1

Polo, vip e glamour illuminano Rovigno

Quattro squadre internazionali, tra cui giocatori di polo provenienti da sette paesi diversi, potranno lottare per la vittoria al Beach Polo Cup   a Rovigno, idilliaca cittadina della situata della penisola istriana. Attesi oltre 3mila spettatori e molti protagonisti della scena internazionale per un appuntamento che coniuga lo sport al glamour. E così il polo, il gioco preferito sull’isola istriana di Brioni, negli anni Venti e Trenta del secolo scorso, conquisterà nuovamente, questa primavera, il litorale croato questa primavera.

Per la Beach Polo Cup, al classico polo su erba si è preferita  la versione più recente del polo che, negli ultimi dieci anni, viene praticato sulla spiaggia, con qualche modifica nel regolamento. L’intera infrastruttura, così come l’arena di dimensioni,  sarà allestita sulla spiaggia Porton Biondi, dalla quale si gode uno splendido panorama sul centro storico cittadino.

Rovigno per F foto 2

Il torneo inizia il 12 Maggio 2016 con una festa di benvenuto presso la piscina dell’Hotel Lone e prosegue tra partite e party (il 14 arile si terrà il James Bond Black Tie Player Party presso l’Hotel Mulin, mentre la festa di addio, domenica sera, sarà celebrata al JoyMe, lo yatch di Philip Zepter) nei luoghi più belli di Rovigno. Le prime gare di polo sono previste per il 13 maggio e sono aperte al pubblico. La serata si concluderà con una cena di gala presso l’ex fabbrica di tabacco  di Rovigno. Il 14 maggio si comincia con una sfilata di tutti i giocatori e dei loro cavalli per il centro di Rovigno, accompagnati da un certo numero di limousine e macchine della Bentley Wien. La sfilata terminerà di fronte all’hotel Adriatic con un ricevimento offerto da Champagne Louis Roederer. L’arbitro sarà Marc Holmes mentre i match saranno commentati da Chris Hyde. Maximilian Zimmermann avrà la responsabilità di tenere il tempo e segnare il punteggio.

Rovigno per F foto 1

 

Per l’occasione sono  attese nella perla della Croazia molte celebrità tra cui Ivana Trump, Enno v. Ruffin, Lothar Matthäus e la sua famiglia, il sindaco di Rovigno e il governatore dell’Istria, la famiglia Illy così come molti altri volti noti dei media, del mondo dell’economia e della politica di Croazia, Slovenia, Germania e Svizzera.

Rovigno per F foto 3




Burgenland, un’Austria da scoprire dove splende sempre il sole

Non siamo i soli a poterci definire come Paese del sole. Anche l’Austria ha una regione del sole,  Burgenland,  che vale la pena di scoprire e offre una media di 300 giorni di sole all’anno. Il  Burgenland, al confine con l’Ungheria, è tra le regione austriache quella meno conosciuta. Ma è un peccato. Si tratta infatti di un’area che vanta meraviglie artistiche (non è un caso che Burgenland significhi proprio terra di castelli), splendidi scenari naturalistici (con ben sei parchi nazionali), numeroso fonti termali e una cultura enogastronomica che gode dell’influenza delle diverse popolazioni che hanno abitato nel territorio.  Una regione che non assomiglia per nulla all’idea canonica di Austria e, anche per questo, varrebbe la pena visitare. Nel Burgenland  infatti non vi sono montagne, ma distese pianeggianti a perdita d’occhio, colline tondeggianti, aree verdi fluviali e filari di viti infiniti. Il Burgenland è raggiungibile in auto, treno o autobus da Graz o da Vienna.

Come terra di confine il territorio è costellato da castelli rocche con funzione difensiva attorno a cui si sono, nei secoli, sviluppati interi paesi. Il Burgenland è la regione austriaca meno conosciuta, ma è ricca di suggestioni culturali e naturalistiche. Burgenland vuol dire terra dei castelli, a testimonianza della sua posizione di confine e della sua funzione difensiva contro gli Ottomani. Molti paesi sono nati intorno a rocche difensive. Tra i più noti vi sono il trecentesco  forte Forchtenstein, quartier generale della famiglia Esterházy sorge arroccato a ud, sui monti Rosaliengebirge, del trecento. Ma vi sono anche il castello di Lockenhaus, altra roccaforte degli Esterhàzy e ultimo castello cavalleresco d’Austria,  oggi adibita a hotel; il castello di Güssing, costruito sul cono di un vulcano spento e da cui si può ammirare un panorama mozzafiato; il castello di Bernste, della famiglia Batthyány e dove visse conte Ladislaus Almasy, a cui è ispirato “Il paziente inglese”; il castello barocco di Halbturn, ex residenza estiva dell’imperatore.

La scoperta del Burgenland  non può che partire dal capoluogo  Eisenstadt, la “città di ferro” per via delle mura ritenute inespugnabili, legata a doppio filo con i principi ungheresi Esterházy e il compositore Josef Haydn che per trent’anni rimase a servizio della città e dei principi. Gli Esterházy sono una delle più antiche famiglie nobiliari dell’Ungheria ed erano, a partire dal 1600, tra le famiglie più ricche dell’Europa centrale. Proprio Esterházy, nonostante le diverse proprietà possedute nella regione, scelsero Eisenstadt come residenza principale.  Il magnifico castello barocco ancora oggi è  testimone della potenza e della ricchezza raggiunta dagli Esterházy.

Per chi preferisce una full immersion nella natura il  Lago Neusiedl (Neusiedler See) e il parco nazionale di Neusiedler See-Seewinkel, patrimonio dell’umanità Unesco, costituiscono  un perfetto punto di partenza per escursioni naturalistiche, birdwatching e attività all’aria aperta (attorno al lago e nella grande pianura pannonica ci sono piste ciclabili per 2.500 i chilometri, non manca poi la possibilità di praticare vela, windsurf, kite o golf).  In quest’area di confine tra le Alpi e la puszta ungherese, vive un’eccezionale molteplicità di specie, animali e piante sono presenti anche nelle aree alpine, asiatiche o mediterranee. Non solo.  Questa riserva, vero e proprio concentrato di biodiversità e varietà paesaggistica, comprende diversi tipi di habitat: il lago della steppa con la presenza di canneti, i laghi di acqua salata che durante la stagione estiva evaporano, dune di sabbia e la torbiera bassa dell’Hànsag. Proprio dal Neusiedler See-Seewinkel transitano gli stormi di uccelli migratori che dall’Europa volano in Africa, per questo il aprco è diventato un vero e rprio eden per tutti gli appassionati di birdwatching.




