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Free Ski Day in Trentino il 16 dicembre

Sabato 16 dicembre è una data da segnare in agenda: in Trentino si celebra il Free Ski Day.
In questa giornata i maestri delle scuole di sci del Trentino aderenti si mettono a disposizione degli sciatori di ogni livello dai quattro anni in su per lezioni collettive gratuite di due ore nelle discipline dello sci alpino, snowboard e sci nordico. Anche attrezzature e skipass saranno gratuiti per la durata della lezione.
Chi poi vuole cogliere l’occasione per prenotare un week end in questa data  partecipando così anche al Free Ski Day avrà uno skipass di due giorni al prezzo del giornaliero.
Nelle skiarea del Trentino gli sciatori hanno a disposizione  226 impianti con un’età media di esercizio inferiore ai 15 anni che risponde quindi a standard di sicurezza tra i più elevati in Europa.




Dolomiti Superski festeggia i sui primi 50 anni con il via alla stagione della neve sulle Dolomiti

Dolomiti Superski festeggia i suoi primi 50 anni dalla fondazione a Brunico dando il via a una nuova stagione della neve con diverse novità, offerte e impianti nuovi di zecca.
La stagione invernale per Dolomiti Superski inizia l’ultimo sabato di novembre, ovvero il 30 novembre, con prime aperture in sei comprensori. Come ogni anno, a seconda delle condizioni meteo e di innevamento, singoli impianti potranno iniziare la stagione già qualche giorno prima.

Nel dettaglio le date della stagione invernale dei dodici comprensori del circuito Dolomiti Superski sono: Cortina d’Ampezzo (30 novembre-1° maggio); Plan De Corones (30 novembre- 21 aprile); Alta Badia (5 dicembre- 6 aprile); Val Gardena-Alpe di Siusi (5 dicembre- 6 aprile); Val di Fassa- Carezza (5 dicembre-6 aprile); Arabba-Marmolada (5 dicembre-6 aprile); 3 Cime Dolomites (30 novembre- 21 aprile);  Val di Fiemme-Obereggen (30 novembre- 21 aprile); Rio Pusteria-Bressanone (5 dcembre-20 aprile); Alpe Lusia-San Pellegrino (30 novembre- 6 aprile); Civetta (30 novembre . 30 marzo). I due ski tour che più caratterizzano i comprensori del Dolomiti Superski, Sellaronda e Giro della Grande Guerra, aprono rispettivamente il 5 dicembre e dopo Natale.

L’alta stagione per Dolomiti Superski va dal 22 dicembre  al 6 gennaio  e dal 2 febbraio al 3 marzo. Nelle restanti giornate vige il prezzo di stagione. Confermate anche le promozioni di inizio e fine stagione, con il Dolomiti Super Première dal (30 nomvbre-21 dicembre) e, da metà marzo in poi, i Dolomiti Springdays. A partire dalla prossima stagione invernale 2inoltre, la scontistica “Junior” del 30% sul prezzo degli skipass giornalieri e pluri giornalieri viene estesa a tutti i minori di 18 anni (fino ad ora era riservata ai minori di 16 anni.

 

 




A due ore da Milano rinasce la stagione invernale del San Bernardino

A due ore di autostrada da Milano, sulle Alpi Svizzere, il San Bernardino si appresta a tornare i fasti di un tempo dopo l’acquisizione e riapertura degli impianti da parte di San Bernardino Swiss Alps. Gli sciatori sostenibili inoltre possono inoltre utilizzare lo skipass anche per muoversi sul territorio gratuitamente con i mezzi pubblici da Chiasso in poi.

Il San Bernardino offre quaranta chilometri circa di piste su due due ski aree, quella di Confin e quella di Pian Cales, sui versanti opposti del paese, oltre a circuiti per lo sci di fondo e innumerevoli percorsi nella natura, anche accompagnati da un biologo o a bordo di motoslitte elettriche o cani da slitta, e a un fitto calendario di eventi.

