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Giornate dell’architettura in Alto Adige

L’architettura dell’Alto Adige si mette in mostra dall’11 al 14 giugno con un evento tutto nuovo: promosse dalla Fondazione Architettura Alto Adige e da Alto Adige Marketing, le Giornate dell’Architettura invitano il grande pubblico ad andare alla scoperta del patrimonio edilizio della regione. Gli itinerari proposti coinvolgono diverse zone, dalla città di Bolzano e i suoi dintorni (www.bolzanodintorni.info) fino alle località di Brunico, Bressanone, Merano e la Val Pusteria. Focus di questa prima edizione, le ristrutturazioni che hanno permesso a edifici antichi di essere ripensati con nuove destinazioni d’uso. A completare il ricco programma di visite, la Notte dell’Architettura (sabato 13 giugno), e poi ancora studi artistici aperti, tavole rotonde ad accesso libero e il congresso Alpitecture, rivolto ai professionisti del settore.

L’architettura per tutti

Il vino è cultura, ma anche architettura: basta pensare al ricco patrimonio di cantine che si trovano lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige. Per approfondire anche questo aspetto, le Giornate dell’Architettura propongono il “Giro del Vino”, ovvero un tour di un giorno intero (9.00-18.00) che toccherà diverse realtà vinicole della zona, dalla Tenuta J. Hofstätter di Termeno al modernissimo Weinhof Kobler di Magré, e poi ancora la cantina di San Michele Appiano, quella di Nals Margreid a Nalles, la tenuta Elena Walch a Termeno e l’enoteca Niklaserhof di Caldaro. Un percorso complesso ed eterogeneo, che includerà anche degustazioni e il pranzo presso la suggestiva vineria Paradeis di Magré (prezzo 90 euro).
Per approfondire invece il patrimonio urbano della regione, imperdibile l’itinerario “Bolzano e dintorni” (www.bolzanodintorni.info): più breve rispetto al precedente (9.30-12.30) ma altrettanto ricco di spunti. Il focus sarà sulle differenze tra la città più “tedesca”, con i suoi meravigliosi palazzi gotici, e quella “italiana” – anche per stile di vita – caratterizzata invece da elementi architettonici razionalisti e urbanisticamente congiunte dal ponte sul fiume Talvera (prezzo 30 euro): tra i monumenti che si visiteranno, Casa Rizzolli, la scuola professionale Hannah Arendt, l’EURAC e il Monumento alla Vittoria. Per chi invece volesse assaporare anche un tocco di liberty, da non perdere l’itinerario sul Renon (15.00-18.00), con la visita alle case di villeggiatura a Maria Assunta e al Parkhotel Holzner a Soprabolzano.
Ma le Giornate dell’Architettura includono anche altri itinerari (otto in tutto): dalla Val Venosta, con la sua Abbazia Benedettina e la distilleria di whisky Puni, fino agli alberghi di lusso della Val Pusteria. E poi Bressanone, Merano, Brunico e i masi, le tipiche case contadine che sono uno dei tratti distintivi del paesaggio altoatesino.

Eventi: la Notte dell’Architettura e Alpitecture
Clou della manifestazione sarà la Notte dell’Architettura, in programma a Bolzano il 13 giugno: dalle 19, presso la sede dello shop Salewa, gli architetti altoatesini incontreranno il pubblico mostrando i loro progetti e partecipando a dibattiti, oltre ad animare la serata con musica, esibizioni sulla parete di roccia e assaggi di prodotti altoatesini. L’ingresso è libero, l’iscrizione è obbligatoria.
http://fondazione.arch.bz.it/it/eventi/giornate-dellarchitettura/prenotazioni

Infine, per gli addetti ai lavori, dall’11 al 14 giugno ci sarà anche Alpitecture: organizzato da EOS Organizzazione Export Alto Adige, l’evento prevede visite e workshop per progettisti e architetti, un congresso, una tavola rotonda, la proiezione del film “Noi & l’architettura” e le visite dirette agli studi degli artisti locali (tra Lasa, Merano, Lana, Bolzano, Brunico e Campo Tures).

A portata di dito
La nuova applicazione sull’architettura in Alto Adige per iOS, Android e Windows Phone, segnala gli oggetti più interessanti nei dintorni e permette di crearsi un itinerario personalizzato grazie a tante utili informazioni su strutture, progettisti ed eventi. Per info www.suedtirol.info/archapp
Disponibile da fine maggio 2015.

