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Il Forte di Bard: tra storia e futuro

Il Forte di Bard è un’imponente struttura militare realizzata nella prima metà del XIX secolo, e rappresenta uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento del periodo. Posta alla sommità di una rocca all’ingresso della Valle d’Aosta, grazie ad un articolato intervento di recupero dal 2006 è un polo culturale e turistico sede di musei, esposizioni di respiro internazionale, di eventi e di accoglienza all’avanguardia.

La piazzaforte è costituita da tre principali corpi di fabbrica, posti a diversi livelli, tra i 400 e i 467 metri: dal più basso, l’Opera Ferdinando, a quello mediano, l’Opera Vittorio, e al più alto, l’Opera Carlo Alberto per un totale di 283 locali.
L’Opera Ferdinando si presenta a forma di tenaglia ed è costituita da due corpi di fabbrica, l’Opera Ferdinando Inferiore e l’Opera Ferdinando Superiore all’interno del quale è ubicato il Museo delle Fortificazioni e delle Frontiere.
L’Opera Mortai, collocata alle sue spalle, e l’attigua Polveriera ospitano i locali destinati ai laboratori didattici e sono adibiti anche a mostre temporanee. A circa metà della rocca sorge l’Opera Vittorio, che ospita Le Alpi dei Ragazzi, uno spazio dedicato a laboratori scientifici incentrati sull’impatto che i cambiamenti climatici stanno avendo sui ghiacciai di tutto il mondo.

Al culmine del rilievo, la più imponente delle tre opere è formata da una cinta su cui si appoggiano tutti i fabbricati e che racchiude al suo interno l’Opera di Gola, con il relativo cortile, posta a difesa del lato sud, e l’Opera Carlo Alberto con il grande cortile quadrangolare della Piazza d’Armi, circondato da un ampio porticato. Il primo piano dell’Opera ospita il Museo delle Alpi. Al pianterreno, lungo il Deambulatorio che si affaccia sulla Piazza d’Armi, si affacciano gli spazi dedicati alle mostre temporanee (Cannoniere, Cantine, Corpo di Guardia) e lo spazio Vallée Culture.

All’interno dell’Opera Carlo Alberto si trovano anche le Prigioni, 24 celle di detenzione disposte lungo quattro sezioni. Le anguste celle dove venivano rinchiusi i prigionieri hanno dimensioni molto ridotte, circa 1,3X2 metri. Nel corso dell’Ottocento arrivarono ad ospitare decine di prigionieri, in particolare nel corso della terza Insurrection des Socques del 1854 per poi essere trasformate in magazzini viveri della fortezza. Lo spazio ospita un percorso multimediale dedicato alla storia della fortezza.

Oltre al percorso museale permanente, il Forte ospita nel corso dell’anno una ricca offerta di mostre temporanee. In particolare, è per noi imperdibile l’annuale Wildlife Photographer of the Year, il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra e arrivato quest’anno alla 59esima edizione. Selezionate tra 49.957 proposte provenienti da 95 paesi, le immagini premiate sono esposte in anteprima per l’Italia dal 3 febbraio al 2 giugno 2024 e raccontano la vita animale e le emergenze ambientali di tutto il mondo. Uno dei giudici del premio è Stefano Unthertiner, fotografo naturalista e divulgatore scientifico, che collabora con il National Geographic dal 2009 e la cui elegante galleria-atelier – la Little Wild Gallery – si trova proprio all’interno del Forte, nella galleria commerciale Passage du Fort (littlewild-gallery.com).

Segnaliamo infine altre 2 interessanti mostre che si possono visitare in questo periodo: The best of Cycling e Non c’è più tempo. La prima sarà aperta fino al 13 ottobre prossimo all’interno delle Scuderie ed espone una rassegna di scatti che hanno partecipato alla settima edizione dell’omonimo concorso: le bellissime fotografie hanno l’obiettivo di suscitare emozione, valorizzando quel patrimonio unico che è il ciclismo, nei suoi più svariati aspetti. La seconda, ospitata dell’Opera Mortai e promossa dal Forte e dall’Agence France-Presse sarà visitabile fino al 21 luglio. Si tratta di un progetto espositivo inedito, che mira a promuovere una vera e propria azione di sensibilizzazione su tematiche non più rinviabili e che coinvolgono tutti, documentando per la prima volta il fenomeno dei migranti climatici.

Per info:

Associazione Forte di Bard
11020 Bard (Aosta)
Valle d’Aosta. Italia

www.fortedibard.it




2 profumi per maggio

“Ben venga Maggio e il gonfalone amico, ben venga primavera
Il nuovo amore getti via l’antico nell’ombra della sera
Ben venga Maggio, ben venga la rosa, che dei poeti è il fiore
Mentre la canto con la mia chitarra, brindo a Cenne e a Folgore”
Così scrive Francesco Guccini nella Canzone dei Dodici Mesi. 