In particolare l’area  di Confin vanta 35 chilometri di piste e, grazie all’altitudine favorevole, l’innevamento naturale è garantito. Le piste partono da una quota di 2.525 metri e convergono alla Capanna Confin, a metà del comprensorio, a circa 2mila metri.  Da non perdere la leggendaria pista nera 12 “Al Mur”, un vero e proprio muro verticale che sfida anche gli sciatori più esperti. All’esterno della Capanna Confin, tappeti mobili e piste dedicate ai principianti offrono un’area ideale per chi è ai primi passi sugli sci. La parte bassa di Confin, oltre a garantire la discesa fino a valle, include una divertente pista rossa caratterizzata da cambi di pendenza. L’area di Pian Cales, praticamente all’interno del villaggio di San Bernardino, offre cinque chilometri di piste ideali per gli sciatori principianti e di livello intermedio.  Lo skipass stagionale (aulti: 640 franchi) consente poi di sciare tre volte gratuitamente nel comprensorio di Splügen Tambo e di avere uno sconto del 50% sugli skipass di Livigno e dell’Alta Valtellina (Bormio, Santa Caterina di Valfurva e Cima Piazzi) oltre che su quello di  15 piccole e medie stazioni del Canton Grigioni.

Al San Bernardino tra le novità della stagione ci sono l’apertura di un’enoteca, Suisse Wine Bar, e di un Bistrot, cui si aggiungono l’Igloo Fracch per colazioni,
merende e après ski, due snack bar (Buvette Acubona e la Hutte Pian Cales).




Al via l’avventura con I Misteri del Monte Rosa

“I Misteri del Monte Rosa” sono una proposta di avventura, sul modello dell’escape village,  per scoprire luoghi, leggende e tradizioni di Ayas, Brusson, Challand-Saint-Anselme e Issogne.
L’idea è quella di coinvolgere i partecipanti, grazie ai kit distribuiti dall’ufficio del turismo in giochi e enigmi che portino, tappa dopo tappa, alla scoperta del territorio del Monte Rosa.  Attraverso il gioco saranno raccontate ai viaggiatori di tutte le età le bellezze dei villaggi , rivelando il fascino delle leggende popolari, eredità culturale di inestimabile valore per le valli coinvolte. Le quattro esperienze sui misteri del Monte Rosa saranno disponibili 365 giorni l’anno a partire da dicembre 2024 e con tre eventi inaugurali: l8 dicembre 2024 a Brusson, il 27 dicembre 2024 -per Issogne e il 28 dicembre 2024 a Challand-Saint-Anselme. Per informazioni:  info@valdayasmonterosa.com.

Sempre a dicembre a stagione, dal fine settimana dell’Immacolata, prende il via la stagione della neve  del Monte Rosa nel comprensorio Tre Valli si inizierà a sciare da venerdì 6 dicembre con la messa in moto degli impianti che collegano Val d’AyasValle di Gressoney e Valsesia, attivi fino al 21 aprile 2025 (con l’eccezione dei settori di Champoluc-Crest e Punta Jolanda, in chiusura domenica 13 aprile).   Nelle Ski Area satellite, invece, gli impianti saranno attivi nei weekend 7-8 e 14-15 dicembre e, quindi, ogni giorno a partire dal 21 dicembre. Apertura continuativa fino al 16 marzo per AntagnodBrusson e Gressoney-Saint-Jean, che chiuderanno definitivamente la stagione il successivo weekend 22-23 marzo; gli impianti di Alpe di Mera resteranno attivi ogni giorno fino al 23 marzo, mentre quelli di Champorcher fino al 30.




Orbetello capitale del gusto

Dal 31 ottobre al 3 novembre Orbetello si trasforma in capitale del gusto. La laguna accoglierà infatti  nuovamente Gustatus – Il Senso del Gusto, manifestazione che celebra il gusto in tutte le sue sfumature, promossa dal Comune di Orbetello in collaborazione con il Consorzio degli Operatori Turistici Welcome Maremma e I Love Italian Food, con il patrocinio della Regione Toscana.

