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Leonardo show al Palazzo Reale di Milano

Al via a più grande esposizione dedicata a Leonardo in Italia. La mostra aprirà il 16 aprire a Palazzo Reale di Milano e chiuderà i battenti il 19 luglio.
L’esposizione presenta una visione di Leonardo non mitografica, né retorica né celebrativa, ma trasversale su tutta l’opera del poliedrico personaggio, considerato come artista e scienziato attraverso alcuni temi centrali individuati dai curatori: il disegno, fondamentale nell’opera di Leonardo; il continuo paragone tra le arti: disegno, pittura, scultura; il confronto con l’antico; la novità assoluta dei moti dell’animo; il suo tendere verso progetti utopistici, veri e propri sogni, come poter volare o camminare sull’acqua per cui sarà allestita in mostra una apposita sezione; l’automazione meccanica e così via, temi che lo hanno reso un alfiere dell’unità del sapere, con l’intrecciarsi continuo nella sua opera di scienze e arti.

La sequenza del percorso espositivo presenta nelle varie sezioni opere autografe di Leonardo – dipinti, disegni e manoscritti –, introdotte dalle opere dei suoi predecessori – pittori, scultori, tecnici, teorici – che possano contestualizzare il contributo di Leonardo nella storia dell’arte, della scienza e della tecnica e offrire nel contempo una visione della figura di Leonardo artista e scienziato del suo tempo, senza concessioni alla mitografia e alla banalizzazione. Due sezioni finali, tuttavia, mostreranno anche l’influenza di Leonardo pittore e teorico dell’arte in età moderna e la formazione del suo mito, incentrato sulla Gioconda.

Sezioni della mostra

1. Il Disegno come fondamento
2. Natura e scienza della Pittura
3. Il Paragone delle Arti
4. Il Paragone con gli Antichi
5. Anatomia, fisiognomica e moti dell’animo
6. Invenzione e Meccanica
7. Il Sogno
8. Realtà e Utopia
9. L’unità del sapere
10. De coelo et mundo: immagini del divino
11. La diffusione e la fortuna: dai leonardeschi al Trattato della Pittura
12. Il Mito

La mostra prevede di esporre un nucleo significativo di capolavori pittorici di Leonardo, alcuni dei suoi codici originali e oltre cento disegni autografi, oltre che un cospicuo numero di opere d’arte – disegni, manoscritti, sculture, codici, incunaboli e cinquecentine – provenienti dai maggiori Musei e Biblioteche del mondo e da collezioni private, tra cui opere di Antonello da Messina, Botticelli, Filippino Lippi, Paolo Uccello, Ghirlandaio, Verrocchio, Lorenzo di Credi, Antonio e Piero del Pollaiolo, Jean van Eyck, Della Robbia, Jacopo di Mariano detto il Taccola, Guido da Vigevano, Francesco di Giorgio Martini, Bonaccorso Ghiberti, Giuliano da Sangallo, Bramante e di altri trattatisti anonimi dei secoli XV e XVI.

La diffusione e la fortuna dell’arte e dei modelli di Leonardo è rappresentata in mostra da opere di Boltraffio, Marco d’Oggiono, Francesco Napoletano, Solario, Francesco Melzi, Giampietrino, Cesare da Sesto, Girolamo e Giovanni Ambrogio Figino e da altri artisti.

La mostra avrà anche una serie di approfondimenti fuori sede (oltre Palazzo Reale), che coinvolgeranno, nel territorio urbano e lombardo, i luoghi di Leonardo, con mostre parallele nella Biblioteca Trivulziana al Castello Sforzesco di Milano (Il Codice Trivulziano e la ricostruzione della Biblioteca di Leonardo), nella Sala delle Asse sempre al Castello (sulla decorazione e il restauro del monocromo di Leonardo), nella Pinacoteca Ambrosiana (Il Mondo di Leonardo).




Magnum presenta Pink & Black: per assecondare i diversi lati della nostra personalità

Milano, 10 aprile 2015 – Il Magnum Store di Piazza Santa Maria Beltrade apre le porte per presentare i nuovi due gusti di Magnum: Black e Pink, le assolute novità 2015.

