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La Grande Guerra di Mario va in scena al Manzoni

La Grande Guerra di Mario è una storia di armi, di amicizia, di passione, di amore profondo e di un uomo destinato ad essere eroe, suo malgrado. liberamente ispirato a “La grande guerra” di Mario Monicelli, il dramma debutta al Teatro Manzoni di Milano il prossimo 22 ottobre con la regia di regia Edoardo Sylos Labini.

Sylos Labini, insieme a Debora Caprioglio, coadiuvati dalla drammaturgia di Angelo Crespi, portano in scena la Grande Guerra, prima espressione di una mobilitazione totale delle masse, attraverso cui l’Italia maturerà in modo traumatico una propria identità.

Due atti dove con il sorriso, qualche volta amaro, si dipinge la personalità ell’italiano che andò a morire al fronte per la Patria.

Siamo al fronte. Mario, soldato semplice di fanteria, romano sottoposto al militarismo insensato del suo superiore, il capitano Corti, combatte la propria battaglia di sopravvivenza con Ambrogio, brianzolo, fragile, e sognatore e Gennaro, napoletano, disincantato. Con loro il resto della truppa, un battaglione di giovani fanti. Poco lontano dalla prima linea, Adalgisa, vedova di guerra, e prostituta sotto falso nome. I due progettano di disertare, ma quando lei viene catturata dai nemici, Mario capisce il suo amore per la donna e decide di immolarsi per lei e per i suoi commilitoni.

DOVE, COME, QUANDO
Al Teatro Manzoni dal 22 ottobre all’8 novembre 2015
Orari: feriali 20,45 – domenica ore 15,30
Biglietti: da 23,00 euro




Un coperto in più al teatro San Babila

Il testo di Maurizio Costanzo debutta al Teatro San Babila per la regia di Gianfelice Imparato con Maurizio Micheli e Vito. La commedia, del 1972, riprende così la via del palcoscenico.

“Date a degli attori, possibilmente napoletani, la libertà di esprimersi non dico nella loro lingua, ma con toni, accenti, colori che sono propri, anziché nell’astratta lingua delle accademie e dei teatri, ed ecco tutto si illumina, tutto diventa verità e materia d’esperienza, anche una commedia dalle geometrie simmetriche come Un coperto in più di Maurizio Costanzo…” scriveva Giorgio Prosperi su Il Tempo 43 anni fa.
grande attore di teatro e di cinema. Una commedia a più letture come tutti i testi che entrano di diritto nella storia del teatro italiano.“Un coperto in più” è una commedia scritta in italiano ma la costruzione del dialogo ed il suono delle frasi, almeno per i due personaggi maschili, è dichiaratamente partenopea, come squisitamente partenopea è quella disciplina in cui tanti sono ancora costretti ad esercitarsi: “l’arte di sapersi arrangiare”

Il testo tratta di un ricco gioielliere che vive con sua moglie una vita coniugale apparentemente tranquilla e felice. La moglie è una donna bella e sensibile, piena di charme, insomma una donna eccezionale, tanto eccezionale che non esiste più, o forse è scomparsa tempo prima o forse non è mai esistita. Un giorno arriva un piccolo imbroglione cha campa alla giornata tentando di rifilare gioielli falsi ed è proprio nel tentativo di vendere un anello che si ritrova ad entrare in questa incredibile famiglia dove la padrona di casa non esiste ma si inizia un vero e proprio rapporto a tre assolutamente reale con tanto di dialoghi, domande e risposte fatte ad una sedia vuota. Quello che si sa con certezza è che questa assurda vicenda consentirà ai due protagonisti di arrivare attraverso un rapporto sbilenco, fatto di finzione e piccole fregature, ad una vera e profonda amicizia.

Un commedia quindi sempre attuale che saprà evocare nello spettatore tanta emozione e divertimento e porterà anche a piacevoli riflessioni.




Pinocchio si prepara a salutare Milano

Ultimi giorni per “Pinocchio – Il grande Musical” al Teatro della Luna di Milano, dopo il grande successo, premiato con serate sold out, di questa edizione 2015, rialllestita da Compagnia della Rancia in occasione di EXPO2015. Lo show si prepara ora a partire per un nuovo tour italiano.

Lo spettacolo di Saverio Marconi, scritto con Pierluigi Ronchetti con le musiche e le canzoni dei Pooh, ha conquistato anche questa volta il cuore del pubblico e della critica. Il successo dello spettacolo in questi anni è andato ben oltre le centinaia e centinaia di repliche in tutta Italia, i 500.000 spettatori e le tournèe internazionali in Corea (2009) e a New York (2010), che hanno accolto con entusiasmo la versione musical di una delle storie italiane più conosciute all’estero e tradotta in 240 lingue. Un personaggio come “Pinocchio” non poteva mancare quindi in occasione di una manifestazione come EXPO.

Spettacolari cambi scena, coloratissimi costumi e un grande cast danno vita a oltre due ore di spettacolo dal ritmo travolgente, affrontando problematiche sempre attuali, come la diversità, la famiglia, il rapporto genitori-figli, l’amicizia e permette al pubblico di accompagnare il burattino più famoso nell’impegnativo “viaggio” verso la crescita.

Dopo i sold-out dello scorso week-end, ultime recite ed ultimissimi biglietti disponibili, quindi, per vedere – o rivedere – questo trascinante musical: venerdì 16 e sabato 17 alle ore 21, domenica 18 alle ore 16 ed alle ore 20.

