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Caramanico Terme, il benessere nella terra di Celestino V

 

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Caramanico Terme è un piccolo angolo di paradiso immerso nel Parco Nazionale della Majella ancora, per fortuna, celato agli occhi die più che raramente si spingono in questo territorio a due ore da Roma.  La distanza da Pescara è di soli quaranta km, ma una volta arrivati a Carmanico Terme sembra di entrare in una dimensione parallela: un piccolo borgo isolato e gentile dalle case di pietra completamente fuori dal tempo e circondato da una natura selvaggia. Non è un caso che proprio questo territorio, sia stato per secoli terra di eremiti che, nella natura, traevano forza e ispirazione.  Il più noto? Celestino V, il Papa del gran rifiuto che, tornato Fra Pietro Angelieri ha cercato rifugio in questa natura, oggi come quasi mille anni fa,  dalla struggente bellezza, dominata da aspri dirupi, picchi, praterie e e da boschi di faggi e frassini, modellati dalla roccia. Ma sul territorio, si contano una cinquantina tra eremi e antichi santuari, rifugio, nel corso dei secoli di mistici, ma anche di briganti e partigiani.

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A Caramanico Terme si arriva inerpicandosi da Pescara su una strada che attraversa gli Appennini, tra minuscoli borghi in pietra e boschi di querce e faggi. La strada, come si usa ormai dire, è “sfidante”, curve a perdifiato, ma con la bella stagione può essere perfino divertente percorrerla sulle due ruote. E soprattutto, una volta arrivati a destinazione, a Caramanico,  lo scenario è di quelli che aprono il cuore: il verde accecante dei boschi e il profumo delle ginestre in fiore che coprono la montagna danno le vertigini mentre lo sguardo vaga nel susseguirsi di montagne che si perde nell’orizzonte e su cui si staglia, maestoso, il profilo a panettone della Majella. Caramanico Terme si protende, con le case del borgo antico serrate su un crinale roccioso, verso la Valle dell’Orta, in un suggestivo susseguirsi di monti, fiumi e lievi ondulazioni con una profondità di scenario che mette i brividi. E, mentre l’orizzonte da Caramanico Terme spazia, senza trovare ostacoli, sull’infinito  le stradine del centro storico corrono ripide verso la parte bassa dell’abitato, dividendosi in vicoli e gradinate, aprendosi in piazzette incorniciate da palazzi e da chiese monumentali medievali.

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In questo borgo medioevale, confluiscono acque termali miracolose dai nomi decisamente evocativi, acque sulfuree e antiossidanti (“La Salute”) e acque diuretiche (“Pisciarello”) che aiutano a depurare l’organismo dalla frenesia quotidiana. Acque in cui immergersi, da bere, da inalare e alla base di prodotti mirati che, sapientemente applicati, purificano e rigenerano la pelle. Trascorrere un week end rigenera, ma una vacanza più lunga può ritemprare mente e fisico in vista dell’autunno. L’offerta non manca tra hotel a tre e a quattro stelle, appartamenti e camere, compreso l’Hotel Terme Maiella (085 92301), un albergo liberty completamente restaurato e inserito all’interno del parco in cui, dai primi del ‘900 è presente lo stabilimento termale storico delle Terme di Caramanico. Ma per una coccola in più l’indirizzo è quello de La Réserve (085 9239502) oasi che oramai da vent’anni, è il posto ideale per dedicare tempo a se stessi a contatto con una terra ricca di acque e di fanghi dalle proprietà terapeutiche, di verde e di aria pura.  L’hotel, progettato dall’architetto milanese Filippo Piattelli (e ristrutturato da Bruno Rainaldi, vincitore del Compasso d’Oro nel 2004) emerge per la sua struttura lineare e per il suo design d’avanguardia (La Réserve infatti era stata selezionato alla VI Biennale), ma al contempo rispettoso delle tradizioni, nel verde abbagliante della valle.

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Qui rigenerarsi è facile come respirare tra piscine termali affacciate sulla valle dell’Orfento, percorsi spa, trattamenti benessere di operatori sempre all’avanguardia  e l’attenta cucina della brigata di Antonello De Maria che, sotto l’occhio vigile del dottor Corrado Pierantoni, propone la tradizione abruzzese rivisitata in chiave salutista per una perfetta rémise en form.  L’offerta benessere conta su un centinaio di alternative tra massaggi orientali e occidentali, rituali termali, trattamenti estii e di medicina estetica per soddisfare, al meglio, le esigenze di ogni tipo di clientela, da quella giornaliera a quella settimanale, che cerca a La Rèserve la strada per ritrovare il proprio benessere.  Tra le novità il massaggio drenante integrato “pride” di Concetta e il trattamento facciale “staminal green” che, in nove passaggi accuratamente spiegati da Maria Grazia, toglie almeno cinque anni dal viso riportando alla luce il “tesoro” nascosto sotto stati di stress e diversi kg di trucco.  Da non perdere poi il massaggio californiano di Rita, operatore con oltre 31 anni di esperienza tra l’Hotel Terme Maiella e La Réserve, grazie ai movimenti molto estesi e avvolgenti sull’intero corpo, aiuta la circolazione e libera la mente dallo stress quotidiano o  il water stretch un trattamento eseguito in acqua che abbina tecniche di rilassamento ad altre di riequilibrio posturale e aiuta  a ritrovare la serenità nella propria vita quotidiana.

 

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Dal 2018 poi ci sarà una ragione in più per spingersi sulle montagne abruzzesi della Majella: tra La Réserve e l’Hotel Maiella Terme sarà infatti costruito un nuovo parco termale di quattro piscine di acqua sulfurea e zone curative, affacciato sulla valle dell’Orfento, dove potersi rilassare ammirando la natura circostante.

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Il benessere a Caramanico Terme passa anche dall’immersione nella natura che circonda il borgo. Il Parco della Majella invita alla scoperta degli imponenti paesaggi costellati da caratteristiche case in pietra e delle antiche chiese romaniche, testimoni di un misticismo che, da sempre, ha pervaso queste valli. A pied, a cavallo, in mountain bike o perfino in quad, un’escursione nel parco nazionale della Majella è sempre rigenerante, Majambiente (085 922343) offre diverse proposte di escursioni organizzate nel Parco e mette a disposizione le proprie competenze per l’organizzazione di escursioni personalizzate con guide professionali. Tra le mete consigliate e adatte a tutti: l’escursione ad anello che scende nella gola scavata dall’Orfento attraverso il sentiero delle scalette; le gole calcaree della valle e del canyon carsico delle “Marmitte Giganti o Rapide di Santa Lucia” e il safari notturno. Per chi ha più tempo la scoperta degli eremi millenari che ancora si trovano, celati, sula Majella, è un percorso decisamente suggestivo.

