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Tutti pazzi per Jesus! Diario di viaggio dei Jesusmaniacs

di Giuliana Tonini – Dallo scorso dicembre è di nuovo in scena, in un altro fantastico tour europeo, Jesus Christ Superstar, la leggendaria opera rock di Tim Rice ed Andrew Lloyd Webber che, da più di quarant’anni, appassiona generazioni di spettatori.

Ci eravamo lasciati alla fine di gennaio del 2016 al Teatro Sistina di Roma, con la speranza che l’avventura non fosse finita. E siamo stati accontentati.

Il musical più amato di tutti i tempi, nell’edizione ultraventennale del regista Massimo Romeo Piparo, che dei musical è il re, ha conquistato anche l’Olanda e il Belgio (Amsterdam, L’Aja, Anversa, Groningen) ed è ora di nuovo in tournée a scaldare le platee dei teatri di tutta Italia.

Dopo Trento, Milano, Verese, Genova, Cassano Magnago e Torino, fino alla fine di aprile il pubblico avrà la possibilità di assistere allo spettacolo a Catania, Cosenza, Bari, Roma e Padova. Il finale sarà davvero col botto, il 5, 6 e 7 maggio di nuovo in Olanda, all’arena Ahoy di Rotterdam.

In Olanda l’allestimento di Massimo Romeo Piparo ha vinto, alla fine della scorsa estate, il Musical World Award, uno dei premi internazionali più prestigiosi e autorevoli per i musical.

Non ci stupisce. L’opera che porta in scena la figura di Gesù (e di Giuda) in tutta la sua umanità, in chiave moderna e allo stesso tempo universale, e al suono della emozionante e travolgente musica rock di Andrew Lloyd Webber, strega tutti. Ancor più da quando a interpretare il ruolo di Gesù è Ted Neeley, che lo era nel mitico film di Norman Jewison del 1973.

Ogni rappresentazione è un rito collettivo, col teatro strapieno, urla da stadio, standing ovations e applausi spellamani, sia dai fan incalliti che hanno visto lo spettacolo decine di volte sia dai neofiti.

Su Cosmopeople ho scritto molto su JCS. Ho scritto sullo spettacolo di Massimo Romeo Piparo, sulla storia dell’opera e sul suo successo. Ho scritto anche di me e della mia passione per JCS, del mondo di noi fan affezionati, che non ci stanchiamo mai di vedere lo spettacolo ogni volta che possiamo, in ogni parte d’Italia e d’Europa, e del vero e proprio culto che si è creato attorno a Ted Neeley.

Perché allora scrivo ancora? Perché questa volta mi fa piacere condividere le storie di alcune persone che ho conosciuto durante questa avventura. Fan sfegatati, ovviamente. Anzi, Jesusmaniacs, o JCSmaniacs, come mi piace chiamarci.

Ai Jesusmaniacs non interessa che familiari e amici li considerino ‘fuori di testa’. Una rappresentazione non è solo una rappresentazione, ma, come dicevo prima, un rito, una serata magica da vivere e rivivere insieme ogni volta che si può. Non solo in platea, ma anche dopo lo spettacolo, quando si attendono all’uscita i ragazzi del cast e Ted Neeley, e durante i viaggi in trasferta insieme.

La comunità di fan più numerosa è The Circle Turning – Ted Neeley Community. Sono ormai come una famiglia. Da quando, nel 2014, l’allestimento italiano ha l’orgoglio di avere con sé Ted Neeley, alcuni di loro non si sono persi una replica, che sia in Italia o all’estero, e si parla di più di cento repliche. O comunque, chiacchierando con loro, si sa che è facile che chi non le ha viste proprio tutte, abbia nel suo carnet non meno di 40-50 repliche.

Quando io penso di avere assistito allo spettacolo tante volte, realizzo poi che il mio ‘contatore’, per adesso…., è arrivato ‘solo’ a nove rappresentazioni, a Milano, Roma e Genova, più una nel 1999 al Teatro Nuovo di Milano, quando nel ruolo di Giuda c’era l’indimenticabile Carl Anderson.

