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Ischgl: annoiarsi è vietato

© TVB Paznaun - Ischgl
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Vietato annoiarsi. Riposti sci e scarponi (peccato) in garage, a Ischgl l’estate è a tutto sport. Passeggiate in alta quota a caccia di piatti stellati cucinati in rifugio, weekend in rosa dedicati a tutte le sportive, hiking, parchi avventura, gare di mountain bike, shopping esentasse e perfino una speciale altalena sospesa a 50 metri dal suolo che permette a tutti di volare. Insomma lo slogan “Ischgl. Relax if you can” vale anche da giugno a settembre per il  minuscolo borgo che sorge, a un’ora da Innsbuck, nella verdissima valle del Paznaun e alle pendici gruppo del Silvretta e del Verwall.

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Ischgl è il posto ideale per rigenerarsi senza pensieri. L’ospitalità qui è sacra, tutto è reso disponibile, con un sorriso,  al viaggiatore che si è spinto fino a questa località austriaca ai confini con l’Engadina e incastonata a 1400 metri di altezza. E l’offerta non manca, dalla malga in quota all’hotel di design, Ischgl e i paesini disseminanti nella valle (ma facilmente raggiungibili con un efficiente servizio di navette), garantiscono a ciascuno un posto ideale dove rilassarsi e vivere la montagna a 360°.   Fino al secolo corso montagne che circondano Ischgl erano utilizzate dagli smuggler, i contrabbandieri, per importare dalla vicina Svizzera generi di prima necessità o sigarette, profumi e alcolici. Oggi per chi fosse in vena di shopping esentasse, la svizzera Samnaun e i suoi 50 negozi costituiscono un’attrazione irresistibile. Per tutti gli altri, le montagne degli smuggler percorse d’inverno da 240 km di piste da sci, in estate permettono di immergersi nel verde accecante delle vallate con oltre mille chilometri di percorsi escursionistici segnalati. Se non si è completamente fuori forma e si ha tempo a disposizione, vale la pena trascorrere la giornata sul sentiero didattico Idalp che si snoda attraverso tre zone con diversa vegetazione alpina e sul sentiero dei contrabbandieri che tocca la località extradoganale svizzera Samnaun. Molto particolare anche il sentiero lirico che ripercorre i concerti delle leggende della musica passati dalla ventennale manifestazione Top of The Mountain che, ogni inverno, porta in quota il meglio della musica internazionale. Una giornata al parco avventura Vider Truja sulle rive del lago Vidersee può infine essere particolarmente divertente. Per gli appassionati di moutain bike il comprensorio del Silvretta Arena di Ischgl regala tour dove il piacere del paesaggio si fonde con l’adrenalina.

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Da non perdere infine, lo Skyfly, un volo di due km a perdifiato sopra boschi, i ruscelli, il ponte sospeso di Kitzloch e l’impressionante canyon scavato nella roccia Kitzloch Gorge. Il “volo” corre dalla stazione intermedia del Silvretta, a 1683 metri, fino a valle, a 1376 metri in tre sezioni che possono essere percorse in parallelo da due persone (l’ingresso costa 39 per gli adulti e 21 euro per i bambini). Le vertigini e l’adrenalina sono assicurate dal volo che raggiunge i 50 metri di altezza e gli 84 km orari di velocità, ma superato il primo impatto (anche grazie allo staff che in caso di terrore acuto si para davanti al momento del “salto”), la sensazione è di liberà assoluta e lo scenario è spettacolare, soprattutto quando si corre lungo la stretta gola verticale del Kitzloch Gorge, ammirando il ruscello che scorre verso valle. Sembra di volare, da un’altissima altalena sospesa in cielo.

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A Ischgl l’inverno è ormai una leggenda in Europa per tutti gli amanti dello sci, ma l’estate non è da meno con una stagione elettrizzante ricca di eventi da non perdere come l’ Ischgl Ironbik, maratona di mountain bike con tre diversi gradi di difficoltà, la Silvrettarum 3000 per gli appassionatati di corsa amatoriale, il Cammino Gastronomico di St Jacob a cura di Eckart Witzigmann che, per tutta l’estate, porta piatti firmati da chef stellati (Konstantin Filpippou, Thomas Martin, Dieter Koshina, Erin van Loo, Simon Hulstone) in cinque rifugi del club alpino nel Paznaun o, infine, la prima edizione del Women’s Summer Festival (30/6 – 2/7) che promette tre giorni di sport, benessere, fashion, party e musica dedicato a ragazze di tutte le età che abbiano voglia di passare tre giorni all’aria aperta e divertirsi.

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Da non dimenticare infine che, in estate, soggiornando in una delle strutture della Valle del Paznaun, si ha diritto a una tessera che permette, tra l’altro, per tutta la durata del soggiorno, l’accesso gratuito a una serie di servizi compresi gli impianti di risalita, gli autobus e persino le piscine.

 

credits: (c)TVB Paznaun
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Versilia, mare, musica e cucina per un’estate italiana

Racchiusa tra Viareggio, Forte dei Marmi, Marina di Pietrasanta e Lido di Camaiore, la Versilia è, da sempre, una delle icone dell’estate italiana grazie alle spiagge infinite da cui si scorgono le Alpi Apuane, ai locali leggendari e a quel mix di raffinatezza e divertimento che da sempre la contraddistingue.

Il relax è assicurato: un tuffo in mare (per una giornata in due sulle spiagge attrezzate si parte da 20 euro), un giro in bici in pineta per ripararsi dall’afa estiva e magari far merenda con un bombolone (al Gatto Nero nella Pineta Ponente di Viareggio, dove le ciambelle vengono infatti prelevate dalla cucina e depositate nello zucchero da un piccolo “dirigibile” meccanico noto come Pippo, costa 2,8 euro), un pigro caffe sulla passeggiata in un locale dal gusto art déco (come al Gran Caffè Ristorante Margherita) e un aperitivo sulla spiaggia (come al Bagno Piero al Forte). E per chiudere la serata niente di meglio che scoprire, uno ad uno, gli storici locali della costa che portano in tavola le meraviglie del mare declinate secondo la tradizione viareggina. Un’oasi insomma a portata di macchina che unisce la voglia di mare alle tentazioni dell’enogastronomia.

