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A Nizza per un lunedì di pura magia

Per chi non ha ancora cominciato le vacanze o per chi vuole vivere la magia di una grande città marittima, anche solo per un giorno, il nostro consiglio è un giro a Nizza, nella meravigliosa cornice della Costa Azzurra. E possibilmente di lunedì.

Ogni lunedì dell’anno, infatti, lungo il Cours Saleya nella parte vecchia della città, si svolge uno dei più grandi mercati dell’antiquariato di Francia. Un tripudio di bancarelle che espongono prevalentemente raffinati servizi di posate d’argento, prestigiose porcellane e servizi di piatti d’epoca, eleganti tovaglie di fiandra, mobili, suppellettili, quadri, statue, tessuti, abiti vintage e tanto altro ancora. Il tutto esposto con ordine, gusto e tanta, tanta eleganza.

Se arrivate al mattino presto, prima di avventurarvi tra le bancarelle, è d’obbligo fare colazione da Pain & Cie (1, Rue Saint Françoise de Paule), un locale molto semplice e ruspante, situato proprio davanti al mercato dell’antiquariato, in cui potrete degustare vere e proprie colazioni alla francese con tanto di ottimi croissant, pane e marmellata. I prezzi non sono molto bassi e bisogna chiudere un occhio sulla pulizia del locale, tra l’altro sempre troppo affollato, ma una sosta rifocillatrice merita assolutamente.

Carichi di energia, ora non resta che lanciarsi nel mercato per ammirare le ricche bancarelle e, perché no, magari fare anche qualche folle acquisto.

Un colpo di cannone ci avverte che è mezzogiorno. Prima di lasciare la Vecchia Nizza, ci sono ancora due posti da visitare. In Rue de la Poissonnerie 8, una piccola traversa di Cours Saleya, troverete la caratteristica épicerie Lou Pantai che espone nel vicolo, creando affascinanti cromatismi, particolari mix di sali da cucina e spezie, piante aromatiche essiccate, saponi artigianali e olii essenziali. Difficile resistere alla tentazione di comprare qualcosa come il sel du Trappeur, il sel aux roses du Maroc o il più tradizionale sel aux herbes de Provence (1 tubo € 6, 4 tubi € 20; oppure 1 barattolino € 7, 3 barattolini € 20) oppure la confezione con 10 piccoli saponi di Marsiglia con aromi e colori differenti a € 12.

Sempre nelle vicinanze, in Rue Droite 31, la via degli artisti, c’è l’atelier di Fiorella Pierobon, ex volto storico di Canale 5, oggi quotatissima pittrice/scultrice. Nella sua galleria potrete ammirare una gran varietà delle sue opere e conoscere personalmente l’artista. Per i figli degli Anni ’80, come sono anch’io, anche questa tappa è un must.

L’ora di pranzare è ormai arrivata. Nizza offre una miriade di locali di ogni tipo,cucina e prezzo, in città o sul mare lungo la Promenade des Anglais. Noi ci siamo concessi un pranzo da signori, in un ristorante elegante e molto raffinato in Rue Masséna 7: Boccaccio.

Boccaccio è un ristorante è famoso per la sua paella e per i piatti di pesce in generale. I camerieri vi vizieranno in ogni modo, non lasciandovi mai senza una pietanza sotto gli occhi e i bicchieri vuoti. Gustatevi un mini gazpacho come antipasto e poi sbizzarritevi tra ostriche, aragoste, fritto misto o tournedos de thon et ses légumes au wok o tante altre leccornie fino a concludere con il dessert du jour magari al cioccolato. Il tutto ovviamente annaffiato da ottimo vino bianco Chablis AOC. Il conto è salato (se bevete, non inferiore a € 80/100 minimo a persona) ma il pranzo li vale tutti!

Una passeggiata lungo l’assolata Promenade des Anglais è ora d’obbligo sia per smaltire il pranzo sia per godere dell’incredibile panorama marino nizzardo: dai sontuosi stabilimenti balneari ai grandi hotel storici, come il famoso Negresco.

Per concludere la giornata, tra le tante possibilità, vi consigliamo di stendervi al sole presso la storica Ruhl Plage (con € 30 avrete lettini, ombrellone e teli da mare oltre che l’uso di cabine con doccia calda e fredda) oppure, se volete divertirvi con qualcosa di adrenalinico, di provare a volare con un paracadute trainato da un veloce motoscafo, come offerto dallo stabilimento Glisse Evasion (www.glisse-evasion.com prezzi: solo € 50, duo € 70, trio € 90).

E l’outfit per una giornata in questa splendida città? Sicuramente informale ma fashion! Ecco le nostre proposte.

E l’outfit femminile? Scopritelo nel prossimo articolo su Nizza!

