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Ambra porta in scena “La guerra dei Roses”

“La guerra dei Roses” arriva a teatro con Ambra Angiolini e Matteo Cremon e la firma di Filippo Dini alla regia. Lo spettacolo debutta il 9 novembre al Teatro Manzoni di Milano dove resterà in scena fino al 26 novembre.

“La guerra dei Roses” è prima di tutto il titolo di un romanzo del 1981 e poi otto anni più tardi diventa un enorme successo cinematografico per la regia di Danny De Vito. L’autore del romanzo, Warren Adler, scrive anche il soggetto del film e in seguito deciderà di adattare questa vicenda anche per il teatro, creando una commedia straordinaria, raffinata e caotica al tempo stesso, comica e crudele, ridicola e folle, trovando forse in teatro la sua dimensione ideale, per la sua potenza espressiva e la sua dimensione terribilmente onirica.

“La grandezza dell’amore si esprime in questa commedia attraverso la sua fine. Adler ci pone di fronte ad una delle più potenti e straordinarie deflagrazione umane: la separazione di un uomo e una donna che hanno condiviso un grande amore. – sostiene Dini-. Non c’è al mondo espressione più sconvolgente della potenza dell’essere umano, non a caso il titolo la paragona ad una guerra, e non solo, ad una delle più sanguinose guerre della storia inglese, una guerra nata in “casa” appunto, la guerra tra due rami della stessa famiglia, la guerra delle due rose.”

La storia narra della lenta e terribile separazione tra i coniugi Rose, lui ricco e ambizioso uomo d’affari, lei una moglie obbediente, ma mai dimessa, che lo ha accompagnato nella sua brillante ascesa. Ad un tratto tutto questo si rompe, si infrange contro lo scoglio della mancata realizzazione professionale di lei. La loro vita passata insieme, viene da lei completamente riscritta, la sua maturata presa di coscienza la rafforza con una ferocia degna di una grande eroina, a scagliarsi sul suo amato, ora il responsabile della sua mancata affermazione, in un crescendo di cattiveria, rabbia e reciproche atrocità, fino alle estreme conseguenze. Ed è guerra, “La guerra dei Roses”.

 

 




Halloween con il Rocky Horror Show

Con un allestimento da kolossal, ricco di luci, tacchi a spillo ed effetti speciali, una compagnia di performer d’eccezione e la presenza di Claudio Bisio nel ruolo di narratore,  il Richard O’ Brian’ s  Rocky Horror Show  torna a far ballare gli spettatori. Divertente e capace di entusiasmante anche (i pochi) che non hanno mai sentito parlare prima del leggendario musical (anche grazie a “Bisio” Show che in una performance alla Zelig traduci i passaggi fondamentali dello show), il Rocky Horror Show è lo spettacolo ideale per festeggiare Halloween …e i giorni seguenti. Fino al 5 novembre il Rocky Horror Show e in scena al Teatro degli Arcimboldi, di Milano per poi perseguire a Firenze, dal 7 all’11 novembre, al Nelson Mandela Forum, le sole due in Italia per la tournée europea della produzione internazionale firmata BB Promotion Gmb.

Cast strepitoso, con l’istrionica e irriverente interpretazione di  Frank‘n‘Furter di  Gary Tushaw che canta “Rose tint my world” circondato da piume di struzzo in versione Marylin, un potente Riff Raff interpretato da Stuart Matthew Price Sophie Isaacs nel ruolo di una Janet particolarmente grintosa. Curato l’allestimento e i costumi di scena scintillanti. Un vero e prprio spettacolod a West End nel cuore di Milano.

Fin dal suo debutto assoluto nel 1973 al Royal Court di Londra, nessun altro musical al mondo come il Rocky Horror Show è stato più amato, vissuto intensamente e celebrato con entusiasmo dal pubblico. Uno spettacolo leggendario, tradotto in tutte le lingue del Mondo e visto in tutti e cinque i continenti da oltre 20 milioni di persone.  Definito “la madre di tutti i musical”, The Rocky Horror Show è uno spettacolo unico nel suo genere, con una colonna sonora strepitosa, protagonisti irriverenti e bizzarri e una speciale capacità di coinvolgere e interagire con il pubblico. È proprio questo a fare del Rocky un cult ancora indispensabile. Ogni sera il pubblico è protagonista, segue un copione non scritto – ma ben noto – fatto di gesti e parole, è spinto dagli attori in scena a interpretare gag esilaranti in risposta alle loro battute, rendendo unica e irripetibile ogni replica.

