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Al via il Cassano Festival 2015

Al via il Cassano Festival 2015 nella splendida cornice del Parco di Villa Borromeo a Cassano D’Adda.

 

APPUNTAMENTI IN CALENDARIO

Mercoledì 17 Giugno-I giardini di Lucio
un tributo a Lucio Battisti al più grande artista di musica leggera italiana e un omaggio alla colonna sonora della vita di molti di noi

lunedì 22 Giugno- La Fondazione Festival Pucciniano presenta:
L’Orchestra del Festival Puccini con i cantanti dell’Accademia Fantasia Pucciniana, un insieme di  melodie, da Puccini alla tradizione popolare italiana.

mercoledì 1 Luglio-PFM Premiata Forneria Marconi “All The Best”
Una carica di energia e di adrenalina allo stato puro, spaziando fra i più grandi successi della Rock Band italiana più famosa al mondo, la PFM. Franz Di Cioccio batteria e voce – Patrick Djivas (Zivas) basso con Lucio Fabbri violino, 2a tastiera, 2a chitarra, voce – Alessandro Scaglione tastiere – Marco Sfogli chitarre – Alberto Bravin tastiere aggiunte, voce – Roberto Gualdi 2a batteria

mercoledì 8 Luglio- “CANZONI DA CAMERA”
Un viaggio nella vita musicale di Gaetano Curreri, esplorando i suoi maggiori successi con gli Stadio e le canzoni scritte per Lucio Dalla e Vasco Rossi

mercoledì 15 Luglio-LARGO AL FACTOTUM
da Mozart a Rossini, da Weill a Lombardi
Un originale, suggestivo, divertente e raffinato viaggio nella storia della musica classica Elio voce e Roberto Prosseda  pianoforte

Prezzi a partire dai 15 euro




I cinque festival dell’estate per girare l’Europa

L’estate è sinonimo di festival, di musica, teatro, danza, cinema o di qualsiasi altra arte più o meno formalmente riconosciuta. Per di più simili festival sono sempre ottime occasioni per la scoperta di un territorio, della sua offerta enogastronomo e del suo patrimonio artistico. Da soli o in compagnia, le proposte non mancano. Senza considerare, seguendo i propri interessi, c’è sempre la possibilità di conoscere altre persone che condividano i propri hobby e passioni, rendendo l’esperienza indimenticabile sotto ogni profilo.

Ecco qualche idea: festival da non perdere e località in cui comunque vale la pena pensare di trascorrere qualche giornata all’insegna del divertimento.

1-Festival del Cinema di Taormina, 13-20 giugno
Vera e propria full immersion di anteprime e incontri per tutti gli amanti dell’ottava musa in un tourbillon di feste, eventi e star.  Il festival offre l’occasione per visitare il tesoro archeologico della città e dei dintorni. Il teatro greco ma non solo. Senza considerare che tra un’anteprima e un party c’è un mare stupendo dove potersi rilassare qualche ora. Che dire poi del patrimonio enogastronomico siciliano? Da solo varrebbe il viaggio.

2-FIB 16-19 luglio, Benicàssim (Spagna)
Il FIB è il principale festival di musica indie in Europa e comprende festival paralleli dedicati al cinema, alla danza, alla moda e molto altro che prendono vita sulla assolata e divertente costa spagnola.
Si tratta di un festival a portata di bambino.  Il festival offre infine l’occasione per visitare le vicine Valencia e Barcellona, città meravigliose  facilmente raggiungibili da Benicàssim. A Valencia, dopo aver scoperto l’autentica paella innaffiata da caraffe di “agua de Valencia” (cocktail a base di Cava spagnolo o, in sua mancanza, champagne o prosecco, succo d’arancia, vodka e gin), si potrà visitare lo spettacolare Oceanografic (spazio immenso, circa 100.000 metri quadrati  in cui sono ospitate circa 500 specie per un totale di 45.000 esemplari) presso la Città delle Scienze. A Barcellona il binomi Ramblas e Gaudì risulta sempre vincente.

