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Scalata all’Allianz Tower

Per tutti gli sportivi alla ricerca di nuove sfide, domenica 18 settembre si terrà la Salomon Running Milano, la manifestazione di running giunta alla sua sesta edizione che lo scorso anno ha coinvolto la città richiamando oltre 2.300 partecipanti. Per la second aovlta è possibile scalare la Allianz Tower, la second atore piùalt ad’Itlaia e aggiudicarsi il trofeo.
Grande attrattiva della gara è linfatti ’eccezionale scalata dell’Allianz Tower, futuro quartier generale milanese di Allianz Italia. I runner iscritti alla corsa competitiva dovranno scalare 557 gradini per raggiungere il 20° piano dell’Allianz Tower e quindi scendere dal lato opposto. In totale, un percorso di 650 metri all’interno della torre, 1.126 gradini (inclusi i 12 di raccordo tra la scala esterna del grattacielo e l’area del parco) e un dislivello in altezza di 87 metri.
I vincitori delle categorie femminile e maschile del secondo Trofeo Allianz Tower si aggiudicheranno dei soggiorni gratuiti per due persone presso il Relais & Châteaux Borgo San Felice , mentre agli atleti classificati al 2° e 3° posto andranno in dono delle confezioni di vino prodotte dall’Agricola San Felice in Toscana.

 

 




In fuga al Grand Hotel Kronenhof per combattere la sindrome da rientro

È settembre e il rientro alla routine può essere particolarmente difficile da affrontare.…Niente di meglio quindi, per hi può, di allontanare la malinconia di un fine settimana di totale relax.
A Pontresina, St Mortiz, un’ora e mezza di autostrada da Milano,  il Grand Hotel Kronenhof di Pontresina propone con i “weekend SPA&Energy”, pensati per combattere la sindrome da rientro e validi nei periodi 8-11 settembre, 15-18 settembre, 22-25 settembre, 6-9 ottobre e 13-16 ottobre. Un’occasione ideale  per ricaricarsi ed esplorare un territorio particolarmente suggestivo che in autunno si veste d’oro e di rosso.
Per godere al meglio dei benefici del weekend fuori porta, all’arrivo gli ospiti lasceranno al concierge del  Grand Hotel Kronenhof  tutti i dispositivi tecnologici (a iniziare dal cellulare) che permettono loro di essere collegati con il mondo e li riprenderanno solo al termine del soggiorno, dopo aver ritrovato carica e leggerezza mentale.

La proposta presso il Grand Hotel Kronenhof  prevede momenti dedicati allo sport immersi nel foliage autunnale dell’Engadina, trattamenti mirati presso la Kronenhof SPA sotto i consigli della Spa Manager, Nadine Böning-Soares – premiata come “SPA Manager dell’anno” dalla rivista economica svizzera Bilanz – e una sessione di Pilates.




Limoni si trasforma in beauty center

Trucco e parrucco da Limoni dove l’elegante lounge,  completa di cabine (skin care, make up, brow e nail bar), offre anche un’occasione per ritagliarsi un’ora di relax con trattamenti personalizzati. Non più quindi un semplice negozio di profumeria, ma un beauty center dove rinascere con un’esperienza di bellezza a 360 gradi che sappia anticipare ed esaudire le esigenze di stile  femminili e maschili. L’idea è quella di offrire in un unico ed elegante ambiente nei centri cittadini, e quindi a portata di mano anche in pausa pranzo, trattamenti in grado di soddisfare qualsiasi esigenza con prezzi accessibili e personale altamente specializzato.

Il primo negozio a compiere il grande salto è il flagship store di Limoni a Milano in corso Buenos Aires. Ma tra i progetti del gruppo vi è quello di una progressiva espansione su tutto i territorio.

LLG Leading Luxury Group, la holding a cui fanno riferimento sia Limoni che La Gardenia,  ha affidato i servizi Hair Styling e Barberia delle beauty lounge Limoni e La Gardenia a Hair Studio’s e Barberia Elite, i brand del Gruppo Panariello.

 




“Integratori alimentari: efficaci, sicuri e salutari”

di Elisa PediniÈ stato presentato alla stampa la prima “Review sull’Integrazione Alimentare”: ovvero, un dettagliato resoconto scientifico sugli integratori alimentari condotto da “Integratori Italia” di AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari).

Da diversi anni, la ricerca scientifica si è data l’obiettivo di validare il ruolo delle sostanze presenti negli integratori alimentari nel coadiuvare le funzioni fisiologiche in soggetti sani. Nonostante la difficoltà oggettiva di dimostrare scientificamente un beneficio clinicamente rilevante sul mantenimento dello stato di salute e del benessere psico-fisico, possiamo, oggi, finalmente, disporre di dati scientifici che confermano quanto i diversi componenti degli integratori: dalle vitamine e minerali, ai prebiotici e probiotici, agli estratti vegetali, sino alle numerose molecole biologicamente attive, derivate dagli organismi animali e vegetali, svolgano, effettivamente, tale ruolo.

