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“Midsummer night’s circus” anteprima a Milano

Nuovo adattamento per  “Sogno di una notte di mezza estate” che sarà portato in scena nella versione musical dall’ “MTS” – Musical! The School di Tobia Rossi. Midsummer night’s circus-Il Musical è proposto in anteprima al Barclays Teatro nazionale di Milano il 5 giugno.

“MTS” – Musical! The School da Tobia Rossi porta in scena una versione giocosa dove la gioia, l’irrazionalità e gli istinti primitivi e spontanei dei quattro giovani amanti e del mondo di fate ed elfi, si contrappongono alla severità, alla razionalità e al così detto buon senso del mondo degli adulti. Da qui la scelta, forse audace, di ambientare il tutto sotto al tendone di un circo, con clowns, acrobati e cavallerizze in un mondo magico e fatato dai mille misteri dove l’impossibile è possibile, dove le leggi umane e gravitazionali vengono apparentemente infrante, dove ogni giovane si lascia andare alle emozioni spontanee come i quattro innamorati del racconto si lasciano andare alle emozioni dei sensi. Un circo che come il bosco fatato è tappa significativa della crescita, dove metaforicamente i giovani innamorati vi entreranno adolescenti e ne usciranno uomini avendo vissuto fondamentali emozioni.

Dove, come e a quanto
Barclays Teatro Nazionale-Milano
Ore 20.45

Prezzi dei biglietti comprensivi di prevendita:
€ 12 – € 15 – € 20 – € 25




Musical & West End: 5 trucchi per un’esperienza a portata di portafoglio

Londra è una sirena, riesce sempre ad ammaliare i turisti con un’offerta impareggiabile di musei, castelli, mostre,  parchi, negozi, musica e teatro. E il West End, ovvero l’area compresa tra le fermate di metropolitana di Covent Garden, Leicester Square, Holborn e Charing Cross/Embankment, è un vero e proprio paradiso per tutti gli amanti del palcoscenico con un numeroso impressionate di titoli in cartellone, divi hollywoodiani che calcano la scena (in questi giorni,  Bradley Copper nell’acclamato “The Elephant Man” e Imelda Staunton in “Gipsy”)  e proposte per tutti  e per tutti i portafogli.

Resistere alla tentazione di entrare dovunque può costituire un’impresa davvero un’ardua . Ecco perché diventa strategico tenere bene a mente cinque “comandamenti” del West End prima di cedere e investire il proprio stipendio in biglietti per musical, opera, concerti, balletti e, per i madrelingua che se lo possono permettere, la prosa.

1-CONTROLLARE I PREZZI ORIGINALI PRIMA DI LASCIARSI TENTARE DAGLI “STRILLI” DEI BOTTEGHINI DEL WEST END Prima di farsi prendere dal facile entusiasmo dei numerosissimi botteghini che affollano il West End e offrono biglietti a prezzi apparentemente convenientissimi, controllare su uno dei diversi giornali gratuiti distribuiti in città (i quotidiani Metro o London Evening Standard o uno dei magazine distribuiti nei box collocati vicino alle fermate della metro e talvolta degli autobus) o sulle brochure dedicate al West End che si trovano nei punti vendita, i prezzi originali degli spettacoli proposti. In genere la forchetta di prezzi è piuttosto ampia con punti di partenza anche a 10 sterline (“The Commitments” ad esempio) o 15 sterline (“Wicked” ma anche “Beautiful” o il nuovo “Bend it like Beckham”) e varia a seconda dei giorni della settimana (tra lunedì e giovedì si trovano le proposte più economiche, così come per le matinée, ma può anche accadere di non vedere in scena il primo cast) e, chiaramente, della collocazione dei posti.
Le vere offerte ai botteghini sparsi nell’area del West End sono piuttosto rare. Spesso i botteghini sparsi nel West End pubblicizzano prezzi particolarmente attraenti (ad esempio “Wicked” è quasi ovunque pubblicizzato a 17,99 sterline) come specchietto per le allodole salvo poi scoprire che prima di tutto su quei biglietti grava già una commissione (per l’appunto i biglietti di “Wicked” venduti praticamente a 18 sterline sono quelli proposti a teatro a 15 sterline) e che per di più quei prezzi spesso non sono finiti, occorre aggiungere altre due sterline per la transazione …e il biglietto che a teatro costa 15 sterline sale vertiginosamente a 20 di cui 5 di commissione. Vale la pena? Dipende dal tempo che si ha a disposizione per valutare altre soluzioni (ad esempio recarsi a teatro di persona per verificare le diverse opzioni- vedi punto 3- o piuttosto al TKTS di Leicester Square-vedi punto 4- che, anche in assenza di sconti, offre una maggior trasparenza sulle commissioni).  Ma sicuramente vale la pena informarsi per tempo e acquistare consapevolmente.

