1

Gressoney, tradizione walser ai piedi del Monte Rosa

 Tradizione walser e impianti moderni. Qui si scia ai piedi del Monte Rosa, guardando all’orizzonte il Monte Bianco e il Cervino. E per il doposci il Gressoney Sport Haus, 5.000 mq coperti e riscaldati dove rilassarsi tra sauna, bagno turco, idromassaggio e cinema.  D’estate spazio ad escursioni e passeggiate a piedi, in moutain bike o a cavallo verso il vicino parco Gover che offre suggestivi scorci sul monte Rosa o escursioni più impegnative in quota. Gressoney infine è punto di partenza privilegiato per escursioni alpinistiche e traversate, ad iniziare dall’Alta Via 1 della Valle d’Aosta che collega Saint Jean a Courmayeur.

Gressoney Saint Jean gode di una delle posizioni più invidiabili della valle con una vista mozzafiato sul ghiacciaio del Lyskamm e sulle maestose pareti sud del massiccio del Rosa a sua volta riflesse nelle acque di smeraldo liquido del lago Gover, a pochi minuti dal centro.  L’elegante villaggio alpino, scrigno della cultura walser, fin da subito ha goduto della ribalta internazionale tanto che, nel 1894, la regina Margherita vi fece costruire un castello immerso nel bosco, il Castello Savoia, tutt’oggi visitabile che sembra uscire direttamente dal libro delle fate e incanta per i suoi interni e il giardino botanico particolarmente curato. Il villaggio si affaccia sul ghiacciaio del Lyskamm e sull’imponente massiccio del Monte Rosa a sua volta riflesso nelle acque di smeraldo liquido del Lago Gover, a pochi minuti dal centro. Gressoney Saint Jean è una località raccolta, intima, particolarmente adatta alle famiglie che possono godersi l’intera giornata sulla neve mantenendo la situazione “sotto controllo”. Qui si scia su sette piste (tre blu, tre rosse e una nera) per 13 km circa e non mancano le sfide anche per gli sciatori più esperti.  Qui infatti ci si può divertire sulla pista nera dedicata a Leonardo David, il campione azzurro proveniente da queste valli e scomparso nel 1985.  Il percorso si snoda sui pendii del Weissmatten ed è stato eletto più volte come miglior pista d’Italia. La pista Leonardo David Special, aperta anche in notturna, garantisce adrenalina ed emozioni grazie ai continui cambi di ritmo, alle forti pendenze e alle condizioni di innevamento sempre perfette. Gli sciatori più esperti l’hanno spesso definita una pista di altri temi perché richiede un certo grado di impegno e non offre semplici scorciatoie. L’ideale è provarla al mattino quando neve tiene e, soprattutto, le gambe reggono ancora.

A portata di navetta si possono poi raggiungere i collegamenti con il comprensorio MonteRosa Sky (a cui appartiene anche Gressoney Saint Jean) e i suoi 180 km di piste.  Iniziare da Gressoney – La Trinitè è il cuore del maxi comprensorio del Monterosa Ski e ai suoi 180 km di piste comprese in un solo ski pass grazie al suo collegamento con Champoluc, Alagna, il Gabiet e punta Jolanda. Dalla Valle di Gressoney, attraverso il Passo dei Salati, si raggiunge sci ai piedi la Valsesia, mentre dal Colle Bettaforca ci si collega con la Val d’Ayas.  Un’esperienza particolarmente adrenalinica è quella di salire a oltre 4.000 metri con l’elicottero e scendere fino a valle in fuori pista. Per helisky e freeride è bene rivolgersi alle guide alpine (tel. 0125.366280 – 349.4320563) .  Gressoney – La Trinitè  offre 34 km di piste, di cui la maggior parte intermedie, servite da 11 impianti e snowpark da brivido. Se si comprende la frazione Stafal, poco più in su a 1818 metri, i km di percorsi tracciati aumento sensibilmente, la località è peraltro il punto di congiunzione tra gli impianti di Champoluc e quelli di Gressoney.  In tutto la ski area offre: 6 piste blu, 15 rosse e tre nere. Particolarmente suggestivo e leggermente meno affollato rispetto ai percorsi più tradizionali è il versante di Punta Iolanda dove si può sciare immersi nei boschi.  Per gli amanti del fuoripista e dello sci-alpinismo, la porta di accesso al paradiso della “powder” è Stafal. Da qui infatti si possono essere raggiunti i percorsi più entusiasmanti di fuoripista e di sci-alpinismo che raggiungono il Monte Rosa, fino ai 4459 metri della Punta Gnifetti e alla capanna regina Margherita, il rifugio più alto d’Europa. Dai 3275 metri raggiunti con l’impianto Salati- Indren: qui le alternative per scendere in neve fresca sono molteplici. Da Punta Indren si può scendere verso Stafal o risalendo per quasi 300 metri anche verso Alagna per i freerider più esperti. Tra i “must” del fuori pista della località anche Canalino dell’Aquila, la Valle Perduta, la Piramide Vincent, la Punta Giordani, la Punta Vittoria e il canale della Malfatta.




Il benessere sale in quota al Posta Zirm di Corvara

Dolomiti, sport all’aria aperta, relax e una completa remise en form, per chi vuole, senza rinunciare al gusto. L’Hotel Posta Zirm di Corvara (+39 0471 836 175) apre le porte a un paradiso del benessere anche vegano nel pieno rispetto delle tradizioni ladine. Qui l’ospitalità è di casa da quattro generazioni: l’Hotel Posta Zirm si tramanda di generazione in generazione dal 1908, quando Franz Kostner (sì…proprio quei Kostner …) aprì una locanda nella stazione di posta, per poi promuovere il turismo nell’Alta Badia con la costruzione del primo impianto di risalita fune del Paese, quello del Col Alt, ancora oggi a tre passi dall’hotel e punto di partenza (insieme al Boè a cinque minuti a piedi dalla hall dell’hotel) per i magnifici scorci e le adrenaliniche discese del SellaRonda. Innovazione e tradizione sono ancora oggi alla base della gestione dell’Hotel Posta Zirm, oggi in mano a Franz e Silvia Kostner.

Posta Zirm IngressoPosta Zirm nel turismo da oltre cent'anni

 

Un binomio che non rinuncia allo stile alpino, seppure alleggerito con ambienti luminosi ed eleganti e neppure alla sua storia centenaria con le foto in bella mostra nella hall che ripercorrono i Kostner avvicendatesi nella struttura, ma si apre anche alle novità soprattutto per quanto riguarda il benessere e, soprattutto, l’idea di un benessere a contatto con la natura.