Gustatus 2024: spettacoli, musica, cultura e food experience Il programma di Gustatus 2024 offre un ricco ventaglio di attività adatte a tutte le età: spettacoli dal vivo, approfondimenti culturali, eventi diffusi nei bar della città, degustazioni enogastronomiche e tanta musica.  Grande attenzione sarà riservata al mondo culinario con il Maremma Show, pensato per gli amanti della buona tavola. Il programma prevede showcooking, degustazioni e talk show con ospiti d’eccezione, tra cui chef stellati e personalità di rilievo del territorio. Tra le esperienze proposte: degustazioni di formaggi e salumi, masterclass sul vino, blind tasting, approfondimenti sull’olio e visite guidate alle cantine locali. Gustatus trasformerà poi Orbetello in un palcoscenico vivace, con spettacoli di strada, concerti e performance artistiche che animeranno le serate. L’evento non mancherà di offrire iniziative culturali di grande interesse. Tra queste, GUSTATUS AL MUSEO, che si terrà presso il Museo Archeologico Guzman durante tutta la manifestazione. La mostra “L’Etruria a tavola. Alle origini del gusto nella Toscana antica” trasporterà i visitatori in un viaggio culinario nell’antichità, con un omaggio speciale: un ricettario antico per tutti i partecipanti. 

DeGustatus, il Salone del Vino di Orbetello La grande novità di questa edizione è DeGustatus, uno spazio interamente dedicato ai produttori di vino, protagonisti del Salone del Vino di Orbetello. Ogni giorno, nella suggestiva cornice della sala “Ex Frontone” in Piazza della Repubblica, i visitatori avranno l’opportunità di degustare i vini di diverse cantine, confrontandosi direttamente con i produttori in un’atmosfera intima e conviviale. L’evento, a pagamento, è pensato sia per gli appassionati che per i professionisti del settore. Il Salone del Vino di Orbetello aprirà le porte giovedì, venerdì e sabato dalle 17:00 alle 23:00; domenica dalle 11:00 alle 17:00.

Sport, natura e avventura in laguna. Per gli appassionati di sport e natura, sabato 2 novembre si terrà la “Barchinata“, una suggestiva gara amatoriale di voga sui tradizionali barchini da pesca di Orbetello. Nel pomeriggio, dalle 14:00 alle 17:00, l’Orbetello Kayak Experience offrirà sessioni gratuite di kayak nella Laguna di Ponente, permettendo di esplorare l’incantevole paesaggio lagunare. Sempre sabato pomeriggio, l’Associazione WWF della Provincia di Grosseto organizzerà una passeggiata ornitologica, aperta a tutti e gratuita, per scoprire le meraviglie avifaunistiche della zona. Domenica 3 novembre, invece, sarà il turno di “The BigOne“, una competizione di pesca sportiva in kayak che premierà la cattura della spigola più lunga.

 




Record di visitatori per la XIII edizione delle giornate FAI d’autunno

Le Giornate FAI d’Autunno, con le loro 700 aperture di luoghi solitamente inaccessibili o poco valorizzati in 360 città, sono state un’occasione unica per 386.000 visitatori – un record assoluto per l’edizione autunnale delle Giornate FAI – di conoscere le tante sfaccettature del nostro patrimonio culturale e artistico.

Il luogo più visitato è stato il Castello Ducale di Casoli (CH); secondo posto l’Ipogeo di Piazza del Plebiscito a Napoli, terzo posto per Palazzo Sciarra a Roma, quarto per la sede della Banca d’Italia a Bari. Chiude la classifica dei primi cinque lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze.

Anche i Beni del FAI hanno partecipato alla grande festa delle Giornate d’Autunno: il più visto è stato Parco Villa Gregoriana a Tivoli (RM), secondo posto per Villa del Balbianello a Tremezzina (CO), terzo per il Villa dei Vescovi sui Colli Euganei, quarto per Palazzo Moroni a Bergamo. Chiude la classifica Villa Necchi Campiglio a Milano.

