Pierre Ponnelle.

Domenica 18 ottobre Franz Welser-Möst porta al debutto alla Scala The Cleveland Orchestra, un’altra delle “big five” americane, in un programma che accosta Hymne di Oliver Messiaen, il Concerto n° 4 di Beethoven e Also sprach Zarathustra di Strauss. Solista nel concerto beethoveniano è uno dei maggiori pianisti viventi, Radu Lupu.

Il festival si conclude martedì 27 ottobre con il ritorno alla Scala di Cecilia Bartoli, protagonista di un “Omaggio a Vivaldi” insieme ai Barocchisti diretti da Diego Fasolis. Sfruttando la sua popolarità globale  di diva del canto Cecilia Bartoli ha dato un enorme contributo alla riscoperta e alla diffusione di un vasto repertorio, principalmente italiano, colpevolmente dimenticato: il programma per il finale musicale di Expo prevede una scelta di arie del più amato e spettacolare compositore italiano del ‘700, Antonio Vivaldi.




In arrivo un’Expo carica di opere d’arte

Prende il via anche il percorso artistico del Padiglione Italia per l’Expo 2015 che a breve aprirà in cancelli a Milano (1 maggio-31 ottobre). E sono tante, di spiccato interesse e provenienti da diverse regioni d’Italia le opere in arrivo, strumentali al percorso multisensoriale sull’identità italiana proposto dal direttore artistico del Padiglione Marco Balich.  D’altro canto la cultura offre uno strumento fondamentale per nutrire la mente e per ampliare gli orizzonti della nostra vita.

Padiglione Italia ha scelto di inserire nel suo percorso espositivo importanti opere d’arte che simboleggiano la storia del genio artistico italico e che ben testimoniano la potenza della nostra grande bellezza. Entrando nel Padiglione, nelle intenzioni degli organizzatori, i visitatori di tutto il mondo potranno scoprire la magia di un viaggio dentro l’Italia di ieri, di oggi e di domani. Un grand tour riproposta e modernizzato per l’era 2.0 Saranno le opere stesse a dialogare, in un’alternanza di stili che si alimentano reciprocamente, come all’interno di una storia raccontata da più narratori, dove l’ultima frase di uno è l’incipit di quello successivo.

“L’arte diventa uno strumento per acquisire consapevolezza su cosa significhi essere italiani. In quest’ottica, è  di grande rilevanza il dialogo che Vanessa Beecroft, la più grande artista italiana contemporanea, è riuscita a creare con la Hora/Demetra, un’opera classica pregna di significati coerenti con i temi di Expo 2015”  ha commentato Marco Balich.

Le opere d’arte si inseriscono in modo funzionale nel percorso che si snoderà all’interno del Padiglione per rappresentare l’identità di tutta l’Italia.

L’esposizione di Padiglione Italia vanterà la presenza di una scultura realizzata appositamente per Expo Milano 2015 da Vanessa Beecroft, artista italiana fra le più note nel panorama internazionale. Jennifer Statuario, questo il nome dell’opera, si compone di due sculture entrambe ricavate dal calco dal vero della sorella dell’artista. Lo stile utilizzato è quello classico-figurativo, mentre la posizione della scultura, posta a testa in giù, insieme ad altri elementi, ha lo scopo di destabilizzare l’idea di classicità, rappresentata invece appieno da un’altra opera del percorso artistico, la Hora, avvicinandosi al concetto di “membre fantome”, la cosiddetta sindrome dell’arto fantasma, che l’artista indaga nelle sue opere a partire dal 1993.

La statua di Hora, realizzata in marmo lunense di Carrara, appartiene probabilmente al I secolo d.C. con integrazioni quali la testa, la base e parte delle mani, risalenti a metà del XVI secolo. Conservata presso la Galleria degli Uffizi di Firenze.

Arcimboldo l'Ortolano

La Vucciria di Renato Guttuso, tra i più importanti e rappresentativi interpreti della storia dell’arte italiana del ‘900 è un olio su tela, realizzato nel 1974 che offre un’intensa rappresentazione del famoso, storico mercato palermitano. Il quadro è generalmente conservato presso palazzo Steri a Palermo.

L’Ortolano il dipinto che sarà ospitato in Palazzo Italia è una delle rarissime opere di Arcimboldo ad essere reversibile: ruotandolo di 180 gradi si trasforma infatti in un altro soggetto completamente diverso dal primo.  In questo caso la Ciotola di ortaggi si trasforma, capovolgendola, nella testa dell’Ortolano, costruito in modo da suggerire chiare allusioni sessuali maschili, simbolo di fecondità e della forza generatrice della natura. L’opera proviene dal  Museo Civico Ala Ponzone di Cremona.

Il Trapezophoros è un sostegno di mensa, in marmo dipinto, risalente alla seconda metà del IV secolo a.C. e rappresenta uno dei simboli dell’attività di recupero dei capolavori dell’arte e dei reperti archeologici trafugati,  svolta in Italia dal Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

A completare l’esposizione di Padiglione Italia l’opera “Genio Futurista” di Giacomo Balla, ritenuta dalla critica simbolo della sua presenza all’Exposition Internationale des Arts décoratifs modernes di Parigi del 1925.