  Rocky Horror Show – DOVE, COME E A QUANTO

Fino al 5 novembre: Teatro Arcimboldi di Milano. Biglietti da 28,75 euro
 Da martedì a venerdì ore 21.00Sabato e domenica ore 16.00 e 21.00

 

Dal 7 all’11 novembre- Mandela Forum, Firenze. Biglietti da 28,75 euro
 Da martedì a venerdì ore 21.00 – Sabato e domenica ore 16.00 e 21.00

 

 

 

 




West Side Story apre la stagione del Carlo Felice di Genova

Per la prima volta in Italia un teatro operistico apre la stagione con un musical. Succede a Genova dove il 19 ottobre,  il Teatro Carlo Felice apre la propria stagione artistica con West Side Story di Leonard Bernstein, Jerome Robbins, Arthur Laurents e Stephen Sondheim. Un’occasione unica che celebra i sessant’anni dal debutto sulle scene di Broadway di West Side Story, uno degli spettacoli che ha rivoluzionato la storia della musica, e allo stesso tempo il centenario della nascita di Leonard Bernstein.

“Questa nuova produzione italiana di West Side Story è l’unione tra la tradizione, con le coreografie del mito Jerome Robbins, le orchestrazioni mozzafiato del genio Leonard Bernstein e scene e costumi Anni ’50, e il gusto della società attuale, con un allestimento raffinato e elegante che basa il tutto sul concetto della paura” commenta Federico Bellone, regista dell’allestimento di West Side Story in scena a Genova fino al 29 ottobre. ” Perché è la paura la chiave dello spettacolo: Tony teme che Maria, la sua Giulietta, possa non perdonargli l’omicidio, quasi incidentale, del fratello; Maria teme l’impossibilità di poter vivere la sua storia d’amore; le bande si temono reciprocamente perché ignorano quali possano essere le conseguenze di un’immigrazione o la possibile mancanza di accettazione in una terra straniera; infine gli adulti temono il precipitarsi degli eventi verso uno stato di caos e vivono quasi impotenti la situazione” prosegue il registra per poi concludere sottolineando il “colore rosso, predominante in palcoscenico, e da imponenti scale antincendio in ferro che, oltre a essere un chiaro richiamo al balcone veronese, vorticano tra loro per formare tanti scorci di una New York sospesa e drammatica, sede appunto di questa paura”.

L’allestimento di West Side Story è frutto di una co-produzione del Teatro Carlo Felice e W.E.C. – World Entertainment Company. L’Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice, diretti da Wayne Marshall, interpretano le melodie e
i coinvolgenti ritmi della partitura di Bernstein. In scena, tra gli altri Luca Giacomelli Ferrarini (Tony), Veronica Appeddu (Maria), Giuseppe Verzicco (Riff), Simona Di Stefano (Anita) e Salvatore Maio (Bernardo).

 




I processi alla storia prendono vita a teatro

Magistrati, avvocati e società civile si confrontano a teatro, nei processi alla storia del ciclo “Personaggi e Protagonisti: incontri con la storia. Colpevole o Innocente”. Al termine dei processi il pubblico è chiamato ad esprimersi con un pubblico verdetto. Il primo incontro  è fissato per il 16 ottobre al Teatro Manzoni di Milano è vede come protagonista del dibattito John Fitzgerald Kennedy che, con la sua politica, sarà al centro del dibattimento processuale che vedrà sulla scena dialogare, a braccio, magistrati, avvocati e personalità della vita civile in un confronto di tesi contrapposte tra accusa e difesa con il pubblico che sarà chiamato ad emettere il giudizio.  “A cent’anni dalla nascita di John Fitzgerald Kennedy proviamo ad analizzare sia la persona che lo statista – commenta l’autrice Elisa Greco – Si tratta di uno dei più amati tra tutti i Presidenti degli Stati Uniti d’America, ma è nostro compito chiederci se tutto questo amore ha contribuito a creare un falso mito oppure celebra un vero eroe”. Falso mito o vero eroe?