Svizzera: 1600 km di gusto. Il Grand Tour

Prodotti locali,  ricette tradizionali, baite, “home restaurant” in stile “nonna di Heidi” per condividere un pranzo o una cena con gli  imprenditori agricoli e chef innovativi come Nenad Mlinarevic, Cuoco dell’anno 2016 e chef presso il ristorante Focus del Park Hotel Vitznau . Un percorso suggestivo in cui le meraviglie culturali e artistiche della Svizzera si fondono con i maestosi scenari montani e si sublimano nelle eccellenze enogastronomiche.  Il Grand Tour della Svizzera passa infatti da 22 laghi, cinque passi alpini e 11 siti Unesco. Insomma un viaggio da organizzare assolutamente, sa che si pensi a una lunga vacanza che a più week end.

Ovviamente per un Grand Tour del gusto in Svizzera non possono mancare né acqua né vino. D’altro canto la Svizzera è la riserva idrica d’Europa con più di 7mila laghi, 120 ghiacciai, fiumi che percorrono migliaia di chilometri. Lungo il Grand Tour si può osservare l’azione millenaria dell’acqua che ha plasmato la bellezza del territorio. Davvero suggestiva, ad esempio, è la tratta da Greppen a Beckenried che costeggia il Lago di Lucerna passando per i villaggi di Weggis e Vitznau. Si può poi caricare l’auto sul battello per raggiungere la sponda opposta e continuare poi in direzione di Altdorf, Svitto ed Ensiedeln. Lungo il Grand Tour poi ci sono numerose aree vitivinicole da esplorare: dal Vallese al Lavaux, patrimonio Unesco, al Ticino, regno del Merlot, Neuchâtel e Biel dove vengono coltivati prevalentemente vitigni Chasselas, Pinot grigio e Chardonnay e infine il Sentiero della Vite che si snoda tra Twann e Ligerz (sopra al Lago di Biel). Non solo. Per chi preferisce distillati più decisi, Grand Tour del gusto in Svizzera  prevede perfino i trekking del whisky  (due proposte di itinerari: la prima include nove tappe e nove whisky, di produzione propria, a scelta in una delle Gasthaus; la seconda  n tutte le 27 Gasthaus della regione e altrettanti whisky) in uno dei paesaggi più incontaminati della Confederazione, l’Appenzello.

Un’idea per organizzarsi il proprio Grand Tour in Svizzera è quella di volare su Zurigo e da lì prevedere una decina di giorni alla scoperta delle meraviglie dei diversi cantoni. Già Zurigo meriterebbe di suo ben più di un paio di giorni: metropoli d’arte e di finanza affacciata su un lago e circondata dalle Alpi, per un mix inconfondibile. Da Zurigo poi s può andare a Sciaffusa alle Cascate del Reno, tra le più imponenti d’Europa, per poi approdare a San allo, la maggiore città della Svizzera Orientale situata tra il lago di Costanza e Alpenzello. Il viaggio continua poi attraverso Appenzell (regione di Alpenzello) e Mainenfel, il villaggio di Heidi, per approdare a Davo. L’itinerario poi si sviluppa attraverso l’Engadina per arrivare a Lugano e da qui fino a Zermatt, ai piedi del Cervino. La tappa successiva è Montreux per poi virare, subito dopo, su Gstaad, tra le mete più amate dal gotha internazionale. Si passa poi da INterlaken e qui, sarebbe davvero un peccato, non cogliere l’occasione di raggiungere in treno il ghiacciaio dello Jungfrau a 3454 metri di altezza e di rilassarsi, il giorno dopo, a bordo di una crociera sul lago di Thun o Brienz. Prima del rientro da Zurigo, l’ultima tappa è Lucerna, porta d’ingresso della Svizzera Centrale situata sul lago dei Quattro Cantoni.

In attesa di potersi concedere il Grand Tour della svizzera, non mancano tuttavia le occasioni per organizzare qualche week end alla scoperta di alcune delle località più gustose della Confederazione Elvetica. Tra le tappe del gusto più vicine ai nostri confini merita una menzione la proposta studiata da un caseificio di Airolo, nel Ticino, che permette di prendere parte a lezioni tenute da un esperto casaro e trasformare il latte alpino del San Gottardo in un delizioso formaggio. In seguito le creazioni vengono messe a stagionare nelle cantine del caseificio ed una volta raggiunta la giusta maturazione vengono spedite direttamente a casa, purché la casa sia in Svizzera.  Il caseificio dimostrativo del Gottardo si trova ai piedi del passo omonimo (strada della Tremola, tappa del Grand Tour of Switzerland) e, per chi non avesse voglia di aspettare i risultati della propria fatica, ha al suo interno un ristorante dove gustare fondue e raclette.

A Lugano l’Hotel The View permette di vivere un’esperienza gourmet a 360°: su richiesta si fa la spesa e si cucina con gli chef Eros Picco e Tommaso Arrigoni per carpirne i segreti.

A Lucerna è da non perdere la boutique del cioccolato di Max Chocolatier che, dal 2009, vende  creazioni originali in cui la materia prima è rigidamente selezionata e segue la stagionalità.  La boutique organizza degustazioni e workshop, su prenotazione, per creare la propria tavoletta di cioccolato sotto la supervisione di esperti pasticceri.

L’area invece che circonda il comune di Svitto è da sempre nota per i suoi ciliegie e proprio il Kirsh è diventato un’icona della zona. A Brunnen, non lontano della fabbrica Victorinox, la distilleria Dettling vende kirsch così pregiati che nel 2015 è entrata a far parte della World Class Distillery per l’ottava volta. Il segreto sta nella tecnica di distillazione – scoperta già nel 1867 dal fondatore, Franz-Xaver Dettling – e nella selezione delle ciliegie che devono essere mature al punto giusto.

