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Tutti i mercatini di Natale della Valle d’Aosta

 

In Val d’Aosta il Natale profuma di spezie e vin brûlé dei tanti mercatini che prendono vita in città e nei villaggi alpini illuminandone lo scenario. Ecco i principali appuntamenti da non perdere:

Tsalende a Tsambava – Natale a Chambave (Chambave / 24 novembre 2024)
Chambave dà appuntamento per l’ultima domenica di novembre, con il mercatino natalizio “Tsalende a Tsambava” in cui lungo le vie del borgo del paese, banchi di ogni sorta espongono propri prodotti

Mercatino di Natale “Marché Vert Noël” (Aosta, Piazza Chanoux / 23 novembre 2024 – 6 gennaio 2025)
Tra fine novembre e gennaio, il mercatino natalizio “Marché Vert Noël” trasforma uno dei luoghi più magici di Aosta, la centralissima Piazza Chanoux, in un incantevole villaggio alpino. Ogni giorno, i visitatori possono curiosare alla ricerca di idee regalo inconsuete tra specialità del territorio, vini, arti manuali, oggetti d’antan, pensieri-regalo, ispirazioni nordiche.

Wiehnacht Märt (Gressoney-La-Trinité / 30 novembre, 1°, 8, 15, 22, 27 dicembre 2024 e 5 gennaio 2025)
Una rassegna nelle vie e nella piazza del centro storico di Gressoney-La-Trinité, nell’isola pedonale, dedicata all’artigianato di tradizione: a partire dalle ore 11, si terrà la consueta mostra-mercato in cui si potranno apprezzare le creazioni degli artisti locali e acquistare i prodotti agroalimentari della regione.

Le Petit Marché du Bourg – mercatino artigianale (Chatillon, via Chanoux e via Tollen / 1° dicembre 2024)
Le Petit Marché du Bourg è il mercatino che si svolge nel borgo del paese la prima domenica di dicembre di ogni anno e raggruppa circa 80 espositori che propongono oggetti di oggettistica di Natale (presepi, addobbi, vischio…), candele, artigianato tipico (intaglio, scultura, tornitura e vannerie) découpage, cartonage, fiori secchi, fasce, berretti, guanti, mantelle e tanto altro.

Marché de l’Immaculée (Champoluc / 6-8 dicembre 2024)
Anche quest’anno il Comune di Ayas ha deciso di arricchire la propria località organizzando una manifestazione fieristica per valorizzare l’artigianato e i prodotti agricoli d’eccellenza denominata Marché de l’Immaculée, nella centralissima piazzetta dell’Office du Tourisme, a Champoluc.

Mercatino di Natale (Morgex / 7 dicembre 2024)
A Morgex si respirera aria di Natale con il tradizionale mercatino. Per l’intera giornata, infatti, gli artigiani e gli hobbisti esporranno le loro creazioni nel centro del paese.

Festa della Micòoula – pane di segale con frutta secca (Hône / 8 dicembre 2024)
La festa della Micòoula è la sagra che il borgo di Hône, nella bassa Valle d’Aosta, dedica al pane dolce locale. La micòoula è un pane di segale che si differenzia dal comune pane nero per la presenza di castagne, noci, fichi secchi, uva passa, e, talvolta, anche scaglie di cioccolato. In patois (il dialetto franco-provenzale della Valle d’Aosta) micòoula significa infatti “pane un po’ più piccolo e un po’ speciale”.

Festa del Vischio (Sait-Denis / 8 dicembre 2024)
La festa celebra la raccolta del vischio, elemento importante della tradizione celtica e poi natalizia. Al mercatino del vischio si possono trovare anche prodotti tipici della gastronomia locale,  la festa prende vita con musiche e danze della tradizione francoprovenzale, occitana e celtica che culminano, in una fiaccolata e nell’ accensione del fuoco druidico.

Appuntamento con Rhémy de Noël, il Babbo Natale di Courmayeur (Courmayeur, Jardin de l’Ange / 24 dicembre 2024)
La festa celebra Rhémy de Noël, il protagonista di una leggenda che affonda le sue radici nel legame che unisce la cittadina al Monte Bianco.
Rhémy de Noël veste di rosso, ha una grande barba bianca, porta doni ai bambini, come Babbo Natale, ma è attrezzato come un vero alpinista, con scarponi da montagna, corde, zaino e piccozza.