A rendere pubblici i capi d’accusa sarà Filippo Grisolia,  presidente di sezione penale del Tribunale di Milano, mentre a sostenere l’accusa sarà Ciro Cascone, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano. Saliranno sul banco dei testimoni per l’accusa il giornalista e scrittore Pier Luigi Vercesi, nelle vesti di Arthur Schlesinger e Stefano Bruno Galli, docente di storia delle dottrine e delle istituzioni politiche presso l’Università degli Studi di Milano a rappresentare Richard Nixon. Nel ruolo di avvocato difensore interverrà Laura Cossar, avvocato, nonché consigliere e tesoriere dell’Ordine degli avvocati di Milano. Sul banco dei testimoni, in contraddittorio compariranno Valeria Montebello, nei panni di Jackie Kennedy, ed Eva Cantarella,  ocente presso l’Università degli Studi di Milano Eva Cantarella, che interpreterà Eunice Kennedy. A rivestire i panni del protagonista John Fitzgerald Kennedy Chicco Testa, imprenditore e Presidente di Assoelettrica.

Il format, a cura di Elisa Greco, è giunto alla sua ottava stagione e si avvale del patrocinio dell’Associazione Nazionale Magistrati sez. Milano e dell’Ordine degli Avvocati di Milano. “Filo conduttore di questa edizione sarà l’approfondimento delle trasformazioni che hanno caratterizzato la società attuale scandagliando la vita di quatto prestigiosi ed emblematici protagonisti della Storia e della Società”  ha commentato in merito Elisa Greco.

Il ciclo di appuntamenti prosegue il 15 gennaio con Coco Chanel; il 26 febbraio con Lady Diana e  il 26 marzo con Steven Paul Jobs.




Le Bal racconta l’Italia che balla dal 1940 al 2001

Le Bal propone un coinvolgente excursus nell’Italia che balla dal 1940 al 2001. Lo spettacolo, prodotto da Viola Produzione e Tieffe Teatro Menotti, debutta al Teatro Menotti di Milano il 19 ottobre e rimarrà  in scena fino al 29 ottobre per poi proseguire la tournée sul territorio nazionale.  Le Bal nasce da una creazione del Théâtre du Campagnol da un’idea e nella regia di Jean-Claude Penchenat.
Le Bal, l’Italia Balla dal 1940 al 2001, è diretta da Giancarlo Fares con le coreografie di Ilaria Amaldi, percorre a suon di musica la storia del nostro paese, passando per gli eventi salienti che hanno contribuito a plasmarla: la Seconda Guerra Mondiale, la Liberazione, il boom economico, le lotte di classe. Un racconto affidato alla musica, agli attori e ai molti cambi di costume che raccontano il susseguirsi dei decenni, i mutamenti dei colori e lo scoprirsi del corpo.

Le Bal parte da una pista di una balera pronta ad accogliere le coppie che di lì a poco riempiranno la sala. Un luogo d’incontro in cui uomini e donne cercano gli altri, in cui si va a passare i pomeriggi. Uomini e donne che provano emozioni che portano allo scatenarsi di una gara di ballo. Una competizione in crescendo, che porta ad un movimento accelerato e catapulta i personaggi negli anni ‘40.

Da questo punto parte la storia di Le Bal, attraverso una drammaturgia tutta fatta di musica, azioni, suoni e gesti, che accompagnano il susseguirsi dei decenni. Sulle note di canzoni italiane che appartengono alla memoria comune, dal Trio Lescano a Fred Bongusto, da Domenico Modugno a Mina, Gino Paoli, Renato Zero,  Luigi Tenco, Alan Sorrenti, Adriano Celentano,  , Enrico Ruggeri, Franco Battiato, Adriano Celentano e Ornella Vanoni,  si racconta l’Italia che balla dal 1940 al 2001. Lo spettacolo originale nasce dalla mente di Jean-Claud Penchenat, presente come attore anche nella trasposizione cinematografica Ballando Ballando diretta da Ettore Scola.

