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2 profumi (e mezzo) per … marzo

Marzo: il mese del risveglio, dei primi boccioli e delle prime fioriture, nonché il mese della giornata internazionale della donna. Dunque quale migliore nota olfattiva da indossare questo mese se non la mimosa?

La prima fragranza che vi vogliamo consigliare è Mimosa Tanneron di Perris Monte Carlo, un brand che ci piace tantissimo e che seguiamo sin dalla sua nascita nel 2011 perché unisce tradizione e modernità, utilizzo sapiente di materie prime e un’allure di pulizia e sobrietà non comune.

Il Massiccio del Tanneron si estende alle spalle di Cannes ed è il massiccio della mimosa:  le mimose selvatiche si alternano alle varietà coltivate in quella che è la patria di questa coltura e che gli è valso l’appellativo di  «Più grande bosco di mimose d’Europa». Non sappiamo voi, ma noi adoriamo il profumo di questo fiore, che è unico, soave ed inebriante allo stesso tempo. E il maestro Jean-Claude Ellena con Mimosa Tanneron ha voluto omaggiare la dolcezza e la tenerezza che si prova all’inizio dell’innamoramento, catturando l’atmosfera ariosa e leggera che l’inizio della primavera porta con sé. In aggiunta, il parfumeur ha scelto Biancospino, Rosa e Muschio bianco, per esaltare al massimo il profumo naturale di questo fiore.

Quando indossiamo Mimosa Tanneron un sorriso illumina immediatamente il volto, sentiamo una sferzata di ottimismo e di allegria, e ci sembra che la primavera sia davvero vicina: una fragranza insomma davvero consigliata!

(Perris Monte Carlo official website)

A proposito di profumi che hanno fatto la storia…vi ricordate del mitico Champs-Elysées di Guerlain? Lanciato nel 1996, è stato uno dei profumi best sellers degli anni ‘90; creato da Raymond Guerlain in omaggio alla storica boutique della Maison, accosta la mimosa alla rosa, in modo che la seconda addolcisca il temperamento frizzantino della prima. Ma qui stiamo divagando…

(bottiglia vintage)

Dato che marzo è anche il mese in cui festeggiamo i papà, il secondo profumo che vogliamo consigliarvi è dedicato proprio agli uomini (anche se sapete che nella profumeria artistica si preferisce parlare di profumi unisex, perché questa distinzione tra profumi femminili e maschili è figlia della profumeria commerciale): parliamo di Terre d’Hermès Eau Givrée, l’ultimo flanker (uscito nel 2022) di questo spettacolare e mitico profumo creato – come Mimosa Tanneron – da Jean-Claude Ellena nel 2007.

Il naso di Eau Givrée è Christine Nagel, la quale così racconta la sua creazione: “Un velo di brina rende fertile la terra e la esalta con una forza nuova e rinvigorente”. L’EDP Terre d’Hermès Eau Givrée associa la vivacità del cedro, la freschezza incisiva della bacca di ginepro e il carattere esplosivo del pepe di Timut. La potente sensazione di un soffio ghiacciato si affianca alla generosità delle note minerali e boisé tipiche di Terre d’Hermès.

La sensazione è dunque fresca, pungente e rinvigorente, con al contempo un cuore caldo e sensuale: perfetta per il periodo primaverile in cui freschezza e primi caldi si alternano, in un gioco spensierato e delicato.

(Hermès official website)

E voi: avete già voglia di profumi più freschi e sbarazzini? Fatecelo sapere nei commenti!




Fughe di primavera in Europa tra cultura e folklore

Sono almeno sei gli appuntamenti che uniscono folklore e cultura previsti in Europa, ideali per progettare fughe di primavera. Appuntamenti che permettono di scoprire destinazioni, talvolta insolite, con un sguardo insolito. Calendario alla mano così da poter approfittare al meglio dei ponti di primavera, con un occhio alle piattaforme per il confronto delle diverse alternative di trasporto (tra gli altri Omio) e la prenotazione delle strutture, è tempo di organizzarsi per le fughe di primavera. La primavera è ormai alle porte e il tempo stringe.

Settimana Santa  24-31 marzo, Spagna La Semana Santa trasforma la Spagna in un teatro di feste popolari, carri allegorici, danze, processioni e musica differenti tra regione e regione. Tra le celebrazioni più note ci sono quelle Andaluse (Siviglia ma non solo). Un’occasione per percorrere il territorio della penisola iberica alla scoperta delle diverse tradizioni e senza dimenticare il lato goloso visto che le festività pasquali prevendono la preparazione di piatti tipici come torrijas (la versione spagnola del French toast), mona de Pascua (una sorta di grande brioche con uova sode al suo interno) e dolci fritti come pestiños, azúcar o rellenos de crema. A livello logistico, Malaga rimane un ottimo punto strategico per partecipare alle celebrazioni del Sud della Spagna.