Mercatino delle Feste (Valtournenche, Piazzetta delle Guide / 28 dicembre 2024 – 4 gennaio 2025)
Nella Piazzetta delle Guide si passeggia tra gli chalet del mercatino dove ammirare le eccellenze dell’artigianato locale, dei prodotti tipici valdostani e degli articoli da regalo di montagna,  sorseggiare una cioccolata calda o un vin brûlé accompagnati dalla musica e dai profumi che rendono così speciale l’aria del Natale.

 

 

 

 




Innsbruck si illumina con Lumagica

A pochi chilometri dal confine italiano e facilmente raggiungibile anche via reno, Innsbruck è una meta ideale per un fine settimana lungo d’inverno quando la città si accende di luci, il centro cittadino si riempie di mercatini e sulle montagne circostanti inizia la stagione dello sci.

Innsbruck infatti è tutto questo, alta montagna, arte, sport nella natura ed eventi come Lumagica che porta in scena installazioni luminose ispirate al tema “Amore, pace, famiglia”  fino al 2 febbraio nei giardini dell’Hofgarten. Qui, non appena scende il crepuscolo, si passeggia tra arcobaleni, fiori e farfalle, elementi astratti e installazioni luminose interattive che si susseguono lungo il percorso circolare di circa un chilometro. Ogni scena è un’opera d’arte che crea mondo luminoso capace di incantare.  E proprio Lumagica,  inclusa gratuitamente nella Innsbruck Card e nello Ski plus City Pass (la carta che comprende i 13 comprensori sciistici intorno alla capitale, oltre alle attrazioni e ai mezzi di trasporto),  è una ragion in più per organizzare una vacanza d’inverno a Innsbruck.

In questa capitale del Tirolo la cultura e lo sport si fondono alla perfezione tanto che sono diventati luoghi iconici di Innsbruck il Palazzo Imperiale, trionfo dello stile roccocò e  il cenotafio dell’Imperatore Massimiliano I nella Hofkirche così come  il trampolino olimpico sul Bergisel disegnato da Zaha Hadid e la funicolare che dalla città sale in vetta. Dal centro cittadino infatti si possono prendere gli impianti (la funicolare Hungerburg e le due sezioni della funivia Nordkette) che in venti minuti portano a oltre duemila metri dove d’inverno si scia su piste quasi verticali ammirando i tetti di Innsbruck e magari immaginando di intravvedere anche il Tettuccio d’oro, icona della capitale del Tirolo con le sue 2567 tegole di rame dorate.




Le mille luci di Zurigo a Natale

Zurigo non è solo la capitale finanziaria della Svizzera.  Affacciata sull’omonimo lago, attraversata dal fiume Limmat e attorniata dalle Alpi, Zurigo propone un’offerta unica che coniuga  musei,  gallerie d’arte, design e ristoranti trendy tutti da scoprire girando nei vecchi quartieri industriali riconvertiti.

E le feste natalizie offrono una ragione in più per visitare questa città nel centro d’Europa e raggiungibile da Milano in treno in tre ore circa. Zurigo infatti si trasforma nella città regina dell’Avvento già dalla seconda metà di novembre.

Zurigo si veste a festa dal  21 novembre con la riaccensione di “Lucy“, la spettacolare illuminazione lungo la Bahnhofstrasse che con oltre 11.000 cristalli di luce trasforma la città in un gioiello splendente. I tanti mercatini riempiono ogni angolo della città e l’atmosfera si carica di incanto. Da non perdere tra i mercatini più particolari, il “Zürcher Wienachtsdorf” sulla Sechseläutenplatz, un villaggio natalizio con oltre cento bancarelle che offrono prodotti sostenibili “made in Zurich”, oggetti di design e delizie culinarie  e il Christkindlimarktalla Stazione Centrale, il mercatino di Natale coperto più grande d’Europa su cui regna un maestoso albero di Natale di 15 metri. Sull’Uetliberg, la montagna in città, il tradizionale Winterzauber offre infine un’atmosfera invernale magica con vin brulé, castagne e attività come le discese con lo slittino e la realizzazione di candele.