Hotel Posta ZirmPosta Zirm Hotel_LobbyPosta Zirm Hotel_Library Franz Kostner

Il Posta Zirm Hotel  infatti è tra le poche strutture in Italia (e la sola in Val Badia) a offrire un menù a cinque portate che variano quotidianamente per due settimane. Gli altri clienti possono scegliere le portate preferite tra menù di cinque portate di specialità di tradizione ladina o internazionali. Prodotti a km zero, provenienti da un commercio sostenibile e metodi di cottura sani che esaltano i sapori senza eccedere in grassi e zuccheri sono i mantra della cucina. La struttura poi è la sola in Italia a proporre settimane e long week end basenfasten, metodo salutistico ideato da Sabine Wracker che porta in tavola solo alimenti basici. Il regime alimentare di Wracker, che si può seguire anche al Posta Zirm, si basa sul consumo di frutta e verdura senza rinunciare al gusto, aiuta a ripensare la dieta quotidiana oltre a migliorare le abitudini alimentari e, ovviamente, a perdere qualche kg in eccesso. Una vacanza, in un ambiente accogliente e rilassante, può essere il momento giusto per avviare un percorso di salute e benessere senza eccessivi sacrifici (anche perché la brigata del Posta Zirm è in grado di portare a tavola piatti che esaltano ogni sapore, anche i più semplici). Scelte coraggiose per un hotel famigliare che non ha comunque perso le sue radici pur rinnovandosi in nuovi percorsi all’insegna del benessere.

Posta Zirm Cucina VeganPosta Zirm Cucina TiramisùPosta Zirm Cucina Benvenuto

“Ho provato ogni singola ricetta prima di proporla in menù. Sono stata anche io a lungo vegana, sperimentando in prima persona le difficoltà di trovare proposte menù adeguate che abbinassero prodotti vegan alla tradizione e al gusto. Spesso la cucina vegana viene associata a un’idea di alimentazione noiosa e povera di sapori, qui facciamo scoprire  un mondo fatto di gusto e di  varietà di alimenti” racconta Silvia Kostner che si dice sicura che “quello vegan è uno stile di vita non una moda passeggera e per questo occorre una cura, raffinatezza e dedizione speciale anche nei confronti degli ospiti vegani”. Per dire ricette come quelle della zucca di farro verde con foglie di rucola croccante, i ravioli fatti in casa ripieni di costa bieta su ragù di zucchine all’olio d’oliva e formaggio vegano e gli hamburger di broccoli e patate alla griglia con asparagi thai all’olio di oliva e fette di pomodori al forno, sembrano tutt’altro che noiose … niente a che vedere con i tristi hamburger di tofu che spesso sono la sola alternativa proposta all’ospite vegano anche in strutture qualificate.

Posta-Zirm-Hotel_Wellness-FarmHotel Posta Zirm piscinaHotel Posta Zirm Spa Relax 2

All’etica vegana è ispirata anche la spa, fiore all’occhiello del Posta, 1000 metri quadrati di spazi morbidi, luci soffuse, saune, acqua e bagni di vapore,  improntati al Feng Shui e una piscina immensa dove distendersi quando il sole è calata e le piste chiudono, ammirando il tramonto sulle montagne. Gli ambienti della Wellness-Farm sono stati sviluppati partendo dai cinque elementi ciclici dell’energia (fuoco, acqua, legno, metallo e terra) per regalare all’ospite un momento di pace,  calore e soprattutto silenzio, il lusso più estremo, dove potersi coccolare al termine di una giornata sulle piste da sci o in montagna. L’idea alla base di questi spazi è quella che, ad ogni aspetto dell’energia corrispondano particolari cicli di trattamento,: il fuoco è abbinato al rilassamento, l’acqua al rafforzamento, il legno alla stimolazione, il metallo al riequilibrio, la terra, infine, al ciclo completo. La spa offre rituali Mei basati su aromaterapia, prodotti erboristici e movimenti studiati per alleviare lo stress e recuperare l’energia, oltre a trattamenti Metodo Lnd per debellare i dolori col movimento e senza fare ricorso ai farmaci. Da non perdere il Mei rituale “Albero della Vita”, un trattamento che elimina le tossine, regola le difese immunitarie e interviene nel metabolismo corporeo, stimolando il drenaggio dei liquidi per purificare il corpo e ritrovare l’energia attraverso il disegno sul corpo del proprio albero vitale che segue il flusso della linfa e dei meridiani energetici.

Posta zirm Hotel camereHotel Posta Zirm camera

 

Dal 18 marzo fino a fine stagione l’Hotel Posta Zirm di Corvara offre sette notti al prezzo di sei a chi sceglie Corvara per la settimana bianca che, grazie all’iniziativa Dolomiti Super Sun avrà poi anche sconti speciali per skipass, lezioni di sci e noleggio di attrezzature sportive. E per chi non ha a disposizione un’intera settimana di vacanza, il l’Hotel Posta Zirm propone il pacchetto Sci & Sole, valido dal 18 al 23 marzo, che prevede 4 giorni al prezzo di 3.

Hotel Posta Zirm la storia di famiglia

 

Hotel Posta Zirm Spa RelaxSe il Posta Zirm è nel cuore di Corvara, la stessa Corvara è poi al centro del Dolomiti Superski, un posto ideale dove trascorrere, potendo, sette giorni completamene staccati dal resto del mondo  Corvara è la porta di accesso privilegiata al comprensorio da 1200 km di piste che permettono di esplorare gli angoli più scenografici delle Dolomiti, lasciandosi scivolare su piste per ogni livello e godendo dei paesaggi mozzafiato.

Posta Zirm CorvaraPosta Zirm Corvara 2

Se poi allo sport si preferisce la buona forchetta, l’Alta Badia è l’Eldorado dei “foodies” con tra ristoranti stellati e baite glamour all’insegna delle bollicine e del pesce fresco. Da non perdere la Roda dles Saus, una settimana all’insegna dei sapori ladini nei rifugi dello Skitour La Crusc a partire dall’11 marzo e, per tutti gli amanti dello sci, del vino e delle Dolomiti gli appuntamenti con i Sommelier in pista (22 febbraio, 1, 15 e 22 marzo a 28 euro): si scia sulle leggendarie piste dell’Alta Badia, accompagnati da un maestro e poi tappa in tre diverse ütie, baite, per scoprire i segreti dei vini più pregiati dell’Alto Adige.

Posta Zirm Col Alt

Posta Zirm Hotel Paesaggio dalla camera




Pila, natura e sport a un passo da Aosta

A #Pila si scia tra i giganti, con la vista che si perde sulle leggendarie cime di oltre 3mila metri che si vendono all’orizzonte: dal Cervino al Monte Bianco fino al Monte Rosa e al Grand Combin. Giunti in vetta, a un passo dal cielo, si domina la Valle: su un versante è arroccata Pila e sull’altro Cogne, nel cuore del Parco del Gran Paradiso ed Eden per lo sci di fondo. Il progetto è quello di collegare con gli impianti le due località, nel frattempo si può comunque godere di un paesaggio alpino incomparabile: si è circondati a 360° da cime leggendarie a una manciata di minuti da Aosta. Chiusi gli impianti, Pila si trasforma in un paesaggio incantato, solo boschi, neve e silenzio e un mondo antico sospeso tra le luci delle stelle e, a valle, le luci del capoluogo.

Pila sci

Il bello di Pila infatti è quello di venire catapultati, in meno di venti minuti di impianti, dal parcheggio di Aosta all’incanto innevato di questa piccola frazione circondata dai boschi. Niente tornanti, code limitate e limitata necessità di montare e smontare catene. E per chi non guida Autostradale e Flixbus offrono un servizio a bordo pista per pochi euro. La vacanza, senza stress, inizia meglio. Per questo la destinazione è tra quelle preferite in inverno per una domenica sulla neve tanto più che, rispetto ad altre località, Pila gode di una posizione maggiormente riparata dal vento, ma trascorrerci qualche giorno in più è anche meglio, soprattutto per chi cerca sport, natura  e relax.

