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Jaspers: un successo tra Vodka, noccioline e Quelli che il calcio

Sono la band del momento, hanno pubblicato da poco un nuovo singolo, “Vodka e noccioline”, e per il secondo anno suonano live a “Quelli che il calcio” (Rai2). Stiamo parlando dei Jaspers, la band milanese che da quasi un decennio imperversa sulla scena musicale. Il loro genere musicale è sempre molto originale, in continua evoluzione e sperimentazione. E questo probabilmente è il segreto del loro successo.

Un nuovo singolo e, per la seconda volta, confermati nel cast di Quelli che il calcio. Vi sareste mai aspettati tanto successo?

Tante delle esperienze e collaborazioni che abbiamo vissuto sono arrivate improvvisamente, noi lavoriamo sodo ogni giorno e siamo molto orgogliosi dei nostri sudati successi e sempre immensamente grati a chi crede in noi e ci supporta da quasi un decennio! Puntiamo sempre più in alto e rimaniamo uniti come band e come una famiglia!

Di che cosa parla il singolo “Vodka e noccioline”?

Vodka” racconta di un’avventura sentimentale finita ancora prima di avere il tempo di dirsi addio. Rispetto ai precedenti singoli ha un carattere molto più leggero e ironico, che bene si adatta ad un pubblico più ampio e mainstream. Sicuramente un brano meno impegnato dei precedenti singoli ed estremamente scanzonato, sia negli arrangiamenti che nella sua stesura.

Quando uscirà l’album? Ci sarà un leitmotiv tra i vari brani?

Stiamo lavorando all’album e a nuovi singoli in uscita, il filo conduttore dell’album sarà decisamente un inno all’eterogeneità, principalmente per il fatto che vogliamo continuamente sperimentare e “Jasperizzare” ogni genere musicale che ci passa sotto mano.

C’è un’evoluzione nel vostro modo di fare musica da quando calcate le scene?

Sicuramente la scrittura è cambiata molto, principalmente per la difficoltà di mettere su un disco ciò che i Jaspers realmente sono dal vivo, che è la nostra forza più grande. Lo show, il teatro, i costumi e tutto ciò che viene riarrangiato e suonato, dà libero sfogo all’artisticità di ognuno di noi… cosa che nel mondo discografico e radiofonico non è sempre possibile attuare.

Come definireste il vostro genere musicale?

Il nostro genere musicale è “100% JASPERS”, senza paura di sperimentare… dal prog-rock all’elettro-pop fino al reggae. Ci sentiamo musicisti e artisti nel profondo, quindi perché relegarsi ad un genere musicale definito?

C’è una band o un cantante che vi piace particolarmente e a cui fate riferimento?

Le influenze sono sempre state molteplici e infinite, siamo un gruppo che ha ascolti diversissimi e sopratutto nel primo disco “Mondocomio” questa eterogeneità sonora è ben percepibile. Se citiamo Rage against the Machine, Maroon 5 , Danny Elfman e i Coldplay puoi capire bene a cosa ci riferiamo!

Come vi trovate a “Quelli che il calcio”?

Benissimo,  passare il weekend negli studi del programma è come passare un weekend in famiglia! Tutto il cast ci ha accolto subito con calore e grande stima, quindi si lavora alla grande!

Quali sono i vostri progetti futuri?

Suonare Suonare e Suonare, sempre e comunque… finché morte non ci separi, come in un solido matrimonio tra 6 “pazzi”!

 

Per info:

Web: http://www.jaspersofficial.com

iTunes: https://itunes.apple.com/it/artist/jaspers/267555764

Facebook: https://www.facebook.com/jaspersofficial

YouTube: https://www.youtube.com/user/jaspersofficial

Spotify: https://play.spotify.com/artist/7wtJpFbzImvC9jDmrabEwK

Instagram: https://www.instagram.com/jaspersofficial

Twitter:  https://twitter.com/jaspersofficial

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foto Chiara Sardelli




afterNotations: quando le partiture musicali diventano arte

In occasione della dodicesima edizione del Festival 5 Giornate – Milano: Cinque Giornate per la Nuova Musica, il Festival interamente dedicato alla musica classica contemporanea e sperimentale, lo spazio Made4Art presenta la mostra afterNotations ideata e curata da Sergio Armaroli. Il progetto, che dà avvio alla manifestazione, si ispira alla mostra Notations (Something Else Press, West Glover, Vt., USA, 1969) a cura del compositore statunitense John Cage e dell’artista Alison Knowles grazie al sostegno della Foundation for Contemporary Performance Arts, contenente un’ampia collezione di segni grafici e autografi di compositori e artisti sonori. In esposizione presso Made4Art una serie di partiture musicali, brani e annotazioni di compositori italiani contemporanei accompagnata da un prezioso manoscritto del Maestro Sylvano Bussotti (Firenze, 1931). Pagine d’album come oggetti d’arte proposti in un percorso e in un allestimento dove è possibile coglierne l’intelligenza musicale e contemplarne la valenza segnica ed estetica.