 




La Sand Art debutta a teatro

L’arte di dipingere immagini in movimento utilizzando la sabbia, o Sand Art, approda al Teatro Delfino di Milano dove, il 18 ottobre, debutta “Ho scritto Italia sulla sabbia”di Eka,  nome d’arte di Erica Abelarto. Lo spettacolo di Sand Art propone un viaggio attraverso il BelPaese, tra opere d’arte e personaggi che hanno fatto grande la nostra storia, città, momenti di costume e accompagnati da musica italiana. Uno show inconsueto che, allo stesso tempo, emoziona e diverte dove lo spettatore diviene protagonista di un viaggio nel BelPaese dal Duomo di Milano, al Palio di Siena, alla terrazza del Commissario Montalbano fino la Fontana di Trevi con Marcello Mastroianni.

La Sand Art ela San Animation, rispettivamente pittura  e arte di animazione sono tecniche che, attraverso la manipolazione di granelli di sabbia e un uso particolare della luce, creano figure animate.  Le immagini sono proiettate su un grande schermo così da permettere allo spettatore di godere un’atmosfera avvolgente e suggestiva.

Eka usa solo le dita e i palmi delle mani per creare le immagini, le trasforma mutandole in altre forme. Subiscono una metamorfosi, in pochi attimi tutto si crea e si distrugge, ogni immagine è persa…..rimane solo nella memoria dello spettatore. Le dita di Eka danzano in armonia con la musica. La sabbia prende forma creando meravigliose storie. Con pochi movimenti della mano l’artista crea un’immagine, ma solo per un momento. Una volta che l’immagine appare pronta viene cancellata e una nuova ne viene creata. Le figure create si trasformano di continuo, evolvono, scompaiono e riappaiono.

 

“Ho scritto italia sula sabbia” -DOVE, COME E A QUANTO

Milano – Teatro Delfino
Da mercoledì 18 a domenica 22 ottobre e da giovedì 26 a domenica 29 ottobre 2017
Feriali ore 21:00 – domenica ore 16:00

Biglietti: 20 euro

 




Luca Barbareschi è “L’anatra all’arancia”

Luca Barbareschi e Chiara Noschese conquistano la scena del Teatro Manzoni di Milano dove dal 12 al 29 ottobre danno vita a “L’anatra all’arancia”: una commedia entrata di diritto nella storia del teatro. In scena oltre a Barbareschi, che firma la regia, e a Noschese, ci sono anche Ernesto Mahieux, Gerardo Maffei e Margherita Laterza che animeranno l’ingranaggio del testo sostenendo il ritmo e la vorticosa energia dello spettacolo con la precisione di una partitura musicale. Lo spettacolo è tratto dal testo “The Secretary bird” di William Douglas Home, poi adattata dal celebre autore teatrale francese Marc Gilbert Sauvajon. Del 1973 è un’edizione rimasta storica, diretta e interpretata da Alberto Lionello al cui fianco recitava Valeria Valeri. Celebre è anche la versione cinematografica che vantava l’interpretazione di Ugo Tognazzi e Monica Vitti, nei panni della coppia protagonista con la regia di Luciano Salce.

“L’anatra all’arancia” è una bellissima storia universale di un uomo e di una donna e di come il protagonista si inventi un modo per riconquistare la moglie che lo ha tradito e che amava, architettando un piano per dimostrarle che lui è il suo unico amore anche dopo 25 anni” racconta Luca Barbareschi secondo cui si tratta di un testo con la stessa potenza di Chi ha paura di Virginia Woolf?’” ma che, a differenza del testo di Albee, ha una struttura narrativa molto divertente, che aiuta a veicolare concetti profondi con la risata”.

Gilberto e Lisa sono una coppia sposata da venticinque anni. Più che dal logorio della routine, il loro ménage è messo in crisi dalla personalità di lui, egoista, egocentrico, incline al tradimento, vittima del proprio essere un clown che finisce per stancare chi gli sta intorno. Esasperata, Lisa si innamora di Volodia, tutto l’opposto del marito, un russo di animo nobile, un romantico sognatore che ha scelto di trascorrere la sua vita in Lucania. Punto sul vivo, Gilberto studia una strategia di contrattacco e organizza un week-end a quattro, in cui Lisa e il suo amante staranno insieme a lui e alla sua attraente segretaria, Chanel Pizziconi, un misto tra scemenza e genialità. Il tutto sotto gli occhi di un sempre più interdetto cameriere. L’imprevedibile piano di Gilberto, che al principio sembra sgangherato, è ricco di imprevisti e colpi di scena che si susseguono fino all’ultimo istante.