Poi, oltre al Circle, ci sono tantissimi altri che, da soli o in gruppo, ormai da anni fanno parte di questa bellissima avventura.
Io, ad esempio, sono diventata amica di Cristina di Milano, avvocato come me, e di sua figlia Arianna, studentessa del liceo. Quando faccio una ‘serata JCS’ o una ‘trasferta JCS’, faccio trio con loro. Cristina e Arianna hanno visto lo spettacolo, sempre per ora…., poco meno di venti volte, in giro in diversi teatri d’Italia e a L’Aja. Per me è particolarmente emozionante vivere questa passione assieme a loro, anche perché Arianna è giovanissima. Aveva tredici anni quando, nel 2014, ha visto per la prima volta JCS all’Arena di Verona, portata da Cristina. Subito dopo ha scoperto anche il film e da allora è scoppiata la passione. È bello quando ragazzi così giovani prendono il testimone generazionale della passione per JCS e per il rock musical. Ed è fantastico quando, in attesa dell’uscita di Ted Neeley e del cast dal teatro, dopo lo spettacolo, si vedono bambini, anche piccoli, entusiasmati ed entusiasmanti, che trepidano per conoscerli e per avere il loro autografo sulla copertina del vinile, a momenti più grade di loro, che tengono in mano.
Arianna adora Ted Neeley e Carl Anderson. E Ted Neeley adora lei e Cristina, dice e scrive loro sempre cose dolcissime. Si vede, ad ogni incontro, come l’entusiasmo genuino di mamma e figlia lo abbia conquistato e lui si sia sinceramente affezionato.

Ho poi conosciuto Monica, di Milano, che lavora all’ENI, appassionata di JCS da sempre. Ha visto lo spettacolo circa trenta volte in vari teatri d’Italia e ha già pronti più di un biglietto per il Sistina di Roma, ad aprile.
Un paio di anni fa ha partecipato, assieme ad altri fan, ad un evento-tributo con Ted Neeley a Cagli, in provincia di Pesaro, cui hanno preso parte con piacere anche il sindaco e il vescovo.

E c’è Roberta, giovane medico piemontese, dall’entusiasmo scoppiettante e contagioso. Ha già i biglietti per il gran finale di Rotterdam, con cui arriverà a quota 45 repliche. Lei si è innamorata di JCS da piccola, a sette anni, quando il papà le ha fatto vedere in televisione il film, che aveva visto al cinema da ragazzo e di cui si era a sua volta innamorato. Da allora, per Roberta Jesus Christ Superstar è stata, è e sarà sempre la colonna sonora della sua vita. E anche lei, per Ted Neeley, per il suo idolo fino da quando era bambina, è ormai una di famiglia. In una delle occasioni in cui lo spettacolo è stato allestito a Torino, è lei che ha portato in giro per la sua città Tessa e Leeyan, la moglie e la figlia di Ted.

E quindi ecco i Jesusmaniacs, per cui ogni serata JCS è sempre magica. Senza dubbio gran parte di questa magia è dovuta alla presenza e al carisma fuori dal comune di Ted Neeley, e alle sue altrettanto fuori dal comune semplicità e umiltà, sul palco e fuori dal palco. Ma Jesus Christ Superstar è tutto quello che è grazie a tutti i bravissimi artisti che ne fanno parte.
A partire dagli strepitosi cantanti-attori solisti che ogni volta ci fanno emozionare con le loro interpretazioni. In ordine di apparizione: Feisal Bonciani (Giuda), Simona Distefano (Maria Maddalena), Mattia Braghero (Pietro), il formidabile duo Francesco Mastroianni (Caifa) e Paride Acacia (Hannas), Elia Lo Tauro (Simone Zelota), Emiliano Geppetti (Ponzio Pilato) e Salvador Axel Torrisi (Erode).