2-COMPRARE SUL WEB, SE CI SI MUOVE CON LARGO ANTICIPO LE OFFERTE SONO OTTIME Esistono numerosi siti che, se si acquista in anticipo, offrono prezzi davvero interessanti: da Londontown  a Lastminute fino allo stesso TKTS. Se si decide con largo anticipo cosa vedere dell’enorme offerta del West End e soprattutto quando,  navigare sul web per trovare la proposta più interessante costituisce probabilmente la migliore soluzione.

3-PER CHI VIAGGIA IN ECONOMIA: ACQUISTARE A TEATRO SENZA LASCIARSI INCANTARE DALLE SIRENE DEL VENDITORE E CONSIDERARE GLI “STANDING” Mappa del West End alla mano (tutti i botteghini offrono la mappa dei teatri di Londra con gli spettacoli in scena, nel mese, nel West End), se si ha tempo e voglia recarsi direttamente a teatro per acquistare i biglietti può essere la soluzione migliore, soprattutto se si viaggia in economia. Con qualche accorgimento. Prima di tutto un’avvertenza: i teatri del West End londinese, con ben poche eccezioni, si sviluppano in altezza e hanno diversi palchi e livelli sovrapposti tra loro. Il che significa che o si è nelle prime esclusive file della platea o del primo palco, e possibilmente nella parte centrale delle stesse, o inevitabilmente una parte della scena è preclusa e gli attori potrebbero apparirvi lillipuziani o poco più. Anche in questo caso, vale comunque la pena assistere a uno spettacolo del West End., un’esperienza unica per il contesto, le scenografie articolate, i costumi e i cambi di scena spettacolari, il coinvolgimento del pubblico, le capacità del cast e l’orchestra sempre presente, quanto meno nei musical. Si tratta di spettacoli destinati a rimanere in scena nel West End a lungo, talvolta come per “The Phantom of the opera”, “Les Miserables”, “Wicked”, “The Lion King” o “Mama mia”, per decenni con investimenti anche per questo inimmaginabili per il mercato italiano, oltre i 20 milioni di euro. E i risultati si vedono.
Detto questo, una volta giunti a destinazione chiedere il biglietto più economico in vendita per lo spettacolo a cui si vuole assistere. Sicuramente il più economico porterà in dote una “restricted view”, ovvero una visione limitata (talvolta molto limitata), e il venditore cercherà di vendervi un biglietto più caro che ovviamente porta in dote una visione del palcoscenico migliore (ma è comunque raro avere una visione davvero godibile del palco se non si è disposti a spendere cifre importanti). Cosa fare? Dipende chiaro dalle proprie disponibilità. Se ci si può permettere di spendere almeno 30-35 sterline meglio recarsi al TKTS (vedi punto 4) e verificare le offerte per lo spettacolo a cui si vuole assistere. Se no, non lasciarsi frenare dalla “restricted view” e piuttosto chiedere di verificare sulla mappa del teatro i posti disponibili alla cifra voluta per poterli confrontare tra loro e scegliere il migliore per le proprie esigenze. Per chi non soffre di vertigini infatti  tra i biglietti più economici compaiono molto spesso i posti laterali che danno sulla balaustra dei diversi livelli del teatro, basta sporgersi un po’ e si ha una visione completa di un palco del West End al costo di un cinema londinese (è così ad esempio per “The phantom of the opera”).
Un’altra soluzione per chi viaggia in economia è quella di valutare gli “standing”, ovvero i posti in piedi che, a seconda delle politiche dei diversi teatri , sono venduti una volta che lo show è “sold out” (che, per questo, è diverso dall’avvertenza “house full” che campeggia quando anche gli standing sono esauriti). Tra coloro che offrono gli standing c’è anche “Les Miserable”, tre ore di puro godimento a sole 12,50 sterline.