Un pool di otto tra i maggiori esperti italiani, composto dalla dr.ssa Franca Marangoni, dal prof. Benvenuto Cestaro, dal prof. Giovanni Scapagnini, dal dr. Andrea Poli, dal prof. Vincenzo De Leo, dalla prof.ssa Patrizia Restani, dal prof. Lorenzo Morelli e dal prof. Giancarlo Cravotto, ha realizzato, dopo oltre un anno di lavoro, questo resoconto, che fa chiarezza sia sui principi attivi, sia sulle diverse esigenze nelle varie fasi della vita.

Pochi sanno che l’Italia è leader per la produzione e la qualità di questo tipo di prodotti e il loro utilizzo è un importante coadiuvo al benessere. Ritengo sia utile illustrare i punti cardine, di quanto emerso dai dati scientifici, al fine di legarli a quelli che potrebbero essere gli aspetti pratici e quotidiani di maggior interesse. Poche sono le informazioni divulgate su questo tipo di prodotti, che, invece, potrebbero risultare degli ottimi alleati in periodi di particolare fabbisogno energetico o nutrizionale, o in periodi delicati della vita. Ci tengo sia chiaro il messaggio che, esattamente come il loro stesso nome implica, m’accingo a parlare di prodotti che integrano uno stile di vita, già sano, in individui che godono di benessere sia fisico che mentale. Nessun integratore può sostituire il potere di: una dieta equilibrata e metodica, che dev’essere sempre “funzionale”, ovvero, rispondere alle condizioni fisiologiche e al dispendio energetico, badando anche alla biodisponibilità dei nutrienti; un regime di vita igienico; un’attività fisica quotidiana e delle relative endorfine da sport, meglio ancora se svolto all’aria aperta. Tuttavia, esistono periodi nei quali il nostro stato di benessere viene messo alla prova e allora, può essere necessario integrare la nostra dieta con elementi concentrati di sostanze, per affrontare al meglio determinate situazioni. In particolare, la vita quotidiana comporta alti fattori di stress, che possono provocare alterazioni al nostro benessere. Tutti i nutrienti si trovano nei cibi, ma, alle volte, in percentuali così ridotte, che, per far fronte a un determinato fabbisogno, si dovrebbe arrivare a mangiare quantità improponibili d’uno o più alimenti. Ecco che, allora, intervengono gli integratori, la cui azione, scientificamente provata, è volta proprio a supplire eventuali carenze, anche, di nutrienti,fondamentali, ma non di facile reperimento, come lo iodio o la vitamina D.

Gli studi scientifici, di cui vi sto parlando, hanno evidenziato, per esempio, che meno del 5% degli italiani assume le cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura, che rappresentano, invece, l’apporto di fibre consigliato e necessario. L’assunzione di questi alimenti consente la fermentazione degli acidi grassi a catena corta, i quali, favoriscono l’elasticità di piccolissimi canali che abbiamo nell’intestino e che si aprono, nel momento in cui mangiamo, per consentire l’assorbimento dei nutrienti. Se questa elasticità è ridotta, essi restano aperti troppo a lungo, consentendo l’ingresso anche alle tossine, causa della cosiddetta “infiammazione silente”. Siccome l’Italia produce i migliori integratori alimentari al mondo e 7 italiani su 10 ne fanno uso e 4 su 10 vorrebbero essere maggiormente informati sui benefici e le controindicazioni; allora, ritengo utile portare informazione su questo argomento e contestualmente rassicurare sulla validità di questi prodotti. Sembra scontato, ma lo dico, sarebbe opportuno sottoporsi a degli esami clinici per comprendere cosa esattamente manca al nostro organismo in quel momento, causando, per esempio, spossatezza o inappetenza o insonnia e quindi, andare ad agire con un integratore che risponda al nostro fabbisogno, chiedendo consiglio al medico di base o al farmacista. Riconosco che, non sempre, s’incontra grande informazione su questo argomento, neppure presso i professionisti della salute, ma, voglio rassicuravi anche su questo: il dott. Alessandro Colombo, Presidente di “Integratori Italia”, ci ha reso noto in conferenza stampa che sono già stati fatti corsi di aggiornamento in collaborazione con Federfarma e presto hanno in previsione d’effettuare i medesimi anche con i medici di base.