Regole degli itinerari: sono a numero chiuso e su prenotazione e saranno guidati da architetti o esperti. Prezzi a partire da 20 euro.
Per informazioni e prenotazioni: tel. +39 0471 302 813 – info@giornatedellarchitettura.it www.giornatedellarchitettura.it

Muoversi green. Le proposte per chi vuole lasciare a casa l’auto
• In treno, con le Ferrovie Austriache e Tedesche
Con i treni DB-ÖBB EuroCity si raggiunge comodamente Bolzano da Verona a partire da soli 9 € (da Bologna e Venezia SL a partire da 19 €). I bambini fino a 14 anni viaggiano gratis, se accompagnati da un genitore o da un nonno. Per maggiori informazioni: www.megliointreno.it
• Mobilcard Alto Adige
Con Mobilcard, si possono utilizzare tutti i mezzi pubblici del Trasporto Integrato per scoprire l’Alto Adige. Biglietto valido per 7 giorni a 28 €, oppure 3 giorni a 23 €. Mobilcard Junior (sotto i 14 anni) costa la metà, mentre i bambini fino a 6 anni viaggiano gratis.
• Winepass
Abbina Mobilcard & l’offerta lungo la Strada del Vino.
Il Winepass apre le porte dell’affascinante mondo della Strada del Vino dell’Alto Adige. Winepass valido per 3 giorni a 35 €, oppure 7 giorni a 40 €. Per informazioni: www.stradadelvino-altoadige.it

Informazioni:
Consorzio Turistico Bolzano Vigneti e Dolomiti
tel. 0471 633 488
info@bolzanodintorni.info
www.bolzanodintorni.info




Valtellina e Livigno superstar

Lungolivigno propone due splendide soluzioni di vacanza adatte per tutta la famiglia.

La prima: 4 giorni a spasso per la Valtellina, un itinerario che non annoia, 2 hotel con top spa e cucina gourmet. Un entusiasmante zapping turistico tra vigneti, vecchie corti, ghiacciai e spa all’avanguardia.

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Si inizia da Sondrio, con pernottamento al Grand hotel Posta, un hotel storico, di raffinata bellezza, con la spa firmata Culti. Dopo oltre 150 anni il Grand Hotel della Posta è ancora lì, con la sua facciata pulita che incornicia la centralissima Piazza Garibaldi. Il peso dell’età non si sente grazie ai lavori di ammodernamento compiuti alcuni anni fa, eseguiti nel completo rispetto della tradizione. 38 camere eleganti e arredate con stile, alcune delle quali con i soffitti affrescati, davvero suggestivi, così come quelle all’ultimo piano con tetto mansardato e travi a vista. Al pianterreno un bar che si affaccia direttamente sulla piazza, dove fermarsi a merenda per una fetta di torta o per un aperitivo in un ambiente raffinato. Le emozioni cominciano qui, ammirando la vasta collezione di opere d’arte, dai quadri fiamminghi ad alcune interessanti opere più moderne, come sculture e installazioni artistiche che rendono gli spazi comuni dell’hotel dei luoghi dove sostare a meditare. E osservare. Come in un museo.

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Oltre all’arte, tra queste antiche mura, è anche “spa–time”, nell’elegante centro benessere firmato Culti, dove predominano la pietra e il legno. Qui ci si può rilassare nell’ampia vasca idromassaggio, nella sauna e bagno turco. A completare la zona wellness una sala per i trattamenti e una piccola zona fitness. Altrettanto suggestive le vecchie cantine dove sono stati mantenuti i muri in pietra e i soffitti con le volte a botte.
Il secondo giorno si parte per Livigno, passando per Bormio: qui si può scegliere tra la visita del centro storico dell’antica Contea oppure per prolungare il relax ai Bagni Vecchi (sconto per gli ospiti di Lungolivigno). Nel piccolo Tibet, gli ospiti vengono coccolati dal team dell’hotel Lac Salin SPA & Mountain Resort: shopping, passeggiate, relax alla Mandira Spa – 900 mq di rifugio con una grande piscina con vasca idromassaggio, percorso Kneipp, doccia di ghiaccio, sauna finlandese e bagno turco.
Il quarto giorno si salutano le montagne del piccolo Tibet e si parte alla scoperta dell’incantevole itinerario del trenino rosso del Bernina che riporta gli ospiti a Sondrio per l’ultima notte da trascorrere al Grand hotel della Posta.

Il pacchetto include:

•​4 mezze pensioni nei due Hotels più belli della Valtellina: ricche colazione a buffet, menu serale da 5 portate a scelta
•​Viaggio di AR con il Bernina Express da Tirano a St Moritz alla scoperta dei Ghiacciai
•​Ingresso nei centri wellness dei due Hotel, accappatoi e ricco set di cortesia
•​Shopping nei negozi “Lungolivigno Fashion”
•​connessione wireless gratuita nelle camere

4 notti euro 449,00 a persona in camera doppia,
bambini fino a 12 anni 40%, inferiori ai ai 6 anni 50% . 3. letto adulti – 30%

Valido dal 13 giugno al 8 agosto e dal 23 agosto al 14 ottobre 2015

La seconda: il trenino è proprio quello dell’immaginario comune: rosso, piccolo, che inarrestabile passa audacemente tra vallate e ghiacciai. Salire su quel treno è un’esperienza memorabile: si prende il treno alla stazione di Poschiavo e in soli 18 km viene superato un dislivello di oltre 1200 mt e lo spettacolo che si gode dai vagoni è un intreccio di colori e paesaggi incredibilmente suggestivi.