Quando pensiamo al mese di maggio, il pensiero evoca immagini di luce, sole, bel tempo, rose, canti di uccelli, voli di rondini. Non sappiamo voi, ma noi quando iniziamo a sentire aria di primavera sentiamo voglia di profumi fioriti, luminosi, anche un po’ fruttati…

Per questo mese quindi vi vogliamo consigliare due profumi che potete trovare facilmente, profumi cosiddetti “commerciali” ma con un DNA distintivo e particolare. Il primo è prettamente femminile, mentre il secondo è assolutamente unisex e fuori dal comune. Parliamo di J’adore l’Or di Dior e di Mémoire d’une Odeur di Gucci.

Da quando nel 2021 Dior annunciò la nomina del grande maestro profumiere Francis Kurkdjian (che aveva già creato due fragranze della Collection Privée, tra l’altro riformulate proprio dopo la nomina) quale direttore creativo delle Fragranze di Parfums Christian Dior, gli esperti ed appassionati hanno aspettato con ansia il primo lavoro dell’ex enfant prodige della profumeria francese. E che lavoro: Kurkdjian si è cimentato nientemeno che con la riscrittura di uno dei più celebri e celebrati blockbuster della profumeria moderna, che dalla sua uscita nel 1999 è sempre stato ai primi posti nelle classifiche e non ha mai perso un colpo. J’adore, per l’appunto.

La svolta cruciale dell’aggiornamento trova le sue radici nel termine “d’oro”. «Pensavo che l’oro a 24 carati fosse puro, ma in realtà, per ottenere l’oro più puro, è necessario riscaldare il metallo fino a renderlo liquido e continuare a riscaldarlo finché le impurità non scompaiono», ha spiegato Kurkdjian in alcune interviste.

Questo concetto ha suscitato la domanda su che cosa sarebbe accaduto se si fosse applicato lo stesso processo a J’adore. Il risultato è una versione della fragranza originale più rotonda e morbida, ispirata dal desiderio di Kurkdjian di esaltare la purezza dei fiori, enfatizzandone i contorni e le sfumature sfaccettate. Le note olfattive includono fiori d’arancio, gelsomino grandiflorum e rosa, tutte in assoluta, cioè in massima concentrazione. I fiori d’arancio conferiscono luminosità e rotondità, accentuando la femminilità della fragranza, mentre il gelsomino è potente e discreto, accompagnato da sfumature di mandorla, mango e banana. La rosa centifolia è una rosa carnale, rotonda ed esuberante: questi ingredienti sono il vero oro di J’adore. E questa versione trasforma questo iconico profumo da dolce e giovane essenza floreale a un aroma più maturo e complesso.

Con Mémoire d’une Odeur la Maison Gucci ha voluto creare una nuova famiglia olfattiva, definita come minerale aromatica. In effetti, Mémoire è un profumo che si fatica ad incasellare in una precisa etichetta. Mescolati dal maestro profumiere Alberto Morillas, gli ingredienti inattesi ed enigmatici di questa fragranza creano un elisir unisex e intramontabile; è una fragranza senza tempo e senza genere, ed è la prima fragranza unisex creata da Gucci. Definito da una nota di camomilla romana, questo particolare fiore della fragranza è stato scelto da Alessandro Michele, all’epoca (siamo nel 2019) direttore creativo della Maison. 

La camomilla romana cresce intorno a Roma in giardini terrazzati a partire dal XVI secolo e ha un profumo verde aromatico, con un carattere che irradia gioia e una nota dolce aromatica di miele e mela verde. Mémoire d’une Odeur mescola la camomilla romana con i petali di gelsomino indiano per donare tenerezza, preziose note muschiate per la profondità e legni nobili, tra cui il caldo e luminoso sandalo e il delicato e leggero legno di cedro, un albero dalla grande forza con radici profonde e un’irresistibile nota alla vaniglia. La confezione esterna, di colore verde, presenta un motivo a stelle ispirato agli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova.

In un periodo attuale in cui la profumeria sta assecondando il gusto imperante per i profumi “bombazza”, persistenti, dalla grande scia, Mémoire d’une Odeur se ne discosta totalmente: è un profumo intimo, discreto ed estremamente elegante. Noi lo adoriamo, e lo consigliamo a tutti coloro che amano le note verdi, fresche, a tratti anche pungenti, e a coloro che vogliono un profumo distintivo e diverso dal solito.

E voi: quali sono i profumi che amate indossare in questo periodo? Fatecelo sapere nei commenti !




1° maggio, mughetto e Guerlain: cosa hanno in comune ?

