Fiat 500 in festa a Vermezzo
di Giuliana Tonini – Lo scorso 2 aprile a Vermezzo, comune della Città Metropolitana di Milano, è stata una domenica all’insegna del divertimento, della solidarietà e del buon cibo.
Hanno infatti richiamato nel paese moltissimi avventori due iniziative in contemporanea che da anni fanno parte della tradizione del comune lambito dal Naviglio Grande: la sesta edizione della Sagra del Carciofo di Niscemi e …. l’ottava edizione del raduno delle Fiat 500 storiche!
Il doppio evento è stato organizzato e promosso dall’amministrazione del comune, dagli Amici di Vermezzo, associazione che si occupa di promuovere le iniziative del territorio, dall’Associazione Monelli Felici di Mauro Massa, ente no profit con lo scopo di sviluppare dinamiche ludico-ricreative per i bambini disabili, dal Coordinamento di Milano Ovest del Fiat 500 Club Italia, il più grande club al mondo dedicato alla mitica creatura della Fiat, e da altri enti del territorio.
Ho partecipato alla giornata con Vera Cocucci, mia amica dai tempi del liceo, Consigliere della Città Metropolitana di Milano, che, tra una riunione a Palazzo Isimbardi e l’altra, si è concessa una domenica di svago col figlio Riccardo, undici anni, appassionato di motori, e la sottoscritta, appassionata di auto d’epoca e, soprattutto e sopra tutte, della irresistibile Fiat 500 storica.
L’atmosfera era quella di una festa. Già dalla mattina le vie del centro ospitavano le bancarelle con varie prelibatezze, e uno dopo l’altro arrivavano i cinquini partecipanti al raduno.
La giornata ha preso il via ufficialmente alle 11.30, con un minuto di silenzio attorno al Monumento dei Caduti, per ricordarci di chi è morto in guerra dopotutto non molto tempo fa, e con l’inaugurazione, da parte del sindaco di Vermezzo, Andrea Cipullo, del defibrillatore donato al comune dall’azienda Progetto Serramenti di Abbiategrasso. Alla presenza del titolare della ditta e della Croce Oro di Gaggiano, il sindaco ha ringraziato e sottolineato l’importanza del gesto per tutta la comunità.
E poco dopo, come è tradizione in ogni raduno di 500 in ogni parte del mondo, è partito lo scoppiettante e colorato giro a suon di clacson dei cinquini, venuti per l’occasione a Vermezzo a decine.
Ma questa volta io non ho solo assistito al giro, ho anche….partecipato! Io, Vera e Ricky siamo stati ospitati sulla 500 di Agostino, un bellissimo modello di 500 D decapottabile del marzo del 1964, di quelle che, prima che venissero vietate, avevano ancora le porte controvento. Di che colore? I profani direbbero verdolina, ma, ci dice Agostino, il nome esatto è Verde Oasi 383, una tonalità utilizzata dalla Fiat solo per un anno, dal 1963 al 1964.
Io, Vera e Riccardo ci siamo divertiti come pazzi. Tre adulti e un bambino impacchettati nell’abitacolo (ma da un’amica ho sentito anche di un viaggio Milano-Roma in 500 in sette, quattro adulti e tre bambini in braccio), in fila assieme agli altri cinquini per le strade della cittadina, abbiamo fatto un salto indietro nel tempo. E senza sentire la mancanza di nessun moderno aggeggio elettronico, di cui la 500, meccanica in tutto e per tutto, è orgogliosamente priva.
Il fotografo Domenico Pepe ha testimoniato il nostro entusiasmo. Dirò di più, da appassionata quale sono è proprio strano, ma prima non ero mai salita su una 500! Ho infatti ‘interrogato’ mia mamma, ma la 500 del mio papà e quelle di altri familiari (negli anni Sessanta e Settanta quasi ogni famiglia ne aveva una), quando sono nata io, ahimè, non c’erano già più. Quindi doppio entusiasmo per il giretto di Vermezzo.
La cara vecchia Fiat 500, la macchina che quest’anno, il 4 luglio, compirà sessant’anni, è piaciuta anche al millennial Riccardo. E non c’è niente di cui meravigliarsi, la 500 conquista e continuerà a conquistare tutti.
E dopo che le 500 si sono di nuovo parcheggiate una di fianco all’altra per farsi ammirare e fotografare da vicino, i loro proprietari, noi, il sindaco, i rappresentanti del comune e tutti gli avventori siamo andati a gustarci il pranzo a base di carciofi di Niscemi, il paese in provincia di Caltanissetta che è uno dei principali produttori di carciofi. Un buonissimo risotto, naturalmente al carciofo, e il piatto forte, i carciofi arrostiti, gustosissimi, conditi con sale e olio, curati pazientemente sulla brace dai cuochi per gran parte della mattina.