Una sosta consigliata è certamente l’Abbazia di Bellelay, vicino a La-Chaux-de-Fonds, già XII secolo alcuni monaci producevano formaggio dalla forma cilindrica che aveva acquisito una tale reputazione da essere utilizzato come moneta di scambio. Si tratta del Tête de Moine, formaggio DOP a pasta semidura, prodotto solo con latte crudo non pastorizzato, che viene raschiato e servito a rosette.

Altra tappa golosa è nella Valle dell’Emme, area rurale dove si produce l’Emmentaler e dove ha sede Kambly che da tre generazioni è sinonimo di arte dolciaria. Il 21 e 22 maggio 2016 si celebra il compleanno del Bretzeli (ben 110 anni), il biscotto che diede inizio all’avventura imprenditoriale di Oscar Kambly. La sua idea era preparare biscotti gli abitanti della valle usando una ricetta della nonna …oggi Kambly. La fabbrica può essere visitata e si può partecipare a laboratori di pasticceria con maestri pasticceri

Per chiudere in bellezza, l’Engadina è in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. A Saint Moritz si possono addirittura percorrere vie gastronomiche con itinerari di diversa lunghezza e livello di difficoltà.  Il punto di partenza è per tutti la stazione a monte di Furtschellas dove al ristorante “La Chüdera” viene servito un antipasto a base di affettati misti, sulla terrazza panoramica o all’interno. Da qui si continua sul tracciato breve per circa due ore fino alla Pensiun Crasta via Marmoré in Val Fex, dove gustare il piatto principale. Se si vuole combinare l’esperienza culinaria alla vista fantastica delle cime e dei laghi alpini del Corvatsch, si può poi scegliere di prendere il sentiero più lungo e impegnativo che in circa cinque ore porta al lago Sgrischus e al Piz Chüern e scende verso la Val Fex. Alla Pensiun Crasta gli escursionisti potranno scegliere tra quattro piatti tipici dei Grigioni: la zuppa d’orzo, il rösti con formaggio e uova, la pasta di castagne con funghi porcini o la polenta con formaggio. Il dolce fatto in casa  viene servito alla terza e ultima tappa della Via Gastronomica, presso l’albergo-ristorante Chesa Pool, nel borgo di Platta sempre in Fex. Da qui in mezz’ora si rientra al villaggio di Sils.

 




Italia, Europa e India in bicicletta. A passeggio sulle due ruote

La primavera è nell’aria, l’aria frizzante, il sole e i prati dove iniziano a spuntare i primi fiori fanno subito venire voglia di spolverare le biciclette e, pedalando nel verde, andare alla scoperta di angoli d’Italia più o meno nascosti. Non occorre rivangare i mitici Coppi e Bartali per potersi godere qualche ora di relax sulle due ruote. Ormai in tutta la Penisola (per non parlare poi di Paesi come Francia, Austria e Germania in pole position nella cultura del trasporto sostenibile) si stanno diffondendo strade ciclabili o comunque percorsi a basso traffico per tutte la famiglia. L’e-bike, ovvero la bici elettrica, ha poi ampliato ancora di più l’accessibilità ai percorsi ciclabili …a giovani di tutte le età. Insomma un fine settimana sulle due ruote è un sicuro antistress, permette una full immersion nella natura e, allo stesso tempo, di apprezzare con tutta calma paesaggi e borghi pittoreschi, senza poi considerare che, in vista della prova costume, qualche giorno di attività (anche) sportiva, può rappresentare un vero e proprio toccasana.

 

LE QUATTRO CICLOVIE D’ITALIA Certo, orientarsi tra le diverse proposte non è semplice. I percorsi sono diversi e, necessariamente legati alla propria zona di residenza (a Milano, ad esempio, la ciclabile dell’Adda passa attraverso il Parco di Leonardo; chi vive a Mantova può godersi anche giornalmente la ciclabile del Mincio e a sud, infine, la valle d’Itria ha aperto numerose vie) o ai diversi interessi, sportivi, naturalistici o artistici. Ma qualche spunto per organizzare un week end sulle due ruote con la bela stagione in arrivo, può essere fornito dall’ultima CosmoBike, la fiera internazionale della biciletta di Verona, dove per la prima volta sono state premiate, da professionisti del cicloturismo, le quattro ciclovie più belle d’Italia nel corso dell’Italian Green Road Award.

L’Assisi-Spoleto-Norcia, è risultata la prima vincitrice dell’Italian Green Road Award. Si tratta di un percorso di 102 km che attraversa, in sei tappe, borghi medioevali, paesaggi incontaminati e luoghi di culto. Una via di indubbie suggestioni storiche e naturalistiche. Si parte da Assisi e, circondati da un paesaggio collinare dove predominano uliveti e vigne, si arriva alla Cascata delle Marmora, passando per il tracciato della vecchia ferrovia Spoleto-Norcia. Una vacanza senza pensieri nel cuore verde dell’Italia ciclabile che unisce sport, arte e delizie enogastronomiche, non per altro l’Umbria è la terra della porchetta e del tartufo. Si tratta di un percorso in massima sicurezza e adatta a tutti dove le pendenze non superano il 4,5%. Per informazioni e bike tour ci si può rivolgere a: Umbria & Bike (www.umbriabike.eu, 075.5067101), Gira L’Umbria (Antonella Tucci 348.8916928, info@giralumbria.it), La Spoleto Norcia (Luca Ministrini, 320.2895750, info@laspoletonorciainmtb.it)

Al secondo posto si attesta la ciclabile Cortina-Venezia, una via verde di 191 km che nasce nel Parco Regionale delle Dolomiti d’Ampezzo sotto le famose tre Cime delle Dolomiti. Dopo aver percorso i primi 50 km sul sedime della vecchia ferrovia fino al lago di Santa Croce, tra boschi e sentieri, si prosegue nel territorio veneto fino ad approdare alla città lagunare. Il percorso è interamente segnalato permette di scoprire scenari suggestivi e alcuni dei borghi più caratteristici del territorio come Belluno, Bassano del Grappa Asolo nota anche come la città dai cento orizzonti, Treviso, fino ad arrivare, dopo aver pedalato lungo il Sile, all’incanto di Venezia. Per esplorare la ciclovia, ci si può rivolgere a Fun Active Tours (www.funactive.info, 0474.771210) e a Simonetta Bike Tours (334.5487382 www.simonettabiketours.it)