4-PER CHI HA QUALCHE DISPONIBILITA’ IN PIU’: VALUTARE LE OFFERTE DEL TKTS DI LEICESTER SQUARE Per chi può spendere almeno 30 sterline e non si è mosso prima sul web, la soluzione più economica è quella di recarsi al botteghino di TKTS di Leicester Square, proprio al centro del West End per verificare le offerte del giorno. Gli sconti arrivano al 30-50% del biglietto. Ma è bene tenere presente prima di tutto che i prezzi scontati riguardano solo i biglietti più cari presenti nell’offerta del teatro e che, in seconda battuta, sui titoli storici del West End, soprattutto per gli spettacoli del venerdì e del sabato sera, le offerte, se presenti, sono piuttosto limitate.

5-MAI DI DOMENICA, CON QUALCHE INTERESSANTE ECCEZIONE. E RICORDARSI CHE MATINEE E INFRASETTIMANALI HANNO PREZZI MIGLIORI Il West End di domenica riposa dopo otto spettacoli andati in scena in una settimana tra prime serate e matinée. Ma qualche interessante eccezione non manca come “Jersey Boys”, “Stomp” , “The Commitments” e “The Lion King”. Peraltro, visto che nel West End il fine settimana termina di sabato sera, di domenica così come nei giorni infrasettimanali e nelle matinée si possono trovare offerte di prezzo più che attraenti e può persino accadere di vedersi spostare in avanti i propri posti low cost prima dell’inizio dello spettacolo. Tuttavia, a differenza di quanto avviene nei teatri italiani, dove una volta spente le luci va in scena la tecnica dell’arrembaggio al migliore posto lasciato libero, nel West End i teatri sono organizzati anche di fronte all’eventualità di numerosi posti liberi nelle prime file. Prima dell’inizio dello spettacolo infatti si viene invitati a riconsegnare il proprio  biglietto in cambio di un posto migliore supportato da un documento perfettamente legale. Nel West End capita, raramente, anche questo. Meglio approfittarne!




STOMP, una travolgente orchestra di rumori

di Giuliana Tonini – Questa volta non me lo sono perso. Al Barclays Teatro Nazionale di Milano, la sera della prima, finalmente ho visto STOMP, lo spettacolo ‘dei rumori’ ideato e portato in scena per la prima volta nel 1991, a Brighton, da Luke Cresswell e Steve McNicholas.

Due ore di puro spettacolo in cui gli artisti recitano, mettono in scena delle divertenti scenette e interagiscono con il pubblico senza pronunciare neanche una parola. Perché la lingua che si parla sul palcoscenico di STOMP è quella della musica e della danza. Una musica fatta con strumenti come scopettoni, secchi, bidoni, coperchi, tubi idraulici, lavandini, pneumatici da trattore, carrelli della spesa, giornali, scatolette di fiammiferi e accendini. E una danza acrobatica fatta di salti e piroette.

I bambini in sala sono letteralmente affascinati e anche gli adulti si divertono a interagire con il cast in un dialogo fatto a ritmo di battimani e di ‘pestate’ di piedi sul pavimento sotto le proprie poltrone.

È incredibile come gli stomper riescano a dare vita e voce a questa insospettabile orchestra di oggetti di uso quotidiano. Lo spirito dello spettacolo è reso efficacemente dalla descrizione sulla locandina: puro ritmo urbano.

I miei numeri preferiti sono la  spassosa ‘conversazione’ fatta con i tubi idraulici snodabili e il suggestivo capolavoro di coordinazione messo in scena con gli accendini che gli artisti spengono e accendono a intermittenza.

E quali sono i vostri?