Da applausi anche l’ensamble di cantanti-ballerini, acrobati, mangiafuoco e trampolieri: Giovanni Abbracciavento, Giada Cervone, Federico Colonnelli, Francesco Consiglio, Lorenzo de Baggis, Mattia Di Napoli, Simone Giovannini, Daniel Guidi, Francesca Iannì, Benedetta Imperatore, Alessandro Lanzillotti, Rossella Lubrino, Nicole Marin, Marta Melchiorre, Lazaro Rojas Perez, Daniele Romano, Carlotta Stassi, Sara Telch, Carmela Visciano.

E poi loro, per ultimi ma assolutamente non ultimi! La spina dorsale di Jesus Christ Superstar, l’orchestra dal vivo che ogni volta ci regala le meravigliose musiche rock di Andrew Lloyd Webber: Angelo Racz (direttore e tastiera), Federico Zylka (tastiera), Andrea Inglese (chitarra), Stefano Mandatori (chitarra), Massimo Pino (basso), Stefano Falcone (batteria), Andrea Di Pilla (tromba), Vincenzo Parente (corno francese).

Andate a vedere Jesus Christ Superstar. È probabile che diventiate anche voi Jesusmaniacs.

Dove e quando:
dal 23 al 26 marzo 2017, Catania, Teatro Metropolitan

dal 4 al 5 aprile, Cosenza, Teatro Rendano

dall’8 al 9 aprile, Bari, Teatro Team

dal 12 al 23 aprile, Roma, Teatro Sistina

28 aprile, Padova, Gran Teatro Geox

dal 5 al 7 maggio, Rotterdam Ahoy.

Siti Internet e biglietti:
www.jesuschristsuperstar.it
www.ticketone.it
www.jesuschristmusical.eu

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Jesus Christ Superstar Rockopera
Ted Neeley




Grease: un successo ineguagliabile firmato Compagnia della Rancia

È un’edizione luminosa” così ha dichiarato Saverio Marconi alla presentazione del nuovo allestimento di Grease. Ma perché limitarsi a definirla luminosa quando è a dir poco scintillante? Sarà per il nuovo cast, la band dal vivo, le nuove scenografie, le luci, i video, le nuove traduzioni delle canzoni e la canzone aggiunta, ma questa edizione di Grease, che festeggia i vent’anni di messa in scena, si conferma come un grande successo.

Il plauso va prima di tutto al regista che, nel corso di tutti questi anni, senza mai snaturare l’impostazione del primo allestimento, è stato in grado di aggiornare e svecchiare continuamente lo spettacolo, facendo così in modo che il pubblico di ieri e di oggi continui a rimanerne innamorato e chiuda ogni rappresentazione con una standing ovation. Saverio Marconi, coadiuvato da un team creativo di tutto rispetto, mette in scena un Grease sempre frizzante, divertente, colorato e ricco di emozioni. Le luci di Valerio Tiberi e Francesco Vignati, i video di Virginio Levrio e le scenografie di Gabriele Moreschi riproducono perfettamente l’America degli anni 50.

Il cast è da urlo. Guglielmo Scilla, pur non essendo un cantante, si muove con disinvoltura e professionalità sul palco e ci regala un nuovo e credibile Danny Zuko, complice anche l’affiatamento e la sintonia con la sua Sandy. Lucia Blanco è semplicemente strepitosa: splendida voce, straordinaria ballerina! La sua Sandy è perfetta: dolce e grintosa allo stesso tempo. Riccardo Sinisi, nel ruolo di Kenickie, si conferma come uno dei performer più versatili e talentuosi di questi ultimi anni. Non sono da meno la brava Eleonora Lombardo, nel ruolo di Rizzo, e Nick Casciaro che, con la sua meravigliosa voce basso baritonale, conquista la scena nel duplice ruolo di Vince Fontaine/Teen Angel.

La musica dal vivo è un ulteriore valore aggiunto di questo spettacolo.

Grease resta uno spettacolo senza tempo, un evergreen, da vedere e rivedere continuamente.

Teatro della Luna fino al 30 aprile 2017




Vent’anni e non sentirli. Torna a risplendere la luce di Grease!

