1

Calypso, una spugna per ogni esigenza

Già nel nome richiamano l’idea di un relax a cui è difficile resistere. Di coccole, di tempo per se stessi oltre che di precise azioni che vanno al di là della corretta igiene.
Calypso è una linea di spugne di bellezza di Spontex, azienda francese nata negli Anni ’30 e leader  leader mondiale nella produzione di articoli in cellulosa e lattice.
Oggi Calypso propone ben nove tipologie di spugne, una per ogni esigenza:
-Relaxing Moment: spugna in cellulosa con bordo rinforzato
-Tonic Massage: sugna in cellulosa naturale con lato massaggio
-Enery Peeleing: spugna esfoliante di bellezza in cellulosa naturale con granelli di guscio di nocciola
-Demaquilage x 2: dischetti riutilizzabili leva trucco
-Sweet Gommage: spugna esfoliante di bellezza in cellulosa arricchita con microparticelle delicate
-Soft Sensation: spugna in cellulosa naturale per pelli delicate
-Relaxing Love: spugna corpo in cellulosa naturale a forma di cuore.



Una Grimbergen per brindare all’estate

In questa caldissima estate 2015 la scoperta delle birre Grimbergen (gruppo Carlsberg ) ha portato una ventata di aria fresca. Si tratta di birre belghe prodotte tuttora con la ricetta originaria tramandata nei secoli dai monaci  dell’abbazia Grimbergen (a cui Carlsberg paga royalty). Una produzione avviata e fiorita nel Medioevo quando i birrifici secolari erano tassati molto di più dei birrifici benedetti. Grimbergen infatti vanta il titolo di “birra d’abbazia certificata” assegnato dalla Confédération des Brasseurs Belges.
Le birre Grimbergen distribuite sul mercato italiano sono:

Grimbergen Blonde. Quando le prime fabbriche di birra furono fondate nel Medioevo, la filtrazione della birra non era una tecnologia comune e pochi la esercitavano. Tra questi c’erano i monaci dell’abbazia Grimbergen, che divennero rinomati esperti di birra artigianale. La loro eccellenza era la Grimbergen Blonde filtrata – una birra bionda pura e amabile, con aromi di frutta gialla matura e non torbida – che si distingueva dalle altre birre del tempo. Oggi è ancora una chicca tra gli intenditori di birra di tutto il mondo.
Grado alcolico: 6,7 %
Aroma: Frutta matura e aromi speziati di fiori di garofano
Colore: Dorato con schiuma color crema

Grimbergen Double-Ambrée.   Birra ambrata di colore scuro con sapori agrodolci e sentori di caramello, prugne secche, malti a doppia fermentazione e luppolo.
Grado alcolico: 6,5%
 Aromi: Caramello, uvette e malto
Colore: Ambrato

Grimbergen Blanche. Le birre bianche stile belga hanno una lunga tradizione birraria, sono state prodotte in Belgio – e nell’Abbazia Grimbergen – dal 14° secolo. Anche in questo caso, i monaci hanno dimostrato la loro competenza realizzando una birra bianca rinfrescante. Per raggiungere il carattere unico di una birra di abbazia, hanno usato materie prime selezionate ed esclusive. Un colore giallo chiaro, bollicine fini e aromi di frutta, agrumi, chiodi di garofano e coriandolo con note di cereali e vaniglia già fanno di Grimbergen Blanche una delizia speciale tra le birre bianche, ma il gusto di bergamotto è ciò che la rende una rara prelibatezza. E’ veramente unica nel suo genere.
Grado alcolico: 6%
Aroma: Agrumi, coriandolo e fiori di garofano
Colore: Bianco velato




Jack Savoretti al Summer Festival del McArthurGlen Serravalle

Per chi resta in città, sabato 1 agosto alle ore 21.30, Jack Savoretti ritorna sul palco del Summer Festival del McArthurGlen Serravalle Designer Outlet.

Jack Savoretti è stato premiato agli ONSTAGE AWARDS 2015, concorso  dedicato ai migliori performer ed eventi live dell’anno, come Miglior Nuova Proposta Internazionale con 520.000 voti del pubblico e le preferenze di una giuria di addetti ai lavori.v

Dopo aver calcato il palco dell’outlet lombardo, il cantautore italo-inglese salirà su quello del No Borders Music Festival a Sella Nevea (Ud) (9 agosto) e del Rupi’s di Porto Pollo a Palau (Ot) (11 agosto).