Molto importante è, anche, sottolineare gli altissimi controlli presenti in Italia, su tutta la filiera della produzione: dal campo al banco della farmacia. Le leggi sono fortemente restrittive e la supervisione dei NAS è costante. Quello che era un tempo il metodo estrattivo utilizzato solo nei laboratori, è stato portato a livello industriale: le estrazioni dei nutrienti sono tutte effettuate in acqua e il procedimento è altamente selettivo: nel senso che vengono già escluse tutte quelle materie che potrebbero risultare nocive, o anche solo fastidiose. Questo rende la qualità degli integratori altissima e toglie il rischio di controindicazioni. In più, l’etichettatura in Italia deve essere chiara e dettagliata, cosa che impone una rigorosa descrizione del prodotto. Mi piace, comunque, ricordare che, nonostante l’assenza di controindicazioni, è sempre bene fare riferimento a medici e farmacisti per i migliori consigli e non affidarsi al web. Inoltre, è sempre buona precauzione, specificare se si è sotto cura farmacologica di qualunque genere. Concludo con qualche spunto pratico. Partiamo dal cervello, l’organo più importante e al centro dell’essere umano. Col tempo, le sue funzioni rallentano e degradano, dunque, è vitale prendercene cura. Anche in questo caso, l’allenamento quotidiano è fondamentale, ma lo stress, cui è sottoposto, eleva i fattori di rischio, che vanno prevenuti. Essendo l’organo più importante, è anche il più protetto e quindi, parlare di biodisponibilità per il cervello è alquanto relativo. La colina è una sostanza fondamentale per il suo funzionamento, come gli omega3 e nello specifico il DHA, un acido grasso. Inoltre, esistono sostanze fitochimiche, come i polifenoli, dette “trainer”, che risultano di grande efficacia: come la curcumina, i mirtilli e le epicatechine del cacao. Parlare dello stress cerebrale ci consente d’introdurre, anche, l’uso dei probiotici, la cui assunzione regolare prima degli esami, per esempio, abbassa notevolmente lo stress. Tali integratori hanno, in realtà, un’importanza notevole per la nostra salute e gli studi scientifici ne mostrano l’estrema efficienza, per per diversi motivi: la flora batterica interna è vastissima e per questa ragione va curata; l’integrazione di batteri risulta essere fondamentale, perché l’alto livello d’igiene dei cibi ha comportato la drastica diminuzione dei batteri che introduciamo, indebolendo le nostre capacità di difesa: basti pensare a quando andiamo in vacanza in luoghi dove l’igiene è più scarsa, il primo a essere attaccato è l’intestino. Infine, la ricerca ha permesso di creare questi integratori con la selezione di batteri migliori, al fine di darci salute e non certo produrre infiammazioni, anzi, il loro impiego previene proprio l’“infiammazione silente” di cui ho parlato sopra. Un altro organo fondamentale è, naturalmente, il cuore. Nell’ambito cardio-vascolare siamo molto avanti ed esistono composti realmente molto validi, in particolare per la riduzione del colesterolo LDL. Quello che è importante, come ho già detto, è fare delle analisi e valutare quanto si è distanti dalla soglia. Fino a un 5%, spesso, è più che sufficiente modificare la dieta, oltre, bisogna ricorrere a integratori specifici se non, addirittura, a terapia farmacologica. A questo punto, dato che i ginecologi sono i maggiori prescrittori di terapie a base d’integratori, non posso non parlare delle donne. Oggi, che l’età del primo parto s’è spostata molto in avanti, è importante fare uso di buoni integratori, soprattutto, bisogna tener presente che i micronutrienti vanno introdotti ben prima dell’inizio della gravidanza, ovvero, nel momento in cui si decide di cercare un figlio. Altra tematica femminile, è la cellulite. Partendo dal presupposto che, spesso, siamo di fronte a predisposizioni genetiche o a pillole contraccettive troppo forti per il metabolismo, si mostrano di forte aiuto tutti quegli integratori che facilitino la lipolisi: come quelli a base di finocchio, betulla o mirtillo.

Per chiudere, non si possono tralasciare i cosiddetti “botanicals”, ovvero, tutte quelle preparazioni di origine vegetale, che trovano le loro radici nell’antica medicina tradizionale. Anch’essi integrano la dieta e riducono i fattori di rischio. Gli italiani sono il popolo che più si affida alle erboristerie per questi prodotti. Le erbe più utilizzate sono: la cassia, per il transito gastro-intestinale; l’echinacea, per il sistema immunitario e urinario; la valeriana, per il sonno e il ginseng, che, generalmente, viene indicato come tonico, ma il suo nome latino è “panax”, proprio per indicare che i suoi utilizzi sono plurimi: la panacea di tutti i mali.




Burgenland, un’Austria da scoprire dove splende sempre il sole

Non siamo i soli a poterci definire come Paese del sole. Anche l’Austria ha una regione del sole,  Burgenland,  che vale la pena di scoprire e offre una media di 300 giorni di sole all’anno. Il  Burgenland, al confine con l’Ungheria, è tra le regione austriache quella meno conosciuta. Ma è un peccato. Si tratta infatti di un’area che vanta meraviglie artistiche (non è un caso che Burgenland significhi proprio terra di castelli), splendidi scenari naturalistici (con ben sei parchi nazionali), numeroso fonti termali e una cultura enogastronomica che gode dell’influenza delle diverse popolazioni che hanno abitato nel territorio.  Una regione che non assomiglia per nulla all’idea canonica di Austria e, anche per questo, varrebbe la pena visitare. Nel Burgenland  infatti non vi sono montagne, ma distese pianeggianti a perdita d’occhio, colline tondeggianti, aree verdi fluviali e filari di viti infiniti. Il Burgenland è raggiungibile in auto, treno o autobus da Graz o da Vienna.