Festival dei tulipani 1-30 aprile, Amsterdam, L’Olanda è legata ai tulipani da secoli, fin dallo scoppio della prima bolla finanziaria. E per tutto aprile, Amsterdam tocca il suo massimo con festival ei tulipani che rallegra la città con composizioni di ogni genere di tulipano che animano strade, piazze, fontane, ponti e luoghi di interesse. Uno spettacolo per gli occhi che lascia senza fiato.

Frühlingsfest 19 aprile-5 maggio, Monaco Noto come l’Oktoberfest primaverile, questo festival folkloristico si tiene solitamente a Monaco e Stoccarda. Il primo è davvero particolare ed è una versione in miniatura del grande evento di ottobre.

Malta International Firewoks Festival 20-30 aprile, La Valletta  Malta è la destinazione ideale per una fuga di primavera all’insegna del mare e del sole, soprattutto in occasione del Festival Internazionale dei fuochi d’artificio, una competizione tra i fuochi d’artificio che creano a tempo di musica le coreografie e immagini più suggestive.

Budapest Spring Festival 29 aprile-15 maggio, Budapest  Si tratta di una grande festa popolare che dà il via alla bella stagione con concerti e spettacoli, nei teatri, nei musei e perfino in strada

 Walpurgis e May Day 30 aprile – 1 maggio, Svezia Per commemorare la canonizzazione di Santa Valpurga, la Notte di Valpurga è caratterizzata da una celebrazione all’aperto con danze e falò. Una delle celebrazioni più grandi è la Valborgsmassoafton che si svolge a Stoccolma presso Skansen, il museo open-air più antico al mondo. 

 




Cinque mete Usa per celebrare i compleanni di 5 film cult

Cinque mete per le vacanze suggerite da cinque film cult che quest’anno celebrano compleanni importanti. Gli itinerari proposti da VisitTheUsa promettono quindi di far scoprire gli Usa da una prospettiva davvero particolare: ripercorrendo le orme di cinque film che hanno fatto sognare intere  generazioni e per cui più trascorre il tempo più sembrano attuali. Da Forrest GumpFootloose, cinque mete a stelle e strisce in cui sono stati ambientati i film culto.

  1. Per Sideways a spasso tra Santa Ynez Valley, California un itinerario di vino, amicizia e paesaggi 

 Sideways- In viaggio con Jack, che quest’anno compie vent’anni, si sviluppa lungo la Santa Ynez Valley in California. Organizzare un viaggio in questa terra, ripercorrendo  i luoghi del  film di Constantine Alexander Payne, porta alla scoperta di una delle zone vinicole più famose degli Stati Uniti, riconosciuta anche per la bellezza dei paesaggi che si alternano all’eterogeneità dei vitigni coltivati.

2. Per Forrest Gump la destinazione è Savannah, Georgia, un itinerario tra storia e natura

Per celebrare il 30° anniversario di Forrest Gump il suggerimento è quello di immergersi nelle atmosfere e nella cultura degli Stati Uniti del Sud.  Nonostante il film di Robert Lee Zemeckis racconti di un uomo semplice dell’Alabama che passa attraverso alcuni degli eventi più rilevanti del secolo scorso uscendone vincitore, alcune delle ambientazioni più note del fim a Savannah, in Georgia, dove il tour comincia dalle Live Oaks, riconoscibili per i loro lunghi  rami che si estendono orizzontalmente quasi abbracciandosi, per poi proseguire verso Chippewa Square in cui nel film di Zemekis Forrest racconta la sua storia parlando con diverse persone sedute su una panchina (oggi al Savannah History Museum).

3. Con Karate Kid tra Phoenix e Sedona, Arizona

Per ripercorrere le orme dell’orami quarant’enne Karate Kid la meta è la San Fernando Valley, un mix di cultura urbana e natura in California, oltre alle  cittadine di Phoenix e Sedona in Arizona, rispettivamente note per l’arte e l’offerta culinaria la prima e per le formazioni di roccia rossa e i sentieri escursionistici la seconda. Tra le icone dello stato in cui è ambientato il fil m cult di John Guilbert Avildsen sono da non perdere il Chirinchua National Monument al confine con il New Messico: un parco caratterizzato da una vegetazione rigogliosa, dettaglio insolito per un’area per lo più arida.

