La fam: il canto di fratellanza e inclusione di Mr Dailom
Ancora un singolo estratto dall’album “Latin Blanco” per Mr Dailom, fuori dal 29 gennaio il video di “La Fam”, un brano diverso dagli altri, che nasce dalla voglia di sperimentare incursioni verso il mondo dell’afrobeat e testimonia la volontà di uscire dai confini stilistici predefiniti, anche all’interno dello stesso disco, che ha una matrice reggaeton. Ma “La fam” è diverso soprattutto dal punto di vista dei contenuti, orientati verso temi sociali particolarmente attuali: si tratta di un inno alla fratellanza, l’esaltazione di una idea di famiglia legata al contesto di strada sì, ma lontana dall’accezione odierna rappresentata in certi generi musicali in voga, quale la trap. Il videoclip, ad opera di Matteo Sambero, vuol tradurre il messaggio dell’artista in immagini, scegliendo alcuni luoghi particolari di Brescia, in cui Mr Dailom incontra amici e compagni di diverse culture e provenienze, fratelli anche e soprattutto nella condivisione di quella lingua universale che è la musica.
Album link: https://album.link/it/i/1743201350 Video https://youtu.be/N5rGtaLnFV8
Come è nata l’idea di “La Fam”?
Direi soprattutto dal desiderio di sperimentare altri tipologie di suoni; Eggwyte ha costruito il beat, abbiamo cercato di fondere il suono dominante del disco con ritmiche latine del reggaeton, l’afrobeat e la dancehall. Lo scopo del brano è quello di esprimere dei valori importanti, oggi più che mai, quali l’uguaglianza e la fratellanza tra persone di diversa cultura e tradizione, all’interno del contesto di strada, dove si creano rapporti di amicizia che travalicano ogni diversità culturale o stato sociale.
Il video è pensato per dare corpo visivamente al tema, portando sullo schermo tutti i luoghi dove il concetto di fam prende vita, i negozi etnici, i barber shop, il campetto. In questi luoghi, la condivisione tra diverse culture avviene in maniera naturale, e appunto molto spesso si concretizza in musica o in situazioni di aggregazione o in rapporti di amicizia. È stata una bellissima esperienza girarlo, anche per i contatti a livello umano, che hanno rivestito un ruolo fondamentale.
“La fam” è parte di “Latin Blanco”, come nasce questo tuo terzo album?
Arriva da una genesi e uno sviluppo durati più di un anno, grazie alla collaborazione con EGGWYTE e con il team Abacusweb, che mi segue da anni e che ha supportato la svolta a livello sia artistico sia di immagine. Il titolo è di per sé esplicativo, mi colloca tra i pochissimi che hanno saputo portare il reggaeton in Italia verso una fase più matura di affermazione nel panorama discografico, con credibilità, senza cadere nel ridicolo tentativo di emulare quello d’oltreoceano. I brani hanno, quindi, tutti una matrice reggaeton, ma soprattutto per il linguaggio si nota l’influenza Hip Hop/rap, un occhio sempre rivolto verso la cultura di strada e verso i club. In “Latin Blanco”, inoltre, traspare la voglia di sperimentare con incursioni verso il mondo dell’afrobeat, come in “La Fam”, “Nirvana” con un mood più tribale e “London” brano con sonorità reggae; lo scopo è quello di uscire dai miei confini stilistici, caratteristica già espressa nei lavori precedenti, ma che in questo progetto risulta più forte. Ho inserito una bonus track, “Pasta e Mandolino”, brano con sonorità Rap/Trap che chiude il progetto esprimendo l’orgoglio della propria italianità, con riferimento alla situazione del nostro paese, con rime taglienti che ci ricordano come con la mia musica io non persegua solo la leggerezza, ma ponga una accentuata attenzione verso temi impegnati. Temi che peraltro caratterizzano anche “La Fam”.
Oggi è molto acceso il dibattito riguardante il genere trap e rap, spesso per i testi controversi, tu cosa ne pensi?
Temo di non essere la persona più adatta per esprimere un parere, io penso che il rap sia sempre stato, nel bene o nel male, uno specchio dell’artista o una voce della realtà, ora mi pare di vedere un tipo di musica che non ha quasi più nulla di Hip Hop, il fatto che sia in linea a livello stilistico non significa che sia rap: in tanti artisti attuali non vedo reale voglia di esprimersi, ma un tentativo di fare marketing proponendo un personaggio prima ancora che un artista o un prodotto artistico valido.
Cosa hai in cantiere per i prossimi mesi?
Sto lavorando in studio, perchè i testi e la bella musica sono importanti, ci saranno delle belle sorprese nel 2025, chiuderemo l’album in bellezza e partiremo subito con altre novità.
Ph. Beatrice Piazzetti