Colore e personalità si fondono per dar vita a un’intensa e unica esperienza: Magnum si ispira al mondo Pink & Black con i due inediti prodotti che racchiudono due grandi anime dal gusto inconfondibile: gelato al gusto lampone, variegato con salsa di lampone e ricoperto da cioccolato Magnum e una glassa rosa perlata per il Magnum Pink e gelato alla vaniglia variegato al caffè espresso ricoperto da cioccolato Magnum fondente per il Magnum Black.

I nuovi gusti hanno portato a una ricerca sulla pluralità di anime ispirate ai due colori, a volte contrapposte o complementari, di ognuno di noi e delle città italiane.
Decretate la città più solare e fantasiosa e quella più elegante d’Italia: sul podio Napoli e Milano.

Testimonial d’eccezione per l’evento, la bellissima Melissa Satta, Mbassador italiana per un calendario di eventi e iniziative che celebrano le “due anime” di ciascuno di noi. Da Milano a Napoli per finire oltre frontiera a Cannes in un grande evento sulla Croisette.

Il brand che da sempre elogia il piacere, ha illustrato durante l’incontro i risultati di una ricerca che ha individuato le due grandi anime “Pink & Black” che rispecchiano i lati diversi della personalità di ognuno di noi e che identificano anche le anime delle principali città italiane.

Pink è tutto ciò che evoca serenità, leggerezza e allegria e simboleggia vitalità dinamismo e gioia, mentre Black esprime eleganza e raffinatezza e ben si collega a esclusività e mistero. Marcati tratti distintivi per due differenti mondi, due forti vibrazioni in stretta connessione a momenti o situazioni e luoghi che viviamo.

Quanto la città in cui viviamo rispecchia infatti il nostro modo di essere? Magnum scopre i luoghi simbolo che permettono ai Pleasure Seekers di godersi attimi unici in perfetto abbinamento con il modo di sentirsi e la propria personalità in ogni istante della giornata.

Con questo obiettivo, DataInsight, il team di consulenza strategica di Havas Media Group, ha condotto una ricerca su un campione di 500 intervistati, tra i 25 e i 49 anni e la significativa uniformità delle risposte raccolte non lascia dubbi: in ogni città vivono una pluralità di anime, a volte contrapposte o complementari che, tramite luoghi, locali, vie, monumenti sono rifugio e destinazione prescelta per alcuni momenti della giornata sia perché evocano ricordi piacevoli, sia perché sono punti di aggregazione o di divertimento. Come Magnum regala momenti di piacere per tutti i gusti, così le città si possono vivere in modo unico in ogni attimo della giornata.

Abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione sul monitoraggio degli stili di vita, con lo scopo preciso di regalare momenti unici al consumatore – dichiara Giorgio Nicolai, Ice Cream Director Algida Italia – Quest’anno Magnum sceglie il “lifestyle”, ovvero la vita di tutti i giorni declinata in più ambiti, dal fashion, al cinema, al food e invita tutti i pleasure seekers a raccontare e condividere le proprie esperienze, nei propri canali social e a condividerli nella piattaforma firmata Magnum, che sarà l’aggregatore di tutti questi contenuti e degli stati d’animo dal colore Pink & Black”.

L’analisi della ricerca si è focalizzata sulle principali città italiane, in cui sono anche presenti i Magnum Pleasure Store, templi del piacere e di tendenza di straordinario successo: in esame quindi Milano, Roma, Napoli, Venezia e Firenze (con la prossima apertura del Magnum Pleasure Store in piazza Del Duomo).

Con la sua solarità e spensieratezza, caleidoscopio di vitalità e allegria, è Napoli ad essere incoronata città più Pink d’Italia, a tratti ironica ma ricca di passione, divertente e pulsante scenario che sa tingersi di spontaneità e voglia di festa. Milano invece è la città Black nel dna, pura alchimia di eleganza e stile, chic e ricca di tesori, intrigante e misteriosa come una diva, metropoli che cattura con le sue atmosfere uniche e tutta da scoprire, dove la raffinatezza assume una forma intensa e definita.
Caratteristiche riscontrabili proprio nel Magnum Pleasure Store del capoluogo lombardo situato in piazza Santa Maria Beltrade 1, proprio nel cuore della città, a pochi passi dal Duomo. Il Duomo che emerge dalla ricerca come monumento più celebre, nonché simbolo della città decretato sicuramente Black (66%).