4. Per Footloose un  itinerario a passo di danza tra le meraviglie naturali dello Utah

Footloose celebra il suo 40° anniversario. Lo sfondo del film di Herbert Ross è lo stato dello Utah, con la Monument Valley, il Grand Canyon e molti parchi nazionali. Come la Valley of the Gods,  una strada sterrata lunga 17 km con panorami mozzafiato dove si può rimanere incantati da giganteschi monoliti rossi, mesas e pinnacoli.

5. Per Piccole Donne lo sfondo è ill Massachusetts

Sono passati poco più di 90 anni da quando Katharine Hepburn ha rivestito i panni di Jo March in Piccole Donne guidata dalla regia di George Cukor. Il momento è quello giusto per celebrare il film andando alla scoperta del Massachusetts, lo stato in cui è ambientata la pellicola. Non solo facendo tappa nella capitale, Boston, ma anche o visitando luoghi unici come le isole di Nantucket e Martha’s Vineyard, oppure Salem, Gloucester, Essex e le piccole cittadine a nord di Boston o Cape Cod, un’incantevole penisola bagnata dall’Oceano Atlantico, il primo luogo in cui si stabilirono i Padri Pellegrini negli Stati Uniti.




Thomas De Monaco – Lusso sostenibile

Oggi vi vogliamo parlare di un brand di profumeria di nicchia che abbiamo scoperto da poco: Thomas De Monaco. Chi è costui?

Thomas De Monaco è un bravissimo fotografo, che vive e lavora come direttore creativo e fotografo tra Parigi – sua città di adozione – e Zurigo, nella natia Svizzera, lavorando per clienti internazionali nei settori premium e del lusso: Hermès, Dior, YSL, Armani, Moët & Chandon, Hennessy, Rolex, Cartier e Piaget, solo per citarne alcuni.

Da sempre appassionato di profumi (dice che il suo primo ricordo è l’odore delle fette biscottate nella cucina di sua mamma), ad un certo punto ha voluto fare un regalo ai suoi amici e ha deciso di creare un profumo. E’ così che nel dicembre 2020, dopo più di tre anni di sviluppo, ha presentato Raw Gold, la sua prima fragranza. Come prima edizione limitata con 1.400 flaconi, l’Eau de Parfum è stata oggetto di numerose discussioni e ha subito trovato un posto speciale nel cuore di collezionisti e intenditori. Nel 2022 ha lanciato la sua seconda collezione limitata composta da Eau Coeur a settembre e Grand Beau a novembre. Entrambi i profumi sono intensamente luminosi e duraturi, realizzati con bellissime materie prime e molecole contemporanee.

Dice il fondatore del brand: “Con il mio lavoro di fotografo, raggiungo regolarmente i limiti dell’espressione. Con i miei profumi, posso trascendere questi limiti entrando nel mondo della poesia. Catturo sensazioni emotive e creo profumi al di là delle immagini. È una forma di espressione, un altro strato del nostro carattere, della nostra personalità”. I suoi profumi sono pensati per il qui e ora e si può sentire in essi questa libertà creativa che lo contraddistingue. Tutte le fragranze sono prodotte nella propria manifattura a Zurigo, ricavata da un antico edificio costruito da Gustave Eiffel. Un patrimonio pieno di indipendenza artistica, poetica, emotiva e autentica, destinato al lusso sostenibile. Oltre ai flaconi artistici, il marchio ha molto da offrire anche a livello tattile, il che dimostra l’amore di Thomas per i dettagli. La confezione esterna, ad esempio, è realizzata in cellulosa compostabile e carta di canapa europea.

Abbiamo avuto la possibilità di testare tutte e 5 le fragranze che compongono la collezione, e siamo rimasti entusiasti. Il profumo più venduto – e come abbiamo detto il primo profumo prodotto – è Raw Gold. Un profumo complesso, intrigante, sensuale, che grida passione pura e lusso sontuoso senza essere però invadente ed eccessivo. L’aroma dell’olio di davana è accompagnato dal ricco calore del legno di cedro e dalla profondità terrosa dell’iris. Nel cuore si uniscono il patchouli, il legno di guaiaco e il vellutato camoscio. Il fondo è caratterizzato da vaniglia, olio di oud e benzoino balsamico: un bagno nella luminosità e nel calore eccitante dell’oro puro.

Sol Salgado è come una passeggiata lungo la costa, dove il sole accarezza la pelle e il sale nell’aria rinfresca i sensi. L’apertura con i fiori di tiglio e mimosa è davvero spettacolare ed ariosa, sono le note che ci hanno fatto innamorare di questa fragranza! La vaniglia e il dolce accordo di eliotropio danzano insieme mentre la brezza marina salata conferisce alla fragranza la sua caratteristica profondità. Normalmente questi accordi ariosi e leggeri non durano molto sulla pelle, invece Sol Salgado ha anche una eccellente persistenza.

