È ancora stagione di operetta
Il 3 e 4 dicembre riparte la Stagione di Operetta al Teatro San Babila di Milano con tre titoli da sempre nel cuore degli amanti dell’operetta. Si parte con “Il paese dei campanelli”, per proseguire con “La vedova allegra” e, a seguire, “Scugnizza”.
Il via alla stagione di operetta del teatro San Babila di Milano è dato quindi da “Il paese dei campanelli”, operetta in tre atti di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato per la regia di Elena D’angelo. In scena la stessa Elena D’Angelo, Matteo Mazzoli, Francesco Tuppo e Gianfranco Cerreto. Il Direttore d’orchestra è Sandro Cuccuini, mentre le coreografie Salvo Aversano e il Corpo di ballo è composto dalla Compagnia Orizon.
“Il paese dei campanelli” debutta proprio a Milano in un nebbioso novembre meneghino del 1923 al Teatro Lirico stipato in ogni ordine di posti. Proprio qui trionfa un’operetta nuova scritta a quattro mani da Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, che sul podio dirige l’orchestra sudato, affannato, ma felice del riscontro ottenuto. A completamento del successo il giorno successivo tutta Milano fischietta i motivi più orecchiabili dell’operetta andata in scena.
“Il paese dei campanelli” deve peraltro molta della sua fortuna soprattutto all’apparato comico davvero notevole con un caleidoscopio di equivoci e situazioni esilaranti che riescono a strappare un sorriso anche allo spettatore più disincantato. In un’immaginaria isola olandese esiste il paese dei campanelli. Qui, la leggenda dice che se una moglie tradisce il marito, il campanello della casa in questione suonerà e tutti sapranno così quello che è successo. Nessuno li ha mai sentiti suonare, ma né le donne né gli uomini del paese hanno il coraggio di tentare di dimostrare il contrario. Tutto resta tranquillo fino all’arrivo di una nave militare inglese, costretta all’attracco nel porto dell’isola. Gli ufficiali della nave scendono a terra e capita l’inevitabile…
Alcuni brani musicali poi, in particolare “Luna tu, non sai dirmi perché”, conosciuto anche come fox della luna e “Balla la giava” o “il duetto del ricamo”, permeati da finezze orchestrali e soluzioni melodiche di particolare interesse, hanno finito per brillare nel tempo di luce propria, godendo di un successo anche esterno ad un’operetta che può sicuramente essere ritenuta “senza tempo”.
Passano i decenni, passano le mode e gli interpreti, ma i campanelli di Lombardo e Ranzato continuano a tintinnare per la gioia di tutti coloro che amano prendersi un paio di ore di tregua dai guai quotidiani per ridere e divertirsi e farsi cullare da una fiaba avvincente e da semplici ed orecchiabili melodie.
DOVE, COME E A QUANTO – Stagione di Operetta: “Il paese dei campanelli”
Teatro San Babila di Milano – 3 (h: 20.30) e 4 dicembre (h: 15.30)
Biglietti da 20 euro