Jesus Christ Superstar di nuovo in scena

Torna a Milano l’evento teatrale  della stagione 2014, Jesus Christ Superstar firmato da Massimo Romeo Piparo e con Ted Neeley, storico interprete dell’omonimo  film di Norman Jewison, nel ruolo di Jesus Christ Superstar.

L’’indimenticabile protagonista del successo cinematografico del 1973 sarà in scena al Teatro Nuovo dal prossimo 5 giugno, dopo il trionfo in tutti i teatri italiani, tra standing ovation e applausi a scena aperta.

Lo spettacolo, un grande allestimento prodotto dalla Peep Arrow Enterteinment, resterà in scena al Teatro Nuovo di Milano (Piazza San Babila) fino al prossimo 28 giugno per poi proseguire con il Tour europeo.

Dove, come e a quanto

Teatro Nuovo, Milano dal 5 al 28 giugno
Biglietti da 39 euro




“The Best of Musical” torna in scena con EXPO

In omaggio all’apertura di EXPO 2015, “The Best of Musical” torna a Milano, al Barclays Teatro Nazionale, dal 5 al 17 maggio per uno spettacolo unico che riunisce le star del musical italiano e, in particolare, i protagonisti delle  produzioni Stage Italia dal 2009 al 2013: La Bella e La Bestia, mamma Mia, La febbre de sabato sera e Sister Act.

A firmare la regia sarà Chiara Noschese che con Stage Italia ha una lunga e felicissima collaborazione: già eccezionale leading lady di “Mamma Mia” poi casting director e acting coach per “Sister Act” e infine regista associato per la “Febbre del Sabato Sera”. Le coreografie sono ideate da Eleonora Lombardo.

Il pubblico ritroverà sul palco alcuni dei protagonisti (Arianna Bergamaschi, Michel Altieri, Gabrio Gentilini, Francesca Taverni, Michele Carfora, Elisa Lombardi, Chiara Materassi, Samuele Cavallo, Simona Di Stefano e Giulio Benvenuti) che hanno contribuito al successo di questi grandi titoli in un viaggio attraverso le storie, il fascino, ma soprattutto la musica.

Un evento unico nel suo genere che mette in scena dieci artisti/performer accompagnati dalle leggendarie canzoni degli Abba, dei Bee Gees e di Alan Menken eseguite dal vivo.

“THE BEST OF MUSICAL” è una produzione Show 4 Fun in collaborazione con Stage Entertainment.

Dove, Come e a Quanto:

Teatro Barclays Nazionale
dal martedì al sabato ore 20.45 – domenica ore 19.00
sabato e domenica anche pomeridiane ore 15.30
Prezzi dei biglietti comprensivi di prevendita:

Poltronissima € 56,00 – Poltrona €41,00 – Galleria €31,00 – Palchi di platea € 86,00




Il Billy Elliot italiano è Alessandro Frola

E’ Alessandro Frola il Billy Elliot italiano pronto a debuttare, al Teatro Sistina di Roma, il prossimo 5 maggio con la versione italiana  di “Billy Elliot, il Musical”, la prima al mondo non in inglese, firmata e prodotta da Massimo Romeo Piparo, ha il suo protagonista.

Billy Elliot

Alessandro Frola viene da Parma, ha quattordici anni e un curriculum da piccola étoile. Occhi chiari, sguardo timido e doti straordinarie, con il suo talento ha subito colpito il regista Massimo Romeo Piparo, che l’ha scelto tra centinaia di candidati giunti al Sistina da tutta Italia.
A quattro anni Alessandro muove i primi passi nella scuola di Danza diretta dalla madre Lucia Giuffrida e ancora piccolissimo si guadagna una borsa di studio e un biglietto per due destinazioni top nel mondo della danza: l’American Ballet di New York e il Royal Ballet di Londra. Un palmares da campione che l’ha portato a danzare a Parigi e Berlino, in Europa come in Messico e negli Stati Uniti. Ma è a Roma che Alessandro raggiunge il suo traguardo più grande. Dopo oltre un mese e mezzo di casting di bambini tra gli 8 e i 14 anni, approda al call back di “Billy Elliot“, le audizioni finali per il ruolo di protagonista nella versione italiana prodotta da PeepArrow Entertainment e Il Sistina.