Agli antipodi, una fragranza potente come il fuoco inarrestabile del futuro. Fuego Futuro inizia con un’audace apertura di pepe, mate ed elemi, come una scintilla che accende l’avventura. Il cuore combina note di salvia affumicata, fieno e incenso. Il fondo rivela la profondità dell’avventura con accordi di sandalo, legno di cedro e una nota di cenere. È qui che viene raccontata la storia della fragranza: un viaggio dalla scintilla ai resti fumosi di un fuoco appassionato. Questo profumo accende il vostro spirito pionieristico e interpreta un viaggio nel futuro incerto, dove il fuoco dell’avventura arde sempre.

Grand beau è un omaggio ai classici chypre: radicale, incredibilmente secco e decisamente rinfrescante. Il calore speziato dell’assoluta di pino; la freschezza delle bacche di ginepro che ricordano il gin; l’infuso di angelica; la tuberosa, il vetiver e l’olibano. Le alghe, asciutte e leggermente salate, in combinazione con muschio e note ambrate portano ad un profumo dall’infinita grazia e bellezza. E’ il ricordo di un momento al mare, dietro le dune di sabbia, occhi chiusi, sotto l’ombra degli alberi di pino.

Eau Coeur è un profumo radioso e fiorito, che sembra venire direttamente da un cuore desideroso d’amore: un momento magnifico, seducente e aggraziato, allo stesso tempo tenero ma evocativo nella sua delicatezza.

La fragranza si apre con un’intrigante alleanza tra il misterioso olio di magnolia, il profumo legnoso di pesca dell’osmanto assoluto con le sue note selvatiche e di cuoio e un’inflessione di tonificante pepe rosa. La nota di cuore emana un accenno di rosa assoluta del Marocco, rafforzata dal legno di cedro della Virginia e dal legno di quercia affumicata, le cui sfumature aspre di vaniglia indugiano anche nella nota di fondo dove il loro impatto sensuale è tanto più potente in compagnia dell’assoluta di fava tonka. Il muschio tenero invoca la passione. Il tutto condito da un’eccessiva indulgenza di ambroxan, che conferisce al profumo la sua armoniosa unione e longevità.

I profumi di Thomas De Monaco sono distribuiti da alcuni selezionati partner europei. Potete trovare l’elenco nel sito del brand: thomasdemonaco.com. Account Instagram: @thomasdemonacoparfums




MORANDI 1890-1964 la grande mostra a Palazzo Reale

 di Cristina T. Chiochia

Gli occhi aperti sul mondo. Come una porta aperta spalancata la mostra sulla pittura di Morandi. Dal 5 ottobre fino al 4 febbraio 2024 a Palazzo Reale  a Milano è stata aperta  al pubblico una mostra che va oltre la mostra: Morandi 1890 – 1964 a cura di Maria Cristina Bandera è un capolavoro.

Non solo per la qualità delle opere ma anche per l’accurata ricerca ed il loro accostamento, alcune addirittura cronologiche ed esposte una di seguito all’altra. Perché il visitatore potrà ammirare non solo il modus operandi del pittore, ma anche la sua evoluzione stilistica nel tempo.

Un piccolo capolavoro di ricerca e cura. Di passione e di ideazione. Un piccolo capolavoro realizzato su un pittore bolognese molto amato ma anche complesso. E per molti versi questa mostra segna un punto di partenza ideale per comprenderlo a tutto tondo, essendo una delle più importanti e complete retrospettive mai realizzate.

Milano a Palazzo Reale, nel suo piano nobile, insomma ospita 120 capolavori provenienti da ogni dove con un allestimento ben curato e realizzato per mettere in risalto la produzione del pittore, in particolare appunto degli ultimi decenni in cinquant’anni di attività.

Con questa nota di continuità che non potrà non essere notata dai visitatori , la mostra segue il filo ideale di altre retrospettive, in particolari internazionali sempre curare dalla stessa curatrice, tra cui Mosca, Bilbao e New York.

