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“NEMICHE PER LA PELLE”: IL CONNUBIO DEGLI OPPOSTI

di Elisa Pedini – In uscita nelle sale italiane da oggi, 14 aprile, il film “Nemiche per la pelle” del regista Luca Lucini. Commedia brillante, divertente e ironica da non perdere assolutamente per passare 92 minuti in allegria. La sapiente regia di Lucini ci ripropone la contrapposizione di due personaggi, che sono, in verità, più dei caratteri molierianamente intesi, incarnando ed esasperando un aspetto ben preciso della società moderna. Proprio dalla contrapposizione di due esacerbate personalità, improbabili proprio perché eccessive, scaturisce l’umorismo e la comicità di questa pellicola. Di per sé la trama non ha nulla di particolarmente comico, anzi: due donne, Lucia e Fabiola, si conoscono da anni e si odiano profondamente. La prima è la ex moglie dell’attuale marito della seconda: Paolo. Sono totalmente agli antipodi: tanto è pragmatica, realista e donna d’affari Fabiola, quanto è idealista, sentimentale e sognatrice, Lucia. Da sempre si contendono l’affetto e le attenzioni di Paolo, che, però, muore, lasciandole entrambe. Questo avvenimento drammatico porta alla luce un grande segreto dell’uomo: un figlio, avuto con una terza donna. Inoltre, Paolo, che, con loro due, di figli non ne aveva mai voluti, forse, colto da un sentore di quanto sarebbe potuto accadergli, ha lasciato al suo amico e avvocato Stefano, nonché gestore delle ingenti finanze di Fabiola, una lettera con le sue volontà. Le due donne dovranno prendersi cura, congiuntamente, del bambino: Paolo Junior. Lucia e Fabiola, ambedue inadeguate alla maternità, animate, inizialmente, sia dall’antico astio che da questioni ereditarie, quindi, economiche, iniziano, così, un viaggio dentro se stesse e dentro questa maternità tardiva e inattesa. Entrambe assorbite dalle loro vite: Fabiola ha i suoi affari, mentre Lucia ha le sue “crociate” e il suo amore con l’immaturo e artista fallito,Giacomo, si troveranno a dover fare i conti con una realtà nuova, che le spiazza e le terrorizza. Proprio quando il bambino comincia a far breccia nei loro cuori, ecco che accade qualcosa di totalmente imprevisto, scombussolando ancora di più la vita e i sentimenti delle protagoniste. Lucia e Fabiola saranno allora costrette, per la prima volta, ad unire le forze, passare del tempo insieme; diventare, piacenti o no, alleate. Scopriranno così, oltre tutte le evidenti e buffe differenze, che c’è qualcosa che, forse, in fondo, le accomuna. In questa fase entra in gioco un’altra caratteristica di Lucini: il suo tatto delicato. La telecamera quasi accarezza i volti e le vite dei suoi “caratteri”, facendo loro cadere la maschera e portandoli, totalmente, quanto inesorabilmente, sul piano della realtà. Dove nulla è sempre tutto bianco, o tutto nero; ma al contrario esistono tante sfumature di colori, di toni, di personalità, di sentimenti. Sempre tipico della sua regia è il non tralasciare mai lo humour, che consente di mantenere i toni molto leggeri, anche nei momenti di maggiore tensione. Tra battute, battibecchi, situazioni improbabili, “Nemiche per la pelle” scorre via in modo davvero rapido e piacevole. La semplicità degli eventi raccontati, trova il suo ritmo scandito e perfetto proprio nelle dinamiche d’incontro e scontro degli opposti, che, a loro volta, trovano il loro connubio perfetto nello sguardo ironico e bonario della telecamera di Lucini. Merito sicuramente anche dell’interpretazione, che ci mostra una Margherita Buy, nel ruolo di Lucia e una Claudia Gerini, nella parte di Fabiola, squisitamente calate nell’incarnazione esacerbata dei loro personaggi e che riescono a rendere, con altrettanta forza, il cambiamento. Supportate da Paolo Calabresi, che interpreta l’avvocato Stefano e di Giampaolo Morelli, nel ruolo di Giacomo, ricalcando il suo personaggio tipico: del ragazzo bravo, ma immaturo e pieno di sé, che se combina qualcosa nella vita è più per caso che per volontà sua.

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