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Il gatto: una magia da celebrare sempre

di Annalisa Gimmi –  Sono lì che vivono, silenziosi e vellutati, per le strade delle nostre città. Molti passanti, distratti e frettolosi, non li notano nemmeno, ma loro, i gatti, hanno itinerari che seguono vie sconosciute a noi umani.  La traccia di un odore, la ricerca del cibo, la curiosità per un luogo inesplorato. Non chiedono che di poter vivere. Di poter godere di quel miracolo quotidiano che è muoversi, respirare, dormicchiare in una pozza di sole.

Strana storia, quella dei gatti. Adorati come dei, perseguitati come incarnazioni demoniache. Inquietano con i loro occhi “d’agata e metallo” (Baudelaire), ma sanno conquistare con la loro dolcezza e con la loro eleganza.

Così, anche quest’anno, in molte città italiane il 17 febbraio si è celebrata la loro Festa. Un piccolo riconoscimento che noi umani facciamo a questi animali che ci accompagnano da sempre nelle nostre giornate, regalandoci la loro bellezza.

Forse qualcuno, intollerante per la presenza di rifugi improvvisati, o per gli avanzi di cibo nelle ciotole, o ancora per infondate paure di trasmissione di malattie (per la cronaca nessuna malattia felina può essere trasmessa a gli esseri umani con il semplice contatto) preferirebbe vederli sparire, e vivere in una città impeccabile e senza vita.

Eppure, la loro presenza nelle nostre comunità svolge varie funzioni davvero insostituibili. Prima di tutto,gatti forti e sani sono l’unico vero deterrente nei confronti del proliferare dei topi. Sono le città più vecchie, i palazzi più antichi, le vie che scendono verso i fiumi, il ricettacolo preferito dai temuti roditori. Danilo Mainardi aveva fatto notare, in un articolo di qualche tempo fa sul “Corriere della Sera”, come Venezia, dopo un’intensa campagna di sterilizzazione felina, si sia trovata improvvisamente a dover fare i conti, tra calli e campielli, con un esercito di ombre pelose e musi baffuti ben più minacciosi e, questa volta, seriamente dannosi per la salute pubblica. Né sterminare questi ospiti indesiderati con il veleno può essere una soluzione. A parte l’innegabile crudeltà che questa pratica comporta, potrebbero cadere vittime delle esche anche animali domestici, e mettere seriamente a rischio addirittura la vita dei bambini che si trovassero a giocare in un luogo cosparso di bocconi avvelenati.

Ma la funzione principale del gatto non sta nella sua utilità, ma nella sua bellezza. In molte grandi città, sono diventati una vera e propria attrazione turistica, al pari di monumenti o di spettacoli naturali. A Roma sono stati dichiarati patrimonio bioculturale della città e i turisti, soprattutto stranieri – che hanno spesso una maggior cultura del rispetto animale, li cercano tra le rovine o gli scorci delle vie del centro, per scattare una foto che non sia banale. Che mostri come le zone archeologiche non sono solo un museo a cielo aperto, ma si integrano nella vita.

I gatti hanno inoltre la straordinaria capacità di muovere al sorriso. Sempre. Solo con la loro presenza suscitano buon umore, grazie alle loro espressioni buffe, stupite o soddisfatte. Sono i compagni migliori delle persone anziane o sole. Costringono le “gattare” ad uscire di casa, a restare attive, ad avere uno scopo. E chi accoglie un gatto nella propria abitazione, trova un compagno fedele e affettuoso. Spesso di grande giovamento in caso di problemi depressivi o di riequilibrio in situazioni di inquietudine e di ansia.

Ma poi, perché trovare ad ogni costo una funzione del gatto in rapporto all’uomo? Il gatto, come tutti gli animali, ha diritto alla vita e al rispetto solo in quanto essere vivente. E proprio anche questo è uno degli scopi della Festa del Gatto. Ricordare che tutti gli animali, umani o di qualsiasi altra specie “nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza”, come recita la Dichiarazione universale dei diritti dell’animale (1978). E che l’uomo “non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli”, anzi “ha il dovere di mettere le sue conoscenze al loro servizio”.