Il concerto riproporrà suoni e atmosfere dell’ultimo disco, “Written in Scars”,   viaggio introspettivo, racconto intimo di una presa di coscienza e di una maturazione. Un percorso preciso come un cerchio che si apre sulle note malinconiche del brano Back To me per arrivare alla risoluzione e alla rinascita con Fight ‘till the end, il brano di chiusura. Tra queste canzoni il cantautore italo-inglese ha voluto inserire una sua interpretazione di Nobody ‘cept you, brano poco conosciuto di Bob Dylan tra gli autori di riferimento di Jack Savoretti.  




Il Teatro del Silenzio festeggia il suo decimo anniversario

Il Teatro del Silenzio, l’esclusivo evento ideato da Andrea Bocelli e prodotto da CitySound&Events sulle colline di Lajatico (Pisa), festeggia la sua decima edizione.

Per celebrare questo importante anniversario saranno due gli appuntamenti previsti per il 2 e 4 agosto 2015. Inoltre, dopo il grandissimo successo ottenuto negli scorsi anni, il Teatro del Silenzio aprirà le porte al pubblico anche per le prove del 31 luglio.

Dopo i grandi artisti internazionali degli anni passati e l’indimenticabile ultima edizione diretta dal Maestro Placido Domingo, quest’anno il Teatro Del Silenzio offrirà ancora una volta un cast d’eccezione per animare il decimo anniversario dell’evento che ha richiamato oltre centocinquantamila spettatori provenienti da ogni parte del mondo.

Si comincia con domenica 2 agosto – già sold out – con Bocelli che interpreterà la “Turandot” di Giacomo Puccini con il Coro da Camera e i 91 elementi dell’Orchestra dei Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, diretti dal Maestro Zubin Mehta.

Il 30 luglio l’opera completa “Turandot” avrà anche una pubblicazione mondiale in un doppio cd: la direzione dell’Orchestra della Comunità Valenciana è affidata sempre al Maestro Mehta e Andrea Bocelli nel ruolo del principe Calaf e Jennifer Wilson in quello della principessa Turandot, danno una lettura intensamente drammatica della partitura. Completano un cast impressionante Jessica Nuccio (Liù), Alexander Tsymbalyuk (Timur), Pablo García López (Pong) e Germán Olvera e Valentino Buzza (Ping e il Gran Cancelliere), questi ultimi due provenienti dal centro di formazione di Plácido Domingo. Bocelli dà una resa gloriosa dell’affascinante “Nessun dorma”, forse la più nota e amata aria di tutti i tempi. Con questo nuovo album il tenore italiano continua la strada delle composizioni di Giacomo Puccini, dopo il successo ottenuto lo scorso anno con la release mondiale “Manon Lescaut”.

Martedì 4 agosto,invece, il tenore condividerà il palco con molti artisti di fama mondiale, per un concerto unico dedicato a sonorità più pop che intratterranno il pubblico nell’incredibile scenario dell’anfiteatro naturale delle colline di Lajatico, luogo dove il Maestro è nato. Gli ospiti che affiancheranno Bocelli sul palco sono Renato Zero, Gianna Nannini, Elisa, il duo di violoncellisti sloveno/croati 2CELLOS, la cantante soul britannica Beverley Knight, il produttore e sassofonista Michael Ghegan e infineDavid Bryan, tastierista e cofondatore dei leggendari Bon Jovi.

Presidente Onorario dell’Associazione Teatro del Silenzio, Andrea Bocelli ha concepito un luogo unico, in uno scenario contemplativo di grande bellezza fra le colline toscane nel quale ogni anno si celebra l’arte in tutte le sue sfumature: “In Val d’Era,– dice il Maestro- sotto il loggione del cielo della mia Toscana, il buon Dio ha regalato una conca naturale di straordinaria bellezza, che è possibile tramutare eccezionalmente in spazio teatrale, a patto che sia subito dopo restituita al paesaggio agreste. È, questa, l’intuizione che ha dato vita al Teatro del Silenzio. Dieci anni fa dissi che l’intenzione era di realizzare una sorta di Woodstock del belcanto! Ebbene, grazie a tanti amici artisti che hanno accettato il nostro invito, penso che abbiamo colto nel segno. Il bilancio non può che essere molto positivo: il Teatro del Silenzio è una festa, non solo per il pubblico ma anche per gli artisti coinvolti e per me, in prima persona. In un luogo che percepisco come “casa”, ho potuto ricevere tanti amici provenienti da ogni parte del mondo. Insieme, sul palco come in platea, abbiamo festeggiamo e festeggeremo la bellezza dell’arte e della natura, in un sito che, paesaggisticamente, non ha eguali. Tutti, in questi anni, da Steve Jobs a Sharon Stone, hanno percorso la collina e tale spettacolare scenario in scarpe da tennis, nell’euforico desiderio di ascoltare buona musica, in una terra che amo e sento mia, più di qualunque altra“.