A Roma invece prevale l’atmosfera Pink, città eterna che incarna lo spirito popolare, la vivacità, e le frivolezze della “dolce vita”, senza però trascurare il lato Black, con la grandezza e il fascino della sua storia che si intreccia all’incanto dei monumenti che la celebrano nel mondo, nelle armonie di un eterno presente. Venezia e Firenze hanno un equilibrato intreccio di luoghi simboli delle due anime, Pink & Black.

Non solo le città si mobiliteranno (e coloreranno) per il lancio dei nuovi Magnum Pink & Black, anche la rete e il mondo social saranno coinvolti attraverso un hub firmato Magnum http://pinkandblack.mymagnum.com/it-it/): è una piattaforma online, punto di raccolta dei trend e condivisione di commenti, foto e tag, dove blogger e consumatori potranno esprimere il proprio sentirsi Pink o Black, postando contenuti in diversi ambiti dal lifestyle, al fashion, cinema e food.

Il viaggio, inoltre, in quanto icona del mondo lifestyle, è il premio scelto da Magnum per i suoi Pleasure Seekers. Tramite l’hub gli utenti potranno partecipare all’estrazione di 1 viaggio Pink o Black a settimana nelle principali capitali d’Europa a partire da fine aprile fino a giugno.

Il concorso è nato da una partnership con il sito globale di ricerca viaggi Skyscanner, che offre un servizio gratuito di ricerca e comparazione di voli, hotel e noleggio auto, disponibile in 30 lingue e ogni mese aiuta più di 35 milioni di persone a pianificare i propri viaggi.

In una seconda fase, che sarà lanciata a livello internazionale nel party di Magnum che si terrà a Cannes il 14 maggio, in occasione del Festival del Cinema, i Pleasure Seekers e il mondo social verranno invitati a partecipare al voting per scegliere di che colore illuminare la città di riferimento del proprio Paese.

Per l’Italia è stata scelta Roma, sarà Pink o Black? Collegandosi al sito, in qualsiasi momento e in tempo reale si potranno controllare i risultati delle votazioni nazionali ma anche dare uno sguardo al voting degli altri Paesi e tutti saranno invitati il 21 maggio a celebrare il progetto Magnum Pink & Black in una giornata di festeggiamenti in cui un luogo della Capitale sarà illuminato di Pink o di Black a seconda del sondaggio e della preferenza dei Pleasure Seekers.

Intanto lasciatevi conquistare dalla splendida Melissa Satta che, a Milano, realizza il suo Magnum personalizzato e se lo gusta con molto piacere.

#magnumpink – #easypink
#magnumblack – #chicblack
http://pinkandblack.mymagnum.com/it-it/
https://www.facebook.com/MagnumIT

http://instagram.com/Magnum




Rocky horror show: al via il count down

Il Rocky horror show torna sui palchi italiani dopo dieci anni di assenza con una produzione internazionale firmata da BB Promotion Gmb. Uno spettacolo da non perdere che giunge a 40 anni esatti dall’uscita nei cinema di tutto il mondo (cinema in cui è ancora oggi replicato, come al Mexico di Milano dove almeno due volte al mese viene trasmesso da 34 anni il cult) dell’omonimo film, vero e proprio culto intergenerazionale, con Tim Curry e Susan Sarandon.
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Il  Rocky horror show debutterà al Teatro della Luna di Milano il 5 maggio (fino al 20 maggio), per poi proseguire la tournée  al Ravenna Festival dal 22 al 24 maggio al PalaCredito di Romagna a Forlì.

Rocky horro show foto 3

Il Rocky Horror Show tra i cultori è una vera e propria leggenda. Ma, anche per chi si avvicinasse per la prima volta allo show, la sola strepitosa colonna sonora vale la serata. Da  “The Time Warp” a “Sweet Transvestite”, da “Hot Patootie” a “Touch-a, Touch-a, Touch-a Touch Me” fino al vero e proprio inno “Don’t Dream It, Be It“, i brani hanno una inconfondibile capacità di coinvolgere il pubblico che a sua volta, sera dopo sera, diventa protagonista dello show.