Ma tra giugno e luglio c’è una ragione più per ritagliarsi una vacanza più o meno lunga in Versilia. Proprio in questo mese infatti si assiste a un’esplosione di arte, musica e cultura dalla Versiliana di Marina di Pietrasanta, al Festival Puccini di Torre del Lago, fino al Lucca Summer Festival che, in pochi giorni, porta nella cittadina toscana, il meglio della musica italiana e internazionale.

A mezz’ora di macchina dalle più note località balneari, infatti, si esibiranno in piazza star capaci di unire più generazioni: i Green Days, attesi in Piazza Napoleone il 14 giugno, l’8 luglio Ms Lauryn Hill, il 9 luglio  Ennio Morricone con “The 60 years of music tour”; il  15 luglio Robbie Williams e il 31 luglio i Pet Shop Boys. E per chi, alla settimana di mare, preferisce un week di cultura e musica, Lucca rimane un’ottima soluzione: il fascino delle chiese e delle mura rinascimentali al mattino, il mare raggiungibile in mezz’ora al pomeriggio e, la sera, concerti in piazza.

L’opera va in scena Torre del Lago dove il 14 luglio prende il via il 63° Festival Puccini di Torre del Lago prenderà  il via il 14 luglio con la Turandot e prosegue proponendo i grandi classici pucciniani fino a fine agosto. In calendario: La Rondine, La Boheme, La Tosca e Madama Butterfly.  La musica, il contesto naturale in cui gli spettacoli prendono vita e le scenografie renderanno la serata indimenticabile. Un’idea in più è quella di arrivare al Teatro di Torre del Lago via lago con la motonave Burlamacca, magari gustando un aperitivo (il viaggio andata e ritorno da Massaciuccoli costa 15 euro, l’aperitivo 5-per informazioni 345 9910623 o info@cittainfinite.eu). Tra un’opera e l’altra il mare e lo struscio nella vicina Viareggio costituisce un’attrazione irresistibile.  Così come il Festival La Versiliana, tra Viareggio e Pietrasanta, con le sue serate du cultultura e spettacolo capaci di illuminare l’estate in Versilia.

 

DOVE DORMIRE IN VERSILIA

Hotel La Petite Maison Arredi ottocenteschi ma comfort moderni e, a colazione, pasticceria fresca. Chiedere delle camere con balcone Indirizzo: Via Vittorio Veneto 244, Viareggio telefono: 0584 960973 web: www.lapetite-maison.it Prezzo medio a notte: da 100 euro

Park Hotel Villa Ariston Hotel storico immerso n un parco privato e a pochi metri dalla spiaggia di Camaiore. Indirizzo: Viale Sergio Bernardini 355, Lido di Camaiore telefono: 0584610633 web: www.villaariston.it Prezzo medio indicativo a notte: da 200 euro

Versilia Palace Hotel Tra la spiaggia e il parco della Versiliana, l’hotel si trova in una posizione ideale per una vacanze di relax nella natura. Indirizzo: Viale Roma 27, Marina di Pietrasanta Telefono: 0584745848 mail: versilia@remarhotels.com web: www.hotel-versiliapalace-versilia.com Prezzo medio a notte: da 200

Una Hotel Versilia Design contemporaneo, centro benessere gratuito e vista mare sono i punti di forza dell’hotel.  Indirizzo: Via Sergio Bernardini 335-337, Lido di Camaiore Telefono: 0584 012001 Prezzo medio indicativo per notte: 300-600 euro

Hotel Astor Viareggio Terrazza sul mare e centro benessere gratuito sono tra i punti di forza dell’hotel. Ma richiedere di soggiornare nella struttura principale. Indirizzo: Viale Carducci 54 Telefono: 0584 50301 mail: reservationsvi@sinahotels.co web: sinahotels.com prezzo medio per una notte: da 250

DOVE FARE L’APERITIVO IN SPIAGGIA E SUL MARE IN VERSILIA

Bagno Florida Indirizzo: Via Lungomare Roma 90, Marina di Pietrasanta Telefono: 0584 21325 Web: www.bagnoflorida.eu

Bagno Teresita Indirizzo: Terrazza della Repubblica 7, Viareggio Telefono: 0584 54256 (per lo stabilimento balneare); 0584 1840038 (per il ristornante) Web: www.teresita.it Bagno Piero Indirizzo: Via Arenile 1, Forte dei Marmi Telefono: 0584-1848640 Mail: info@bagnopiero.it Web: www.bagnopiero.it

Bagno Nettuno Indirizzo: Via Arenile 35, Forte dei Marmi Telefono: 058489863; 0187670678 Web: www.bagnonettunoversilia.it

Pontile sul mare Locale suggestivo per una serata chi. La rotonda in cima al pontile offre un palcoscenico circondato dal mare dove prendere un lungo aperitivo. Indirizzo: Pontile Bella Vista Vittoria, Lido di Camaiore Telefono: 3938327575

 

DOVE MANGIARE IN VERSILIA

Al Merlo Ambiente caldo e ricercato con un’attenzione particolare alla cantina. In cucina Angelo Torcigliani che, secondo gli esperti, è tra chef da detenere d’occhio

Indirizzo: Via Provinciale 45, Camaiore Telefono: 0584989069, 3383721892 web: ilmerlocamaiore.it Menù degustazione: 45 euro

Romano Accoglienza familiare ma grade ristorazione con le ricette della tradizione viareggina Indirizzo: Via Mazzini 122, Viareggio Telefono: 058431382 Web: http://romanoristorante.it Mail: info@romanoristorante.it Prezzo indicativo medio: 50 euro

Ristorante La Barca È uno dei più antichi locali del Forte che ancora oggi conserva inalterata la tradizione e la garanzia di prodotti di pesce di prima qualità. Indirizzo: Viale Italico 3, Forte di Marmi telefono: 0584 89323 web: www.ristorantelabarca.org Menù indicativo: 60  euro

Il Piccolo Principe Locale suggestivo su cui regna lo chef Giuseppe Mancino. Chiedere sulla suggestiva terrazza che domina costa e mare e non trascurare i dolci, vera delizia per il palato Indirizzo: Piazza Puccini 1, Viareggio Telefono: 05844011 web: www.ristoranteilpiccoloprincipe.com Mail. mancino@principedipiemonte.com prezzo indicativo medio: 100 euro

 

