Giorgio Montanini e i “perdenti”
Giorgio Montanini, il comedian più irriverente del panorama italiano, torna al Teatro Nuovo di Milano il 4 febbraio con “Eloquio di un perdente” e promette un altro sold out.
Il “Nemico Pubblico” nazionale (programma di Ri 3) spara sul buonismo degli italiani e lo distrugge, rispettando tutte le caratteristiche della satira dissacrante in un mix di riflessioni dalla comicità tagliente, che tutto fa tranne che consolare. Una satira feroce, politicamente scorretta, talmente scorretta che gli costa sempre il cartellino rosso dai programmi televisivi. “Gli autori vengono ai miei live, mi vogliono in tv ma poi duro meno di Papa Luciani, afferma Giorgio Montanini “ma come la storia insegna, prima o poi arrivano sempre i Beatles a scalzare Nilla Pizzi”.
In “Eloquio di un perdete” Giorgio Montanini parla del centro, ovvero, nell’immaginario comune, il fulcro. il cuore, l’equilibrio, la stabilità, la sicurezza, il giusto. Ma, si chiede il’artista, ciò che diamo per assodato essere giusto, è davvero giusto e giusto per tutti e non solo per pochi. Ci siamo mai chiesti se, i parametri utilizzati per definire il “giusto”, non vengano redatti definiti e diffusi proprio da quei pochi? Sappiamo cosa sia la pazzia, di cosa aver paura, cosa sia l’estremismo perché ne siamo consapevoli o perché ce l’hanno detto? Se siamo consapevoli allora la nostra specie è già estinta. Se ce l’hanno detto e scopriamo che non è vero, come accade Matrix e iniziamo la rivoluzione.