Pila Hotel La Chance

 

Un buon punto di appoggio è l’Hotel La Chance, a pochi minuti dall’arrivo degli impianti, offre camere ampie e attente ai dettagli, una cucina curata e la sola Spa (con vista Monte Bianco!) della località. E se si sente la mancanza di cinema, negozi, musei o teatri la piccola Roma in formato alpino, Aosta, è a pochi minuti di funivia, con qualche km in più si possono raggiungere anche i castelli valdostani di Fénis, Verrés, Nus, Sarre, Sarriod de la Tour, Saint Pierre e l’imponente Forte di Bard.

Sci a Pila

Settanta km di piste battute ogni sera dai gattisti e con innevamento garantito (anche se quest’anno apre non ce ne sia bisogno), due scuole per imparare o migliorare la tecnica (170 maestri!) e sentieri da percorrere con le ciaspole ai piedi, magari accompagnati da una guida naturalistica (il giovedì l’escursione è gratuita per gli ospiti delle strutture turistiche) per scoprire le peculiarità del territorio.

Pila tramontoLe cime di PilaPila 1

E per ritrovare le forze? un piatto di selvaggina, meglio ancora lo stinco (soprattutto se si è in compagnia viste le dimensioni epiche del piatto)  o di pasta fatta in casa allo #Yeti, all’arrivo della telecabina, è l’ideale, magari accompagnato da un bicchiere valdostano doc (tra l’altro Gamay, Fumin o Torrette o Inferno): la struttura infatti ripone una particolare attenzione nella valorizzazione dei vitigni autoctoni grazie anche alla passione di Katia Albanese, presidente del Consorzio Turistico “Espace de Pila”. Per una serata diversa si può salire in quota con il gatto delle nevi accomodandosi nella sua cabina chiusa, per raggiungere le baite dove cenare con i piatti originali della cucina tradizionale valdostana.

Pila Yeti 1Pila Yeti 2Pila Yeti 3

Se poi si sceglie di andare a Pila dal 22 al 28 gennaio, in occasione della sesta edizione di I Light Pila, alle donne che soggiornano per almeno 4 notti verrà regalata l’intera giornata del 27 gennaio (hotel, skipass e iscrizione all’evento). La fiaccolata di solidarietà a luci led di#ILightPila, giunta ormai alla sua sesta edizione, raccoglie fondi a favore della fondazione Susan G. Komen Italia per la lotta al tumore al seno con un evento unico: una notte di festa e una manifestazione suggestiva che illumina l’intera valle di rosa.

ILightPila




Alagna tra powder e tappe golose

Appartata, schiva, eppure modernissima. Perché oltre le case walser, appartenenti a un altro secolo, di Pedemente e Ronco, oltre le chiesette affrescate e il profumo di legna e polenta, spuntano coloratissime tribù di giovani a caccia della neve perfetta. Non c’è nulla di più emozionante che sfiorare la leggendaria “powder”, quel mare di neve candida e leggera come la cipria sulla quale sembra di galleggiare. Alagna Valsesia è la meta di stagione, antica nel paesaggio e ospitalissima sui suoi sentieri, perché è questa la capitale del freeride, calamita irresistibile per nugoli di sciatori provenienti da tutto il mondo  che ogni inverno salgono quassù, a cercare emozioni in neve fresca. Soli, nel bianco. Lasciando che gli altri sportivi (meno avvezzi al wild) si godano in i collegamenti con Gressoney e Champoluc, per oltre 180 km complessivi di piste, che fanno del MonteRosa Ski uno dei più grandi comprensori del Paese. Il sogno è in vetta, sul massiccio del Rosa, per segnare per primi il manto intatto, alle prime luci del giorno. 

Oggi solo pochi temerari arrivano a un passo dal cielo grazie all’heliski o alle pelli di foca dello sci d’alpinismo ma, quanto prima, il giro del Massiccio potrebbe essere effettuato attraverso gli impianti, collegando quelli del Cervino (Valtournenche, Cervinia e Zermatt) a quelli del Monte Rosa (Alagna, Champoluc e Gressoney-La Trinité). Il progetto è allo studio. Meglio quindi affrettarsi per godere degli spazi immensi di queste montagne lontano dalle folle.  Anche per chi preferisce rimanere sui sentieri tracciati di Alagna, le alternative non mancano vista la buona proporzione tra piste facili e più impegnative compresa la leggendaria Olen, una nera di 4km che scende da 2880 metri fino a 2050.  Sono infatti sette le piste battute tra i 1212 e i 2971 metri ai piedi del Monte Rosa dove trascorrere un’intensa giornata di sport all’aria aperta.

La località è ideale per trascorrere una vacanza sportiva e godersi i momenti di relax nella tradizionale ospitalità della valle dove ristoranti e hotel sono in molti casi tramandati di generazione in generazione. Vecchi fienili o antiche case walser che hanno conservato nel tempo spazi e materiali, legno e pietra. Un après ski o un aperitivo all’An Bacher Wi (0163 91301) dove si può scegliere tra oltre trecento etichette guidati, eventualmente, dall’esperienza del proprietario e una polentina con la marmellata i mirtilli di Mirella Pasticceria e Camere (0163 92286), proprio sotto gli impianti di risalita, sono il giusto premio per una giornata all’insegna dello sport. Per qualcosa di più sostanzioso, il calore, l’allegria e il carré di agnello del ristorante Unione (0163 922930) allinterno del teatro ottocentesco di Alagna, rendono la giornata indimenticabile.

Alagna è stata portata alla ribalta internazionale vent’anni fa, da un gruppo di registi e nomadi a caccia di neve fresca dove poter filmare adrenaliniche acrobazie: nel 1994 i documentari Toast e Teamzero hanno trasformato Alagna e le sue vette tra le mete più ricercate dell’arco alpino. Oggi, a vent’anni dall’uscita dei documentari Alagna si trasforma in inverno, che qui inizia relativamente presto, nella capitale del freeride, ma si può anche scegliere di andare per ciaspole o dedicarsi allo sci di fondo (Centro Sci di Fondo La Marmotta Rosa di Riva Valdobbia), praticare l’arrampicata sulle cascate di ghiaccio, guidare auto e kart sulle piste ghiacciate (Ice Rosa Rink 348 2662869) e organizzare la circumnavigazione del Monte Rosa, che con i sui 4634 metri sfiora il cielo, con guide alpine ed heliski (per informazioni: Guide Alpine 0163 91310; 340 5835738).

Già  nello slogan della località, Alagna ha deciso di rimanere concentrata sul freeride, lo sci fuoripista adottando il titolo“Freeride Paradise” attribuito dalla testata Usa “Powder” . E, in effetti, nel cuore della Valsesia, la scelta per lo sci fuoripista non manca ed è dedicata agli sciatori di almeno medio livello, anche se gli esperti consigliano sempre di muoversi con delle guide per praticare il freeride, almeno per un primo approccio con la località. Discese molto lunghe e piuttosto impegnative caratterizzano l’area. Da Punta Indren a quota 3.275 parte un pistone non battuto, un classico della Valsesia su cui cimentarsi. Da Passo dei Salati, scendendo verso Alagna, si può percorrere fuoripista nel vallone d’Olen, ampi pendii con un dislivello di mille metri. Tra i percorsi più “gettonati” anche particolare la Balma, otto km di pura adrenalina che collegano il vecchio impianto di Indren al borgo lungo il vallone del Bors. Dal ghiacciacio dell’Indren, da cui lo sguardo può spaziare sui laghi e su tutta la catena delle Alpi, sono possibili diversi itinerari in fuori pista sia sl versante di Gressoney che su quello di Alagna on oltre due mila metri di dislivello di adrenalina da percorrere sci ai piedi. Altre alternative del freeride paradise sono la Valle SalzaCanale dell’AquilaValle BorsBalmaValle del LysPunta Vittoria Malfatta.

