Sonia Bergamasco interpreta Il Ballo della Némirovski
“Questa bambinetta, questa mocciosa venire al ballo, figurarsi…Aspetta un po’, bella mia, ti farò passare io tutte le idee di grandezza…Ah, credi di fare il tuo debutto in società l’anno prossimo! Chi ti ha messo questi grilli per il capo? Sappi, mia cara, che io ho cominciato soltanto adesso a vivere, capisci, io, e che non ho intenzione di avere tra i piedi una figlia da marito…”
(I. Némirovski, Il ballo)
Antoinette, la ragazzina protagonista del romanzo breve Il Ballo di Irène Némirovsky, è una quattordicenne, figlia di una coppia di ebrei arricchiti, vessata e umiliata dalla madre, che la esclude da un sontuoso ballo, che dovrebbe sancire la consacrazione sociale della donna. E Antoinette allora si vendica molto crudelmente.
Sonia Bergamasco interpreta questa favola nera della Némirovsky, spietata come può essere la storia della scrittrice, morta ad Auschwitz, odiata da una madre egoista e narcisista, che le sopravvivrà e finirà serenamente la propria vita a Nizza, in Francia.
“Questa storia – dice la Bergamasco – raccoglie cinque voci essenziali: la madre, la figlia, il padre, l’istitutrice e la vecchia cugina. Una storia di vendetta e disamore. Attraverso lo sguardo di Antoinette, la figlia adolescente, cerco negli specchi le figure di un teatro che sonnecchia nelle pieghe del quotidiano. Cerco il teatro di un bambino solo che costruisce il suo mondo perché il mondo conosciuto (quello degli adulti) non è bello e non gli piace. La storia di Antoinette è molto più di questo. È la presa di coscienza del rispecchiamento umano e feroce di due donne, madre e figlia. È l’arma di vendetta di una scrittrice che sempre, in ogni sua opera, ricorda e non perdona. La scrittura come arma, scoperta molto presto da Irène, proprio contro quella famiglia, quella madre che non aveva saputo amarla. È anche una dichiarazione d’amore nei confronti della letteratura, del libro come oggetto e come cura, della lettura come invenzione di mondi e materia sediziosa. Così il Piccolo Principe, ma anche Cenerentola e Biancaneve si affacciano da questi specchi e affondano lo sguardo sul presente. Gioco, vita, storie e destino” .
Teatro Franco Parenti – Sala Tre
17-25 marzo 2018
Il ballo
racconto di scena ideato e interpretato da Sonia Bergamasco
liberamente ispirato a “Il ballo” di Irène Némirovsky
disegno luci Cesare Accetta
scena Barbara Petrecca
costume di scena Giovanna Buzzi
produzione Teatro Franco Parenti / Sonia Bergamasco
Biglietti
intero: platea 23,50€ ; convenzioni > 18€ over 65/ under 26 > 15€ + diritti di prevendita
Info e biglietteria
via Pier Lombardo 14 – tel. 02 59995206 – mail: biglietteria@teatrofrancoparenti.it
Tournée
2 marzo – 3 marzo Spazio Kor – ASTI
6 marzo – 11 marzoTeatro Gobetti – TORINO