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Si lambisce il ghiacciaio del Morterasch e si può visitare il miracolo geologico delle Marmitte dei Giganti, nella bellissima Val Cavaglia, accessibile solo a piedi o in treno, ma non in macchina. L’itinerario culmina a St Moritz, capitale dell’Engadina, ma prima si ammira il contrasto cromatico del lago Bianco e del Lago Nero, in corrispondenza del passo Bernina (2253 metri d’altitudine).
Il pacchetto pensato dal gruppo Lungolivigno prevede 2 pernottamenti all’hotel Parè, con trattamento in mezza pensione, accesso al centro benessere; biglietto ferroviario di andata e ritorno sulla tratta Poschiavo – St. Moritz sulla carrozza 2° classe.
A disposizione dei clienti: mountain bike e attrezzatura per il trekking, ma anche tutte le mappe per muoversi in sicurezza su questa zona dell’Arco Alpino. Sono oltre 600 i chilometri digitalizzati per chi vuole scoprire questi luoghi sulle due ruote, oltre a uno dei bike park più famosi d’Europa. Per chi preferisce camminare, ci sono anche passeggiate di tutti i tipi, da quelle più easy per chi non vuole faticare troppo come il Crap de la Parè: un balcone naturale a 2.400 metri d’altezza da dove si può ammirare tutta la piana di Livigno e le vallate circostanti; a quelle più impegnative in mezzo ai pini mughi della Val Viera oppure quella che conduce fino alla vetta del monte Breva (3.014 metri), confine naturale tra la Svizzera e l’Italia. Vengono inoltre organizzate passeggiate di gruppo o escursioni in mountain bike in compagnia del bike team Lungolivigno.
E per chi ama l’acqua: per tutta l’estate il lago di Livigno è navigabile ed è possibile noleggiare in loco windsurf, canoe e barche a remi. I bambini si possono inoltre divertire nel nuovo Livin’ Sun Park: un grande parco giochi interamente realizzato con fieno e legna.

Valido dal 27.06 al 7.8.2015 e dal 21.08 al 14.09.2015 presso l’hotel Parè

2 notti euro 174,00 a persona in camera doppia standard

Info e prenotazioni:
www.lungolivigno.com
tel. 0342 990111




BUKA ultimo ballo retrofuturistico con volo pornocosmico

Si chiude lunedì 1 giugno con un ultimo happening d’arte e musica la stagione BUKA: la migliore musica elettronica da club, assolutamente fuoriluogo, d’avanguardia, (con)temporanea, itinerante e site – specific. L’appuntamento è lunedì 1 giugno nell’affascinante club “Striptease”, spazio fuori dal tempo, in cui ballo e performance dal vivo si intrecciano e si mescolano adeguandosi all’anima del luogo (ex cinema negli anni trenta, trasformato in un club disco negli anni Ottanta, e infine il primo locale di lap dance d’Italia nel 1997 con il nome di “Striptease”).

Un locale unico per l’originale atmosfera che lo pervade tra estetica periferica decadente e architettura sontuosa: le tende di velluto rosso, l’ampio palco, le scenografie e gli allestimenti in stile “cosmico”, la consolle in alto, gli allettanti divanetti privè nella zona playroom, l’ottima aereazione, lo spazio imponente da ex cinema, tutto è utilizzato da BUKA per questo “ballo retrofuturistico con volo porno cosmico”. Un pastiche di stili e un format costruito appositamente per rievocare le diverse anime dello spazio tra proiezioni, performance live, dj set e ballo.

La serata di apre alle ore 21.30 con una prima parte con selezione di video artistici e frammenti di sexy movie ad ambientazione spaziale. Seguiranno due concerti: l’ambient occulta del sassofonista e polistrumentista tarantino Valerio Cosi, e per la prima volta in Italia, Black Zone Myth Chant, “psichedelia rituale afrocentrica”, dalle atmosfere oscure e tribali.
Dopo la mezzanotte, senza soluzione di continuità, si entra nella seconda parte e si balla con la musica da club più ricercata, la techno-wave con il live dell’inglese Broken English Club e tre ore di showcase dell’etichetta Minimal Rome: live acid-house della Banda Banetti più l’ibrido live/djset di Dave Grave con i compagni alle macchine.
Ad intervallare la musica le provocatorie performance ispirate al mondo sexy trash dello stripclub: le legature del MaestroBD, il collettivo spagnolo Abismal e l’Arte del Solletico di Kalamos aperta al pubblico.

