Stefano Colli: il nuovo volto della musica e del teatro italiano

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In un periodo in cui vanno avanti e sono noti al grande pubblico solo i partecipanti dei talent show, ci fa piacere presentare un artista a trecentosessanta gradi, che ha fatto la sua gavetta e che oggi può ritenersi a tutti gli effetti come uno dei giovani talenti del momento. Il suo singolo d’esordio, Crudele, uscito poco prima del Festival di Sanremo, che si è dovuto quindi scontrare nelle classifiche con le canzoni sanremesi, è tuttora in posizione top tra i brani più scaricati di iTunes.

Stiamo parlando di Stefano Colli, ventisettenne di Pianoro in provincia di Bologna.

Stefano, quando hai capito che la voce sarebbe stata la tua professione?

Ho iniziato a cantare tardi, avevo 17 anni. Il mio liceo organizzava un corso pomeridiano di musical, tenuto da Lorenzo Scuda e Francesca Folloni degli Oblivion, e i miei compagni mi hanno convinto ad iscrivermi. Proprio lì ho scoperto questa mia passione per il mondo del teatro e della musica e mi sono poi iscritto a una scuola di canto.

Quando è iniziato il tuo percorso in questo mondo?

La prima collaborazione importante è stata con Iskra Menarini, la storica vocalist di Lucio Dalla, che mi ha scelto, insieme ad altri ragazzi, per seguirla nelle sue tournée, nelle trasmissioni televisive e radiofoniche. Grazie a lei ho avuto l’opportunità di incontrare e cantare con grandi artisti come Lucio Dalla, Francesco de Gregori, Marina Rei, i Pooh, e di calcare palcoscenici fantastici. Ho vissuto davvero grandi esperienze al fianco di Iskra ed è stata una bellissima opportunità poter lavorare con un’artista del suo calibro.

Ricordavi prima che hai anche una passione per il musical.

Diciamo che parallelamente alla carriera da cantante ho fatto parte della compagnia Aspettando Broadway, diretta prima da Robert Steiner e poi da Vittorio Matteucci, grandi performer con cui ho avuto l’opportunità di studiare e di calcare le scene al loro fianco. Ho conosciuto anche Brunella Platania e Marcello Sindici, e, come dicevo, Vittorio Matteucci che, tra l’altro, ha scritto uno spettacolo per la compagnia dal titolo “Riunione di compagnia. Un geniale pretesto per fare musical” di cui ha firmato il testo e la regia insieme a Marco Manca. Ho avuto quindi tutta una serie di opportunità anche se il mio debutto vero e proprio nel mondo del musical è avvenuto all’Auditorium della Conciliazione di Roma con Canterville – Il Musical, scritto da Robert Steiner, Flavio Gargano e Valentina di Paolis, con la regia di Marco Simeoli.

Parliamo di Stefano cantante pop.

Ho sempre scritto i miei pezzi. Poi sono arrivate tante esperienze, tanti festival ma soprattutto, nel 2015, è arrivata la finale del festival di Castrocaro su Rai 1. Un’esperienza veramente indimenticabile, fantastica: eravamo 10 finalisti dopo mesi e mesi di selezioni. Dopo questa esperienza sono stato contattato da quello che è il mio attuale produttore artistico, Giancarlo di Maria, che vanta collaborazioni illustri. Giusto per ricordarne qualcuna, Giancarlo ha collaborato all’ultimo disco di Mina e Celentano, ha lavorato con Il Volo, con Giò di Tonno e Lola Ponce, dirigeva lui l’orchestra quando vinsero il festival di Sanremo, Luca Barbarossa, Andrea Bocelli, Laura Pausini, tutte collaborazioni importantissime. Insieme abbiamo iniziato a lavorare ad un progetto nostro, abbiamo fatto un percorso di ricerca, di sperimentazione, di scrittura. Abbiamo lavorato per più di un anno fino ad uscire con il nostro primo singolo, che è un po’ il biglietto da visita. Per questo progetto mi piace parlare al plurale perché è stato davvero un lavoro di squadra molto importante e a cui sono molto legato. Crudele è il singolo con cui siamo usciti e di cui è stato fatto anche un bellissimo videoclip, presentato in anteprima su TGCOM24 Mediaset. Nel video, come partner femminile, ho lavorato con la bellissima Lara Basso, noto volto televisivo e ex partecipante a Miss Italia. Adesso siamo in piena promozione di Crudele, brano che ci ha regalato, e ci sta tuttora regalando, bellissime soddisfazioni. Naturalmente siamo già proiettati al prossimo singolo e soprattutto all’album che non vedo l’ora di farvi sentire.

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Quali sono i tuoi progetti futuri oltre all’uscita del primo album?

Fortunatamente, al momento, ci sono tanti progetti in ballo, c’è tanta carne al fuoco, anche perché a me piace mettermi continuamente in gioco anche con cose molto diverse tra loro. Quindi, oltre all’album, partirà presto la tournée di Georgie – Il Musical, presentato in anteprima lo scorso anno al Teatro Orione di Roma, con la regia di Marcello Sindici e un super cast. Da metà marzo fino a metà aprile saremo in tournée per tutta l’Italia.

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C’è poi un progetto a cui sono molto legato. Insieme ad altri tre ragazzi diplomati alla BSMT di Bologna, Maddalena Luppi, Ricardo Sarti e Giulia Mattarucco, abbiamo messo su un gruppo che si chiama I Muffins Spettacoli, con cui stiamo lavorando molto con show per bambini e famiglie ma anche concerti e spettacoli di vario genere. È un progetto che si sta sviluppando e che ci sta regalando tante soddisfazioni.

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Gli altri progetti per ora sono top secret! Per scoprirli potete seguirmi su tutti i miei social, sulla mia pagina Facebook, su Twitter, su Instagram e sul mio canale YouTube dove troverete anche il videoclip di Crudele.

Tra le tante, quale è stata l’ultima grande emozione che hai provato, artisticamente parlando?

Sono tornato da poco dal Festival Internazionale del Cinema di Berlino, in cui sono stato ospite dell’Orchestra Sinfonica di Luciano Nelli, all’interno della Notte delle Stelle in cui viene consegnato il premio Bacco, che quest’anno, per quanto riguarda gli attori italiani, è andato a Nancy Brilli e Daniele Liotti. In questo contesto mi sono esibito come ospite per il terzo anno consecutivo, perché c’ero stato già altri due anni, quando era stata premiata Maria Grazia Cucinotta. Per me è sempre una grande emozione tornare ad esibirmi su quel palco tanto prestigioso. E poi Berlino è una città meravigliosa.

Facebook StefanoColliOfficial
Youtube stefanocolli891

IMG_6162Foto di Riccardo Sarti

 

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