I biglietti sono in vendita in tutti i punti vendita TicketOne, on line su www.ticketone.it, telefonicamente chiamando l’892101 (numero a tariffazione specifica) e ovviamente al botteghino del teatro nelle sere di spettacolo.

PINOCCHIO – Il grande Musical
Teatro della Luna
via G. di Vittorio, 6
20090 Assago (MI)
Tel. 02 488577516
www.teatrodellaluna.com – www.facebook.com/teatrodellaluna – twitter @tdellaluna

PROGRAMMAZIONE
venerdì 16 ottobre 2015 ore 21
sabato 17 ottobre 2015 ore 21
domenica 18 ottobre 2015 ore 16
domenica 18 ottobre 2015 ore 20

PREZZI DEI BIGLIETTI

Poltronissima Blu € 55,00
Poltronissima € 44,00
Poltrona € 33,00

Riduzioni under 14 e over 70
Gruppi di almeno 10 persone a prezzi speciali:
Ufficio Gruppi Teatro della Luna ufficiogruppi@teatrodellaluna.com, Telefono 02/48857333




B.A. Film Festival per gli appassionati di cinema

di Giuliana Tonini – Nell’ambito della Festa del Cinema di Roma, il 19 ottobre, alle 17.45, nella Mazda Cinema Hall dell’Auditorium Parco della Musica, verrà presentato ai giornalisti e agli addetti ai lavori il B.A. Film Festival, la kermesse cinematografica di Busto Arsizio che un lungimirante gruppo di appassionati ha allestito per la prima volta nel 2003 e che da allora si è tenuta ogni anno, affermandosi e guadagnandosi di diritto un posto tra le rassegne cinematografiche italiane più prestigiose.

All’incontro, cui parteciperanno personaggi del mondo dello spettacolo intervenuti alle precedenti edizioni del B.A. Film Festival, saranno presenti il direttore artistico Steve Della Casa, saggista, critico cinematografico, organizzatore e collaboratore di numerosi festival del cinema, l’avvocato Alessandro Munari, presidente della B.A. Film Factory – l’associazione organizzatrice del festival assieme al Comune di Busto Arsizio – e dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, nonché il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli.

Nel corso della presentazione verranno date alcune anticipazioni sulla quattordicesima edizione, che si terrà dal 12 al 19 marzo 2016, che vedrà, tra l’altro, un omaggio all’indimenticato regista Dino Risi, nel centenario della sua nascita, e un accordo con l’Università di Lingue e Comunicazione – IULM di Milano.

Per tutti gli appassionati di cinema l’appuntamento annuale col B.A. Film Festival – cui quest’anno è stato anche dedicato uno spazio nell’ambito della prestigiosa rassegna culturale La Milanesiana, di Elisabetta Sgarbi – è da non perdere.

Nei giorni della manifestazione si deve solo scegliere in un fitto calendario di proiezioni, convegni, eventi, incontri ravvicinati e informali con attori, registi e produttori italiani e stranieri, documentari, mostre, sezioni sull’animazione e sulla videoarte.

La kermesse, che Alessandro Munari e Steve Della Casa guidano dal 2014, è nata con l’intento di valorizzare le produzioni di qualità e il cinema emergente, nonché di contribuire alla diffusione della cultura cinematografica, soprattutto presso i più giovani. A questo scopo, sin dalla prima edizione, sono state organizzate proiezioni ad hoc per le scuole e master class tenute da celebri personaggi del mondo del cinema, come il direttore della fotografia Vittorio Storaro e lo scenografo Osvaldo Desideri, entrambi premi Oscar.

Nel corso delle sue tredici passate edizioni il B.A. Film Festival ha vantato la presenza non solo di maestri, orgoglio del cinema italiano, del calibro niente meno di Michelangelo Antonioni, Mario Moncelli e Carlo Lizzani, nonché di intellettuali come Umberto Eco, ma ha dato piena prova anche del suo respiro internazionale con la partecipazione di premi Oscar stranieri come il regista Francis Ford Coppola, il compositore Louis Bacalov e il creatore di effetti speciali Anthony La Molinara e di interpreti come Faye Dunaway, F. Murray Abraham, Peter Fonda, Ursula Andress, John Savage, Michael Madsen e Paz Vega.

Ma l’elenco delle celebrità che hanno calcato il red carpet del B.A. Film Festival non finisce qui, perché la manifestazione ha avuto come ospiti, solo per citarne alcuni altri, anche Claudia Cardinale, Carlo Rambaldi, Pupi Avati, Giancarlo Giannini, Ornella Muti, Catherine Spaak, Fabrizio Gifuni, Vittorio Sgarbi, Ferzan Ozpetek, Sergio Castellitto, Matteo Garrone, Francesca Archibugi, Gianmarco Tognazzi, Francesco De Gregori, Michele Placido, Claudia Gerini.

È in stretta collaborazione con l’organizzazione del B.A. Film Festival un’altra perla del territorio bustocco e dell’Alto Milanese: l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, l’accademia del cinema nata nel 2008 con l’obbiettivo di essere una fucina per forgiare i futuri attori e registi di successo.

Non perdete quindi la prossima edizione del B.A. Film Festival.

Siti web:

www.baff.it

www.istitutoantonioni.it




Edizione straordinaria: Newsies – Il Musical a Milano!