DOVE MANGIARE A LUCCA

Buca di Sant’Antonio

La storia del ristorante affonda le proprie radici addirittura alla fine del ‘700, Qui ormai da più di due secoli, la cucina propone piatti tipici lucchesi valorizzati da prodotti freschi del territorio e dalla pasta fatta a mano ogni giorno. Da non perdere la minestra di farro alla garfagnina, il pasticcio di fegato alla toscana e la trippa di vitello alla lucchese. Particolare attenzione è dedicata alla cucina senza glutine Indirizzo: Via della Cervia, 3, Lucca Telefono: 0583 55881. Prezzo indicativo menù: 30-40 euro

Ristorante Giglio

Il locale è all’interno Palazzo Arnolfini e si apre all’esterno con una veranda affacciata sul teatro comunale. Atmosfera di charme, tradizione e rivisitazione in chiave contemporanea della tradizione. Sono queste i punti di forza del ristorante  Indirizzo: Piazza del Giglio, 2, Lucca Telefono: 0583 494058. Prezzo indicative menu: 30-40 euro

 L’Imbuto

L’Imbuto è una destinazione gourmet, premiata con una stella Michelin, ideale per chi ama la cucina creativa. A pochi passi dalla celebre Piazza dell’Anfiteatro, L’imbuto si trova all’interno del Lucca Center of Contemporary Art, a sua volta ospitato dal cinquecentesco Palazzo Boccella. Indirizzo: Via della Fratta 36, Lucca. Telefono 329 0843180 Cellulare 328 7879423. Menù degustazione da  euro.

 

Osteria Pasqualino Gubitosa (detto da Pasquale)

Il locale propone una cucina tradizionale immerso nell’atmosfera di un’antica osteria:
Indirizzo: Via del Moro 8 Telefono 0583 496506, 335 1772505 . Prezzo indicativo menù: 30  euro

 

 

 

 




Nei luoghi di Dirty Dancing 30 anni dopo

Catskill Mountains, Pembroke e Lake Lure, sono questi i capisaldi di un viaggio negli Usa alla scoperta dei luoghi di Dirty Dancing per tutti i fan che, il prossimo agosto, volessero celebrare i trent’anni del film icona intergenerazionale che ha fatto sognare migliaia di adolescenti negli Anni 80 . “Una storia d’amore stanca e scontata tra due ragazzi provenienti da due stile di vita differenti” era stata la dura recensione del Time all’indomani della prima, il 16 agosto del 1987.  Il film scritto da Eleanor Bergstein, sceneggiando le proprie vacanze, e diretto da Emile Ardolino con Jennifer Grey e Patrick Swayze, era una produzione a basso costo, appena 5 milioni di dollari a budget (rispetto ad una media dell’epoca di 12 milioni), girato in poche settimane  d era destinato  a rimanere nei cinema per un week end, massimo due, prima di finire nel circuito dei videonoleggi e  poi approdare senza infamia o lode nei palinsesti delle tv. Sono ormai trent’anni che, ad ogni passaggio televisivo, la recensione del Time si dimostra sbagliata. E, nel frattempo, altre generazioni sono cresciute sognando Dirty Dancing e i suoi luoghi.

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Era il 1963, l’America non aveva ancora perso la sua innocenza  e neppure Baby (Jennifer Grey), o meglio Frances (dalla prima donna all’US Cabinet) Houseman intelligente e ricca cocca di papà, destinata ad una brillante carriera nelle istituzioni in vacanza con la famiglia, forse per l’ultima volta (“…quando ancora i giovani seguivano in vacanza i genitori per imparare il fox trot al posto che girare in lungo e in largo l’Europa con lo zaino in spalle in pochi giorni”), in un resort a Catskill Mountains (il “Kellermann”), nello stato di New York. La versione Anni ’80 di Cenerentola inizia così, tra le Catskill Mountains, almeno nella fantasia scenica.  Tra le montagne e i laghi delle Catskill  Mountain sorsero infatti tra i primi anni del ‘900 numerosi lussuosi resort  dove il ceto newyorkese medio trascorreva sia vacanze invernali (grazie alla presenza di campi da sci e laghetti ghiacciati) che  estive, proprio come in Dirty Dancing. L’era dei voli low cost ha fatto tramontare, tra la borghesia newyorkese, la destinazione a favore di altre mete più esotiche. Ma per tutti coloro che volessero ripercorrere i passi di Dirty Dancing le Catskill Mountains sono una meta imprescindibile.

In realtà tuttavia Dirty Dancing  è stato girato  tra  Pembroke,  in Virginia, dove è ancora possibile soggiornare nello stesso hotel delle riprese (Mountain Lake Lodge), e persino nella stessa  casetta utilizzata da “Baby Housemann”,  e i luoghi di Lake Lure, nel North Carolina. La stessa sceneggiatrice del film, Eleanor Bergstein, guidando attraverso le Blue Ridge Mountains tra Virginia e Nord Carolina, aveva notato che si trattava di montagne uguali alle amate Catskills dove era solita trascorrere le estati quando, in famiglia, la chiamavano ancora “Baby”. La scena della presa in acqua , entrata nel mio collettivo (tanto da essere riproposta in svariati film e serie tv), è addirittura contesa tra i due luoghi noti per le riprese. Molti altri set, soprattutto quelli nei boschi, sono rimasti ignoti anche se sia in Virginia che nel Nord Carolina i boschi non mancano, e una passeggiata alla scoperta dei paesaggi è comunque suggestiva a prescindere che siano stati o meno scenari di riprese.

UK, EIRE, TURKEY, SOUTH AFRICA, HONG KONG, CROATIA ONLY No Merchandising. Editorial Use Only  Mandatory Credit: Photo by Everett Collection / Rex Features ( 432873y )  JENNIFER GREY AND PATRICK SWAYZE IN 'DIRTY DANCING' - 1987  PATRICK SWAYZE

Qualche giorno al Mountain Lake Lodge, al di là dell’emozione di soggiornare nello stesso hotel delle riprese, offre la possibilità di week end a tema “Dirty Dancing” con lezioni di danza, tour nei luoghi del film e party finale, oltre a una vacanza completamente immersi nella natura, in 2600 acri che circondano il resort, tra cui passeggiate a cavallo, sentieri escursioni in mountain bike, rafting e canoa. Il resort infatti è circondato dalle Appalachian Mountains nella New River Valley ed un posto ideale dove ricaricare le batterie. Cascate , fiumi, torrenti e ovviamente boschi sono facilmente raggiungibile…ma per chi cercasse il lago che appare nelle riprese di Dirty Dancing…al momento è tornato sotterraneo: si tratta, sostengono gli esperti, di un fenomeno ciclico in natura.