Gli impianti di risalita partono a valle, a 1212 metri, da Alagna dove la cabinovia Pianalunga porta fino a 2046 metri da cui, con la funivia Pianalunga-Cimalegna-Salati si può salire fino a 2980 metri. Con la stagione 2017-2018 sarà poi inaugurata anche una nuova seggiovia quadriposto che porta da Cimalegna a 2650 fino al passo dei Salati a quota 3030. Oltre che ad accelerare il passaggio verso la Valle d’Aosta l’impianto permetterà l’apertura delle due piste Cimalegna e Bodwich anche durante le festività e i fine settimana, quando spesso rimanevano    chiuse per via della coda che si creava alla partenza della funivia Pianalunga-Passo dei Salati.




Prima neve a prezzi da non perdere. Dove sciare con lo sconto

È tempo di preparare gli sci. In alta quota ha iniziato a nevicare copiosamente e gli impianti potrebbero persino anticipare l’inizio della stagione di qualche settimana. Per di più sciare tra novembre e dicembre offre grandi vantaggi: con l’apertura degli impianti le località montane offrono occasioni da cogliere al volo per  ricaricarsi prima del tour de force di Natale. Scenari incantati, poche file e, si spera, tanta tanta tanta neve.  E, soprattutto, sconti particolarmente allettanti. Se poi si prevede di sciare un’intera stagione, cinque mesi ininterrotti Saas Fee, noto anche come villaggio dei ghiacciai perché circondato da 13 cime che superano i 4mila metri,  propone uno skipass stagionale a un prezzo imbattibile:  233 franchi, ovvero 205 euro circa.

 Proprio in questo periodo si concentrano infatti le migliori promozioni per una vacanza in montagna prima di Natale e l’atmosfera è magica tra mercatini e feste tradizionali in occasione dell’Avvento. A Splügen-Tambo, soleggiato comprensorio al confine con la Valtellina, addirittura per il Ponte dell’Immacolata (8,9,10 dicembre) si scia gratis. Un’occasione da non perdere per godere della natura incontaminata, dei romantici paesini arroccati in montagna e dei piaci della buona tavola, oltre che di piste da sci preparate a regola d’arte. Il comprensorio offre 30 km di piste di cui 8 eventualmente innevate con neve artificiale.  Per il ponte dell’Immaccolata si scia gratis anche a Leukerbad, la più grande stazione termale dell’arco alpino: prenotando le terme o una struttura della destinazione lo skipass è in regalo.

Se poi si volesse iniziare ancora prima a indossare gli scarponi, il Tirolo e i suoi cinque ghiacciai sopra i 3mila metri sono una destinazione perfetta: il “festaiolo” Kaunertal; Sölden che evoca le atmosfere di James Bond; Hintertux; Stubai, il più grande comprensorio sciistico su ghiacciaio con 26 impianti di risalita e 64 chilometri di piste e il romantico Pitztal dove si può aspettare il tramonto a 3440 metri. E per la sera Innsbruck con le luci dei 170.500 cristalli Swarovski che illuminano l’albero di Natale, le 200 bancarelle dei tradizionali mercatini presenti in centro città, i ristoranti e le tradizioni dell’Avvento, è a portata di macchina o di autobus. Nella capitale delle Alpi poi, fino all’Epifania, si può cogliere l’occasione per un rilassante week end lungo tra neve e shopping con 164 euro per due pernottamenti.

Ecco alcune idee di quelle cogliere al volo appena aprono gli impianti.

UN GIORNO IN OMAGGIO Dolomiti Superstar: qui la formula magica dal 25 novembre al 23 dicembre nelle 12 località sciistiche del Dolomiti Superski è il 4 = 3 e comprende una giornata di soggiorno e di sci in omaggio su 4 giorni.  Al Bad Moos Dolomites Spa Resort di Sesto, incastonato nella verde Val Fiscalina, ad esempio, il “Dolomiti Super Première” con 4 notti e 4 giorni di skipass in mezza pensione, il pass per i mezzi pubblici e l’uso delle Spa Termesane parte da 594 euro a persona, mentre i non sciatori spendono 387 euro. Gli impianti della Croda Rossa si trovano appena fuori dall’hotel. Ma il divertimento continua. Con un unico skipass infatti si scia per l’intero comprensorio sciistico Tre Cime Dolomiti, 5 aeree per 90 km di piste o, volendo, con lo Ski Pustertal Express, si può raggiungere Plan de Corones.
In Val Senales, invece, fino al 22 dicembre una “toccata e fuga” di cinque pernottamenti con quattro giorni di skipass e noleggio sci parte da 311 euro in mezza pensione (al Natur-Aktiv Hotel Rainhof). Il comprensorio internazionale Breuil-Cervinia Valtournanche-Zermatt offre infine sette giorni al prezzi di sei, dall’hotel alla scuola di sci.

SKIPASS INCLUSO In Valtellina lo skipass è incluso nelle strutture aderenti all’iniziativa. Per chi sceglie Livigno e soggiorna almeno quattro notti in hotel o sette in appartamento, fino al 22 dicembre, lo skipass è in omaggio. Skipass gratis anche a Santa Caterina, nel cuore del parco nazionale dello Stelvio, se si prenota un soggiorno di almeno 4 notti in hotel in mezza pensione. E si può sciare anche a Bormio e a San Colombano. I tre giorni di Sant’Ambrio (7-10 dicembre) in mezza pensione all’Hotel Sport di Santa Caterina, a pochi metri dagli impianti, in mezza pensione e skipass incluso, costano 210 euro mentre se si riesce a ritagliarsi spazio per un ponte lungo cinque giorni (5-10 dicembre) costano 370 euro: cucina valtellinese doc, stanze e luminose e ambiente alpino assicurano un break prenatalizio che ritempra dalle fatiche del lavoro. Dal 10 al 23 dicembre pi conviene anche di più: : 5 giorni di mezza pensione e 4 giorni di skipass costano 300,00,  7 giorni di mezza pensione e 6 giorni di skipass 415, euro.
Anche il Wellnessresort Alpenschlossl & Linderhof di Cadipietra, in val Aurina, a 50 metri dagli impianti del Klausberg (comprensorio dello Skiworld Ahrntal/Valle Aurina con 23 impianti di risalita e 73 km di piste)offre lo skipass in regalo anche per soggiorni di soli 4 notti fino al 23 dicembre (quattro pernottamenti in premium all inclusive e 3 giorni di Skipass partono da 596 euro a persona). Qui, dopo una giornata di sport, ci si rilassa in oltre 3.000 mq di benessere.