3-TOMORROWLAND, 24-26 luglio, Boom (Belgio)
Famosissimo festival di musica elettronica che ha raggiunto il record di circa 120.000 visitatori in soli due giorni. Si tratta di un evento spettacolare, dall’ambientazione fantasy, con diversi palchi dai quali partono fuochi d’artificio, fontane d’acqua e coriandoli. Da qui è possibile raggiungere in meno di mezz’ora,  Anversa, la seconda città del Belgio, famosa come c’entro d’arte ma anche per la sua via dello shopping.

4-CAMP BESTIVAL, 30 luglio-2 agosto, Lulworth Castle (UK)
Il  festival Lulworth Castle   unisce  musica, intrattenimento e attività per bambini in una delle località più amate del Dorset.Costruito nel 17° secolo come padiglione di caccia il castello è poi diventano casa di campagna all’interno di una vasta proprietà terriera in grado, nel corso dei secoli, di ospitare il Re e la sua corte. Il festival offre un’ottima occasione per visitare un tesoro che, dal 1998, è compreso nella English Heritage.  Il festival si trova inoltre a poca distanza dalla Jurassic Coast, tratto costiero di 153 km dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per via dei reperti fossili e della sua formazione geologica.

5-SZIGET FESTIVAL, 10-17 agosto, Isola di Óbuda, Budapest (Ungheria)
Il festival di quest’anno annovera un cast particolarmente ricco grazie alla presenza di Robbie Williams, Basement Jaxx, Kasabian, Avicii e dei Gogol Bordello. Il festival prende vita su un’isola nel mezzo del Danubio, solo in apparenza lontanissimo dal frenetico centro di Budapest, eppure facilmente raggiungibile con una breve corsa di traghetto dalla capitale ungherese che, tra un concerto e l’altro, offre sicuramente più di un un’occasione di visita e di sosta golosa in una delle numerosissime pasticcerie che affollano il centro storico della capitale dell’Ungheria.

 

 




Arena di Verona: ancora poco e si alza il sipario

Lo spettacolo sta per iniziare. Fervono i preparativi per la 93ma edizione del Festival lirico 2015 all’Arena di Verona su cui si alzerà il sipario il prossimo 19 giugno per poi proseguire fino al 6 settembre con 54 serate di spettacolo.

In programma 6 titoli d’Opera – Nabucco, Aida, Tosca, Don Giovanni, Il Barbiere di Siviglia e Roméo et Juliette – 2 imperdibili Gala – Roberto Bolle and Friends e Carmen Gala Concert – e il grande ritorno di Carmina Burana.

Il Festival, nell’anno di Expo Milano 2015, propone i titoli lirici più amati ed agli allestimenti più spettacolari e applauditi degli ultimi anni di oltre un secolo di storia areniana. Inoltre, assistere a uno spettacolo all’Arena di Verona è anche l’occasione perfetta per andare alla scoperta di una delle città più belle d’Italia, Verona.

Alla Prima del 19 giugno l’Arena di Verona presenta Nabucco di Giuseppe Verdi nella messa in scena di Gianfranco de Bosio: un palcoscenico perfetto per un’opera che coinvolge complessi artistici numerosi e  imponenti scenografie. Segue un’altra opera verdiana: Aida, simbolo dell’Arena nonché titolo più rappresentato con un record di oltre seicento recite, in scena nel grandioso allestimento di Franco Zeffirelli. È poi la volta di Tosca di Giacomo Puccini, con una rappresentazione sontuosa curata da Hugo de Ana, seguita dal capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart, Don Giovanni, che vede ancora Franco Zeffirelli come regista e scenografo. Il palcoscenico del celebre anfiteatro veronese si trasformerà quindi nel giardino ideato da Hugo de Ana per Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, caratterizzato dalle gigantesche rose simbolo di AMO Arena Museo Opera, il Museo della Fondazione Arena di Verona. Infine, il teatro all’aperto più grande del mondo ospiterà un moderno teatro shakespeariano ispirato al londinese Globe, allestito per l’immancabile opera Roméo et Juliette di Charles Gounod, rappresentazione della storia d’amore più tormentata di sempre che ha reso Verona famosa in tutto il mondo.