L’intento – scrive Armaroli – vuole essere quello di riscoprire il piacere della scrittura simbolico-sonora, del segno e del gesto di invenzione, in un’epoca in cui la digitalizzazione ha imposto una uniformità delle forme e dei contenuti attraverso programmi di scrittura musicale che spesso sostituiscono ‘il pensiero’ attraverso l’illusione del formato; per valorizzare un nuovo pensiero divergente e riscoprire l’hardware manuale rispetto al software alfa-numerico. La musica, intesa come idea, può essere ri-scoperta e ri-sentita a partire dal costrutto segnico e dal pensiero scrittorio”.

A seguito della mostra verrà realizzato il catalogo per la Collana di Made4Art con le partiture dei compositori coinvolti nel progetto curato da Sergio Armaroli, omaggio e ideale seguito dell’opera del Maestro americano John Cage.

Il Festival 5 Giornate, promosso da Associazione Musicale TEMA e Centro Musica Contemporanea e giunto quest’anno alla dodicesima edizione, si presenta come uno degli appuntamenti più importanti e più attesi sia per gli appassionati, sia per gli studiosi, sia per gli stessi musicisti e compositori che trovano nel Festival una prestigiosa possibilità per esibirsi e proporre i propri lavori. Il Festival si svolge durante le Cinque storiche Giornate di Milano, dal 18 al 22 marzo, una serie di appuntamenti in grado di offrire una panoramica completa e aggiornata sullo stato della Nuova Musica. La manifestazione prenderà avvio il 18 marzo alle ore 15 con l’inaugurazione della mostra afterNotations presso lo spazio Made4Art, proseguendo con una serie di appuntamenti, concerti, installazioni e presentazioni presso le sedi coinvolte nel Festival, fra cui Museo del Novecento, la Chiesa di San Gottardo a Palazzo Reale, StudioSelva, Auditorium del Mudec, Palazzina Liberty, Salone degli Affreschi dell’Umanitaria, Teatro Verdi.

Il Festival è stato inserito dal Comune di Milano nel Palinsesto “Ritorni al Futuro” e vede la collaborazione di: Museo del Novecento, Mudec, Umanitaria, Milano Classica, Teatro del Buratto, RAI, Suvini Zerboni-Sugar Music, Sconfinarte, StudioSelva, Made4Art.

 

afterNotations
Sergio Armaroli, Marino Baldissera, Sylvano Bussotti, Alipio Carvalho Neto, Giuseppe Chiari, Matteo D’Amico, Irlando Danieli, Dan Di Maggio, Maurizio Gabrieli, Francesca Gemmo, Giuseppe Giuliano, Daniele Lombardi, Diego Minciacchi, Giorgio Nottoli, Francesco Maria Paradiso, Riccardo Piacentini, Steve Piccolo, Walter Prati, Giancarlo Schiaffini, Fabio Selvafiorita, Riccardo Sinigaglia, Rossella Spinosa, Gabrio Taglietti, Riccardo Vaglini, Massimiliano Viel
a cura di Sergio Armaroli

M4A – MADE4ART | Spazio, comunicazione e servizi per l’arte e la cultura
di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni
Via Voghera 14 – ingresso da Via Cerano, 20144 Milano
18 – 22 marzo 2016 | Inaugurazione venerdì 18 marzo, ore 15
Venerdì – martedì, ore 15 – 19 | Ingresso libero
www.made4art.it, info@made4art.it, t. +39.02.39813872
Catalogo disponibile in sede e scaricabile gratuitamente dal sito di Made4Art

In collaborazione con Festival 5 Giornate – Milano: Cinque Giornate per la Nuova Musica
www.centromusicacontemporanea.it

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“TALE E QUALE… A ME!” L’ATTESO RITORNO A TEATRO DI GABRIELE CIRILLI. A Milano dal 5 gennaio 2015 al Teatro della Luna

Il racconto delle tradizioni familiari (la cucina del Sud, il Natale, i parenti), la gavetta a Roma e i primi lavori a Milano, la vita quotidiana in una grande città che fa apprezzare il ritorno in provincia, nella casa dei genitori dove ogni ricordo è legato a piatti, aromi e rumori che provengono da una cucina dove la madre si aggira affaccendata; le donne della sua vita, la madre innanzitutto, ma anche la moglie naturalmente, cui dedica una romantica lettera d’amore, e perfino la suocera, cui deve – incredibile! – una parte del suo successo.

Sono solo alcuni dei momenti del nuovo spettacolo teatrale “Tale e quale..a me!”, che vedrà impegnato Gabriele Cirilli da dicembre, subito dopo la fine dell’esperienza televisiva di grande successo come ospite fisso di “Tale e Quale Show”; Cirilli ha scelto le Marche per la residenza di allestimento al Teatro Apollo di Mogliano (MC) e per l’anteprima nazionale del 3 gennaio al Teatro La Fenice di Senigallia (AN). Il tour prenderà quindi il via ufficialmente al Teatro della Luna di Milano il 5 gennaio.

