1

Sciare all’ombra dei giganti in Valle Aurina

Valle del Respiro, Valle dell’Acque e Valle del Rame tre definizioni per una destinazione: la Valle Aurina, un paradiso naturale circondato da ottanta cime sopra i tremila metri ancora relativamente lontano dal turismo di massa dove i comprensori per sciare sono accessibili, moderni e (sempre relativamente) poco affollati. La neve in Valli Aurina non è un problema, neppure quando si parla di neve naturale: la media annuale delle nevicate nelle Valli di Tures e Aurina è infatti di 221 centimetri.

In Valle Aurina, un lembo di Italia che già si insinua nell’Austria, si scia fino a metà aprile sui 74 chilometri di piste comprese tra i 950 e i 2510 metri. In tutto i quattro comprensori della Skiworld Ahrntal sono quattro anche se i più ampi sono Klausberg e Speikboden, resort mai affollati e con impianti di avanguardia; i molteplici percorsi per lo slittino. Da non perdere infine la possibilità fermarsi una notte in quota in un igloo sullo Spaikboden in una struttura dotata di quasi ogni comfort (compresa sauna e vasca riscaldata esterna, oltre che bar ristorante in un altro igloo) dove vivere un’avventura unica circondati solo da silenzio e stelle, ma a due passi dalle piste per riprendere a sciare subito in apertura.

In Valle Aurina non mancano cinquanta chilometri di tracciati fondo tra Rio Bianco, Riva di Tures, Casere e Selva dei Molini Lappago, numerosi sentieri immersi nei boschi da scoprire muniti di ciaspole, in slitta o a piedi e i molteplici percorsi per lo slittino. Come la discesa dalla malga Innerhofer sulla pista Tristenbach a cui si accede dopo aver risalito un dislivello di 400 metri immersi nei boschi. Al crepuscolo diventa particolarmente suggestivo avvisarsi per una ciaspolata lungo verso chiesa di Santo Spirito di Casere, una piccola cappella cinquecentesca costruita per i minatori di Predoi sorge lungo le rive del torrente e a ridosso di una schliefstein (grande roccia), un luogo che, secondo la tradizione, emana una grande energia positiva.

A lungo crocevia delle genti che attraversavano il Krimmler Tauern, il Passo dei Tauri, lasciando testimonianze tutt’oggi presenti nell’artigianato, nella cultura, nell’arte, nella scultura del legno, nel kloppeln (tombolo) e nell’enogastronomia, oggi la valle Aurina si presenta come un eden per chi cerca destinazioni immerse nella natura e da scoprire per una vacanza sulla neve da non perdere.




Gressoney, tradizione walser ai piedi del Monte Rosa

 Tradizione walser e impianti moderni. Qui si scia ai piedi del Monte Rosa, guardando all’orizzonte il Monte Bianco e il Cervino. E per il doposci il Gressoney Sport Haus, 5.000 mq coperti e riscaldati dove rilassarsi tra sauna, bagno turco, idromassaggio e cinema.  D’estate spazio ad escursioni e passeggiate a piedi, in moutain bike o a cavallo verso il vicino parco Gover che offre suggestivi scorci sul monte Rosa o escursioni più impegnative in quota. Gressoney infine è punto di partenza privilegiato per escursioni alpinistiche e traversate, ad iniziare dall’Alta Via 1 della Valle d’Aosta che collega Saint Jean a Courmayeur.

Gressoney Saint Jean gode di una delle posizioni più invidiabili della valle con una vista mozzafiato sul ghiacciaio del Lyskamm e sulle maestose pareti sud del massiccio del Rosa a sua volta riflesse nelle acque di smeraldo liquido del lago Gover, a pochi minuti dal centro.  L’elegante villaggio alpino, scrigno della cultura walser, fin da subito ha goduto della ribalta internazionale tanto che, nel 1894, la regina Margherita vi fece costruire un castello immerso nel bosco, il Castello Savoia, tutt’oggi visitabile che sembra uscire direttamente dal libro delle fate e incanta per i suoi interni e il giardino botanico particolarmente curato. Il villaggio si affaccia sul ghiacciaio del Lyskamm e sull’imponente massiccio del Monte Rosa a sua volta riflesso nelle acque di smeraldo liquido del Lago Gover, a pochi minuti dal centro. Gressoney Saint Jean è una località raccolta, intima, particolarmente adatta alle famiglie che possono godersi l’intera giornata sulla neve mantenendo la situazione “sotto controllo”. Qui si scia su sette piste (tre blu, tre rosse e una nera) per 13 km circa e non mancano le sfide anche per gli sciatori più esperti.  Qui infatti ci si può divertire sulla pista nera dedicata a Leonardo David, il campione azzurro proveniente da queste valli e scomparso nel 1985.  Il percorso si snoda sui pendii del Weissmatten ed è stato eletto più volte come miglior pista d’Italia. La pista Leonardo David Special, aperta anche in notturna, garantisce adrenalina ed emozioni grazie ai continui cambi di ritmo, alle forti pendenze e alle condizioni di innevamento sempre perfette. Gli sciatori più esperti l’hanno spesso definita una pista di altri temi perché richiede un certo grado di impegno e non offre semplici scorciatoie. L’ideale è provarla al mattino quando neve tiene e, soprattutto, le gambe reggono ancora.