“L’aanatra all’arancia” porta in scena una vicenda leggera e piacevole che conquista lo spettatore con la simpatia dei personaggi, le soluzioni effervescenti e i dialoghi e irresistibili.

 

“L’anatra all’arancia” DOVE, COME E A QUANTO

12-29 ottobre – Teatro Manzoni di Milano
Alle 20.45 e di domenica alle 15.30
Biglietti: da 23 euro


 

 

 

 




Artemisia: la vita della pittrice in musical

Torna in scena “Artemisia – Il Musical” in una location speciale: il Teatro Flaiano in Roma.

Il musical originale prodotto da Massimo Rossi e dalla cooperativa M.M. Mondo Musica sulla vita dell’eclettica Artemisia Gentileschi, pittrice caravaggesca del ‘600, è pronto a trionfare sulle scene, con un cast parzialmente rinnovato ma sempre con la stessa grande voglia di mettersi in gioco.

Il debutto sarà il 6 Ottobre, e da lì lo si rivivrà ogni fine settimana dello stesso mese ed il primo di Novembre, ogni sabato e domenica in doppia replica pomeridiana (ore 17.00) e serale (ore 21.15) per 19 repliche complessive.

Il musical ha per di più ottenuto la concessione del patrocinio del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.

L’evento si pone sulla scia dei successi ottenuti nel 2015, culminati con la vittoria assoluta al concorso “PrIMO” (Premio Italiano Muical Originale) decretata dal voto online, e ottenendo il premio della critica della giuria di qualità, in ex-aequo con l’opera “Violet&Mussolini”. Ma non solo. L’interesse del pubblico è stato tangibile anche e soprattutto dal sold out della Prima nazionale presso il Teatro Lyrick di Assisi (il 22/03/2015), e dalla successiva e fortunata riproposizione al Teatro Romano di Gubbio (il 31/07/2015).

La peculiarità della vicenda raccontata ha permesso infatti al pubblico di avvicinarsi a tematiche attuali ed importanti, come la violenza di genere e il diritto alle pari opportunità. Ed è proprio per questo che il progetto riparte.

La vita di Artemisia viene sviscerata in fondo nei vari e complicati rapporti con le figure maschili per lei di riferimento: dal controverso padre Orazio (anch’egli pittore), al suo stupratore Agostino Tassi; dal ribelle e anticonformista Caravaggio, all’importante e geniale Galileo Galilei. Ognuna di esse ha un’incidenza rilevante nell’esistenza della protagonista, che tuttavia man mano si emancipa dalle loro ombre fino al raggiungimento di uno dei suoi più grandi sogni: entrare nell’Accademiadelle Arti e del Disegno di Firenze. La realizzazione di Artemisia come donna ed artista coincide dunque con quella di tante altre, divenendone i qualche maniera il simbolo per eccellenza.

Artemisia si erge infatti a figura simbolo dell’indipendenza femminile, capace di affermare sé stessa in un mondo che fa della potenza e del dominio virile i suoi cardini fondamentali.

Il musical nasce dalle musiche originali di Marco Rosati e dai testi e le liriche di Lucia di Bella, che nella nuova versione apporta sostanziali modifiche per raggiungere una coerenza storica totale rispetto alla stesura e la regia originale di Enrico Zuddas. La regia di questo riallestimento è affidata ad Alberto Sebastian Ricci. L’orchestra dal vivo sarà guidata dal maestro Massimiliano Tisano, mentre Elisa Pierini coadiuvata da Alice Rosati curano le coreografie.

Artemisia avrà il volto di Eleonora Lombardo (Biancaneve il musical, Ladies – la commedia musicale con Riccardo Fogli, Rent) affiancata da Lalo Cibelli (già in Georgie il musical, Amalfi 839AD e Il grande dittatore al fianco di Tosca) nei panni di Orazio Gentileschi e Sara Nardelli in quelli di Tuzia Medaglia. Il genio di Caravaggio sarà in mano a Giovanni Zanotti, e Nicola Fesani sarà lo scabroso Agostino Tassi. Pierantonio Stiattesi sarà interpretato da Nicola Vivaldi mentre Stefano Colli e Riccardo Sarti si alterneranno nel ruolo di Galileo Galilei.