Al terzo posto del podio infine si posiziona la Cycling Riviera è un percorso adatto a tutti, dove il mare è protagonista. La pista ciclo-pedonale del Parco Costiero Riviera dei Fiori si snoda per i 24 km della vecchia linea ferroviaria tra Ospedaletti e San Lorenzo a Mare. Il percorso è stato studiato per regalare comfort, benessere e divertimento senza troppi pensieri. Sul percorso sono presenti cinque punti di ristoro per una meritata pausa relax ed è inoltre presente la galleria museo che celebra la storia della Milano-Sanremo. Per organizzare la giornata, si può fare riferimento al sito www.cyclingriviera.com dove sono riportati anche i diversi punti di noleggio delle bici (contatto: 349.4916209) presenti lungo il percorso.

L’Italian Green Road Award ha infine assegnato una menzione speciale per la via Claudia Augusta, ovvero la ciclabile che dall’Italia sale in Germania, percorrendo la via ampliata dall’imperatore Claudio tra il porto adriatico di Altinum al Danubio. L’itinerario ciclistico fa rivivere l’antica via culturale e commerciale e dell’impero romano e offre, agli intrepidi che si vogliono avvicinare a questo itinerario, un incredibile varietà di paesaggi, borghi e, ovviamente, un varco alpino. Il percorso dalla Germania all’Adriatico lungo la via Claudia Augusta è particolarmente amato dai cicloturisti tedeschi per cui la pista è al secondo posto tra le migliori ciclabili europee. L’Italian Green Road Award, in particolare, di questo colossale itinerario, ha preso in considerazione la Valle dell’Adige. Si tratta della pista nota come “Ciclabile dell’Adige” che corre, parallela al fiume, nel cuore della valle a sua volta circondata da montagne. Si parte dal lago di Resia (Curon, in provincia di Bolzano), lungo la Val Venosta fino a Merano e Bolzano e quindi attraverso la val d’Adige fino a Trento. La ciclovia si snoda per 208 km di emozione pura tra boschi, prati, vigneti e frutteti, dove predomina il paesaggio fluviale che assicura una immersione nella natura. Grazie al suo andamento da Nord a Sud, il percorso lungo l’Adige è caratterizzato da una leggera discesa. Numerosi e capillari i servizi a disposizione dei ciclisti. Da non perdere infine le soste golose tra una tappa e l’altra a base di canederli, polenta e vino. Dal 23 al 15 maggio, volendo, si potrà percorrere la via con Augustour, una manifestazione cicloturistica organizzata in tre tappe e in compagnia dove ogni partecipante è invitato a godersi il cammino andando al proprio ritmo, fermandosi dove vuole e usufruendo di alcuni servizi dell’organizzazione (trasporto bagagli, transfer e ristori). Per informazioni: Bike&More: 0471 272659; www.augustour.it

UNO SGUARDO OLTRECONFINE Le Alpi di Kitzbühel in Austria possono essere rappresentare una valida meta per gli amanti delle passeggiate su due ruote, anche elettriche. Il paesaggio di montagna è unico e suggestivo: le Alpi di Kitzbühel si estendono a nord dal Wilder Kaiser al Parco Nazionale Alti Tauri, e a sud dalla Zillertal fino alla Valle di Saalbach a est. Già dalla primavera, sia in quota che a la valle, l’offerta dei percorsi per escursioni a piedi, in bicicletta e mountain bike è vastissima. L’area offre centinaia di km di piste ciclabili e sentieri di montagna che invitano all’attività sportiva all’aria aperta, vie verdi da cui godere, senza lo stress del traffico cittadino, della bellezza del paesaggio alpino. La regione, in effetti, è una delle più grandi destinazioni e-bike al mondo con una vasta rete di stazioni di noleggio e ricarica delle batterie che garantisce sempre il servizio. Tra le gite da non perdere e alla portata di tutti, vi sono il giro del lago Pillersee e i percorsi che attraverso la valle Brixental e che toccano le suggestive località di Kirchberg, Schwarzsee e, appunto, Kitzbühel. Per superare il giro della “Coppa del mondo “, da St. Johann, Schwendt e Kössen bisogna avere una buona condizione. Per chi comunque preferisse evitare ogni sforzo, gli impianti raggiungono comunque le località più suggestive dell’area, come l’Hohe Salve da cui si gode di una delle più belle viste panoramiche del Tirolo. Qui ci si può concedere una pausa golosa presso la Gipfelalm Hohe Salve, una terrazza panoramica che ruota. Le Alpi di Kitzbühel offrono i infine un’altra ragione per dedicarsi all’attività all’aria aperta: le delizie gastronomiche preparate dagli chef membri dell’associazione KochArt, un gruppo di ristoratori che cucina esclusivamente con i prodotti contadini locali, di origine controllata e riconoscibili sui menu. Non serve portarsi appresso la propria attrezzatura sportiva. Persino per le bici elettrice a Kitzbühel c’è solo l’imbarazzo della scelta tra alberghi e negozi che affittano le due ruote più adeguate al proprio livello di forma fisica.

UNA META ESOTICA Mai pensato di andare in bici in India? No, probabilmente. Eppure, dopo aver passato giorni e giorni a visitare templi, fortezze a antichi castelli, ma soprattutto immersi nel caos delirante del traffico delle città asiatiche tra vacche, tuk tuk e camion colorati, l’oasi di Keoladeo Ghana National Park apparirà come un vero e proprio paradiso. La località, ancora completamente nascosta al turismo di massa, si trova nel Rajastan, a Bharatpur, ed è facilmente raggiungibile da Agra. Il parco Keoladeo (una delle incarnazioni di Shiva) è un’ex riserva di caccia reale e prende il nome da un tempio situato al suo interno, tappa è assolutamente consigliata per chiunque sia interessato alla cultura locale. Il bramino che si occupa del tempio, delle scimmie, dei cervi, delle tartarughe e anche dei gatti (vegetariani esattamente come il bramino) è sempre disponibile a scambiare quattro chiacchiere con i viaggiatori di passaggio. Quest’oasi naturalistica di incredibile suggestione è stata dichiarata Patrimonio Unesco ed è considerata una delle riserve principali al mondo per l’allevamento e la riproduzione degli uccelli. Nei suoi 29 chilometri quadrati trovano infatti rifugio, anche alle zone paludose, più di 360 specie di cui molte rare. La bici è il mezzo migliore per visitare il parco in tutta la sua estensione, rilassarsi, trovare il proprio punto di osservazione preferito e, finalmente, prendersi una boccata d’ossigeno dopo i faticosi itinerari nella terra dei re. Le bici, funzionali, si affittano all’interno del parco.