 

Pain &Cie – 1, Rue Saint Françoise de Paule (Vieux Nice)

Lou Pantai – 8, Rue de la Poissonnerie (Vieux Nice)

Boccaccio Restaurant – 7, Rue Masséna

Glisse Evasion (www.glisse-evasion.com) – Promenade des Anglais

Ruhl Plage – Promenade des Anglais




I cinque festival dell’estate per girare l’Europa

L’estate è sinonimo di festival, di musica, teatro, danza, cinema o di qualsiasi altra arte più o meno formalmente riconosciuta. Per di più simili festival sono sempre ottime occasioni per la scoperta di un territorio, della sua offerta enogastronomo e del suo patrimonio artistico. Da soli o in compagnia, le proposte non mancano. Senza considerare, seguendo i propri interessi, c’è sempre la possibilità di conoscere altre persone che condividano i propri hobby e passioni, rendendo l’esperienza indimenticabile sotto ogni profilo.

Ecco qualche idea: festival da non perdere e località in cui comunque vale la pena pensare di trascorrere qualche giornata all’insegna del divertimento.

1-Festival del Cinema di Taormina, 13-20 giugno
Vera e propria full immersion di anteprime e incontri per tutti gli amanti dell’ottava musa in un tourbillon di feste, eventi e star.  Il festival offre l’occasione per visitare il tesoro archeologico della città e dei dintorni. Il teatro greco ma non solo. Senza considerare che tra un’anteprima e un party c’è un mare stupendo dove potersi rilassare qualche ora. Che dire poi del patrimonio enogastronomico siciliano? Da solo varrebbe il viaggio.

2-FIB 16-19 luglio, Benicàssim (Spagna)
Il FIB è il principale festival di musica indie in Europa e comprende festival paralleli dedicati al cinema, alla danza, alla moda e molto altro che prendono vita sulla assolata e divertente costa spagnola.
Si tratta di un festival a portata di bambino.  Il festival offre infine l’occasione per visitare le vicine Valencia e Barcellona, città meravigliose  facilmente raggiungibili da Benicàssim. A Valencia, dopo aver scoperto l’autentica paella innaffiata da caraffe di “agua de Valencia” (cocktail a base di Cava spagnolo o, in sua mancanza, champagne o prosecco, succo d’arancia, vodka e gin), si potrà visitare lo spettacolare Oceanografic (spazio immenso, circa 100.000 metri quadrati  in cui sono ospitate circa 500 specie per un totale di 45.000 esemplari) presso la Città delle Scienze. A Barcellona il binomi Ramblas e Gaudì risulta sempre vincente.

3-TOMORROWLAND, 24-26 luglio, Boom (Belgio)
Famosissimo festival di musica elettronica che ha raggiunto il record di circa 120.000 visitatori in soli due giorni. Si tratta di un evento spettacolare, dall’ambientazione fantasy, con diversi palchi dai quali partono fuochi d’artificio, fontane d’acqua e coriandoli. Da qui è possibile raggiungere in meno di mezz’ora,  Anversa, la seconda città del Belgio, famosa come c’entro d’arte ma anche per la sua via dello shopping.

4-CAMP BESTIVAL, 30 luglio-2 agosto, Lulworth Castle (UK)
Il  festival Lulworth Castle   unisce  musica, intrattenimento e attività per bambini in una delle località più amate del Dorset.Costruito nel 17° secolo come padiglione di caccia il castello è poi diventano casa di campagna all’interno di una vasta proprietà terriera in grado, nel corso dei secoli, di ospitare il Re e la sua corte. Il festival offre un’ottima occasione per visitare un tesoro che, dal 1998, è compreso nella English Heritage.  Il festival si trova inoltre a poca distanza dalla Jurassic Coast, tratto costiero di 153 km dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per via dei reperti fossili e della sua formazione geologica.

5-SZIGET FESTIVAL, 10-17 agosto, Isola di Óbuda, Budapest (Ungheria)
Il festival di quest’anno annovera un cast particolarmente ricco grazie alla presenza di Robbie Williams, Basement Jaxx, Kasabian, Avicii e dei Gogol Bordello. Il festival prende vita su un’isola nel mezzo del Danubio, solo in apparenza lontanissimo dal frenetico centro di Budapest, eppure facilmente raggiungibile con una breve corsa di traghetto dalla capitale ungherese che, tra un concerto e l’altro, offre sicuramente più di un un’occasione di visita e di sosta golosa in una delle numerosissime pasticcerie che affollano il centro storico della capitale dell’Ungheria.

 

 




Parigi Bistrot: gli indirizzi da non perdere

Siete finalmente approdati nella Ville Lumiere e non  sapete scegliere tra le tante delizie della cucina francese?
Atmosfera, sapori e quel gusto spesso un po’ retro (ma non sempre) che abbiamo imparato ad amare nei film che fanno di Parigi la vera protagonista della pellicola. Un buon punto partenza potrebbero essere questa manciata di indirizzi che propongono un connubbio  innovazione e tradizione della migliore cucina d’Oltralpe selezionati da rendezvousenfrance
Quanto ai prezzi…ce ne è per tutte le tasche….