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A Lake Lure, dove il lago artificiale continua, imperturbabile ad esistere oggi come 30 anni fa, oltre ai classici tour sul lago che promettono ai fan di tutto il mondo di vedere dall’acqua i luoghi delle riprese (dalla presa ad angelo in acqua, almeno secondo i più,  alla scalinata che Baby percorre con le angurie in braccio, dandole accesso al mondo proibito dello staff del resort e a “Johnny”, ovvero Patrick Swayze. Altri spazi utilizzati dal film sono andati distrutti nel corso degli anni),  esiste persino un festival, giunto ormai alla sua ottava edizione, dedicato a Dirty Dancing e che, ovviamente, si svolge ad agosto. Quest’anno le date da segnarsi in agenda per rivivere la magia del film sono il 18-19 agosto.

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Il Festival generalmente inizia il venerdì sera con una proiezione su mega schermi all’aperto posizionati nei pressi del lago (in particolare al Morse Park Meadows) della pellicola e prosegue tra gare di cocomeri e corsi di ballo, concerti e danze per tutti, promettendo agli ospiti di far rivivere la magia di Dirty Dancing. Per chi volesse ripercorrere fino in fondo le orme del film, Patrick Swayze e Jennifer grey soggiornavano, per le riprese, proprio a Lake Lure, al Lake Lure Inn & Resort dove, secondo alcune voci sarebbero state anche girare delle scene di interni. Il resort ancora oggi accoglie i fan di Dirty Dancing che, per soli 229 dollari a notte possono dormire nelle suite a suo tempo riservate a Jennifer Grey (304/305) e Patrick Swayze (215), o per 259 dollari rivivere il sogno nei bungalow “Johnny” e “Baby” del film.

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Una vacanza a Lake Lure permette di scoprire peraltro non solo i luoghi di Dirty Dancing ma anche il magnifico, e poco noto (in Italia quanto meno) Chimney Rock State Park (dove, peraltro, è stato girato anche l’ultimo dei Mohicani).  Proprio da Lake Lure si raggiunge il parco con la sua vista su boschi e foreste (da non perdere Hickory Nut Gorge),  alte cascate, canyon  e sentieri adatti per ogni età e forma sportiva.

 




In Puglia in bici tra ulivi e mare

Oliveti millenari, dune e mare cristallino. Un week end in bici nell’Alto Salento, in Puglia, alla scoperta del Parco naturale regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo, sono un’esperienza rigenerante.  Il parco si estende tra le due torri aragonesi poste nel territorio dei comuni di Ostuni e Fasano per un perimetro di 55 km  e vi si può accedere sia dal litorale (tra Torre Canne e Torre san Leonardo-Pilone) sia dall’entroterra. Ela bici è il mezzo ideale per esplorare i 1.100 ettari del Parco che si estende tra Ostuni e Fasano, pedalando tra le distese di ulivi e lasciandosi sedurre dalla bellezza di un territorio costellato di muretti a secco, masserie fortificate e frantoi ipogei (sotterranei). Non occorre essere dei ciclisti professionisti, per immergersi nei colori e nei profumi del Salento e, allo stesso tempo, di muoversi in piena libertà tra soste golose e deviazioni archeologiche e naturalistiche. Il territorio è sostanzialmente pianeggiante e i percorsi sono ben tenuti e segnalati.

Per scoprire quest’angolo di Puglia, il percorso migliore parte dall’alberga – bici ospitato nell’ex casa cantoniera di Montalbano di Fasano, sull’ex statale 16, dove si può lasciare la macchina, affittare, se necessario, una bici  e, con pochi euro in più, unirsi a visite guidate. Per una prima esplorazione del territorio, si può scegliere un itinerario ad anello che si snoda dall’ex casa cantoniera per 18 km tra uliveti, masserie e dune fino al mare su stradine pianeggianti a basso traffico e, in parte, sterrate. Un breve raccordo conduce alla via Traiana, strada tracciata agli inizi del II secolo d.C. per collegare Roma al porto di Brindisi e facilitare, tra l’altro, il trasporto dell’olio. E, proprio all’incrocio con l’antica via dell’‘oro liquido’, tra gli ulivi millenari, si erge un colossale dolmen, monumento megalitico di 4mila anni fa e costruito, pare, per il culto dei morti. Dalla via Traiana poi, si prende una stradina sterrata diretta verso la foce del fiume Morelli attraverso un susseguirsi di scenari che hanno fatto da sfondo a numerosi set dai film con Domenico Modugno, al ‘Il commissario Rex” fino a ‘Braccialetti rossi’”.  Si arriva infine alla zona umida del Fiume Morelli, un angolo incontaminato di natura dominato da dune fossili con oltre 120mila anni di storia alle spalle e costellato da specchi di acqua dolce dove si possono osservare anatre, uccelli migratori, canneti e ginepri pluricentenari. Meteo permettendo, un tuffo in mare nella spiaggia del Lido Morelli, magari al tramonto, rende la giornata indimenticabile.

Per esplorare il Parco delle Dune (e non solo…) un’ottima base di partenza è La Masseria Brancati (330.822910) situata nella piana degli ulivi plurisecolari della “Marina di Ostuni”, in una posizione ideale per programmare itinerari agli scavi di Egnazia, ai trulli di Alberobello, alle grotte di Castellana e per la Valle d’ Itria.  La quattrocentesca Masseria Carparelli (333.8196550) vanta un ristorante specializzato in prodotti a chilometro zero (‘A Massarija’); la Masseria Il Frantoio (380.4329301), fondata nel 1500, è sia hotel di charme sia azienda biologica con produzione e vendita di olio proprio, mentre Agriturismo Masseria Salamina (080 4897307)  è il luogo ideale dove trascorrere una vacanza fatta di natura, cibi genuini e fascino di tempi passati.