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Musica, terme e stelle per la Notte Celeste

Save the date: il 17 giugno le terme in Emilia Romagna si vestono a festa con La Notte Celeste 2017, un’occasione da non perdere per trascorrere un week end alla scoperta di borghi e, arte e mare e, allo stesso tempo coccolarsi in alcune delle più note località termali italiane. Per Notte Celeste tutti i 23 centri termali della regione resteranno aperti fino a tarda sera con un fitto programma di iniziative che celebreranno la notte del benessere tra terme, musica, spettacoli e stelle in 19 località, da Salsomaggiore Terme a Riccione. Strade e piazze saranno addobbate sulle tonalità del celeste e del bianco,  i colori che contraddistinguono l’evento. 

 Si può scegliere fra le rustide sulla spiaggia al calar del sole a Rimini e a Punta Marina, i tour guidati fra le palazzine Liberty di Salsomaggiore Terme, le feste in piscina, a Monterenzio, a Riolo Terme, a Cervia. A Riccione c’è il concerto anni ’70 di Ivan Cattaneo nel giardino delle Terme. Si balla sotto le stelle a Castrocaro e in piazza a Bagno di Romagna. A Bertinoro si può stendere una tovaglia sull’erba per un pic nic celeste. A Castel San Pietro Terme va in scena uno spettacolo musicale con giochi di luci e mapping 3D, mentre a Sassuolo si terrà l’esibizione dei talenti televisivi di Italia’s got Talent. A Porretta Terme chiunque sappia suonare la chitarra può avere l’occasione della sua vita e far parte del concerto corale “Mille Chitarre”, mentre a Monticelli si sorseggiano apertivi celesti sul solarium sotto le stelle. In alcuni comuni le iniziative partiranno già dal giovedì pomeriggio.

Il filo conduttore del 2017 è la “pavement art”, un’installazione che trasforma un semplice pavimento in un luogo da sogno virtuale. In ogni località il pubblico si potrà posizionare in un punto “magico”, dove avrà la sensazione di trovarsi in mezzo ad un luogo incantato.

Salsomaggiore Terme e le sue Terme (Pr)

Il centro di Salsomaggiore Terme sarà animato con visite guidate lungo i percorsi del Liberty. A Palazzo Berzieri, sede delle terme, ci sarà l’installazione della Pavement Art. Alle 21 la festa in Piazzale Berzieri per lo spettacolo di Radio Number One. Il lancio di palloncini luminosi concluderà la serata.  Info 0524/82111

Terme di Monticelli (Pr)

Musica dal vivo sotto le stelle presso il centro termale. Dalle ore 19 aperitivi. Gran finale con il lancio di palloncini luminosi. Info 0521/657425

Sassuolo e le Terme della Salvarola (Mo)

Alle 21.30 piazza Garibaldi si accenderà con l’Art Festival dove sono attesi gli artisti di Italia’s Got Talent. Non mancheranno la Pavement Art e il lancio di palloncini. Info 0536/987530 – 880801

Terme dell’Agriturismo a Monterenzio (Bo)

Alle Terme dell’Agriturismo La Notte Celeste sarà celebrata un pool party, una festa in una piscina di acqua termale, con dj set, buffet e cocktail bar a bordo piscina. Si ballerà fino a tardi sotto le stelle in un party estivo originale a pochi chilometri da Bologna. C’è la possibilità di fermarsi anche la notte nelle case coloniche della struttura. Nell’area piscina sarà installata la Pavement Art e da qui si potrà assistere al lancio di palloncini luminosi. Info 051/929791

Castel San Pietro Terme e le sue Terme (Bo)

Il centro medioevale di Castel San Pietro si riempirà fin dal mattino di sabato con i mercatini del cibo di qualità Quest’anno c’è il “trenino celeste” che farà la spola fra il borgo e il centro termale. La sera spettacolo musicale con giochi di luci e mapping 3D. Tanti intrattenimenti alle Terme dove sarà installata la Pavement Art. Per concludere la serata, il lancio di palloncini e un appetitoso spuntino celeste. Info 051/6954159

Porretta Terme Comune di Alto Reno Terme e le sue Terme (Bo)

Nel corso de La Notte Celeste ci saranno anche concerti di pop music e ska e di cover music (ore 21). Domenica arrivano la Banda di Porretta (ore 14), le animazioni con Radio Number One e (ore 16. 30) lo spettacolare concerto 1000 Chitarre, raduno dove chiunque può esibirsi. E fino al 24 giugno c’è una mostra sul Liberty nel centro termale. Info 0534/521111

Terme di Punta Marina (Ra)

Tutti possono iscriversi al grande torneo di beach-volley sulla spiaggia con tanto di festa finale in riva al mare a base di musica e birra e salsicce alla griglia. E’ questo il programma di Punta Marina per La Notte Celeste. Non mancherà l’installazione tridimensionale della Pavement Art per lo scatto fotografico da condividere sui social. Info 05444/37222

 

Castrocaro Terme e Grand Hotel Terme & Spa (Fc)

Per chi andrà a Castrocaro per il weekend, la festa comincia giovedì sera con una commedia dialettale in piazza. Venerdì pomeriggio c’è un percorso benessere alle terme, aperitivi con musica dal vivo, infine il concerto gospel in piazza. Sabato proseguono i tour guidati alle terme e alla Città Fortezza di Terra del Sole e alle 20.30 decolla la festa de La Notte Celeste con musica i tutta città e lancio di palloncini. Domenica visita guidata alla Fortezza di Castrocaro. Info 0543/769631

Bagno di Romagna e le sue Terme (Fc)

Venerdì i negozi faranno sconti alle donne. La sera festa in piazza con musiche e danze. Sabato pomeriggio in piazza c’è una riedizione di Giochi Senza Frontiere per i più piccoli mentre la sera la piazza si anima con uno spettacolo in piazza dedicato all’acqua e lancio dei palloncini luminosi. Domenica si chiude con la Gran Fondo del Capitano, una grande festa per ciclisti e spettatori. Info 0543/ 911046

Bertinoro e Grand Hotel Terme della Fratta (Fc)