E quindi grazie gatto, anche perché attraverso la tua festa, nata quasi per gioco, permetti oggi di riflettere sull’importanza della vita in ogni sua manifestazione. E riporti noi umani alla consapevolezza delle nostre responsabilità.

fotografie di Annalisa Gimmi 




In uscita il nuovo album di Madonna. Living for love: “troppo debole” come leading single?

di Matteo Rolando – A sentirla, questa canzonetta orecchiabile pop music, può anche piacere. “I’m gonna carry on, living for love…”, fa il ritornello. “Living for love è un po’debole come leading single”, commenta un fan storico della Signora Ciccone, che durante i suoi tour migra abitualmente in diverse città europee per seguire le performance on stage della regina del pop. Concerti a rotazione, e una cultura molto ampia sulla cantante di Detroit: una fonte attendibile, quando si parla di Madonna.

Canzoni indimenticabili, le sue, entrate a pieno titolo nella storia della musica mondiale, come Vogue (1990), Frozen (1998), Hung up (2005); generi musicali diversi, come il country dell’album Music (2000), o l’impegnato American life (2003); memorabili anche le colonne sonore come Evita (1996) e quella del un film di James Bond “Die another die”(2002). Come tutti sanno, all’attivo numerosi successi e milioni di dischi venduti: “Living for love” è davvero quello che ci si aspettava da Madonna, oggi?

Imminente l’uscita dell’album “Rebel heart” in Italia, il 6 marzo 2015. Dopo la recente performance della star ai Grammy awards di Los Angeles l’8 febbraio scorso, la tesi che Living for Love sia troppo debole come leading single trova conferma nel fatto che il pezzo non sia stato premiato. Rihanna (Feat. Eminem) con la canzone “Monster si è aggiudicata l’award Registrazione dell’anno, mentre Sia con “Chandelier”, Hozier con “Take me to Church” e perfino la giovanissima Taylor Swift con “Shake it off” sono piaciute di più della mitica Madonna, con l’award Miglior interpretazione pop solista. Anche Lady Gaga e Beyoncé premiate, per i migliori album dell’anno (ovviamente in questo caso non concorrevano con quello di Madonna di imminente pubblicazione).

Fan alla finestra, dunque, aspettando l’uscita della compilation. Stratagemmi commerciali per il lancio dell’album innanzitutto l’immagine di copertina: il viso di Madonna cinto da lacci di cuoio pubblicato sul suo profilo Instagram da lei stessa, lo scorso dicembre, accanto ai volti di altri cuori ribelli, coronati da lacci altrettanto neri. Nelson Mandela, Martin Luther king e Gesù del Corcovado di Rio. “Non volevo paragonarmi a loro – ha tuonato sibillina la rockstar – ma solo riconoscere la loro natura di ribelli”. Ultima provocazione per promuovere il suo album, un concorso su Grindr, social network gay, dove la diva promette di chattare on line con i vincitori e di regalarne copie autografate. Negli Stati Uniti scadeva il giorno di San Valentino a mezzanotte, il termine per pubblicare sul network la propria foto del viso cinto dai lacci, proprio come Madonna, aggiungendo l’hashtag #LivingForLove alla propria headline. Grande fermento, dunque per l’uscita di Rebel Heart, soprattutto tra i fan. Può darsi che qualcuno si aspettasse una musica più matura, più impegnata politicamente, meno autobiografica e autoreferenziale: in parole povere, musica un po’ meno commerciale e commerciabile, e non per forza fatta ad hoc per riempire le piste da ballo delle discoteche. Forse quest’album non farà la storia della musica? Potrebbe essere, ma l’autrice resta pur sempre Madonna.




La Nazionale Italiana Cantanti per Umanità dove sei

Saranno Matteo Becucci, Attilio Fontana e Paolo Vallesi, in rappresentanza della Nazionale Italiana Cantanti, a prendere parte alla presentazione del nuovo progetto di Rino Martinez: Umanità dove sei.