 

 




A Biella esplodono i colori della primavera

La primavera è la stagione ideale per scoprire Biella, o meglio il territorio biellese dove ancora si possono scoprire le eredità lasciate dai grandi imprenditori tessili a cavallo tra fine ‘800 e inizio ‘900, come Ermenegildo Zegna, la famiglia Barberis Canonico, la famiglia Piacenza e Pietro Loro Piana che hanno trasformato il cuore medievale di Biella nella capitale del tessile di alta gamma, valorizzando allo stesso tempo il paesaggio circostante. Incantati dalla bellezza degli scenari naturali circostanti e legati profondamente alla loro terra, questi primi e visionari mecenati ambientali hanno trasformato e valorizzato il territorio, aprendolo poi all’intera comunità che, ancora oggi, ne gode i frutti. Passeggiare nel Parco Burcina “Felice Piacenza” di Pollone è pura poesia soprattutto in primavera quando l’intera colina si ricopre di rododendri e in autunno quando si assiste a una vera e propria esplosione.  Il parco prende vita su una collina creata dalla passione per il giardinaggio della famiglia Piacenza che, nel corso del tempo, ha realizzato un eden di piante esotiche: monumentali sequoie, cedri d’Atlante, faggi rossi, cedri, pini cembro, curiosi alberi dei fazzoletti e alberi del tulipano. Qui, nelle giornate di sole, è bello oziare rilassandosi nel bosco magari davanti a un piatto di polenta concia a Il Cascinotto (335-6624679, prezzo medio 20-40 euro). A breve distanza da Biella sorge poi l’Oasi Zegna, cento chilometri quadrati racchiusi tra la Valle Mosso, la Val Sessera e la Valle Cervo destinati a riserva naturale nel 1993 per sviluppare il pensiero verde del fondatore dell’omonima maison. Oggi l’Oasi vuole essere un laboratorio all’aria aperta e nel pieno rispetto degli ecosistemi per le nuove generazioni. L’ideale è concedersi almeno un paio di giorni per esplorare i numerosi itinerari e lasciarsi coccolare, al termine della giornata da un trattamento benessere (presso l’Hotel Bucaneve di Trivero la spa è aperta anche agli esterni) e dalle golose specialità piemontesi. Una passeggiata tra le betulle e i faggi del bosco del sorriso è poesia. Il percorso, adatto a tutti, parte da Bocchetto Sessera e si snoda per cinque chilometri nel silenzio e nella magia del bosco. Un dislivello leggermente più impegnativo (350 metri circa) è previsto invece dal sentiero Fra Dolcino (da Bocchetta di Stavello), che proprio da queste montagne dette origine al tentativo di riforma del cristianesimo. Se il tempo stringe, si può percorrere la strada Panoramica Zegna (strada statale 232), 65 km di scenari suggestivi che da Trivero, sede storica della Ermenegildo Zegna, risalgono fino a Bielmonte a quota 1500 metri e godersi il tramonto con una vista che spazia dal Valsessera, al Monte Rosa, alla pianura padana e al Monviso.




Destinazione Innsbruck. Arte, natura e sport

Innsbruck 3Destinazione Innsbruck. La capitale del Tirolo è una meta ideale per almeno un week end lungo  in qualsiasi stagione dell’anno: è infatti uno scrigno di otto secoli di arte e storia racchiuso in uno scenario naturale impressionate, tra boschi, cime innevate e ghiacciai perenni. In primavera poi Innsbruck si presenta nella sua veste più bella. Il cielo azzurro, l’aria tersa, le cime delle montagne che la circondano ancora innevate, con il sole primaverile che invita a sedersi all’aperto nei tipici caffè, avvolti da morbide coperte, ammirando la luce che si riflette sui palazzi nobiliari. La scelta è ampia e comprende il super chic Cafè Sacher all’interno del sontuoso Palazzo Imperiale dove provare l’autentica delizia di cioccolato e confettura e magari decidere di fare provviste per portarsi a casa un pezzetto d’Austria, il più goloso. La primavera a Innsbruck accompagna poi una delle feste più amate, la Pasqua, che trasforma la città con decorazioni a tema, danze e musica folkloristica, un mercatino colorato (oltre 30 bancarelle, all’ombra del “Tettuccio d’Oro” proporranno artigianato locale e delizie tirolesi) e   tanti appuntamenti legati alla tradizione tirolese e un calendario di eventi culturali molto intenso.

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Già dopo pochi minuti emerge l’atmosfera unica di Innsbuck, capitale anche economica del Tirolo e paradiso degli sport all’aria aperta. Passeggiando nel dedalo di stradine del borgo gotico della città asburgica si nota subito che l’unione sorprendente dello struscio borghesia locale passeggia a quello degli studenti del polo universitario locale, senza considerare che i numerosi turisti provenienti da tutto il mondo e il pubblico eterogeneo di sportivi di ogni età, il tutto mentre Ciclisti e runner percorrono la Innpromenade. Al mattino presto alle fermata degli autobus, ad attendere i mezzi di trasporto si incrociano manager e sportivi con attrezzature da montagna, sci e snowboard compresi. Nel comprensorio di Kuhtai si scia fino a fine aprile. Insomma tacchi a spillo e scarponi.

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Il bello di Innsbruck infatti è che arte e cultura si sposano con una natura senza uguali: il roccocò dell’Hofburg Imperial Palace, il “Tettuccio d’oro” con le sue 2657 tegole di rame dorate a fuoco commissionate dall’imperatore Massimiliano I nel ‘500, oltre al trampolino olimpico sul Bergisel disegnato da Zaha Hadid così come la ripida  funicolare che dalla città sale in vetta, sono tutti simboli di Innsbruck che, non a caso, è stata più volte città olimpica.

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Dal centro cittadino si possono prendere gli impianti della Nordkette che in mezz’ora portano a oltre duemila metri. Qui, in inverno, si può sciare su piste piuttosto ripide ammirando i tetti della città tirolese dall’alto, si può passeggiare esplorando il territorio circostante o godere il panorama sulle comode sdraio del rifugio Seegrube a quasi 2mila metri per con un gluttenwein (un vin brulè che d’inverno riscalda il sangue) o una coca cola ghiacciata. Da qui lo sguardo spazia dalla cima del Glugenzer allo Stabaier Galtscher dalla cima dello Schrankogel di quasi 3500 metri fino al Pirchkogel. Qui poi ogni venerdì sera si può approfittare dell’apertura degli impianti della Seegrubenbahn fino alle 23.00, per aspettar eil tramonto lasciandosi poi dalle mille luci notturne di Innsbruck davanti a una tipica specialità tirolese.