Rocky horror show foto 2

La versione in arrivo in Italia è in lingua originale e trova ispirazione nel fascino dei B-Movies, nel Burlesque e nel Glam Rock. Un allestimento di spettacolare eccentricità che ha suscitato attorno a sé grande fermento e destato l’attenzione di Richard O’Brein, sceneggiatore e autore delle musiche, nate per lo spettacolo e usate anche nel film.
manifesto Rocky Horror ShowCast

Frank’n’Furter              Rob Fowler
Janet                            Harriet Bunton
Brad                             David Ribi
Riff Raff                       Stuart Matthew Price
Columbia                      Hannah Cadec
Magenta                       Maria Franzén
Rocky                          Vincent Gray
Eddie / Dr. Scott           Charles Brunton
Phantoms                     Jenny Perry, Amy Webb, Joshua Dever, Liam Ross-Mills
Swings                          Paul Knights, Jana Stelley

 




HOME FESTIVAL a Milano per il Fuorisalone

HOME FESTIVAL da Treviso si sposta a Milano per il Fuorisalone! Il Festival italiano più atteso dell’estate sta, infatti, per tornare a Milano per presentare la sua sesta edizione, e rivelare così in anteprima la sua nuova line up, dal 14 al 19 aprile in Via Tortona, 10 – 12.

HOME FESTIVAL, arriva alla sua sesta edizione e con le centomila presenze dello scorso anno si è confermato uno dei pochi veri Festival in Italia. Un evento unico, inedito e originale che si ispira ai grandi raduni culturali e di divertimento internazionali come Sziget, Tomorrowland, Primavera Sound e  Coachella, infatti l’edizione 2015 sarà la seconda con artisti internazionali.

Durante la settimana del Fuorisalone si potrà scoprire in anteprima le novità dell’HOME FESTIVAL 2015 (3,4,5,6 settembre) e con lui ci saranno alcuni partner, l’Home Rock Bar di Treviso dove tutto è nato, anche quest’anno Jack Daniel’s  e Heineken rinnovano il legame con l’Home Festival: Mr. Jack ti aspetta al Fuorisalone per scoprire il sapore inedito di Jack Daniel’s Tennessee Honey, il nuovo prodotto che nasce dall’incontro tra il gusto unico di Jack e il sapore delicato e naturale del miele. Mentre per una pausa nel Temporary Shop Heineken sarà allestito un bar e un’area relax. Durante tutta la settimana ottima musica, performance, gadget e tanta gente simpatica per far vivere lo spirito dei 4 giorni di musica, spettacolo  “because we need to keep on wondering”.

HOME FESTIVAL è  in programma da giovedì 3 a domenica 6 settembre 2015 nella Zona della Dogana di Treviso.

HOME FESTIVAL ti aspetta in via Tortona, 10 – 12 per presentare le sue novità e farsi conoscere a tutti gli intenditori di buona musica, appassionati di arte, cultura e del sano divertimento!

Aftermovie Home Festival al Fuorisalone 2014 http://bit.ly/1NJxdYs

Aftermovie Home Festival 2014 http://bit.ly/1BLBcLw

HOME FESTIVAL al FUORISALONE

Via Tortona, 10 – 12 dalle 10.00 alle 00.00

PROGRAMMA

MARTEDI 14 APRILE 2014

h 18.00 – Party di presentazione Home Festival 2015 (su Invito)

h19.30  Dj Massimo Sabbadin di Bad Spirit + Guest a sorpresa

h 21.00 – Marco Unzip DJ SET

h 22.15 – AUCAN DJ SET

MERCOLEDI 15 APRILE 2014

h 18.00 – Anita Camarella e Davide Facchini Duo (live acustic)

h 19,30 – dj set CABERNART

h 21.00 – The Charlestone

GIOVEDI 16 APRILE 2014

h 18.00 –  Ginger Bender

h 20.00 – Machweo

h 21.30 – Mario Conte

dj set a seguire + ROBOT LUCI

VENERDI 17 APRILE 2014 

h 18.00 – Lady Dillinger Trio – Swing (live acustic)