Venerdì 16 giugno stand gastronomici e musica dal vivo e sport al centro sportivo comunale. Sabato 17 La Notte Celeste entra nel vivo con l’aperitivo celeste nel giardino del centro termale con degustazione dei vini e dei prodotti gastronomici del territorio. Il pubblico potrà partecipare a un’escursione guidata alla scoperta delle fonti e poi stendere una coperta per una cena a picnic nel parco delle terme. La serata prosegue con un concerto celeste con musica dal vivo. Alle 23.30 lancio dei palloncini luminosi. Domenica mattina il concerto di buongiorno nel parco e una piccola colazione. Alle10.30 visita guidata alle sette e preziose fonti termali. Info 0543/469213

Cervia e le sue Terme (Ra)

Sarà un weekend dedicato al benessere e all’attività sportiva. Venerdì all’alba (ore 6) a Pinarella c’è risveglio in riva al mare con la pratica del Qi gong. Alle 9 passeggiata nordica tra mare e pineta a Milano Marittima e per tutto il giorno visite guidate alle saline di Cervia a bordo di una barca. Alle 19 occhi puntati sul tramonto in salina (su prenotazione). Si potrà poi festeggiare nella piscina termale fino a tarda sera con musica stellare e piaceri conviviali. Domenica alle 6 del mattino concerto all’alba sul mare a Pinarella. Domenica continueranno le visite storico naturalistiche in salina in barca. Info 0544/973040

Riolo Terme e le sue Terme (Ra) 

Venerdì sera a Riolo Terme La Notte Celeste comincerà con un… giallo. Al ristorante Acquavitae alla Rocca è in programma una cena particolare dove ai commensali sarà richiesto di scoprire un piccolo mistero, dovranno indovinare dove è nascosto un certo bottino. Sabato pomeriggio Pool party a ritmo stellare nella grande piscina termale con vetrate sul parco con dj set di musica anni 70-80 e 90. Info 0546/71045

Rimini e Riminiterme

A Riminiterme La Notte Celeste sarà una lunga festa in spiaggia dedicata a tutta la famiglia. Si parte alle 18.30 con attività per bambini in spiaggia. Si mangerà in riva al mare con una grande rustida di pesce azzurro, organizzata con la Compagnia di Pescatori e ascoltando il cantastorie romagnolo Nevio Bedin. Alle 21 spettacolo di danza e alle 23 fuochi d’artificio. Il lancio dei palloncini luminosi chiuderà la serata. Il centro benessere rimarrà aperto fino a mezzanotte ci si potrà scattare una foto ricordo nel luogo magico del Pavement Art. Ingresso gratuito, cena a pagamento. Info 0541/424011

Riccione e le sue Terme (Rn)

Una Notte Celeste speciale quella di Riccione Terme perché partirà venerdì con una visita guidata al Centro di recupero e riabilitazione delle tartarughe marine e prosiguirà con una passeggiata in riva al mare sotto le stelle. Sabato sera Riccione Terme ospita Ivan Cattaneo, un tuffo nel passato per i nostalgici figli delle stelle. Il pubblico potrà godersi il concerto nella pineta del centro termale. A fine serata il lancio di palloncini luminosi. La  Notte Celeste continua domenica al centro di benessere termale con una presentazione delle ultime novità come il trattamento rimpolpante Blue Secret. Info 0541/602201




La Réserve punta sui colori della salute

La Réserve, oasi di relax e benessere ai piedi della Majella, festeggia i suoi primi vent’anni e punta tutto sulla nutraceutica, ovvero sulla scienza del mangiar bene e vivere meglio, prevenendo i malesseri attraverso una alimentazione sana che si fonda sui “principi attivi” naturalmente presenti negli alimenti. E sano, è bene sottolinearlo per o più scettici,  non vuole assolutamente dire insapore. Anzi.  L’attenta cucina della brigata di Antonello De Maria, sotto l’occhio vigile del dottor Corrado Pierantoni, propone la tradizione abruzzese rivisitata in chiave salutista per una perfetta rémise en form che, allo stesso tempo, esalta i sapori e i colori della cucina del territorio. Il rosso della salsa tradizionale di pomodoro nutraceutico a km zero abbinato al verde dell’olio nutraceutico a crudo e al bianco degli spaghettoni creati da due grani locali antichi (solina e saragolla), per un piatto italiano, semplice, sano e, appunto, nutraceutico, eletto a simbolo dei vent’anni de La Réserve: “Spaghetto 2.0”, una ricetta che fa bene e piace a tutti.

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Tecniche moderne alla base di ogni piatto, rispetto rigoroso della stagionalità degli alimenti, una filiera cortissima e certa e una grande tradizione regionale come punto di partenza,  sono questi i punti di forza dell’offerta gastronomica de La Réserve. Qualche idea? “La primavera” un antipasto tutto in verde dove, su una spuma di piselli si adagiano fave e asparagi … dove già il colore invita a tuffarsi nel piatto che porta, con delicata decisione, i sapori e i colori della primavera direttamente sul palato. Peccato non poterne avere una zuppiera intera, non sarebbe avanzata. Indimenticabile anche la ricciola, servita con patate e pistacchi ma soprattutto con gli “agretti”, ovvero la barba del frate che riportano alla tradizione. Un’idea in più è poi quella di unire la classica torta di carote e mandorle al succo d’arancia. Proprio grazie alla cucina della tradizione rivisitata all’insegna della leggerezza, Le Regard, ristorante de La Réserve  ha ottenuto il premio “Gusto & Salute” 2017 dal Gambero Rosso.

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Proprio sui colori si fonda la proposta salutista di Pierantoni, medico endocrinologo e nutrizionista e collaboratore presso La Réserve, che parte dal bianco zolfo proprio in onore della località, Caramanico terme, nota dal tempo dei romani per le proprietà miracolose dell’acqua sulfurea (La Salute) che in queste valli scorre copiosa. Lo zolfo, terzo minerale per abbondanza nel corpo umano (dopo calcio e fosforo), si acquisisce quasi completamente attraverso alimenti di origine animale e in alcuni vegetali come legumi, aglio, cipolla, asparagi, cavoli e tutta la famiglia delle crucifere…). Il corpo, come sottolineato da Pierantoni, ha bisogno di zolfo per la costruzione di quasi tutte le biomolecole importanti (enzimi, ormoni, amminoacidi, anticorpi, antiossidanti), ma negli alimenti viene spesso distrutto dalla riparazione e dalla cottura dei cibi. Un tema su cui occorre prestare quindi attenzione.