A portata di navetta si possono poi raggiungere i collegamenti con il comprensorio MonteRosa Sky (a cui appartiene anche Gressoney Saint Jean) e i suoi 180 km di piste.  Iniziare da Gressoney – La Trinitè è il cuore del maxi comprensorio del Monterosa Ski e ai suoi 180 km di piste comprese in un solo ski pass grazie al suo collegamento con Champoluc, Alagna, il Gabiet e punta Jolanda. Dalla Valle di Gressoney, attraverso il Passo dei Salati, si raggiunge sci ai piedi la Valsesia, mentre dal Colle Bettaforca ci si collega con la Val d’Ayas.  Un’esperienza particolarmente adrenalinica è quella di salire a oltre 4.000 metri con l’elicottero e scendere fino a valle in fuori pista. Per helisky e freeride è bene rivolgersi alle guide alpine (tel. 0125.366280 – 349.4320563) .  Gressoney – La Trinitè  offre 34 km di piste, di cui la maggior parte intermedie, servite da 11 impianti e snowpark da brivido. Se si comprende la frazione Stafal, poco più in su a 1818 metri, i km di percorsi tracciati aumento sensibilmente, la località è peraltro il punto di congiunzione tra gli impianti di Champoluc e quelli di Gressoney.  In tutto la ski area offre: 6 piste blu, 15 rosse e tre nere. Particolarmente suggestivo e leggermente meno affollato rispetto ai percorsi più tradizionali è il versante di Punta Iolanda dove si può sciare immersi nei boschi.  Per gli amanti del fuoripista e dello sci-alpinismo, la porta di accesso al paradiso della “powder” è Stafal. Da qui infatti si possono essere raggiunti i percorsi più entusiasmanti di fuoripista e di sci-alpinismo che raggiungono il Monte Rosa, fino ai 4459 metri della Punta Gnifetti e alla capanna regina Margherita, il rifugio più alto d’Europa. Dai 3275 metri raggiunti con l’impianto Salati- Indren: qui le alternative per scendere in neve fresca sono molteplici. Da Punta Indren si può scendere verso Stafal o risalendo per quasi 300 metri anche verso Alagna per i freerider più esperti. Tra i “must” del fuori pista della località anche Canalino dell’Aquila, la Valle Perduta, la Piramide Vincent, la Punta Giordani, la Punta Vittoria e il canale della Malfatta.




Il benessere sale in quota al Posta Zirm di Corvara

Dolomiti, sport all’aria aperta, relax e una completa remise en form, per chi vuole, senza rinunciare al gusto. L’Hotel Posta Zirm di Corvara (+39 0471 836 175) apre le porte a un paradiso del benessere anche vegano nel pieno rispetto delle tradizioni ladine. Qui l’ospitalità è di casa da quattro generazioni: l’Hotel Posta Zirm si tramanda di generazione in generazione dal 1908, quando Franz Kostner (sì…proprio quei Kostner …) aprì una locanda nella stazione di posta, per poi promuovere il turismo nell’Alta Badia con la costruzione del primo impianto di risalita fune del Paese, quello del Col Alt, ancora oggi a tre passi dall’hotel e punto di partenza (insieme al Boè a cinque minuti a piedi dalla hall dell’hotel) per i magnifici scorci e le adrenaliniche discese del SellaRonda. Innovazione e tradizione sono ancora oggi alla base della gestione dell’Hotel Posta Zirm, oggi in mano a Franz e Silvia Kostner.

