Bittersweet symphony, l’arte incontra la “Red Passion”
di Federico Poni – Campari torna alle origini ristrutturando la propria fabbrica originale a Sesto San Giovanni. Il risultato è un nuovo concept, presentato con un’esposizione all’insegna della grafica, del design e dell’audiovisivo, ripercorrendo gli anni del più famoso bitter.
BitterSweet Symphony, questo è il titolo della mostra, che vuole presentare le due anime del Campari: Dolcezza e Amarezza.
Il percorso allestito nella Galleria Campari è un itinerario sensoriale. Si apre con la visione delle varie rèclame che hanno segnato la televisione italiana, seguite dalle opere dei vari artisti internazionali che hanno collaborato con l’azienda. Nomi importanti e che hanno dato volto al bitter più famoso del mondo: da Ugo Mochi a Nicolay Diulgheroff, da Marcello Dudovich al celebre Fortunato Depero, artisti tutti coinvolti nel pubblicizzare il Liquore Finissimo Purissimo.
Immersi in una scenografia accurata, si può accedere anche a un altro piano dell’esposizione, concentrato su serie di gadget e design: carte da gioco, calendari, stoviglie, posacenere, termometri, modellini di automobili e orologi sono solo alcuni degli oggetti che regnano sovrani in questo secondo livello della mostra.
Oltre ai classici artisti si dà spazio ai designer contemporanei, come Matteo Ragni e Matteo Thun, senza dimenticare la fortunata collaborazione con l’azienda italiana Kartel.
La mostra termina con un attentissimo percorso sensoriale, un tunnel con diverse porte. Solo la vostra sensibilità e i vostri sensi vi faranno procedere: la pelle diventerà uno strumento per conoscere il mondo: per percepire la musica, i vari profumi d’èlite, le emozioni del cinema d’autore, ma anche il sapore del cioccolato piemontese e del caffè. Ogni stanza attraversata andrà scrupolosamente annotata su un apposito cartoncino, dopodiché si tirerà una somma con le cifre trovate. Cosa significa il risultato? Scopritelo voi.
Al vernissage si è potuto assaggiare un cocktail d’autore: la base di questa delizia era composta ovviamente dal Campari, poi dal Velveth Cinzano, dalla soda Rosemary, dal Cynar e un tocco di Pepperminth. Decisamente un insolito insieme per un sapore nuovo ma che, nello stesso tempo, si può definire tradizionale. L’autrice di questa prelibatezza è la vincitrice del premio come miglior Barman Campari 2016, Luana Bosello.
Luana si è lasciata ispirare dalla tradizione italiana del Campari, come base ha usato, infatti, spezie e sapori che ricordano Roma: “Un Americano a Roma” è il nome del cocktail.
La Galleria si trova in Via Sacchetti, 20, Sesto S.Giovanni
Sarà aperta al pubblico gratuitamente dal 13 ottobre sino al 22 dicembre di quest’anno, con i seguenti orari: Martedì, Giovedì e Venerdì alle ore 14.00, 15.30, 17.00 con visita guidata, più ogni secondo sabato del mese alle ore 10.00, 11.30, 14.00, 15.30, 17.00 sempre con visita guidata.
E’ possibile prenotare le visite per gruppi su appuntamento anche in altri giorni e orari.