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Per Pierantoni in ogni caso un buon metodo per insegnare ai pazienti a mangiare in modo più sano è quello di abbinare a ogni giornata a un diverso colore della salute così da sfruttare al meglio anche i principi propri di ogni colore, ottenendo la sinergia massima tra cromoterapia e potere antiossidante dei cibi. L’idea è quella di partire dai colori più eccitanti a inizio settimana e terminare con quelli che rilassano maggiormente. Ecco come:

LUNEDÌ -CIBI ROSSI dalle fragole alle ciliegie fino ai pomodori e ai peperoni. Si tratta di alimenti che favoriscono il drenaggio dei liquidi e la circolazione vascolare e linfatica. Senza considerare che il rosso è il colore per eccellenza dell’energia.

MARTEDÌ – CIBI ARANCIO zucca, arance carote e albicocche, ad esempio, dai grandi poteri antiossidanti. L’arancio evoca leggerezza e calore.

MERCOLEDÌ – CIBI GIALLO ARANCIO ancora agrumi e carote, ma anche banane, peperoni gialli, meloni, pesche, mandarini, ananas e mele per spingere sull’accelerazione degli antiossidanti, della vitamina C. Il giallo poi favorisce la concentrazione.

GIOVEDÌ – CIBI GIALLO VERDI come melone, mais, invidia, peperoni, mango, avocado, spinaci e limone che, grazie all’elevato contenuto in luteina e alla zeaxantina, proteggono la retina e stimolano la circolazione sanguigna con una potente azione antinfiammatoria. Il colore stimola l’attenzione.

GIOVEDÌ – CIBI BIANCO VERDI come scalogno, aglio, erba cipollina, porri, finocchi , sedano, cavolfiori, funghi, castagne e rape che agiscono con una potente azione antiossidante e antinfiammatori Il bianco è poi il colore della calma e della tranquillità.

SABATO- CIBI VERDI come broccoli, insalate, kiwi, zucchine, cetrioli, spinaci e uva che sono efficaci inibitori dell’aggregazione piastrinica. Il verde indica stabilità ed energia interna

DOMENICA- CIBI BLU VIOLA melanzane, mirtilli, prugne, uva, carciofi  re radicchio, sono ricchissimi di sostanze antiossidanti e aiutano il microcircolo.  Il colore blu ha proprietà calmanti.

La Réserve chef e proprietà

La stagione che celebra i vent’anni de La Réserve si apre con la conferma di una filosofia rivolta alla salubrità degli ingredienti utilizzati dagli chef per ogni preparazione. “Abbiamo eliminato tutto quello che fa male dalla nostra offerta gastronomica che pure è sempre stata apprezzata dalla clientela. un rischio certo ma che ci espone ancora di più sulla nostra filosofia che è quella di un benessere che passa dall’alimentazione, acque e a cibi intesi come nutrimento del corpo e della menta” commenta infatti il top management presentando le novità del 2017. La volontà è di intensificare l’indirizzo anti-age della dieta quotidiana degli ospiti. Limitare lo stress ossidativo con l’alimentazione per contrastare la principale causa dell’invecchiamento cellulare e diminuire un fattore di rischio emergente per la nostra salute. Via libera dunque a ingredienti dalle elevate proprietà antiossidanti: frutta e verdura crude, cereali integrali e altri alimenti in grado di evitare la formazione di radicali liberi nell’ossigeno. Ecco quindi che, oltre all’olio extravergine d’oliva, il primo del suo genere prodotto in Italia dalle riconosciute proprietà antiossidanti e indicato per chi soffre di colesterolo o deve regolarizzare la pressione sanguigna, La Réserve propone una salsa di pomodoro ricca di licopene, uno dei più potenti antiossidanti in natura a effetto antibatterico. Entrambi i prodotti vengono realizzati dalla start up My Eatness di proprietà della famiglia Ursini, storica azienda abruzzese nota per i suoi olii di oliva.

In questo contesto, La Réserve, in collaborazione con il dottor Corrado Pierantoni propone programmi settimanali per chi ha necessità di un dimagrimento immediato e/o di riacquisire le corrette abitudini, imparando a mangiare in modo sano e consapevole.

DOVE -La Réserve

Centro Benessere Abruzzo
Terme, Salute e Benessere
Loc. S.Croce, 65023
Caramanico Terme, Pescara
+39 085 9239502




Shambala porta la cucina asiatica a Milano

Un’oasi di pace immersa nei campi di papaveri che, da vent’anni, regala emozioni forti anche in cucina. Tutto questo è Shambala, tra le prime locande asiatiche nate sotto la Madonnina all’interno di una cascina ristrutturata in Via Ripamonti 337, ai confini della città, dove già si inizia a respirare un’aria diversa. Una location unica, non solo per l’atmosfera di relax e di sogno, ma anche perché, contrariamente a quasi tutti i locali di Milano, qui il parcheggio non è un problema. Per chi preferisse i mezzi pubblici vi si arriva con il 24 da Piazza Fontana in una ventina di minuti in cui dal caos cittadino si passa, improvvisamente, alle distese di campi cattivati che, in questa stagione, sono rossi grazie a milioni di papaveri  cresciuti insieme al grano.

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Già all’ingresso dello Shambala si entra subito in una diversa dimensione, quella del viaggio, dell’emozione e del sogno. il tema dominante negli arredi interni ed esterni è quello asiatico, con il giusto equilibrio. Se il meteo è clemente il giardino è un vero paradiso tra fontane con carpe, statue del Buddha, salici contorti e un fitto recinto di bamboo che tiene a distanza il mondo esterno. Per una cena a due non manca la proposta del letto balinese.