PROMOZIONI DA NON PERDERE Svizzera Turismo e Engadin St. Moritz propongono, “Sant’Ambrogio a St. Moritz” con offerte da prendere a volo per invogliare gli ospiti dell’area milanese a scoprire l’Engadina, i suoi 350 km di piste baciati dal sole, i laghi e la natura incontaminata, il glamour di St Moritz e i tradizionali villaggi con le case decorate a sgraffito. Per chi vuole regalarsi un soggiorno davvero unico dove il comfort moderno incontra e il fascino di epoche passate, dal 7 al 19 dicembre ad esempio, l’indirizzo è quello del Grand Hotel Kronenhof di Pontresina, quasi un palazzo reale di 170 anni con vista sul ghiacciaio, sontuosi saloni affrescati e una zona spa di 2mila mq. Qui, dove soggiornavano reali e aristocratici, un soggiorno di due notti in mezza pensione, con skipass incluso, per due persone costa 900 euro. Nel vicino Hotel Schloss sempre a Pontresina, castello di fine ‘800 con una spa di 900 metri quadrati e dalle cui vetrate si ammira un panorama unico sulla Val Roseg, una coppia spende 600 euro le tre notti del ponte Sant’Ambrogio (7-10 dicembre) in mezza pensione, mentre lo skipass può essere acquistato a 36 euro al giorno, la metà del prezzo abituale con l’offerta “hotel+skipass” proposta fino a fine stagione da cento hotel del territorio.




Zermatt, regina delle nevi

Racchiusa al centro di ben 38 cime sopra i 4mila metri (praticamente il 33% di tutte le cime sopra i 4mila metri delle Alpi), Zermatt (1616 metri) è la regina delle nevi del Canton Vallese. D’inverno Zermatt è un sogno per tutti gli sciatori, dai principianti agli amanti del free ride, ma anche d’estate Zermatt è una destinazione da non perdere grazie ai 70 km di sentieri escursionistici tra boschi e pascoli e che offrono scenari particolarmente incantanti sulle cime.

Il villaggio alpino arroccato sul Monte Rosa e su cui domina il Matterhorn (ovvero il Monte Cervino per gli svizzeri) infatti è completamente pedonale e raggiungibile via treno o con romantiche carrozze, oltre che con meno suggestivi veicoli elettrici. Le macchine possono arrivare solo fino a Täsch, a 5 km da Zermat che poi è raggiungibile con un treno navetta della Matterhorn Gotthard Bahn ogni 20 minuti. 

Da non perdere, in qualsiasi stagione dell’anno, una tappa al Sunnegga un balcone sulla valle a 2.288 metri da cui si gode una impagabile vista sul Cervino, o meglio sul Matterhorn e raggiungibile in tre minuti dal centro del borgo grazie a un impianto di risalita sotterraneo, insomma una specie di metropolitana in quota che all’uscita lascia incantati a bocca aperta di fornite all’iconica forma del monte Cervino. Garantisce incredibili emozioni, in qualunque mese dell’anno, anche l’escursione a Gornergrat, a 3089 metri, risalendo la montagna con la ferrovia in cremagliera tra incomparabili scenari, piste, gallerie e muri di neve. Una gita che da sola vale il viaggio, anche per chi non scia. All’arrivo della funivia del Piccolo Cervino si può visitare il Palazzo di Ghiaccio, una serie di grotte scavate a 15 metri di profondità nel ghiacciaio.

L’offerta turistica di Zermatt è in grado di soddisfare qualsiasi desiderio per sportivi o meno sportivi: oltre alla prima traccia, alla discesa al chiaro di luna, all’heliski sul Monte Rosa (in teoria è possibile anche “circumnavigare il Monte Rosa, sci ai piedi, anche sul lato di Alagna grazie all’heliski e percorsi in free ride. È previsto un collegamento tra i due comprensori: Cervinia-Zermatt-Valtorunanche e Alagna-Champoluc e Gressoney), alle gite in slittino come alternativa allo sci, è prevista addirittura la possibilità di godersi gli ultimi raggi di sole che illuminano le vette intorno al villaggio alpino, gustando una fonduta in cabinovia. Per i più sportivi invece il comprensorio offre la possibilità di circuiti ad hoc come il “Matterhorn ski safari” silver o gold che, a seconda del circuito scelto, permette di percorrere tra 10mila e 12,5mila metri di dislivello in un giorno, senza mai utilizzare due volte lo stesso impianto. Si parte dal Rothorn, si prosegue attraverso Riffelberg, il ghiacciaio del Teodulo, Trockener Steg, il Matterhorn glacier paradise, Breuil-Cervinia, il Plateu Rosa e alla sera si ritorna a Zermatt passando per Stafelalp. E, soprattutto, soprattutto si scia circondati da uno scenario particolarmente suggestivo e protetti dall’ombra del Cervino e ai piedi, tra l’altro, del Monte Rosa.

Il “Matterhorn ski paradise”, ski area di Zermatt, garantisce una scelta di tracciati per tutti i livelli di sci grazie alle 26 piste blu, alle 76 rosse e alle 10 nere. E, per chi vuole godersi la giornata senza rischiare di essere travolti da chi predilige ritmi più “da gara”, il “Matterhorn ski paradise”“slow slopes”  offre la possibilità di “slow ski”. Le slow slopes sono situate nelle immediate vicinanze della zona sciistica dedicata ai principianti e sono nell’ordine la 5, la 6 e la 7 nel comprensorio di Rothorn, la 38 nel comprensorio di Gornergrat e la 56 nel comprensorio Matterhorn glacier paradise.

Da Zermatt si può scegliere di risalire verso il Sunnega Paradise e da lì proseguire per il Rothorn Paradise dove abbondano infinite piste rosse (come la 9 che poi prosegue in 11 e scende da quota 3100 fino a valle) e blu; o salire verso il Riffelberg e da lì al Gornergrat da cui si dipanano lunghissime piste, in prevalenza rosse, che offrono una vista suggestiva sul Cervino e sulla valle; o partire alla volta dello Scharzsee Paradise, dove si sviluppa il maggior numero di piste, e da lì, volendo, fino alla cima del Matterhor Glacier Paradise a 3883 metri. I tre comprensori di Zermatt sono tutti collegati sci ai piedi oltre che dallo ski bus elettrico. Non solo. Al momento il collegamento verso l’Italia (e Cervinia) è garantito sci ai piedi dal Matterhorn Glacier Paradise verso il Plateau Rosa (a 3480 metri) attraverso la pista 85 (rossa e blu), ma si prevede l’apertura di un impianto a fune che colleghi, prima o poi, le due cime. Una volta arrivati in vetta da non perdere la possibilità di scendere sul tracciato più alto del comprensorio e probabilmente uno dei più alti d’Europa: la Gobba di Rollin, a 3999 metri (raggiungibile da due skilift), da cui volendo ci si può tuffare in un percorso vertiginoso per 2200 metri di dislivello fino a Zermatt.

Oltre allo skipass internazionale che consente di sciare anche sulle due ski aree italiane (Breuil Cervina e Valtournanche), è possibile acquistare lo Snowpass Valais Unlimited per sciare in tutti i 2800 km di piste del Vallese. Chi poi non si volesse accontentare dell’offerta di Zermatt, con o senza le sue stazioni italiane (Cervinia e Valtournanche), piò scegliere tra ben 18 comprensori a pochi minuti d’auto.