Si tratta del risultato di un nuovo soggetto artistico, tra musica, teatro, reportage, racconto e testimonianze, ispirato alla vita del cantautore e missionario laico italiano Martinez. Venerdì 20 febbraio 2015, la Mondadori si trasforma in luogo dove raccogliere testimonianze, raccontare e affermare il diritto alla vita. Insieme a Martinez, anche due cantautori che in questi anni si stanno affermando nel panorama musicale e cantautoriale italiano: Matteo Becucci e Attilio Fontana. I due rappresentano anche il sostegno della Nazionale Italiana Cantanti, di cui fanno parte, da più di 30 anni impegnata nel sociale, che si riconferma veicolo di solidarietà trasversale e interculturale. Insieme a loro sarà presente anche Paolo Vallesi, artista di immenso spessore e sensibilità, da sempre in prima linea nelle iniziative di solidarietà della Nazionale Cantanti. Becucci, da X Factor al musical d’autore, dal musical a Tale e Quale Show, esce di recente con il suo quarto disco: TuttiQuantiMery, un concept album attorno alla figura di una gattara di provincia, simbolo dell’amore per il prossimo. Fontana, da I Ragazzi Italiani, a musical come quello su Padre Pio o la Tosca di Lucio Dalla, oggi al suo secondo album di successo, Formaggio: tanti gli omaggi ai grandi maestri della musica contemporanea, come la Tosca di Lucio Dalla, i motivi di Rino Gaetano o il mondo rarefatto di Rodari.

Con grande umiltà e amore per l’umanità, Martinez è riuscito a coinvolgere e a sensibilizzare artisti, donne e uomini di cultura, per una esperienza che vale la pena condividere nelle scuole, nelle parrocchie, nelle università, nelle comunità e nei luoghi di aggregazione. In 90 minuti, le canzoni, le testimonianze e le immagini di questo spettacolo, accompagnano lo spettatore in un cammino educativo e formativo dove il palcoscenico e la platea s’incontrano e diventano entrambi protagonisti di emozioni e percorsi di vita che conducono al desiderio di pace, legalità, giustizia e amore tra i popoli.

RINO MARTINEZ – Negli anni ’80 ha raggiunto la massima notorietà partecipando al Festival di Sanremo (1982). E’ un umile eroe dei nostri giorni, dal 1998 offre il suo instancabile impegno per la difesa dei diritti umani e per gli ultimi, rifugiati, bambini soldato, bambini di strada e impoveriti della terra. Le sue risorse umane sono sostenute dall’amore sincero e genuino verso il prossimo, con particolare dedizione verso i bambini. Grazie al suo indomabile altruismo, alcuni paesi africani hanno potuto ottenere reti idriche di acqua potabile ma ancor di più è riuscito a far costruire e sostenere orfanotrofi in Congo Con “Ali per Volare”, dal 2007, con risultati eccellenti, è promotore di una campagna di azione sanitaria all’interno della grande foresta equatoriale congolese a favore del popolo più antico della terra “I Pigmei” a rischio estinzione; progetto esteso al popolo Bantou.

PAOLO VALLESI – Cantante, conosciuto per la partecipazione al Festival di Sanremo 1992, nella categoria “Big”, con il brano La forza della vita. Il singolo arriva alla prima posizione dei singoli più venduti in Italia e risulta a fine anno il quindicesimo disco singolo più venduto del 1992. La forza della vita supera il traguardo delle 500.000 copie vendute, vince un disco di platino. Dal 2014, il cantautore fiorentino ripercorre il meglio della sua ventennale carriera in un tour.

ATTILIO FONTANA – Attore, cantante e compositore italiano, Attilio Fontana, dal palco di Tale e Quale Show in cui si è confermato campione della passata edizione, a distanza di sei anni dal suo primo album “A” del 2008, presenta “FORMAGGIO”, il nuovo disco. Ha interpretato il ruolo di Angelotti nella Tosca di Lucio Dalla, è stato protagonista dell’ultimo allestimento di Hair con le musiche di Elisa e la regia di Gianpiero Solari; è stato inoltre direttore artistico e autore in “Actor Dei”, opera incentrata sulla figura di Padre Pio.