Ancora una volta le Giornate FAI mettono in luce il legame straordinario dei cittadini italiani con il patrimonio culturale: una sorta di mappa artistica dell’Italia più bella, declinata nelle sue accezioni artistiche, naturalistiche e di curiosità e originalità.

E voi, avete partecipato alle giornate FAI d’autunno? Cosa avete visitato? Fatecelo sapere nei commenti!




A Rho una retrospettiva dedicata al pittore Aligi Sassu: “Il percorso pittorico. Passione, colore, luce”

E’ stata inaugurata oggi – sabato 19 ottobre – a Villa Burba, spledida location nel Comune di Rho (MI), una mostra di grande rilievo, dedicata a uno dei protagonisti più significativi della figurazione italiana del secolo scorso: Aligi Sassu.

L’esposizione, curata da Cristina Palmieri, vanta la collaborazione della Associazione culturale GPC Arte di Rho, della Galleria B&B ARTE di Canneto Sull’Oglio (MN) e della Fondazione Helenita e Aligi Sassu di Milano, e rimarrà aperta fino al 10 novembre con i seguenti orari: martedì, mercoledì, venerdì dalle ore 15.30 alle 18.30; sabato e domenica dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 18.30.

La retrospettiva comprende opere che vanno dalla fine degli anni Venti sino agli Anni Novanta del Novecento, tra cui il “Paesaggio industriale” del 1929, che il figlio di Sassu, Vicente (anch’egli presente all’inaugurazione), ha messo a disposizione. Questo lungo arco temporale permette di apprezzare – insieme alle ovvie differenze formali determinate dall’evoluzione a cui andò incontro il suo stile – l’immutabilità di alcuni elementi caratterizzanti dello sile di Sassu: l’utilizzo di cromie accese (in particolare il verde acido, che nessun altro pittore del tempo utilizzava), l’estremo dinamismo e l’accostamento tra realtà ed irrealtà.

Nato a Milano nel 1912, Aligi Sassu visse i fermenti che le avanguardie storiche, in primis il Futurismo, portarono nella città. Il padre, di origini sarde, si era trasferito nel capoluogo lombardo nel 1986, dopo essere stato uno dei fondatori del Partito Socialista Italiano nell’isola: a Milano strinse uno stretto legame di amicizia con Carlo Carrà, uno dei più rappresentativi esponenti del movimento futurista, con il quale condivideva l’impegno politico.

Aligi ebbe modo di frequentare, sin da giovanissimo, personaggi di spicco dell’ambiente artistico. La passione per le istanze futuriste lo indusse a studiare la pittura di Carlo Boccioni, ad approfondire gli scritti di Filippo Tommaso Marinetti e a cercare di conoscerlo. “La sua ricerca, di matrice chiaramente espressionista – ha spiegato durante la cerimonia di inaugurazione la curatrice – ha attraversato diversi decenni, rimanendo sempre fedele alla necessità dell’artista di farsi narratore appassionato, capace di immettere nelle proprie opere una vigorosa potenza espressiva. Da questa origina una pittura connotata da linee fluide, contrasti cromatici marcati e da una composizione equilibrata ma sempre incline al movimento e al dinamismo. Personalità carismatica, eclettica e coraggiosa, caparbia nel rivendicare l’eterogeneità e autonomia della propria espressività, apporta un indubbio contributo alla storia dell’arte italiana tra le due guerre, in virtù di un’ispirazione che è amalgama di culture, storia e vita”.