Ma perché Milano? Per il forte legame che il pittore ebbe con la città, come infatti recita il comunicato stampa: erano infatti lombardi o vivevano a Milano i primi grandi collezionisti di Morandi come Vitali, Feroldi, Scheiwiller, Valdameri, De Angeli, Jesi, Jucker, Boschi Di Stefano, Vismara – parte delle cui raccolte furono donate alla città, e milanese era la Galleria del Milione, con la quale il pittore intrattenne un rapporto privilegiato”. Ma sono appunto gli accostamenti dei quadri a colpire. Fino ai quadri dell’ultima sala, che spostano l’attenzione allo studio del pittore. E con due opere su ci che vedeva da casa sua, fa immaginare un mondo , fatto di grandi e di piccole cose, come una porta spalancata.

Giorgio Morandi nel suo studio, fotografato da Herbert List
1953
© International Center of Photography/Magnum Photo




A Gardaland arriva l’Oktoberfest

Dal 16 settembre al 1° ottobre, a Gardaland arriva l’Oktoberfest anzi la Gardaland Oktoberfest.

Profumi, sapori, colori, show e momenti di intrattenimento, ispirati al tradizionale festival di Monaco di Baviera, coinvolgeranno anche i piccoli di casa che rimarranno stupiti dalle nuove vesti del Parco. L’atmosfera gioiosa di Gardaland, infatti, unita alle tipiche usanze bavaresi sarà una nuova ed internazionale esperienza tutta da vivere.

Le giornate al Parco avranno inizio con un nuovo e tematizzato Welcome Show durante il quale Prezzemolo ed Aurora si cimenteranno nella tradizionale cerimonia di spillatura di una gigantesca botte posizionata proprio sopra i cancelli di ingresso e dalla quale, finito il corale countdown, cadranno fiumi di coriandoli colorati a segnare l’inizio di una nuova avventura in perfetto stile Gardaland Oktoberfest: O’Zapft is!

Oltre alla consueta vasta offerta di divertimento, il Parco offrirà numerosi appuntamenti musicali per ballare sulle tipiche e popolari note bavaresi grazie a varie bande musicali provenienti dal Trentino e dal Tirolo, e alle Kapuziner Band che animeranno le giornate coinvolgendo grandi e piccini in un vero e proprio viaggio oltralpe.

Alla Gardaland Oktoberfest si potrà trascorrere una giornata di relax e divertimento assaporando buonissimi bretzel abbinati ad una gustosissima birra, circondati dalle innumerevoli bandierine colorate; giganti boccali di birra, tipiche balle di fieno e Alberi della Cuccagna Bavarese.

Ispirandosi al teatro Schicht (attrazione presente all’Oktoberfest in forma permanente dal 1869) il Teatro della Fantasia di Gardaland diventerà, per l’occasione, Magisches Theatre ospitando il mago Alter Ego che con la sua brillante simpatia e coinvolgimento catturerà l’attenzione di tutta la famiglia con uno spettacolo a tema ricco di colori e strabilianti sorprese.

Il Buffalo Stage, invece, sarà caratterizzato da PROST! uno spettacolo presentato da un poliedrico artista in abiti bavaresi capace di unire magistralmente la giocoleria, la magia e la comicità.

Gardaland Oktoberfest sarà anche un viaggio culinario: i più golosi potranno assaporare cibi e bevande bavaresi che andranno a soddisfare ogni tipo di palato, anche grazie a due tipi di Experience pensate ad hoc per l’occasione: Beer Experience e Beer Experience Vip. Inoltre, ogni area del Parco verrà tematizzata: l’area Mammut ospiterà la birra Schmucker accostata a deliziose salsiccette di Norimberga e crauti mentre l’Hacienda Miguel avrà a disposizione birra Messina Cristalli di Sale e Coscette di pollo con salsa alla birra. Birra Ichnusa e panini con speck, centriolini e sanepe saranno disponibili, invece, presso l’Area Buffalo e, per concludere, in piazza Jumanji birra Heineken Especially Brewed for Gardaland e Girella di mele con crema.

Le giornate dedicate all’Oktoberfest riserveranno sorprese fino alla chiusura serale quando, sul palco in piazza Jumanji, Prezzemolo e Aurora vestiranno i panni dell’allora Principe Ludovico e la sua sposa, la principessa Teresa di Sassonia. I due inviteranno tutti gli Ospiti di Gardaland Resort ad unirsi ai festeggiamenti del “Matrimonio Regale” così come il 12 ottobre 1810, in occasione delle nozze dei due, tutti i cittadini di Monaco vennero invitati ad unirsi a ricchi banchetti fra spettacoli e fiumi di birra.

Tutte le informazioni sul sito www.gardaland.it




Only For Pet Lovers: un giorno speciale per cani di piccola taglia a Milano

Domenica 17 settembre, dalle 11 alle 18, nella magica cornice dei Giardini della Guastalla di via Francesco Sforza, uno dei parchi pubblici più antichi della città, avrà luogo Only For Pet Lovers, un evento speciale, totalmente gratuito dedicato ai cani di piccola taglia dove, insieme ai loro amati padroni, avranno modo di passare tanti momenti divertenti e curiosi tra attività glamour, giochi, performance, cultura cinofila, food sostenibili e molto altro.