Ma a Zurigo il Natale è molto più di luci e mercatini. Il celebre Lichterschwimmen illumina il fiume Limmat con migliaia di candele galleggianti mentre per chi ama il pattinaggio su ghiaccio Live on Ice offre divertimento per tutte le età, così come la pista del Dolder Open-Air, tra le più grandi d’Europa, che offre un’esperienza unica con attività come il curling e le sculture di neve circondati da un paesaggio incantevole con vista sulla città dall’alto. Non può mancare l’intramontabile Singing Christmas Tree sulla Werdmühleplatz, dove cori natalizi si esibiscono su un palco a forma di albero, circondati da bancarelle che offrono dolci e bevande calde. Un altro appuntamento imperdibile è l’Illuminarium, lo spettacolo di luci e suoni nel cortile del Museo Nazionale.

Non solo. Nel foyer dell’Opera ogni giorno dal primo al 23 dicembre alle 17:30, si può assistere a 23 brevi Concerti dell’Avvento, grazie all’esibizione gratuita degli artisti della Filarmonica di Zurigo e del Coro dell’Opera.  Fino al 1° febbraio 2025 è invece attivo il Fondue Châlet Helvti-Chäschtli che offre una esperienza di degustazione di un classico svizzero.




Esperienze uniche sulla neve del Trentino

In Trentino la neve è un divertimento da vivere dalle prime ore del giorno, con sciate alle prime luci dell’alba accompagnate da una ricca colazione, al tramonto quando le Dolomiti si tingono di rosa, fino a notte fonda sotto le stelle, con passeggiate alla luce di torce e frontalini o di una falce di luna.
Lo sci all’alba è proposto in numerose skiarea tra dicembre e marzo da Trentino Ski Sunrise , così come sono numerose le stazioni sciistiche che propongono lo sci in notturna, ma anche discese in slittino e gommoni, su  piste perfettamente illuminate da batterie di fari o globi luminosi regalano un senso di quiete che poche altre esperienze al mondo riescono a dare.

Madonna di Campiglio con Campiglio Sunset Ski si sale in telecabina e si torna in quota per  aperitivi accompagnati dalla musica sulle terrazze panoramiche dei rifugi, per poi scendere con una fiaccola in mano.  L’appuntamento con Campiglio Sunset Ski termina con un’apericena golosa in un rifugio panoramico, con brindisi e chiacchiere intorno al camino. Poi si ridiscende ancora a valle con gli sci, accompagnati dai maestri.

Al chiaro di luna sono invece delle passeggiate nella neve (15 dicembre 2024, 13 gennaio 2025, 12 febbraio 2025) nei boschi del Parco Naturale Adamello Brenta in coincidenza con le notti di luna piena. Si cammina nel bosco, accompagnati da una guida alpina, osservando le impronte lasciate dagli animali lungo i sentieri e immergendosi nell’atmosfera magica della montagna. E quando si arriva alla meta, il pascolo di Ritorto, ci si rilassa intorno al fuoco e si gustano i prodotti del territorio.

Dolomites Ski Safari è un mix di adrenalina, avventura e sport che sono gli skitour. In val di Fassa si può scegliere ben quattro skitour: Sellaronda, Giro della Grande Guerra, Panorama Skitour e Sass Becé Tour, con piste adatte a tutti. Dolomiti Ski Safari è un viaggio nella grande bellezza delle Dolomiti in cui si scoprono paesaggi sempre nuovi insieme ai professionisti della montagna con un unico skipass. La proposta prevede sei giorni di tour nelle Dolomiti con base in val di Fassa, sei giorni di skipass Dolomiti Superski, aperitivo al tramonto, pernottamento in rifugio e Skisunrise, lo sci all’alba, esperienza benessere alle Terme Dolomia e QC Terme Dolomiti.

RespirArt, una discesa da artista. A Pampeago, in Val di Fiemme, si trova uno dei più alti parchi d’arte al mondo. Si snoda tra i 2.000 e i 2.200 metri d’altitudine e riunisce installazioni artistiche lungo un percorso ad anello di tre chilometri fra il Rifugio Monte Agnello e il Rifugio Caserina. Le opere, create da artisti di fama internazionale come Hidetoshi Nagasawa, dialogano con le guglie dolomitiche del Latemar. La filosofia del parco vuole che le opere d’arte vengano “lasciate andare” nella natura: gli agenti atmosferici completano le opere, plasmandole e mutandone i colori. Il Parco è sempre aperto e accessibile e in inverno alcune opere si affacciano sulla pista Agnello regalando agli sciatori una discesa tra le opere, in una vera galleria d’arte.