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Per gli amanti della montagna, in qualsiasi stagione dell’anno, la scelta da Innsbruck comunque non manca. A mezz’ora circa dalla capitale infatti si può infatti esplorare, tra l’altro, il comprensorio dello Stubai, uno dei più grandi ghiacciai austriaci o scegliere il più famigliare Schlick2000, poche piste ma lunghe e divertiti. La Valle dello Stubai offre quattro comprensori sciistici con neve da ottobre ad aprile e alcuni impianti aperti anche d’estate, oltre a 80 km di sentieri per escursioni sulla neve, 62 km di sci di fondo, la più grande pista da slittino del Tirolo (la pista Olympia). Per chi poi non soffre di vertigini la Valle inoltre è un vero e proprio paradiso per il parapendio e il deltaplano. Nei dintorni di Innsbruck peraltro i comprensori sciistici sono addirittura nove con oltre 300 km di piste e fanno parte dell’Olympia SkiWorld Innsbruck: con un unico skipass si può sciare ovunque.

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Un’alternativa allo sport è la visita ai luoghi asburgici (oltre al Palazzo Imperiale, la magnifica Hofkirche che ospita il cenotafio dell’imperatore Massimiliano I) e al museo più glamour al mondo, lo Swarosvski Kristallwelten, inaugurato a Wattens, sede storica della società, nel 1995, in occasione del centesimo anniversario dell’azienda e che con una concezione piuttosto innovativa per l’epoca voluta dall’artista multimediale André Heller rileggono le camere delle meraviglie tipiche dei castelli rinascimentali come appunto quella all’interno del vicino castello di Ambras.

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Lo Swarosvski Kristallwelten, così come il Castello di Ambras e i luoghi asburgici sono inclusi nella Innsbruck Card che garantisce l’utilizzo dei mezzi pubblici, permette l’utilizzo di alcuni impianti di risalita sulle montagne circostanti e dà accesso ai principali luoghi turistici dell’area per 24, 48 o 72 ore (il cui costo varia rispettivamente da 39 euro a 48 euro fino a 55 euro). Vale la pena considerare l’acquisto della Innsbruck Card qualora si vogliano visitare più attrazioni: si consideri che per il solo Swarosvski Kristallwelten si spendono 19 euro per entrare nel museo (oltre ad eventuali 9 euro di navetta per raggiungere la località su cui sorge) .

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Di sera, dopo le fatiche dello shopping o dello sport, niente di meglio che un aperitivo al tramonto (per una birra piccola si spendono 3,5 euro) sulla terrazza al 12° piano dell’Hotel Adlers, dove le cime che circondano Innsbruck sembrano a portata di mano. Volendo si può anche cenare in terrazza accompagnati dalle luci che si accendono progressivamente sulla città e da un’ottima selezione di musica. Un’alternativa nel centro storico invece può essere la Gastholf Hotel Weisser Rossl (Kiebachgasse 8, +43 (0) 512-583057) che propone le specialità tirolesi in un ambiente tipico (si cena con 25 euro circa).

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Per un fine settimana lungo al di là delle Alpi, una buona base di partenza è costituita dallo storico Grand Hotel Europa di Innsbruck (al di là di singole offerte, per una camera doppia i prezzi partono da 113 euro a notte … e si dorme in un hotel di fine ‘800) della catena JSH Hotels Collection. L’Hotel sorge proprio di fronte alla stazione internazionale di Innsbruck, luogo di arrivo e partenza per qualsiasi mezzo di esplorazione della città e dei suoi dintorni e, la sua posizione centrale rende facilmente raggiungibile qualsiasi attrazione della città dal palazzo Imperiale, al “Tettuccio d’oro” fino agli impianti di risalta che circondano la capitale. Di particolare fascino la stube (Europa Stuberl Brixner Strasse 6. +43 (0)512/5931-0), dove si può cenare a prezzi competitivi (per una immensa wiener schnitzel con verdure e una birra si spendono sui 30 euro), e l’ambientazione ricreata negli ambienti comuni dell’hotel che richiamano il tema del viaggio con cartine antiche, vecchi bauli e testimonianze dell’Europa dei primi del ‘900.

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Grand Hotel Europa_a

 




Santa Caterina Valfurva, nel cuore del Parco dello Stelvio

Santa Caterina Valfurva è un piccolo borgo, arroccato a 1738 metri nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, un borgo di montagna dove rilassarsi immersi in boschi di larici e abeti e andare a sciare sulle piste dei campioni del mondo. Un paradiso per lo sci, per la bici e per lo sport all’aria aperta. Non è un caso che proprio a Santa Caterina Valfurva sono nati fuoriclasse come appunto la Compagnoni, Marco Confortola, Tino Pietrogiovanna, Silvano Barco e Pietro Vitalino. Chi risale la statale che da Sondrio, in 78 km di strada, porta in quota, si rende subito dell’atmosfera differente che regna a Santa Caterina, meno città e più montagna. Può persino capitare di avere un maestro di sci che di cognome fa “Compagnoni” o di condividere un caffè al bar dell’Hotel Sport con Giorgio Di Centa e con Pietro Piller Cottrer, indimenticabili campioni dello sci di fondo arrivati a Santa Caterina Valfurva a seguitò della nazionale.