Come terra di confine il territorio è costellato da castelli rocche con funzione difensiva attorno a cui si sono, nei secoli, sviluppati interi paesi. Il Burgenland è la regione austriaca meno conosciuta, ma è ricca di suggestioni culturali e naturalistiche. Burgenland vuol dire terra dei castelli, a testimonianza della sua posizione di confine e della sua funzione difensiva contro gli Ottomani. Molti paesi sono nati intorno a rocche difensive. Tra i più noti vi sono il trecentesco  forte Forchtenstein, quartier generale della famiglia Esterházy sorge arroccato a ud, sui monti Rosaliengebirge, del trecento. Ma vi sono anche il castello di Lockenhaus, altra roccaforte degli Esterhàzy e ultimo castello cavalleresco d’Austria,  oggi adibita a hotel; il castello di Güssing, costruito sul cono di un vulcano spento e da cui si può ammirare un panorama mozzafiato; il castello di Bernste, della famiglia Batthyány e dove visse conte Ladislaus Almasy, a cui è ispirato “Il paziente inglese”; il castello barocco di Halbturn, ex residenza estiva dell’imperatore.

La scoperta del Burgenland  non può che partire dal capoluogo  Eisenstadt, la “città di ferro” per via delle mura ritenute inespugnabili, legata a doppio filo con i principi ungheresi Esterházy e il compositore Josef Haydn che per trent’anni rimase a servizio della città e dei principi. Gli Esterházy sono una delle più antiche famiglie nobiliari dell’Ungheria ed erano, a partire dal 1600, tra le famiglie più ricche dell’Europa centrale. Proprio Esterházy, nonostante le diverse proprietà possedute nella regione, scelsero Eisenstadt come residenza principale.  Il magnifico castello barocco ancora oggi è  testimone della potenza e della ricchezza raggiunta dagli Esterházy.

Per chi preferisce una full immersion nella natura il  Lago Neusiedl (Neusiedler See) e il parco nazionale di Neusiedler See-Seewinkel, patrimonio dell’umanità Unesco, costituiscono  un perfetto punto di partenza per escursioni naturalistiche, birdwatching e attività all’aria aperta (attorno al lago e nella grande pianura pannonica ci sono piste ciclabili per 2.500 i chilometri, non manca poi la possibilità di praticare vela, windsurf, kite o golf).  In quest’area di confine tra le Alpi e la puszta ungherese, vive un’eccezionale molteplicità di specie, animali e piante sono presenti anche nelle aree alpine, asiatiche o mediterranee. Non solo.  Questa riserva, vero e proprio concentrato di biodiversità e varietà paesaggistica, comprende diversi tipi di habitat: il lago della steppa con la presenza di canneti, i laghi di acqua salata che durante la stagione estiva evaporano, dune di sabbia e la torbiera bassa dell’Hànsag. Proprio dal Neusiedler See-Seewinkel transitano gli stormi di uccelli migratori che dall’Europa volano in Africa, per questo il aprco è diventato un vero e rprio eden per tutti gli appassionati di birdwatching.




Italia, Europa e India in bicicletta. A passeggio sulle due ruote

La primavera è nell’aria, l’aria frizzante, il sole e i prati dove iniziano a spuntare i primi fiori fanno subito venire voglia di spolverare le biciclette e, pedalando nel verde, andare alla scoperta di angoli d’Italia più o meno nascosti. Non occorre rivangare i mitici Coppi e Bartali per potersi godere qualche ora di relax sulle due ruote. Ormai in tutta la Penisola (per non parlare poi di Paesi come Francia, Austria e Germania in pole position nella cultura del trasporto sostenibile) si stanno diffondendo strade ciclabili o comunque percorsi a basso traffico per tutte la famiglia. L’e-bike, ovvero la bici elettrica, ha poi ampliato ancora di più l’accessibilità ai percorsi ciclabili …a giovani di tutte le età. Insomma un fine settimana sulle due ruote è un sicuro antistress, permette una full immersion nella natura e, allo stesso tempo, di apprezzare con tutta calma paesaggi e borghi pittoreschi, senza poi considerare che, in vista della prova costume, qualche giorno di attività (anche) sportiva, può rappresentare un vero e proprio toccasana.

 

LE QUATTRO CICLOVIE D’ITALIA Certo, orientarsi tra le diverse proposte non è semplice. I percorsi sono diversi e, necessariamente legati alla propria zona di residenza (a Milano, ad esempio, la ciclabile dell’Adda passa attraverso il Parco di Leonardo; chi vive a Mantova può godersi anche giornalmente la ciclabile del Mincio e a sud, infine, la valle d’Itria ha aperto numerose vie) o ai diversi interessi, sportivi, naturalistici o artistici. Ma qualche spunto per organizzare un week end sulle due ruote con la bela stagione in arrivo, può essere fornito dall’ultima CosmoBike, la fiera internazionale della biciletta di Verona, dove per la prima volta sono state premiate, da professionisti del cicloturismo, le quattro ciclovie più belle d’Italia nel corso dell’Italian Green Road Award.