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Ma è la cucina la ragione predominante per cui si viene allo Shambala, una cucina asiatica fusion che sa riproporre piatti delle maggiori tradizioni asiatiche da quella thailandese a quella vietnamiti passando per la cucina giapponese, con un’impronta moderna votata alla leggerezza. Da questa stagione lo Shambala si veste con un’inedita proposta anche per pranzo: con una formula di piatti unici offerti  a 15 uro, caffè e acqua comprese, affiancata da una short list di proposte pranzo sempre entro comunque i 20 euro. Dal mix di sashimi di tonno e salmone, tartare di salmone, sushi vietnamita accompagnato da insalata fresca ai rollini di pesce spada accompagnati da verdure saltate in padella marinate al curry; dalla selezione di uramaki di tonno e salmone accompagnati da insalata fresca alla tagliata di carne di manzo ai ferri con verdure al forno marinate al curry e riso kamameshi; dalla fresca insalata di verdure con pollo ai ferri, anacardi e pompelmo rosa all’incredibile poke, un’insalata di pesce crudo a cubetti (tonno, salmone e pesce spada) con cipolla bianca, avocado, coriandolo, sesamo, leggermente piccante; dai roll vegetariani accompagnati da verdure marinate al curry  all’immancabile e apprezzatissimo pad thai dello chef (noodles di riso saltati con verdure\pollo\gamberi e calamari). Tra gli extra fra cui scegliere: il Thai Tuna sashimi di ispirazione nipponica, in versione scottata in semi di coriandolo e pepe rosa servito con salsa al tamarindo; i Po Piah Sod, involtini asiatici in carta di riso ripieni di mango, carota, cetriolo con salmone, serviti con salsa agrodolce di miele e zenzero a 9 euro; Yam mamuang, la tipica insalata thailandese rivisitata con mango e gamberi, servita con fiocchi di cocco tostato, cipolla rossa e menta fresca a 13 euro, il Satay Gai, tipico piatto thailandese di spiedini di pollo marinati al curry accompagnati da insalata verde e salsa di latte di cocco e burro di arachidi a 9€, l’insalata Shake di ispirazione giapponese con alghe wakame e tosaka aka a far da letto a piccoli bocconi di salmone marinati nel limone a 13 euo; i rollini vegetariani avvolti in alga e ripieni di germogli di soia, mango, erba cipollina, daikon e serviti con salsa di curry verde, soia e lychees a 8 euro; i deliziosi rollini Arcobaleno in carta di riso con carote, zucchine, rapa, cipollotto e vermicelli di soia serviti con salsa agrodolce a 9 euro.

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Il più ampio menu serale si arricchisce invece di nuove ricette ideate da chef Chandana Udesh, tra cui i Cha gio, involtini fritti di polpa di granchio  serviti con lattuga, coriandolo, menta fresca e salsa di tamarindo; il Kaehg ma prao pak, vegetali e ananas in brodo di latte di cocco con funghi shiitake, insaporiti con curry thailandese medio piccante; lo spettacolare Khao phad sap lot, riso fritto con ananas e gamberoni in tempura; il Ped nga ma khaam, petto d’anatra grigliato servito con soutè di germogli di soia e funghi shiitake in salsa di tamarindo e sesamo tostato; il Plad raad prick, un orata intera fritta croccante coperta con una salsa piccante dolce a base di zucchero di palma, peperoncini e aglio. Da non perdere le zuppe come: la Tom yam kung, uno dei piatti più famosi della cucina Thai, proposta con i gamberi in brodo ricco di erbe e aromi (citronella, lime salsa di pesce, peperoncino, scalogno, broccoli, funghi shiitake); la Tom kha gai, cubetti di petto di pollo in brodo di galanga, latte di cocco, funghi di paglia e foglie di curry; la Tom yam vegan, tradizionale zuppa asiatica vegetariana con verdure e legumi con latte di cocco, semi di sesamo e coriandolo o la Kaeng kung, gamberi in brodo con latte di cocco, galanga e curry rosso leggermente piccante con verdure e foglie di coriandolo.

Ogni sabato e domenica a pranzo, dalle 12 alle 16 Shambala propone con successo da anni il suo Brunch per famiglie, dal ricco buffet di piatti mediterranei, americani e asiatici a 30 euro per gli adulti, 15 euro per bambini dai 4 ai 9 anni, gratuito per bambini fino a 3 anni, e caratterizzato dagli esperienziali laboratori artistici a cura dell’associazione Cuore e Parole Onlus, per lasciare giocare i più piccoli con frutta, verdura e colori avvicinandoli così ad una sana alimentazione.

 DOVE E A QUANTO

Shambala
Via Ripamonti 337
Tel. 02.5520194
Chiuso domenica sera
Orari cucina: 12-14.30/20-23.30

Prezzo medio serale  50 euro

 




Hans Hartung: una Via nello Spazio

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di Andrea Farano – Considerato che l’estate non ha alcuna intenzione di fare capolino, il mio consiglio è quello di approfittare dei prossimi giorni per recarsi nell’affascinante contesto urbano di City Life e lasciarsi catturare dalla visuale poetica di Hans Hartung (Lipsia1904 – Antibes1989) presso gli spazi della Dellupi Arte che, dopo Georges Mathieu prosegue nella propria missione di ricerca dedicando, con l’ausilio della giovane curatrice Ilaria Porotto, una selezione antologica di grande respiro ad un altro dei pilastri della pittura segnico-informale del secolo scorso.

I muri della galleria accolgono infatti una serie di opere realizzate dal pittore tedesco nel decennio dei sessanta, accomunate nella scelta da un criterio temporale che si traduce, a ben guardare, nella rappresentazione di una comunanza stilistica e concettuale che, come un filo invisibile, attraversa tutti i quadri, spesso monumentali, proposti in rassegna.

È, in ogni caso, un periodo che di certo rappresenta uno dei momenti fondamentali nella complessiva definizione della peculiare espressività di Hartung, quando l’artista sviluppa e porta a pieno compimento una tecnica particolare – il grattage – attraverso cui giunge a sublimare la propria tipica gestualità pittorica, affidandosi a pennelli opportunamente modificati, rulli ed utensili variamente appuntiti per creare un alfabeto segnico riconoscibile appieno tra le molteplici declinazioni astrattiste del secondo dopoguerra.

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Le punte aguzze degli attrezzi scalfiscono fondali tanto ampi quanto cromaticamente dilatati, tracciando percorsi luminosi che si alternano con epigoni segni scuri, in un dialogo di segni muti accomunati da spinte di verticalità che paiono elevare il gesto, ma anche la fruizione dello stesso, ad una dimensione profondamente spirituale e misterica.

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Il flusso continuo, reiterato e insistente del segno grafico – del tutto liberato da esigenze di comunicazione formale e razionale, seppur sempre rispettoso del logos matematico e della sezione aurea – domina da protagonista un non-luogo sconfinato che assume, piuttosto, fattezze e contorni cosmici, sfociando in elementi arcaici che racchiudono ed esprimono la forza primordiale dello Spazio, della Luce, della Materia e del Pensiero.

L’asporto sistematico del colore svela tensioni atmosferiche e interstellari, attraverso un’operazione gestuale che fa dell’assenza e della privazione la modalità per esprimere una intensa ed urgente vocazione creativa.