Esattamente vent’anni fa debuttava sul palco del Teatro Nuovo di Milano Grease, il musical di Jim Jacobs e Warren Casey con la regia di Saverio Marconi. Un successo travolgente, un fenomeno eccezionale che ha conquistato il cuore del pubblico italiano tanto da fare di Grease il primo vero long running show in Italia. Dalla prima straordinaria edizione, con protagonisti la mitica Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia, sono passati vent’anni, più di 1.500 repliche, più di 1.650.000 spettatori e, ancora oggi, si conferma come uno degli spettacoli più attesi dal pubblico.

Per festeggiare questo nuovo traguardo, Compagnia della Rancia presenta una nuova speciale edizione rinnovata di Grease. Nuovo è il cast, composto da giovani talenti formati nelle migliori scuole di musical italiane, e che vede protagonisti, nei ruoli di Danny e Sandy, Guglielmo Scilla, affermato attore scrittore e video blogger, e la bellissima Lucia Blanco. Ma il cast non è l’unica novità! Per la prima la musica sarà interamente suonata dal vivo: sospesa a mezz’aria, nella nuova scenografia di Gabriele Moreschi, suonerà la Grease Band, ulteriore valore aggiunto per lo show. Una nuova canzone, All I Need Is an Angel, tradotta da Franco Travaglio, completa lo score musicale.

Le novità non finiscono qui ma bisognerà aspettare il debutto per scoprirle!

Tutti pronti, quindi, per rivivere e sognare ancora una volta con la travolgente storia d’amore del bullo da cuore tenero Danny e della dolce Sandy tra i banchi del Liceo Rydell.

Grease, vero e proprio fenomeno pop di costume, sarà in scena al Teatro della Luna dal 9 marzo al 30 aprile 2017 pronto a far risplendere la nuova luce della GREASEMANIA!

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Caprioglio e Jannuzzo sul palco del Manzoni con “Alla faccia vostra”

Dall’autore de ”L’inquilina del piano di sopra”, Pierre Chesnot, un vero e proprio meccanismo ad orologeria fatto di tempi perfetti, di entrate ed uscite a ripetizione e di continui colpi di scena: Alla faccia vostra.
Intrighi, sotterfugi, equivoci, ipocrisia, per una vicenda che mette a nudo la parte più meschina e cinica dell’animo umano, che dovrebbe scandalizzare, ma che invece cattura lo spettatore, coinvolgendolo in un vortice di comicità e regalandogli due ore di divertimento e risate.
In scena, nei panni dei protagonisti, una coppia di attori super collaudata: l’esilarante Gianfranco Jannuzzo e la splendida Debora Caprioglio. La regia e l’adattamento sono invece affidati a un maestro della commedia teatrale: Patrick Rossi Gastaldi.

Alla faccia vostra

dal 2 al 19 Marzo 2017

TEATRO MANZONI 

Via Manzoni 42 – Milano

Biglietti da € 15,00 a € 35,00




Gaia De Laurentiis è L’inquilina del piano di sopra

Dal 28 febbraio al 5 marzo, Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero portano in scena, al Teatro San Babila, una elegante favola moderna: L’inquilina del piano di sopra di Pierre Chesnot.

Una commedia dai buoni sentimenti che ride dei rapporti di coppia e di eventi come il tentativo di suicidio più volte minacciato dalla protagonista. Una commedia che mette il buon umore e fa amare la vita, proprio perché ridicolizza il dramma che ognuno di noi ha in sé perché “Ormai sei nato e non c’è più niente da fare!!!

Due personaggi in crisi esistenziale ed un terzo, l’amica di lei, che al giro di boa degli anta, quaranta lei e cinquanta e più lui, fanno i conti con il loro passato e si interrogano sulle aspettative del futuro.