L’Assisi-Spoleto-Norcia, è risultata la prima vincitrice dell’Italian Green Road Award. Si tratta di un percorso di 102 km che attraversa, in sei tappe, borghi medioevali, paesaggi incontaminati e luoghi di culto. Una via di indubbie suggestioni storiche e naturalistiche. Si parte da Assisi e, circondati da un paesaggio collinare dove predominano uliveti e vigne, si arriva alla Cascata delle Marmora, passando per il tracciato della vecchia ferrovia Spoleto-Norcia. Una vacanza senza pensieri nel cuore verde dell’Italia ciclabile che unisce sport, arte e delizie enogastronomiche, non per altro l’Umbria è la terra della porchetta e del tartufo. Si tratta di un percorso in massima sicurezza e adatta a tutti dove le pendenze non superano il 4,5%. Per informazioni e bike tour ci si può rivolgere a: Umbria & Bike (www.umbriabike.eu, 075.5067101), Gira L’Umbria (Antonella Tucci 348.8916928, info@giralumbria.it), La Spoleto Norcia (Luca Ministrini, 320.2895750, info@laspoletonorciainmtb.it)

Al secondo posto si attesta la ciclabile Cortina-Venezia, una via verde di 191 km che nasce nel Parco Regionale delle Dolomiti d’Ampezzo sotto le famose tre Cime delle Dolomiti. Dopo aver percorso i primi 50 km sul sedime della vecchia ferrovia fino al lago di Santa Croce, tra boschi e sentieri, si prosegue nel territorio veneto fino ad approdare alla città lagunare. Il percorso è interamente segnalato permette di scoprire scenari suggestivi e alcuni dei borghi più caratteristici del territorio come Belluno, Bassano del Grappa Asolo nota anche come la città dai cento orizzonti, Treviso, fino ad arrivare, dopo aver pedalato lungo il Sile, all’incanto di Venezia. Per esplorare la ciclovia, ci si può rivolgere a Fun Active Tours (www.funactive.info, 0474.771210) e a Simonetta Bike Tours (334.5487382 www.simonettabiketours.it)

Al terzo posto del podio infine si posiziona la Cycling Riviera è un percorso adatto a tutti, dove il mare è protagonista. La pista ciclo-pedonale del Parco Costiero Riviera dei Fiori si snoda per i 24 km della vecchia linea ferroviaria tra Ospedaletti e San Lorenzo a Mare. Il percorso è stato studiato per regalare comfort, benessere e divertimento senza troppi pensieri. Sul percorso sono presenti cinque punti di ristoro per una meritata pausa relax ed è inoltre presente la galleria museo che celebra la storia della Milano-Sanremo. Per organizzare la giornata, si può fare riferimento al sito www.cyclingriviera.com dove sono riportati anche i diversi punti di noleggio delle bici (contatto: 349.4916209) presenti lungo il percorso.

L’Italian Green Road Award ha infine assegnato una menzione speciale per la via Claudia Augusta, ovvero la ciclabile che dall’Italia sale in Germania, percorrendo la via ampliata dall’imperatore Claudio tra il porto adriatico di Altinum al Danubio. L’itinerario ciclistico fa rivivere l’antica via culturale e commerciale e dell’impero romano e offre, agli intrepidi che si vogliono avvicinare a questo itinerario, un incredibile varietà di paesaggi, borghi e, ovviamente, un varco alpino. Il percorso dalla Germania all’Adriatico lungo la via Claudia Augusta è particolarmente amato dai cicloturisti tedeschi per cui la pista è al secondo posto tra le migliori ciclabili europee. L’Italian Green Road Award, in particolare, di questo colossale itinerario, ha preso in considerazione la Valle dell’Adige. Si tratta della pista nota come “Ciclabile dell’Adige” che corre, parallela al fiume, nel cuore della valle a sua volta circondata da montagne. Si parte dal lago di Resia (Curon, in provincia di Bolzano), lungo la Val Venosta fino a Merano e Bolzano e quindi attraverso la val d’Adige fino a Trento. La ciclovia si snoda per 208 km di emozione pura tra boschi, prati, vigneti e frutteti, dove predomina il paesaggio fluviale che assicura una immersione nella natura. Grazie al suo andamento da Nord a Sud, il percorso lungo l’Adige è caratterizzato da una leggera discesa. Numerosi e capillari i servizi a disposizione dei ciclisti. Da non perdere infine le soste golose tra una tappa e l’altra a base di canederli, polenta e vino. Dal 23 al 15 maggio, volendo, si potrà percorrere la via con Augustour, una manifestazione cicloturistica organizzata in tre tappe e in compagnia dove ogni partecipante è invitato a godersi il cammino andando al proprio ritmo, fermandosi dove vuole e usufruendo di alcuni servizi dell’organizzazione (trasporto bagagli, transfer e ristori). Per informazioni: Bike&More: 0471 272659; www.augustour.it