No, non siamo impazziti: la festa del Primo Maggio, la Maison Guerlain e il mughetto sono indissolubilmente legati, e in questo articolo vi spieghiamo il perché.

Forse non tutti sanno che il Francia il 1° maggio non è solo la festa dei lavoratori, bensì anche la festa del mughetto. In questo giorno infatti per le strade delle città e paesi francesi si trovano tantissimi venditori ambulanti e fiorai che vendono questo fiore. Il 1° maggio in Francia è l’unico giorno dell’anno in cui ci si può improvvisare venditori di mughetto: l’importante è stare a 50 metri da un fioraio!

La festa del mughetto trae le sue origini nel 1561 grazie a Carlo IX che, avendo ricevuto un mazzolino di mughetto come portafortuna, decise di offrirne uno ad ogni dama di corte. Nei primi del Novecento il 1° maggio in Francia fecero la stessa cosa gli stilisti che regalarono un mazzetto di mughetto a tutte le loro operaie. Ma è solo nel 1976 che la festa del mughetto sarà associata a quella del lavoro e il mughetto rimpiazzerà la rosa nell’occhiello dei manifestanti.

Come abbiamo spiegato in un articolo di qualche tempo fa (che trovate a questo link), non da tutti i fiori si possono estrarre gli oli essenziali necessari a produrre l’essenza del fiore stesso. Uno di questi fiori è il mughetto, il fiore portafortuna di Christian Dior, che lo stilista amava particolarmente per la sua freschezza effimera, la delicatezza e semplicità, tanto che ne portava sempre in tasca qualche ramoscello. Ogni anno il primo maggio i suoi artigiani e le sue clienti più affezionate ne ricevevano un bouquet, e gli dedicò persino una straordinaria collezione Haute Couture nel 1954. Lo indossava spesso all’occhiello del bavero e scaramanticamente ne cuciva un rametto negli orli degli abiti prima della sfilata. E al suo fioraio di fiducia chiese di trovare il modo di recapitargli mughetti freschi tutto l’anno.

E forse non tutti sanno che fu proprio Jacques Guerlain nel 1908 a riuscire a ricreare, grazie a nuove tecniche e procedimenti, il profumo di questo fiore. E’ per questo che la Maison Guerlain da oltre 110 anni celebra il 1° maggio presentando una nuova edizione della sua Eau de Toilette Muguet, una fragranza che celebra l’essenza dei fiori di mughetto e incarna lo spirito della primavera francese. Ogni anno Guerlain presenta questa fragranza in un flacone dal design unico. Il nome Millésime, che significa annata in francese, viene utilizzato per indicare che la fragranza viene creata ogni anno con ingredienti diversi, proprio come il vino. Questo ciclico cambiamento rende ogni edizione di Muguet Millésime unica e speciale, tanto che dal 2006 la tradizione di Guerlain di creare ogni anno una nuova edizione della iconica fragranza è diventata fonte di un’attesa fervente per il nuovo profumo da parte degli appassionati di tutto il mondo.

Per questo esclusivo rendez-vous, nel 2024 Guerlain riconferma il proprio impegno a favore dell’artigianato attraverso la collaborazione con Anne Lopez. Sull’iconico Flacone Api, la scultrice ha creato delicati fiori a forma di campanelle, decorati con oro puro 22 carati, trasformando il Millésime 2024 in un’opera d’arte unica. Questa intricata scultura è realizzata con stucco, una miscela di calce, acqua, cemento e polvere di marmo, modellata meticolosamente prima dell’indurimento. Il processo di progettazione prevede che ogni grappolo di fiori venga modellato a mano, seguita da un’attenta modellazione di ogni petalo per emulare l’aspetto di un bouquet rigoglioso.

La fragranza si apre con una frizzante nota verde, che sfocia in un cuore di rinfrescante mughetto e squisita rosa. Si conclude con una miscela di gelsomino e rosa pregiati, che avvolge chi indossa il profumo nell’essenza della primavera e nel caratteristico aroma di mughetto. Un sillage la cui freschezza ricorda per l’appunto un ramo di mughetto appena colto. Unica nota “dolente” il prezzo, non proprio alla portata di tutti (750€). Ma se siete alla ricerca di un oggetto prezioso e da collezione, di un regalo unico e per una persona speciale, questo potrebbe fare al caso vostro!

È possibile trovare tutte le edizioni della collezione speciale nel database del sito Fragrantica: Guerlain Muguet Collection.

Buon Primo Maggio ! Voi che profumo indosserete oggi ?




E’ arrivata la stagione della raccolta dei tulipani!

Vi piacciono i tulipani ma non volete prendere l’aereo per andare in Olanda? Niente paura, anche per quest’anno potete immergervi nel bellissimo campo di tulipani che si trova appena fuori Milano e precisamente ad Arese.