Le audizioni del nuovo Musical di Massimo Romeo Piparo – che completa una trilogia  iniziata con “The Full Monty” e proseguita con “Jesus Christ Superstar” – hanno registrato un record di richieste di partecipazione, con circa 1.200 aspiranti Billy. Dallo scorso dicembre il Teatro Sistina si è trasformato in un set permanente, invaso da giovanissimi e bravissimi interpreti. Alla fine l’amore, la passione, l’amicizia, la voglia di farcela trionfano sempre e il sogno si è avverato. Alessandro ha conquistato il ruolo di Billy Elliot e, a soli 14 anni, si è guadagnato il prestigioso palco del Tempio della Commedia Musicale Italiana.

Billy Elliot il Musical, che si preannuncia come lo spettacolo dell’anno, porta in scena una delle storie più amate del cinema europeo: il giovane Billy ama la danza e in un’Inghilterra bigotta targata Thatcher, l’Inghilterra delle miniere che chiudono e dei lavoratori in rivolta, deve tristemente fare i conti con un padre e un fratello che lo vorrebbero veder diventare un pugile. Il Musical ha debuttato nel West End (Victoria Palace Theatre, Londra) nel 2005 ed è stato nominato per nove Laurence Olivier Awards – il massimo riconoscimento europeo per i Musical – vincendone ben quattro. L’incredibile successo conseguito ha fatto sì che il musical approdasse anche a Broadway nel 2008 dove ha vinto dieci Tony Awards – gli Oscar del Musical –  e dieci Drama Desk Awards.

Con le musiche pluripremiate di Elton John in un allestimento dal respiro internazionale, la Prima assoluta di “Billy Elliot, il Musical” sarà in scena il prossimo 5 maggio al Teatro Sistina di Roma. La storia del ballerino che fa sognare intere generazioni di talenti si preannuncia un evento e la “febbre di Billy Elliot”… è già alta.




Grease? Una scommessa vinta

di Giuliana Tonini-Dal 28 marzo al 3 maggio torna in scena a Milano, al Teatro della Luna, l’edizione italiana di Grease, nell’allestimento della Compagnia della Rancia, con la regia di Saverio Marconi.

La versione in italiano del musical ambientato tra gli studenti americani dei favolosi anni ’50 è una scommessa vinta. Era il 1997 quando lo spettacolo ha debuttato al Teatro Nuovo di Milano (io c’ero!). E che debutto! Come dimenticare Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia nei ruoli di Sandy e Danny, affiancati da Amadeus (il dj Vince Fontaine) e da uno spassosissimo Mal nel ruolo dell’angelo che cantava a Frenchy di non abbandonare la scuola?

Da allora, migliaia di spettatori hanno visto le Pink Ladies e i T-Birds ballare sul palco e cantare in italiano intramontabili hit come You are the one that I want, Summer nights, Grease, Hopelessly devoted to you, Greased Lightnin, We go together.

Lo spettacolo riempie il teatro. Gli spettatori appartengono ad ogni generazione. Da chi il film con John Travolta e Olivia Newton-John è andato a vederlo al cinema, alla fine degli anni ’70, ai preadolescenti. E tutti insieme, cantando, fanno un tuffo nell’epoca delle gonne a ruota, dei giubbetti di pelle, delle macchine fiammanti come la Grease Lightnin sognata da Kenickie e, ovviamente, della brillantina (grease) sui capelli.

Non perdetelo.




Stefano D’Orazio dice au revoir a Cenerentola

Si chiude domenica 8 marzo al Teatro Verdi di Firenze la tournée di Cercasi Cenerentola, scritto da Saverio Marconi e Stefano D’Orazio, l’ultimo successo della Compagnia della Rancia, prodotto in collaborazione con Medina Produzioni per la regia dello stesso Marconi e Marco Iacomelli. Una commedia musicale per tutta la famiglia che ha divertito il pubblico riscuotendo grande successo nelle oltre cento repliche che hanno toccato i teatri delle principali città italiane.