All’Accademia di Brera, Sassu conobbe Lucio Fontana, con il quale lavorò anni dopo ad Albissola. Quindi Tullio Mazzotti e Pablo Picasso, Giacomo Manzù e poi, a Parigi, Filippo De Pisis, Lionello Venturi e Fernand Lèger. Appassionato di due ruote, dedicò ai “Ciclisti” una serie di opere, mentre dal 1930, con la serie degli “Uomini rossi”, realizzò oltre cinquecento opere che ritraggono le figure più disparate, “da quelle mitologiche come i dioscuri e gli argonauti a quelle più popolane come i giocatori di dadi, i pastori, i suonatori e molte altre; personaggi dediti ad attività ludiche e passatempi come se si trovassero in un mondo magico, diverso dalla realtà”, come precisa Palmieri.

Una parte importante della sua pittura è costituita anche dalle opere sacre. Militò come antifascista e antifranchista, formando il Gruppo Rosso insieme a diversi altri artisti, tra cui Renato Guttuso. In seguito ad alcune manifestazioni venne incarcerato prima a San Vittore e poi a Regina Coeli, a Roma, con una condanna a dieci anni di reclusione. Trasferito al carcere di Fossano, venne scarcerato nel 1938 grazie all’intercessione di Marinetti, ma gli venne proibito di esporre. Dopo la guerra, acquistò una casa a Maiorca, nelle Baleari, dove soggiornò per svariati periodi dell’anno: in Spagna coltivò la passione per le tauromachie. Sassu fu anche ceramista, illustratore e scultore. Molto rilevanti anche i suoi murales e affreschi, nati da commesse istituzionali e pubbliche.

Vi invitiamo a passare da Rho per visitare questa interessantissima retrospettiva! Tutte le info sul sito del Comune.




Benvenuti nella Guida NON Guida di Milano: Milano fantastica

Lunedì 30 settembre abbiamo avuto il piacere di partecipare alla presentazione, presso la storica Libreria Bocca (situata in Galleria Vittorio Emanuele), della bellissima guida “Milano fantastica”, un progetto edito dalla casa editrice Peacock, su testi di Grazia Guarnieri e disegni di Giulia Lazzaron. Introduzione a cura di Francesca Vertucci. Il libro è scritto sia in italiano che in inglese, il che lo rende perfetto sia per i milanesi che vogliono conoscere tutti i misteri della propria città sia per i turisti, anche stranieri.

Sul sito della casa editrice leggiamo che Milano fantastica è una Guida NON Guida di Milano, un viaggio unico e affascinante attraverso la città che ha sempre incantato il mondo con la sua storia e i suoi profumi. Incontrerai: 

  • Grazia, la Tua Guida Fantastica; Grazia non è una guida turistica qualunque. Con lei, scoprirai storie reali ma straordinarie, intrecciate con la ricca trama storica della città. Ogni palazzo e ogni piazza di Milano hanno un segreto, un racconto che aspetta solo di essere svelato. Grazia ti condurrà attraverso itinerari insoliti.
  • Giulia, l’Artista; Lasciati ammaliare dalle opere di Giulia, l’artista contemporanea che, con i suoi disegni, trasforma Milano in un mondo incantato, aprendo porte che ti conducono in una dimensione dove la città diventa un luogo di sogni e meraviglia.
  • I Segnalibri Profumati; a rendere ancora più il tuo viaggio sensoriale, ci saranno i segnalibri profumati realizzati da Milano Fragranze. Questi piccoli effluvi non solo ti accompagneranno nelle letture, ma porteranno con sé le fragranze tipiche della città: il profumo dei fiori dei giardini, l’aroma del caffè negli storici bar della galleria e la brezza serale che soffia lungo i Navigli.

Come ha ben sottolineato Francesca Vertucci durante la serata di presentazione, questo progetto è molto interessante proprio per il suo approccio multisfaccettato, che unisce la bellezza e l’incanto della narrazione di Grazia al godimento delle fantastiche immagini create dalla fantasia di Giulia, per arrivare ad accostare i luoghi di cui leggiamo con i propri odori e profumi caratteristici.