Solitudine e incomunicabilità accomunano i protagonisti che, in un torrido agosto, sembrano essere gli unici superstiti di una Parigi deserta. Dopo il tragicomico tentativo di suicidio che si trasforma in una grottesca richiesta d’aiuto, “l’inquilina del piano di sopra” Sophie accetta, come ultimo tentativo, la sfida dell’amica Suzanne: rendere felice un uomo, il primo che le capiti a tiro. Un modo per dare senso alla propria vita dopo ventennali tentativi di rapporti andati a male.
L’incontro è inevitabile: lui Bertrand, unico scapolo scontroso del palazzo, personalità eccentrica, professore universitario che si diletta nella costruzione di marionette, pupazzi e meccanismi automatizzati, diventa il protagonista involontario della vicenda.

Inizia così il gioco dell’innamoramento in un alternarsi di stati d’animo che trascinano i due dal pianto al riso mentre si scoprono simili più di quanto possa apparire: insieme trovano la capacità di sdrammatizzare le piccole tragedie quotidiane per affrontare con leggerezza e lucidità la paura della solitudine.

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L’inquilina del piano di sopra

TEATRO SAN BABILA
Corso Venezia, 2/A – 20121 Milano -Tel. 02 798010
info@teatrosanbabilamilano.it
www.teatrosanbabilamilano.it

Biglietti da 15 a 32




I tormenti dei “Creditori” di Strindberg secondo Guaineri

di zZz – È in scena Strindberg: “Creditori” (1889). Teatro Libero di Milano: 20-26 febbraio 2017; regia di Luigi Guaineri, con Fabio Banfo, Monica Faggiani e Fabrizio Martorelli. Una prima nazionale di un testo di certo tra i meno frequentati dai registi italiani, ma che negli ultimi dieci anni ha potuto contare su un discreto numero di messinscene. D’altra parte, Strindber è per molti, ma non per tutti. I suoi testi sono ‘camere di tortura’; sono tifoni di parole pungenti e – non di rado – ciniche: di quelle per le quali si può impazzire, urlare o anche restare attoniti, con lo sguardo fisso su una crepa aperta sulle certezze. E è quando la parola diventa bisturi e l’anima viene spiattellata sul tavolo di un anatomopatolo che inizia la lotta per la sopravvivenza: si salvi chi può. Ma nei “Creditori” chi si salva? Adolf muore, ma gli altri due – tra crediti e debiti – non vivono (più). E se camminano sono corpi in cerca di sicurezze che non avranno mai: quale abito indosserà Tekla per la festa a cui non arriverà (forse)? E che ne sarà di Gustav al termine della partita che ingaggia e vince contro Adolf, prima, e Tekla, poi? E quale è il premio? Nessun premio; solo la soddisfazione di trafiggere con le parole gli avversari fino a sfinirli. Tutto questo è “Creditori”. Tutto questo Luigi Guarnieri lo ha reso bene; e lo ha interpretato in maniera superba soprattutto la Tekla abbagliante ed energica di Monica Faggiani, che, rispetto agli altri attori, con il suo ingresso in scena ha senz’altro dato una svolta al ritmo e alla godibilità dello spettacolo. Certo, Strindberg fa paura a tutti: attori e registi, che spesso non osano o osano “quanto basta”. Ma Strindberg ha fatto paura anche al pubblico del Libero, che – pure nei momenti in cui i dialoghi raggiungevano il massimo a livello di commedia-tragica – faceva fatica a lasciarsi andare a qualche risata: forse perché il dubbio contagia e il dramma di chi vive nel dubbio crea empatia e porta ad essere silenziosamente rispettosi della tragedia, che, Luigi Guaineri fa consumare in un ambiente molto essenziale, scarno, risuonante dell’enfasi posta sulle metafore corporee/chirurgiche della psicoanalisi (mi vedrai dissezionare un’anima e le viscere sul tavolo… poi non potrai più farne a meno). Uno spettacolo, insomma, fedele al testo (per fortuna!), senza tanti fronzoli ‘sperimentali’. Meglio se gli attori avessero fatto un uso più consapevole degli impedimenti che il regista ha voluto mettere loro: gli oggetti di scena (i cerchi a terra sul palcoscenico) ci sono piaciuti; ma sono rimasti una bella opportunità in parte mancata. Le proiezioni video, invece, ridondanti e non in linea con l’asciuttezza che Luigi Guaineri ha dato (e ha fatto bene) al suo “Creditori”.