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Stefano D’Orazio ha voluto scrivere una lettera aperta ai protagonisti – Paolo Ruffini, Manuel Frattini, Beatrice Baldaccini, Laura Di Mauro, Silvia Di Stefano, Roberta Miolla e Floriana Monici, Claudia Campolongo, Gianluca Sticotti, Silvia Contenti, Rossella Contu, Luca Spadaro – e alla compagnia per ringraziare di questa avventura iniziata oltre due anni fa, ecco le sue parole:

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Cari compagni di viaggio,
dopo due anni di tournee, domenica calerà il sipario per l’ultima volta sulla nostra “Cenerentola”.
E’ finito un lungo momento fortunato che ci fa credere che questo lavoro, portato avanti con fatiche, sorrisi, qualche lacrima e tanti applausi sia stato una bella cosa.
Grazie a Saverio Marconi, mio maestro d’avventura, per la passione, la creatività e l’esperienza che ha voluto dedicare a questo progetto e grazie a Stefano Cenci per le sue originali e coinvolgenti musiche. Quello che ogni notte è andato in scena è stato il frutto di un lavoro collettivo puntuale e professionalissimo.
Sul palcoscenico invece, c’eravate voi “Il Cast delle meraviglie” che avete interpretato per più di cento volte la nostra strana favola con immutato entusiasmo e avete fatto la differenza. Avete preso in consegna un progetto bizzarro e, attraversando un’Italia difficile, lo avete portato in porto meritando ogni notte, gli applausi che vi hanno accompagnato. In un momento in cui il Teatro fa fatica a tenere le porte aperte, siete riusciti ad affidare il vostro talento ad un imprevedibile passaparola, a meravigliare, a commuovere e a divertire restituendo forse un po’ di fiducia a quel pubblico spesso costretto a rimpiangere di aver barattato il prezzo di un biglietto in cambio di “poco, poco” .
Un grazie infine a quel pubblico che vi ha applaudito ogni sera e per il quale dovete continuare a credere che il vostro è il più bello dei mestieri!

La fine di questa avventura apre le porte all’attesissimo ritorno di Pinocchio – il grande musical, spettacolo che ha fatto avvicinare Stefano D’Orazio al mondo del teatro musicale che dal 2003 non ha più abbandonato, portando sul palco successi come Aladin, W Zorro, e l’ultimo Cercasi Cenerentola. Pinocchio, scritto da Saverio Marconi e Pierluigi Ronchetti, con le musiche dei Pooh di cui D’Orazio è autore delle liriche insieme a Valerio Negrini tornerà al teatro della Luna dal 1 settembre al 25 ottobre per conquistare il pubblico di EXPO 2015.

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“Sarà perché Ti Amo” debutta al Nazionale

I Ricchi e i Poveri come gli Abba. Debutta il 6 marzo “Sarà perché Ti Amo”, musical originale scritto e diretto da Alfonso Lambo con i più grandi successi dei Ricchi e Poveri, vere e proprie icone della musica pop italiana degli Anni ’80 e non solo. Tra i pochi gruppi esportati all’estero….con successo. Lo spettacolo, prodotto da Kansas Dj Produzioni, sarà in scena al Barclays Teatro Nazionale di Milano fino al 15 marzo.

“Sarà Perché Ti Amo”, musical tutto italiano e ispirato ai miti azzurri (cucina, moda, musica e amore), si propone come un nuovo “Mamma mia” in formato tricolore con una commedia in cui rivivono i brani più famosi portati al successo dai Ricchi e Poveri

La storia, d’amore ça va sin dir, si svolge fra la vecchia Milano delle case di ringhiera dove vivono anche due vicine di casa curiose e invadenti che fanno da contrappunto alle tormentate storie dei protagonisti e la campagna toscana, una realtà ancora schietta e genuina legata alle proprie radici.

Un cast di undici protagonisti selezionati fra i più importanti performer del panorama del musical italiano, guidati  dalla regia di Lambo e dalle coreografie di Andrea Verzicco. I protagonisti di “Sarà perché Ti Amo” sono: Andrea Verzicco, Altea Russo, Paola Ciccarelli, Giada D’Auria, Tiziana Lambo, Lucia Blanco, Giorgio Camandona, Marta Belloni, Andrea Rossi, Fabrizio Corucci e il debuttante Bruno De Bortoli.