 

 




Zucchero a Ischgl: blues e magia a 2400 metri

Debutta a 2400 metri di altezza la nuova tournée di Zucchero, il Black Cat World Tour, accompagnato da una band di 13 elementi tra cui Brian Auger, il chitarrista Kat Dyson, Queen Cora Dunhma alla batteria e il basso Polo Jones.  Il bluesman italiano,  lo scorso 30 aprile, ha incantano oltre 20mila spettatori giunti in Tirolo, a Ischgl, da ogni parte d’Europa per ascoltare il Top of the Mountain Closing Concert che chiude una delle più eccitanti stagioni sciistiche al mondo. Un’occasione in cui, come hanno recitato i lanci locali “la Dolce Vita” ha incontrato il rock di Ischgl dove il finale della stagione di sci si celebra con due giorni di party scatenati, après ski, dj session, band musicali per le strade del borgo e il mitico concerto che, nel corso degli anni, ha visto intervenire artisti come Robin Williams ed Elton John. Un luogo magico e un’atmosfera elettrizzante per un posto che, incredibilmente, nonostante la vicinanza ai confini italiani (Ischgl è a un’oretta e mezza da Innsbruck, a sua volta a un’ora dal Brennero) rimane ancora secreto al pubblico italiano.

Zucchero 1

Adelmo Fornaciari, in arte Zucchero, è il secondo cantante italiano, dopo Gianna Nannini nel 1999, a raggiungere le vette austriache per  celebrare la fine della stagione estiva di fronte a una platea internazionale di sciatori, sortivi e meno sportivi che ha ballato (spesso con gli scaroponi ai piedi)  e cantano per le oltre due ore di concerto dal palco di Idalp collocato nell’arena naturale Silvretta Arena, a 2320 metri di altezza, da cui si dipanano 240 km di piste. La splendida giornata di sole e l’incanto del Silvrette Arena circondata dalle cime innevata del comprensorio hanno reso l’occasione ancora più speciale.

Zucchero 2

“Avrei già dovuto esibirmi a Ischgl per il Top of the Mountains Closing Concert nel 2007, ma poi ho dovuto rinunciare (nell’occasione fu chiamata sul palco Mel C ndr) . E oggi, dieci anni dopo, recupero” racconta Zucchero nel corso della conferenza stampa che ha preceduto l’evento e che ha richiamato giornalisti da tutta Europa. L’artista si è poi detto entusiasta della località ospitante ma, a chi gli chiedeva della sua esperienza sci ai piedi, considerato che Ischl è tra le più belle e moderne località sciistiche europee (esiste persino una funivia a due piani) e, tra l’altro, anche tra le  più divertenti, ha risposto: “Ho provato a sciare solo una volta con Alberto Tomba, a Cortina, ed è stato una catastrofe. Già mi vedevo finire contro un albero. Non sono esattamente sportivo. E poi non capisco….in molte località diverse da Ischgl (qui gli skipass sono richiesti solo per salire dalla valle in vette e in Svizzera,  il comprensorio è infatti al confine tra Austria ed Engadina. Le code non si formano ndr) si sta in coda un’ora e poi si scende in cinque minuti…Non è per me”. Se, a quanto pare, Zucchero può vivere tranquillamente senza sci,  le tre cose senza cui invece l’artista non potrebbe vivere, secondo le sue stesse parole, sono “la musica, le donne e la tavola con gli amici“, tre elementi protagonisti, non a caso, nel repertorio di Zucchero.

Zucchero 3

L’artista ha proposto inizialmente alcuni brani del suo ultimo album “Black Cat”, tra cui una toccante “Hey Lord”, per poi passare ai grandi classici come “Baila Morena”, “Miserere” dedicata da Zucchero a Luciano Pavarotti, “Per colpa di chi”, “Diavolo in me”,”Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall’azione cattolica”, vero e propri inno generazionale per tutti quelli che negli Anni 80 erano adolescenti, fino a chiudere con “”Senza una Donna”. Voce calda e profonda, l’artista ha regalato pura magia al pubblico di Ischgl tra cui, nei momenti più emozionanti, spiccava persino una enorme bandiera italiana.

Zucchero 4

Un consiglio? Due: le tappe del Black Cat World Tour di Zucchero sono 150, sarebbe un vero peccato non  approfittarne. E poi, chiunque sia l’artista chiamato a dare il calcio di inizio alla stagione sciistica 2017/18 (negli anni Rihanna e Kate Perry…) ….meglio segnarsi la data del 25 novembre ed organizzarsi un week end (almeno) a Ischgl ….sarà indimenticabile.

Zucchero 5

Un buon indirizzo dove prenotare, nel caso, è l’Hotel Brigitte (Oberer Kirchenweg 3, 6561 Ischgl, Austria – +43 5444 5646), camere ampie e arredate con stile alpino,  ottima cucina, spa ampia e personale attento e amichevole. Ma soprattutto l’Hotel Brigitte è a cinque passi dagli impianti e dalla strada principale …una distanza adeguata per avere tutto a portata di mano ma poter, allo stesso tempo,  dormire mentre nei locali le feste si scatenano. E Ischgl gli aprés ski vanno avanti fino a notte inoltrata. Non a caso lo slogan scelto dalla località è “Ischgl …relax if you can”. un programma!

 

 

 

 




Destinazione Innsbruck. Arte, natura e sport

Innsbruck 3Destinazione Innsbruck. La capitale del Tirolo è una meta ideale per almeno un week end lungo  in qualsiasi stagione dell’anno: è infatti uno scrigno di otto secoli di arte e storia racchiuso in uno scenario naturale impressionate, tra boschi, cime innevate e ghiacciai perenni. In primavera poi Innsbruck si presenta nella sua veste più bella. Il cielo azzurro, l’aria tersa, le cime delle montagne che la circondano ancora innevate, con il sole primaverile che invita a sedersi all’aperto nei tipici caffè, avvolti da morbide coperte, ammirando la luce che si riflette sui palazzi nobiliari. La scelta è ampia e comprende il super chic Cafè Sacher all’interno del sontuoso Palazzo Imperiale dove provare l’autentica delizia di cioccolato e confettura e magari decidere di fare provviste per portarsi a casa un pezzetto d’Austria, il più goloso. La primavera a Innsbruck accompagna poi una delle feste più amate, la Pasqua, che trasforma la città con decorazioni a tema, danze e musica folkloristica, un mercatino colorato (oltre 30 bancarelle, all’ombra del “Tettuccio d’Oro” proporranno artigianato locale e delizie tirolesi) e   tanti appuntamenti legati alla tradizione tirolese e un calendario di eventi culturali molto intenso.

Innsbruck 2

Già dopo pochi minuti emerge l’atmosfera unica di Innsbuck, capitale anche economica del Tirolo e paradiso degli sport all’aria aperta. Passeggiando nel dedalo di stradine del borgo gotico della città asburgica si nota subito che l’unione sorprendente dello struscio borghesia locale passeggia a quello degli studenti del polo universitario locale, senza considerare che i numerosi turisti provenienti da tutto il mondo e il pubblico eterogeneo di sportivi di ogni età, il tutto mentre Ciclisti e runner percorrono la Innpromenade. Al mattino presto alle fermata degli autobus, ad attendere i mezzi di trasporto si incrociano manager e sportivi con attrezzature da montagna, sci e snowboard compresi. Nel comprensorio di Kuhtai si scia fino a fine aprile. Insomma tacchi a spillo e scarponi.