MATTEO BECUCCI – Cantautore, nel gennaio 2009, partecipa ad “X Factor”. Nel team di Morgan Matteo si distingue per la professionalità ed espressione canora, che lo portano, piano piano, a raggiungere la vittoria del programma. Oggi Matteo, dopo aver interpretato il ruolo di Giuda nel “Jesus Christ Superstar” di Massimo Romero Piparo e subito dopo una brillante partecipazione a Tale e Quale Show, esce con il suo quarto album: TuttiQuantiMery.

 

LA NAZIONALE ITALIANA CANTANTI

per

UMANITA’ DOVE SEI

Viaggio penitenziale nella foresta congolese

di Rino Martinez

 VENERDI’ 20 FEBBRAIO 2015

MONDADORI, spazio eventi

Via Marghera, Milano

Ore 18.30

 INTERVENGONO

Paolo Vallesi, Matteo Becucci, Attilio Fontana

 presenta Luca Abbrescia

con la partecipazione di Gigi Zini come voce narrante

 INGRESSO LIBERO




Tutti insieme appassionatamente: 50 anni da record

Cinquant’anni portati benissimo. “Tutti insieme appassionatamente” si appresta a festeggiare il primo mezzo secolo dall’uscita nei cinema di tutto il mondo. Era il 2 marzo 1965 quando il film di Robert Wise “The sound of music” (titolo originale di “Tutti Insieme appassionatamente”) uscì per la prima volta nei cinema,  portando alla ribalta la storia (vera) della famiglia von Trapp.

Da allora “Tutti insieme appassionatamente” non smette di collezionare record su record: premi (nominato a dieci premi Oscar ne vinse, nel 1966, ben cinque: miglior film, miglior regia, miglior colonna sonora, miglior montaggio e miglior sonoro), incassi (terzo incasso di sempre nella storia del cinema), numero di trasmissioni in tv (la prima peraltro è decisamente successiva all’uscita in sala del film e risale al 1979 sulla Nbc), record di audizioni per i ruoli dei sette figli von Trapp (oltre 200 bambini provinati, tra cui sono stati scartati Mia Farrow, Leslie Anne Down, Geraldine Chapline, Kurt Russell), celebrazioni in tutto il mondo, rappresentazioni teatrali, concorsi, tour per i luoghi del film (a Salisburgo, dove il film è stato girato, si contano ormai più tour per i luoghi di “Tutti insieme appassionatamente” che per quelli di Mozart) e per quelli della storia reale (negli Usa dove i von Trapp hanno aperto strutture alberghiere), vendite record dell’album ai quattro angoli del globo (si è aggiudicato  il secondo posto tra gli album più venduti in Gran Bretagna di tutti gli Anni 60, una decade non proprio priva di musicisti di prim’ordine), cartoni animati e persino serate karaoke nei cinema che hanno inaugurato le serate-evento Sing a long, formule poi riproposte anche su altri musical.

Non solo. “Tutti insieme appassionatamente” è stato il solo film straniero la cui trasmissione era consentita nell’Unione Sovietica negli anni della Guerra fredda e, a quanto riportano le cronache, in quegli stessi anni la Bcc aveva previsto la trasmissione via radio proprio di “Tutti insieme appassionatamente” in caso di attacco nucleare al suolo britannico. E, ci si può scommettere, non è finita qui.

Le vicende della numerosa famiglia austriaca canterina sfuggita dai nazisti attraverso le montagne per poi sbarcare negli Usa e dare vita ad un coro di successo, era già stata portata sugli schermi dal film tedesco con Die Trapp Familie del 1956 e dal sequel di due anni dopo, Die Trapp-Familie in Amerika, 1958), diretti da Wolfang Liebeneiner e basati sull’autobiografia di Maria Augusta von Trapp del 1949.