Dal 2006 il Teatro del Silenzio ha accolto più di duecento artisti di prima grandezza quali Laura Pausini, Noa, Lang Lang, Nicola Piovani, Placido Domingo, Toquinho, Zucchero, Elisa, José Carreras e Katherine Jenkins. Non solo musica, ma anche palco per la danza e per le arti figurative: sulla ribalta del Teatro del Silenzio si sono esibiti, infatti, ballerini come l’etoile Roberto Bolle ed Eleonora Abbagnato, e ogni anno hanno dedicato una loro opera agli spettacoli artisti quali Igor Mitoraj, Arnaldo Pomodoro, Marco Ceroli, Hans Peter Ditzler, Kurt Laurenz Metzler, Venio Santoni e Giuseppe Carta. La regia di tutte le edizioni è stata curata daAlberto Bartalini, direttore artistico del Teatro del Silenzio.

La scenografia dello spettacolo sarà caratterizzata dal portentoso ingrandimento della poltrona “Proust” di Alessandro Mendini, anima storica del design italiano che ha creato una delle più celebri icone del nostro eccelso Made in Italy. La poltrona è stata riprodotta in una misura di 6 metri in esclusiva per il Teatro del Silenzio da Robot City – Italian Art Factory di Gualtiero Vanelli. Anche quest’anno Salotti del Gusto trasformerà l’area hospitality del concerto in un raffinato “salotto culinario” nel quale prodotti e volti protagonisti del circuito celebreranno, con glamour e creatività, le eccellenze del Made in Italy.

Le colline di Lajatico sono dedicate alla coltivazione del grano e ogni anno in occasione del Teatro del Silenzio l’imponente palco scoperto è allestito e disallestito subito dopo l’ultimo spettacolo, così da permettere un perfetto inserimento della struttura nel paesaggio circostante per una produzione a “impatto zero” rispettosa delle bellezze naturali della Valdera, il gioiello naturalistico toscano che ogni anno ospita le suggestioni di un grande spettacolo senza eguali.

I biglietti sono in vendita al sito www.citysoundmilano.com, tramite il circuito Vivaticket www.vivaticket.it e presso l’Info point del Teatro del Silenzio in Piazza Vittorio Veneto a Lajatico.

Per maggiori informazioni:
City Sound & events (02.63793389 – info@citysoundmilano.com – www.citysoundmilano.com)




Con Discoteque Machine balla l’intero teatro

DISCOTEQUE MACHINE, lo show in scena al Teatro Nuovo di Milano (27-29 luglio) che unisce comicità e danza, improvvisazione e coinvolgimento del pubblico. L’effetto è travolgente. Un intero teatro si scatena al ritmo di vecchi e nuovi successi da club. Protagonista dello show è infatti da un lato una playlist che allegramente passa dalla classica all’hip hop, dal funky all’elettronica, ma soprattutto il pubblico che ogni sera affolla il palcoscenico e dà vita ad uno spettacolo diverso ogni volta. DISCOTEQUE MACHINE vuole essere una chiave di accesso libera e gioiosa alla danza. Un invito privo di giudizio dove spettatore e attore creano sinergicamente lo spettacolo. Stupisce la capacità degli attori-ballerini in scena di coinvolgere il pubblico, facendo emergere talenti e sicuramente portando una ventata di aria fresca sul palco. Un’idea nuova, frizzante ed estiva come si convivente in questo luglio assolato, e che garantisce un’ora di puro divertimento…anche a chi sceglierà di rimanere seduto.