Bags Live (Cats in tour europeo, Cinecittà con Christian De Sica, Roberto Bolle and Friends), attraverso uno speciale accordo con Disney Theatrical Productions e in seguito a un allestimento di prova realizzato lo scorso luglio, presenta per la prima volta nel mondo dopo gli USA il fenomeno di Broadway Newsies. Lo spettacolo andrà in scena, in lingua italiana e solo a Milano, al Barclays Teatro Nazionale dal 31 ottobre 2015.

Il musical vanta una colonna sonora vincitrice del Tony Award (l’Oscar del teatro) composta dall’otto volte premio Oscar Alan Menken con parole delle canzoni di Jack Feldman, e un libretto del quattro volte vincitore del Tony Award Harvey Fierstein.

Ambientato a New York alla fine del secolo, Newsies è ispirato dal vero sciopero degli strilloni del 1899” e racconta l’esaltante storia di Jack Kelly, il carismatico leader di una banda sgangherata di giovani venditori di giornali, che sogna una vita migliore lontano dalle avversità della strada. Quando i giganti dell’editoria alzano i prezzi della distribuzione a spese degli strilloni, Jack vede un motivo per combattere e raduna i giovani venditori di tutta la città per scioperare a favore dei propri diritti.

Lo spettacolo ha debuttato a Broadway nel marzo del 2012 ricevendo 23 importanti nomination in ambito teatrale e vincendo i premi Tony, Drama Desk e Outer Critics Circle per la miglior colonna sonora e le migliori coreografie. Lo show ha inoltre recuperato l’intero investimento più velocemente di qualsiasi altro musical della Disney ed è ora in tour negli USA con enorme successo dopo aver raggiunto 1005 rappresentazioni a New York.

Il musical sarà diretto da Federico Bellone (Grease, Disney – High School Musical, Sugar-A qualcuno piace caldo), coreografato da Gillian Bruce (Disney – High School Musical, Peter Pan, Frankenstein Junior), con la supervisione musicale di Simone Manfredini (Grease, Disney – High School Musical e La bella e la bestia), l’adattamento del libretto di Alice Mistroni (Queen – We Will Rock You, Mamma Mia!, Dirty Dancing) e le parole italiane delle canzoni di Franco Travaglio (Disney – High School Musical e La bella e la bestia, Cats). Il cast sarà composto da 34 interpreti che canteranno dal vivo accompagnati da un’orchestra di 11 elementi.

www.newsies.it

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NEWSIES POSTER picc

NEWSIES il musical

dal 31 ottobre al 27 dicembre 

www.teatronazionale.it

Via Giordano Rota 1 – (ex Piazza Piemonte 12) Milano

Orari biglietteria: dalle 13.00 alle 19.00, da martedì a domenica

Infoline: 02 00640888 dalle 15.00 alle 18.00, da mercoledì a sabato

Ufficio gruppi Barclays Teatro Nazionale

tel.: 02 00640835/59 – mail: b2b@stage-entertainment.it

Orari

da martedì a venerdì ore 20.45

Sabato ore 15.30 e 20.45 – Domenica ore 15.30 e 19.30

Lunedì 9 novembre e lunedì 23 novembre ore 19.30

Prezzi

Martedì, mercoledì, giovedì, domenica sera

Poltronissima Vip € 60

Poltronissima € 50

Poltrona € 40

Galleria € 30

Visibilità Ridotta € 17

Venerdì, sabato pomeriggio e sabato sera

Poltronissima Vip € 64,50

Poltronissima € 54

Poltrona € 44,50

Galleria € 34

Visibilità Ridotta € 21

Lunedì 9 e 23 novembre

Poltronissima Vip € 48

Poltronissima € 40

Poltrona € 32

Galleria € 24

Visibilità Ridotta € 13,50

Meet The Newsies biglietto speciale che include l’incontro con il cast a fine spettacolo e gadget esclusivi.

I prezzi sono esclusi di diritto di prevendita. Previsti ridotti per gli under 12 e per gruppi.

Biglietti in vendita anche sui circuiti ticketone.it e Vivaticket




Priscilla: il musical campione di incassi ancora a Milano fino al 18 ottobre

Il musical campione di incassi PRISCILLA – LA REGINA DEL DESERTO prosegue fino al 18 ottobre in esclusiva al Teatro Manzoni di Milano in occasione di EXPO 2015. A interpretare il ruolo dei protagonisti tre straordinari artisti: Cristian Ruiz (Tick/Mitzi), Marco D’Alberti (Bernardette) e Riccardo Sinisi (Adam/Felicia).

Ecco le prossime date di PRISCILLA – LA REGINA DEL DESERTO: sabato 10 (ore 21.30), domenica 11 (ore 16.00), giovedì 15 (ore 21.00), venerdì 16 (ore 21.00), sabato 17 (ore 21.00), domenica 18 (ore 16.00).

Il musical, firmato dal regista Simon Phillips e tratto dal film commedia “The Adventures of Priscilla, Queen of the Desert”, ha venduto oltre quattro milioni e mezzo di biglietti in tutto il mondo.