Karima e Ettore Bassi portano in scena The Bodyguard

Debutta domani, 23 febbraio, a Milano The Bodyguard- Il Musical con Karima e Ettore Bassi nei ruoli che furono portati sul grande schermo, 25 anni fa, da Whitney Huston e Kevin Costner nell’omonimo film.

A differenza di altri musical nati da film, come ad esempio Dirty Dancing, lo spettacolo non è la trasposizione teatrale del film ma un vero e proprio adattamento per il palco, incentrato soprattutto sulla storia d’amore tra i protagonisti, come sottolinea il regista Federico Bellone.

Sul palco, un cast di artisti di grande spessore daranno vita alla storia d’amore tra la cantante Rachel Marron e l’aitante guardia del corpo Frank Farmer, in un allestimento che promette sorprese e effetti speciali stupefacenti.

Karima è orgogliosa e felice di poter omaggiare con questo ruolo il mito di Whitney HoustonHo iniziato a cantare a 3 anni, a 8 mi sono innamorata della voce di Whitney e da allora ho portato a tutti provini le sue canzoni, in particolare The Greatest Love of All, la mia preferita insieme con Run to You e I Have Nothing“. La giovane artista ha anche conosciuto la Houston “Ho avuto l’onore di aprire i suoi concerti in Italia nel 2010 ma purtroppo non l’ho mai avvicinata proprio perché la vedevo come un mito. Mi bastava sentirmi ringraziare da lei sul palco per aver cantato prima del suo concerto” ricorda Karima.

Per Ettore Bassi è un debutto nel mondo del musical “Sono stato molto lusingato quando mi hanno chiamato per il ruolo di Kevin Costner. Mi sono lanciato in questa avventura con grande entusiasmo e divertimento”

Fanno parte del cast anche la bella e brava Helen Tesfazghi, che si alternerà con Karima nel ruolo di Rachel, Loredana Fadda, Russel Russel, Piero di Blasio, Daniele Balconi, Fabrizio Corucci e un ensemble di ballerini di prim’ordine.

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Nazionale – Che Banca dal 23 febbraio al 7 maggio 2017.

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Jesus, Ted Neeley, Massimo Romeo Piparo: Superstar!

Torna a Milano il musical per antonomasia: Jesus Christ Superstar. Dopo il grande successo delle scorse stagioni in Italia e un tour europeo che ha riscosso grandi consensi di pubblico e critica, lo show di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, con la regia del re Mida del musical italiano Massimo Romeo Piparo, torna a incantare e a far cantare il pubblico milanese. Dal 16 al 26 febbraio l’opera rock più amata al mondo sarà in scena al Teatro della Luna e, ancora una volta, avrà come protagonista il grandissimo Ted Neeley nel ruolo di Gesù.

La storia di un mito che travolge con la sua passione gli spettatori di tutte le età, un uomo-simbolo che fa della spiritualità la sua bandiera rivoluzionaria, un personaggio unico nella storia del teatro musicale: il celebre lavoro di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber, in scena da più di 23 anni, non subisce i segni del tempo, anzi a ogni rappresentazione rinnova il proprio mito contagiando con entusiasmo un sempre maggiore numero di spettatori. Se JCS continua ad emozionare gli spettatori di tutte le età, passando di generazione in generazione, il merito va soprattutto a un mix di fattori vincenti: innanzitutto il grande lavoro artistico e produttivo di Massimo Romeo Piparo e della sua squadra, che hanno saputo rendere al meglio sulla scena la forza trascinante di una storia universale, dai valori positivi e dai forti sentimenti, in cui la musica diviene protagonista.