BUKA, nata come rassegna musicale e artistica volta al riuso del prestigioso complesso della ex casa discografica CGD di via Quintiliano a Milano – coinvolgendo, nei tre anni di attività, le più importanti avanguardie della club culture e i migliori festival musicali d’Italia – conferma dunque la sua anima itinerante forte del successo dei luoghi che ha attraversato: dalla serata berlinese “AUßERHALB DER BUKA – An exhibition in Berlin”, un’avvincente combinazione tra una galleria d’arte temporanea e una club night, agli eventi privati nel Cinema Manzoni, al rave nell’ex-bordello alla periferia di Madrid, e questo magico club-non-club Striptease, ormai già un cult delle notti milanesi.

BUKA
lunedì 1 giugno 2015 – dalle ore 21.30 alle 05.30
Ex Cinema Moderno-Aramis / Striptease Via Padova 272, Milano

Prima di mezzanotte 10 intero / 8 ridotto BUKA CLub Members
Dopo la mezzanotte 15 intero / 13 ridotto BUKA CLub Members
Per maggiori informazioni www.buka.xyz




La “città ideale” in mostra a Pavia

A Pavia, dal 26 maggio al 26 giugno 2015, presso la Sala delle Sibille (Pal. San Tommaso), Piazza del Lino 2, si potrà visitare la mostra progetto “Storie di città tra cielo e terra. La città che non c’è, ma che si vede“. Un evento organizzato dall’Osservatorio Permanente sull’Antico a cui hanno partecipato i licei pavesi Istituto Volta, Foscolo, e San Giorgio che si sono confrontati sul tema della città ideale.

Ci sono città – o parti di esse – che attendono ancora di essere portate alla luce e che, nondimeno, si intravedono attraverso il velo del tempo, attraverso uno sguardo dall’alto, immortalato ‘tra cielo e terra’ dall’aerofotografia. Sono città – o parti di esse – che ‘non ci sono’ (ancora), ma che, nonostante tutto, si vedono e, timidamente, parlano e raccontano storie.

E ci sono pure città che non sono state mai fondate e mai costruite e che, dunque, non ci sono per davvero. Sono i ‘non-luoghi’ immaginati dagli antichi; sono i ‘luoghi felici e perfetti’ inventati dai filosofi; sono le ‘isole’ lontane come l’Atlantide di Platone o come l’Utopia di Thomas More.

Ci sono città che nessuno ha mai visto perché non esistono sulla terra e mai sono esistite: sono ‘idee’ di città, sospese ‘tra cielo e terra’. Eppure, una ‘esistenza’ ce l’hanno: non sulla terra, ma nei libri. È qui che sono: nascoste e in attesa di essere mostrate. E qui, insieme o accanto ai ‘mondi’ altri e irrimediabilmente ‘estranei’ al piano delle possibilità reali, esistono anche città ideali e realizzabili, progettate senza mai perdere di vista le città della storia e dichiaratamente contrapposte alle utopie politiche e urbanistiche.

La città che non c’è, ma che si vede fa parte del patrimonio dell’umanità. E ha gli stessi diritti della città che c’è (o c’è stata) ma che ora non si vede più o del tutto.

Sono, dunque, le città disegnate ‘a tavolino’ da architetti ante litteram. Chiuse nelle pagine dei libri; e che vivono nelle parole dei filosofi. Sono realtà (non reali) che attendono di essere disvelate, attraverso lo studio delle fonti, attraverso la realizzazione di modelli, a partire da una attenta interpretazione dei testi e da ipotesi di ricostruzione.

Storie di città tra cielo e terra. La città che non c’è, ma che si vede
presso Sala delle Sibille (Pal. San Tommaso), Piazza del Lino 2, Pavia
dal 26 maggio al 26 giugno 2015

apertura della mostra: dal martedì al giovedì dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.00
per visite in orari e giorni diversi scrivere a osservatoriosullantico@unipv.it




Gusti di-VINI a Peschiera del Garda

Sarà una due giorni all’insegna di vini pregiati e degustazione gourmet, Gusto diVino, manifestazione organizzata lunedì 1 e martedì 2 giugno 2015 a Peschiera del Garda da Wave (azienda del gruppo Garda Landing). Una vasta area espositiva dedicata alle aziende del settore vitivinicolo sarà allestita nella piazza di Caserma dell’Artiglieria di Peschiera del Garda. Protagonisti saranno vini pregiati provenienti da cantine veronesi, accompagnati da degustazioni gourmet a km zero.