Sul palco una varietà di oltre cinquecento costumi; una raffica di battute esilaranti e una colonna sonora di venticinque intramontabili successi internazionali tra cui “I Will Survive”, “Material Girl”, “Finally” e “It’s Raining Men”. Il cast è composto da: Cristian Ruiz, Marco D’Alberti, Riccardo Sinisi, Elisa Marangon, Giada D’Auria, Massimiliano Colonna, Elena Nieri, Natascia Fonzetti, Giovanna D’Angi, Alessia Punzo, Pedro Batista Gonzalez, Matteo Perin, Giacomo Buccheri, Simone Nocerino, Giovanni Abbracciavento, Marco Di Palma, Simone Carbone, Taddeo Pellegrini, Andrea Riva, e i giovani interpreti che si alterneranno nel ruolo di Benji: Mattia Lisi, Alessandro Bendinelli, Matteo Marcus Bok e Alessandro Orfini.

La sceneggiatura dello spettacolo, con il suo messaggio sulla famiglia, la tolleranza e l’accettazione, è capace di raccontare e alternare momenti di puro divertimento ad altri più emozionanti, mantenendo uno stile originale, brillante e decisamente non convenzionale.

È la storia di Tick, Bernadette e Adam, eccentrici artisti che, grazie a un ingaggio, decidono di lasciare la noia e i problemi della loro vita a Sidney e portare il loro spettacolo di Drag Queen nell’entroterra australiano ad Alice Springs. Inizia così una travolgente avventura “on the road” di tre amici che, a bordo di un vecchio bus – di nome Priscilla – viaggiano attraverso lo sconfinato deserto australiano alla ricerca di amicizia e amore, finendo per trovare più di quanto avessero mai sognato.

Partners ufficiali del musical sono Planetaria Hotels, gruppo alberghiero tutto italiano, e M•A•C (Make-up Art Cosmetics), brand leader nel campo del make-up professionale, fondato nel 1984 a Toronto e distribuito in 96 paesi

Teatro Manzoni di Milano

Via Alessandro Manzoni, 42

Biglietti platea da 49 a 69 euro – privée da massimo 6, 5, 4 e 2 posti

Per acquisto biglietti: www.ticketmas.it; www.ticketone.it;

Per pubblico organizzato e gruppi: gruppi@priscillamusical.it

www.priscillailmusical.it

www.teatromanzoni.it

 




Grande festa al Blue Note con Paolo Belli

Sabato 17 ottobre, alle ore 21, al BLUE NOTE MILANO (via Borsieri, 37 – 32 euro prezzo “door” – 27 euro prezzo “advance”) Paolo Belli ritorna con la sua big band per una grande festa con tutti i suoi fan per coronare 150 date in Italia e all’estero.

Dopo aver registrato, nel 2013, un doppio sold out Paolo Belli ritorna sul palco che gli ha portato fortuna e che ha preceduto ben tre anni di concerti senza sosta in città come Roma, Brescia, Torino, Bari, Perugia, Palermo fino a raggiungere l’altra sponda dell’Atlantico in Canada.

La festa sarà anche social: Paolo Belli, sempre attento alle nuove tendenze e desideroso di coinvolgere quanto più pubblico possibile, realizzerà delle dirette su Periscope, la nuova applicazione che permette di condividere video in tempo reale con utenti collegati da ogni parte del mondo, in modo da portare direttamente sul palco tutti coloro che non potranno essere presenti nel prestigioso club.

Il cantante e la sua Big Band portano sul palco un sound inconfondibile ed un’energia contagiosa, offrendo ogni sera al pubblico presente un live dal ritmo travolgente e tutto da ballare per uno spettacolo che spazia fra le sue hit più celebri ed i classici della musica italiana, suonati sempre dal vivo dalla strepitosa Big Band che da anni lo accompagna nei programmi tv delle reti Rai, nelle piazze e nei teatri, in Italia e all’estero.

In scaletta, intercalati da divertenti gag messe in scena insieme ai suoi musicisti, sono infatti proposti i più grandi successi discografici di Paolo Belli, da “Ladri di Biciclette”, “Dr Jazz & Mr Funk”, “Sotto questo sole” e “Hey signorina mambo” a “Ci baciamo tutta la notte”.

La big band di Paolo Belli è composta da: Mauro Parma (batteria), Enzo Proietti(piano e hammond), Gaetano Puzzutiello (contrabasso e basso), Peppe Stefanelli(percussioni), Paolo Varoli (chitarre e banjo), Pierluigi Bastioli (trombone e basso tuba), Nicola Bertoncin (tromba), Daniele Bocchini (trombone), Gabriele Costantini (sax contralto e tenore), Davide Ghidoni (tromba) e Marco Postacchini(flauto, sax Baritono e tenore).

Dall’uscita, alla fine degli anni ’80, del suo primo album “Ladri di Biciclette” PAOLO BELLI ha eseguito centinaia di concerti, tre partecipazioni a Sanremo e due vittorie al Festivalbar, ed ha collaborato con artisti prestigiosi quali Sam Moore, Dan Aykroyd, Billy Preston, Jon Hendricks, Jimmy Whiterspoon, Vasco Rossi, Piero Chiambretti, Enzo Jannacci, Fabio Fazio, Litfiba, Red Ronnie, Paolo Rossi, Gialappa’s Band, Mogol, Avion Travel, P.F.M. e Mario Lavezzi. Negli ultimi anni, l’innata simpatia e la duttile personalità gli hanno permesso di affiancare nella duplice veste di musicista e showman televisivo e teatrale, noti personaggi della televisione italiana come Giorgio Panariello, Carlo Conti e Milly Carlucci, negli show più riusciti del varietà targato Rai1.