Sogni d’oro nella “ice room” sul ghiacciaio.  Sul Ghiacciaio Presena, a 2.750 metri di altezza accanto al Rifugio Capanna Presena, a fine gennaio saranno accessibili due confortevoli stanze-igloo realizzate dall’artista Ivan Mariotti e dal suo team. Accanto ad esse, anche una cantina “di ghiaccio” nella quale poter gustare il meglio della tradizione locale. Delle vere opere d’arte “temporanea” perché ovviamente saranno fruibili fino a primavera quando inevitabilmente si scioglieranno. Una caratteristica che le rende ancora più esclusive, oltre al fatto che sono tutte tematizzate e quindi uniche. La temperatura interna nelle stanze rimane sempre attorno ai quattro gradi. Rigorosamente di ghiaccio è ovviamente il letto: sulla sua base vengono posti un materasso in pvc, una coperta per isolare termicamente e poi un materasso normale. Su di esso viene collocato un piumino inserito dentro a calde coperte di flanella. Gli ospiti avranno anche a disposizione i servizi di alto livello garantiti dalla adiacente Capanna Presena, un rifugio totalmente ristrutturato e con una suggestiva spa.




Augsburg una meta a scoprire tra storia e tradizioni

Augsburg, Augusta, è una città rinascimentale tedesca patrimonio Unesco fin dal 2019 (per lo storico sistema di gestione delle acque e le sue 22  stazioni, visitabili sia al centro città che nei sobborghi)  che da sola vale il viaggio e rappresenta una meta ideale per uno dei prossimi ponti. Ancor più per le Festività Natalizie quando la città si illumina di  colori con alberi, presepi, mercatini e calendari dell’Avvento e si ripercorrono tradizioni secolari come quella dei Rametti di Barbara, ramoscelli di ciliegio o anche di meli, di peri, di castagni d’india e di forsizia che per Santa Barbara, il 4 dicembre, di Santa Barbara, vengono messi nell’acqua calda e tre settimane dopo, con l’avvicinarsi del Natale, regalano una meravigliosa fioritura

Facilmente raggiungibile dall’Italia, Augsburg è una città fondata dai romani sul fiume Lech e nel corso dei secoli ha rappresentato  un punto di riferimento finanziario a livello europeo. Qui si trova il primo esempio di edilizia popolare tuttora esistente con la  Fuggerei, un villaggio circondato da mura che prende il nome dal fondatore, Jakob Fugger il Ricco, ne è la conseguenza dal punto di vista sociale, oltre alla Basilica di San Ulrico e Afra, un capolavoro tardo-gotico, la Rathausplatz, su cui svetta la Perlachturm e la Fontana di Augusto.

Non solo Augsburg si trova al centro di due itinerari europei da scoprire: la Romantische Straße e la Strada Europea dei Fugger. La Romantische Straße, fondata proprio a Augsburg nel 1950 e prima cooperazione turistica tra diverse storiche località in Germania, è un percorso lungo la Baviera, a cavallo tra la Bassa Franconia e il Baden-Württemberg, che affascina con la sua storia, arte e cultura.   L’itinerario si snoda lungo 460 km, si estende da Würzburg a Füssen e tocca centri storici, città medievali, palazzi, castelli e parchi. Oltre ad Augsburg, ne fanno parte Würzburg, Rothenburg ob der Tauber e Dinkelsbühl. Da non perdere il fiabesco Castello di Neuschwanstein.