Oltre allo spazio espositivo, la manifestazione ospiterà anche workshop e degustazioni guidate, incontri volti a promuovere il made in Italy e a dare visibilità ad aziende di spicco del settore vitivinicolo. I visitatori verranno guidati in un’esperienza enogastronomica completa: dalla degustazione di sapori della tradizione vitivinicola e culinaria veronese, alla conoscenza di una storia centenaria. Una mostra-mercato, un ricco programma di seminari gratuiti, eventi di musica dal vivo e laboratori creativi con la partecipazione di illustri personalità del settore, tra cui Carlo Veronese, direttore del Consorzio Lugana DOC.

Entrambi i giorni dalle 15 alle 19 intrattenimento musicale con il duo acustico 2dB; alle 21 del lunedì concerto dei September Groove, gruppo nato da un’idea di Michele Pieri e Nick Marangoni, che farà rivivere le atmosfere della migliore disco-music degli anni 70-80. Martedì 2 giugno alle ore 21 APERITIVINO e a seguire DJ Set con Luca Martini, in collaborazione con Radio Pico.

Le degustazioni gourmet a km 0 sono a cura di Samo Bar.

 

ORARI: Area espositiva e intrattenimento (lunedì e martedì dalle 10 alle 23)

Ingresso libero

Acquisto obbligatorio bicchiere degustazione (a partire da 5€ ).




E’ Tiempo De Tango al Teatro Arcimboldi

Miguel Angel Zotto presenta al pubblico una serata storica nel suo genere, una festa offerta al pubblico milanese per celebrare il ballerino che ha rivoluzionato il tango argentino  e la sua storia: Juan Carlos Copes. Un’occaisone unica e imperdibile: sabato 6 giugno al Teatro Arcimboldi di Milano.

Dopo sessantacinque anni di carriera professionale in tutto il mondo e all’età di 84 anni, Copes festeggia in danza il suo ritiro dalla scene europee in una grande serata di tango e musica: Tiempo, il tango e la sua evoluzione.

Quest’uomo, considerato pura essenza del tango fatta gesto, dotato ancora di uno stile inimitabile e di una eleganza impeccabile, di grande lucidità e prestanza fisica, stupirà il pubblico del Teatro Arcimboldi insieme alla figlia Johana Copes, sua partner nel ballo. A questa straordinaria coppia si uniscono il “discepolo” Zotto, insieme alla moglie e partner Daiana Guspero, e gli eredi più accreditati a rappresentare il futuro del tango: Sebastian Arce e Marina Montes, Pablo Moyano e Roberta Beccarini. Sul palcoscenico faranno da cornice a questi affermati interpreti di tango più di venti coppie scelte da Zotto in questi anni, alcune delle quali appartengono alla sua rinomata Compagnia.

Non da ultima sarà protagonista anche la musica, suonata dal vivo dall’Orchestra Minimal Flores Del Alma, che saprà essere a tratti forte ed energica a tratti dolce e melodica, alternando sapientemente le due facce della stessa medaglia che si chiama Tango.

Il saluto di Jaun Carlos Copes dalle scene europee sarà dunque una celebrazione in grande stile, un avvenimento ricco di tutte le sue sfumature: nostalgia, commozione ma anche grande gioia e vita.

Dove, come e a quanto

Sabato 6 giugno, Teatro Arcimboldi di Milano

Prezzi dei biglietti comprensivi di prevendita: € 23/28,75/34,50/40,25/46




Umbria, dove ascoltare il silenzio

Con la primavera che avanza verso l’estate, cresce la voglia di week end, di fughe più o meno lunghe dalla città, dal lavoro e dalle convenzioni. Non viaggi e vacanze vere e proprie, ma giornate all’insegna del relax, per rigenerarsi dopo gli intensi mesi invernali.  L’Umbria, per chi può, può offrire un’ottima alternativa: culla dell’arte italiana, ricca di tesori storici, patrimonio dell’enogastronomia. Insomma se si ha a disposizione qualche giornata da dedicare a se stessi … un fine settimana a metà strada tra Assisi, Spello e Perugia può fornire un’ottima alternativa

In Umbria borghi e città offrono ai visitatori un patrimonio artistico notevole, tra splendori architettonici, capolavori di pittura e scultura, eventi culturali. Località dove ancor oggi si respira il misticismo di tempi passati, legati a testimoni di fede che hanno contribuito a renderle celebri. San Francesco e Santa Chiara sono sicuramente i più noti, ma anche San Benedetto da Norcia, San Valentino, patrono di Terni, Santa Rita da Cascia. Luoghi di fede che diventano veri e propri percorsi per chi cerca silenzio e spiritualità. In Umbria anche il panorama che si apre allo sguardo tra dolci colline, borghi medioevali e uliveti, regala una boccata di ossigeno, una sensazione di pace e serenità, un’immagine che si imprime nello spirito e nel cuore. In ascolto del silenzio