L’omonimo musical di Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II  è di poco successivo visto che “The sound of music” esce nei teatri americani e inglesi rispettivamente nel 1959 (la prima produzione di Broadway è rimasta in scena per 1.443 performances, vincendo sei Tony Awards, Best Musical incluso) e nel 1961. Ma è solo nel marzo del 1965, che con il successo planetario del film di Wise, la storia della famiglia von Trapp portata sullo schermo da Julie Andrews (nel ruolo di Maria) e da Christopher Plummer (nel ruolo di Georg von Trapp), si trasforma in mito o se si preferisce in un grande classico del cinema e della musica. Zuccheroso forse, pieno di buoni sentimenti di sicuro e con un approfondimento sia del contesto storico sia dei personaggi piuttosto limitato. Ma nonostante tutto questo “Tutti insieme appassionatamente” è ormai entrato nell’immaginario collettivo. Un successo a cui indubbiamente hanno concorso le musiche Richard Rodgers su testi di Oscar Hammerstein II, oltre alle voci dei protagonisti e, per quanto ci riguarda, dei doppiatori (una su tutti Tina Centi “vera” voce italiana di Julie Andrews e non solo per “Tutti insieme appassionatamente”) sui testi tradotti e riadattati da Antonio Amurri.

“Tutti insieme appassionatamente”  è solo ispirato alla reale storia dei von Trapp (d’altro canto la fuga a piedi in Svizzera da Salisburgo suggerita dal film, non è questione di una notte….ma di 200 km e infatti i von Trapp reali si limitarono a fuggire dall’Austria in treno via Italia). La famiglia von Trapp, ironia della sorte, ha potuto godere solo di riflesso del successo del film di Wise, avendo ceduto i diritti sulla loro storia ai produttori tedeschi per i due film girati negli Anni ’50 per 9.000  dollari (equivalenti oggi a 78.070 dollari). Dopo diversi passaggi sul suolo americano (fu la Paramount infatti ad acquisire per prima i diritti dai produttori tedeschi), Twentieth Century Fox si aggiudicò nel giugno del 1960 i diritti per l’adattamento cinematografico del musical già in scena a Broadway per 1,25 milioni di dollari (oggi equivalenti a10 milioni). Non poco…ma considerando gli incassi un vero e proprio  affare visto che, stando alle cronache, è stato proprio “Tutti insieme appassionatamente” a salvare la Twentieth Century Fox dal collasso finanziario determinato dalla produzione di Cleopatra del 1963 che rischiava di mandare in bancarotta la casa cinematografica.

Un anniversario quindi che non può passare sottotraccia. Austria e Usa si stanno preparando alle celebrazioni del film che dovrebbe addirittura tornare nelle sale cinematografiche in una nuova versione restaurata. Negli Usa si parla persino di una crociera a tema per l’anniversario d’oro di “Tutti insieme appassionatamente” mentre a Salisburgo è già fissato per giugno un apposito festival “The sound of music 50th Anniversary Festival.

In Italia intanto l’anniversario di”Tutti insieme appassionatamente” si può festeggiare a teatro con Luca Ward e Vittoria Belvedere, regia di Massimo Romeo Piparo.

Dopo il debutto di successo al teatro Sistina di Roma, il musical che vede in scena la ormai collaudata coppia Luca Ward (già Georg von Trapp nell’edizione con Michelle Hunziker) e Vittoria Belvedere, è in  tournée in Italia.

Ecco i prossimi appuntamenti con “Tutti insieme appassionatamente” a teatro:

CATANZARO 18.02.2015 – 19.02.2015 (TEATRO POLITEAMA)
BARI 21.02.2015 – 22.02.2015 (TEATROTEAM)
ASSISI 27.02.2015 (TEATRO LYRIK)
MONTECATINI 1.03.2015 (TEATRO VERDI)
TORINO 3.03.2015 – 8.03.2015 (TEATRO ALFIERI)
GENOVA 12.03.2015 – 15.03.2015 (POLITEAMA GENOVESE)
BOLZANO 17.03.2015




Una app completa l’outfit

Zalando lancia “completa l’outfit”, una nuova funzione che ha l’obiettivo di ispirare i clienti su come abbinare un prodotto: una volta selezionato il capo prescelto, il sito permette di risalire ai singoli articoli che compongono il look completo presente sulla pagina. I clienti possono inoltre visualizzare articoli simili a quelli che formano l’outfit, in modo da ottenere idee e suggerimenti alternativi.