UNO SGUARDO OLTRECONFINE Le Alpi di Kitzbühel in Austria possono essere rappresentare una valida meta per gli amanti delle passeggiate su due ruote, anche elettriche. Il paesaggio di montagna è unico e suggestivo: le Alpi di Kitzbühel si estendono a nord dal Wilder Kaiser al Parco Nazionale Alti Tauri, e a sud dalla Zillertal fino alla Valle di Saalbach a est. Già dalla primavera, sia in quota che a la valle, l’offerta dei percorsi per escursioni a piedi, in bicicletta e mountain bike è vastissima. L’area offre centinaia di km di piste ciclabili e sentieri di montagna che invitano all’attività sportiva all’aria aperta, vie verdi da cui godere, senza lo stress del traffico cittadino, della bellezza del paesaggio alpino. La regione, in effetti, è una delle più grandi destinazioni e-bike al mondo con una vasta rete di stazioni di noleggio e ricarica delle batterie che garantisce sempre il servizio. Tra le gite da non perdere e alla portata di tutti, vi sono il giro del lago Pillersee e i percorsi che attraverso la valle Brixental e che toccano le suggestive località di Kirchberg, Schwarzsee e, appunto, Kitzbühel. Per superare il giro della “Coppa del mondo “, da St. Johann, Schwendt e Kössen bisogna avere una buona condizione. Per chi comunque preferisse evitare ogni sforzo, gli impianti raggiungono comunque le località più suggestive dell’area, come l’Hohe Salve da cui si gode di una delle più belle viste panoramiche del Tirolo. Qui ci si può concedere una pausa golosa presso la Gipfelalm Hohe Salve, una terrazza panoramica che ruota. Le Alpi di Kitzbühel offrono i infine un’altra ragione per dedicarsi all’attività all’aria aperta: le delizie gastronomiche preparate dagli chef membri dell’associazione KochArt, un gruppo di ristoratori che cucina esclusivamente con i prodotti contadini locali, di origine controllata e riconoscibili sui menu. Non serve portarsi appresso la propria attrezzatura sportiva. Persino per le bici elettrice a Kitzbühel c’è solo l’imbarazzo della scelta tra alberghi e negozi che affittano le due ruote più adeguate al proprio livello di forma fisica.

UNA META ESOTICA Mai pensato di andare in bici in India? No, probabilmente. Eppure, dopo aver passato giorni e giorni a visitare templi, fortezze a antichi castelli, ma soprattutto immersi nel caos delirante del traffico delle città asiatiche tra vacche, tuk tuk e camion colorati, l’oasi di Keoladeo Ghana National Park apparirà come un vero e proprio paradiso. La località, ancora completamente nascosta al turismo di massa, si trova nel Rajastan, a Bharatpur, ed è facilmente raggiungibile da Agra. Il parco Keoladeo (una delle incarnazioni di Shiva) è un’ex riserva di caccia reale e prende il nome da un tempio situato al suo interno, tappa è assolutamente consigliata per chiunque sia interessato alla cultura locale. Il bramino che si occupa del tempio, delle scimmie, dei cervi, delle tartarughe e anche dei gatti (vegetariani esattamente come il bramino) è sempre disponibile a scambiare quattro chiacchiere con i viaggiatori di passaggio. Quest’oasi naturalistica di incredibile suggestione è stata dichiarata Patrimonio Unesco ed è considerata una delle riserve principali al mondo per l’allevamento e la riproduzione degli uccelli. Nei suoi 29 chilometri quadrati trovano infatti rifugio, anche alle zone paludose, più di 360 specie di cui molte rare. La bici è il mezzo migliore per visitare il parco in tutta la sua estensione, rilassarsi, trovare il proprio punto di osservazione preferito e, finalmente, prendersi una boccata d’ossigeno dopo i faticosi itinerari nella terra dei re. Le bici, funzionali, si affittano all’interno del parco.




La cromoterapia secondo Vesna Pavan

di Adriana Fenzi La cromoterapia è una “medicina alternativa” volta al trattamento dei disturbi di varia entità. Secondo i praticanti della cromoterapia i colori sono in grado di influenzare le funzioni dell’organismo, agendo a livello immunitario, metabolico e nervoso.

Vesna Pavan, l’artista che dipinge le donne, ha studiato a fondo la cromoterapia e il lavoro sui chakra e ha deciso di produrre le sue opere considerando anche la funzione terapeutica dei colori. Il “Cromatismo Pavaniano” è un lavoro sui colori puri e sul gioco tonale dei contrasti che crea vibrazioni positive. Non è solo la scelta dei colori, ma anche l’affiancamento degli stessi che deve generare sensazioni psico-fisiche nell’osservatore. Il colore viene percepito dall’occhio di chi guarda, ma anche l’ambiente può modificare la percezione del colore. Utilizzando colori puri Vesna riduce al minimo questo rischio.

Il giallo e l’arancione ad esempio suscitano vitalità, il giallo e l’azzurro provocano serenità, il bianco dona equilibrio e relax mentale, il marrone comunica calore, il verde aiuta la concentrazione, il rosso genera una senso di leggerezza e distrazione e il magenta regala entusiasmo.