E Brufa, con il Borgobrufa SPA Resort,  potrebbe essere un buon punto di partenza grazie ad una collocaiozne che lo pone nel cuore stesso dell’Umbria, a 15 minuti da Perugia, Assisi, Spello; poco più di 30 minuti da Todi, Spoleto, Gubbio, il Lago Trasimeno e Orvieto. Non solo. Lo stesso Brufa offre un inconsueto parco di sculture en plein air: è “Scultori a Brufa”, ideato nel 1987, dove ogni anno in agosto uno scultore espone i propri lavori per le strade e le piazzette del borgo e realizza un’opera ad hoc che viene donata al paese per arricchire il parco sculture. Tra le opere spicca anche “Il grande alone” di Gino Marotta (2002),  gigantesco albero in acciaio inox alto 8 metri,.

L’hotel immerso in 4 ettari di verde, tra olivi e giardini, offre un’oasi di silenzio dove è assicurata la totale privacy, il luogo ideale per fuggire dalla quotidianità. Costituito da vari casolari, il Resort è stato completamente ristrutturato dall’attuale proprietario Andrea Sfascia e dalla moglie Ivana, mantenendo l’originaria struttura dell’antico borgo tipico umbro e nel rispetto della natura, in piena armonia con il territorio. Eccellente gastronomia e ambienti di charme sono elementi di spicco del resort, ma punta di diamante è sicuramente la Spa. Oltre 1.200 mq ne fanno il centro benessere più grande dell’Umbria, con ambienti esclusivi, trattamenti personalizzati, prodotti naturali e marchi di ottimo livello. Silenzio, relax, quiete, pace, romanticismo: sono queste le parole chiave di Borgobrufa SPA Resort. Proprio per questo, per regalare agli ospiti una pausa di pace l’hotel con una scleta piuttosto inconsueta ha deciso di non ospitare matrimoni né grandi eventi e da quest’anno ha scelto di essere 15+, ovvero accessibile solo ad un pubblico adulto.

Info: Borgobrufa SPA Resort – Via del Colle 38, Torgiano (PG) – tel. 075 985267–

www.borgobrufa.it




STOMP porta in scena il ritmo del Millennio

Energia pura  contaminazione di più generi. Tutto questo e molto di più è  STOMP, di ritorno in Italia, dopo aver girato oltre 40 Paesi, e in scena al Barclays Teatro Nazionale di Milano fino al 31 maggio.
L’occasione è unica per una serata speciale dove rimanere fermi e seduti composti, come un tempo raccomandavano tutte le mamme del mondo, sarà un’impresa particolarmente  ardua.  Per fortuna il cast coinvolge in più di un’occasione il pubblico presente in sala dando vita a uno spettacolo nello spettacolo.

In scena da anni a Londra, STOMP  è stato creato e diretto  da Luke Cresswell, che firma anche la coreografia, e Steve McNicholas. “STOMP parla tutte le lingue del mondo” è questo il refrain che campeggia da meno un decennio nel West End londinese. E in effetti non occorre nessuna preparazione per godersi uno spettacolo che vuole trovare la bellezza nella quotidianità, travolgendo con un ritmo contagioso ogni mezzo e strumento della vita concreta: dalle scope ai bidoni della spazzatura. Il disordine della vita urbana diventa fonte di stupore e ritmo contagioso, il rumore si trasforma in musica e uno spettacolo di ballerini-acrobati e percussionisti in evento unico.

Senza trama, personaggi né parole, STOMP mette in scena il suono del nostro tempo, traducendo in una sinfonia intensa e ritmica i rumori e le sonorità della civiltà urbana contemporanea. Con strofinii, battiti e percussioni di ogni tipo, i formidabili ballerini-percussionisti-attori-acrobati di STOMP danno voce ai più “volgari”, banali e comuni oggetti della vita quotidiana: bidoni della spazzatura, pneumatici, lavandini, scope, spazzoloni,  in un “delirio” artistico di ironia travolgente. Sfidando continuamente ogni convenzione sui confini di genere, STOMP è danza, dall’hip hop al tip tap fino al flamenco all’acrobatico, teatro e musica insieme. È un elettrizzante evento rock, un anomalo concerto sinfonico in stile “videoclip”: senso rapido del tempo, visualizzazione della musica, vortice ritmico nella scansione delle immagini.

Oltre a pezzi ormai classici, con secchi, bidoni, scope, da segnalare un suggestivo brano eseguito dall’intero cast al boio  con il solo ausilio degli accendini. mai visto qualcosa di simile.

STOMP nasce a Brighton (Inghilterra) nel 1991 dalla creatività di Luke Cresswell e Steve McNicholas, ha trionfato in questi ultimi anni nei più importanti festival e teatri del mondo, da Broadway a Parigi, da Los Angeles a Tokyo.