Protagonisti dello show sono i Morphs, creature comiche che indossano tute colorate (Morphsuits). Con loro sul palco, il pubblico: piccoli gruppi di sei persone verranno chiamati per “scendere in pista” e ballare all’interno di postazioni fluorescenti disegnate a terra. È proprio sulla danza dei “ballerini improvvisati” che i Morphs costruiranno uno show ricco di gag comiche e surreali. La regola è una sola: non smettere mai di ballare.

DISCOTEQUE MACHINE è uno spettacolo di Gianmarco Pozzoli & Alice Mangione con Alessio Gaudino, David Labanca, Daniele Redavid, Gianmarco Pozzoli, Janer Veranes Peros. Le coreografie sono firmate da Roberto Carrozzino e Martina Nadalini

Discoteque Machine dopo ill Teatro Nuovo di Milano il 27 luglio (fino al 29 luglio) per poi trasferirsi ad Edimburgo, al prestigioso FRINGE FESTIVAL, dove sarà in scena dal 7 al 31 agosto presso lo ZOO SOUTHSIDE – Venue 82. 




Museo del Design a Milano. Il fascino delle idee in esposizione

Dopo il successo dell’anteprima durante il Salone del Mobile a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana, il Museo del Design 1880-1980 apre in Via Borsi 9 a Milano e sarà visitabile a partire dal 9 luglio 2015, col patrocinio di Expo in Città, del Comune di Milano e di Regione Lombardia.
Una collezione tra le più importanti d’Europa è alla base del progetto museale ideato e fondato da Raffaello Biagetti (Firenze 1940 – Ravenna 2008) con l’obiettivo di raccontare cento anni di storia attraverso i capolavori dei più grandi maestri della scena del design internazionale. Un tesoro fino ad ora sconosciuto, riportato alla luce da Musei Italiani.
Siamo negli anni ’80: l’impianto curatoriale è affidato a Giovanni Klaus Koenig che, insieme a Filippo Alison e Giuseppe Chigiotti, costruisce la collezione creando un percorso fortemente didattico e coinvolgendo anche personaggi come Gae Aulenti, Dino Gavina e Piero Castiglioni.
Il Museo racconta la storia dell’arredo dal 1880 al 1980 attraverso un percorso spaziale per isole cronologiche: si apre nel cuore dell’Art Nouveau – prosegue verso la Scuola Viennese e il Bauhaus, percorre gli anni ’50 – attraverso le opere più emblematiche dei grandi progettisti francesi, scandinavi, americani – e gli anni ’60, che vedono protagonista il boom economico italiano. Le espressioni rivoluzionarie del design radicale e la nascita dei movimenti Alchimia e Memphis, chiudono l’itinerario della mostra.
Il Museo è arrivato a Milano grazie a Musei Italiani, una neo-nata organizzazione che ha l’obiettivo di promuovere il patrimonio culturale italiano, facendo ricerche sui giacimenti esistenti e coinvolgendo imprese e istituzioni per creare un sistema di impresa e valore.
Musei Italiani è orgogliosa di aprire le porte di questa nuova sede all’interno del Milano Design District, uno spazio in grado di accogliere e valorizzare la ricostruzione dell’allestimento originale all’interno di un’architettura contemporanea di forte espressività. Ad accogliere i visitatori sarà un vero e proprio Museo che racconta la storia, con l’idea di sviluppare nuovi progetti e servizi, tra cui uno spazio dedicato alla vendita di oggetti di design d’autore, con marchi come Serapian e Canepa entrambi contraddistinti da ricerca nella qualità made in Italy e passione per la creatività artigianale.
Le attività che il Museo proporrà saranno moltissime e tutte mirate a divulgare, far amare il design e rilanciare il tema del progetto, interrogandosi sull’esperienza del visitatore, diventando punto di incontro e scambio, coinvolgendo le scuole attraverso visite guidate, organizzando concorsi; tutto questo grazie all’importante contributo di Faram, che ha supportato ed affiancato Musei Italiani fin dall’inizio.
Imperdibili gli appuntamenti con protagonisti del design contemporaneo, che offriranno ai visitatori l’opportunità di farsi condurre dai grandi maestri in uno straordinario viaggio nel tempo, in cui le storie personali sono intrecciate a quelle delle grandi icone in mostra. Museo del Design 1880-1980 è una macchina del tempo che ci guida attraverso un percorso didattico in grado di raccontare l’evoluzione della creatività e la storia del design.