h 20.00 – Dj set

h 22.00 –  Apes On Tapes

SABATO 18 APRILE 2014

h 18.00 – Anita Camarella e Davide Facchini Duo (live acustic)

h 19.30 BIANCO (live acustic)

h 21.00 ANTHONY LASZLO

DOMENICA 19 APRILE 2014

h 11.00 – Ginger Bender

h 14.00 – Spettacolo Artisti di strada e Buskers

HOME FESTIVAL

Via della Fonderia, 72
31100 Treviso (ITA)
tel. 
(+39) 0422.1562547
www.homefestival.eu

www.facebook.com/homefestivalofficial

info@homefestival.eu

 




“MUDRA :Living soul food & Arts” a Milano da aprile

Dopo cinque anni di successi, il Mudra cambia sede e si trasferisce in via Parenzo 7, sempre nella zona Navigli di Milano, nella storica sede della Comuna Baires, fondata nel 1969 in Argentina e poi approdata a Milano, dove teatro e innovazione si sposavano perfettamente e riflettevano una cultura meticcia di tradizioni e paesi lontani da Occidente a Oriente.

Il concept è di far rivivere le Arti e il nutrimento in tutte le espressioni dell’animo umano in un  métissage unico nel suo genere, con la sua héredité indiana e latina in cui si fondono le culture in un concept  conscio della sua preziosa unicità.

Mudra è stato il primo locale in Italia a proporre la fusione della cucina vegana biologica con le discipline olistiche, la danza , la musica e le arti orientali.

Ad aprile 2015, il Mudra si trasforma, sbocciando in tutta la sua bellezza, diventando vero e proprio lab, uno spazio restaurant & events dedicato alle arti sceniche, alla danza, allo yoga e alla fotografia.

Il Mudra, da piccolo caffè-bistrot, passa ad essere un vero e proprio ristorante, con 45 posti a sedere, dove la cucina sarà curata dal fondatore e Vegan Chef Marco, e sarà aperto in orario serale dalle 18.00 alle 24.00 tutti i giorni, mentre il weekend ci saranno veri e propri spettacoli  DINNER & SHOW che spazieranno dalle danze indiane, al jazz, al tango, alle danze orientali e dal mondo con la direzione artistica di Maya Devi, fondatrice e danzatrice .

Il clima sarà all’insegna della sperimentazione, dal primo e vero VEGAN HAPPY HOUR inventato da Mudra 5 anni fa con i cocktail e il finger food in stile vegan, agli aperitivi danzanti e musicali con performance dal vivo, senza trascurare la cucina vegan e godereccia che da sempre propone Mudra.

Da anni di ricerca interiore e di studio della cucina vegana è nato il progetto “Veg Soul Food”, che mira a riappropriarsi dell’antico modo di “nutrirsi”, soprattutto in un momento in cui il vegetarianismo è diventato una semplice moda. Il Veg Soul Food vuole coinvolgere tutti i cinque sensi, dando così un significato ben più rilevante all’atto del mangiare. Il tutto in un clima di ritorno alle tradizioni arcaiche, alla ritualità della preparazione dei cibi e alla lentezza nell’assaporare e gustare le pietanze.

Così, tra una danza Bollywood, una milonga e della buona musica Jazz si potranno assaporare i gusti più raffinati e originali della cucina vegan.

Il Mudra diventa così la prima factory di Milano, dove spettacoli, workshop artistici e cucina vegana si sposano perfettamente nel nuovo living soul food and arts”.

Mudra  Via Parenzo, 7 – 20143 Milano ( MI )

www.mudramilano.com

www.facebook.com/mudramilano




“Il prestito” presto a Milano

In arrivo al Teatro Manzoni di Milano “Il prestito”, la nuova commedia di Jordi Galceran, attualmente in scena con grande successo contemporaneamente a Madrid e Barcellona. La pièce diretta da Gianluca Ramazzotti in collaborazione con il Festival di Borgo Verezzi andrà in scena al Manzoni dal 9 al 26 aprile. Sul Palco Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti.

Il tema è quello dell’ attuale crisi economica che ci coinvolge tutti, in cui l’autore si diverte, con grande classe, a ridicolizzare il valore che diamo al denaro in rapporto al poco valore che diamo agli esseri umani.