Emerge poi, in uno spettacolo in lingua originale e interpretato interamente dal vivo, l’indiscutibile eccellenza artistica del cast, primo fra tutti Ted Neeley, l’indimenticabile protagonista dello storico film di Norman Jewison del 1973 che ha dato una impronta mitica e indelebile al ruolo di Gesù.

Senza contare l’imponente e spettacolare allestimento che rende onore all’Italia sui palcoscenici internazionali, dimostrando che il nostro Paese ha raggiunto ormai livelli competitivi in termini di qualità artistica e professionalità nel musical. Ne sono prova i sold out e le standing ovation a scena aperta che da anni accompagnano lo spettacolo, così come il prestigioso MusicalWorld Award, uno dei riconoscimenti internazionali più autorevoli nell’ambito del musical, che ha premiato il Jesus Christ Superstar prodotto dalla PeepArrow Entertainment di Massimo Romeo Piparo come migliore produzione internazionale in Olanda nel 2016.

Ancora una grande occasione quindi per il pubblico italiano, che avrà l’occasione di conoscere o rivedere una delle più entusiasmanti storie mai scritte, per emozionarsi in uno spettacolo che celebra il talento, i grandi sentimenti e la bellezza travolgente della musica rock.

Accanto al mitico Ted Neeley nei panni di Gesù, torneranno l’Orchestra diretta dal Maestro Emanuele Friello, l’ensemble di 24 tra acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini coreografati da Roberto Croce, con le scenografie di Giancarlo Muselli elaborate da Teresa Caruso e i costumi di Cecilia Betona.

www.jesuschristsuperstar.it
www.peeparrow.com

foto Gianmarco Chieregato

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Jesus Christ Superstar

Dal 16 al 26 febbraio 2017

Teatro della Luna

Via G. di Vittorio, 6 – Assago (MI)

Tel. +39 02 48857 7516 www.teatrodellaluna.com

giovedì, venerdì e sabato ore 21 – domenica ore 15.30

PREZZI
Poltronissima BLU € 64
Poltronissima € 54
Prima Poltrona € 44
Seconda Poltrona € 34
Terza Poltrona € 24
Riduzioni under 14/ over 70

I biglietti sono in vendita in tutti i punti vendita TicketOne, on line su www.ticketone.it e telefonicamente al numero unico nazionale 892.101 (numero a pagamento).

Utilizza su TicketOne il bonus cultura per acquistare i biglietti di “Jesus Christ Superstar”: info www.18app.it




Bruno Biondi e il fascino delle sue stanze verticali

Siamo sballottati dalla vita odierna come se fosse un caos, quindi arriviamo a sera e cerchiamo una tranquillità, un appiglio. La linea verticale è trovare se stessi in una serenità stabile” – Bruno Biondi

di Federico Poni – “Le Stanze Verticali” è una mostra personale dell’artista Bruno Biondi, curata da Massimiliano Binazza, in esposizione presso la galleria Statuto13.

I dipinti dell’artista si basano su tre colori, il nero, il grigio ed il bianco, colori freddi che, con le diverse tecniche usate, sembrano prendere parola e creare una sensazione che si può percepire con tutti i sensi.

La particolarità delle composizioni è la verticalità: una richiesta di salvataggio dal buio grazie alla luce, tema principale delle serie di Biondi. Inoltre l’artista lavora sulle tecniche di scavo, taglio del legno, della tela o del cartone, che richiamano una caduta, una non accettazione, quasi un odio, della società.

Qualche volta, però, troviamo anche dei dipinti bianchi, casti, puri: la salvezza è arrivata anche se rimane sempre una “ferita”, rappresentata da un taglio o uno scavo nel cartone.

Il cartone ondulato, oltre ad essere il nome di una serie, è un materiale scelto spesso da Biondi: lucido e omogeneo sulle contrapposte facce che sono però tenute insieme da onde. Queste onde, secondo l’artista, rappresentano, allo stesso tempo, ordine e disperazione, un silenzioso urlo di dolore.