Contemporaneamente al debutto dello spettacolo, uscirà il CD con la colonna sonora del musical interpretata dai tre protagonisti: Bruno De Bortoli, Giada D’Auria e Andrea Verzicco.

DOVE, COME E A QUANTO
“Sarà perché ti Amo”, sarà al Barclays Teatro Nazionale nei giorni: 6, 7 e 8 marzo e ancora il 13, 14 e 15 marzo
Orario spettacoli: ore 20.45 –  domenica 15 marzo ore 15.30
prezzi: da 26 a 46 euro.

PER ARRIVARE PREPARATI
…Per non farsi prendere alla sprovvista dall’evolvere dello show, ecco le canzoni da ripassare….nel lettore musicassette per chi non ha ancora chiuso con gli Anni ’80 ma anche su qualche devices più recente…

I ATTO
Che sarà
Voulez Vous Danser
Acapulco
Piccolo Amore Mio
Piccolo Amore
La Prima Cosa Bella
Canzone D’amore
Sarà Perchè Ti Amo

II ATTO
Dimmi Che Mi Ami
Made in Italy
Come Vorrei
M’innamoro di te
Baciamoci
Mamma Maria
Mash up ( Che sarà – La prima cosa bella – Se m’innamoro)
Sarà Perchè Ti Amo ( Ballad Version)
Se M’innamoro
Medley




Tutti insieme appassionatamente: 50 anni da record

Cinquant’anni portati benissimo. “Tutti insieme appassionatamente” si appresta a festeggiare il primo mezzo secolo dall’uscita nei cinema di tutto il mondo. Era il 2 marzo 1965 quando il film di Robert Wise “The sound of music” (titolo originale di “Tutti Insieme appassionatamente”) uscì per la prima volta nei cinema,  portando alla ribalta la storia (vera) della famiglia von Trapp.

Da allora “Tutti insieme appassionatamente” non smette di collezionare record su record: premi (nominato a dieci premi Oscar ne vinse, nel 1966, ben cinque: miglior film, miglior regia, miglior colonna sonora, miglior montaggio e miglior sonoro), incassi (terzo incasso di sempre nella storia del cinema), numero di trasmissioni in tv (la prima peraltro è decisamente successiva all’uscita in sala del film e risale al 1979 sulla Nbc), record di audizioni per i ruoli dei sette figli von Trapp (oltre 200 bambini provinati, tra cui sono stati scartati Mia Farrow, Leslie Anne Down, Geraldine Chapline, Kurt Russell), celebrazioni in tutto il mondo, rappresentazioni teatrali, concorsi, tour per i luoghi del film (a Salisburgo, dove il film è stato girato, si contano ormai più tour per i luoghi di “Tutti insieme appassionatamente” che per quelli di Mozart) e per quelli della storia reale (negli Usa dove i von Trapp hanno aperto strutture alberghiere), vendite record dell’album ai quattro angoli del globo (si è aggiudicato  il secondo posto tra gli album più venduti in Gran Bretagna di tutti gli Anni 60, una decade non proprio priva di musicisti di prim’ordine), cartoni animati e persino serate karaoke nei cinema che hanno inaugurato le serate-evento Sing a long, formule poi riproposte anche su altri musical.

Non solo. “Tutti insieme appassionatamente” è stato il solo film straniero la cui trasmissione era consentita nell’Unione Sovietica negli anni della Guerra fredda e, a quanto riportano le cronache, in quegli stessi anni la Bcc aveva previsto la trasmissione via radio proprio di “Tutti insieme appassionatamente” in caso di attacco nucleare al suolo britannico. E, ci si può scommettere, non è finita qui.

Le vicende della numerosa famiglia austriaca canterina sfuggita dai nazisti attraverso le montagne per poi sbarcare negli Usa e dare vita ad un coro di successo, era già stata portata sugli schermi dal film tedesco con Die Trapp Familie del 1956 e dal sequel di due anni dopo, Die Trapp-Familie in Amerika, 1958), diretti da Wolfang Liebeneiner e basati sull’autobiografia di Maria Augusta von Trapp del 1949.