Un uomo cerca, “in maniera onesta”, di ottenere da una filiale bancaria un piccolo prestito, assolutamente necessario per sè e per la sua vita. Il direttore della filiale, con motivazioni di tipo “bancarie”, appunto, glielo rifiuta. L’uomo, che non possiede proprietà e non può offrire garanzie economiche, offre solo la sua “parola d’onore” e la sua qualità di “uomo onesto”. Il rifiuto del direttore di filiale innesca un crescendo di situazioni paradossali ed esilaranti dati da eventi assolutamente imprevedibili, che portano la commedia a mettere in luce i meccanismi “logici e assurdi” che reggono  e condizionano i comportamenti economici a cui ormai siamo abituati.

Le risate diventano liberatorie, figlie di una totale empatia tra il pubblico e l’uomo che chiede il prestito, lasciando scaturire una sorta di pietà per il direttore di filiale che va via via ad infilarsi in un complicato pasticcio personale.

La commedia non vuole dare nessun messaggio morale, nè tantomeno di  denuncia al sistema, semplicemente usa una situazione drammaticamente vicina a tutti noi per creare, attraverso situazioni  spiazzanti, uno spettacolo di “sano divertimento”.

Dopo il successo di “Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa”, che ha fatto registrare il tutto esaurito per due stagioni consecutive, Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti, s’incontrano nuovamente sui nostri palcoscenici, questa volte con la regia di Giampiero Solari, e sono pronti a dare vita ad un nuovo spettacolo esplosivo.

Dove, come e a quanto
Teatro Manzoni, Milano

Orari: feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30
Biglietti:  poltronissima € 32,00  –  poltrona € 21,00  –  giovani fino a 26 anni € 15,00




“Dodici uomini arrabbiati” un cult del cinema a teatro

In arrivo a Milano “Dodici uomini arrabbiati”, in scena al teatro San Babila dal 10 al 19 aprile con la regia di regia Marco Vaccari. Un testo molto attuale, visti i casi recenti di cronaca giudiziaria che impone una riflessione d’obbligo sulla presunzione di innocenza che deve necessariamente caratterizzare ogni i moderno sistema giuridico. Uno spettacolo da vedere e rivedere. Un

E’ un testo che denuncia le insidie del sistema giudiziario con una straordinaria tensione dell’impianto narrativo la cui unità di luogo e di tempo ne esalta la dimensione inquieta e claustrofobica. Il copione sfrutta ottimamente molti elementi importanti: le testimonianze, incredibilmente contrastanti, rievocate e interpretate da ogni giurato; il rapporto fra un membro e l’altro della giuria in un caso di vita o di morte; il tipo emotivo di ogni singolo giurato; alcuni problemi materiali come il tempo, l’orario e la scomodità della stanza.

In “Dodici uomini arrabbiati” sono chiaramente contenuti importanti messaggi di democrazia, di giustizia, di responsabilità sociale, di oppressione dei tempi sugli individui che li vivono. La battaglia dialettica tra dodici persone chiuse in una stanza è metafora della nostra società con tutte le sue contraddizioni, le sue discriminazioni, le sue paure, le sue violenze.

Lo scrittore commediografo e sceneggiatore statunitense Reginald Rose fu tra i più richiesti dalla televisione e dal cinema americano negli anni ’50. Era considerato uno dei precursori di quello che decenni più tardi sarebbe stato chiamato il “legal thriller”. Il successo di Rose è associato al romanzo “La parola ai giurati” (1954), che divenne nel giro di breve tempo un testo teatrale, un telefilm e un film diretto da Sidney Lumet (Oscar alla Carriera) con Henry Fonda nel 1957. Il romanzo vendette subito 400 mila copie. Una seconda versione del film fu realizzata nel 1997 da William Friedkin con Jack Lemmon.