 

Dove, come e a quanto
Barclays teatro Nazionale

Orario spettacolo:
dal martedì al sabato ore 20.45
sabato e domenica anche pomeridiana ore 15.30

Prezzi dei biglietti comprensivi di prevendita:

martedì/mercoledì/giovedì e sabato pomeriggio Poltronissima € 51,50 – Poltrona €40,00 – Galleria €28,50

venerdì/sabato sera e domenica pomeriggio Poltronissima € 57,50 – Poltrona €46,00 – Galleria €34,50




Arena di Verona: ancora poco e si alza il sipario

Lo spettacolo sta per iniziare. Fervono i preparativi per la 93ma edizione del Festival lirico 2015 all’Arena di Verona su cui si alzerà il sipario il prossimo 19 giugno per poi proseguire fino al 6 settembre con 54 serate di spettacolo.

In programma 6 titoli d’Opera – Nabucco, Aida, Tosca, Don Giovanni, Il Barbiere di Siviglia e Roméo et Juliette – 2 imperdibili Gala – Roberto Bolle and Friends e Carmen Gala Concert – e il grande ritorno di Carmina Burana.

Il Festival, nell’anno di Expo Milano 2015, propone i titoli lirici più amati ed agli allestimenti più spettacolari e applauditi degli ultimi anni di oltre un secolo di storia areniana. Inoltre, assistere a uno spettacolo all’Arena di Verona è anche l’occasione perfetta per andare alla scoperta di una delle città più belle d’Italia, Verona.

Alla Prima del 19 giugno l’Arena di Verona presenta Nabucco di Giuseppe Verdi nella messa in scena di Gianfranco de Bosio: un palcoscenico perfetto per un’opera che coinvolge complessi artistici numerosi e  imponenti scenografie. Segue un’altra opera verdiana: Aida, simbolo dell’Arena nonché titolo più rappresentato con un record di oltre seicento recite, in scena nel grandioso allestimento di Franco Zeffirelli. È poi la volta di Tosca di Giacomo Puccini, con una rappresentazione sontuosa curata da Hugo de Ana, seguita dal capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart, Don Giovanni, che vede ancora Franco Zeffirelli come regista e scenografo. Il palcoscenico del celebre anfiteatro veronese si trasformerà quindi nel giardino ideato da Hugo de Ana per Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, caratterizzato dalle gigantesche rose simbolo di AMO Arena Museo Opera, il Museo della Fondazione Arena di Verona. Infine, il teatro all’aperto più grande del mondo ospiterà un moderno teatro shakespeariano ispirato al londinese Globe, allestito per l’immancabile opera Roméo et Juliette di Charles Gounod, rappresentazione della storia d’amore più tormentata di sempre che ha reso Verona famosa in tutto il mondo.

Arricchiscono il cartellone 2015 tre serate speciali: il 22 luglio Roberto Bolle and Friends, l’appuntamento con la danza internazionale che vede l’étoile Roberto Bolle esibirsi assieme agli artisti provenienti dalle migliori compagnie mondiali; il 24 luglio Carmen Gala Concert, che rende omaggio al capolavoro di Georges Bizet a 140 anni dalla sua prima rappresentazione all’Opéra-Comique di Parigi nel 1875, e infine il 25 agosto i Carmina Burana di Carl Orff, pronti a replicare lo straordinario successo del debutto in Arena della passata stagione.

Per tutti coloro che assisteranno agli spettacoli areniani, si consiglia inoltre la visita di AMO Arena Museo Opera, il Museo della Fondazione Arena di Verona collocato nella splendida cornice di Palazzo Forti e dedicato alla creatività e all’eccellenza dell’opera lirica italiana, che ha come obiettivo quello di far conoscere la perfetta macchina creativa che sta alla base della nascita delle celebri opere rappresentate.

Oltre alle collezioni permanenti ed alle mostre temporanee, dal 22 maggio al 27 settembre 2015 AMO ospiterà l’imperdibile mostra Dario Fo dipinge Maria Callas, con oltre 70 opere in esposizione che il Premio Nobel italiano ha dedicato alla Divina dell’Opera.

Per informazioni www.arena.it




Parigi Bistrot: gli indirizzi da non perdere

Siete finalmente approdati nella Ville Lumiere e non  sapete scegliere tra le tante delizie della cucina francese?
Atmosfera, sapori e quel gusto spesso un po’ retro (ma non sempre) che abbiamo imparato ad amare nei film che fanno di Parigi la vera protagonista della pellicola. Un buon punto partenza potrebbero essere questa manciata di indirizzi che propongono un connubbio  innovazione e tradizione della migliore cucina d’Oltralpe selezionati da rendezvousenfrance
Quanto ai prezzi…ce ne è per tutte le tasche….

