Sabato 29 novembre, Grazia Fedegari, colta e raffinata gallerista pavese, tra le più attente alle tendenze del contemporaneo e ai gusti del pubblico in area lombarda, ha inaugurato la personale di Miriam Prato, notevolissima pittrice pavese che sta guadagnando fama e notorietà ben oltre i confini nazionali.
Con la consueta vernice, dove le riflessioni sull’arte si fondono e si armonizzano in una sincera convivialità amicale, la produzione di Miriam Prato, composta da lavori più recenti e da alcuni suoi pezzi storici, è stata presentata al pubblico pavese, numerosissimo, attento e vivace ospite delle belle serate della gallerie GRAAL
L’opera di Miriam Prato, restauratrice di professione, studiosa di carte e incisioni antiche e da diversi anni pittrice, è una delle più interessanti espressioni di quel filone dell’arte contemporanea fondato sul recupero colto della tradizione, come punto di partenza per libere interpretazioni e affascinanti giochi compositivi.
Tramontati i grandi miti della avanguardie che hanno popolato a fasi alterne molta parte del XX secolo, esauritasi la spinta propulsiva del concettualismo che tanto aveva animato lo scenario artistico del secondo Novecento, il ritorno alla manualità, il recupero di profonde competenze tecnico pittoriche di tradizione, la consapevolezza del valore dell’immagine nella sua sensorialità e comprensibilità sono le mete che molta arte si è posta negli ultimi decenni.
Cogliendo gli spunti più ricchi che il suo lavoro di restauratrice le offre, Miriam Prato opera sulle incisioni delle Cronache di Norimberga, o su artisti come Israel Van Meckenem, o ancora su tavole di Albrecht Dürer; le riproporziona, ne estrapola, a volte, dettagli e le inonda di colore, le trasforma in fiumi di inebriante vitalità cromatica. I cieli si tingono di toni di arancio, di blu, di nero; le figure prendono vita, circondate da abiti luminosi, da dettagli sgargianti e inebriate dai colori del nuovo mondo nel quale Miriam li pone.
Tutta la tradizione occidentale ha proposto il tema del “confronto” come uno dei cardini della formazione di ogni grande artista; non solo nel più consueto senso del rapporto con modelli e maestri, ma anche secondo più complessi percorsi di relazione, imitazione e rielaborazione, da Duchamp a Picasso, da Warhol alle estreme propaggini del citazionismo americano contemporaneo.
Sulla stessa linea si pone anche il lavoro di Miriam che fa suoi, per ricrearli a vita nuova, esempi altissimi della storia dell’incisione. Il suo lavoro manifesta un complesso processo culturale, nella scelta delle opere da cui muovere, nella elaborazione delle relazioni tra forme e colori che vengono stesi sulla tela. Al contempo, Miriam sa porsi con rara intelligenza ed eleganza sull’impervio crinale dell’arte di oggi. Le sue tele non sono soltanto esempi di colto citazionismo, non si limitano a dichiarare uno degli assunti della contemporaneità postmoderna, cioè che non esistono più distinzioni diacroniche o gerarchiche nell’intero bagaglio della tradizione artistica; esse sono il frutto di una profondissima competenza e conoscenza dell’arte antica e della grafica in particolare. Gli equilibri cromatici, le soluzioni e i tagli compositivi, i calibratissimi rapporti tra pieni e vuoti nascono dalla meditazione quotidiana sull’immagine di Dürer o di Sebald Beham.
Le scene dipinte di Miriam Prato ci invitano così a una passeggiata intellettuale, circondati dalla storia dell’incisione rinascimentale e moderna; ci accolgono in una sorta di città virtuale (soggetto tra i più frequentati dalla pittrice) dove ci confrontiamo con il passato, ne esorcizziamo la distanza e ce ne appropriamo nuovamente, ridisegnandone il valore metaforico, alla luce della complessità del nostro presente.
Emanuele Domenico Vicini
SENZA VINCOLI -Mostra personale di Miriam Prato
dal 29 novembre 2014 al 21 dicembre 2014
GRAAL SPAZIO ARTE corso Garibaldi 28 Pavia
ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO:
dal martedì al venerdì 16.30-19.30
sabato 10.30-12.30 – 16.30-19.30
domenica 16.30-19.30
lunedì chiuso