Queen LeaR: la magia delle Nina’s incontra Shakespeare
di Vittoria Colli – Eccolo, è arrivato, il primo regalo del 2019 e non è la solita sciarpa ma un intero guardaroba di tweed glitterato caldo unito a quel ricordo di famiglia che viene passato di generazione in generazione.
Le Nina’s Drag Queens tornano a Milano con Queen LeaR, roboante adattamento en travesti dell’omonimo dramma di Shakespeare.
La storia è quella di Re Lear ma calata nella realtà contemporanea. Qui il sovrano è l’anziana Lea Rossi, emigrata in Inghilterra e proprietaria di un negozio di giocattoli che, arrivata alla pensione, vende l’attività e decide di affidarsi alle cure delle sue tre figlie e della fidata amica Kent.
Lo spettacolo si sviluppa fra istantanee di ambienti in continuo dialogo, cambi di scena come lunghi piani sequenza a passare da una casa all’altra, dalla strada all’ospizio, dall’amore filiale all’esasperazione, dall’abbandono degli “ultimi” al miraggio di una vita migliore, dalla tolleranza alla crudeltà parentale, ricordandoci che si può essere spietati anche quando si hanno le migliori intenzioni, anche quando a muoverci è l’affetto.
Il tema della vecchiaia e delle sue conseguenze è centrale in tutto lo spettacolo, pronto a fare capolino anche nelle parti più divertenti. Sì, perché si ride anche, ci si diverte. Le Nina’s riescono a misurare sapientemente gli ingredienti portando leggerezza e ironia all’insieme, creando un saliscendi di emozioni che pungolano continuamente la platea.
Il testo mixa sapientemente citazioni pop e brani dal Lear originale, aumentando al massimo la vicinanza col pubblico. Un modus operandi che da sempre caratterizza la compagnia. Rispetto alla formula classica però svaniscono i lipsync propri della tradizione drag, lasciando spazio a inedite canzoni scritte e musicate appositamente per lo spettacolo, tutte rigorosamente cantate live dagli attori.
La scelta è sicuramente ambiziosa ma la sperimentazione, oltre che coraggiosa, è soprattutto necessaria nella continua evoluzione della compagnia drag più famosa d’Italia.
A colorare il tutto, una scenografia in perfetta sintonia con musiche, luci e costumi: scelte cromatiche che creano fotografie multicolori o delicatamente tono su tono, un mondo avvolgente che porta lo spettatore da un vivido e saturo arcobaleno, fino al vuoto freddo delle scene finali. Un sincronismo continuo con la trama.
Una prova di alto livello per tutti gli attori, perfetti e virtuosi in un meccanismo complesso e variegato di movimenti ed espressioni. Sax Nicosia è una regina austera ed orgogliosa, magnetica ed immensa per tutta la durata della pièce; Lorenzo Piccolo e Ulisse Romanó interpretano le sorelle Gonerilla e Regana, unite e divise dalle mille sfaccettature dell’amore; Gianluca di Lauro è Kent l’amica innamorata di Lea, la speranza che mai si arrende; Alessio Calciolari dà anima e corpo al migrante Edmund, che cerca e trova la sua strada, e a Cordelia, la terza figlia di Lea che, alla fine, riunisce la famiglia.
Applausi e standing ovations meritatissimi
Uno spettacolo assolutamente da non perdere, diverso, vero, intenso, che fa sorridere, ridere, commuovere e che porta un messaggio universale che di questi tempi si dà sempre troppo per scontato: ama finché sei in tempo.
Concedetevi un giro su questa magica giostra di emozioni.
Queen LeaR
Fino al 20 gennaio al Teatro Carcano
www.teatrocarcano.com/spettacoli/queen-lear/