In realtà, un po’ di Olanda c’è nel progetto Tulipani Italiani: infatti, il progetto è stato creato da Edwin e Nitsuhe, che si sono trasferiti in Italia dall’Olanda nel 2016 e hanno aperto nel 2017 il primo campo U-Pick di tulipani in Provincia di Milano. Il successo è stato tale che dopo 2 anni si sono trasferiti da Cornaredo (dove il campo era piccino) ad Arese, di fronte al centro commerciale, in cui possiamo ammirare più di 700.000 tulipani su 2 ettari; e quest’anno è stato aperto un altro campo a Grugliasco, in Provincia di Torino, con quasi 500.000 fiori.

Come funziona ? I Buoni di Ingresso che comprendono la raccolta di 2 tulipani, sono acquistabili on-line sul sito al costo di 4 € e direttamente sul campo al costo di 5 € (i bambini accompagnati sotto i 4 anni non pagano).

Il costo per ogni tulipano, aggiuntivo ai due compresi nell’ingresso, è  1,50 € nel periodo di fioritura dei tulipani tardivi (da 8 aprile fino a 25 aprile), ma all’inizio e alla fine della stagione saranno scontati ad 1€.

Potrete inoltre scattare bellissime foto da condividere sui vostri social, usando gli hastags #tulipani_italiani  #tulipaniitaliani nelle vostre Stories!




Celebriamo la giornata internazionale del profumo!

Il 21 marzo, primo giorno di primavera, dal 2028 è dedicato alla celebrazione del profumo, alle persone che ogni giorno compiono il gesto di profumarsi – affidando quasi inconsapevolmente al profumo la prima espressione di sé – e alle professionalità e alle aziende che rendono ogni fragranza un’esperienza unica ed emozionante.

Ogni profumo è un soffio di vitalità, una sferzata di energia che, come la primavera, risveglia i sensi e infonde benessere.
La Giornata del Profumo è un invito a profumarsi, a immergersi nel mondo delle fragranze e a lasciarsi conquistare dall’infinito universo di accordi olfattivi.
C’è cultura e sapere dietro ogni profumo, ma la vera magia sono le emozioni, i sogni e i ricordi che ogni fragranza sa suscitare.

In Italia, è Accademia del Profumo ad animare le giornate dal 21 al 24 marzo, con una vasta scelta di attività digitali ed in presenza, conferenze, masterclass, esperienze immersive, curiosità e persino un podcast dedicato. Quest’anno la lista delle città partecipanti si allarga, includendo oltre a Milano anche Bologna, Catania, Chieti, Melegnano, Modena, Parma, Perugia, Roma, Santa Maria Maggiore, Siena e Torino.

L’elenco completo delle attività e le modalità per prenotare si trovano a questo link: https://www.accademiadelprofumo.it/giornata-del-profumo-2024/




Milano – Ireland Week 2024

Dal 10 al 17 marzo ritorna a Milano la Ireland Week, un’esperienza unica che celebra la cultura, l’arte e la tradizione irlandese nel cuore della metropoli lombarda. In occasione della settimana di San Patrizio, la città si trasforma in un crocevia di eccellenze irlandesi offrendo un viaggio coinvolgente attraverso l’affascinante storia e la ricca eredità del popolo irlandese.

Sarà una settimana ricca di eventi, che spaziano dalle esibizioni di musica tradizionali alle performance di danza tipica irlandese. Sarà possibile scoprire l’autentica gastronomia irlandese grazie a A Taste of Ireland, e lasciarsi trasportare dai sapori unici di questa straordinaria cultura culinaria.
Gli appassionati di cinema avranno l’opportunità di godere di proiezioni di film irlandesi acclamati grazie alla proiezione di 5 film durante l’Ireland Week Film Festival.

Una mostra fotografica che porterà il titolo “Irlanda on the road” sarà allestita en plein air in via Dante e tra le novità più belle dell’edizione 2024 si mette in evidenza la giornata a porte aperte “Experience Ireland”, in calendario proprio il 10 marzo, giorno in cui la Ireland Week prende il via: una giornata esperienziale ad accesso gratuito presso Open, spazio multimediale di Porta Romana, che dalla mattina alle 11:30 alle 19:00, farà da teatro a degustazioni, laboratori, travel talks, danza, musica, arte con un  focus sull’Irlanda del Nord.
Sarà presente il noto artista nordirlandese Adrian Margey, con una “live performance” che darà vita ad un’opera su Belfast e alla sua personale interpretazione del festival culturale Belfast 2024.
Tra gli ospiti in arrivo direttamente dall’isola di smeraldo ci saranno i rappresentanti dell’industria turistica irlandese: Aran Island Ferries, Bakehouse, EPIC The Irish Emigration Museum, Kylemore Abbey Powerscourt Distillery, The Chocolate Manor e The Spirit Circle e dall’Italia Gen d’Ys (accademia di danze irlandesi). 