Completano il cast Mirko Saulino, Martina Casagrande, Maria Letizia Orsini, Laura Lanzi, Alessandro Pannacci, Maria Borsini e Laura Saulino.

“Artemisia – Il Musical” è un evento avvincente, trascinante e coinvolgente nella sua complessità. Ironico al punto giusto, con punte di drammaticità, è sicuramente in grado di affascinare e rapire il pubblico del musical italiano e allo stesso tempo di stimolare riflessioni tanto crude quanto necessarie in merito a quanto nella società contemporanea non funziona.

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ARTEMISIA – IL MUSICAL

Di Marco Rosati(musiche) e Lucia Di Bella(liriche e testi)

regia di Alberto Sebastian Ricci

coreografie di Elisa Pierini con il supporto di Alice Rosati

orchestra dal vivo diretta dal maestro Masimiliano Tisano
PROGRAMMAZIONE

Doppia replica pomeridiana e serale ore 17.00 e ore 21.15

Ogni sabato e domenica di Ottobre

Sabato 4 e domenica 5 Novembre
BIGLIETTI

Platea: 30€

Galleria: 25€

Biglietti acquistabili:

dal sito web Ticket Italia al link: http://ticketitalia.com/index.php?route=product/category&path=98″,

presso le ricevitorie:
Libreria Feltrinelli, Viale Giulio Cesare, 58 00135 Roma, Tel 06 87440263
Libreria Feltrinelli, Viale Giulio Cesare, 58 00135 Roma, Tel 06 87440263

presso tutte le ricevitorie autorizzate sul territorio nazionale

direttamente dal botteghino del teatro durante i giorni di spettacolo




“Musica ribelle” crea un ponte con gli Anni ’70

“Sai chi era Victor Jara?” è la domanda che il sessantanne Hugo, l’alter ego nella finzione di Eugenio Finardi,  rivolge a Lara93 e che racchiude l’essenza di “Musica ribelle”: il confronto tra generazioni apparentemente e inconciliabili e separate da quarant’anni di storia ma che, in fondo, se imparano a comunicare possono trovare molti punti di incontro. A iniziare dalla musica, la musica contro o appunto la “Musica ribelle”  quella “che ti ti dice di uscire che ti urla di cambiare di mollare le menate e di metterti a lottare”.

Il musical, diretto da Emanuele Gamba,  in scena fino a domenica 8 ottobre al Teatro Nuovo di Milano è prodotto da Todomodo e Bags Entertainment  e nasce  dalla scelta precisa di scrivere e realizzare uno spettacolo sulla musica e sulla testimonianza artistica Eugenio Finardi.

La scena si apre su una Milano contemporanea dove Hugo affitta un  vecchio scantinato da tempo in disuso a una “crew” di giovani rapper, graffittari, dj capitanati da Lara93 alle prese con la preparazione di un un rave notturno. Come spiega Hugo in realtà il suo è stato quasi un messaggio lanciato nello spazio alla ricerca di un “Extraterrestre” che potesse condividere la passione per la musica e la voglia di sognare ancora. Nello scantinato Lara93 scova i diari di Hugo che  portano la lancetta indietro al ’73 quando la stessa cantina era il covo di un collettivo politico, la sua sala prove, la sua stamperia, la sua radio libera “Nebbia” che appare e scompare e i concerti al Parco Lambro che, in un gioco di citazioni, avevano visto protagonista proprio lo stesso Finardi.  Le storie dei due protagonisti, corrono in parallelo. Sette anni per il collettivo e le storie di utopia, amore e impegno politico dei suoi protagonisti, mentre la violenza cede il posto al sogno di una rivoluzione pacifica,  sette giorni per Lara93 e il suo mondo di fuoriusciti del sistema,  dal cleptomane, alla vegana, alla narcisista.

