Santa Caterina Valfurva, nel cuore del Parco dello Stelvio
Santa Caterina Valfurva è un piccolo borgo, arroccato a 1738 metri nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, un borgo di montagna dove rilassarsi immersi in boschi di larici e abeti e andare a sciare sulle piste dei campioni del mondo. Un paradiso per lo sci, per la bici e per lo sport all’aria aperta. Non è un caso che proprio a Santa Caterina Valfurva sono nati fuoriclasse come appunto la Compagnoni, Marco Confortola, Tino Pietrogiovanna, Silvano Barco e Pietro Vitalino. Chi risale la statale che da Sondrio, in 78 km di strada, porta in quota, si rende subito dell’atmosfera differente che regna a Santa Caterina, meno città e più montagna. Può persino capitare di avere un maestro di sci che di cognome fa “Compagnoni” o di condividere un caffè al bar dell’Hotel Sport con Giorgio Di Centa e con Pietro Piller Cottrer, indimenticabili campioni dello sci di fondo arrivati a Santa Caterina Valfurva a seguitò della nazionale.
Santa Caterina Valfurva offre 35 km di piste di ogni difficoltà, tra cui la celebre Compagnoni dedicata alla regina della neve e su cui si celebrano le gare di coppa del Mondo e di un numero svariato di sci club che proprio sulle nevi di Santa Caterina Valfurva vengono ad allenarsi. Le piste partono dai 2800 metri e arrivano in paese dopo oltre mille metri di dislivello tra muretti, boschi e tornanti. Il divertimento è assicurato. La neve non manca mai e infatti il comprensorio resta aperto fino al 25 aprile. Da non perdere la cabinovia a otto posti che dal paese arriva dritta a 2700 metri, su una terrazza assolata, la Sunny Valley circondati dalle cime dell’Ortles-Cevedale e dell’Adamello fino ad arrivare alle creste del Pizzo Tresero e del Corno dei Tre Signori. Da qui si dipanano piste per sciatori di livello medio che possono salire fino a sfiorare il cielo, a 2900 metri di altezza e poi scendere in piste a perdifiato nella neve accompagnati solo dal rumore del vento. Se si preferisce la tavola allo sport, l’indirizzo è quello del rifugio Sunny Valley Kelo Resort (contatti: 0342 935 422; 335 603 4200) dove concedersi una pausa particolarmente gustosa (il rifugio è dotato di una maxi griglia a carbonella e produce un proprio vino grazie all’iniziativa “adotta un vigneto”). Per chi ama lo sci di fondo, c’è invece la “pista Valtellina” (con anelli da 5 e da 8 km), circondata da boschi di pini, già teatro di numerose competizioni internazionali, ma con tracciati anche turistici (con anelli da 1,5 a 8 km). Per chi non scia le alternative non mancano tra escursioni con o senza ciaspole e passeggiate in fat bike, ovvero speciali biciclette dalle ruote enormi, simili a quelle dei motorini, che garantiscono la presa anche sulla neve e sul ghiaccio. La Fat Bike Emotion, organizza e gestisce escursioni in fat bike, anche elettriche, per mattinate, pomeriggi e sere (si tratta di passeggiate da tre ore circa) a 40 euro a persona per gruppi di almeno tre persone, attrezzature di qualità comprese (per informazioni Andrea 347 4875041 ed Elena 348 8750971).
Per un week end lungo o una settimana bianca, a l’Hotel Sport (Via Magliaga, 2, telefono: 0342 925100), a meno di 50 metri dagli impianti di risalita di Santa Caterina offre uno dei migliori rapporti tra qualità e prezzo dell’area. L’hotel offre camere luminose, dai tipici arredamenti in legno e dalla calda atmosfera alpina. La cucina tipica valtellinese a base di pizzoccheri, formaggi d’alpe, sciatt, polenta e salmì di cervo, dolci fatti in casa e la cantina particolarmente curata, sono un ulteriore valore aggiunto per l’ospite che, una volta arrivato in hotel, può staccare il pensiero dai mille pensieri quotidiani e rilassarsi affidandosi alle cure del proprietario Norberto Pedranzini che è in grado di gestire qualsiasi richiesta.