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Io non so dire se, in fondo, Hartung abbia inseguito, immaginato e dipinto per tutta la vita una sola immagine iconica, ossia quel fulmine che, come un astro in vorticoso movimento, squarciava la sua notte buia di bambino perso nel proprio telescopio: certo è che nessuno come lui è stato capace di tracciare – ed offrire a noi fortunati osservatori della sua opera – una via luminosa nella quale scorgere il proprio personale cammino di conoscenza.

 

“l fulmine governa ogni cosa.”

Eraclito (frammento 64)

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Hans Hartung: gli anni sessanta

Dellupi Arte, via Spinola n. 8 – Milano

sino al 26 maggio 2017

www.dellupiarte.com

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Biennale al via a Venezia

Al grido di “Viva Arte Viva” sabato 13 maggio prende il via a Venezia l’Esposizione Internazionale d’Arte, meglio nota come Biennale, presso i Giardini e Arsenale . L’apertura ufficiale della Biennale sarà preceduta da intense giornate di anteprima in cui per i calli veneziani si riverserà la stipa internazionale oltre agli attesi buyers provenienti dai quattro angoli del pianeta. L’esposizione sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18, ad eccezione del lunedì, fino al 26 novembre 2017. Il biglietto di accesso giornaliero alla Biennale parte da 25 euro.

La 57° edizione dell’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia è curata da Christine Macel e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. La Mostra annovera la partecipazione di 120 artisti provenienti da 51 Paesi di cui 103 presenti per la prima volta in Biennale e 86 Partecipazioni Nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Il tema scelto per questa edizione della Biennale Arte è Viva Arte Viva, immaginando una mostra fatta dagli artisti, con gli artisti e per gli artisti. Il progetto espositivo pone gli artefici della creazione in prima linea, garantendo loro l’opportunità di esprimersi in totale libertà.

La mostra si sviluppa intorno a nove capitoli o famiglie di artisti, con due primi universi nel Padiglione Centrale ai Giardini e sette altri universi che si snodano dall’Arsenale fino al Giardino delle Vergini. “La Biennale si deve qualificare come luogo che ha come metodo, e quasi come ragion d’essere, il libero dialogo tra gli artisti e tra questi e il pubblico” sostiene Paolo Baratta, presidente della Biennale, secondo cui: “con questa edizione si introduce un ulteriore sviluppo; è come se quello che deve sempre essere il metodo principale del nostro lavoro, l’incontro e il dialogo, diventasse il tema stesso della mostra. Perché questa Biennale è proprio dedicata a celebrare, e quasi a rendere grazie, all’esistenza stessa dell’arte e degli artisti, che ci offrono con i loro mondi una dilatazione della nostra prospettiva e dello spazio della nostra esistenza”.  Per Christine Macel si tratta di una Biennale “ispirata all’umanesimo. Un umanesimo che celebra la capacità dell’uomo, attraverso l’arte, di non essere dominato dalle forze che governano quanto accade nel mondo, forze che se lasciate sole possono grandemente condizionare in senso riduttivo la dimensione umana. È un umanesimo nel quale l’atto artistico è a un tempo atto di resistenza, di liberazione e di generosità”.

Ognuno dei nove capitoli o famiglie di artisti della mostra costituisce di per sé un Padiglione. Dal “Padiglione degli artisti e dei libri” al “Padiglione del tempo e dell’infinito”, questi nove episodi propongono un racconto, spesso discorsivo e talvolta paradossale, con delle deviazioni che riflettono la complessità del mondo, la molteplicità delle posizioni e la varietà delle pratiche. Per la curatrice “la mostra si propone così come una esperienza che disegna un movimento di estroversione, dall’io verso l’altro, verso lo spazio comune e le dimensioni meno definibili, aprendo così alla possibilità di un neoumanesimo”. In definitiva Viva Arte Viva vuole al contempo infondere una energia positiva e prospettica, rivolta ai giovani artisti e che al contempo dedica una nuova attenzione agli artisti troppo presto scomparsi o ancora misconosciuti al grande pubblico, malgrado l’importanza della loro opera”.

Attorno alla mostra principale della curatrice, 86 padiglioni dei Paesi partecipanti daranno vita ancora una volta a quel pluralismo di voci che è tipico della Biennale di Venezia.

In particolare, il Padiglione Cina  presenta un progetto espositivo curato da un artista per gli artisti, dal titolo Continuum – Generation by Generation. La mostra propone una riflessione incentrata sul concetto di ‘eternità’: ponendo in dialogo arte contemporanea e arte vernacolare, offre una chiave di lettura del misterioso protrarsi della tradizione cinese nella produzione artistica, nel corso dei secoli. Qiu Zhijie è stato chiamato a curare questa esposizione. La missione che il Padiglione Cinese si pone è quella di catturare l’energia del continuum – o del “Bu Xi” così come definito nella cultura cinese – al fine di ritrovare nella vitalità che caratterizza il fare arte ai nostri giorni quel valore di rigenerazione narrato dai testi antichi, registrando le trasformazioni e il rinnovamento nelle arti applicate tradizionali.

Oltre al percorso ufficiale della Biennale, sono numerosi gli eventi artistici collaterali che, nei prossimi mesi, affiancheranno l’Esposizione Internazionale. Tra questi:

JAN FABRE Glass and bone sculptures 1977-2017 Venezia, Abbazia di San Gregorio (Dorsoduro 172) | 13 maggio -26 novembre 2017

MEMORY AND CONTEMPORANEITY – Venezia, Arsenale Nord – Tese 98-99 | 13 maggio -26 novembre 2017

SAM HAVADTOY. 18 – 17 Venezia, Palazzo Bembo (Riva del Carbon 4793) | 13 maggio -26 novembre 2017

BEAT KUERT. Good Morning Darkness – Venezia, Palazzo Bembo (Riva del Carbon 4793) | 13 maggio -26 novembre 2017

Con la Biennale nasce inoltre la Fondazione delle Arti presso il Palazzetto Pisani di Sestiere di S. Marco per promuovere gli eventi culturali veneziani di elevata qualità, legati alla salvaguardia dell’identità della città, del suo patrimonio artistico e storico e della qualità della sua offerta culturale.

Nel corso dei prossimi mesi poi, tra gli eventi che affiancheranno l’Esposizione vi sono: il Festival Internazionale di Danza Contemporanea e la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. 




Selfie, la rinascita di Simona Ventura?

di Federica Pisati – “Cerco sempre di rinascere, come l’araba fenice, mi piace ricominciare da zero” dichiara Simona Ventura presentando la seconda edizione di  Selfie- le cose cambiano che debutta su Canale 5, in prima serata, l’8 maggio.