La parola d’ordine sarà “interazione” interpretata nel corso dei laboratori dedicati, tra le altre cose, all’arte del pane in stile irlandese, ai passi di danza tradizionali, alle degustazioni sensoriali di distillati e di cioccolato. E chi sarà particolarmente curioso potrà addirittura ripassare l’inglese attraverso la musica, imparare un po’ di gaelico irlandese con insegnanti d’eccezione delle isole Aran, e scoprire come intrecciare la Croce di Santa Brigida, santa patrona importantissima per la storia d’Irlanda e figura femminile straordinaria, di cui nel 2024 ricorrono 1500 anni dalla morte.
Non mancheranno anche i Travel Talks: presentazioni per idee di viaggio, in collaborazione con Lonely Planet, giornalisti, influencers ed esperti di Irlanda.
Anche i bambini avranno un posto speciale, con laboratori creati proprio per loro con un kids corner dedicato.
Tutte le attività sono gratuite previa prenotazione su www.irelandweek.it/experienceireland

L’ampia offerta comprende inoltre attività di plogging; una mostra fotografica en plein air in via Dante; musica e danze tradizionali con i celebri buskers; concerti in diversi locali della città; tornei di rugby, calcio gaelico e golf; e offerte speciali per chi prenota soggiorni e viaggi nell’isola di smeraldo proprio durante questa settimana.

“Il 2024 è l’anno in cui l’Ireland Week esce dai confini milanesi non solo in Italia: oltre a quella di Roma, ci saranno, infatti, edizioni anche a Madrid, Parigi, Vienna e Zurigo. Siamo felici di come la nostra città accoglie la manifestazione, come conferma il patrocinio del Comune di Milano, che ci ha supportati sin dall’inizio, consentendoci di far conoscere ai milanesi la cultura e le tradizioni dell’Isola di Irlanda” commenta Marcella Ercolini, direttrice di Turismo Irlandese in Italia.

Programma e calendario completo degli eventi su  www.irelandweek.it




2 profumi (e mezzo) per … marzo

Marzo: il mese del risveglio, dei primi boccioli e delle prime fioriture, nonché il mese della giornata internazionale della donna. Dunque quale migliore nota olfattiva da indossare questo mese se non la mimosa?

La prima fragranza che vi vogliamo consigliare è Mimosa Tanneron di Perris Monte Carlo, un brand che ci piace tantissimo e che seguiamo sin dalla sua nascita nel 2011 perché unisce tradizione e modernità, utilizzo sapiente di materie prime e un’allure di pulizia e sobrietà non comune.

Il Massiccio del Tanneron si estende alle spalle di Cannes ed è il massiccio della mimosa:  le mimose selvatiche si alternano alle varietà coltivate in quella che è la patria di questa coltura e che gli è valso l’appellativo di  «Più grande bosco di mimose d’Europa». Non sappiamo voi, ma noi adoriamo il profumo di questo fiore, che è unico, soave ed inebriante allo stesso tempo. E il maestro Jean-Claude Ellena con Mimosa Tanneron ha voluto omaggiare la dolcezza e la tenerezza che si prova all’inizio dell’innamoramento, catturando l’atmosfera ariosa e leggera che l’inizio della primavera porta con sé. In aggiunta, il parfumeur ha scelto Biancospino, Rosa e Muschio bianco, per esaltare al massimo il profumo naturale di questo fiore.

Quando indossiamo Mimosa Tanneron un sorriso illumina immediatamente il volto, sentiamo una sferzata di ottimismo e di allegria, e ci sembra che la primavera sia davvero vicina: una fragranza insomma davvero consigliata!

(Perris Monte Carlo official website)

A proposito di profumi che hanno fatto la storia…vi ricordate del mitico Champs-Elysées di Guerlain? Lanciato nel 1996, è stato uno dei profumi best sellers degli anni ‘90; creato da Raymond Guerlain in omaggio alla storica boutique della Maison, accosta la mimosa alla rosa, in modo che la seconda addolcisca il temperamento frizzantino della prima. Ma qui stiamo divagando…

(bottiglia vintage)

Dato che marzo è anche il mese in cui festeggiamo i papà, il secondo profumo che vogliamo consigliarvi è dedicato proprio agli uomini (anche se sapete che nella profumeria artistica si preferisce parlare di profumi unisex, perché questa distinzione tra profumi femminili e maschili è figlia della profumeria commerciale): parliamo di Terre d’Hermès Eau Givrée, l’ultimo flanker (uscito nel 2022) di questo spettacolare e mitico profumo creato – come Mimosa Tanneron – da Jean-Claude Ellena nel 2007.