Un week end nella Valle della Loira sulle orme di Leonardo

Proprio 500 anni fa Leonardo da Vinci lasciava l’Italia con tre tele (la Gioconda, Sant’Anna e San Giovanni Battista) per trasferirsi alla Corte di Francesco I di Francia, ad Amboise, dove vivrà i suoi ultimi tre anni  di vita nel vicino Castello del Clos Lucé. E la Francia ha deciso di celebrare questo anniversario con tre anni di festeggiamenti e rievocazioni, un’occasione unica per organizzarsi un week end lungo fuori porta e, sulle orme di Leonardo, andare alla scoperta della Valle della Loira,  patrimonio dell’Unesco, dei antichi castelli (Chambord, Chenonceau, Chinon,  Villandry, Tours, Azay-le-Rideau … ) e dei suoi giardini fiabeschi.  D’altro canto la Valle della Loira è meta ideale in primavera e la si può percorrere, grazie alla fitta rete di ciclabili (tra i primi percorsi proposti in ambito europeo) anche sulle due ruote: 800 km di piste verdi che attraversano campi e boschi e portano, sempre a una destinazione fiabesca.

Per celebrare degnamente il genio italiano di Leonardo, si può iniziare il tour proprio al Castello di Clos Lucé dove si possono visitare le stanze di Leonardi e sono riproposti in scala alcuni modelli di alcune delle sue più celebri invenzioni. La costruzione in mattoni rossi e di tufo fu costruito su fondamenta gallo-romane durante il regno di Luigi XI e diventò la proprietà di un favorito del Re, Etienne-le-Loup, ex cuoco. Completata nel 1490 da Carlo VIII, la dimora riceve una cappella aggiunta all’ala occidentale, offrendo così un oratorio ad Anna di Bretagna, giovane sposa del re Carlo VIII. Quin nell’aprile del 1516, dopo anni di peregrinazioni, giunge Leonardo che trova nel castello del Clos Lucé la sua prima dimora personale. Il castello, raggiungibile oltre che in bici e in auto, anche in treno e mezzi pubblici (Stazione ferroviaria Tours – St Pierre des Corps,  20 km dal Clos Lucé) e aereo (aeroporti d’Amboise Dierre a 15 km o Tours a 25 km), è appetto dalle 9 alle 19 (nei mesi estivi l’orario è prolungato fino alle 20). L’ingresso per gli adulti costa 14 euro.
Altra tappa fondamentale per ripercorrere le orme di Leonardo è il Castello Reale di Amboise dove appunto risiedeva la corte di Francesco I,  committente di Leonardo. Amboise nasce come fortezza medievale per poi trasformarsi in una residenza reale sotto i regni dei Re Carlo VIII e Francesco I (fine XV – inizio XVI secolo) che si circondano di letterati e artisti. Nella cappella di Amboise riposa Leonardo da Vinci che riposa nella cappella del castello. Il Castello è raggiungibile anche dalla Stazione ferroviaria TGV (Tours-Saint-Pierre-des-Corps) a 20 km dal castello o tramite il collegamento  (Sncf) fino alla stazione ferroviaria di Amboise. L’ingresso costa 10,9 euro.
Infine, una terza e ultima tappa per un week end dedicato a Leonardo non può che essere presso il Castello rinascimentale di Chambord, icona e meraviglia del rinascimento francese e vero e proprio castello delle fiabe in mezzo auna foresta.  Chambord nasce dal sogno di Francesco I. Nessuno conosce il nome dell’architetto di Chambord, ma questo capolavoro sembra essere inspirato dagli schizzi di Leonardo, soprattutto per quanto riguarda la famosa scala a doppia rivoluzione. Chambord è un castello dalle proporzioni perfette che provoca un sentimento di maestosità, un’armonia nei volumi e le decorazioni, assolutamente da non perdere. Il Castello si raggiunge anche in treno da Parigi (fermata Blois poi navetta Blois-Chambord da maggio ad agosto) ed è aperto dalle 9 alle 19. L’ingresso costa 11 euro.

LE INIZIATIVE IN ONORE DI LEONARDO

Le celebrazioni iniziano a giorni presso il Castello di Clos Lucé con la nona edizione de “L’Univers de la Création”  (dal 28 aprile al 20 maggio 2016) con la Corea del Sud come Paese ospite.
Un appuntamento annuale con gli  eredi di Leonardo da Vinci. Il castello del Clos Lucé accoglie grandi artigiani d’arte coreani e francesi che testimoniano l’eccellenza del savoir-faire in svariati settori, come la ceramica, l’arte dei ventagli , della seta e dei tessuti in genere, la coltelleria e la creazione di maschere.

A giugno segue la mostra  “Dal Clos Lucé al Louvre, i tre capolavori di Leonardo da Vinci” – 18 giugno -31 dicembre 2016
Realizzata con il concorso di diversi esperti, fra cui il professor Carlo Pedretti, presidente onorario del Comitato Scientifico, e di Alessandro Vezzosi, Commissario della mostra, questa mostra ha l’obiettivo di celebrare il quinto centenario (1516-2016) di un evento decisivo nella vita di Leonardo e per la storia dell’arte: il genio-artista lascia infatti Roma per Amboise e si stabilisce al Manoir del Cloux, oggi Clos Lucé. La mostra mette in luce il ruolo fondamentale che i tre dipinti di Amboise hanno avuto all’apogeo dell’arte di Leonardo. E mostra il fenomeno del mito Leonardo attraverso cinque secoli. Mito che prende origine proprio al Castello del Clos Lucé e cresce progressivamente fino all’esposizione dei dipinti al Museo del Louvre, ricostruendo i percorsi delle opere fra Valle della Loira e Parigi grazie a prestiti di diversi musei.