L’organizzatrice di eventi e nota pr milanese Vanessa Ricci (“mamma” di ben tre mini dog) torna così a proporre con Only For Pet Lovers un nuovo appuntamento appositamente pensato per far vivere loro, in tutta sicurezza, una vera e propria giornata di festa senza timore di incorrere nei rischi oggettivi del confronto, anche giocoso, con gli amici a quattro zampe di mole maggiore solitamente presenti in altre manifestazioni canine

Un’occasione per scoprire, per chi non lo conoscesse, un affascinante angolo verde di 12mila metri quadri in pieno centro, realizzato nel 1555 da Paola Ludovica Torelli, contessa di Guastalla, primo giardino della città ad ospitare un’area cani fin dal 1960 e, dal 1998, ad istituire la libera fruizione per gli amici a quattro zampe di correre liberi, per volontà di Caterina Azzi, presidentessa dell’Associazione Amici della Guastalla (ente che gestisce il parco insieme al Comune). Un’iniziativa pionieristica divenuta successivamente modello per altri parchi/giardini in città.

Ed è anche per questo motivo che Only For Pet Lovers, grazie al suo programma ricco di valori etici e divulgativi, è riuscito ad ottenere il patrocinio del Comune di Milano – Municipio 1, nell’ottica di promuovere e far conoscere questo gioiello nascosto e poco noto anche ai milanesi, concedendolo per la prima volta ad un evento del genere.

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Il programma di attività dell’evento, disponibile sul sito onlyforpetlovers.it, è molto ricco!

Per questo Only For Pet Lovers è un appuntamento davvero imperdibile per tutti i pet parent e per i tanti appassionati di cani di piccola taglia. E’ gradita la conferma di partecipazione scrivendo una mail a info@onlyforpetlovers.it.

In caso di pioggia, l’evento verrà rimandato alla domenica successiva.




Alla Fabbrica del Vapore di Milano apre la mostra TRASFORMARE IL VETRO. NATURA, MATERIA E SOSTENIBILITÀ

Il Comitato Nazionale Italiano AIHV, Association Internationale pour l’Histoire du Verre, partecipa alla Milan Glass Week come partner culturale di VITRUM, Salone Internazionale Specializzato delle macchine del vetro e dei suoi prodotti trasformati per l’industria.

Nelle passate edizioni, il Comitato Nazionale Italiano AIHV ha giocato un ruolo determinante nel far conoscere le collezioni di vetri antichi e artistici custodite nei musei di Milano. Grazie al programma di visite “Le Vie del Vetro” archeologi, storici dell’arte ed esperti di vetri antichi e moderni hanno messo – e mettono anche quest’anno – a disposizione del pubblico la loro competenza, per esplorare a fondo il mondo del vetro del passato.

Questo viaggio ha portato alla scoperta delle collezioni di vetro dei musei milanesi, svelando pezzi straordinari, spesso poco conosciuti, che fungono da autentici scrigni di memoria, che ci portano indietro nel tempo e ci mostrano le prime esperienze del design moderno.

Nell’edizione 2023, il Comitato, in collaborazione con la Fabbrica del Vapore – Comune di Milano, presenta la mostra “TRASFORMARE IL VETRO: NATURA, MATERIA E SOSTENIBILITÀ.” Questa mostra espone le opere di cinque artisti contemporanei che si sono confrontati con il vetro come materia principale, riutilizzando anche oggetti usati o mescolandolo con materiali naturali o artificiali, in un dialogo tra arte e natura che si accentua sul tema della sostenibilità.

La mostra affronta tematiche come il riciclo e il riuso di oggetti, non solo in vetro, il rapporto tra vetro e natura e la commistione di materiali diversi.

Miriam Di Fiore, Giuse Maggi, Leonardo Nava, Lorenzo Passi e Remo Rachini, artisti attivi principalmente in ambito lombardo, hanno selezionato opere che, pur essendo qui parte di un percorso corale, si esprimono in modo originale nel sentire e nel trattare la materia.

Ciascuna opera è il risultato di perizia tecnica e di una profonda comprensione delle capacità trasformative del vetro. In questa esposizione, il vetro, nato dal fuoco come materia fluida che si solidifica e assume il suo colore definitivo solo raffreddandosi, oggetto misterioso e alchemico, si misura con altri materiali.