Arricchiscono il cartellone 2015 tre serate speciali: il 22 luglio Roberto Bolle and Friends, l’appuntamento con la danza internazionale che vede l’étoile Roberto Bolle esibirsi assieme agli artisti provenienti dalle migliori compagnie mondiali; il 24 luglio Carmen Gala Concert, che rende omaggio al capolavoro di Georges Bizet a 140 anni dalla sua prima rappresentazione all’Opéra-Comique di Parigi nel 1875, e infine il 25 agosto i Carmina Burana di Carl Orff, pronti a replicare lo straordinario successo del debutto in Arena della passata stagione.

Per tutti coloro che assisteranno agli spettacoli areniani, si consiglia inoltre la visita di AMO Arena Museo Opera, il Museo della Fondazione Arena di Verona collocato nella splendida cornice di Palazzo Forti e dedicato alla creatività e all’eccellenza dell’opera lirica italiana, che ha come obiettivo quello di far conoscere la perfetta macchina creativa che sta alla base della nascita delle celebri opere rappresentate.

Oltre alle collezioni permanenti ed alle mostre temporanee, dal 22 maggio al 27 settembre 2015 AMO ospiterà l’imperdibile mostra Dario Fo dipinge Maria Callas, con oltre 70 opere in esposizione che il Premio Nobel italiano ha dedicato alla Divina dell’Opera.

Per informazioni www.arena.it




Expo: Festival delle Orchestre Internazionali alla Scala

Dal 2 maggio al 27 ottobre 14 compagnie provenienti da otto diversi paesi (Austria, Germania, Israele, Italia, Stati Uniti, Svizzera, Ungheria, Venezuela) sfileranno sul palcoscenico del Teatro alla Scala per il Festival delle Orchestre Internazionali per Expo, che si annuncia come uno dei più rilevanti cartelloni sinfonici mai presentati nel nostro paese.

Il festival sarà l’occasione per ascoltare a Milano alcuni tra i più prestigiosi direttori dei nostri anni che sono stati poco o per nulla presenti nella programmazione delle istituzioni italiane (tra gli altri Sir Simon Rattle, Mariss Jansons, Andris Nelsons Nikolaus Harnoncourt) e importanti solisti tra cui spiccano Cecilia Bartoli, protagonista del concerto conclusivo il 27 ottobre, Yefim Bronfman e Radu Lupu.

L’apertura, sabato 2 maggio alle ore 21, è affidata ai Berliner Philharmoniker guidati dal loro Direttore Musicale Sir Simon Rattle, che tornano così alla Scala dopo 10 anni (l’ultima presenza nel maggio 2005 per la Croce Rossa Italiana, ancora con Rattle). I Berliner, che l’11 maggio eleggeranno il successore di Rattle, eseguiranno la Sinfonietta di Janáček e la Sinfonia n° 7 di Anton Bruckner. Le presenze scaligere dei Berliner sono rare e preziose.

Giovedì 25 e venerdì 26 giugno, in occasione della partecipazione dell’Austria a Expo 2015, tornano alla Scala i Wiener Philharmoniker con Mariss Jansons (che insieme a Bernard Haitink è il meno facile da ascoltare in Italia tra i grandissimi del nostro tempo), il Singverein der Gesellschaft der Musikfreunde in Wien e il Coro di voci bianche dell’Accademia Teatro alla Scala. Solista è il mezzosoprano Bernarda Fink, sui leggii la Sinfonia n°3 di Gustav Mahler.

Sabato 1° agosto la Budapest Festival Orchestra guidata dal suo Direttore Principale Iván Fischer presenta un impaginato dal forte connotato nazionale: di Béla Bartók le Scene ungheresi per orchestra e il Concerto per pianoforte e orchestra e di Gustav Mahler la Sinfonia n°4 Das himmlische Leben. Anche in questo caso sono presenti due importanti solisti, il pianista Yefim Bronfman e il soprano Miah Persson.