La Strada Europea dei Fugger, fondata ad Augsburg nel 2019, è invece un itinerario culturale sulle orme della famiglia Fugger che si snoda tra   Tirolo, Baviera, Austria, Spagna, Slovacchia e Polonia. A Augsburg, la famiglia Fugger aveva avviato una piccola tessitura nel XIV secolo per poi nel tempo creare una rete commerciale mondiale. Il Museo dei Fugger e Welser a Augsburg, allestito in un edificio rinascimentale recentemente ristrutturato, presenta la storia di queste due famiglie di mercanti di Augsburg del XV-XVI secolo e mostra in modo multimediale come la compagnia mineraria dei Fugger abbia influenzato l’espansione e il commercio europeo con l’Africa, l’India e l’America. La Strada Europea dei Fugger tocca poi Bad Hindelang, dove i Fugger estraevano oro e minerali di ferro; Neusohl, nell’Alta Ungheria, da cui ebbe inizio l’ascesa dell’impero del rame dei Fugger; Banská Bystrica in Slovacchia; Cracovia dove Johann I. Thurzo e Jakob Fugger fondarono nel 1495 una joint venture per distribuire in tutta Europa i proventi delle miniere di rame dell’Alta Ungheria; Vipiteno dove si trova un’altra casa dei Fugger, attivi nel settore minerario di Vipiteno per oltre 100 anni e Almadén in Spagna dove in cambio dei suoi prestiti, Jakob Fugger ricevette nel 1525 l’affitto della miniera di mercurio, oggi Parque Minero Patrimonio Unesco.




Villeggiare d’inverno a Merano sulle orme di Sissi

A Merano il mito di Sissi  (o meglio di Elisabetta Eugenia Amalia di Wittelsbach, duchessa di Baviera e poi Imperatrice d’Austria, regina d’Ungheria, Boemia e Croazia) si rivive in molti angoli della città. D’altro canto, è stata proprio l’Imperatrice d’Austria a far scoprire al mondo tutto quello che rende, ancora oggi, le vacanze invernali a Merano particolarmente attraenti grazie ad aria pura, natura, eventi, acqua termale e sole tutto l’anno. In meno di sette minuti di impianti poi si raggiunge Merano 2000, una splendida terrazza sulla città dove sciare, passeggiar  oziare al sole.

Tra il 1870 e il 1889 infatti Sissi ha reso Merano uno dei suoi rifugi di elezione , trascorrendo in questo centro alpino su consiglio dei medici, trascorse quattro lunghi soggiorni invernali  di cui due a Castel Trauttmansdorff, un’antica dimora che domina la città. Oggi nelle stanze e nelle sale del castello trova posto il Touriseum, un sorprendente museo che espone una una piccola mostra di oggetti appartenuti a Sissi, racconta lo sviluppo dei viaggi e del turismo alpino in quasi tre secoli di storia, Vale la pena spendere un paio d’ore nel museo, prima di immergersi nei Giardini di Castel Trauttmansdorff, dodici ettari di verde terrazzato che, in un anfiteatro naturale e con piante provenienti da tutto il mondo compongono più di 80 paesaggi botanici, offrendo un’esperienza multisensoriale unica e che, grazie alle fioriture stagionali, si rinnova di volta in volta.

In questo borgo ai piedi del gruppo Tessa si passeggia lungo il fiume Passirio o tra i cipressi e pini lungo la Tappeiner, si fa shopping tra le botteghe medievali dei portici e ci si rilassa alle Terme Merano, un’oasi di benessere in pieno centro cittadino, dopo una giornata in quota. Aperte 365 giorni all’anno le Terme di Merano utilizzano l’acqua termale che sgorga 1500 metri d’altitudine da una sorgente di Monte San Vigilio per il benessere, le inalazioni aerosol, la fisioterapia e l’idrokinesiterapia. Proprio con la stagione invernale 2024 debutta poi il nuovo Wintergarden, elegante e luminoso grazie alle vetrate a tutta parete che danno sul Parco termale. Struttura fissa, in legno e vetro, a basso impatto ambientale, rappresenta un luogo ideale per una sosta gourmet affacciati sul parco circostante. Se poi il meteo non è favorevole, non mancano alternative come la scoperta del Museo delle Donne o una visita alla Kunsthaus sotto i Portici di Merano, piattaforma per l’arte contemporanea, la storia dell’arte locale e l’architettura o, infine, un’escursione al Museo del vino a Castello Rametz, tra antiche attrezzature utilizzate per la viticoltura e degustazioni.

Anche quest’anno poi piazza Terme si veste di Natale con una grande pista di pattinaggio su ghiaccio, la giostra con i cavalli, il presepe Thun, l’albero di Natale. Dal 29 novembre 2024arriva anche l’immancabileMercatino di Nataleche con le tipiche casette anima la passeggiata lungo il Passirio fino al6 gennaio 2025. Durante tutto il periodo diversi eventi per grandi e piccoli danno vita a un ricco calendario di appuntamenti.