1)  Le Baratin
3 Rue Jouye-Rouve (XX° arrondissement)

Atmosfera da vecchio bistrot, menù scritto sulla lavagna e la cucina della chef argentina Raquel Carena così semplice e personale.

2) La Crèmerie
9 Rue des Quatre Vents, Saint-Germain

Si possono degustare la burrata con qualche pomodori ciliegino, il camembert fermier, il tian di verdure preparato da Hélène.

3) Benoit
20 rue Saint Martin (IV arrondissement)

É una delle perle dell’universo gastronomico di Alain Ducasse e unico bistrot stellato della capitale dall’atmosfera confortevole, aperto nel 1912 e mantenuto l’atmosfera dell’epoca: boiseries, velluto, specchi e lampadari d’antan. Specialità parigine classiche, dal pâté in crosta alle lumache, il filetto di sogliola, la leggendaria tête de veau, i profiteroles Benoit e una carta dei vini di oltre 350 referenze. Secondo il noto chef Alain Ducasse non esiste posto “più bistrot e più parigino di Benoit”.

4) Terroirs Parisiens
20 Rue Saint-Victor (V arrondissement)

Yannick Allena, chef celebratissimo (tre stelle Michelin dal 2007 nel suo ristorante gastronomico, e “chef dell’anno” 2014 per Gault&Millau), è erede di una famiglia di bistrotiers e in omaggio ai locali che i suoi genitori gestivano nei dintorni di Parigi, dove è cresciuto, ha aperto un bistrot dal look contemporaneo (design Wilmotte) e dalla cucina di tradizione, attenta ai produttori e alle ricette dell’Île de France. Per molti il miglior bistrot della città.

5) Allard
41 Rue Saint-André des Arts (VI arrondissement)

Nel cuore di Saint-Germain-des-Prés, un bistrot  aperto nel 1932 dalla mère cuisinière Marthe Allard, arrivata a Parigi dalla Borgogna. Gestito dalla famiglia Allard fino alla metà degli anni ’80, ne continua lo spirito di tradizione. Specialità classiche, dalle cosce di rana al pollo arrosto della Bresse e l’immancabile Tarte Tatin. Il tutto preparato dalla chef Laëtitia Rouabah e dal suo “secondo”, un’altra donna, Emilie Villon.

6) Abri
92 Rue du Faubourg-Poissonnière (X arrondissement)

Un piccolo bistrot (bourgeois-bohémien), nel quale opera lo chef giapponese Katsuaki Okiyama, considerato una star della Bistronomie, (neologismo che interpreta la nuova tendenza della cucina francese) con proposte francesi rivisitate con raffinatezza e leggerezza japan.

7) Le Comptoir
9 Carrefour de l’Odéon

Yves Camdeborde e tutta la sua équipe propongono una cucina Bistrot Brasserie con l’intento di riprendere la tradizione francese di una cucina golosa e raffinata.

8) La Dame de Pic
20 Rue du Louvre (I arrondissement)

Anne-Sophie Pic gestisce il bistrot con lo chef Xavier Jarry. La Pic ricrea l’universo gastronomico francese ogni giorno nei suoi piatti, nei quali vista, odore e sapore devono essere le componenti essenziali.

9) L’Opéra Restaurant
Place Jacques Rouché – Palais Garnier (IX arrondissement)

Un luogo unico concepito dall’architetto Odile Decq con scalinata teatrale e mezzanino dalle forme avvolgenti. Lo chef Stéphane Midi propone una cucina francese rivisitata.

10) Sur Mesure
251 Rue Saint-Honoré (I Arrondissement)

Lo chef stellato Trierry Marx propone una cucina innovativa e creativa che combina ispirazioni francesi e asiatiche. La location è interamente bianca, curata da Patrick Jouin e Sanjit Manku.

11) Ma Cocotte
106 Rue des Rosiers (XVIII arrondissement)

Vicinissimo al famoso mercato delle pulci di Saint-Ouen. Philippe Starck, noto designer francese ha contribuito a creare un luogo vintage, speciale e surreale. Cucina tipica da Bistrot, ma non solo.

12) Le ciel de Paris
Tour Maine Montparnasse, 33 avenue du Maine (XV arrondissement)

Si trova al 56° piano del secondo grattacielo più alto della capitale francese, la Tour Montparnasse. Ciel de Paris unisce l’eccellenza della cucina e una sensazione unica, quella di avere Parigi ai propri piedi. La cucina è diretta dallo Chef de cuisine Christophe Marchais e dallo Chef Pâtissier Baptiste Méthivier; i piatti, delicatissimi e raffinati, ripercorrono le grandi tappe della cucina francese.