Dal 12 agosto al 4 settembre il Teatro alla Scala porta a Milano e alla ribalta internazionale di Expo tre orchestre e due cori appartenenti al “Sistema Nacional de Orquestas y Coros Juveniles e Infantiles de Venezuela”, la rete di orchestre fondata da José Antonio Abreu che coinvolge ogni anno oltre 400.000 bambini. Si tratta del più ricco e vasto progetto per il progresso culturale e sociale mai sviluppato attraverso la musica: nato in Venezuela, il Sistema è stato imitato in numerosi Paesi in tutto il mondo ed è arrivato anche in Lombardia con una rete di orchestre giovanili. Anche per questo è importante una programmazione che non include solo l’orchestra più celebre, l’Orquesta Sinfónica Simón Bolívar con il suo Direttore Musicale Gustavo Dudamel, ma una rappresentanza completa dei diversi volti del Sistema, incluso il Coro Manos Blancas che terrà due concerti il 12 e il 13 agosto nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano. L’apertura del “Progetto el Sistema” alla Scala è affidata venerdì 21 e domenica 23 agosto al Direttore Principale del Teatro Riccardo Chailly alla testa dell’Orquesta Sinfónica Nacional Infantil de Venezuela, composta da bambini tra gli otto e i dodici anni. Il programma, aperto dallo Scherzo fantastique di Igor Stravinskij diretto dal ventenne Jesús Alberto Parra, prosegue con il Divertimento da Le baiser de la fée, sempre di Stravinskij, e con la Sinfonia n° 4 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Lunedì 24 agosto la Sinfónica Juvenil “Teresa Carreño” diretta dal suo Direttore Musicale Christian Vásquez presenta un programma spettacolare che include, tra l’Ouverture da Candide di Leonard Bernstein e la Symphonie fantastique di Hector Berlioz, due brani del repertorio sudamericano: Margeritena di Inocente Carreño e Sinfonia India di Carlos Chavez. Giovedì 27 agosto la Sinfónica Juvenil de Caracas diretta da Dietrich Paredes apre la serata con l’Ouverture de La forza del destino di Verdi e prosegue con la Francesca da Rimini di Čajkovskij e la Sinfonia n°3 Avec orgue di Camille Saint-Saëns. Venerdì 28 alle ore 12 la Juvenil de Caracas si unirà all’Orchestra di El Sistema Europa in un concerto diretto da Dietrich Paredes. Gli ultimi tre concerti riportano a Milano l’Orquesta Sinfónica Simón Bolívar con il suo direttore Gustavo Dudamel: il programma di domenica 30 agosto è interamente dedicato a Čajkovskij, di cui si eseguono la Fantasia sinfonica La Tempesta, l’Ouverture-Fantasia Romeo e Giulietta e la Sinfonia n° 6 Patetica. Nei concerti di giovedì 3 settembre e venerdì 4 settembre all’orchestra si aggiunge il Coro Nacional Juvenil Simón Bolívar: il programma del 3 include la Sinfonia n°1 di Beethoven, Chôros n°10 di Heitor Villa-Lobos e la Cantata Criolla di Emilio Estévez. Il progetto si conclude il 4 settembre con la Sinfonia n° 9 di Beethoven, solisti Genia Kühmeier, Wiebke Lehmkuhl, Brian Hymel e Georg Zeppenfeld.   Dal 19 agosto al 2 settembre Gustavo Dudamel e la Bolívar saranno impegnati anche in otto repliche de La bohème nello storico allestimento di Franco Zeffirelli con un importante cast che comprende Maria Agresta e Vittorio Grigolo nei ruoli principali.

Martedì 1° settembre debutta la prima orchestra proveniente dagli Stati Uniti, la Boston Symphony, una delle cosiddette “big five”, le cinque principali orchestre degli Stati Uniti, per la prima volta al Piermarini. Sul podio un altro debutto illustre, quello di Andris Nelsons, uno dei direttori più apprezzati della nuova generazione. Sui leggii la Sinfonia n° 6 di Gustav Mahler.