“Completa l’outfit” risponde alla necessità di molti utenti, spesso in cerca di capi da abbinare tra loro. Nelle prossime settimane la funzione verrà sviluppata ulteriormente: i prodotti verranno mostrati all’interno di diversi outfit in modo da dare ispirazione su molteplici stili ottenibili a partire da un singolo prodotto. In futuro sono previste ulteriori migliorie, seguendo la test-culture di Zalando che prevede lo sviluppo continuo di prodotti e soluzioni al fine di assicurare sempre più benefici agli utenti.




Benessere in vetta tra caviale, oro ed erbe alpine

Benessere è questo il fil rouge che unisce gli hotel del gruppo Best Wellness dove, oltre alle spa e alle piscine, si possono trovare esclusivi percorsi wellness, un menu di trattamenti davvero ampio e inconsueto e l’utilizzo della linea cosmetica “Balance Alpine 1000 +”,  realizzata con erbe medicinali pure, piantate, curate e raccolte in pascoli austriaci puramente ecologici e rigorosamente a oltre 1000 m di altezza.In una parola da provare.
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In particolare poi al Best Wellness Alpenrose di Maurach/Achensee, in Tirolo, il Trattamento “Balance Alpine 1000 +” consiste in un rilassante pediluvio alle erbe seguito da un massaggio e impacco caldo con le erbe alla schiena. Tra i trattamenti originali c’è poi quello al vino: il rituale comincia con un cerimoniale che coccola i piedi: dopo un lavaggio dei piedi vitalizzante con colata di vino freddo e un pediluvio caldo in barrique (accompagnato naturalmente da un bicchiere di vino bianco e da una dolce tentazione), gli ospiti si possono rilassare alla spa.

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Sempre in Tirolo, l’hotel Best Wellness Liebes Rot-Flüh, nella Valle Tannheim, si presenta  come un castello incantato, immerso tra profumi meravigliosi che si abbinano al calore rilassante delle saune. La leggerezza dell’acqua di montagna cristallina della piscina carica d’energia positiva si abbina con la forza animatrice degli elementi, qui si attinge una nuova vitalità con un rilassante bagno di vapore, dopo aver sperimentato la grotta delle fiabe e la vasca idromassaggio con acqua salata. Sono otto le tappe del percorso benessere presente  presso l’hotel Best Wellness Liebes Rot-Flüh: la Sauna del Cavaliere, il Bagno dell’Alchimista, la Sauna di Pigne, il Bagno di vapore „Astral“, il Bagno Turco, la Sauna a raggi infrarossi, la Grotta di ghiaccio e le cabine abbronzanti. Il benessere fa capolino anche a tavola: attraverso nuove idee e suggerimenti del centro-Salute Body Balance dell’hotel.

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Il Best Wellness Alpenpalace in Alto Adige, nella splendida cornice della Valle Aurina, a due passi da Brunico, offre addirittura 2mila metri quadri di spa con piscina alimentata da acqua salina e un meraviglioso parco di 30.000 mq, con piscine, aree relax e lounge open air.   Fiore all’occhiello è la Beauty & Spa, una delle poche al mondo contrassegnate da “The Art of Beauty by La Prairie” con esclusivi rituali di bellezza, tra cui il Caviar lift facial, lusso allo stato puro che promette di rassodare la pelle immediatamente, rendendola incredibilmente setosa, morbida e tonica: si tratta di un trattamento effettuato con perle di caviale e consiste in un massaggio al viso ed al contorno occhi con un’infusione di caviale. Per chi può, c’è anche il Pure gold radiance facial: le gocce d’oro puro di Cellular Radiance Concentrate Pure Gold promettono anche in questo caso di rassodare visibilmente la pelle, illuminandola e stimolandola la pelle. E se poi caviale e oro non bastano, si possono provare anche i diamanti: il trattamento Spa alpin diamonds prevede un lussuoso peeling a base di particelle altamente micronizzate di diamanti e perle d’acqua dolce, seguito da un delicato massaggio con la crema per corpo agli estratti di caviale. Cura ottimamente la pelle donandole un leggero splendore dorato.