A settembre infine si terrà Festival Europeo di Musica Rinascimentale -23, 24 e 25 settembre 2016Dal 2005, il Festival celebra Leonardo musicista e interprete di talento, invitando gli ensembles più prestigiosi. L’ edizione 2016, inserita negli anni leonardeschi, è dedicata ai giovani talenti.

Al Castello Reale di Amboise  invece ogni domenica alle 11.30, dall’8 maggio al 15 settembre, si potrà prendere parte a visite guidate espressamente dedicate a Leonardo.

Non solo. Dal 15 aprile al 15 novembre presso il Castello di Amboise si terrà Studio Leonardissimo. Sull’esempio di Leonardo, che ad Amboise disegna il castello reale nel 1517, i visitatori sono invitati a cercare l’ispirazione nei panorami d’eccellenza dei giardini che dominano la Loira. A disposizione di artisti e visitatori cavalletti e tele di grande formato, e ogni creazione viene condivisa sui social per eleggere l’artista del mese e di ogni stagione.

A maggio si terrà la Festa del paradiso, un appuntamento ispirato alle feste rinascimentali italiane con esibizione di artisti di strada, laboratori di introduzione alla musica e alla cucina dell’epoca.

In estate, (luglio e agosto nelle notti di mercoledì e sabato oltre ad alcune date supplementari) infine prenderà vita presso il Castello di Amboise un nuovo spettacolo storico notturno, La Profezia di Amboise, che ricostruisce la storia della corte agli albori del Rinascimento, creato dallo scenografo Damien Fontaine.

 




A Lipsia per il Wave-Gotik-Treffen

Un’invasione di costumi dark, maschere horror, abiti ottocenteschi e volti tenebrosi arriva a Lipsia dal 13 al 16 maggio 2016 per il Wave-Gotik-Treffen, il celebre festival dedicato alla cultura gotica che quest’anno festeggia il primo quarto di secolo. Potrebbe essere questa un’occasione da non perdere per scoprire, in un week end di primavera, la cultura e la tradizione racchiuse nella capitale della Sassonia.

Il Wave-Gotik-Treffen nasce nel 1992 con un primo raduno organizzato nell’Eiskeller, un locale di Lipsia. Allora i partecipanti in abiti scuri e crinoline erano all’incirca due mila. Oggi sono almeno dieci volte tanto. Da allora infatti il Wave-Gotik-Treffen è cresciuto in modo esponenziale raccogliendo adesioni da parte dei fan della cultura gotica di tutto il mondo.

Oggi, arrivati alla sua 25esima edizione, il Wave-Gotik-Treffen è un evento da non perdere e che coinvolge l’intera Lipsia. Lipsia è pronta vestirsi a festa con un programma ricco di manifestazioni e concerti. Sono oltre 200 gli artisti che si esibiranno per l’occasione in città, a partire dalla Moritzbastei, antico edificio del 1551 e oggi il centro culturale più famoso di Lipsia. Il programma del Wave-Gotik-Treffen include anche le rappresentazioni delle opere di Wagner, il balletto del Requiem di Mozart, concerti di musica da camera e il musical Dracula di Bram Stoker.   Fin dal suo inizio il Wave-Gotik-Treffen è stato comunque molto più di un festival musicale. Chiunque può rivivere l’atmosfera gotica sulla piazza del mercato medievale al Pagan Village, assistere a rappresentazioni teatrali insolite, spettacoli cinematografici o partecipare a pic-nic in costumi vittoriani nei parchi. Anche i più famosi simboli della città come la Gewandhaus, il Museo Grassi, l’Alte Börse, l’Opera di Lipsia e la Chiesa di San Tommaso ospiteranno iniziative del festival gotico.

La sede principale dell’evento resta però l’Agra-Messegelände, a nord di Lipsia vicino al polo fieristico GrassiMesse, con le sale per i concerti, un’area per il più grande mercato gotico con merce da tutto il mondo, una zona ristorante e uno spazio espositivo per mostre d’arte.

 




Londra, Amsterdam e Pontedera: tre week-end per tre compleanni reali

Week-end  superstar per fine aprile. Gli eventi che celebrano la primavera si susseguono su tutto il terrirono e anche fuori dai confini della Penisola. L’importante è saper scegliere. Ecco tre idee per tre differenti week-end che a loro modo celebrano tre diversi e compleanni: quello della regina Elisabetta d’Inghilterra, quello di Willem-Alexander, re dell’Olanda e quello della Vespa, regina della Dolce Vita italiana.

1-Londra compleanno reale, Shakespeare e  St George’s Day. Il 21 aprile la regina Elisabetta compie i suoi primi 90 anni e, anche se le celebrazioni ufficiali sono generalmente posticipate a giugno a causa degli acquazzoni che nella capitale inglese, ad aprile, sono ancora più frequenti del solito, non ci sarà pub a Londra e dintorni in cui l’evento non sia celebrato con un brindisi. Meglio ancora con due brindisi, o anche qualcuno di più.  Per chi si può fermare per il week-end lungo, il  23 aprile si potrà assistere alle celebrazioni per  il St George’s Day e per i 400 anni dalla morte di Shakespeare, tra Trafalgar Square e South Bank. Le iniziative, anche gratuite, sono numerose e interesseranno il pieno centro della City. Un’occasione unica per volare a Londra e unirsi ai festeggiamenti, completamente laici, in Trafalgar Square per il patrono inglese (St George appunto, il leggendario cacciatore di draghi e salvatore di principesse), per poi attraversare il Tamigi e recarsi a South Bank, al Shakepeare’s Globe Theatre, a ricordare i quattrocento anni dalla morte di William Shakespeare. Non solo. Il Shakepeare’s Globe ha allestito una passeggiata di tre km circa tra Westminster e il Tower Bridge dove una serie di 37 schermi riporteranno un vita i principali personaggi del drammaturgo grazie con brevi filmati recitati dai maggiori attori teatrali mondiali. 