I colori  dialogano con le frequenze del nostro corpo, ad  esempio il blu genera frequenze che si collocano tra i 430/490 nanometri, di conseguenza ha effetti benefici sulla mente, aiuta la concentrazione e l’introspezione, infonde un’alta qualità di energia favorendo la comunicazione. Il viola invece, essendo un colore con una doppia personalità, deve essere armonizzato con colori d’affiancamento come il verde e il giallo, che riportano la frequenza e la forza di questo colore a livelli ottimali per una lunga serenità.

Quando l’artista lavora ai suoi monocromi pensa sempre a dove potrebbero essere collocati e a che cosa dovrebbero comunicare. Il lavoro diviene più complesso nelle opere pluricromatiche, dove bisogna tenere sempre presente la quantità di energia che deve irradiare un opera, in modo da non creare disturbi sul lungo periodo. Immaginare un’opera già inserita nel suo contesto oggi è più difficile, in quanto  non c’è più un vero e proprio confine tra ambiente domestico e lavorativo; quindi è fondamentale introdurre negli spazi, dove si vive o si lavora, opere dai colori nutrienti e disintossicanti per la mente, lo spirito e il corpo, in base all’attività che si andrà a svolgere in quell’ambiente ed alle ore di permanenza  in esso.

Secondo la Pavan “Il colore è una medicina e lavora in risonanza con il nostro campo elettrico, avvolgendoci in un moto perenne di cessione ed assorbimento neuro-psicofisico”.




Pedalando verso la primavera sulle ciclabili più belle d’Italia

La primavera è nell’aria, nonostante i calendari ufficiali dicano tutt’altro. L’aria frizzante, il sole e i prati dove iniziano a spuntare i primi fiori anno subito venire voglia di spolverare le proprie biciclette e, pedalando nel verde, andare alla scoperta di angoli d’Italia più o meno nascosti. Ecco quale idee per queste giornate primaverili …nonostante tutto. Un buon punto di partenza è stato dato dall’ultima edizione di Cosmobike che ha premiato con l’Italian Green Road Award la Assisi-Spoleto-Norcia, la ciclabile Cortina-Venezia e la Cycling Riviera.

L’Assisi-Spoleto-Norcia  è un percorso di 102 km che attraversa, in sei facili tappe, borghi medioevali, paesaggi incontaminati e luoghi di culto. Per informazioni e bike tour ci si può rivolgere a: Umbria & Bike (www.umbriabike.eu, 075.5067101), Gira L’Umbria (Antonella Tucci 348.8916928, info@giralumbria.it), La Spoleto Norcia (Luca Ministrini, 320.2895750, info@laspoletonorciainmtb.it)

La ciclabile Cortina-Venezia è una via verde di 191 km che nasce nel Parco Regionale delle Dolomiti d’Ampezzo per poi giungere alla città lagunare. Per esplorare la ciclovia, ci si può rivolgere a Fun Active Tours (www.funactive.info, 0474.771210) e a Simonetta Bike Tours (334.5487382 www.simonettabiketours.it)

La Cycling Riviera è un percorso adatto a tutti, dove il mare è protagonista. La pista ciclo-pedonale del Parco Costiero Riviera dei Fiori si snoda per i 24 km della vecchia linea ferroviaria tra Ospedaletti e San Lorenzo a Mare. Il percorso è stato studiato per regalare comfort, benessere e divertimento. Per organizzare la giornata, si può fare riferimento al sito www.cyclingriviera.com dove sono presenti anche i diversi punti di noleggio delle bici (contatto: 349.4916209).




Bormio chic ma low cost già a inizio stagione

Per chi non vede l’ora di rimettersi gli sci ai piedi, Bormio è un paradiso da non perdere dove la stagione inizia tra poco, il prossimo 28 novembre. Si scia su uno comprensorio molto vasto (è previsto uno ski pass unico per le tre aree sci ovvero Bormio, Santa Caterina Valfurva e San Colombano per 115 km di piste perfettamente battute e per ogni livello e collegate tra loro da un servizio bus gratuito), ci si può rilassare in centri termali di eccellenza e, la sera si possono gustare le meraviglie della cucina valtellinese in un contesto d’eccezione. Ma soprattutto, chi sceglie di dare il via alla stagione sciistica a Bormio può farlo a cuor leggero o quasi con offerte salva portafoglio per tutta la famiglia.

Dal 28 novembre al 18 dicembre 2015 (e poi ancora, a fine stagione, dal 2 al 10 aprile 2016) con un soggiorno a Bormio di almeno quattro notti in hotel o in appartamento (sei se i giorni ricadono nel periodo di Sant’Ambrogio)  per avere lo skipass incluso nel prezzo. Con meno di cento euro (e tariffe partono da  99 euro a persona) si riesce ad organizzare una vacanza sulla suggestiva neve di Bromio. Per chi non può prendersi così tanti giorni di ferie non mancano comunque le altre offerte low cost: dal 28 novembre al 18 dicembre infatti lo skipass per adulti per due giorni costa 48 euro (24 per i bambini che, dal terzo giorno, se accompagnati, non pagano).   

pacchetto  che include un soggiorno di 7 notti con skipass comprensoriale di 6 giorni a partire da 240 euro a persona.