Secondo la teoria dei “7 Sosia”, per ognuno di noi, nel mondo, esisterebbero 7 “doppioni”, 7 uomini o donne tali e quali a noi. “Ehi, ma tu sei tale e quale al mio benzinaio!”, “…al mio parrucchiere!”, “…alla mia vicina!”, “…a quel cantante… come si chiama? …dai quello famoso…”: siamo tutti destinati al “tale e quale”, ma se esiste una regola, ci sarà di sicuro anche l’eccezione? Esisteranno casi del tutto unici e singolari, persone i cui tratti somatici e un peculiare trasformismo di espressioni si coniugano insieme in maniera così imprevedibile da sfuggire alla statistica, tanto da risultare tali e quali… soltanto a se stessi? È la domanda che si pone Gabriele Cirilli in apertura dello spettacolo, avventurandosi così in un percorso a ritroso attraverso la sua carriera, fatto di ricordi, profumi, musica: tra comicità esilarante, commedia degli equivoci e cabaret, Cirilli – che sembrava un predestinato al “tale e quale” – affronta così il palcoscenico con disinvoltura e leggerezza, in un tuffo nel passato, tra racconti di vita vissuta ed episodi che toccano le corde dell’anima e rimangono impressi nella memoria degli spettatori. Uno spettacolo nuovo, dinamico, in cui Gabriele Cirilli porta in scena insieme a lui tanti personaggi che fanno parte della sua vita personale e artistica e prendono corpo all’interno di una drammaturgia lineare, tra monologhi, flashback e racconti che strizzano l’occhio al Varietà con la “V” maiuscola, il varietà d’altri tempi: i rapporti con la famiglia, con i parenti, con i luoghi della giovinezza, con la grande città, con le tradizioni. Sono finestre sulla quotidianità rilette con spirito dissacrante, ma al tempo stesso poetico e attuale, quelle che permettono a Cirilli di cimentarsi con una prova d’attore completa e poliedrica da mattatore della risata, in cui, attraverso il ritorno al passato, esprime la sua maturità artistica facendo vivere ogni volta un personaggio diverso da sé.

Gabriele Cirilli ha avuto la fortuna di crescere nel mestiere di attore dai più grandi artisti del mondo del teatro e del cinema italiano, imparando con determinazione e umiltà. Inizia la sua formazione al Laboratorio di Esercitazioni Sceniche di Roma diretto da Gigi Proietti; da lì prendono il via molteplici esperienze e collaborazioni nel mondo del teatro, del cinema e della fiction tv, che apprezzano le sue doti di attore (tra grandi classici e comicità), insieme a nomi prestigiosi, pietre miliari come Flavio Bucci, Piera Degli Esposti, Lina Sastri, Michele Placido, Lino Banfi, Paolo Villaggio, Nino Manfredi, Alberto Sordi, ma anche tante giovani promesse. Scrive insieme ad autori storici come Vincenzo Cerami e ha la fortuna di lavorare con premi Oscar come Nicola Piovani. Nei suoi spettacoli è diretto da nomi come Ugo Gregoretti, Antonio Calenda e Pietro Garinei, che, nel 2003, gli apre le porte del Sistina di Roma: dal tempio del teatro musicale italiano, i suoi spettacoli prendono il via attraversando tutta l’Italia in un consenso unanime di applausi e di critica. In TV, vince due Telegatti e un Oscar della TV per ZELIG, nelle edizioni condotte da Claudio Bisio e Michelle Hunziker e dallo stesso Bisio con Vanessa Incontrada. Il suo percorso artistico è costellato inoltre di esperienze come doppiatore, ospite fisso in trasmissioni radiofoniche e scrittore per Mondadori.

“Sapersi spogliare e abbandonare l’io alle metamorfosi conduce all’immortalità.” 

(Herman Hesse)

E.M.A. Produzioni

presenta

Gabriele CIRILLI in

TALE E QUALE… A ME!

di Gabriele Cirilli, Maria De Luca, Giorgio Ganzerli, Carlo Negri, Giovanni Tamborrino 

Chitarra Lorenzo Carancini – Scene e costumi Carla Accoramboni 

Direzione tecnica Alessandro Pianesi per Hip-Notica

Amministrazione e consulenza Marco Campoli, Luigi Tobaldi, Rosa Silvestri 

Regia Andrea Palotto 

Produzione esecutiva Vincenzo Fazio

TOUR 

20 dicembre 2014, Teatro Apollo Mogliano (MC) Residenza di allestimento 

3 gennaio 2015, Teatro La Fenice Senigallia (AN) Anteprima nazionale 

5 gennaio 2015, Teatro della Luna Milano Debutto nazionale 

10 gennaio 2015, Teatro Politeama Lecce

23 gennaio 2015, UCC Teatro Varese

24 gennaio Teatro del Viale Castelleone (CR)

14 marzo 2015, Cineteatro Don Bosco Tolentino (MC)

27 marzo 2015, Teatro Lyrick Assisi (PG)

31 marzo – 2 aprile 2015, Teatro Zappalà Palermo

www.gabrielecirilli.it

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