 

2 – Amsterdam tra parate dei fiori ad Haarlem e festeggiamenti reali nella capitale. Un’idea da non perdere per un week-end fuori porta è quella di volare in Olanda per assistere alla parata dei fiori di Haarlem, una feste piena di colori e aromi. Quest’anno si terrà il 23 e il 24 aprile. Il percorso si snoda su 42 klm da Noordwijk ad Haarlem e porta sulle strade venti enormi carri e trenta auto addobbati di fiori. Il punto forse più suggestivo da cui assistere alla parata è il parco botanico di Keukenhof, non lontano da Amsterdam, da cui la sfilata passa a metà pomeriggio, intorno alle 15.30. Qui, circondati da sette milioni di bulbi in fiore, si potrà godere dello spettacolo reso possibile dall’opera di centinaia di volontari. Per chi poi si può permettere qualche giorno di vacanza in più, è assolutamente da non perdere la “Festa del Re”, Koningsdag, il giorno in cui l’intera Amsterdam impazzisce e si riversa per le strade della capitale olandese. La festa (in precedenza cadeva il 30 aprile) celebra Willem-Alexander, nato, appunto, il 27 aprile 1967. Nelle strade, lungo i canali, nei parchi e ovunque ci sia spazio, esplode il più grande street party dell’anno. Tra “orgoglio arancio”, musica live, dj set, party e un mercato delle pulci che si stende per tutta la città, troverete un’atmosfera elettrizzante imperdibile. Il vrijmarkt (mercato libero) offre l’opportunità a grandi e piccini di vendere oggetti di seconda mano per le strade e nei parchi di Amsterdam, per l’occasione trasformata nel più grande mercatino delle pulci del mondo. Gli olandesi, gli stranieri in città e i turisti conquistano ogni spazio libero di Amsterdam in una giornata di felice caos e, secondo tradizione, fin dalla notte precedente – la Notte del Re – ha inizio una serie infinita di party: dj set nelle piazze, barche colorate nei canali, musica dal vivo che dai bar e dai caffè invade le strade.
 

3- Pontedera (Pisa) 22-25 aprile “70 anni di Vespa”. Pontedera si prepara a celebrare il mito per eccellenza della Dolce Vita: la Vesta che, proprio in questi giorni, celebra i suoi primi 70 anni di vita. Un altro compleanno, per così dire, regale.  Piaggio infatti festeggia i suoi primi 70 anni da quanto Enrico Piaggio, il 23 aprile 1946, ha depositato il brevetto per la Vespa, icona due ruote dell’italian way of life. Il programma è fitto: tra raduni,  inaugurazioni di mostre al museo Piaggio, gare, cene di gala, tour sulle colline circostanti, cene di gala e musica dal vivo e culminerà con il concerto di Enrico Ruggeri il 24 aprile. Per tutti i fan della Vespa l’appuntamento per il week-end lungo tra le colline pisane è di quelli irrinunciabile.




Fish&Chef cene stellate a portata di portafogli

Cene stellate, alla portata dei portafogli di tutti, in alcuni dei più esclusivi hotel e ristoranti del Garda ma anche street food, street art e street music, un evento nell’evento sul lungolago della cittadina di Garda, durante il quale alcuni tra i migliori chef del Benaco faranno conoscere (e degustare) le loro creazioni, in un appuntamento che unisce anche arte e musica grazie alla collaborazione con (E)VENTO tra i Salici. Tutto questo è Fish&Chef, la manifestazione in programma dal 21 al 27 aprile in alcune delle più belle località del Garda, ideata dallo chef stellato Leandro Luppi e da Elvira Trimeloni.

LE CENE STELLATE FIRMATE FISH & CHEF – Sono sei le cene gourmet in programma per Fish&Chef (costo 70 euro, prenotazioni direttamente negli alberghi). Le sei cene di Fish&Chef toccheranno località dai panorami mozzafiato come Malcesine, Gardone Riviera, Garda, Bardolino e Costermano. A mettersi alla prova con la cucina del pesce di lago saranno alcuni dei più importanti chef internazionali, due dei quali in arrivo dal Giappone. Ad alzare il sipario sull’evento, giovedì 21 aprile, sarà lo chef Luca Marchini (1 stella Michelin) dell’Erba del Re di Modena, protagonista della cena in programma all’Hotel Bellevue San Lorenzo di Malcesine (VR).

Il 22 aprile al Grand Hotel Fasano a Gardone Riviera (BS) scenderà in campo Peter Brunel (1 stella Michelin) del ristorante Borgo San Jacopo di Firenze.

Domenica 24 aprile, Fish & Chef torna sulla sponda veronese del Garda: all’hotel Aqualux di Bardolino toccherà ad Andrea Berton (1 stella Michelin) del ristorante Berton di Milano.

Lunedì 25 aprile al ristorante Villa Fiordaliso di Gardone Riviera  (BS) gli ospiti potranno lasciarsi estasiare dai sapori della cucina di Andrea Aprea (1 stella Michelin) del ristorante Vun di Milano.

Martedì 26 aprile, all’Hotel Regina Adelaide di Garda (VR) andrà in scena la cucina degli ospiti internazionali di questa edizione: Valentino Palmisano e Kido Toshimizu del Ritz-Carlton di Kyoto, in Giappone.

A La Casa degli Spiriti di Costermano, mercoledì 27 aprile, si terrà il gran finale a più mani: anche la conclusione dell’edizione 2016 è affidata al Dream Team Lake Garda composto dai top chef del Garda che giocheranno in casa per interpretare i prodotti del loro territorio.

STREET FOOD STREET ART STREET MUSIC – Tutti i giorni dal 21 al 27 aprile il lungolago della cittadina di Garda sarà animato da un evento nell’evento, che nasce dalla collaborazione tra Fish & Chef e (E)VENTO tra i Salici, un’associazione che organizza manifestazioni culturali per dare voce alla creatività giovanile. Nella kermesse di piazza si avvicenderanno alcuni tra i migliori chef gardesani con le loro preparazioni e performances di street artist e street band. Un’occasione per conoscere i segreti dei cuochi stellati e degustare le loro specialità.

 

 




San Valentino, cinque idee per stupire il partner

San Valentino ormai è alle porte. Per chi non avesse ancora deciso dove trascorrere la sera il giorno più romantico dell’anno, ecco qualche cinque idee per stupire il partner.