 Nel periodo dal 9 al 30 gennaio e dal 12 al 26 marzo 2016, previste offerte convenienti anche per le settimane bianche a Bormio: le tariffe partono da 240 euro a persona per un soggiorno di 7 notti, incluso skipass di 6 giorni nelle tre aree di Bormio, S. Caterina e S. Colombano.

Non mancano naturalmente pacchetti e riduzioni per le famiglie: sotto gli 8 anni, per esempio, i bambini possono avere lo skipass gratuito (Bormio, S. Caterina, S. Colombano) grazie all’offerta “Baby gratis” (per ogni adulto che acquista uno skipass con validità da 3 a 21 giorni consecutivi; per baby si intendono i bambini nati nel 2008 e anni successivi, necessario esibire un documento d’identità, lo skipass è nominativo e con foto). Inoltre c’è “Piano famiglia”, valido per nuclei famigliari di almeno tre persone (minimo un genitore e due junior nati tra il 2000 e il 2007), che prevede lo sconto del 10% sul Bormio Skipass, a partire da 5 giorni consecutivi. Dal quinto skipass acquistato, verrà inoltre riconosciuto uno sconto del 40% sulla tariffa ridotta di listino.  Il Piano famiglia è escluso nel periodo natalizio (26/12/2015 – 8/1/2016) e non è cumulabile con l’offerta Baby Gratis o altre promozioni.

Limitata alla ski area di Bormio c’è infine l’offerta “Sabato in famiglia”, valida nei sabati dal 9 gennaio al 9 aprile 2016: in questo caso, chi acquista un giornaliero ne potrà avere uno omaggio per il proprio bambino (nato nel 2008 o anni successivi). Senza dimenticare l’idea speciale per chi compie gli anni: in questo caso basta presentarsi il giorno del proprio compleanno insieme a un amico, per ricevere in regalo uno skipass giornaliero.

Oltre che per gli sport invernali e le vette, Bormio è famosa anche per le sue terme: un binomio – quella tra lo sci e il benessere delle calde acque termali naturali (37°- 43°) – più invitante che mai grazie a Bormio Pass Sci & Terme, card realizzata in sinergia con i centri QC Terme Bagni Nuovi e Bagni Vecchi. Valida dal 19 dicembre 2015 al 10 aprile 2016, la tessera, facilissima da usare, garantisce grande flessibilità: con Bormio Pass Sci & Terme si possono infatti acquistare da un minimo di 2 ad un massimo di 8 servizi, da utilizzare come e quando si vuole (entro 8 giorni dalla data di acquisto) Per “servizi” si intende il singolo accesso giornaliero presso gli impianti di Bormio Skipass (Bormio, S. Caterina, S. Colombano) oppure il singolo ingresso giornaliero presso Bagni Nuovi o Bagni Vecchi (accesso ai bagni per ragazzi a partire da 14 anni). I prezzi? Si va da 84 euro (tariffa che comprende due servizi) fino a 244 euro (8 servizi)




E’ la stella alpina la regina del benessere dell’estate

E’ la stella alpina la novità di stagione del centro Spa & Vital delle Terme di Merano.  La regina delle montagne è un anti-age, nutriente e idratante naturale. Più in dettaglio la stella alpina è utile per la cura della pelle e per la prevenzione dell’invecchiamento cutaneo, riduce le rughe e i piccoli segni d’espressione, grazie all’elevato contenuto di antiossidanti. Possiede inoltre ottime proprietà nutrienti e idratanti. La pelle trattata regolarmente con prodotti a base di stella alpina risulta nutrita in profondità e appare liscia, rigenerata e completamente rivitalizzata. Anche le pelli mature, tendenti all’impurità, ritrovano purezza e luminosità grazie alle proprietà antinfiammatorie della stella alpina.

Il benessere a base di stella alpina inizia con un rilassante bagno salino con estratti di stella alpina che tonifica la pelle e rinforza il tessuto connettivo (20 minuti a 33 euro). Segue un impacco corpo effettuato su lettino ad acqua per un effetto piacevole e ancora più efficace. Il trattamento nutre intensamente, rivitalizza, rigenera la pelle e contrasta la formazione delle rughe; stimola inoltre la formazione di nuove cellule cutanee e aiuta la pelle a neutralizzare i radicali liberi dannosi (20 min. 39 euro). Si chiude con un massaggio rilassante con olio di stella alpina originale altoatesina dall’effetto rilassante e nutriente, grazie proprio all’olio puro e naturale ricavato dalla stella alpina (45 min. 63 euro). Tutti i trattamenti, oltre che singolarmente, possono essere effettuati in un unico pacchetto nutriente, rivitalizzante, rigenerante e antirughe: quello della “Stella alpina altoatesina”, che include anche l’ingresso di due ore alle Terme Merano. Il costo è di 134 euro.

La stella alpina originale altoatesina utilizzata a Terme Merano proviene dalle coltivazioni dell’Alta Val Venosta, a 1.800 metri di altitudine.