La forza dello spettacolo è quella di non rimanere relegato all’effetto nostalgia, che pure sarebbe stata una via piuttosto semplice da seguire anche solo legando le prime canzoni di Finardi, quelle che hanno caratterizzato maggiormente il decennio della protesta. Sono infatti riproposti dal vivo, riarrangiati da Emiliano Cecere e Alberto Carbone sotto la supervisione di Finardi, “Dolce Italia”, “Trappole” “Patrizia”, “Diesel”, “Un uomo”,
“Extraterrestre”, “La radio”, e le immancabili “La Forza dell’Amore” e “Musica ribelle”  tra sonorità che vanno da quelle
rock-prog originarie degli anni ’70, a sconfinamenti d’n’b, techno, ma anche ballate e medley. Nessuna nostalgia e nessun buonismo. La violenza, le droghe, gli abusi ieri come oggi non sono nascosti e tratteggiano personaggi a tutto tondo.

“Musica ribelle” prova a far dialogare  i giovani degli Anni ’70 con i nuovi Anni ’20, trovando numerosi punti di incontro. D’altro canto, come spiega Hugo, i sogni non terminano nello spazio di una generazione anche quando questa stessa generazione ha in parte tradito l’utopia a cui aspirava quarant’anni fa e di cui ha lasciato eredità artistiche ancora attuali. Magari cambia il modo. gli strumenti a disposizione e probabilmente anche mode e musica,  ma la ricerca della felicità, anche se relegata temporaneamente in uno scantinato, non tramonta e neppure il sogno di realizzare le proprie aspirazioni artistiche, musicali o meno.

“Ho sempre pensato che la creazione di questo specifico racconto per il palcoscenico presentasse dei livelli di complessità molto alti: due epoche da raccontare, sette anni e sette giorni, un unico spazio scenico, un cast impegnato in doppi ruoli, la musica dal vivo con band da integrare nella fabula, la volontà di muovere i corpi con un linguaggio fisico inedito per il nostro teatro musicale, un immaginario video da far vibrare con la musica” ha commentato Gamba per poi aggiungere: “Una complessità che alle volte è sembrata insormontabile ma che poco alla volta si è rivelata lo strumento
necessario e ineludibile per raccontare la complessità della vita e delle relazioni di dieci giovani, uomini e donne in lotta per la determinazione di un futuro degno di essere vissuto”. Una complessità che, secondo il regista, “Musica ribelle” scioglie in una verità semplice: ”  che in ogni epoca e ad ogni latitudine uomini e donne abbiano un bisogno pressoché unico, il bisogno di curare paure e debolezze con quella che Eugenio chiamò “la forza dell’amore”.

Applausi al cast numeroso e coinvolgente  in cui il talento scorre a fiumi. Tra i protagonisti in scena per “Musica ribelle” spiccano le voci di Arianna Battilana, in scena con le stampelle per un incidente capitato pochi giorni fa, Luca Viola  e di Federico Marignetti, già nel cast di “Spring Awakening”  e di “Romeo Giulietta” e vincitore lo scorso anno del premio Persofone come miglior attore emergente.

E per chi come me  è stato solo sfiorato dagli Anni ’70:  Victor Jara, citato in “Musica ribelle”, era un artista cileno ucciso nel settembre del 1973 nei giorni del colpo di Stato di Pinochet.  Un artista che ha pagato la ribellione sulla propria pelle e un delicato cantautore che vale la pena di cercare e ascoltare su youtube, magari partendo proprio dalla commovente “Te recuerdo Amanda” citata e cantata in “Musica ribelle”.

 

“Musica ribelle” DOVE, COME E QUANDO
Fino all’8 ottobre al Teatro Nuovo di Milano h 20.45 e domenica alle 15.30
Biglietti da 25,8 euro

 




Si balla e si canta con GREASE al Teatro della Luna

Riparte da Milano, per un solo weekend al Teatro della Luna, dal 6 all’8 ottobre, il tour del musical GREASE della Compagnia della Rancia, una festa travolgente che dal 1997 accende i teatri italiani, con l’edizione speciale con band dal vivo per festeggiare 20 anni di GREASEMANIA in Italia, che la scorsa primavera ha fatto scatenare oltre 37.000 spettatori.

Uno spettacolo cult, un vero e proprio fenomeno di costume “pop”, firmato dall’indiscusso maestro del musical italiano Saverio Marconi.