Autori in esposizione:
Antonì Gaudì, Michael Thonet, Charles Rennie Mackintosh, Adolf Loos, Joseph Hoffman, Walter Gropius, Jean Prouvé, El Lissitskij, Marcel Breuer, Mies Van Der Rohe, Renzo Frau, Frank Lloyd Wright, Gerrit Rietveld, Peter Keler, , Gunnar Asplund, Mart Stam, René Herbst, Le Corbusier, Hans Coray, Gio Ponti, Giuseppe Terragni, Ignazio Gardella, Harry Bertoia, Carlo Pagani, Alvar Aalto, Charles Eames, Isama Noguchi, Arne Jacobsen, Osvaldo Borsani, Ico Parisi, Eero Saarinen, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Carlo Scarpa, Gae Aulenti, Franco Albini, Marco Zanuso, Gaetano Pesce, Afra e Tobia Scarpa, Ettore Sottsass, Mario Bellini, Giancarlo Piretti, Vico Magistretti, Bruno Munari, Alessandro Mendini.

MUSEO DEL DESIGN 1880-1980

An Extraordinary Journey

Via Borsi, 9 20143 Milano
Orari di apertura:
Lun: 15:00-20:00
Mar, gio, ven, sab, dom: 10:30 – 20:00
Mer: 10:30 – 23:00

Contatti:
Tel: 02 83413302
E-mail: info@museiitaliani.org

www.museiitaliani.org

Social media:
Tariffe di ingresso:
Biglietto intero €10 ridotto €8
https://www.facebook.com/museiitaliani
https://www.facebook.com/museodeldesign18801980
https://instagram.com/museodeldesign18801980




Beach Forum: l’estate a 7 fermate dal centro di Milano

In attesa di partire per il mare, a Milano c’è un solo modo per rinfrescarsi e sfuggire al caldo ormai sempre più fastdioso: andare al Beach Forum!

Beach Forum è la grande piscina outdoor, 50 metri di lunghezza, ospitata nell’area del Mediolanum Forum di Assago, che già da qualche anno è diventata il punto di riferimento estivo per tanti cittadini milanesi.
La piscina, circondata da oltre 10.000 metri quadrati di verde, è dotata di sdraio, ombrelloni e aree di ristoro, è servita da un parcheggio dedicato e gode di una posizione tranquilla rispetto al contesto urbano circostante.
Grazie alle dimensioni da vera ‘olimpionica’, la piscina del Beach Forum assicura divertimento coniugato a una politica di prezzi flessibile per favorire la più ampia fruizione da parte del pubblico.

Aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20, prevede ingressi a partire da 6€ (differenziati tra giorni feriali e week-end, pause pranzo ed entrate pomeridiane, ridotti ecc.).

Appuntamento speciale del week-end: ogni sabato e domenica dalle 17 alle 19.30 c’è l’Happy Hour del Beach Forum, a soli 5 euro!


Per ogni info è possibile telefonare al numero 02 48857220 oppure consultare il sito internet www.areamultisport.it/it/beach_forum.

Il Beach Forum è anche su Facebook al’indirizzo www.facebook.com/beachforum.

Il Mediolanum Forum è servito da una fermata dedicata dalla Linea 2 (verde) della Metropolitana, Assago – Milanofiori Forum, a sole 7 fermate da Cadorna.




Melomani pronti per la nuova stagione all’Arena di Verona

È l’appuntamento più atteso dell’estate, un vero must per i melomani di tutto il mondo.Il 19 giugno viene inaugurata la 93a edizione del Festival lirico 2015 all’Arena di Verona, che porta in scena per tutta l’estate lo spettacolo dell’Opera nella storica cornice dell’anfiteatro veronese, per un totale di 54 imperdibili appuntamenti con la grande musica.

Fino al 6 settembre si susseguono, alternandosi ogni sera, 6 titoli d’opera: NABUCCO e AIDA di Giuseppe Verdi, TOSCA di Giacomo Puccini, DON GIOVANNI di Wolfgang Amadeus Mozart, IL BARBIERE DI SIVIGLIA di Gioachino Rossini e ROMÉO ET JULIETTE di Charles Gounod.

