Il volo libero di Antonio Pagani

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di Emanuele Domenico Vicini. Non si possono trovare parole più adatte di quelle che intitolano la mostra personale di Antonio Pagani, affermato pittore pavese, per definire la sua opera, il suo percorso artistico e le mete cui si sta rivolgendo in questo ultimo anno.
Dopo una serie di esperienze figurative, che affondavano le proprie radici in un humus naïf, dove giocosi animali abitavano sereni una natura colorata e suadente, Pagani ha abbandonato la ricerca di temi e soggetti per dedicarsi al contrario alle questioni della materia e della forma. Superato il rapporto tra astrazione e figurazione, tra immagini reali ed evocazione emozionale, Pagani da un anno circa lavora sulle multiformi possibilità che nascono dalla capacità di osservare il mondo nella sua ricchezza di cose, forme e suggestioni materiche
In questo contesto, sono nati lavori dal recupero e riciclo dei più vari oggetti nel quali solo una mente visionaria e creativa può intuire una nuova vita.
Negli ultimi mesi, Antonio Pagani sta percorrendo una fase ancora più intimamente profonda della propria carriera artistica. È tornato al tratto grafico, al disegno e alla pittura, ha lasciato (temporaneamente) l’“invenzione” della forma per ricuperare la “creazione” della forma.
Senza vincoli di alcun genere, l’opera diventa la trasfigurazione visiva di un universo complesso, contraddittorio, animato da pulsioni ed emozioni che l’autore segue con determinazione e consapevolezza.
Macchie di colori turbinosi, di rossi di gialli e di blu, disegnano sentieri e luoghi della mente, percorsi metaforici, ma tutt’altro che astratti, alla ricerca di una via di fuga, di un volo libero sopra tutto e tutti. In questo turbinoso universo di emozioni urlate, di scelte drammatiche, sembra non trovarsi mai pace.
Ma alla dinamica vorticosa dei pastelli, Pagani coscientemente contrappone l’esperienza artistica delle chine.
Piccole figure, rese con veloci tratti di penna, fluttuano in uno spazio immenso e disorientante, dove macchie di nero inchiostro sembrano minacciare la loro stessa sopravvivenza: si alternano così pieni e vuoti, suggestioni di libertà e pesanti immagini di oppressione, memorie di sogni d’infanzia e amari risvegli della coscienza.
Le immagini di Pagani, nella loro alternanza di potenza cromatica e finezza grafica, raccontano le contraddizioni dell’esistenza, ci mostrano, senza infingimenti né convenzioni, la complessità del vivere umano.

VOLO LIBERO
Mostra personale di Antonio Pagani
dal 28 febbraio al 15 marzo 2015
GRAAL SPAZIO ARTE
corso Garibaldi 28, Pavia
info@graalspazioarte.org

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