Fat Bike Santa Caterina

Santa Caterina Valfurva offre 35 km di piste di ogni difficoltà, tra cui la celebre Compagnoni dedicata alla regina della neve e su cui si celebrano le gare di coppa del Mondo e di un numero svariato di sci club che proprio sulle nevi di Santa Caterina Valfurva vengono ad allenarsi. Le piste partono dai 2800 metri e arrivano in paese dopo oltre mille metri di dislivello tra muretti, boschi e tornanti. Il divertimento è assicurato. La neve non manca mai e infatti il comprensorio resta aperto fino al 25 aprile. Da non perdere la cabinovia a otto posti che dal paese arriva dritta a 2700 metri, su una terrazza assolata, la Sunny Valley circondati dalle cime dell’Ortles-Cevedale e dell’Adamello fino ad arrivare alle creste del Pizzo Tresero e del Corno dei Tre Signori. Da qui si dipanano piste per sciatori di livello medio che possono salire fino a sfiorare il cielo, a 2900 metri di altezza e poi scendere in piste a perdifiato nella neve accompagnati solo dal rumore del vento. Se si preferisce la tavola allo sport, l’indirizzo è quello del  rifugio Sunny Valley Kelo Resort (contatti: 0342 935 422; 335 603 4200) dove concedersi una pausa particolarmente gustosa (il rifugio è dotato di una maxi griglia a carbonella e produce un proprio vino grazie all’iniziativa “adotta un vigneto”).  Per chi ama lo sci di fondo, c’è invece la “pista Valtellina” (con anelli da 5 e da 8 km), circondata da boschi di pini, già teatro di numerose competizioni internazionali, ma con tracciati anche turistici (con anelli da 1,5 a 8 km).  Per chi non scia le alternative non mancano tra escursioni con o senza ciaspole e passeggiate in fat bike, ovvero speciali biciclette dalle ruote enormi, simili a quelle dei motorini, che garantiscono la presa anche sulla neve e sul ghiaccio. La Fat Bike Emotion, organizza e gestisce escursioni in fat bike, anche elettriche, per mattinate, pomeriggi e sere (si tratta di passeggiate da tre ore circa) a 40 euro a persona per gruppi di almeno tre persone, attrezzature di qualità comprese (per informazioni Andrea 347 4875041 ed Elena 348 8750971).

Hotel Sport Santa Caterina

Per un week end lungo o una settimana bianca, a l’Hotel Sport (Via Magliaga, 2, telefono: 0342 925100), a meno di 50 metri dagli impianti di risalita di Santa Caterina offre uno dei migliori rapporti tra qualità e prezzo dell’area. L’hotel offre camere luminose, dai tipici arredamenti in legno e dalla calda atmosfera alpina. La cucina tipica valtellinese a base di pizzoccheri, formaggi d’alpe, sciatt, polenta e salmì di cervo, dolci fatti in casa e la cantina particolarmente curata, sono un ulteriore valore aggiunto per l’ospite che, una volta arrivato in hotel, può staccare il pensiero dai mille pensieri quotidiani e rilassarsi affidandosi alle cure del proprietario Norberto Pedranzini che è in grado di gestire qualsiasi richiesta.




Party e sci in alta quota

Party e feste scatenate contrassegnano la fine della stagione sciistica nei più noti comprensori italiani ed esteri. Perderli sarebbe un peccato…tanto più che, tra marzo e aprile, si moltiplicano le offerte sulla neve. Insomma un week end a buon prezzo per sciare, prendere il sole in quota, scoprire le meraviglie dell’enogastronomia di montagna e divertirsi il più possibile.

Ecco alcuni degli eventi da non perdere per dare l’arrivederci a tuta e scarponi. Si comincia con l’1 e il 2 aprile quando Alta Badia dedica un intero fine settimana  allo sci vintage con lo Ski Carousel Vintage Party: sci, abbigliamento e persino cucina oltre a party anni 80-90. In valle e sulle piste sarà ricreata l’atmosfera di una località sciistica d’antan, dove gli sciatori sfoggeranno abbigliamento e attrezzatura retrò, catapultando il moderno comprensorio nei tempi passati.  Un salto indietro nel tempo grazie a cui il comprensorio che va da Corvara a La villa, da San Cassiano a Colfosco porterà gli sciatori indietro nel tempo, ricreando sia in valle che sulle piste da sci, l’atmosfera degli spensierati Eighty, quando tutto sembrava realizzabile e non solo. A La Villa da non perdere i vintage party in programma sabato sera a La Bercia, mentre domenica è in programma sulla pista la Para una gara in cui sarà obbligatorio rispolverare i vecchi sci da troppo tempo lasciati in cantina. Tutto poi a festeggiare all’après ski L’Murin a Corvara in cui verrà premiato l’abbigliamento vintage più originale.

Il 3 aprile  inizia lo Snowbombing a Mayrhofen, sei giorni di puro divertimento in un mix di sport invernali e musica elettronica con i migliori dj che si esibiscono in un festival di musica elettronica ambientato sulle montagne della Zillertal. Non si può lasciare Mayrhofen senza buttarsi sulla leggendaria pista numero 34: una pista per i più arditi visto che la pendenza arriva al 78%. Protagonisti di questa settima edizione sono i Run The Jewels, i Groove Armada, i De La Soul e la band inglese The Enemy. Fino all’8 aprile ci sarà quindi tempo per scoprire Mayrhofen, località tirolese meta  per tutti gli sportivi di ogni età grazie ai versanti del Penken e dell’Ahorn che offrono puro divertimento a grandi e piccini.

Il 6 e 7 aprile sarà la volta di Sölden che farà da palcoscenico all’Electric Mountain Festival, una due giorni ad alta quota in cui la località sciistica si trasformerà in un club a cielo aperto. Igloo rave party, gare negli snow park e musica dal vivo con dj set e gruppi come i Chase&Status e il the Bronx Street APrty animeranno il week end in una delle più belle località alpine austriache.  

 L’8 e 9 aprile a fare festa con due giorni di gare, sport e musica è Madonna di Campiglio. Un fine settimana nel comprensorio Adamello-Brenta, scorre veloce. Si scia sui 150 chilometri di piste che collegano la Perla delle Alpi con Pinzolo e Folgarida-Marileva: un vero e proprio paradiso della neve. Per i più esperti il canalone Miramonti, sede della storica dello slalom di Coppa del Mondo di sci alpino e la leggendaria Spinale Diretta sono tappe obbligatorie, ma non mancano opportunità per divertirsi anche per i principianti grazie a ben 45 piste blu adatte a tutti tra cui la magnifica Cinque Laghi o la Pradalago. Madonna di Campiglio è inoltre un Paradiso per i “foodies” con due ristoranti stellati (“Il Gallo Cedrone” e il “Dolomieu”) e tanti altri da scoprire.  

Il 15 aprile è la volta del Corvatsch (St Moritz) con Kunz& Florian e una festa tra piste e rifugi in programma dalle 11.30 alle 22.

Il 21 aprile al ghiacciaio del Rettenbach va in scena Hannibal, spettacolare messa in scena, con oltre 500 partecipanti, dell’attraversamento delle Alpi da parte del generale cartaginese Annibale in uno scenario naturale mozzafiato aerei storici, elicotteri, paracadutisti, base jumper, motoslitte, paracadutisti, sciatori e ballerini tra fuochi d’artificio, giochi di luce sulla neve e tanta musica.