Mitologicamente associata al ciclo della vita, la fenice è simbolo di immortalità dello spirito. Sono ricchi i riferimenti alla partecipazione all‘Isola dei famosi 2016 da parte della presentatrice. Così come il reality, anche Selfie si presenta come un percorso che genera un cambiamento nella vita delle persone. “Selfie mi ha cambiato moltissimo è stata la mia rinascita dopo L’Isola”  spiega Simona Ventura che poi aggiunge: “Una volta tornata avevo voglia di spaccare il mondo, volevo l’opportunità di avere un programma nuovo ed ottenerlo è stata una bella soddisfazione”. Senza considerare infine che “Selfie mi ha permesso di tornare a Mediaset dopo 11 anni di Rai. Ora mi sento di nuovo a casa” conclude la conduttrice.

“In redazione, dopo la prima edizione del tv show, sono arrivate le 45mila richieste d’aiuto” sottolinea Simona Ventura che poi accenna agli  svariati temi sociali toccati dal programma e illustrati dagli stessi protagonisti. Vengono raccontate storie di bullismo a causa dei difetti fisici, di donne che si sono trascurate per mantenere unita la loro famiglia, oppure ancora vittime di violenza domestica che scrivono al programma chiedendo di rimuoverne i segni rimasti sulla pelle. In questi casi specifici, il ricorso alla chirurgia estetica è probabilmente la scintilla che invoglia le persone a ricominciare ed a ritrovare loro stesse. L’obiettivo del programma è appunto quello di aiutare le persone comuni, principalmente attraverso la chirurgia a ritrovare autostima e sicurezza alle persone che per diversi problemi le hanno perse. Ma non solo, si affrontano semplici problemi di look per affrontare anche micro e macro chirurgia, attraversando in alcuni casi problemi psicologici come ansie, fobie, manie e dipendenze. 

Ad affiancare Super Simo ci sarà Belen Rodriguez che si prenderà carico dei casi accompagnando ciascun partecipante fino alla scala delle meraviglie. Oltre a Belen troviamo 3 coppie di mentori: Stefano De Martino con Bernardo Corradi; Alessandra Celentano e Mattia Briga; Iva Zanicchi e Barbara De Rossi ed un giurato che cambierà ogni puntata, il primo in questa veste sarà il Professor Stefano Zecchi. La giuria stabile vedrà la partecipazione di Platinette, Alex Belli, Pamela Camassa e Tina Cipollari. Ad affiancare la giuria permanente, a comporre l’equipe medica ci saranno il professor Giorgio Nardone fondatore del centro di terapia strategica di Arezzo; la dottoressa Sarà Farnetti, specialista in medicina interna; il Professor Marco Gasparotti chirurgo estetico ricostruttivo; il dottor Antonio Spagnolo medico chirurgo specializzato in chirurgia plastica, ricostruttiva e medicina estetica ed ancora il dottor Emanuele Puzzilli medico dentista e il dottor Bruno Carlesimo specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica.  




Al via Taste of Milano

Al via l’ottava edizione di Taste of Milano, tappa milanese del format di Wme-Img che celebra l’alta cucina nel mondo. La manifestazione che apre le porte ai nuovi trend della cucina milanese, prende vita dal 4 al 7 maggio a The Mall,  Piazza Lina Bo Bardi 1, in zona Porta Nuova Varesine (ingresso 16 euro). Incontri, degustazioni, lezioni di cucina, showcooking e la possibilità di assaggiare il meglio della cucina milanese in quattro giorni di festa all’ombra del nuovo fulcro della vita mondana e culturale sotto la Madonnina.

“Taste of Milano è da 8 anni la festa degli chef e del loro pubblico. Una manifestazione in continua crescita ed evoluzione dedicata quest’anno interamente ai numerosi ristoranti di qualità del territorio milanese” commenta  Mauro Dorigo, General Manager di Brand Events Italy, società che dal 2010 organizza i Taste Festival Italiani ovvero Milano, Roma e, con questa stagione, anche Courmayeur. “Il primo Taste of risale al 2004 a Londra. Mia sorella lavorava per la società organizzatrice e, dopo qualche anno, visto il crescente successo della manifestazione londinese, abbiamo deciso di portarlo in Italia”. Di edizione in edizione, Taste of è cresciuta esponenzialmente tanto che oggi Brands Events Italy fattura all’incirca un milione di euro con una marginalità del 12-15% circa. Il solo rimpianto, come commenta il manager, è quello di non essere riusciti ad abbinare la musica con i trend gourmet, come invece accade all’estero, a causa egli elevati costi della Siae.

Pe quanto poi riguarda Taste of Milano, Dorigo spiega: “La manifestazione quest’anno è inserita nel palinsesto Milano Food City e di Week&Food si caratterizza come uno degli eventi di punta della nuova settimana del food, eredità di Expo2015. I numeri di questa edizione parlano da soli: 24 chef, 84 piatti, oltre 50 vini in mescita e le eccellenze italiane della birra e del caffè. Tutto è pronto per soddisfare i palatati degli oltre 22mila visitatori attesi per assaggiare la MilanoGourmet”. A The Mall si alterneranno venti ristoranti su quattro giorni. Giovedì 4 e venerdì 5 il pubblico potrà assaggiare le creazioni di: Ceresio 7 Pools and Restaurant, Felix Lo Basso Restaurant, Finger’s, Langosteria, Mantra Raw Vegan, Quechua, Ristorante Sadler, Tano Passami L’Olio, Vinciguerra Restaurant e Vun Andrea Aprea. A seguire si alterneranno nelle cucine sabato 6 e domenica 7: Acanto, Ada e Augusto, Il Liberty, Il Ristorante Trussardi Alla Scala, Innocenti Evasioni, La Locanda del Notaio, Ristorante Berton, Ristorante Rubacuori by Venissa, Unico Ristorante e Wicky’s Wicuisine. Ogni chef proporrà un menu di 4 portate con prezzi variabili da 6 a 10 Ducati, la speciale valuta dell’evento con cambio 1 Ducato/1 Euro.