www.paolobelli.it – www.facebook.com/pages/Paolo-Belli-Ufficiale – twitter.com/paolobelliswing




Gli Amici del Loggione della Scala pronti per la nuova stagione

È ricominciata lo scorso 2 ottobre la programmazione delle attività culturali di ottobre e novembre dell’associazione AMICI DEL LOGGIONE DEL TEATRO ALLA SCALA (via Silvio Pellico, 6 – ingresso gratuito), con il concerto di Tiziana Scaciga Della Silva (soprano), Andrea Bragiotto (tenore), Paolo Marconi (pianoforte) e le musiche di M. Costa, F. Lehár, C. Lombardo, J. Offenbach, G. Pietri, V. Ranzato, P. Sorozábal.

I prossimi appuntamenti di ottobre e novembre, concerti di musica classica e incontri tematici per contribuire all’offerta culturale di Expocittà 2015, sono: Alberto Lodoletti, pianoforte (16 ottobre); Enrico Intra (23 ottobre); Classical Kids (24 ottobre); Cinzia Dato, pianoforte (6 novembre); Classical Kids (7 novembre); Patrizia de Carlo, violino, Claudia Della Gatta, violoncello, Anna Paola Milea, pianoforte (20 novembre); Concerto Coro in San Marco (27 novembre).

L’associazione AMICI DEL LOGGIONE DEL TEATRO ALLA SCALA di Milano, costituitasi il 31 gennaio 1973, è un Ente senza scopo di lucro finalizzato a promuovere e a sviluppare l’interesse per la musica e per il teatro lirico, con particolare riferimento al Teatro alla Scala. Al suo nascere Paolo Grassi, allora Sovrintendente del Teatro, salutò il nuovo sodalizio con queste parole: «Si è costituita una associazione giovane, densa di significato, gli Amici del Loggione, spettatori che danno sale al nostro lavoro, nell’indipendenza delle loro reazioni, nella passione del loro comportamento, nella libertà del loro amore, nella tenacia della loro presenza…» Oggi, dopo tanti anni, esperienza, attività e consapevolezza, permettono di svolgere un ruolo significativo nel contesto culturale milanese. L’Associazione ospita i più prestigiosi nomi dal mondo musicale: direttori d’orchestra, cantani, solisti, sovrintendenti, critici e musicologi.

Per maggiori informazioni: www.amiciloggione.it




Le “illecite visioni” di Vucciria Teatro al Filodrammatici di Milano

Dopo aver conquistato l’Italia e persino l’America, arriva finalmente anche a Milano, al Teatro Filodrammatici, la compagnia Vuccirìa Teatro, con i suoi due spettacoli “Io, mai niente con nessuno avevo fatto” e “Battuage”.

Le pièce sono allestite all’interno della quarta edizione di “Illecite Visioni”, rassegna dedicata al teatro omosessuale che presenta un focus sul lavoro della giovane formazione siciliana. Un’occasione importante per far conoscere due lavori di Vucciria Teatro di successo e pluripremiati, sia a livello nazionale, sia internazionale. Gli spettacoli affrontano con realismo e drammaticità, ma anche con liricità, tematiche scottanti e, per l’appunto, “illecite”.

Selezionati dal direttore artistico della rassegna Mario Cervio Gualersi, giornalista e critico, entrambi gli spettacoli vedono interpreti Joele Anastasi (anche autore e regista delle pièce), Enrico Sortino (co-fondatore della compagnia), Federica Carruba Toscano, Simone Leonardi.

Crediamo – dice Joele Anastasi – in un teatro che nasca dall’esigenza di raccontare. Chi fa teatro ha la responsabilità di compiere un atto che non sia marginale. Evitare ciò che è trascurabile, ciò di cui si può fare a meno, ciò che non muove gli spettatori, che li intrattiene senza cambiarli senza farli tremare fin nel profondo”.

Io, mai niente con nessuno avevo fatto” è ambientato nella Sicilia degli anni ’80. Omosessualità, malattia, violenza e morte sono lo spunto per rivelare e suscitare emozioni, focalizzando l’attenzione su tematiche umane e sociali quanto mai presenti e scottanti. Si raccontano le storie di tre personaggi. C’è Giovanni, interpretato da Joele Anastasi, giovane naïf che scopre il sesso e l’amore con un uomo a 19 anni. Sua cugina Rosaria (Federica Carruba Toscano) è di fatto per lui madre, figlia, amica e sorella. E infine c’è Giuseppe (Enrico Sortino) amore e amante del protagonista, simbolo di ambiguità e violenza, ma anche di passione carnale. Nell’estate 2014, “Io, mai niente con nessuno avevo fatto” raggiunge gli U.S.A. e vince il più alto riconoscimento al San Diego International Fringe Festival aggiudicandosi il titolo di Best Show. Al Roma Fringe Festival 2103 ottiene il premio come Miglior Spettacolo, Migliore Drammaturgia attribuiti a Joele Anastasi e Miglior Attore a Enrico Sortino. Con questo lavoro inoltre Vuccirìa Teatro ha vinto il Bando “Stazioni d’Emergenza – per nuove creatività 2014” a Napoli e il Premio della Critica al Festival Direction Under 30 presso il Teatro Sociale di Gualtieri.