Per questa edizione speciale è Guglielmo Scilla, conosciuto sul web anche come Willwoosh, – che, dal successo della rete, ha collezionato importanti esperienze in TV (l’ultima in ordine di tempo è la partecipazione a Pechino Express, insieme ad Alice Venturi con la coppia degli #Amici), radio e cinema, – ad interpretare il protagonista del musical Danny Zuko, il leader dei T-Birds.

Al fianco di Guglielmo Scilla, Lucia Blanco (A Chorus Line, La Bella e la Bestia, Mamma Mia!, La febbre del sabato sera, Dirty Dancing e Footloose) veste i panni di Sandy, la ragazza acqua e sapone come Sandra Dee e Doris Day, che arriva a Rydell e, per riconquistare Danny dopo un flirt estivo, si trasforma diventando sexy e irresistibile.

Insieme a loro, l’esplosivo Kenickie (Riccardo Sinisi), la ribelle e spigolosa Rizzo (Eleonora Lombardo), i T-Birds, le Pink Ladies e gli studenti dell’high school più celebre; mentre Nick Casciaro – dopo le esperienze musicali a Italia’s Got Talent e Amici – interpreta il doppio ruolo di Vince Fontaine e Teen Angel. Un angelo davvero particolare, cui è dedicato il nuovo brano “Ho bisogno di un angelo” (“All I Need Is An Angel”), scritto da Tom Kitt and Brian Yorker per Grease Live! e per la prima volta al mondo inserito in una versione teatrale su gentile concessione di Warner Chappell, con la traduzione di Franco Travaglio, che firma le liriche italiane dello spettacolo insieme a Michele Renzullo.

Saverio Marconi, coadiuvato da un grande team creativo di cui fanno parte Gillian Bruce, Mauro Simone, Gabriele Moreschi, Carla Accoramboni, Valerio Tiberi, Francesco Vignati, Marco Iacomelli, Riccardo Di Paola, Gianluca Sticotti, Donato Pepe e Enrico Porcelli, pur conservando tutti gli ingredienti che hanno reso GREASE un successo senza tempo, per questa edizione speciale propone una nuova lettura di alcuni momenti,.

GREASE, con la sua colonna sonora elettrizzante da Summer Nights a You’re the One That I Want, le canzoni aggiunte di B. Gibb, J. Farrar, L. St. Luis, S. Simon e le coreografie irresistibili, piene di ritmo ed energia, non è mai stato così attuale: ha fatto innamorare (e ballare) intere generazioni, ed è stato capace di divenire un vero e proprio fenomeno pop, sempre più vivo nella nostra estetica quotidiana, tra canzoni indimenticabili e protagonisti diventati vere e proprie icone generazionali.

In 20 anni di successi in Italia, si è trasformato in una macchina da applausi (quasi due milioni di spettatori dal 1997 ad oggi!), cambiando il modo di vivere l’esperienza di andare a teatro.

Oggi GREASE è una festa da condividere con amici, figli, famiglie intere o in coppia, è trascorrere due ore spensierate, è non riuscire a restare fermi sulle poltrone ma scatenarsi a ballare: un inno all’amicizia, agli amori indimenticabili e assoluti dell’adolescenza, oltre che a un’epoca – gli anni ’50 – che oggi come allora rappresentano il simbolo di un mondo spensierato e di una fiducia incrollabile nel futuro e nel progresso.

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GREASE

edizione speciale 20 anni di successi in Italia
con Guglielmo Scilla Danny Zuko
regia Saverio Marconi
con band dal vivo

PROGRAMMAZIONE
Venerdì 6 ottobre ore 21
Sabato 7 ottobre ore 15.30 e 21
Domenica 8 ottobre ore 15.30

BIGLIETTI da € 29 a € 59
Riduzioni under 14/over 70

I biglietti sono in vendita in tutti i punti vendita TicketOne, on line su www.ticketone.it, telefonicamente chiamando l’892101 (numero a pagamento) e al botteghino del teatro a partire da due ore prima dell’inizio degli spettacoli.
Utilizza su TicketOne il bonus cultura per acquistare i biglietti di GREASE: info www.18app.it

TEATRO DELLA LUNA
+39 02 48857 7516
via G. di Vittorio, 6 – 20090 Assago (MI)
M2 linea verde – fermata Milanofiori Forum

Ufficio Gruppi e Promozione
+39 02 48857 333 – ufficiogruppi@teatrodellaluna.com