Posta Zirm IngressoPosta Zirm nel turismo da oltre cent'anni

 

Un binomio che non rinuncia allo stile alpino, seppure alleggerito con ambienti luminosi ed eleganti e neppure alla sua storia centenaria con le foto in bella mostra nella hall che ripercorrono i Kostner avvicendatesi nella struttura, ma si apre anche alle novità soprattutto per quanto riguarda il benessere e, soprattutto, l’idea di un benessere a contatto con la natura.

Hotel Posta ZirmPosta Zirm Hotel_LobbyPosta Zirm Hotel_Library Franz Kostner

Il Posta Zirm Hotel  infatti è tra le poche strutture in Italia (e la sola in Val Badia) a offrire un menù a cinque portate che variano quotidianamente per due settimane. Gli altri clienti possono scegliere le portate preferite tra menù di cinque portate di specialità di tradizione ladina o internazionali. Prodotti a km zero, provenienti da un commercio sostenibile e metodi di cottura sani che esaltano i sapori senza eccedere in grassi e zuccheri sono i mantra della cucina. La struttura poi è la sola in Italia a proporre settimane e long week end basenfasten, metodo salutistico ideato da Sabine Wracker che porta in tavola solo alimenti basici. Il regime alimentare di Wracker, che si può seguire anche al Posta Zirm, si basa sul consumo di frutta e verdura senza rinunciare al gusto, aiuta a ripensare la dieta quotidiana oltre a migliorare le abitudini alimentari e, ovviamente, a perdere qualche kg in eccesso. Una vacanza, in un ambiente accogliente e rilassante, può essere il momento giusto per avviare un percorso di salute e benessere senza eccessivi sacrifici (anche perché la brigata del Posta Zirm è in grado di portare a tavola piatti che esaltano ogni sapore, anche i più semplici). Scelte coraggiose per un hotel famigliare che non ha comunque perso le sue radici pur rinnovandosi in nuovi percorsi all’insegna del benessere.

Posta Zirm Cucina VeganPosta Zirm Cucina TiramisùPosta Zirm Cucina Benvenuto

“Ho provato ogni singola ricetta prima di proporla in menù. Sono stata anche io a lungo vegana, sperimentando in prima persona le difficoltà di trovare proposte menù adeguate che abbinassero prodotti vegan alla tradizione e al gusto. Spesso la cucina vegana viene associata a un’idea di alimentazione noiosa e povera di sapori, qui facciamo scoprire  un mondo fatto di gusto e di  varietà di alimenti” racconta Silvia Kostner che si dice sicura che “quello vegan è uno stile di vita non una moda passeggera e per questo occorre una cura, raffinatezza e dedizione speciale anche nei confronti degli ospiti vegani”. Per dire ricette come quelle della zucca di farro verde con foglie di rucola croccante, i ravioli fatti in casa ripieni di costa bieta su ragù di zucchine all’olio d’oliva e formaggio vegano e gli hamburger di broccoli e patate alla griglia con asparagi thai all’olio di oliva e fette di pomodori al forno, sembrano tutt’altro che noiose … niente a che vedere con i tristi hamburger di tofu che spesso sono la sola alternativa proposta all’ospite vegano anche in strutture qualificate.

Posta-Zirm-Hotel_Wellness-FarmHotel Posta Zirm piscinaHotel Posta Zirm Spa Relax 2

All’etica vegana è ispirata anche la spa, fiore all’occhiello del Posta, 1000 metri quadrati di spazi morbidi, luci soffuse, saune, acqua e bagni di vapore,  improntati al Feng Shui e una piscina immensa dove distendersi quando il sole è calata e le piste chiudono, ammirando il tramonto sulle montagne. Gli ambienti della Wellness-Farm sono stati sviluppati partendo dai cinque elementi ciclici dell’energia (fuoco, acqua, legno, metallo e terra) per regalare all’ospite un momento di pace,  calore e soprattutto silenzio, il lusso più estremo, dove potersi coccolare al termine di una giornata sulle piste da sci o in montagna. L’idea alla base di questi spazi è quella che, ad ogni aspetto dell’energia corrispondano particolari cicli di trattamento,: il fuoco è abbinato al rilassamento, l’acqua al rafforzamento, il legno alla stimolazione, il metallo al riequilibrio, la terra, infine, al ciclo completo. La spa offre rituali Mei basati su aromaterapia, prodotti erboristici e movimenti studiati per alleviare lo stress e recuperare l’energia, oltre a trattamenti Metodo Lnd per debellare i dolori col movimento e senza fare ricorso ai farmaci. Da non perdere il Mei rituale “Albero della Vita”, un trattamento che elimina le tossine, regola le difese immunitarie e interviene nel metabolismo corporeo, stimolando il drenaggio dei liquidi per purificare il corpo e ritrovare l’energia attraverso il disegno sul corpo del proprio albero vitale che segue il flusso della linfa e dei meridiani energetici.