Arricchiscono la programmazione 3 serate d’eccezione: il 22 luglio dedicato alla grande danza con ROBERTO BOLLE AND FRIENDS, il 24 luglio che celebra il capolavoro più noto al mondo di Georges Bizet con CARMEN GALA CONCERT e il 25 agosto che presenta il famoso affresco musicale dei CARMINA BURANA di Carl Orff.

Il Festival della Fondazione Arena di Verona, nell’anno di Expo Milano 2015, intende seguire il tema della manifestazione espositiva “nutrendo il pianeta” con la cultura e la magia della musica, grazie ai titoli lirici più amati ed agli allestimenti più spettacolari e applauditi degli ultimi anni di oltre un secolo di storia areniana.

Come ha dichiarato il Sovrintendente Francesco Girondini: «L’ampia offerta culturale promossa dalla Fondazione Arena di Verona comprende in primis il Festival Lirico che tutto il mondo ammira, ma non solo. Infatti si compone anche della Stagione Artistica al Teatro Filarmonico, che consente allo spettacolo di proseguire oltre la conclusione del Festival areniano, e di AMO Arena Museo Opera, il Museo dedicato alla creatività e all’eccellenza dell’Opera lirica. La finalità della Fondazione è quindi di avvicinare il grande pubblico a questo nostro patrimonio artistico, con la diffusione e la sensibilizzazione all’arte musicale. Ci interessa in particolar modo dialogare con i più giovani e, infatti, a loro e alle scuole dedichiamo da anni promozioni, progetti e appuntamenti didattici e formativi per agevolare l’approccio delle nuove generazioni al mondo dell’Opera e alla conoscenza della musica classica».

Per questa edizione del Festival si confermano importanti nomi del panorama lirico internazionale molto amati dal pubblico dell’Arena: grandi cantanti, celebri direttori d’orchestra e registi di fama mondiale, che saranno impegnati nei titoli in programma insieme a Orchestra, Coro, Corpo di ballo e Tecnici della Fondazione Arena di Verona, mimi e comparse.

AMO ARENA MUSEO OPERA

Per tutti coloro che prenderanno parte agli spettacoli proposti per il 93° Festival lirico, si consiglia la visita di AMO Arena Museo Opera, il Museo della Fondazione Arena di Verona dedicato alla creatività e all’eccellenza dell’opera lirica italiana, che ha come obiettivo quello di far conoscere la perfetta macchina creativa che sta alla base della nascita delle celebri opere rappresentate. Collocato nella splendida cornice di Palazzo Forti, AMO ospita al piano nobile una collezione permanente intitolata Dall’Idea alla Scena che ogni anno si rinnova e che per il 2015 si arricchisce di nuovi materiali: costumi e scenografie originali che, a seconda del calendario del Festival in corso, vengono allestiti in Arena e successivamente custoditi presso AMO, oltre ad un’intera sala dedicata alla celebre Diva Maria Callas, voce immortale incarnata nell’arte lirica. Ed ancora l’esibizione temporanea “Arena di Verona – Un secolo di Immagini e Suggestioni” nella zona archeologica di Palazzo Forti, esposizione fotografica che illustra il primo glorioso secolo di storia della stagione lirica dell’Arena di Verona.

Inoltre dal 22 maggio al 27 settembre 2015, AMO ospita la mostra Dario Fo dipinge Maria Callas, con oltre 70 opere in esposizione che il Premio Nobel ha dedicato alla Divina dell’Opera.

Infine, presentando un biglietto del Festival lirico alla Biglietteria del Museo, l’ingresso ad AMO e l’ingresso alla mostra Dario Fo dipinge Maria Callas è riservato a prezzo speciale.

Info: Tel./Fax. (+39) 045 8030461 – info@arenamuseopera.com – www.arenamuseopera.com




Musica e olive in Expo con GliArchiEnsemble

Sbarco a EXPO 2015 in vista per GliArchiEnsemble, orchestra siciliana che venerdì 26 giugno alle ore 12 e 18.30 e sabato 27 giugno 2015 alle ore 20.30 si esibirà all’interno del cluster Bio-Mediterraneo a EXPO 2015, del quale la Regione Sicilia è partner ufficiale. Un programma musicale ispirato a sette diverse qualità di olive coltivate in Sicilia e inserite nel disciplinare di produzione dell’olio extravergine IGP Sicilia, indicazione geografica protetta relativa alla superficie più grande d’Italia, interessata alla coltivazione dell’olivo e alla produzione di olio.