Il naso di Eau Givrée è Christine Nagel, la quale così racconta la sua creazione: “Un velo di brina rende fertile la terra e la esalta con una forza nuova e rinvigorente”. L’EDP Terre d’Hermès Eau Givrée associa la vivacità del cedro, la freschezza incisiva della bacca di ginepro e il carattere esplosivo del pepe di Timut. La potente sensazione di un soffio ghiacciato si affianca alla generosità delle note minerali e boisé tipiche di Terre d’Hermès.

La sensazione è dunque fresca, pungente e rinvigorente, con al contempo un cuore caldo e sensuale: perfetta per il periodo primaverile in cui freschezza e primi caldi si alternano, in un gioco spensierato e delicato.

(Hermès official website)

E voi: avete già voglia di profumi più freschi e sbarazzini? Fatecelo sapere nei commenti!




2 profumi per … Febbraio

Febbraio è il mese di San Valentino, la ricorrenza che celebra l’amore. Perciò, questo mese vi proponiamo due profumi molto diversi tra loro, entrambi dedicati all’amore: 1969 di Histoires de parfums e Encore du Temps di Meo Fusciuni.

Il marchio Histoires de parfums è stato creato da Gérard Ghislan nel 2000, una collezione di jus rari, autentici e pieni di carattere. Come una vera e propria biblioteca olfattiva, nelle collezioni del brand ritroviamo personaggi storici e dive della musica, classici senza tempo, omaggi all’oriente e a Magritte. 

1969 fa parte della collezione dei classici senza tempo. Vuole celebrare quest’anno mitico per la rivoluzione sessuale, ed è una rivisitazione davvero moderna dei classici profumi speziati-orientali: il succoso accordo di pesca nelle note di testa è reso ancora più sensuale dai fiori bianchi che compongono il cuore, e dalla base cioccolato-caffè-patchouli, che aggiunge intensità e calore. E’ un bouquet opulento e lussurioso di fiori bianchi, certo, ma reso più arioso e moderno dalla presenza di cardamomo e fiori di garofano, che aggiungono freschezza alla composizione mantenendone al contempo la carica erotica.

La fragranza è luminosa e gioiosa, rispecchia perfettamente lo spirito di quell’anno, che per molti versi ha davvero cambiato il mondo: dall’ultima esibizione dei Beatles sul tetto della loro casa discografica all’allunaggio, per non parlare del mitico festival musicale di Woodstock! Perfetta per coloro che amano la modernità ma hanno anche un occhio speciale verso il passato.

Di Meo Fusciuni abbiamo già parlato tempo fa (qui trovate il link all’articolo): Meo è decisamente uno dei più potenti, visionari e originali creatori di profumi in Italia. Non è mai scontato e tutte le sue creazioni sono dei piccoli gioiellini. Il tema dominante è quello del viaggio, di cui Meo intende ricreare emozioni, sensazioni, e pensieri.

In particolare, Encore du temps è dedicato al Laos e all’amore: è un fiore che cade in una tazza di tè verde, la dolcezza del tempo che scorre lento e la voglia che quel tempo si dilati per sempre, per poter stare ancora e sempre di più con la persona amata.

E’ stato un viaggio in Laos a farmi capire l’amore senza tempo tra due persone” – dice il creatore -, “a far nascere il mio desiderio di raccontarvi questo viaggio. Quel tè sembrava non finire mai, mentre il piccolo fiore dell’osmanthus galleggiava tra vortici della tazza. Era solo amore e avremmo voluto ancora tempo per vivere quel momento della nostra vita. 

Una soave e delicata apertura, una gentile nota di bergamotto e mandarino, apre il cammino verso il cuore, una bianca tela su cui si posa la poesia del fiore di champaca, nei cui sentori asiatici risento la mia amata Asia e le passeggiate tra le foreste, accanto a loro la grande magnolia è una dedica. Sul fondo la dolcezza del benzoino del laos, la cura del sandalo e le memorie del mate raccontano un finale delicato. 

L’osmanthus cresce oggi nel nostro giardino, regalandoci in autunno una profumata e delicata fioritura. Le sere d’autunno, mentre passeggio, il suo profumo fruttato mi riporta in Laos, in Indocina. Mi ricorda il sentimento che ogni giorno provo per la donna che amo. Vorrei altro tempo ancora, e ancora, e ancora..” – Meo Fusciuni

Una fragranza perfetta se avete un animo sensibile e amate indossare i vostri ricordi indelebili.

Noi abbiamo acquistato queste due fantastiche fragranze alla Profumeria La Nicchia di Legnano @la_nicchia_profumeria , e ovviamente sui siti dei brand potete ordinare le fragranze o scoprire dove vengono vendute:  https://it.histoiresdeparfums.com/it e www.meofusciuni.com

E voi: avete già deciso cosa indosserete a San Valentino? Scrivetecelo nei commenti!