Posta zirm Hotel camereHotel Posta Zirm camera

 

Dal 18 marzo fino a fine stagione l’Hotel Posta Zirm di Corvara offre sette notti al prezzo di sei a chi sceglie Corvara per la settimana bianca che, grazie all’iniziativa Dolomiti Super Sun avrà poi anche sconti speciali per skipass, lezioni di sci e noleggio di attrezzature sportive. E per chi non ha a disposizione un’intera settimana di vacanza, il l’Hotel Posta Zirm propone il pacchetto Sci & Sole, valido dal 18 al 23 marzo, che prevede 4 giorni al prezzo di 3.

Hotel Posta Zirm la storia di famiglia

 

Hotel Posta Zirm Spa RelaxSe il Posta Zirm è nel cuore di Corvara, la stessa Corvara è poi al centro del Dolomiti Superski, un posto ideale dove trascorrere, potendo, sette giorni completamene staccati dal resto del mondo  Corvara è la porta di accesso privilegiata al comprensorio da 1200 km di piste che permettono di esplorare gli angoli più scenografici delle Dolomiti, lasciandosi scivolare su piste per ogni livello e godendo dei paesaggi mozzafiato.

Posta Zirm CorvaraPosta Zirm Corvara 2

Se poi allo sport si preferisce la buona forchetta, l’Alta Badia è l’Eldorado dei “foodies” con tra ristoranti stellati e baite glamour all’insegna delle bollicine e del pesce fresco. Da non perdere la Roda dles Saus, una settimana all’insegna dei sapori ladini nei rifugi dello Skitour La Crusc a partire dall’11 marzo e, per tutti gli amanti dello sci, del vino e delle Dolomiti gli appuntamenti con i Sommelier in pista (22 febbraio, 1, 15 e 22 marzo a 28 euro): si scia sulle leggendarie piste dell’Alta Badia, accompagnati da un maestro e poi tappa in tre diverse ütie, baite, per scoprire i segreti dei vini più pregiati dell’Alto Adige.

Posta Zirm Col Alt

Posta Zirm Hotel Paesaggio dalla camera




Pila, natura e sport a un passo da Aosta

A #Pila si scia tra i giganti, con la vista che si perde sulle leggendarie cime di oltre 3mila metri che si vendono all’orizzonte: dal Cervino al Monte Bianco fino al Monte Rosa e al Grand Combin. Giunti in vetta, a un passo dal cielo, si domina la Valle: su un versante è arroccata Pila e sull’altro Cogne, nel cuore del Parco del Gran Paradiso ed Eden per lo sci di fondo. Il progetto è quello di collegare con gli impianti le due località, nel frattempo si può comunque godere di un paesaggio alpino incomparabile: si è circondati a 360° da cime leggendarie a una manciata di minuti da Aosta. Chiusi gli impianti, Pila si trasforma in un paesaggio incantato, solo boschi, neve e silenzio e un mondo antico sospeso tra le luci delle stelle e, a valle, le luci del capoluogo.

Pila sci

Il bello di Pila infatti è quello di venire catapultati, in meno di venti minuti di impianti, dal parcheggio di Aosta all’incanto innevato di questa piccola frazione circondata dai boschi. Niente tornanti, code limitate e limitata necessità di montare e smontare catene. E per chi non guida Autostradale e Flixbus offrono un servizio a bordo pista per pochi euro. La vacanza, senza stress, inizia meglio. Per questo la destinazione è tra quelle preferite in inverno per una domenica sulla neve tanto più che, rispetto ad altre località, Pila gode di una posizione maggiormente riparata dal vento, ma trascorrerci qualche giorno in più è anche meglio, soprattutto per chi cerca sport, natura  e relax.