 




Zucche e maschere al ristorante per Halloween

Sono sempre più numerosi i ristoranti che organizzano serate a tema con menù dedicati, decorazioni ed eventi come i murder mystery dinners per Halloween. E sono tredici le proposte più divertenti del territorio selezionate da TheFork per una serata golosa a tema Halloween.
Crazy Pizza (Milano) con un menù speciale e a tema. Non manca la pizza esclusiva per la serata a base di zucca e pecorino.
Ponte Bria (Omegna, ): Cena con delitto e risotto mantecato al gorgonzola di Novara e crema di zucca
Mama Eat (Varese): Buffet con protagonisti i sapori autunnali. Tra i piatti principali tortelloni di zucca e amaretti, mentre si conclude con i classici dolcetti di Halloween.
Faki San Salvario (Torino): Menù creativo a base di ingredienti autunnali a iniziare dallo Scialatiello in crema di zucca e zenzero, fonduta di toma, chips di barbabietola, katsuobusi e noci
Woody’s (Torino): Cena con delitto accompagnata da delizie autunnali come lo sformatino di zucca con salvia in tempura e bagnetto verde.
3 Orologi (Galbiano): Sapori piemontesi protagonisti della festa.
Castello di Casalborgone (Casalborgone): Un’esperienza culinaria raffinata a lume di candela e. dopo cena, un misterioso tour  del castello.
Ristorante Villa Meraville (Bologna): Musica dal vivo con sax e voce.
Arno (Firenze): Cena degustazione con portate raffinate, realizzati con ingredienti tipici di stagione attentamente selezionati.
San Frediano Bar & Restaurant by Una Cucina (Firenze): Nella Top 100 di TheFork a Firenze, propone un menù speciale dal 28 ottobre fino al 3 novembre con ingredienti tipici si questa stagione e festività. Tra i piatti proposti i Paccheri zucca e salsiccia con crema di taleggio.
Ristorante La Casavecchia (Figline e Incisa Valdarno): Un luogo d’incanto dove vivere l’atmosfera autunnale e godersi un menù di Halloween che esalta la tradizione toscana con piatti come la lasagna fatta in casa di Zucca gialla della Maremma e salsiccia di Rimaggio o i tortelli Mugellani con crema di pecorino e porcini.
Terrazza Caravita (Roma): Musica dal vivo e cucina tipica Pugliese per un un’esperienza di gusto intensa dove saranno protagonisti gli Spaghetti all’Assassina, un piatto audace, dal carattere forte solo per “palati” coraggiosi.
Le Spighe- Grand Hotel Paladino (Roma): I mostri di Halloween si troveranno riuniti dal Commissario Pelazucche che, insieme agli ospiti della cena, li interrogherà per trovare gli indizi e risolvere un delitto in diretta. Il tutto gustando ottimi piatti pensati per la serata.
Armonì trattoria Gourmet  (Pozzuoli, Napoli): Un “party” di Halloween all’insegna della contaminazione con piatti come il bao con Genovese e il sushi alla napoletana.



Classical Therapy al Teatro Menotti: uno spettacolo musicale di pura magia

Dal 24 al 27 ottobre, il Teatro Menotti di Milano ha aperto le sue porte a un’esperienza indimenticabile: Classical Therapy del MozART Group, uno spettacolo dove la musica classica si trasforma in uno show coinvolgente e divertente. Lontani dai tradizionali concerti, i quattro straordinari musicisti polacchi portano sul palco molto più che semplici esecuzioni: con archetti illuminati, giochi di ombre e trovate sceniche di grande effetto, riescono a incantare e divertire, dimostrando che anche gli oggetti possono “danzare” al ritmo della loro ironia.

Il MozART Group, attivo dal 1995 e ormai icona mondiale del “cabaret musicale”, ha portato il proprio stile unico in oltre 50 paesi, riuscendo sempre a lasciare il pubblico senza parole. La loro terapia? Un mix geniale di talento, umorismo e versatilità, con cui rivisitano i classici della musica in chiave comica, aggiungendo tocchi sorprendenti che trasformano ogni pezzo in un momento di pura meraviglia. La loro abilità non si limita alla musica: sono capaci di interagire, scherzare e coinvolgere il pubblico, regalando risate e stupore senza pronunciare una parola.