 

Anche al Best Wellness Schwarz Alpine Spa & Resort in Tirolo c’è l’imbarazzo della scelta: con la sua spa di 5000mq e vista mozzafiato sulle montagne, è il luogo perfetto per trascorrere una vacanza –benessere da favola. Questa oasi esclusiva propone trattamenti basati sul sapere classico della medicina e del benessere. Ccome il trattamento “Culla”, un’esperienza unica, puro relax, dove l’arte della cura del corpo diventa una cerimonia per i sensi: 90 minuti di suoni, aromi, movimenti che ricordano, appunto, una culla.




Lights and shadows: i mondi artistici di Marco Solzi e Stefano Zacconi

di Emanuele Domenico Vicini. Sabato 7 febbraio 2015 è stata inaugurata la nuova mostra della Galleria Graal Spazio Arte di Pavia, con le opere del pittore Marco Solzi cremonese e dello scultore Stefano Zacconi di Pavia.

Una nuova sfida per la gallerista Grazia Fedegari, che ha saputo sintetizzare in un unico percorso espositivo potente, due artisti lontani nelle tecniche e nelle scelte tematiche, ma sicuramente accomunati dalla stessa volontà di instancabile ricerca nelle forme della pittura e della scultura.

A legare i due percorsi, è stata scelto un tema metaforico simbolico, che potesse suggerire una chiave di lettura, forte ed efficace per questo affascinante incontro/scontro di due mondi artistici.

Luce e ombra, come opposti, che fra loro si cercano per attrarsi e respingersi, non sono materia, non sono pietra o metallo, né pigmento o legante, eppure sono i poli fondamentali di ogni pensiero artistico.

Nella costruzione di una forma plastica, lo scultore immagina quale relazione avrà con l’ambiente, con la sua luce e le sue ombre: nella definizione di una superficie dipinta, il pittore intride i colori di chiaroscuro, definisce toni e tinte come progressioni di luce e buio.

Stefano Zacconi, giovane scultore pavese lavora con i metalli e pietre, oggetti dismessi e ritrovati, riportati dallo scultore a vita nuova. La perfezione del loro disegno, la sensazione di armonia che promana dai loro intagli, dalle forme quiete e ordinate, forgiate per una “prima vita” meccanica, ora possono sprigionare una nuova forza evocativa e finalmente assurgere a totem simbolico. Non serve sapere di che cosa siano metafora: lo spettatore ne coglie l’intensità formale, la capacità di divenire al contempo fonte di luce e schermo di ombra, intuizione di un senso altro, come fugace e impalpabile suggestione.

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Il pittore Marco Solzi, che è sempre stato attratto dalla magia della luce (si pensi ai suoi potentissimi chandelier), vive una nuova stagione creativa segnata da un’intensa drammaticità, con colori forti, a tratti cupi, stesi con pennellate nervose, che rivelano un dinamismo e una carica emotiva libera e inarrestabile. Nel suo percorso pittorico metaforico, oltre alla strada dell’informale, costruita su grandi masse di colore incise, segnate e solcate da scuri tratti violenti, compare una nuova figuratività dolente e sofferta, incarnata da figure femminili celate dietro gabbie metalliche. C’è una domanda di vita, di libertà, profondamente radicata sotto la superficie della materia. Luci e ombre qui giocano una partita drammatica, si scontrano e si sovrappongono, le une solcando le altre.

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I poli dialogici che nelle opere di Zacconi guidano verso l’intuizione del senso delle forme scolpite, nelle tele di Solzi squarciano il velo che nasconde il dolore dell’esistenza umana.

LIGHTS AND SHADOWS

Mostra personale di Marco Solzi e Stefano Zacconi

dal 7 al 22 febbraio 2015

GRAAL SPAZIO ARTE

corso Garibaldi 28 Pavia

info@graalspazioarte.org




Lingerie da amare per San Valentino

Ormai manca poco. Ancora pochi giorni per il giorno più romantico dell’anno.
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he sia romantico  o piccante, da condividere con il partner o  semplicemente per gratificare se stesse, la lingerie è un must di San Valentino. Per amare, amarsi  ed essere amate…un San Valentino per tutti i  gusti. Ecco alcune delle proposte di Christies per celebrare la festa più dolce dell’anno e sognare per tutti gli altri 364 giorni.