Innsbruck 4

Il bello di Innsbruck infatti è che arte e cultura si sposano con una natura senza uguali: il roccocò dell’Hofburg Imperial Palace, il “Tettuccio d’oro” con le sue 2657 tegole di rame dorate a fuoco commissionate dall’imperatore Massimiliano I nel ‘500, oltre al trampolino olimpico sul Bergisel disegnato da Zaha Hadid così come la ripida  funicolare che dalla città sale in vetta, sono tutti simboli di Innsbruck che, non a caso, è stata più volte città olimpica.

Innsbruck 5

Dal centro cittadino si possono prendere gli impianti della Nordkette che in mezz’ora portano a oltre duemila metri. Qui, in inverno, si può sciare su piste piuttosto ripide ammirando i tetti della città tirolese dall’alto, si può passeggiare esplorando il territorio circostante o godere il panorama sulle comode sdraio del rifugio Seegrube a quasi 2mila metri per con un gluttenwein (un vin brulè che d’inverno riscalda il sangue) o una coca cola ghiacciata. Da qui lo sguardo spazia dalla cima del Glugenzer allo Stabaier Galtscher dalla cima dello Schrankogel di quasi 3500 metri fino al Pirchkogel. Qui poi ogni venerdì sera si può approfittare dell’apertura degli impianti della Seegrubenbahn fino alle 23.00, per aspettar eil tramonto lasciandosi poi dalle mille luci notturne di Innsbruck davanti a una tipica specialità tirolese.

Innsbruck 6

Per gli amanti della montagna, in qualsiasi stagione dell’anno, la scelta da Innsbruck comunque non manca. A mezz’ora circa dalla capitale infatti si può infatti esplorare, tra l’altro, il comprensorio dello Stubai, uno dei più grandi ghiacciai austriaci o scegliere il più famigliare Schlick2000, poche piste ma lunghe e divertiti. La Valle dello Stubai offre quattro comprensori sciistici con neve da ottobre ad aprile e alcuni impianti aperti anche d’estate, oltre a 80 km di sentieri per escursioni sulla neve, 62 km di sci di fondo, la più grande pista da slittino del Tirolo (la pista Olympia). Per chi poi non soffre di vertigini la Valle inoltre è un vero e proprio paradiso per il parapendio e il deltaplano. Nei dintorni di Innsbruck peraltro i comprensori sciistici sono addirittura nove con oltre 300 km di piste e fanno parte dell’Olympia SkiWorld Innsbruck: con un unico skipass si può sciare ovunque.

Swaroski

Un’alternativa allo sport è la visita ai luoghi asburgici (oltre al Palazzo Imperiale, la magnifica Hofkirche che ospita il cenotafio dell’imperatore Massimiliano I) e al museo più glamour al mondo, lo Swarosvski Kristallwelten, inaugurato a Wattens, sede storica della società, nel 1995, in occasione del centesimo anniversario dell’azienda e che con una concezione piuttosto innovativa per l’epoca voluta dall’artista multimediale André Heller rileggono le camere delle meraviglie tipiche dei castelli rinascimentali come appunto quella all’interno del vicino castello di Ambras.

Swaroski 2

Lo Swarosvski Kristallwelten, così come il Castello di Ambras e i luoghi asburgici sono inclusi nella Innsbruck Card che garantisce l’utilizzo dei mezzi pubblici, permette l’utilizzo di alcuni impianti di risalita sulle montagne circostanti e dà accesso ai principali luoghi turistici dell’area per 24, 48 o 72 ore (il cui costo varia rispettivamente da 39 euro a 48 euro fino a 55 euro). Vale la pena considerare l’acquisto della Innsbruck Card qualora si vogliano visitare più attrazioni: si consideri che per il solo Swarosvski Kristallwelten si spendono 19 euro per entrare nel museo (oltre ad eventuali 9 euro di navetta per raggiungere la località su cui sorge) .

Innsbruck AdlersInnsbruck Adler 2

Di sera, dopo le fatiche dello shopping o dello sport, niente di meglio che un aperitivo al tramonto (per una birra piccola si spendono 3,5 euro) sulla terrazza al 12° piano dell’Hotel Adlers, dove le cime che circondano Innsbruck sembrano a portata di mano. Volendo si può anche cenare in terrazza accompagnati dalle luci che si accendono progressivamente sulla città e da un’ottima selezione di musica. Un’alternativa nel centro storico invece può essere la Gastholf Hotel Weisser Rossl (Kiebachgasse 8, +43 (0) 512-583057) che propone le specialità tirolesi in un ambiente tipico (si cena con 25 euro circa).

Bar Grand Hotel Europa_2009_291_M

Per un fine settimana lungo al di là delle Alpi, una buona base di partenza è costituita dallo storico Grand Hotel Europa di Innsbruck (al di là di singole offerte, per una camera doppia i prezzi partono da 113 euro a notte … e si dorme in un hotel di fine ‘800) della catena JSH Hotels Collection. L’Hotel sorge proprio di fronte alla stazione internazionale di Innsbruck, luogo di arrivo e partenza per qualsiasi mezzo di esplorazione della città e dei suoi dintorni e, la sua posizione centrale rende facilmente raggiungibile qualsiasi attrazione della città dal palazzo Imperiale, al “Tettuccio d’oro” fino agli impianti di risalta che circondano la capitale. Di particolare fascino la stube (Europa Stuberl Brixner Strasse 6. +43 (0)512/5931-0), dove si può cenare a prezzi competitivi (per una immensa wiener schnitzel con verdure e una birra si spendono sui 30 euro), e l’ambientazione ricreata negli ambienti comuni dell’hotel che richiamano il tema del viaggio con cartine antiche, vecchi bauli e testimonianze dell’Europa dei primi del ‘900.

Gran Hotel Europa 3

Grand Hotel Europa_a

 




Santa Caterina Valfurva, nel cuore del Parco dello Stelvio

Santa Caterina Valfurva è un piccolo borgo, arroccato a 1738 metri nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, un borgo di montagna dove rilassarsi immersi in boschi di larici e abeti e andare a sciare sulle piste dei campioni del mondo. Un paradiso per lo sci, per la bici e per lo sport all’aria aperta. Non è un caso che proprio a Santa Caterina Valfurva sono nati fuoriclasse come appunto la Compagnoni, Marco Confortola, Tino Pietrogiovanna, Silvano Barco e Pietro Vitalino. Chi risale la statale che da Sondrio, in 78 km di strada, porta in quota, si rende subito dell’atmosfera differente che regna a Santa Caterina, meno città e più montagna. Può persino capitare di avere un maestro di sci che di cognome fa “Compagnoni” o di condividere un caffè al bar dell’Hotel Sport con Giorgio Di Centa e con Pietro Piller Cottrer, indimenticabili campioni dello sci di fondo arrivati a Santa Caterina Valfurva a seguitò della nazionale.