Thomas De Monaco – Lusso sostenibile

Oggi vi vogliamo parlare di un brand di profumeria di nicchia che abbiamo scoperto da poco: Thomas De Monaco. Chi è costui?

Thomas De Monaco è un bravissimo fotografo, che vive e lavora come direttore creativo e fotografo tra Parigi – sua città di adozione – e Zurigo, nella natia Svizzera, lavorando per clienti internazionali nei settori premium e del lusso: Hermès, Dior, YSL, Armani, Moët & Chandon, Hennessy, Rolex, Cartier e Piaget, solo per citarne alcuni.

Da sempre appassionato di profumi (dice che il suo primo ricordo è l’odore delle fette biscottate nella cucina di sua mamma), ad un certo punto ha voluto fare un regalo ai suoi amici e ha deciso di creare un profumo. E’ così che nel dicembre 2020, dopo più di tre anni di sviluppo, ha presentato Raw Gold, la sua prima fragranza. Come prima edizione limitata con 1.400 flaconi, l’Eau de Parfum è stata oggetto di numerose discussioni e ha subito trovato un posto speciale nel cuore di collezionisti e intenditori. Nel 2022 ha lanciato la sua seconda collezione limitata composta da Eau Coeur a settembre e Grand Beau a novembre. Entrambi i profumi sono intensamente luminosi e duraturi, realizzati con bellissime materie prime e molecole contemporanee.

Dice il fondatore del brand: “Con il mio lavoro di fotografo, raggiungo regolarmente i limiti dell’espressione. Con i miei profumi, posso trascendere questi limiti entrando nel mondo della poesia. Catturo sensazioni emotive e creo profumi al di là delle immagini. È una forma di espressione, un altro strato del nostro carattere, della nostra personalità”. I suoi profumi sono pensati per il qui e ora e si può sentire in essi questa libertà creativa che lo contraddistingue. Tutte le fragranze sono prodotte nella propria manifattura a Zurigo, ricavata da un antico edificio costruito da Gustave Eiffel. Un patrimonio pieno di indipendenza artistica, poetica, emotiva e autentica, destinato al lusso sostenibile. Oltre ai flaconi artistici, il marchio ha molto da offrire anche a livello tattile, il che dimostra l’amore di Thomas per i dettagli. La confezione esterna, ad esempio, è realizzata in cellulosa compostabile e carta di canapa europea.

Abbiamo avuto la possibilità di testare tutte e 5 le fragranze che compongono la collezione, e siamo rimasti entusiasti. Il profumo più venduto – e come abbiamo detto il primo profumo prodotto – è Raw Gold. Un profumo complesso, intrigante, sensuale, che grida passione pura e lusso sontuoso senza essere però invadente ed eccessivo. L’aroma dell’olio di davana è accompagnato dal ricco calore del legno di cedro e dalla profondità terrosa dell’iris. Nel cuore si uniscono il patchouli, il legno di guaiaco e il vellutato camoscio. Il fondo è caratterizzato da vaniglia, olio di oud e benzoino balsamico: un bagno nella luminosità e nel calore eccitante dell’oro puro.

Sol Salgado è come una passeggiata lungo la costa, dove il sole accarezza la pelle e il sale nell’aria rinfresca i sensi. L’apertura con i fiori di tiglio e mimosa è davvero spettacolare ed ariosa, sono le note che ci hanno fatto innamorare di questa fragranza! La vaniglia e il dolce accordo di eliotropio danzano insieme mentre la brezza marina salata conferisce alla fragranza la sua caratteristica profondità. Normalmente questi accordi ariosi e leggeri non durano molto sulla pelle, invece Sol Salgado ha anche una eccellente persistenza.

Agli antipodi, una fragranza potente come il fuoco inarrestabile del futuro. Fuego Futuro inizia con un’audace apertura di pepe, mate ed elemi, come una scintilla che accende l’avventura. Il cuore combina note di salvia affumicata, fieno e incenso. Il fondo rivela la profondità dell’avventura con accordi di sandalo, legno di cedro e una nota di cenere. È qui che viene raccontata la storia della fragranza: un viaggio dalla scintilla ai resti fumosi di un fuoco appassionato. Questo profumo accende il vostro spirito pionieristico e interpreta un viaggio nel futuro incerto, dove il fuoco dell’avventura arde sempre.