L’omonimo musical di Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II  è di poco successivo visto che “The sound of music” esce nei teatri americani e inglesi rispettivamente nel 1959 (la prima produzione di Broadway è rimasta in scena per 1.443 performances, vincendo sei Tony Awards, Best Musical incluso) e nel 1961. Ma è solo nel marzo del 1965, che con il successo planetario del film di Wise, la storia della famiglia von Trapp portata sullo schermo da Julie Andrews (nel ruolo di Maria) e da Christopher Plummer (nel ruolo di Georg von Trapp), si trasforma in mito o se si preferisce in un grande classico del cinema e della musica. Zuccheroso forse, pieno di buoni sentimenti di sicuro e con un approfondimento sia del contesto storico sia dei personaggi piuttosto limitato. Ma nonostante tutto questo “Tutti insieme appassionatamente” è ormai entrato nell’immaginario collettivo. Un successo a cui indubbiamente hanno concorso le musiche Richard Rodgers su testi di Oscar Hammerstein II, oltre alle voci dei protagonisti e, per quanto ci riguarda, dei doppiatori (una su tutti Tina Centi “vera” voce italiana di Julie Andrews e non solo per “Tutti insieme appassionatamente”) sui testi tradotti e riadattati da Antonio Amurri.

“Tutti insieme appassionatamente”  è solo ispirato alla reale storia dei von Trapp (d’altro canto la fuga a piedi in Svizzera da Salisburgo suggerita dal film, non è questione di una notte….ma di 200 km e infatti i von Trapp reali si limitarono a fuggire dall’Austria in treno via Italia). La famiglia von Trapp, ironia della sorte, ha potuto godere solo di riflesso del successo del film di Wise, avendo ceduto i diritti sulla loro storia ai produttori tedeschi per i due film girati negli Anni ’50 per 9.000  dollari (equivalenti oggi a 78.070 dollari). Dopo diversi passaggi sul suolo americano (fu la Paramount infatti ad acquisire per prima i diritti dai produttori tedeschi), Twentieth Century Fox si aggiudicò nel giugno del 1960 i diritti per l’adattamento cinematografico del musical già in scena a Broadway per 1,25 milioni di dollari (oggi equivalenti a10 milioni). Non poco…ma considerando gli incassi un vero e proprio  affare visto che, stando alle cronache, è stato proprio “Tutti insieme appassionatamente” a salvare la Twentieth Century Fox dal collasso finanziario determinato dalla produzione di Cleopatra del 1963 che rischiava di mandare in bancarotta la casa cinematografica.

Un anniversario quindi che non può passare sottotraccia. Austria e Usa si stanno preparando alle celebrazioni del film che dovrebbe addirittura tornare nelle sale cinematografiche in una nuova versione restaurata. Negli Usa si parla persino di una crociera a tema per l’anniversario d’oro di “Tutti insieme appassionatamente” mentre a Salisburgo è già fissato per giugno un apposito festival “The sound of music 50th Anniversary Festival.

In Italia intanto l’anniversario di”Tutti insieme appassionatamente” si può festeggiare a teatro con Luca Ward e Vittoria Belvedere, regia di Massimo Romeo Piparo.

Dopo il debutto di successo al teatro Sistina di Roma, il musical che vede in scena la ormai collaudata coppia Luca Ward (già Georg von Trapp nell’edizione con Michelle Hunziker) e Vittoria Belvedere, è in  tournée in Italia.

Ecco i prossimi appuntamenti con “Tutti insieme appassionatamente” a teatro:

CATANZARO 18.02.2015 – 19.02.2015 (TEATRO POLITEAMA)
BARI 21.02.2015 – 22.02.2015 (TEATROTEAM)
ASSISI 27.02.2015 (TEATRO LYRIK)
MONTECATINI 1.03.2015 (TEATRO VERDI)
TORINO 3.03.2015 – 8.03.2015 (TEATRO ALFIERI)
GENOVA 12.03.2015 – 15.03.2015 (POLITEAMA GENOVESE)
BOLZANO 17.03.2015