Tra le novità di questa ottava edizione del Taste of Milano vi è la possibilità di farsi consegnare a casa alcuni piatti proposti dai maggiori chef milanesi al Taste of Milano grazie al servizio di food delivery di UberEats. Tra queste eccellenze un donut di mousse di piselli accompagnato da una capasanta cotta a bassa temperatura e tre salse (pomodoro, nero di seppia e basilico)  firmato da Felice Lo Basso (Felix Lo Basso) che, da solo, porta nell’aria il profumo di primavera, e la rivisitazione del manzo all’olio di Andrea Provenzani del ristorante Il Liberty, il solo chef che, finora, è stato invitato e ha partecipato a tutte le otto edizioni del Taste of Milano. “Nel corso di queste otto edizioni del Taste of Milano  la manifestazione mi ha portato nuovi clienti e profitti” sostiene Provenzani che sottolinea poi come per la sua rigata sia particolarmente entusiasta di partecipare al Taste of Milano, un’occasione di incontro e scambio con le eccellenze gourmet meneghine.




“Latteria della Darsena”, un angolo di Puglia a Milano

La “Latteria della Darsena” di Milano è diventata il nuovo punto di riferimento per tutti gli amanti della Puglia che, ogni tanto, in città, sentono la nostalgia dei sapori e dei profumi salentini. Aperto a novembre 2015 sui Navigli ( Piazza Cantore 1), nel pieno centro della movida milanese, “Latteria della Darsena” nasce da un’idea di un salentino doc esperto di locali, Francesco di Giacomo che ha voluto portare a sotto la Madonnina un angolo della sua Puglia.

Il casaro Mimmo prepara quotidianamente, nel laboratorio a vista all’interno del locale, i freschissimi formaggi vaccini della tradizione pugliese: la burrata, il fior di latte, la mozzarella, i nodini, il primo sale, la ricotta, la scamorza, il caciocavallo. A queste prelibatezze si aggiunge la stracciatella, fiore all’occhiello della “Latteria della Darsena” e probabilmente una delle migliori di Milano. Nel laboratorio vengono anche fatte piccole produzioni di nicchia che recuperano il patrimonio culinario della terra d’origine con ingredienti rigorosamente “made in Puglia”: i panzerotti, la focaccia barese, le orecchiette, la frisella d’orzo, la brasciola…speciali anche i salumi DOP.

Alla “Latteria della Darsena” è bello fermarsi e poter gustare direttamente sul posto i capolavori pugliesi. A pranzo, magari nel week end quando i Navigli si vestono a festa, o all’ora dell0aperitivo prima che inizi lo struscio sui canali di Milano. E di certo, difficilmente chi si ferma a bere un primitivo con un piatto di salumi e formaggi pugliesi,  avrà voglia di andarsene prima di aver assaggiato una delle specialità pugliesi in menù che cambiano stagionalmente, lasciando la voglia agli avventori di continuare a tornare in questo angolo di paradiso salentino sotto la Madonnina. Pochi tavolini, alla giusta distanza, e ambiente informale rendono subito caloroso il locale su cui appunto si affaccia anche il laboratorio del casaro.  Ad accogliere i clienti in questo magico “angolo di Puglia” c’è Francesco accanto ad una deliziosa Vespa Vintage molto gettonata dagli amanti dei selfie. Da non perdere le classiche orecchiette alle cime di rapa, saporite e leggermente piccanti e gli immancabili pasticciotti a doppia crema che lasciano in bocca il ricordo delle estati al mare …e soprattutto delle colazioni all’alba. Per un pranzo o una cena si spendono all’incirca 20-25 euro

Si comincia con le entrée che vanno dallo “Scampo crudo al Lime con Burrata e Mandorle” alla “Battuta di Manzo al Ginepro e Misticanza”. Ottime le “Fave e Cicoria”, la “Tartare di Salmone con Crema di Piselli novelli”, il “Polpo alla griglia” e la “Tartare di Pesce bianco e Melograno”.  Nei primi piatti è racchiusa tutta la storia di una grande Terra. Si va dall’ “Orecchietta Classica alle Cime di Rape” alla “Orecchietta Cime, Stracciatella e Chips di Patata” passando per il “Cavatello con Pomodoro Fiaschetto e Ricotta salata”. Per i secondi la Latteria propone il Polpo alla Luciana con Crostone di Pane casereccio”, la “Darna di Orata con Crema di Cavolfiore verde e Ricotta”, le “Bombette tipiche con Patate al Rosmarino”, il “Baccalà Mantecato con Zucca arrosto” e la classica “Tagliata di Manzo con Riduzione al Negramaro e Patata”.

A settembre la Latteria della Darsena ha raddoppiato con l’apertura di un nuovo punto vendita in via Stoppani 12, zona Città Studi, dove poter acquistare le golosità pugliesi. 




LovBy a caccia di influencer

In un anno di attività LovBy, piattaforma di action marketing fondata da Fabrizio Rametto, ha  già raggiunto 80mila influencer attivi sui diversi canali social e progetta di crescere ancora. Per questo cerca nuovi influencer.

LovBy permette alle aziende di abbattere ogni “barriera” ed entrare in contatto diretto con i loro potenziali clienti, e agli utenti, persone “comuni” che in questi anni hanno sviluppato una loro influenza sui social, di diventare ambasciatori dei brandi più amati. Per entrare nel circuito degli ambasciatori di Lovby basta registrarsi con uno o più profili e scoprire il proprio social rank.

Nel giro di pochi minuti infatti, un algoritmo proprietario misurerà il numero degli amici, i contatti, i follower, i like, le condivisioni dei post, le visualizzazioni, la frequenza di utilizzo  l’interazione che ciascuno è in grado di generare all’interno della propria community.    Più le interazioni generano consenso, più il social score sarà alto e maggiore sarà la valorizzazione delle attività. In base al social rank, gli influencer su LovBy vengono classificati in “start”,”senior”,“master” e “top”.

L’azienda crea e propone una missione che desidera far compiere agli influencer, che può essere social (per esempio una condivisione di un post o di un video su Facebook) e non social (dall’iscirzione ad una newsletter, alla prova di un prodotto o un acquisto a condizioni privilegiate) e stabilisce quanto remunerare l’attività dell’utente per ogni missione eseguita.

Le aziende entrano così in relazione diretta e continuativa con il consumatore, definiscono il tipo di action in base ai propri obiettivi, stabiliscono il costo, la verificano e pagano solo a consuntivo, con un modello di spesa a performance basato su risultati misurati e verificati.

L’influencer a sua volta sceglie a quali missioni aderire in base al livello di gradimento del brand, o a quanto è coinvolto in quella missione; per ciascuna missione sviluppata l’utente guadagnano dei Lovies che potrà convertire in ogni istante nella boutique premi sulla piattaforma.