Martedì – Giovedì – Venerdì – Sabato ore 20.30
Mercoledì – Domenica ore 15.30

Biglietti da euro 22 a euro 27,50




Rimbamband Show in arrivo al Teatro Manzoni

Ancora pochi giorni e il Ribamband Show approderà al Teatro Manzoni di Milano. L’appuntamento è per il 30 e il 31 marzo per due serate memorabili. Cinque musicisti, un po’ suonati ma straordinari, che incantano, creano, illudono, emozionano, demistificano, provocano, giocano. Insieme dal 2006, i Ribamband  mixano tutti i linguaggi possibili dell’arte e dello spettacolo. Musica, mimo, clown, tip tap, teatro di figura, rumorismo, fantasia teatrale, parodie. Il tutto shakerato con un ritmo comico incalzante e servito con energia travolgente.

Rimbamband Show prosegue idealmente il cammino iniziato nel primo spettacolo Il Sol. Una sorta di secondo tempo totalmente scorretto e anticonvenzionale nel quale questi cinque geniali e autoironici clown, nonché impeccabili suonatori, divertiranno senza tregua il pubblico con le loro esilaranti gag musicali.Durante il viaggio si incontrano tanti maestri, da Buscaglione a Carosone ed Arigliano (e ci sorprenderemo ne trovarli quanto mai simili a Mozart e Rossini), si scoprono con piacere i suoni della danza, ma soprattutto si vive l’incanto di ritrovare il proprio fanciullo perduto.

Francesco Ricci

Raffaello Tullo, voce, percussioni Francesco Pagliarulo, pianoforte, anima delicata, fragile e onesta, con il ragtime nelle  vene.  Vittorio Bruno, contrabbasso, anima swing come poche, stralunato a volte, osservatore raffinatissimo altre  Nicolò Pantaleo, sax, bombardino, tromba, anima talentuosa, gentile, matematica, quadrata.  E poi Renato Ciardo, batteria, anima eclettica e musicale dalle infinite corde.  Questa è la Rimbamband per il Ribamband Show. Cinque anime incantate innamorate della vita. Cinque bambini scalmanati con una gran voglia di giocare.  Ci sono, però, un pianoforte, un contrabbasso, un sassofono, un rullante e un megafono.

Francesco Ricci




Massimo Dapporto è un “Ladro di razza” da non perdere

Massimo Dapporto è un “Ladro di razza” da non perdere al teatro San Babila di Milano fino al 29 marzo. L’attore milanese domina la scena con un’abilità e un carisma che lo calano alla perfezione nel personaggio, un piccolo truffatore romano che ha sempre vissuto di espedienti fino all’incontro con una donna, una zitellona benestante di origini ebree (la convincente Susanna Marcomeni) che, suo malgrado, gli cambierà la vita. Siamo infatti nella Roma a cavallo del 16 ottobre del 1943, il giorno tristemente noto per il rastrellamento del ghetto, una data che, inevitabilmente, protagonista della scena. Nel cast anche un efficace e vivace  Blas Roca Rey. Lo spettacolo, scritto da Gianni Clementi e diretto da Marco Mattolini, è una produzione di Teatro San Babila e Fama Fantasma Srl.

Ladro Razza dapporto 3

Difficile catalogare un simile testo, commedia e tragedia (di un popolo intero e della sua nazione) si intrecciano  in un testo che richiama il grande cinema italiano. Neorealismo certo, a cui è evidentemente ispirato, ma non solo. L’orizzonte è molto più ampio. Vengono infatti in mente gli eroi piccoli piccoli di Mario Monicelli (Vittorio Gassman e Alberto Sordi ne “La grande guerra”) a anche Roberto Benigni ne “La vita è bella” non solo per il contesto storico, ma per la capacità di analizzare, raccontare e probabilmente anche stigmatizzare, un modo tutto italiano di affrontare le tragedie della storia.

Ladro di razza 2

“Ladro di razza”  indaga in chiave di tragicommedia un momento della nostra storia.  Momenti di trascinante comicità si alternano a parentesi di riflessione e commozione, regalando allo spettatore 3 personaggi da ricordare.  Tito, Oreste e Rachele, infatti, protagonisti di questa piccola, minuscola e, per certi versi, ridicola storia diventano il tramite per raccontare un’Italia in guerra, una Roma allo stremo, ma ancora capace di sussulti d’orgoglio. “Ladro di razza” è una storia di ingenuità e fame, di illusioni e inganni, di risate e lacrime,  quando le parole onore, compassione e orgoglio avevano ancora un significato.