Le opere in mostra interagiscono con lo spazio industriale della Fabbrica del Vapore, richiamando l’industria e il lavoro umano. Questo dialogo offre spunti di riflessione sull’attualità e sul modo in cui l’arte si esprime attraverso il linguaggio artistico.

Il vetro in questa mostra non è un accidente ma una scelta precisa. Al centro di tutto c’è il concetto di trasformazione: il vetro si trasforma  da sabbia a qualcosa di completamente diverso, mantenendo nella trasparenza, nella fluidità e nel colore le sue cifre più caratteristiche.

Un viaggio espositivo che comincia dalle opere di Miriam Di Fiore e i suoi paesaggi in vetro di straordinaria abilità tecnica, passando alle “Entità” scolpite da Giuse Maggi “sculture morbide” che richiamano il movimento della natura e invitano all’interazione, fino al dialogo di Leonardo Nava tra vetro e natura, senza una reale compenetrazione tra i diversi elementi ma con un contatto e una relazione evidenti, e alle “pelli” di vetro di Lorenzo Passi che rivestono oggetti trasformati dalla natura dando loro nuova vita, fino all’opera di Remo Rachini ispirata all’antica arte del mosaico in vetro.

Gli artisti saranno presenti in mostra nei giorni 6 (Leonardo Nava), 7 (Giuse Maggi), 8 (Remo Rachini) e 9 settembre (Lorenzo Passi) alle ore 18:00, per accogliere i visitatori e illustrare la loro opera.

Fabbrica del Vapore – Milano 

Dal 6 al 24 settembre 2023

info:

www.storiadelvetro.it

www.fabbricadelvapore.org

www.glassweek.it

www.fabbricadelvapore.org




I Light Pila

Pila si accende di rosa per una giornata di raccolta fondi nella lotta contro i tumori al seno.

Save the date! Sabato 4 febbraio torna I Light Pila, la fiaccolata di solidarietà a luci led che quest’anno festeggia la nona edizione.  I Light Pila è un appuntamento che unisce la solidarietà, grazie alla raccolta fondi  a favore della fondazione Susan G. Komen Italia per la lotta al tumore al seno a una serata di festa che illumina di rosa l’intera valle.  Tutte le tre S saranno presenti per l’occasione: sport, spettacolo e solidarietà. Un evento da non perdere anche perchè sabato 4 febbraio è previsto il sole splendente su Pila.

Arrivati con tutta comodità ad Aosta e raggiunti gli impianti di risalita per Pila, a pochi minuti dal centro storico dell’antica Augusta Praetoria, si sale allo ski village allestito nell’area Baby Gorraz a per iscriversi (se non si è già iscritti con le modalità indicate su  pila.it) e ritirare le torce in un parterre animato fin dalle 13.30 con musica, vin brul e thè offerto dalla Pro Loco di Gressan e  Radio DJ. Tra le 16.00 e le 17.00, provvisti delle torce a luci led, si raggiungono le baite in quota dove musica e bevande riscaldano l’attesa fino a quando, verso le 18.00, i maestri di sci daranno il via per la discesa sui cinque percorsi studiati in funzione della propria abilità sulla neve (da la Baraka  il percorso è ritenuto agevole; Chatelaine medio; Societé Anonime de Consommation Impegnativo, Lo Baoutston agevole e Hermitage impegnativo). Tutti possono partecipare alla fiaccolata con torce a luci led rosa con gli sci, lo snowboard e le racchette da neve.

Al termine della fiaccolata immancabile brindisi e festa. Per l’occasione la telecabina su Aosta rimarrà in funzione fino alle 23.  

La donazione/iscrizione, con cui è possibile utilizzare gratuitamente la telecabina per l’andata e il ritorno da Aosta, è di 15 euro per gli adulti (e 8 per i minori di 14 anni accompagnati da un adulto) e lo skipass per chi parteciperà alla fiaccolata è di 35 euro (al posto di 50 euro).  Ad animare la festa sarà Radio DeeJay con la conduzione di Nicola Vitiello, Gianluca Vitiello, DJ Tato e gli Sciattori (Roberto Ciufoli Fabio Ferrari, Max Paiella, Roberta Beta, Heron Borelli Matteo Nicoletta Antonello Liberatore).

Nelle edizioni precedenti (dal 2013 al 2020) I Light Pila ha già raccolto più di 110mila euro con la partecipazione di 10mila  persone, numeri che confermano come l’evento solidale sia entrato nel cuore e nelle tradizioni valdostane grazie anche all’impegno del Consorzio Turistico Espace de Pila, di Pila spa e dei maestri di sci di Pila.