DOLCE color  NERO/AVORIO  – by Christies. La collezione si caratterizza da motivo a corolla in  tulle a contrasto

 

PIERROT color AVORIO/NERO – by  Naory. La collezione si caratterizza per un lucido e morbido raso di seta color avorio su cui  spiccano micro pois total black, dove il fine tessuto si mescola alla leggerezza del tulle e al dettaglio di una  rouche in pizzo, rigorosamente neri, ad impreziosire ogni singola  creazione.

 

BAZAR color CORALLO – by Christies. La collezione si caratterizza per un motivo ramage  dove  un fitto macramè s’immette su un tulle morbido e leggero.

 




Zegna per la nuova collezione si allea con parkouristi professionisti

Z ZEGNA rivela la sua nuova attitude energica e techno-urbana, presentando una campagna  intitolata “Be Your Own Style 24:7” e utilizzando il video come principale forma di comunicazione. Sartoria e sportswear si coniugano nella nuova collezione Z ZEGNA P/E 2015, disegnata per rispondere alle esigenze del moderno trendsetter.

Ispirandosi ai concetti di deformalizzazione e sportificazione, la campagna, che vede come protagonisti parkouristi professionisti, si struttura in tre video che raccontano tre momenti di una giornata in tre diverse location nella città di Milano. Tre realtà viste attraverso gli occhi dell’uomo Zegna ; un uomo che, pur avendo uno stile impeccabile, si aspetta dal proprio guardaroba performance e funzionalità che lo accompagnino per tutta la giornata.

Ecco la prima. Ore 6:00: Milano È l’inizio di un nuovo giorno e l’uomo Z ZEGNA sceglie un capo spalla dalle elevate prestazioni tecniche, da indossare su un leggero abito antipiega che si adatta perfettamente ai movimenti di chi lo indossa. È una nuova categoria di moda intelligente; sartoriale ma mai costrittiva, contraddistinta da dettagli di ispirazione tecnica.

Al fine di rappresentare nel video la fluidità delle silhouette sartoriali, degli esclusivi tessuti tecnici e delle sneakers in Techmerino, il regista Jacob Sutton riprende i protagonisti in movimento. Grazie all’uso del “time-lapse”, la campagna riesce a catturare i colori e i tessuti in simbiosi con lo spazio urbano, a testimonianza del nuovo paradigma di stile Z ZEGNA.




TheFork, tutta la ristorazione in una app

TheFork (gruppo TripAdvisor), piattaforma  internazionale per la prenotazione online e mobile di ristoranti, sbarca in Italia con l’acquisizione di restOpolis e MyTable.it da parte di  TripAdvisor. In una sola app sarà possibile gestire prenotazioni in mezza Europa, Italia compresa, e soprattutto farsi una precisa idea di menù, prezzi e offerte presenti nei diversi locali.
TheFork è già leader nel settore delle prenotazioni online di ristoranti   in Francia, Spagna, Belgio e Svizzera con un network di oltre 20.000 ristoranti partner in Europa. Con un network congiunto  di oltre 5.000 ristoranti prenotabili in Italia, l’integrazione di MyTable.it e restOpolis posiziona oggi  TheFork come market leader nell’e-booking di ristoranti in Italia.

L’ampio network di ristoranti, in continua crescita, include ogni tipo di cucina e chef pluripremiati come Paul Bocuse, Ferran Adrià, i  fratelli Roca, Chicco Cerea, Martin Berasategui e Alain Ducasse.

TheFork permette ai clienti di scegliere il ristorante in base alla zona, ai prezzi, alle disponibilità,  al tipo di cucina e alle recensioni degli utenti. È anche possibile vedere i menù dei ristoranti e approfittare di offerte speciali, come menù a prezzo fisso e sconti fino al 50%. Con     la prenotazione online, gli sconti sono applicati  automaticamente alla cassa, eliminando l’esigenza di dover  presentare un coupon al ristorante. La piattaforma permette anche agli utenti di controllare la disponibilità in tempo reale,   visualizzare orari e ristoranti alternativi e guadagnare punti  fedeltà che danno diritto a ulteriori sconti.