Battuage” è la storia di un luogo popolato da “zombie” notturni alla ricerca di sesso: facile, gratis, a pagamento. Un luogo, in cui s’incontrano eterosessuali, transessuali, omosessuali, gigolò, puttane, scambisti, raccontato attraverso gli occhi dei personaggi (interpretati da Joele Anastasi, Federica Carruba Toscano, Enrico Sortino e Simone Leonardi in molteplici ruoli) che lo abitano, che gli danno vita: non da vittime, ma da uomini, da donne, tutti consapevoli che hanno scelto di giocare a quel gioco, spingendosi, inesorabilmente, oltre i limiti dettati dall’etica sociale. Il sesso diventa così l’unico strumento di mediazione tra gli uomini. Un universo in cui si riversano mastodontiche solitudini. “Battuage” – luogo in cui è morto anche il desiderio del desiderio – è soprattutto una metafora del mondo.

TEATRO FILODRAMMATICI
Via Filodrammatici, 1
MILANO

1 ottobre 2015
IO, MAI NIENTE CON NESSUNO AVEVO FATTO

2 ottobre 2015
BATTUAGE

INFO PREZZI SPETTACOLI:
INTERO 16 €
INTERO SOSTENITORI 22 €
RIDOTTO [under 25//over65//tesserati arcigay] 13 €
ABBONAMENTO 4 spettacoli 40 €
ABBONAMENTO SOSTENITORI 60 €

VUCCIRìA TEATRO
THEATRE & PERFORMANCE ART

vucciriateatro@gmail.com
www.vucciriateatro.com




EXPOmania: i consigli dei frequent visitors

Intervista a tre “veterani” dell’esposizione universale di Rho Fiera, grazie al pass stagionale: istruzioni per l’uso, a poco meno di 50 giorni dalla chiusura

di Matteo Rolando – Un signore benvestito di origine araba, dopo aver perso il proprio portafogli in un parco milanese, se lo vede restituire da una donna. Per riconoscenza le fa una raccomandazione: non prendere la metropolitana il primo maggio, giorno di apertura di Expo. Mettendola in guardia sul pericolo di attentati terroristici. Una bufala un po’ fantasiosa per non dire molesta, con il rischio di scatenare panico di massa, montata la primavera scorsa e circolata via whatsap come una catena di Sant’Antonio.

A quanto pare, nemmeno in estate le leggende metropolitane vanno in vacanza: con l’autunno ormai alle porte ancora si vocifera che la chiusura di Expo verrà prorogata a fine anno. Se fosse vero, peraltro non sarebbe una cattiva notizia: invece secondo i principali media nazionali, al commissario Expo Giuseppe Sala è stato chiesto pochi giorni fa durante il consiglio di amministrazione di garantire la propria presenza fino a fine anno, proprio per procedere allo smantellamento e al <riuso delle attrezzature>, cioè la messa all’asta o la destinazione sociale. Presto sarà quindi tempo di bilanci: è iniziato il conto alla rovescia, ci sono meno di cinquanta giorni visitare l’esposizione universale allestita a Rho Fiera. I veterani di Expo sono, per usare un inglesismo, i “frequent visitors” che grazie al pass stagionale (costo  trai 90€ e i 120€), si sono potuti godere il salone in piena libertà fin dalla sua apertura. Chi meglio di loro può dare delle dritte a chi ancora non ci è stato? Antonio Auletta, 42 anni, milanese d’adozione, di professione impiegato, può vantare dieci ingressi ad Expo, ma conta di andarci almeno una volta a settimana, per vedere i padiglioni che ancora non ha visitato. Invece, Michele Lo Gatto, 35 anni, educatore, e Paolo Belardinelli funzionario tecnico, vantano circa 9 ingressi ad Expo con un pass illimitato.

 

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  • Da cosa nasce questa tua passione per Expo?

(Antonio): Vivendo a Milano, direi che sarebbe stato un vero peccato non approfittare per visitare un evento di tale portata internazionale quale l’esposizione universale.

(Michele): La passione per expo nasce principalmente dalla curiosità e dalla voglia di vivere di persona un’esperienza unica nel suo genere.

(Paolo): Curiosità di conoscere nuove culture e di come viene interpretato dai vari paesi partecipanti il tema di Expo. Non nascondo anche un pizzico di orgoglio nazionale nel verificare il livello eccellente dell’organizzazione, avendo collaborato in prima persona alla gestione di grandi eventi in passato. In particolare dopo le note vicissitudini giudiziarie dell’ultimo periodo.

  • Reputi il prezzo del biglietto giornaliero e/o del pass stagionale congrui con l’offerta?

(Antonio): Per quanto concerne il prezzo del season pass, rapportato al costo dell’ingresso giornaliero (39€) direi assolutamente di si. Relativamente all’offerta è proprio la stessa che mi ha portato ad acquistarlo…Non si può avere la “presunzione” di visitarlo in un solo giorno!

(Michele): Il prezzo del giornaliero con data variabile é relativamente alto, ma sono numerose le offerte e gli sconti disponibili. É comunque un prezzo congruo all’offerta data.

(Paolo): Il prezzo del biglietto e dei servizi collegati è forse uno dei motivi maggiori per cui molte persone non parteciperanno.

  • Quale potrebbe essere un budget standard giornaliero per la visita, comprensivo di ingresso e pranzo o cena? E’ vero che le bottigliette d’acqua sono care?

