Borghi tradizionali, facciate graffite e un comprensorio sciistico immenso, ben 350 chilometri di tracciati: L’Alta Engadina è il paradiso degli amanti della montagna e St Moritz è simbolo dell’Europa mondana che scia. Ma per chi si ferma più di una notte, non mancano le offerte: lo o skipass costa 35 franchi al giorno: una trentina di euro, oltre la metà del prezzo normale, per divertirsi sull’intero comprensorio circondati da vette spettacolari e terrazze panoramiche. Sono oltre cento gli hotel che aderiscono all’iniziativa Albergo Skipass Incluso, compresi icone del lusso storico come il Kulm e il Kempinski.
A Saint Moritz conviene arrivare il venerdì sera, quando si svolge la snow night, la sciata in notturna sul Corvatsch (dall’8 dicembre si scia dalle 19 all’una di notte, da febbraio fino alle due) tra discese elettrizzanti e soste più goderecce all’Hossa Bar o negli altri rifugi che, con l’occasione, rimangono aperti nel corso della serata spesso con party e musica dal vivo, mentre una volta al mese nelle sere di glüna plaina (luna piena, in romancio) si scende a valle lungo i versanti del Diavolezza (date previste: 1 gennaio, 3 febbraio, 3 marzo e 1 aprile) inondati dalla sola luce avvolgente della luna piena a partire dalle 19.30. Si riprende lentamente confidenza con la neve, circondati dai ghiacciai di oltre tremila metri, mentre a valle si passeggia lungo le vie dello shopping, in centro, o costeggiando laghi e i corsi d’acqua dove ancora per qualche giorno si specchiano i larici dalle mille sfumature dell’oro e del rame.
E se, dopo un primo allenamento sul Diavolezza, il ritorno sugli sci dovesse risultare troppo faticoso, una pausa relax si impone. Impossibile resistere alla tentazione di immergersi nella vasca jacuzzi all’aperto del Berghaus Diavolezza, con vista sul Piz Cambrena, del Piz Bernina, del Bellavista e del Piz Morteratsch dove si gode di un’ora di relax in esclusiva su uno dei più incantevoli tetti d’Europa immersi nell’acqua spumeggiante a 41 gradi. Per un break goloso tra una pista e l’altra, gli impianti da non perdere sono invece quelli che dal Corviglia, raggiungibile sia dal centro di St Moritz sia da Celerina, portano ai 3.057 metri del Piz Nair su una terrazza assolata dallo scenario emozionante.
Chi ama alzarsi presto la mattina sale subito qui, in vetta (gli impianti aprono alle 7.45), per la cosiddetta cerimonia del white carpet, la prima discesa sulle piste appena battute, con vista su Saint Moritz e l’intera Alta Engadina. Una sosta al ristorante panoramico con specialità locali a base di funghi e cacciagione e la tipica torta alle noci dell’Engadina e si torna in pista, non troppo appesantiti (in Svizzera si possono ordinare anche le mezze porzioni). Un unico ski tour collega i quattro comprensori engadinesi, ma bisogna calcolare un giorno di tempo per completarlo. Dopo un’intensa giornata di sci, niente di meglio di un trattamento nel centro benessere ricavato sul tetto dell’Hotel Schweizerhof, storico albergo in pieno centro con vista sul lago di Saint Moritz e sulla vallata o, se si preferisce la più sportiva Pontresina, nell’immensa spa dell’Hotel Schloss, ricavato in un castello di fine Ottocento completamente ristrutturato, da cui si ammira un panorama unico sulla Val Roseg e sui suggestivi ghiacciai della catena del Bernina. Qui ci si può lasciare guidare da una “spanner” ovvero un professionista del benessere che suggerisce come godere di un percorso di “salus per aquam” tra vasche, bagni turchi e sune di diverse temperature. Per chi vuole concedersi un vero e proprio sogno ad occhi aperti, sempre a Pontresina, ci si può ritagliare un soggiorno praticamente perfetto Grand Hotel Kronenhof, primo hotel del borgo. L’edificio, risalente al 1848, è stato classificato monumento nazionale e vanta saloni affrescati degni di un a reggia oltre ché una zona spa affacciata sui ghiacciai dove rilassarsi dopo le fatiche di una giornata sulla neve prima di concedersi ai piaceri dell’al cucina engadinese.
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