Di nuovo Mahler, la Sinfonia n° 9, nel programma della Israel Philharmonic che torna alla Scala martedì 8 settembre con Zubin Mehta sul podio. Alla Scala, dove è stato recentemente applaudito in Die Schöpfung di Haydn e in Aida di Verdi, il Maestro Mehta torna con l’orchestra di cui è Direttore Musicale.

Domenica 11 la Scala ospita nuovamente l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con il suo Direttore Musicale Antonio Pappano in un programma che evidenzia le radici classiche delle Sinfonie di Beethoven facendo precedere la n° 2 e la n° 5 dall’Ouverture della Olympie di Spontini.

Altre due sinfonie di Beethoven, la n° 8 e la n° 7, sono sui leggii del Concentus Musicus Wien diretto dal suo fondatore Nikolaus Harnoncourt martedì 13 ottobre. Harnoncourt, uno dei maestri di più vasta influenza sull’interpretazione di un repertorio vastissimo negli ultimi cinquant’anni, mancava dal teatro alla Scala dal 1978, quando concluse con

L’incoronazione di Poppea uno storico trittico monteverdiano con la regia di Jean-Pierre Ponnelle.

Domenica 18 ottobre Franz Welser-Möst porta al debutto alla Scala The Cleveland Orchestra, un’altra delle “big five” americane, in un programma che accosta Hymne di Oliver Messiaen, il Concerto n° 4 di Beethoven e Also sprach Zarathustra di Strauss. Solista nel concerto beethoveniano è uno dei maggiori pianisti viventi, Radu Lupu.

Il festival si conclude martedì 27 ottobre con il ritorno alla Scala di Cecilia Bartoli, protagonista di un “Omaggio a Vivaldi” insieme ai Barocchisti diretti da Diego Fasolis. Sfruttando la sua popolarità globale  di diva del canto Cecilia Bartoli ha dato un enorme contributo alla riscoperta e alla diffusione di un vasto repertorio, principalmente italiano, colpevolmente dimenticato: il programma per il finale musicale di Expo prevede una scelta di arie del più amato e spettacolare compositore italiano del ‘700, Antonio Vivaldi.




“Play 18!” un festival jazz di confine tutto da scoprire tra Como e Chiasso

Ancora pochi giorni al via per “Play 18”, la nuova edizione del Festival di cultura e musica jazz di Chiasso in scena dal 5 al 7 febbraio. L’anteprima che, come da tradizione, si svolge al Teatro Sociale di Como è stata fissata per il 31 gennaio.

Tra i protagonisti principali in cartellone a Chiasso (presso il Cinema Teatro) vi saranno il grande pianista americano Randy Weston, leggenda vivente del jazz moderno, con il suo African Rhythms Quartet; la cantante portoghese Maria Joao con un progetto che abbina la sua esuberante vocalità all’uso di ritmi contemporanei e strumenti elettronici e il virtuoso della chitarra Bireli Lagrene. E ancora, la stella di Broadway e artista acclamata dal grande pubblico americano Shayna Steele; il Nolan Quinn Quintet con il suo jazz moderno, fresco e sgargiante; Craig Taborn, uno dei talenti più illuminati della scena musicale odierna, con un quartetto “classico” impreziosito dalla presenza di Chris Speed; Kiku, progetto musicale del trombettista e compositore vallesano Yannick Barman e The Apples, il collettivo israeliano formato da ex-studenti della Rubin Academy of Music di Gerusalemme ed esponenti della scena underground di Tel Aviv e Haifa.

Il prologo al Teatro Sociale di Como previsto per sabato 31 gennaio vedrà invece in scena il Duo Soupstar, formato da Gianluca Petrella al trombone e Giovanni Guidi al pianoforte.

Accanto all’offerta prettamente musicale di questa nuova edizione sarà particolarmente curata la proposta enogastronomica.

In foto la cantante portoghese Maria Joao & Ogre in scena venerdì 6 febbraio alle ore 22.15