Ladro di razza 1

Roma 1943. Un modesto ladro e truffatore, Tito, abituato a inventarsi la vita, esce dal carcere, dopo aver scontato l’ennesima pena. Non può tornare a casa dei suoi, perché sulle sue tracce c’è un usuraio, noto per la sua crudeltà. Decide quindi di rifugiarsi nella catapecchia di Oreste, suo amico d’infanzia, che lavora come operaio nelle fornaci di Valle Aurelia. Tito deve assolutamente trovare al più presto dei soldi, per placare l’ira del “cravattaro”. Conosce casualmente una ricca zitella ebrea, Rachele, che vive da sola in un appartamento lussuoso del ghetto. Sarà lei la sua vittima. Tito la corteggia e, dopo un’estenuante resistenza della donna, riesce finalmente ad entrare nelle sue grazie. Ormai è di casa e pronto per il furto, in cui coinvolge anche l’amico fornaciaro.  E’ l’alba del 16 ottobre 1943, il momento del rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma da parte dei nazisti. In questa storia, mai il detto “Al posto sbagliato nel momento sbagliato” fu più puntuale. Ma il piccolo uomo Tito, opportunista e vigliacco, catapultato di colpo in un episodio storico dirompente, scoprirà in sé un inaspettato coraggio che gli consentirà un grande riscatto.

“E’ importante mettere in scena questo testo con un allestimento e un cast totalmente nuovi a tre anni di distanza dalla sua breve uscita sulla scena romana, perché riferendosi ad un momento ormai lontano ci fa riflettere sul presente più attuale, sull’estraneità delle persone rispetto ai grandi fatti della storia e della politica, sulla profonda incidenza dell’incertezza economica e sociale sulle scelte morali delle persone, sull’eterno confronto fra l’adeguarsi allo status quo, alla situazione dominante per quanto sinistra e inaccettabile si percepisca e la tentazione/coraggio di ribellarsi” sostiene Marco Mattolini che poi aggiunge: “Un certo clima del testo che si immerge nell’immaginario del neorealismo cinematografico italiano del dopoguerra fa da prisma per sottolineare il valore emblematico della vicenda e la sua attualità”.

COME DOVE E A QUANTO

Appuntamento al Teatro San Babila di Milano Corso Venezia, 2/A – 20121 Milano
Martedì – Giovedì – Venerdì – Sabato ore 20.30
Mercoledì – Domenica ore 15.30
Biglietti da euro 22 a euro 27,50

 




Sabrina Ferilli in arrivo al Teatro Manzoni

Sabrina Ferilli porta in scena al Teatro Manzoni di Milano  “Signori…le paté de la maison !” spettacolo che al cinema, sotto le insegne de “Il nome del figlio” è stato uno dei successi più recenti della commedia italiana a sua volta tratto dalla francese “Le prenom” di Matthieu DeLaporte e Alexandre De La Patellière. Una commedia a tratti grottesca che garantisce risate sì, ma non senza spunti di riflessione sui tic e sui conformismi di una certa “intellighenzia”.

L’adattamento oltre che dalla stessa Sabrina Ferilli  e firmato da Carlo Buccirosso. Sul palco anche Maurizio Micheli, Pino Quartullo, Claudia Federica Petrella, Liliana Oricchio Vallasciani  e Massimiliano Giovanetti.

Il tutto ha inizio con una “innocente” cena di famiglia dove uno scherzo legato al  nome  da scegliere per il nascituro,  porta a scoperchiare  realtà inaspettate e  imbarazzanti. Tanto che, anche la più gustosa delle pietanze, come appunto il paté che dà il nome al titolo, può cambiare sapore e diventare un vero pasticcio, anzi un “pasticciaccio”. Alla padrona di casa non resta quindi altro che dare sfogo a rabbie e frustrazioni per troppi anni represse. Ma ormai tutto è pronto, ci si può, anzi ci si deve mettere a tavola.

DOVE , COME E A QUANTO

Dal 12 al 29 marzo al Teatro Manzoni di Milano
Orari: feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30
Biglietti:  poltronissima € 45,00  – poltrona € 40,00 –  giovani fino a 26 anni € 22,00