GliArchiEnsemble, la cui partecipazione a EXPO è sponsorizzata da Banca Popolare Sant’Angelo, abbineranno alle sette qualità di olive (Biancolilla, Cerasuola, Moresca, Nocellara del Belìce, Nocellara etnea, Ogliarola Messinese, Tonda iblea) sette brani tratti dal repertorio romantico e contemporaneo, caro al gruppo palermitano (musiche di Suk, Mascagni, Rossini, Warlock, Tchaikovsky, Lampasona e Betta). Gli oli nati dalle diverse qualità di olive acquisiscono caratteristiche specifiche, esaltate dall’andatura e dal “carattere” dei brani musicali scelti dall’ensemble palermitano.

Durante le esibizioni verrà proiettato su lead wall il video “Palermo Arabo Normanna”, viaggio tra i monumenti e i luoghi che raccontano la presenza degli Arabi e dei Normanni nel capoluogo siciliano, realizzato da Dario Ciulla, con le musiche di Mario Crispi eseguite all’interno di Palazzo Steri da GliArchiEnsemble e dallo stesso Crispi. Il video è stato realizzato appositamente per EXPO 2015 e per la partecipazione dell’orchestra al Cluster Bio Mediterraneo.

Le tre performance musicali si terranno nello spazio colorato che tiene insieme, come isole, i padiglioni dei singoli Paesi affacciati sul Mar Mediterraneo. Nella zona centrale del Cluster le cucine all’aperto della tradizione fungono da poli d’attrazione. Qui i visitatori trovano una selezione di alcuni prodotti tipici della cucina mediterranea, l’olio d’oliva, il pane, il vino, e assistono alla preparazione dei cibi e a showcooking programmati. Luoghi e cibi sono il tema centrale dell’allestimento di una mostra-racconto che vede la sovrapposizione e l’integrazione di tre elementi interpretati come parti di un’unica storia: il racconto per immagini, il racconto letterario e il racconto cinematografico.

Nel bacino Mediterraneo, il pasto non implica soltanto l’atto del nutrirsi, ma rimanda a molti aspetti della vita sociale e culturale. Le caratteristiche principali della dieta mediterranea, che ha resistito alle regole della vita moderna, sono la quantità di tempo trascorsa a tavola e i vari rituali di convivio. Ancora oggi, gli abitanti del bacino mediterraneo spendono più tempo nel preparare e nel consumare i cibi di qualsiasi altro popolo. La dieta mediterranea non offre solo benefici per la salute, ma garantisce e preserva la biodiversità agricola: le sue colture sono perfettamente in linea con i criteri di sostenibilità. GliArchiEnsemble si faranno interpreti d’eccezione di questa “mediterraneità” a tavola, come nella musica.




SakeSakeSake – Mi sake mi piace. Il festival

Venerdì 26 e sabato 27 giugno (dalle 18.00 alle 2.00), approda a Milano una rassegna inedita e curiosa: SakeSakeSake – Mi sake mi piace, il festival del Sake. Aprono le porte al popolare vino di riso nipponico, 14 tra i locali, bar e ristoranti più cool della zona del Naviglio Grande e dintorni: 28 Posti, Carlo e Camilla in segheria, ElitaBar, Esco Bistrot Mediterrano, Luca&Andrea, Macelleria Masseroni, Mag, Pinch, Rebelot, Rita e Rita&Sons, Taglio, Trattoria 4b, Ugo.

SakeSakeSake – Mi sake mi piace, organizzato da Shokokai Japan (Central Federation of Societies of Commerce and Industry, Japan) fa parte di JAPAN SALONE, una serie di appuntamenti e iniziative voluti dal Governo giapponese all’interno del Palazzo delle Stelline di Milano che vanno a completare il calendario degli avvenimenti già in programma al Padiglione Giapponese in EXPO.

Una festa dedicata alla conoscenza e alla riscoperta di una bevanda, simbolo della cultura nipponica, proposta dalla rassegna milanese, in un percorso gustativo che ridefinisce il tradizionale vino di riso e lo mostra sotto una luce inusuale per l’Italia: un prodotto capace di offrire molte sfumature, decisamente sconosciute ai più.