Classical Therapy è uno spettacolo in cui la musica diventa linguaggio universale: partendo dalle composizioni classiche, il MozART Group esplora diversi generi, dal jazz al pop, facendo apprezzare anche ai meno appassionati l’energia e la bellezza della musica. Con una maestria che sfiora l’acrobazia musicale, i quattro artisti non solo suonano con tecnica impeccabile, ma “giocano” con gli strumenti in un dialogo continuo tra suoni e gag. La loro creatività si esprime con piccole invenzioni sceniche, come l’uso di archetti illuminati e ombre cinesi, che arricchiscono ogni scena di nuove suggestioni visive, sorprendendo e facendo sorridere gli spettatori.

Formatisi nelle prestigiose accademie di Varsavia e Łódź, i membri del MozART Group dimostrano che la musica classica può anche essere leggera, accessibile e ironica, invitando tutti a riscoprirne la meraviglia. Con l’approssimarsi del trentesimo anniversario della loro attività nel 2025, continuano a diffondere il loro messaggio senza frontiere, dimostrando che la musica può essere sia un gioco che una terapia per l’anima.

Consigliato a tutti, Classical Therapy è uno spettacolo che lascia il segno: per chi ama la musica, per chi vuole ridere, per chi cerca un modo nuovo di guardare alla tradizione. Il MozART Group promette una serata di magia e allegria, dove anche il pubblico diventa parte di questo viaggio tra note e risate.




Cosmetica Italia e OffiCine-IED presentano Piccoli Passi, il cortometraggio sull’accettazione di sé

In occasione di Milano Beauty Week 2024La settimana dedicata alla cultura della bellezza e del benessere – è stato presentato in anteprima un lavoro che ha visto la collaborazione tra Cosmetica Italia e OffiCine-IED.

Per la prima volta, Cosmetica Italia è attore di un progetto di mecenatismo culturale che racconta sul grande schermo e al grande pubblico alcuni temi cari al settore. L’inclusione, la valorizzazione e l’accettazione di sé, l’autenticità, l’autostima, l’importanza del benessere psicofisico vengono trattati attraverso il linguaggio della settima arte per mettere in risalto il ruolo del cosmetico nella vita di ogni individuo, dalla routine quotidiana alle occasioni speciali e indimenticabili.

Il corto, che vanta la direzione artistica di Silvio Soldini, è la storia di due giovani ragazzi, Ginevra e Andrea, interpretati da Laura Martinelli e Davide Iachini e della loro illuminata docente di educazione fisica Anna Gioia, impersonata da Anna Ferzetti. Con loro anche gli attori Giulia Salemi, Emma Bolcato, Francesco Sturani e Lorenzo Raineri. Un cast d’eccellenza, guidato dai docenti Bruno Oliviero, Luca Bigazzi, Giorgio Garini, Carlotta Cristiani, con il coordinamento di Paolo Borraccetti.

Piccoli Passi sarà presto in distribuzione in occasione di eventi, iniziative e festival cinematografici in tutta Italia.

Clicca qui per vedere il cortometraggio.

Cosmetica Italia è dal 1967 la voce dell’industria cosmetica nazionale e della sua filiera. Conta tra le sue fila oltre 630 imprese – dalle multinazionali alle piccole e medie realtà produttive distribuite sull’intero territorio nazionale – per un totale di 36mila addetti diretti (oltre il 54% degli occupati sono donne) che diventano 391mila sull’intera filiera cosmetica se si considerano gli occupati afferenti ai canali di estetica, acconciatura, profumeria, farmacia, erboristeria e vendita diretta. Per le aziende del comparto Cosmetica Italia è il riferimento nell’elaborazione e diffusione di informazioni di carattere normativo, tecnico ed economico; l’Associazione supporta inoltre le imprese nello sviluppo del loro business in Italia e all’estero e promuove la reputazione del settore con progetti di comunicazione mirati alla diffusione del valore scientifico, economico e sociale del cosmetico.