Il 30 aprile a Ischgl sul palco del Top of the Mountain salirà Zucchero Fornaciari per un concerto a 2.300 metri di altezza, seguito da apres ski e feste per un week end da non perdere. A Ischgl si scia su 238 km di piste tra i 1.400 e i 2.870 metri con neve fino a inizio maggio.

 




Francia, dieci ragioni per andarci nel 2017

Le ragioni per oltrepassare le Alpi e andare in Francia sono sempre numerose. Ecco le prime dieci per prenotare subito un volo o un collegamento ferroviario nelle principali città d’arte e non solo francesi

1 – Festeggiare i primi 25 anni del primo parco tematico di Francia e d’Europa. Chi l’avrebbe detto che è passato un quarto di secolo per  DISNEYLAND PARIGI?

2- Scoprire il NUOVO MUSEO YVES SAINT LAURENT Al n. 5 di Avenue Marceau nella storica Maison di Couture, tributo ai 50 anni di creatività del celebre couturier di origini algerine che ha lasciato il segno nella storia di Francia e della moda internazionale.

3- Andare per GIARDINI IN COSTA AZZURRA Nel 2017 la Costa Azzurra e il Vat lanciano il 1° Festival dei Giardini sul tema Il risveglio dei sensi, occasione per scoprire tutto l’anno oltre una sessantina di giardini aperti al pubblico.

4- Celebrare il decimo anniversario «BORDEAUX FETE LE FLEUVE». Dal 25 maggio al 4 giugno 2017 la città di Bordeaux, nota in Francia e nel mondo per i suoi vini, si prepara a celebrare per la decima volta il fiume Garonna e le sue rive, sempre animate.

http://www.bordeaux-fete-le-fleuve.com/

6- Scoprire LE HAVRE nei 500 anni dalla sua fondazione. Le Havre, città patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, festeggia nel 2017 i 500 anni dalla fondazione con un ricco programma di eventi e installazioni d’arte.  Un’occasione da non perdere per scoprire le realtà della Francia meno note.

7- Esplorare l’universo DALIDA al Museo Galliera di Parigi
In occasione dei 30 anni dalla morte, una grande mostra su Dalida, tra le artiste più amate di Francia, a Palais Galliera, il museo della moda della città di Parigi, dal 29 aprile al 13 agosto, con gli abiti dei più famosi stilisti Chanel, Christian Dior, Yves Saint Laurent, Azzaro, Balmain, Carven che ha indossato nella sua carriera.

8. PICASSO PRIMITIVO al Quay Branly di Parigi . Dal 28 marzo al 23 luglio, grande mostra su Picasso Primitivo e l’arte non occidentale al Museo del Quai Branly Jacques Chirac. www.quaibranly.fr

9-Celebrare il centenari0 di RODIN. Per celebrare il centenario della morte del grande scultore Auguste Rodin, tra gli artisti più noti in Francia e nel mondo, una grande mostra al Grand Palais di Parigi dal 22 marzo al 31 luglio 2017, un nuovo sguardo su uno dei padri della scultura moderna.

10- Brindare ai 40 anni del CENTRE POMPIDOU, icona di Francia
Compie 40 anni – è stato inaugurato il 31 gennaio 1977 – il Beaubourg, Centro nazionale d’arte e cultura Georges Pompidou, realizzato dagli architetti Renzo Piano e Richard Rogers.

 

 

 




Monte Lussari, sciare dentro a un sogno a forma di Presepe

Sciare sul Tarvisio, a Monte Lussari, è come sciare dentro a un sogno a forma di Presepe.  Non a caso proprio il profilo di Monte Lussari, nel biancore invernale, è una delle icone più classiche del Friuli Venezia Giulia.  Monte Lussari è un minuscolo borgo nato attorno ad un convento, luogo tutt’oggi di pellegrinaggio, e arroccato a 1790 metri nel cuore delle Alpi Giulie al confine tra ben tre Paesi, Italia, Austria e Slovenia.  Non che d’estate non abbia il suo fascino. Ma d’inverno, sommerso dalla neve e nel silenzio più totale della valle, lo scenario di Monte Lussari è magia pura. Anche perché una volta chiusi gli impianti di risalita, in inverno si è completamente isolati dal resto del mondo. Il borgo infatti, sospeso tra sogno e magia, è raggiungibile solo con la cabinovia Camporosso da Tarvisio o a piedi.

A Monte Lussari le giornate scorrono pigre tra i piaceri della tavola e la meraviglia dello spettacolo naturale su cui si affaccia il borgo. Ma volendo non mancano proposte un po’ più attive. Ed  è proprio lo sport all’aria aperta è il protagonista delle giornate nel Tarvisiano e, soprattutto, lo sport sulla neve. Rispetto al resto d’Italia a Monte Lussari è difficile infatti che ci sia carenza di neve: lo scenario è  infatti generalmente coperto dal manto immacolato della neve da novembre ad aprile grazie alla particolare posizione geografica del comprensorio. Qui si può sciare su 33 km di piste e, in particolare, sulla leggendaria Di Pampero che per molti anni è stata teatro dei mondiali di sci femminili e che Monte Lussari scende a valle, per quattro km e mille metri di dislivello con repentini cambi di pendenza e lo schuss finale. Qui si può sciare anche in notturna. Per alternare, a breve distanza da Monte Lussari e dal Tarvisiano si può scegliere anche il comprensorio di Sella Nevea o le stazioni sciistiche di Arnold Dreilaendereck in Austria, Kranjska Gora in Slovenia, Passo Pramollo ancora in Austria e Bovec in Slovenia. Il Polo della Val Saisera con i sui 40 km di piste è invece l’approdo ideale per chi preferisce il fondo alla discesa, mentre per passeggiare, magari ciaspole ai piedi, si possono scegliere diversi percorsi tra cui i laghi di Fusine, il Saisera Wild Trek e il sentiero degli abeti di Risonanza. Nel tarvisiano si può perfino sperimentare la slitta trainata dai cani husky, ovvero lo sleddog magari con Ararad, uno dei fondatori della scuola Internazionale Mushing che ha sede a Fusine in Valromana e protagonista, tra l’altro, della mitica spedizione “Sulle orme di Balto”, 1200 chilometri in Alaska. A portata di macchina inoltre si possono raggiungere le stazioni termali in Carinzia e città d’arte come Ljubljana o Klagenfurt.

foto Claudio Costerni