(Antonio): A mio modesto avviso, il costo giornaliero di un biglietto standard dovrebbe essere sui 20/25€, proprio in considerazione del fatto che non si riescono a visitare tutti i Padiglioni in una sola giornata. Un prezzo meno elevato porterebbe probabilmente a far ritornare i visitatori altre volte. Anche se in parte, in questa direzione ci si è mossi con l’ingresso serale ad un costo di 5 €
Relativamente al costo di pranzi o cene, personalmente non le vorrei comprese in un biglietto di ingresso. L’offerta culinaria è vasta e per tutte le tasche…basta ingegnarsi. Le bottigliette dell’acqua credo costino quanto prenderle in un bar a Milano, per me il problema non si è mai posto perché ho sempre utilizzato le numerose case dell’acqua sparse all’interno del sito, con la possibilità di sceglierla naturale o frizzante a costo zero.

(Michele): Il budget di spesa é variabile, si può spendere da 3€ per un panino agli oltre 150€ per un pranzo completo o una cena. É comunque possibile approfittare di alcuni omaggi e assaggi all’interno dei padiglioni, se si sa dove andare. Muniti di bottiglie, l’acqua é gratis, si possono riempire in uno dei numerosi “casottini” presenti e scegliere tra liscia o gassata.
A pagamento potrebbe costare anche 2,50€ per la bottiglietta da mezzo litro.

(Paolo): Non dovrebbe superare i 30€ mentre al momento non ne basta il doppio. L’acqua è gratis ma non mancano le forme di speculazione con vendita bottigliette da 0,5 litri a 2,5€. 

  • Se vai ad Expo con i mezzi pubblici, li trovi efficienti?

(Antonio): Uso sempre i mezzi pubblici per visitare Expo. La prima volta ci sono andato con la metropolitana pagando l’integrazione extra-urbano al mio abbonamento annuale ATM. Dalle volte successive utilizzo il tram (12 o 19) con capolinea a Roserio e ingresso dai cancelli di Roserio con due vantaggi: primo utilizzo il mio abbonamento ATM senza costi aggiuntivi (Roserio  è ancora nella tratta urbana di Milano), secondo il percorso pedonale per raggiungere i cancelli di ingresso è più breve…Trovo generalmente efficienti i mezzi di trasporto milanesi, in primis le linee metropolitane.

(Michele): Mi reco all’expo con l’auto, usufruisco del parcheggio Trenno, l’autobus che lo collega con l’expo é rapido e comodo. Il costo del parcheggio è di 12,50€.

  • Generalmente frequenti Expo durante la settimana o nel weekend?

(Antonio): Preferisco andarci durante la settimana, all’uscita dall’ufficio, nei weekend credo di esserci andato una sola volta, con il vantaggio di saltare le code.

(Paolo): Weekend.

  • Cosa ti ha colpito di più a livello di impatto visivo?

(Antonio): La prima volta che ci sono andato, il 9 o il 10 maggio, ciò che mi ha impressionato è stata la realizzazione di un sito espositivo che tutti, o quasi davano per incompiuta! Molti Padiglioni risultano imponenti dal punto di vista architettonico, altri un po’ meno, e visitarli nel corso delle visite successive, mi ha dato modo di esprimere il mio parere a riguardo.. Non ho mai preso una cartina del sito espositivo, proprio perché mi piace scoprirlo percorrendolo, e a volte lo confesso, consultando i totem informativi. A livello visivo colpisce molto vedere la gente nel Decumano, non seguo molto le statistiche, ma io ho vissuto e continuo a vivere l’internazionalità dell’evento.

(Michele): L’impatto visivo dell’Expo è notevole. Il padiglione più imponente è quello dell’Italia, ma anche la Russia con i suoi specchi è di impatto. Anche il padiglione dell’Inghilterra è di grande effetto. Il più caratteristico se visti dall’interno è quello dell’Austria con un bosco vero riprodotto . Il più divertente è di sicuro quello del Brasile con la sua rete sospesa. Il più educativo quello della Svizzera, la torre scende ogni giorno di più.

(Paolo): Passeggiando per il decumano è come attraversare il mondo, si incontrano persone vestite con abiti orientali, arabi, ecc. e si salutano ognuno con il loro modo. I colori dei vari padiglioni e cluster, gli abiti/costumi e il materiale esposto. Difficile non notare anche il fatto che nazioni normalmente non “amiche” condividono lo stesso tema e si impegnano ognuno con i modi che reputano migliori alla gestione del problema della nutrizione nelle sue sfaccettature.

  • Secondo te quali sono i pro e i contro di una visita in orario serale (dopo le 18)?

(Antonio): Si dà sicuramente più possibilità di accesso, considerando il costo del biglietto, forse avrebbero dovuto anticipare di 1h già dal mese di giugno (prima il serale consentiva l’accesso dalle 19). Di contro la chiusura dei Padiglioni alle 20:30/21:00, in primis di quello dell’Italia, che personalmente non ho ancora visitato, ma che probabilmente avrebbe dovuto avere un’apertura più ampia considerando che siamo il Paese ospitante l’evento.

(Michele): L’ingresso serale permette di vedere l’Expo sotto un’altra ottica. Lo spettacolo dell’albero della vita è di gran lunga più suggestivo grazie agli effetti luminosi, ma la maggior parte dei padiglioni chiude alle 20.00 e quindi si perde la possibilità di visitarli. 