Grazia ci ha raccontato che l’avventura è iniziata una sera in cui Giulia le ha proposto di creare insieme un libro su Milano, dicendo che aveva iniziato a disegnare una creatura con 6 occhi…e che a Grazia è venuta subito in mente la Milano spagnola con le sue 6 porte di ingresso alla città (da qui, il nome di sestieri per indicare i quartieri). 

Dalla passione di Giulia per le mante nascono invece le due protagoniste del libro: Mantica e Lucina, per l’appunto due mante che ci raccontano i loro viaggi per Milano. Come leggiamo nell’introduzione, non a caso tra le prime pagine del libro la mappa della Milano antica ricalca la forma di una sinuosa manta, dal greco mantis-mantis, ovvero “indovino”, ma anche dall’ispanico-americano “coperta, mantello”. Una sorta di prefazione e premonizione di ciò che seguirà nel libro: una serie di misteri, segreti e fascinazioni sulla città più ambivalente e discussa di tutta Italia.

Attraversermo quindi Milano passando dai Navigli, la Darsena, Brera, Montenapoleone, Piazza Affari, la Galleria Vittorio Emanuele, l’Ippodromo, il Castello Sforzesco e tanto altro. E in questo viaggio saremo accompagnati anche da un bellissimo segnalibro profumato con uno dei meravigliosi profumi di Milano Fragranze (in questo caso Brera).

Milano Fragranze è un marchio di profumi che celebra la bellezza e la diversità di Milano attraverso fragranze uniche, ispirate ai luoghi più iconici della città. Lo “Spirito del Luogo” (il Genius Loci) è l’ispirazione dietro ogni profumo, che consente di raccontare la storia delle persone e dei luoghi che hanno reso Milano una città unica sia ieri che oggi.  Come sostiene Marcel Proust nella sua opera “La Recherche Du Temps Perdu”, l’odore e il sapore delle cose possono rimanere impressi a lungo nella nostra memoria e riemergere inaspettatamentedopo qualche tempo. Milano Fragranze cattura questa essenza e crea profumi che possono evocare i ricordi della città in modo unico e personale.

Ogni profumo di Milano Fragranze è un viaggio olfattivo che ti trasporta nei quartieri e nei monumenti più emblematici di Milano. Dalle note fresche e luminose dei giardini segreti fino alle sfumature intense e sofisticate della vita notturna milanese, ogni creazione riflette l’anima cosmopolita e dinamica della città.  Al momento il brand conta 10 referenze: Panettone, Piazza Affari, La Prima (dedicato a La Scala), Derby (che richiama l’Ippodromo ovviamente), Brera, Cortile (fragranza che ricrea l’atmosfera dei ballatoi delle case di ringhiera), Diurno (conoscete la storia dell’Albergo Diurno di Porta Venezia?), Basilica, Galleria e Naviglio. Le formulazioni sono il risultato di un’attenta selezione di materie prime pregiate e il risultato sono profumi ricchi e complessi, ideali sia per chi cerca un’eleganza discreta che per chi desidera un aroma più audace.

Trovate la registrazione della presentazione del libro sul Canale YouTube della Libreria Bocca (https://www.youtube.com/LibreriaBocca1775), gestito con verve ed energia da Giorgio Lodetti, e ovviamente potete comprare il libro nelle migliori librerie (costo: 20€) e sul sito della casa editrice Peacock (https://www.studiopeacock.net/). Sul sito ufficiale di Milano Fragranze (https://www.milanofragranze.com/) potete invece acquistare le fragranze, il discovery kit, le candele (Panettone è in assoluto la nostra preferita!), gli accessori e anche il libro!




60° Wildlife Photographer of the Year – Milano 2024

Per chi di voi non la conoscesse, the Wildlife Photographer of the Year è la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo, in cui vengono esposte le immagini vincitrici dell’omonimo concorso indetto dal Natural History Museum di Londra. 