1)  Le Baratin
3 Rue Jouye-Rouve (XX° arrondissement)

Atmosfera da vecchio bistrot, menù scritto sulla lavagna e la cucina della chef argentina Raquel Carena così semplice e personale.

2) La Crèmerie
9 Rue des Quatre Vents, Saint-Germain

Si possono degustare la burrata con qualche pomodori ciliegino, il camembert fermier, il tian di verdure preparato da Hélène.

3) Benoit
20 rue Saint Martin (IV arrondissement)

É una delle perle dell’universo gastronomico di Alain Ducasse e unico bistrot stellato della capitale dall’atmosfera confortevole, aperto nel 1912 e mantenuto l’atmosfera dell’epoca: boiseries, velluto, specchi e lampadari d’antan. Specialità parigine classiche, dal pâté in crosta alle lumache, il filetto di sogliola, la leggendaria tête de veau, i profiteroles Benoit e una carta dei vini di oltre 350 referenze. Secondo il noto chef Alain Ducasse non esiste posto “più bistrot e più parigino di Benoit”.

4) Terroirs Parisiens
20 Rue Saint-Victor (V arrondissement)

Yannick Allena, chef celebratissimo (tre stelle Michelin dal 2007 nel suo ristorante gastronomico, e “chef dell’anno” 2014 per Gault&Millau), è erede di una famiglia di bistrotiers e in omaggio ai locali che i suoi genitori gestivano nei dintorni di Parigi, dove è cresciuto, ha aperto un bistrot dal look contemporaneo (design Wilmotte) e dalla cucina di tradizione, attenta ai produttori e alle ricette dell’Île de France. Per molti il miglior bistrot della città.

5) Allard
41 Rue Saint-André des Arts (VI arrondissement)

Nel cuore di Saint-Germain-des-Prés, un bistrot  aperto nel 1932 dalla mère cuisinière Marthe Allard, arrivata a Parigi dalla Borgogna. Gestito dalla famiglia Allard fino alla metà degli anni ’80, ne continua lo spirito di tradizione. Specialità classiche, dalle cosce di rana al pollo arrosto della Bresse e l’immancabile Tarte Tatin. Il tutto preparato dalla chef Laëtitia Rouabah e dal suo “secondo”, un’altra donna, Emilie Villon.

6) Abri
92 Rue du Faubourg-Poissonnière (X arrondissement)

Un piccolo bistrot (bourgeois-bohémien), nel quale opera lo chef giapponese Katsuaki Okiyama, considerato una star della Bistronomie, (neologismo che interpreta la nuova tendenza della cucina francese) con proposte francesi rivisitate con raffinatezza e leggerezza japan.

7) Le Comptoir
9 Carrefour de l’Odéon

Yves Camdeborde e tutta la sua équipe propongono una cucina Bistrot Brasserie con l’intento di riprendere la tradizione francese di una cucina golosa e raffinata.

8) La Dame de Pic
20 Rue du Louvre (I arrondissement)

Anne-Sophie Pic gestisce il bistrot con lo chef Xavier Jarry. La Pic ricrea l’universo gastronomico francese ogni giorno nei suoi piatti, nei quali vista, odore e sapore devono essere le componenti essenziali.

9) L’Opéra Restaurant
Place Jacques Rouché – Palais Garnier (IX arrondissement)

Un luogo unico concepito dall’architetto Odile Decq con scalinata teatrale e mezzanino dalle forme avvolgenti. Lo chef Stéphane Midi propone una cucina francese rivisitata.

10) Sur Mesure
251 Rue Saint-Honoré (I Arrondissement)

Lo chef stellato Trierry Marx propone una cucina innovativa e creativa che combina ispirazioni francesi e asiatiche. La location è interamente bianca, curata da Patrick Jouin e Sanjit Manku.

11) Ma Cocotte
106 Rue des Rosiers (XVIII arrondissement)

Vicinissimo al famoso mercato delle pulci di Saint-Ouen. Philippe Starck, noto designer francese ha contribuito a creare un luogo vintage, speciale e surreale. Cucina tipica da Bistrot, ma non solo.

12) Le ciel de Paris
Tour Maine Montparnasse, 33 avenue du Maine (XV arrondissement)

Si trova al 56° piano del secondo grattacielo più alto della capitale francese, la Tour Montparnasse. Ciel de Paris unisce l’eccellenza della cucina e una sensazione unica, quella di avere Parigi ai propri piedi. La cucina è diretta dallo Chef de cuisine Christophe Marchais e dallo Chef Pâtissier Baptiste Méthivier; i piatti, delicatissimi e raffinati, ripercorrono le grandi tappe della cucina francese.