Komen Italia, a cui viene devoluto il ricavato di donazioni e iscrizioni, dal 2000 ad oggi ha investito oltre 23 milioni di euro in 1500 progetti per la salute delle donne.




Il miniaturista Bosch e la possibilità di un altro Rinascimento

di Cristina T. Chiochia

A Palazzo Reale di Milano è stata inaugurata il 9 novembre la grande mostra Bosch e un altro Rinascimento, promossa dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Castello Sforzesco, e realizzata da 24 ORE Cultura. La mostra è stata curata da Bernard Aikema, Fernando Checa Cremades, e Claudio Salsi e basta sfogliarne il catalogo per vedere che l’intento è appunto quello di testimoniare questo grande lavoro a tre mani, che è stato fatto con molta passione e dedizione sia di ricerca che ti valutazione e monitoraggio. Un catalogo che offre anche spinti insomma su quale sia il significato dell’aver realizzato una mostra del genere, in tutta la sua interezza proprio a Milano per la prima volta e sotto la direzione artistica di Palazzo Reale e Castello Sforzesco, per rendere omaggio al grande genio fiammingo e alla sua “fortuna”, sia per rimandi che per spefici riferimenti, nell’Europa meridionale ed in tutto il mondo.

In un mondo dove non esisteva la distinzione tra arti minori ed arti maggiori, il lavoro di Bosch concentrato nella prima sala , evidenzia come questa distinzione successiva, ai suoi tempi, non esistesse. E che ogni riferimento al suo mondo fatto di miniature, diventi nelle dimensioni grandi di una pala o di un quadro, analogamente slancio per aggiungere e mai togliere qualcosa alla sintesi perfetta del disegno, che, strato dopo strato di colore, diventa forma da assecondare, svolgere, avvolgere con colori e la magia del senso grafico, quasi fumettistico, della sua arte. Bosch insomma come miniaturista “in grande”.

Copiato ed ammirato. Spesso in un mondo onirico e variegato tanto amato dai surrealisti che lo riscoprirono, svolto in modo inedito e dal respiro europeo, in particolare grazie allo stato portoghese e la città di Bruges.

Come recita il comunicato stampa: “l’esposizione di Palazzo Reale non è una monografica convenzionale, ma mette in dialogo capolavori tradizionalmente attribuiti al Maestro con importanti opere di altri maestri fiamminghi, italiani e spagnoli, in un confronto che ha l’intento di spiegare al visitatore quanto l’‘altro’ Rinascimento – non solo italiano e non solo boschiano – negli anni coevi o immediatamente successivi influenzerà grandi artisti come Tiziano, Raffaello, Gerolamo Savoldo, Dosso Dossi, El Greco e molti altri“. Da segnalare poi che  proprio grazie alla collaborazione tra istituzioni italiane, in particolare dell’Ambasciata d’Italia in Portogallo, ma anche dell’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona con il Museu Nacional de Arte Antiga, a  Milano e nella mostra di Palazzo Reale è cosi possibile ammirare il famoso “Trittico delle Tentazioni di Sant’Antonio”, opera che difficilmente prima ha lasciato il Portogallo e in Italia per la prima volta in assoluto.

Da Bruges, poi , il celebre “il Trittico del Giudizio Finale” (che originariamente faceva parte della collezione del cardinale veneziano Marino Grimani).
Ma anche altri prestiti europei tra cui quelli  del Museo del Prado  e delle  Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Una mostra su Bosch che a distanza di secoli, celebra il celebre miniaturista come pittore di grandi opere dal linguaggio inedito e fantastico, che ha ispirato mondi artistici, ta cui la scultura e che ha lasciato eredi in tutto il mondo.

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Da segnalare anche il prestito di Fondazione Pisa Musei a cui è dedicata addirittura una parete della mostra quando nella sua collocazione pisana è in un anonimo corridoio, nel camminamento verso le mostre temporanee dell’atrio: una creatura mostruosa, femminile, nuda, forse una arpia attribuita ad un allievo di Michelangelo Buonarroti e che originariamente come segnala il catalogo della mostra era presso Palazzo Lanfranchi, forse parte di una fontana. Una donna che si proietta in avanti, con drammaticità e durezza. Una scultura forse concepita per sorprendere, chissà e che lo stesso Pandolfo Titi, autore di una guida settecentesca pisana, colloca nel giardino del Palazzo Lanfranchi come una figura “accovacciata, su un rospo gigantesco” così ben fatta, e tanto al naturale che una, e l’altra paiono vive”. Come appunto gli animali fantastici di Bosh, onirici e magici.