In occasione del suo 60° anniversario, per la prima volta questa mostra verrà presentata a Milano in contemporanea all’esposizione londinese e si svolgerà nella nuova prestigiosa sede del Museo della Permanente (in via Turati 34) dal 22 novembre 2024 al 9 febbraio 2025. Gli organizzatori – l’Associazione culturale Radicediunopercento – promettono un allestimento straordinario: le 100 foto premiate saranno infatti stampate su grandi pannelli e avranno una nitidezza e una profondità eccezionali grazie alla retroilluminazione a led, offrendo al pubblico un viaggio coinvolgente e immersivo e un’esperienza ‘viva’ della natura.

Le straordinarie immagini documentano le meraviglie della natura: dal comportamento degli animali alle specie in estinzione, dai dettagli sorprendenti del mondo vegetale agli scorci inediti dei paesaggi ancora incontaminati, ma anche i reportage in prima linea sui cambiamenti del clima e sulla crisi della biodiversità. Un monito a preservare il pianeta e un incoraggiamento a modificare le azioni umane, che continuano a plasmare l’ambiente, verso un futuro ecosostenibile.

Qualche anteprima? Vi possiamo dire che tra le 14 immagini con Menzione d’onore che si ritroveranno nel percorso della mostra milanese vi saranno: la prima foto realizzata con smartphone premiata al concorso, The Last Resting Place di Randy Robbins (USA), che mostra il completamento del cerchio della vita di una femmina di cervo mulo; Stormy Scene di William Fortescue (UK), che ha assistito alla complessa relazione dei leoni in accoppiamento; Hooked di Tommy Trenchard (Sudafrica), che ha colto il momento angosciante in cui uno squalo viene issato a bordo di un peschereccio spagnolo nell’Oceano Atlantico meridionale; e, nella categoria fino a 10 anni, In the Spotlight di Shreyovi Mehta (India), un’immagine suggestiva di un pavone nel Parco nazionale indiano di Keoladeo a Bharatpur.

Non mancheranno le richiestissime visite guidate del venerdì sera con Marco Colombo, noto naturalista e fotografo pluripremiato al Wildlife, e le serate di approfondimento con i grandi fotografi. Inoltre tornano gli appuntamenti del giovedì sera, che saranno dedicati a speciali visite guidate tematiche con grandi nomi della divulgazione scientifica.

Per tutte le informazioni, e per acquistare i biglietti, visitate il sito dedicato alla mostra.




Grazzano Visconti è green con Verde Grazzano

Verde Grazzano dà appuntamento al prossimo anno, dopo il successo dell’ultima tre giorni che ha riunito il salotto del giardinaggio nel castello e nel parco che fu di Luchino Visconti.

In questo appuntamento green che chiude la stagione estiva si possono ammirare e comprare piante rare oltre a poter partecipare a laboratori originali en plein air firmati dagli espositori di Verde Grazzano per conoscere le api o le farfalle, imparare a interpretare il linguaggio della natura, i segreti dei fiori e degli alberi, il loro messaggio alchemico, conoscere i segreti delle iris barbate, fare propria l’arte della composizione floreale o la tradizione dell’acquerello botanico o avvicinarsi alla botanica olistica, imparando a utilizzare, dopo averlo creato, il proprio smudge.

Senza considerare che ogni occasione è quella ideale Grazzano Visconti, con il suo castello, il teatro e il borgo costruito tra fine ‘800 e inizio ‘900 con fattezze medievale (si aprla di stile neomedievale) dal sogno del duca Giuseppe Visconti di Modrone di costruire un  luogo dove vivere, come in un borgo medievale, lontani dalla città e dalle industrie, coltivando la terra e dedicandosi all’artigianato. A portare il Duca alla realizzazione di questo immaginario ha concorso la sua adesione al movimento Arts and Crafts. Il borgo, disegnato dal Duca Giuseppe con l’aiuto dell’architetto Campanini, si sviluppa a ferro di cavallo intorno al castello costruito nel 1395 su concessione di Gian Galeazzo Visconti, come dono per la sorella Beatrice andata in sposa a Giovanni Anguissola e rientrato sotto la proprietà dei Visconti di Modrone nel 1870.