Nel corso della 2 giorni, da via Tortona a Via Vigevano, da via Corsico all’Alzaia Naviglio Grande, da Ripa di Porta Ticinese a Via Meda, le lanterne bianche e rosse saranno il segno distintivo dei luoghi dove la creatività di barman e barlady darà forma a suggestive e insolite composizioni, per nuove alchimie tutte da scoprire.

Attraverso le migliori tecniche di miscelatura, i bartender dei 14 locali selezionati per la rassegna, proporranno agli avventori un viaggio di degustazione nel mondo del SAKE.

Non solo. SakeSakeSake – Mi sake mi piace i Local Friend attivi sul territorio e in zona Naviglio Grande offriranno ai viaggiatori che lo desiderano l’opportunità di scoprire le vie d’acqua di Milano seguendo l’itinerario del festival.

SAKE QUESTO SCONOSCIUTO
IL SAKE-Che cos’è il Sake? Come si produce?

I cereali, impiegati come materia base nel Sake, sono molto usati anche in altre culture per la produzione di alcolici, per esempio la birra o altri distillati quali whisky, vodka o gin: il Sake, però, non è né una birra, né un distillato. È, invece, molto più simile a un vino.

Le materie prime usate per produrre il Sake sono acqua, riso e fermenti. Il riso per produrre il Sake, o SAKAMAI, è di varietà particolare, appositamente selezionato e dal chicco di maggiori dimensioni rispetto a quelli che solitamente in Giappone sono a uso alimentare. Sono dunque varietà di riso più ricche di amido.

Il riso viene pulito attraverso un procedimento chiamato SEIMAI in pratica è levigato per eliminare la parte più esterna, talvolta fino a ottenere solo il cuore di amido. A questo punto si lascia il riso in ammollo, perché assorba una giusta quantità di acqua: si va da un minuto a una notte intera. Individuare la giusta quantità di acqua che il chicco assorbirà è importante per preparalo alla fase della cottura. Il riso è, infatti, cotto al vapore in un grande contenitore chiamato KOSHIKI.

Il riso cotto subisce uno dei trattamenti più delicati della produzione del Sake. Si inocula, infatti, una muffa nobile chiamata KOJI (Aspergillus oryzae) che si presenta come una impalpabile polvere verde. Questa muffa, penetrando nel chicco, trasforma gli amidi, diversamente infermentescibili del riso, in zuccheri più semplici che potranno successivamente essere aggrediti dai fermenti per la trasformazione zucchero-alcol.

Il riso sul quale sono state con grande cura polverizzate le spore del KOJI è adagiato per circa 36-45 ore in vassoi a loro volta messi in una speciale stanza tenuta a temperatura e umidità elevata chiamata KOJI MURO. Il riso così trasformato prende il nome di KOJI.

Al Koji si aggiungono acqua e fermenti per preparare lo SHUBO, ovvero “la madre” del Sake. La si lascia fermentare per circa due settimane e, quando è pronta, viene trasferita in grandi taniche dove nei successivi 4 giorni, per tre volte, viene aggiunto riso cotto, acqua e ancora Koji. In questo modo il volume iniziale raddoppia ogni volta che viene aggiunto altro Koji e acqua fino a ottenere il Moromi.

In questa fase, si attuano quelle che si chiamano fermentazioni parallele multiple del Moromi, dove il Koji continua il suo lavoro di saccarificazione degli amidi, mentre i fermenti iniziano a trasformare gli zuccheri in alcol. Questo periodo varia da produttore a produttore: da 18 a 32 giorni. E’ possibile, inoltre, una piccola aggiunta di alcol, pratica moderna che viene giustificata per donare aromi vivaci e freschi al prodotto.

Il Sake fatto unicamente con acqua, riso e Koji è chiamato JUNMAI, mentre quello che si avvale dell’aggiunta di alcol è detto HONJOZO. Una volta che la fermentazione ha fatto il suo corso si passa alla fase della spremitura: JOSO.

Il prodotto viene lasciato riposare per circa 6 mesi prima di essere imbottigliato ed è solitamente diluito con un 20% di acqua per abbassare il grado alcolico dai 20 ai circa 16 gradi, per ottenere un prodotto di più facile bevibilità. Inoltre, il Sake può subire una pastorizzazione prima ed eventualmente dopo l’imbottigliamento.