Fat Bike Santa Caterina

Santa Caterina Valfurva offre 35 km di piste di ogni difficoltà, tra cui la celebre Compagnoni dedicata alla regina della neve e su cui si celebrano le gare di coppa del Mondo e di un numero svariato di sci club che proprio sulle nevi di Santa Caterina Valfurva vengono ad allenarsi. Le piste partono dai 2800 metri e arrivano in paese dopo oltre mille metri di dislivello tra muretti, boschi e tornanti. Il divertimento è assicurato. La neve non manca mai e infatti il comprensorio resta aperto fino al 25 aprile. Da non perdere la cabinovia a otto posti che dal paese arriva dritta a 2700 metri, su una terrazza assolata, la Sunny Valley circondati dalle cime dell’Ortles-Cevedale e dell’Adamello fino ad arrivare alle creste del Pizzo Tresero e del Corno dei Tre Signori. Da qui si dipanano piste per sciatori di livello medio che possono salire fino a sfiorare il cielo, a 2900 metri di altezza e poi scendere in piste a perdifiato nella neve accompagnati solo dal rumore del vento. Se si preferisce la tavola allo sport, l’indirizzo è quello del  rifugio Sunny Valley Kelo Resort (contatti: 0342 935 422; 335 603 4200) dove concedersi una pausa particolarmente gustosa (il rifugio è dotato di una maxi griglia a carbonella e produce un proprio vino grazie all’iniziativa “adotta un vigneto”).  Per chi ama lo sci di fondo, c’è invece la “pista Valtellina” (con anelli da 5 e da 8 km), circondata da boschi di pini, già teatro di numerose competizioni internazionali, ma con tracciati anche turistici (con anelli da 1,5 a 8 km).  Per chi non scia le alternative non mancano tra escursioni con o senza ciaspole e passeggiate in fat bike, ovvero speciali biciclette dalle ruote enormi, simili a quelle dei motorini, che garantiscono la presa anche sulla neve e sul ghiaccio. La Fat Bike Emotion, organizza e gestisce escursioni in fat bike, anche elettriche, per mattinate, pomeriggi e sere (si tratta di passeggiate da tre ore circa) a 40 euro a persona per gruppi di almeno tre persone, attrezzature di qualità comprese (per informazioni Andrea 347 4875041 ed Elena 348 8750971).

Hotel Sport Santa Caterina

Per un week end lungo o una settimana bianca, a l’Hotel Sport (Via Magliaga, 2, telefono: 0342 925100), a meno di 50 metri dagli impianti di risalita di Santa Caterina offre uno dei migliori rapporti tra qualità e prezzo dell’area. L’hotel offre camere luminose, dai tipici arredamenti in legno e dalla calda atmosfera alpina. La cucina tipica valtellinese a base di pizzoccheri, formaggi d’alpe, sciatt, polenta e salmì di cervo, dolci fatti in casa e la cantina particolarmente curata, sono un ulteriore valore aggiunto per l’ospite che, una volta arrivato in hotel, può staccare il pensiero dai mille pensieri quotidiani e rilassarsi affidandosi alle cure del proprietario Norberto Pedranzini che è in grado di gestire qualsiasi richiesta.




Party e sci in alta quota

Party e feste scatenate contrassegnano la fine della stagione sciistica nei più noti comprensori italiani ed esteri. Perderli sarebbe un peccato…tanto più che, tra marzo e aprile, si moltiplicano le offerte sulla neve. Insomma un week end a buon prezzo per sciare, prendere il sole in quota, scoprire le meraviglie dell’enogastronomia di montagna e divertirsi il più possibile.

Ecco alcuni degli eventi da non perdere per dare l’arrivederci a tuta e scarponi. Si comincia con l’1 e il 2 aprile quando Alta Badia dedica un intero fine settimana  allo sci vintage con lo Ski Carousel Vintage Party: sci, abbigliamento e persino cucina oltre a party anni 80-90. In valle e sulle piste sarà ricreata l’atmosfera di una località sciistica d’antan, dove gli sciatori sfoggeranno abbigliamento e attrezzatura retrò, catapultando il moderno comprensorio nei tempi passati.  Un salto indietro nel tempo grazie a cui il comprensorio che va da Corvara a La villa, da San Cassiano a Colfosco porterà gli sciatori indietro nel tempo, ricreando sia in valle che sulle piste da sci, l’atmosfera degli spensierati Eighty, quando tutto sembrava realizzabile e non solo. A La Villa da non perdere i vintage party in programma sabato sera a La Bercia, mentre domenica è in programma sulla pista la Para una gara in cui sarà obbligatorio rispolverare i vecchi sci da troppo tempo lasciati in cantina. Tutto poi a festeggiare all’après ski L’Murin a Corvara in cui verrà premiato l’abbigliamento vintage più originale.

Il 3 aprile  inizia lo Snowbombing a Mayrhofen, sei giorni di puro divertimento in un mix di sport invernali e musica elettronica con i migliori dj che si esibiscono in un festival di musica elettronica ambientato sulle montagne della Zillertal. Non si può lasciare Mayrhofen senza buttarsi sulla leggendaria pista numero 34: una pista per i più arditi visto che la pendenza arriva al 78%. Protagonisti di questa settima edizione sono i Run The Jewels, i Groove Armada, i De La Soul e la band inglese The Enemy. Fino all’8 aprile ci sarà quindi tempo per scoprire Mayrhofen, località tirolese meta  per tutti gli sportivi di ogni età grazie ai versanti del Penken e dell’Ahorn che offrono puro divertimento a grandi e piccini.

Il 6 e 7 aprile sarà la volta di Sölden che farà da palcoscenico all’Electric Mountain Festival, una due giorni ad alta quota in cui la località sciistica si trasformerà in un club a cielo aperto. Igloo rave party, gare negli snow park e musica dal vivo con dj set e gruppi come i Chase&Status e il the Bronx Street APrty animeranno il week end in una delle più belle località alpine austriache.  

 L’8 e 9 aprile a fare festa con due giorni di gare, sport e musica è Madonna di Campiglio. Un fine settimana nel comprensorio Adamello-Brenta, scorre veloce. Si scia sui 150 chilometri di piste che collegano la Perla delle Alpi con Pinzolo e Folgarida-Marileva: un vero e proprio paradiso della neve. Per i più esperti il canalone Miramonti, sede della storica dello slalom di Coppa del Mondo di sci alpino e la leggendaria Spinale Diretta sono tappe obbligatorie, ma non mancano opportunità per divertirsi anche per i principianti grazie a ben 45 piste blu adatte a tutti tra cui la magnifica Cinque Laghi o la Pradalago. Madonna di Campiglio è inoltre un Paradiso per i “foodies” con due ristoranti stellati (“Il Gallo Cedrone” e il “Dolomieu”) e tanti altri da scoprire.  

Il 15 aprile è la volta del Corvatsch (St Moritz) con Kunz& Florian e una festa tra piste e rifugi in programma dalle 11.30 alle 22.

Il 21 aprile al ghiacciaio del Rettenbach va in scena Hannibal, spettacolare messa in scena, con oltre 500 partecipanti, dell’attraversamento delle Alpi da parte del generale cartaginese Annibale in uno scenario naturale mozzafiato aerei storici, elicotteri, paracadutisti, base jumper, motoslitte, paracadutisti, sciatori e ballerini tra fuochi d’artificio, giochi di luce sulla neve e tanta musica.

Il 30 aprile a Ischgl sul palco del Top of the Mountain salirà Zucchero Fornaciari per un concerto a 2.300 metri di altezza, seguito da apres ski e feste per un week end da non perdere. A Ischgl si scia su 238 km di piste tra i 1.400 e i 2.870 metri con neve fino a inizio maggio.