Pila Hotel La Chance

 

Un buon punto di appoggio è l’Hotel La Chance, a pochi minuti dall’arrivo degli impianti, offre camere ampie e attente ai dettagli, una cucina curata e la sola Spa (con vista Monte Bianco!) della località. E se si sente la mancanza di cinema, negozi, musei o teatri la piccola Roma in formato alpino, Aosta, è a pochi minuti di funivia, con qualche km in più si possono raggiungere anche i castelli valdostani di Fénis, Verrés, Nus, Sarre, Sarriod de la Tour, Saint Pierre e l’imponente Forte di Bard.

Sci a Pila

Settanta km di piste battute ogni sera dai gattisti e con innevamento garantito (anche se quest’anno apre non ce ne sia bisogno), due scuole per imparare o migliorare la tecnica (170 maestri!) e sentieri da percorrere con le ciaspole ai piedi, magari accompagnati da una guida naturalistica (il giovedì l’escursione è gratuita per gli ospiti delle strutture turistiche) per scoprire le peculiarità del territorio.

Pila tramontoLe cime di PilaPila 1

E per ritrovare le forze? un piatto di selvaggina, meglio ancora lo stinco (soprattutto se si è in compagnia viste le dimensioni epiche del piatto)  o di pasta fatta in casa allo #Yeti, all’arrivo della telecabina, è l’ideale, magari accompagnato da un bicchiere valdostano doc (tra l’altro Gamay, Fumin o Torrette o Inferno): la struttura infatti ripone una particolare attenzione nella valorizzazione dei vitigni autoctoni grazie anche alla passione di Katia Albanese, presidente del Consorzio Turistico “Espace de Pila”. Per una serata diversa si può salire in quota con il gatto delle nevi accomodandosi nella sua cabina chiusa, per raggiungere le baite dove cenare con i piatti originali della cucina tradizionale valdostana.

Pila Yeti 1Pila Yeti 2Pila Yeti 3

Se poi si sceglie di andare a Pila dal 22 al 28 gennaio, in occasione della sesta edizione di I Light Pila, alle donne che soggiornano per almeno 4 notti verrà regalata l’intera giornata del 27 gennaio (hotel, skipass e iscrizione all’evento). La fiaccolata di solidarietà a luci led di#ILightPila, giunta ormai alla sua sesta edizione, raccoglie fondi a favore della fondazione Susan G. Komen Italia per la lotta al tumore al seno con un evento unico: una notte di festa e una manifestazione suggestiva che illumina l’intera valle di rosa.

ILightPila




St Moritz: neve, sole e spa per dare il benvenuto all’inverno

Borghi tradizionali, facciate graffite e un comprensorio sciistico immenso, ben 350 chilometri di tracciati:  L’Alta Engadina è il paradiso degli amanti della montagna e St Moritz è simbolo dell’Europa mondana che scia. Ma per chi si ferma più di una notte, non mancano le offerte: lo o skipass costa 35 franchi al giorno: una trentina di euro, oltre la metà del prezzo normale, per divertirsi sull’intero comprensorio circondati da vette spettacolari e terrazze panoramiche. Sono oltre cento gli hotel che aderiscono all’iniziativa Albergo Skipass Incluso, compresi icone del lusso storico come il Kulm e il Kempinski.

 A Saint Moritz conviene arrivare il venerdì sera, quando si svolge la snow night, la sciata in notturna sul Corvatsch (dall’8 dicembre si scia dalle 19 all’una di notte, da febbraio fino alle due) tra discese elettrizzanti e soste più goderecce all’Hossa Bar o negli altri rifugi che, con l’occasione, rimangono aperti nel corso della serata spesso con party e musica dal vivo, mentre una volta al mese nelle sere di glüna plaina (luna piena, in romancio) si scende a valle lungo i versanti del Diavolezza (date previste: 1 gennaio, 3 febbraio, 3 marzo e 1 aprile) inondati dalla sola luce avvolgente della luna piena a partire dalle 19.30. Si riprende lentamente confidenza con la neve, circondati dai ghiacciai di oltre tremila metri, mentre a valle si passeggia lungo le vie dello shopping, in centro, o costeggiando laghi e i corsi d’acqua dove ancora per qualche giorno si specchiano i larici dalle mille sfumature dell’oro e del rame. 