Grand beau è un omaggio ai classici chypre: radicale, incredibilmente secco e decisamente rinfrescante. Il calore speziato dell’assoluta di pino; la freschezza delle bacche di ginepro che ricordano il gin; l’infuso di angelica; la tuberosa, il vetiver e l’olibano. Le alghe, asciutte e leggermente salate, in combinazione con muschio e note ambrate portano ad un profumo dall’infinita grazia e bellezza. E’ il ricordo di un momento al mare, dietro le dune di sabbia, occhi chiusi, sotto l’ombra degli alberi di pino.

Eau Coeur è un profumo radioso e fiorito, che sembra venire direttamente da un cuore desideroso d’amore: un momento magnifico, seducente e aggraziato, allo stesso tempo tenero ma evocativo nella sua delicatezza.

La fragranza si apre con un’intrigante alleanza tra il misterioso olio di magnolia, il profumo legnoso di pesca dell’osmanto assoluto con le sue note selvatiche e di cuoio e un’inflessione di tonificante pepe rosa. La nota di cuore emana un accenno di rosa assoluta del Marocco, rafforzata dal legno di cedro della Virginia e dal legno di quercia affumicata, le cui sfumature aspre di vaniglia indugiano anche nella nota di fondo dove il loro impatto sensuale è tanto più potente in compagnia dell’assoluta di fava tonka. Il muschio tenero invoca la passione. Il tutto condito da un’eccessiva indulgenza di ambroxan, che conferisce al profumo la sua armoniosa unione e longevità.

I profumi di Thomas De Monaco sono distribuiti da alcuni selezionati partner europei. Potete trovare l’elenco nel sito del brand: thomasdemonaco.com. Account Instagram: @thomasdemonacoparfums




2 Profumi per … Gennaio

Iniziamo oggi una serie di articoli mensili in cui vi consigliamo 2 profumi al mese. Per questo mese di gennaio vi proponiamo un profumo cosiddetto “commerciale” e un profumo di nicchia: Devotion (D&G) e Desert Suave (Liquides Imaginaires).

Iniziamo con Devotion di Dolce & Gabbana, il nuovo profumo della maison uscito lo scorso autunno e che troviamo perfetto per questo periodo post-vacanze. Non vi manca già il profumo del panettone, dei canditi, la dolcezza delle feste? Allora Devotion è la scelta giusta per voi.

Con questo profumo, creato dal famosissimo Olivier Cresp, Stefano Dolce e Domenico Gabbana vogliono celebrare i valori più nobili della vita, quei valori positivi incarnati dal simbolo del cuore sacro, molto caro ai due stilisti e che campeggia sulla bellissima boccetta. Il cuore sacro è da sempre simbolo di devozione, e per i couturier è il simbolo della perfezione e della loro instancabile ricerca di bellezza. Il profumo Devotion celebra quindi la bellezza della nostra terra e in particolare della costiera amalfitana (non a caso lo spot – che vede Katy Perry protagonista – è stato girato a Capri): il limone candito in apertura stuzzica il nostro “appetito”, mentre i fiori d’arancio regalano freschezza e luminosità alla composizione, che termina con una deliziosa ed avvolgente vaniglia. Un delizioso gourmand, avvolgente e sensuale, ma anche frizzante e divertente, ottimo per contrastare la malinconia che accompagna la fine delle vacanze natalizie.

Il secondo profumo che vi proponiamo per questo mese è della Maison francese Liquides Imaginaires, fondata dal designer Philippe di Meo nel 2011 e ispirata ad un concetto di profumo che va al di là del semplice accessorio di bellezza, ma che si fa strumento di passaggio dal materiale all’immateriale, da solido a liquido, da visibile ad invisibile. Ecco quindi che il logo della maison è un talismano a forma di chiave, per aprirci le porte di questo mondo immateriale, e il tappo ha la forma di un’anfora, nei tempi antichi utilizzata per trasportare le essenze più preziose.

Tutta la collezione è straordinaria, per questo mese di gennaio vi consigliamo però Desert Suave, che fa parte della trilogia “Les Eaux Imaginaires” – creata per trasportarci via dalla routine di tutti i giorni in luoghi magici ed evocativi. Vi vogliamo quindi portare via dal freddo di gennaio e trasportarvi in un’oasi lussureggiante, un gioioso miraggio: una terra fertile in mezzo al deserto, acqua fresca e dolci datteri invitano lo stanco viandante a fermarsi qui, a rilassarsi e a stuzzicare tutti i cinque sensi ma anche a lasciare dietro di sé il sentore pungente del suo carico di spezie. Un profumo pieno di contrasti come è lo stesso deserto: caldo, avvolgente e dolce (la rosa, il dattero, il cisto) ma anche fresco ed energizzante (cardamomo, mandarino italiano, fiore d’arancio e chiodi di garofano).

Insomma: un miraggio olfattivo in un mondo apparentemente privo di odori.

Buon inizio di anno nuovo, scriveteci nei commenti se conoscete già queste fragranze e cosa ne pensate!