A contrasto con i dipinti bianchi se ne trova uno completamente nero, senza altre tonalità, con due nette linee scavate: una strada senza uscita, un’imperfezione voluta, come un segno di autocritica.

La maggior parte delle opere sono suddivise in due parti, una più cupa e una più chiara, con in mezzo la fatidica linea: un bipolarismo formato da sofferenza e speranza in cui l’artista è completamente perso, immerso in un mare colmo di odio.

Queste sensazioni melanconiche sono idealmente riassumibili nel concetto schopenhaueriano del pendolo: un continuo alternarsi di totale dolore e, in questo caso, di una costante minima speranza: un “memento mori” astratto.

Il minimo comune denominatore delle opere, quindi, sono le linee verticali, che fungono da specchio, in primis, per l’artista ma anche per gli individui della nostra odierna società. Una, due o tre linee: delle pseudo strade opache, ruvide o lisce, brevi o lunghe che richiamano sempre un’autobiografia del momento.

Bruno – come lo descrive il curatore della mostra – è riflessivo, profondo, dallo sguardo impenetrabile. Le sue opere sono una via per esorcizzare le sue paure, i suoi fantasmi inconsci”.

Le Stanze Verticali sono quindi dei luoghi onirici che dominano la mente ma che l’artista desidera poter dominare, “come se personificassero il luogo dove un regista teatrale/l’artista riesce a scrutare da dietro la quinta scenica, a regolare, a dirigere e infine a decidere quale sarà la trama, quale sarà il finale”.

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Le Stanze Verticali – Mostra personale di Bruno Biondi

Galleria d’Arte Contemporanea Statuto13
Via Statuto, 13 (corte int.) – 20121 Milano

In mostra fino al 24 gennaio 2017
Apertura al pubblico: ore 11-19 da martedì a sabato




Gigi Gherzi esplora i sogni della gioventù a Campo Teatrale

Il 17 febbraio debutta a Campo Teatrale una nuova produzione: “Il sogno della gioventù”.

Gigi Gherzi, scrittore, attore e regista, tra le figure più prolifiche nel panorama teatrale contemporaneo, dominerà al centro della scena nei panni di uno strano archivista alle prese con la stesura di un piccolo manuale per vivere la gioventù e uscirne vivi. Gherzi, autore anche del testo, entrerà nelle stanze dei giovani, nei riti e negli incontri delle compagnie, nei luoghi del consumo, nelle università e negli stage post laurea, nel catalogo delle aspirazioni difficili e delle promesse di lavoro.

Narrazione, esplorazione lirica, appunti fotografici danno vita a uno spettacolo che interroga il silenzio e la diffidenza tra le generazioni, con il gusto della provocazione e l’amore per un nuovo possibile incontro.

Un archivio di quaranta testi – poesie, narrazioni, pagine di diario, giochi con il pubblico, personaggi che chiedono parola, canzoni – in cui tutte le storie, le esperienze e i segni raccolti dall’attore archivista sulla gioventù dialogano con il lavoro fotografico di Luca Meola, lavoro che di volta in volta prende forma di canto lirico, videoclip e partitura visiva dello spettacolo.

Ogni sera sul palco, insieme all’archivista, una sorta di maestro del coro senza tempo, rappresentato da un gruppo di persone sempre diverso, che porterà in scena un proprio testo e sceglierà quali tra i molti materiali dell’archivio daranno vita all’evento, unico e irripetibile, che sarà presentato al pubblico.

IL SOGNO DELLA GIOVENTU_low @Pietro Baroni

Il sogno della gioventù

di e con Gianluigi Gherzi

regia Silvia Baldini


dal 17 al 22 e dal 24 al 29 gennaio

CAMPO TEATRALE
via Cambiasi 10 – Milano
Metro MM2 Udine-Lambrate – 
Linee di superficie 55-62

Biglietti:
intero: 20 euro – ridotto: 14 euro
17 gennaio biglietto unico € 10

Per informazioni:

Telefono: 02/26113133
comunicazione@campoteatrale.it
www.campoteatrale.it