E se, dopo un primo allenamento sul Diavolezza, il ritorno sugli sci dovesse risultare troppo faticoso, una pausa relax si impone. Impossibile resistere alla tentazione di immergersi nella vasca jacuzzi all’aperto del Berghaus Diavolezza, con vista sul Piz Cambrena, del Piz Bernina, del Bellavista e del Piz Morteratsch dove si gode di un’ora di relax in esclusiva su uno dei più incantevoli tetti d’Europa immersi nell’acqua spumeggiante a 41 gradi. Per un break goloso tra una pista e l’altra, gli impianti da non perdere sono invece quelli che dal Corviglia, raggiungibile sia dal centro di St Moritz sia da Celerina, portano ai 3.057 metri del Piz Nair su una terrazza assolata dallo scenario emozionante.
Chi ama alzarsi presto la mattina sale subito qui, in vetta (gli impianti aprono alle 7.45), per la cosiddetta cerimonia del white carpet, la prima discesa sulle piste appena battute, con vista su Saint Moritz e l’intera Alta Engadina. Una sosta al ristorante panoramico con specialità locali a base di funghi e cacciagione e la tipica torta alle noci dell’Engadina e si torna in pista, non troppo appesantiti (in Svizzera si possono ordinare anche le mezze porzioni). Un unico ski tour collega i quattro comprensori engadinesi, ma bisogna calcolare un giorno di tempo per completarlo. Dopo un’intensa giornata di sci, niente di meglio di un trattamento nel centro benessere ricavato sul tetto dell’Hotel Schweizerhof, storico albergo in pieno centro con vista sul lago di Saint Moritz e sulla vallata o, se si preferisce la più sportiva Pontresina, nell’immensa spa dell’Hotel Schloss, ricavato in un  castello di fine Ottocento completamente ristrutturato, da cui si ammira un panorama unico sulla Val Roseg e sui suggestivi ghiacciai della catena del Bernina. Qui ci si può lasciare guidare da una “spanner” ovvero  un professionista del benessere che suggerisce come godere di un percorso di “salus per aquam” tra vasche, bagni turchi e sune di diverse temperature.  Per chi vuole concedersi un vero e proprio sogno ad occhi aperti, sempre a Pontresina, ci si può ritagliare un soggiorno praticamente perfetto Grand Hotel Kronenhof, primo hotel del borgo. L’edificio, risalente al 1848, è stato classificato monumento nazionale e vanta saloni affrescati degni di un a reggia oltre ché una zona spa affacciata sui ghiacciai dove rilassarsi dopo le fatiche di una giornata sulla neve prima di concedersi ai piaceri dell’al cucina engadinese. 

IMAG2112

Questo slideshow richiede JavaScript.




Prima neve a prezzi da non perdere. Dove sciare con lo sconto

È tempo di preparare gli sci. In alta quota ha iniziato a nevicare copiosamente e gli impianti potrebbero persino anticipare l’inizio della stagione di qualche settimana. Per di più sciare tra novembre e dicembre offre grandi vantaggi: con l’apertura degli impianti le località montane offrono occasioni da cogliere al volo per  ricaricarsi prima del tour de force di Natale. Scenari incantati, poche file e, si spera, tanta tanta tanta neve.  E, soprattutto, sconti particolarmente allettanti. Se poi si prevede di sciare un’intera stagione, cinque mesi ininterrotti Saas Fee, noto anche come villaggio dei ghiacciai perché circondato da 13 cime che superano i 4mila metri,  propone uno skipass stagionale a un prezzo imbattibile:  233 franchi, ovvero 205 euro circa.

 Proprio in questo periodo si concentrano infatti le migliori promozioni per una vacanza in montagna prima di Natale e l’atmosfera è magica tra mercatini e feste tradizionali in occasione dell’Avvento. A Splügen-Tambo, soleggiato comprensorio al confine con la Valtellina, addirittura per il Ponte dell’Immacolata (8,9,10 dicembre) si scia gratis. Un’occasione da non perdere per godere della natura incontaminata, dei romantici paesini arroccati in montagna e dei piaci della buona tavola, oltre che di piste da sci preparate a regola d’arte. Il comprensorio offre 30 km di piste di cui 8 eventualmente innevate con neve artificiale.  Per il ponte dell’Immaccolata si scia gratis anche a Leukerbad, la più grande stazione termale dell’arco alpino: prenotando le terme o una struttura della destinazione lo skipass è in regalo.