(Paolo): Molti padiglioni chiudono alle 20 e diminuisce l’offerta di eventi collaterali come musica ecc. diventa un’occasione meramente culinaria.

  • Qual è il padiglione o il cluster più accattivante, quale il più monumentale e quale il più “curioso”?

(Antonio): Al momento, considerando che mi manca ancora circa il 40% di Padiglioni da visitare, avrei una classifica del tutto parziale… Ho trovato interessanti, cercando di raggruppare gli aggettivi della tua domanda, il Kazakistan, gli Emirati Arabi, la Germania, Israel,  la Cina, in generale i Padiglioni del Medio Oriente… Interessante anche il supermercato biologico e la Coop che presenta quello che sarà il  supermercato del futuro, quest’ultimo con i suoi pro e contro.

L’albero della Vita che è diventato un po’ il simbolo di questo EXPO è molto scenografico e lo spettacolo serale attira sempre molti visitatori. Il gioco di luci ed acqua e le musiche scelte creano indubbiamente delle emozioni.

(Michele): L’Ungheria ha uno dei padiglioni più accattivanti, a primo impatto sembra semplice e con poca attrattiva, ma da un attento sguardo è uno dei più ricchi. Organizzano eventi musicali ripetuti nella giornata in cui si alternano pianisti o gruppi musicali che variano di settimana in settimana. Curioso il padiglione dell’Olanda in cui è ricreato un luna park in miniatura con ruota panoramica, discoteca all’aperto, labirinto degli specchi e chioschetti alimentari con furgoni “d’epoca”. Ogni cluster ha la sua caratteristica, ma il migliore è quello del caffè se si prenota il tour di circa 30 minuti.

(Paolo): Cluster: caffè. Monumentale: Padiglione Italia. Curioso: Ungheria, ricco di eventi e dimostrazioni reali e poca tecnologia. Degno di nota il padiglione di save the children, difficile non emozionarsi nel vedere il lavoro che fanno a vantaggio dei bambini nelle zone di guerra e non solo. E’ come un “pugno allo stomaco” dove si passa da padiglioni gioisi e colorati ad immagini di zone di guerra ecc. L’equivalente di una scossa che ci risveglia dal torpore dell’evento ricordandoci che il tema di expo non ha solo aspetti piacevoli e curiosi ma che ci sono bambini che muoiono per mancanza di cibo. 

  • Quali sono le tue esperienze con la ristorazione, hai pranzato o cenato in qualche padiglione? Se sì, quali e sei rimasto soddisfatto?

(Antonio): Solitamente non dedico molto tempo alla cena, ho mangiato un po’ di volte al libanese, e una sola volta al ristorante indonesiano… Il desiderio di vedere i Padiglioni porta in secondo piano il momento della cena. 

(Michele): Il padiglione che offre un’alta qualità del cibo è quello dell’Argentina, con 5 o 6 € si può gustare un panino con molta carne all’interno. Anche buoni, ma più economici, i panini offerti negli stand adiacenti la Coop

(Paolo): Argentina: ottima la carne e molto “vivace” il tutto. Ottime le iniziative della coldiretti ottimo cibo, sano e a buon prezzo (nel pieno rispetto del tema expo).

  • Qual è il rapporto qualità-prezzo per i ristoranti di Expo dal tuo punto di vista?

(Antonio): Quelli da me provati direi accettabile, ma io sono abituato ai prezzi di Milano. Ma per essere obiettivi bisogna saper scegliere, ogni ristorante espone i prezzi e quindi e facile farsi un’idea: Ce ne sono di cari ma anche di economici.

(Michele): Non ho assaggiato specialità etniche, ma la porchetta romana e i cannoli siciliani nella Cascina Triulza sono veramente notevoli.

(Paolo): Discreto.

  • Quante visite hai in programma ancora, prima della chiusura dell’esposizione?

(Antonio): Spero almeno una a settimana fino alla fine dell’esposizione…devo ancora vedere il Padiglione Zero e quello italiano.

(Michele): L’obiettivo è quello di raggiungere almeno le 18 presenze all’Expo, quindi direi di essere a metà dell’opera. 

(Paolo): Almeno una volta alla settimana.

  • Dopo tante visite, potresti fare un identikit dei visitatori frequenti di Expo, per età, professione, gusti (ad esempio trai tuoi amici o conoscenti)?

(Antonio): Credo siano persone curiose di conoscere, abitudini, cibi, culture dei popoli. Di confrontarsi con gli altri, di imparare, vedere ed anche eventualmente criticare. Non credo si possa fare un vero identikit in base all’età, professione …ma indubbiamente “siamo” persone interessate a scoprire.

(Michele): Con il passare delle settimane il visitatore medio dell’expo è mutato. Con l’arrivo delle ferie di luglio, agosto e settembre i partecipanti sono stati molto vari in quanto di gran lunga più numerosi rispetto ai primi due mesi. All’inizio dell’evento mi è sembrato ci fossero poche famiglie e soprattutto coppie o gruppi di amici, ora sono aumentate le famiglie e gli anziani. Molti gli stranieri, ma comunque apparentemente in minoranza rispetto agli italiani.

(Paolo): Forse uno dei pochi eventi dove sono presenti visitatori di tutte le estrazioni sociali, età e aggiungerei nazionalità.