Monte Lussari, sciare dentro a un sogno a forma di Presepe

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Sciare sul Tarvisio, a Monte Lussari, è come sciare dentro a un sogno a forma di Presepe.  Non a caso proprio il profilo di Monte Lussari, nel biancore invernale, è una delle icone più classiche del Friuli Venezia Giulia.  Monte Lussari è un minuscolo borgo nato attorno ad un convento, luogo tutt’oggi di pellegrinaggio, e arroccato a 1790 metri nel cuore delle Alpi Giulie al confine tra ben tre Paesi, Italia, Austria e Slovenia.  Non che d’estate non abbia il suo fascino. Ma d’inverno, sommerso dalla neve e nel silenzio più totale della valle, lo scenario di Monte Lussari è magia pura. Anche perché una volta chiusi gli impianti di risalita, in inverno si è completamente isolati dal resto del mondo. Il borgo infatti, sospeso tra sogno e magia, è raggiungibile solo con la cabinovia Camporosso da Tarvisio o a piedi.

A Monte Lussari le giornate scorrono pigre tra i piaceri della tavola e la meraviglia dello spettacolo naturale su cui si affaccia il borgo. Ma volendo non mancano proposte un po’ più attive. Ed  è proprio lo sport all’aria aperta è il protagonista delle giornate nel Tarvisiano e, soprattutto, lo sport sulla neve. Rispetto al resto d’Italia a Monte Lussari è difficile infatti che ci sia carenza di neve: lo scenario è  infatti generalmente coperto dal manto immacolato della neve da novembre ad aprile grazie alla particolare posizione geografica del comprensorio. Qui si può sciare su 33 km di piste e, in particolare, sulla leggendaria Di Pampero che per molti anni è stata teatro dei mondiali di sci femminili e che Monte Lussari scende a valle, per quattro km e mille metri di dislivello con repentini cambi di pendenza e lo schuss finale. Qui si può sciare anche in notturna. Per alternare, a breve distanza da Monte Lussari e dal Tarvisiano si può scegliere anche il comprensorio di Sella Nevea o le stazioni sciistiche di Arnold Dreilaendereck in Austria, Kranjska Gora in Slovenia, Passo Pramollo ancora in Austria e Bovec in Slovenia. Il Polo della Val Saisera con i sui 40 km di piste è invece l’approdo ideale per chi preferisce il fondo alla discesa, mentre per passeggiare, magari ciaspole ai piedi, si possono scegliere diversi percorsi tra cui i laghi di Fusine, il Saisera Wild Trek e il sentiero degli abeti di Risonanza. Nel tarvisiano si può perfino sperimentare la slitta trainata dai cani husky, ovvero lo sleddog magari con Ararad, uno dei fondatori della scuola Internazionale Mushing che ha sede a Fusine in Valromana e protagonista, tra l’altro, della mitica spedizione “Sulle orme di Balto”, 1200 chilometri in Alaska. A portata di macchina inoltre si possono raggiungere le stazioni termali in Carinzia e città d’arte come Ljubljana o Klagenfurt.

foto Claudio Costerni

  

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