Se poi si volesse iniziare ancora prima a indossare gli scarponi, il Tirolo e i suoi cinque ghiacciai sopra i 3mila metri sono una destinazione perfetta: il “festaiolo” Kaunertal; Sölden che evoca le atmosfere di James Bond; Hintertux; Stubai, il più grande comprensorio sciistico su ghiacciaio con 26 impianti di risalita e 64 chilometri di piste e il romantico Pitztal dove si può aspettare il tramonto a 3440 metri. E per la sera Innsbruck con le luci dei 170.500 cristalli Swarovski che illuminano l’albero di Natale, le 200 bancarelle dei tradizionali mercatini presenti in centro città, i ristoranti e le tradizioni dell’Avvento, è a portata di macchina o di autobus. Nella capitale delle Alpi poi, fino all’Epifania, si può cogliere l’occasione per un rilassante week end lungo tra neve e shopping con 164 euro per due pernottamenti.

Ecco alcune idee di quelle cogliere al volo appena aprono gli impianti.

UN GIORNO IN OMAGGIO Dolomiti Superstar: qui la formula magica dal 25 novembre al 23 dicembre nelle 12 località sciistiche del Dolomiti Superski è il 4 = 3 e comprende una giornata di soggiorno e di sci in omaggio su 4 giorni.  Al Bad Moos Dolomites Spa Resort di Sesto, incastonato nella verde Val Fiscalina, ad esempio, il “Dolomiti Super Première” con 4 notti e 4 giorni di skipass in mezza pensione, il pass per i mezzi pubblici e l’uso delle Spa Termesane parte da 594 euro a persona, mentre i non sciatori spendono 387 euro. Gli impianti della Croda Rossa si trovano appena fuori dall’hotel. Ma il divertimento continua. Con un unico skipass infatti si scia per l’intero comprensorio sciistico Tre Cime Dolomiti, 5 aeree per 90 km di piste o, volendo, con lo Ski Pustertal Express, si può raggiungere Plan de Corones.
In Val Senales, invece, fino al 22 dicembre una “toccata e fuga” di cinque pernottamenti con quattro giorni di skipass e noleggio sci parte da 311 euro in mezza pensione (al Natur-Aktiv Hotel Rainhof). Il comprensorio internazionale Breuil-Cervinia Valtournanche-Zermatt offre infine sette giorni al prezzi di sei, dall’hotel alla scuola di sci.

SKIPASS INCLUSO In Valtellina lo skipass è incluso nelle strutture aderenti all’iniziativa. Per chi sceglie Livigno e soggiorna almeno quattro notti in hotel o sette in appartamento, fino al 22 dicembre, lo skipass è in omaggio. Skipass gratis anche a Santa Caterina, nel cuore del parco nazionale dello Stelvio, se si prenota un soggiorno di almeno 4 notti in hotel in mezza pensione. E si può sciare anche a Bormio e a San Colombano. I tre giorni di Sant’Ambrio (7-10 dicembre) in mezza pensione all’Hotel Sport di Santa Caterina, a pochi metri dagli impianti, in mezza pensione e skipass incluso, costano 210 euro mentre se si riesce a ritagliarsi spazio per un ponte lungo cinque giorni (5-10 dicembre) costano 370 euro: cucina valtellinese doc, stanze e luminose e ambiente alpino assicurano un break prenatalizio che ritempra dalle fatiche del lavoro. Dal 10 al 23 dicembre pi conviene anche di più: : 5 giorni di mezza pensione e 4 giorni di skipass costano 300,00,  7 giorni di mezza pensione e 6 giorni di skipass 415, euro.
Anche il Wellnessresort Alpenschlossl & Linderhof di Cadipietra, in val Aurina, a 50 metri dagli impianti del Klausberg (comprensorio dello Skiworld Ahrntal/Valle Aurina con 23 impianti di risalita e 73 km di piste)offre lo skipass in regalo anche per soggiorni di soli 4 notti fino al 23 dicembre (quattro pernottamenti in premium all inclusive e 3 giorni di Skipass partono da 596 euro a persona). Qui, dopo una giornata di sport, ci si rilassa in oltre 3.000 mq di benessere.