“OffiCine” è un progetto culturale di Istituto Europeo di Design, nato più di dieci anni fa con l’obiettivo di avvicinare un pubblico ampio ed eterogeneo al mondo del cinema, attraverso percorsi differenziati e dedicati. E’ gestito da Labà-Progetti Speciali. OffiCine sfugge da una definizione univoca: non è una scuola, non è una produzione, non è un circolo culturale. È, o vorrebbe essere, tutte queste cose insieme: un luogo di formazione libero dalle impostazioni rigide della didattica tradizionalmente intesa, un hub di sperimentazione dove si dà vita a prodotti cinematografici, una rete di persone che mettono in comune passione, competenza, impegno, tempo, in un meccanismo circolare di apprendimento e crescita personale. OffiCine propone corsi teorici di approfondimento sulle diverse discipline e ruoli del cinema, Laboratori pratici in cui si sviluppa un’idea fino a produrre cortometraggi o documentari, Lezioni aperte al pubblico, con ospiti speciali o dedicate a una lettura trasversale di temi attraverso il cinema.




Bolzano in festa in autunno

In autunno Bolzano s’infiamma di colori e di feste golose che hanno come protagonisti vino, speck, castagne, uva e mele con un fitto calendario di appuntamenti che il capoluogo altoatesino offre a chi sceglie di trascorrere qualche giorno in città.

E infatti un’occasione imperdibile per scoprire il centro storico di Bolzano è lo specksafari proposto, in collaborazione con il Consorzio Tutela Speck Alto Adige,tutti i venerdì fino a fine ottobre. Alla visita del centro storico è abbinata alla degustazione di speck in un’osteria tradizionale dove potrete conoscere meglio la storia, il processo di produzione e i criteri di qualità di questo particolare salume. Accompagnerà l’assaggio un calice del vino di Bolzano. La passeggiata dura un paio d’ore e costa venti euro a testa  con prenotazione entro le ore 12 del giorno della visita.

Non solo. Fino a fine ottobre ogni sabato si può poi partecipare al Bacchus Urbanus, un particolare trekking urbano lungo percorsi che attraversano le zone produttive dei due vini autoctoni di Bolzano, il Santa Maddalena e il Lagrein. Un’escursione a tema di circa due ore con visita e degustazione guidata presso alcune cantine produttrici del pregiato nettare. Massimo 20 partecipanti, costo venti euro a testa e prenotazione entro le ore 17 del giorno precedente.

Non manca il Törggelen, antica tradizione medievale che da ottobre fino all’inizio dell’Avvento celebra la fine della vendemmia (la parola deriva dal latino torquere, torchiare, e si riferisce alle uve appena pressate) e viene celebrata andando di maso in maso ad assaggiare specialità come lo speck e altri salumi, le castagne arrostite, gli Schlutzkrapfen (ravioli ripieni), la zuppa d’orzo, la Schlachtplatte (una ricca portata di salsicce e carne contornate dai crauti) e, ovviamente, il vino novello. Per l’occasione le numerose cantine vinicole sparse sul territorio organizzano visite guidate con degustazione, mentre una passeggiata nei boschi, tra i castagneti e i vigneti che abbracciano la città, non può che terminare in una delle tante Buschenschänke, le tipiche locande contadine, per gustare i tipici piatti contadini preparati con prodotti stagionali e a km zero e concedersi un  bicchiere di vino.

A metà ottobre poi si celebra in piazza Walther una sorta di “Thanksgiving” alpino con le eccellenze del territorio per festeggiare la fine e la buona riuscita del raccolto. Organizzata dal Bauernbund, l’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti dell’Alto Adige, questa festa tradizionale vedrà una quarantina di bancarelle animare il salotto buono della città con frutta e verdura, succhi e sciroppi, erbe aromatiche e distillati, formaggi e salumi portati da coltivatori e contadini direttamente dai loro campi e fattorie.

Dal 21 al 24 novembre Bolzano rende omaggio alla mela dell’Alto Adige con Apfelfesta, una festa interamente dedicata al frutto del benessere e al suo mondo. In piazza Walther, accanto al bellissimo Duomo, saranno allestiti banchetti di esposizione e vendita e infopoint per presentare le diverse varietà di mele, nonché i prodotti derivati dalla lavorazione delle mele, dall’aceto al sidro, dallo strudel ai chips di mela, e fornire informazioni sui metodi di coltivazione, di raccolta e distribuzione. Non solo. Anche tanta musica, laboratori e giochi per i bambini, e nei ristoranti menù a tema per un goloso viaggio nelle sue sfumature del gusto.