San Valentino alla scoperta di Pavia  “In love”
Appuntamento speciale per la festa degli innamorati a Pavia dove sarà possibile prendere parte a una passeggiata (Pavia in Love appunto)  per le vie del centro cittadino e conoscere tutte le storie e gli intrighi rosa che, proprio da quelle vie medioevali della città lombarda sono passate nel corso dei millenni.   Le passeggiate (oltre a Pavia in Love, ce ne sono molte altre da scoprire: dai Longobardi ai fantasmi che infestano il Ticino, dalle caffetterie storiche pavesi ai grandi scienziati dell’ateneo pavese, da San Siro a Sant’Agostino, alle storie d’amore)  durano due ore  e sono condotte dai cantastorie dell’Associazione Culturale il Mondo di TELS e dalle guide della Cooperativa Oltre Confine.  Prenotazione obbligatoria (per informazioni:  Me in Italy by I Viaggi di TELS:  Tel. 0382578706 – Mail: info@me-in-Italy.com e Infopoint Stazione Ferroviaria di Pavia: 0382538769 – Mail: infopointpavia@gmail.com).

Un San Valentino all’insegna della magia a Londra
Un San Valentino ad Hogwarts, nella scuola di incantesimi più famosa nel mondo della fiction. I Warner Bros Studios di Londra, sede del parco a tema dedicato Harry Potter, propongono un appuntamento speciale con la magia e il romanticismo per le serate del 13 e del 14 febbraio. Cena a lume di candela nella sala grande di Hogwarts e tour notturno degli studios per 495 sterline a coppia (600 euro circa), gadget compresi. 

Un San Valentino di benessere
Allo Sport & Kurhotel Bad Moos di Sesto Moso in provincia di Bolzano, si può trascorrere una serata speciale all’insegna del benessere in una cornice romantica e spettacolare. Il pacchetto “Esclusive Night Spa” permette di prenotare dalle ore 20 alle 23 la  Panoramic Sauna St. Valentin “Cembra”, le docce a cascata sulfurea e la Sala relax Old Stube in esclusiva a 50 euro a persona.  In legno di cirmolo e con gettate di vapore agli aromi del bosco, questa sauna offre una vista incantevole sulle montagne e sulla chiesetta St. Valentin. Appena fuori si trovano le docce a cascata sulfurea per un comfort anche salutare. Dopo la sauna, sosta nella Sala relax Old Stube ricavata in un’antica Stube gotica del 13esimo secolo. Il divanetto ad angolo e le poltrone in pelle con i morbidi cuscini in loden color burro, i lettini ergonomici in legno con materassini nocciola posizionati davanti alle finestre, il tavolino e le sedie tipiche, tutto invita al rilassamento. E poi la cura per i dettagli, foto di famiglia di tempi passati, ceppi con sacchettini di fieno e pigne, tutto è studiato fin nei minimi particolari.

San Valentino al chiaro di luna sulle Dolomiti
Si parte al chiaro di luna dagli impianti di Arabba, a quota 1.602 metri, subito accolti da un piccolo aperitivo e, dopo una risalita di venti minuti, si giunge a destinazione a quota 2.478 metri . la direzione è quella del ristorante Viel dal Pan, dove sarà possibile trascorrere con un menù studiato apposta dallo  chef napoletano Ivan Matarese. Il tutto per 75 euro. Per informazioni  +39 335 6306696.

San Valentino a Stoccolma per un party lungo una notte nel cuore di Stoccolma
Per un San Valentino glamour non può esserci altra destinazione che Stoccolma per un party lungo tutta una notte e che si preannuncia un evento da tutto esaurito. Mamma mia! The party promette far rivivere le atmosfere dell’omonimo musical nel cuore di Stoccolma, patria degli Abba. L’operazione porta una firma importante, quella di Björn Ulvaeus, uno dei quattro componenti della band svedese. Il locale (Tyrol) ha aperto le porte sull’isola di Djurgården e ogni sera si trasforma in una taverna greca (come l’ambientazione del musical) dove si cena e ci si diverte a ritmo di “Dancing Queen” e delle altre hit del gruppo icona della musica glam pop degli Anni ’70

 




Pedalando verso la primavera sulle ciclabili più belle d’Italia

La primavera è nell’aria, nonostante i calendari ufficiali dicano tutt’altro. L’aria frizzante, il sole e i prati dove iniziano a spuntare i primi fiori anno subito venire voglia di spolverare le proprie biciclette e, pedalando nel verde, andare alla scoperta di angoli d’Italia più o meno nascosti. Ecco quale idee per queste giornate primaverili …nonostante tutto. Un buon punto di partenza è stato dato dall’ultima edizione di Cosmobike che ha premiato con l’Italian Green Road Award la Assisi-Spoleto-Norcia, la ciclabile Cortina-Venezia e la Cycling Riviera.

L’Assisi-Spoleto-Norcia  è un percorso di 102 km che attraversa, in sei facili tappe, borghi medioevali, paesaggi incontaminati e luoghi di culto. Per informazioni e bike tour ci si può rivolgere a: Umbria & Bike (www.umbriabike.eu, 075.5067101), Gira L’Umbria (Antonella Tucci 348.8916928, info@giralumbria.it), La Spoleto Norcia (Luca Ministrini, 320.2895750, info@laspoletonorciainmtb.it)

La ciclabile Cortina-Venezia è una via verde di 191 km che nasce nel Parco Regionale delle Dolomiti d’Ampezzo per poi giungere alla città lagunare. Per esplorare la ciclovia, ci si può rivolgere a Fun Active Tours (www.funactive.info, 0474.771210) e a Simonetta Bike Tours (334.5487382 www.simonettabiketours.it)

La Cycling Riviera è un percorso adatto a tutti, dove il mare è protagonista. La pista ciclo-pedonale del Parco Costiero Riviera dei Fiori si snoda per i 24 km della vecchia linea ferroviaria tra Ospedaletti e San Lorenzo a Mare. Il percorso è stato studiato per regalare comfort, benessere e divertimento. Per organizzare la giornata, si può fare riferimento al sito www.cyclingriviera.com dove sono presenti anche i diversi punti di noleggio delle bici (contatto: 349.4916209).