PROMOZIONI DA NON PERDERE Svizzera Turismo e Engadin St. Moritz propongono, “Sant’Ambrogio a St. Moritz” con offerte da prendere a volo per invogliare gli ospiti dell’area milanese a scoprire l’Engadina, i suoi 350 km di piste baciati dal sole, i laghi e la natura incontaminata, il glamour di St Moritz e i tradizionali villaggi con le case decorate a sgraffito. Per chi vuole regalarsi un soggiorno davvero unico dove il comfort moderno incontra e il fascino di epoche passate, dal 7 al 19 dicembre ad esempio, l’indirizzo è quello del Grand Hotel Kronenhof di Pontresina, quasi un palazzo reale di 170 anni con vista sul ghiacciaio, sontuosi saloni affrescati e una zona spa di 2mila mq. Qui, dove soggiornavano reali e aristocratici, un soggiorno di due notti in mezza pensione, con skipass incluso, per due persone costa 900 euro. Nel vicino Hotel Schloss sempre a Pontresina, castello di fine ‘800 con una spa di 900 metri quadrati e dalle cui vetrate si ammira un panorama unico sulla Val Roseg, una coppia spende 600 euro le tre notti del ponte Sant’Ambrogio (7-10 dicembre) in mezza pensione, mentre lo skipass può essere acquistato a 36 euro al giorno, la metà del prezzo abituale con l’offerta “hotel+skipass” proposta fino a fine stagione da cento hotel del territorio.




Dormire in un igloo? Si può. In Val Pusteria

L’avventura è indimenticabile. Dormire in un igloo a 2000 metri d’altezza, in mezzo a un paesaggio incantato completamente bianco è una vera poesia da vivere e da provare. E per farlo non occorre andare molto lontano. In Val Pusteria, a Campo Tures, si può provare il tepore di una stanza decisamente particolare e con le pareti di Ghiaccio.

L’hotel Drumlerhof ha creato per i propri ospiti un pacchetto per sperimentare una notte nel ghiaccio, un pernottamento originale e al tempo stesso confortevole (i sacchi a pelo sono caldissimi e comodi) in un “giaciglio” fuori dagli schemi.

Programma di viaggio per gli aspiranti Esquimesi: accompagnati dalla guida, si prende l’ultima funivia per Speikboden che porta gli ospiti a 2000 metri, dopo circa 40 minuti di passeggiata sulla neve, si raggiunge l’igloo e si “famigliarizza” con le mattonelle di ghiaccio, una diversa dall’altra, incastrate con maestria per costruire questo romantico, intimo, rifugio. La cena è servita in un tipico rifugio alpino, a dieci minuti dall’igloo. La guida accompagna gli ospiti al rifugio e, dopo cena, li “scorta” di nuovo alla loro stanza di ghiaccio.

La mattina ci si sveglia nel silenzio dell’atmosfera ovattata e magica; una ricca colazione attende gli ospiti al rifugio. Riprendendo la funivia, si ritorna in hotel, dove si può decidere se lasciarsi coccolare nella spa oppure mettersi gli sci (per sciare c’è solo l’imbarazzo della scelta grazie alla vicinanza di diversi comprensori come Speikboden a 2 km di distanza, Klausberg a 7 km e Plan de Corones a 15 km) o le ciaspole e tornare nel paesaggio innevato.

L’hotel  Drumlerhof, è un accogliente boutique hotel con 35 camere, tutte diverse tra loro; completamente rinnovato nel 2010 ha preservato l’atmosfera dei suoi 100 anni di tradizione, proponendosi come un hotel raffinato e innovativo con il calore della conduzione famigliare, ricco di proposte sempre nuove, programmi sportivi anti-noia e, alla luce dell’aumento delle persone che soffrono di intolleranze alimentari, come hotel specializzato nell’alimentazione senza glutine e senza lattosio.

Proprietari da quattro generazioni, i padroni di casa dell’Hotel Drumlerhof sono i coniugi Fauster: Ruth Innerhofer, esperta podista, trainer e punto di riferimento per la gastronomia in hotel e per quella senza glutine (lei stessa è intollerante) e il marito Stefan Fauster, agricoltore ed escursionista.
Pacchetto dettagliato:
Hotel  Drumlerhof Via del Municipio 6 Campo Tures (Bz) Alto Adige

21.02.2015 – 27.03.2015
Durata: 4 Pernottamenti
Prezzi da: 579,00 €  a persona
3 notti in camera doppia con mezza pensione
1 notte in un igloo, con sacco a pelo, incluso cena e colazione
1 bagno romantico per due nella vasca al cirmolo, con prosecco e praline
Colazione a buffet
Dolci e struedel fatti in casa il pomeriggio
Cena a 4 portate
Libero accesso all’area wellness