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Rigoletto, il castello di Mantova prende vita in Arena

Entrati in Arena a Verona per la messa in scena del Rigoletto, il primo colpo d’occhio è la fedele riproduzione del Castello di Mantova che prende vita sulle gradinate dell’Anfiteatro preceduto da grandi pannelli in cui sono riproposti gli affreschi della “Camera degli Sposi”.  Ed è subito magia, un incanto che riporta ad altri luoghi ed altre epoche. L’allestimento è certo ultratradizionale forse un po’ antiquato volendo, ma per una volta, è bello non doversi soffermare sui significati reconditi di scelte artistiche peculiari e lasciarsi trasportare dalla musica di Giuseppe Verdi, dalla tragica storia del Rigoletto, il buffone di corte “esternamente difforme e ridicolo-  nelle parole di Verdi -, e internamente appassionato e pieno d’amore”,  e dall’immenso spettacolo realizzato per il Festival per questa nuova stagione, considerata quella della rinascita dopo le difficoltà finanziarie che, lo scorso anno, avevano fatto temere il peggio.tn_0207_Rigoletto_FotoEnnevi_032_20170701

credito: ©Foto Ennevi/Fondazione Arena di Verona
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La regia è di Ivo Guerra, le scene di Raffaele Del Savio ed i costumi di Carla Galleri. Sul podio Julian Kovatchev. In scena il baritono mongolo Amartuvshin Enkhbat (1 – 6 luglio), già vincitore di numerosi concorsi internazionali e, con il Rigoletto, al suo debutto in Arena, che si alterna nel ruolo con  Carlos Álvarez (14 e 19 luglio) e Leo Nucci (27 luglio), Rigoletto per eccellenza tanto che, solo a Verona è stato buffone alla Corte del Duca di Mantova per 45 volte. Il ruolo Duca di Mantova è di Gianluca Terranova (1 e  27 luglio), Francesco Demuro (6 luglio) e Arturo Chacón-Cruz (14 e 19 luglio), mentre Gilda è interpretata da Elena Mosuc (1 luglio), Jessica Pratt (6/7), Ekaterina Siurina (14 e 19 luglio),  e Jessica Nuccio (27 luglio).

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La lettura del regista Ivo Guerra  è fedele al libretto e prende ispirazione dalla prima rappresentazione areniana di Rigoletto del 1928, come omaggio ai grandiosi allestimenti dei primi festival lirici. L’allestimento de Il Rigoletto di Guerra è andato in scena per la prima volta nel 2003, per essere e poi ripreso nel 2004, nel 2008 e nel 2013. Raffaele Del Savio riproduce sulle gradinate areniane l’aspetto rinascimentale della città di Mantova, incorniciando i ricercati costumi cinquecenteschi ricreati da Carla Galleri. Da 1928 in poi in Arena sono stati comunque ben 10 gli allestimenti del Rigoletto, per un totale di rappresentazioni che, già ora, sfiora le 100 rappresentazioni. Si tratta, in effetti, della settima opera più rappresenta nell’anfiteatro  romano e sempre con un enorme successo di pubblico: sabato 1 luglio sulle gradinate non c’era un posto libero e c’èe da scommettere che il sold out sarà bissato nelle prossime repliche. D’altro canto lo stesso Verdi parlava del Rigoletto come della sua “opera migliore”. Il titolo, insieme a Il Trovatore e a la Traviata, appartiene alla triologia popolare dell’autore di Busseto ed è assolutamente godibile per un pubblico non solo di melomani. Al di là delle voci, e in particolare di quelle di Enkhbat  e Terranova, il Rigoletto entrata  un’opera nella memoria collettiva di ogni italiano che ne conosce ogni dettaglio della storia , di nascosto, ne canticchia e arie più note da “Bella figlia dell’Amore” a “Vendetta tremenda vendetta”.   Senza poi considerare che lo spettacolo in Arena è travolgente tra l’allestimento grandioso della Mantova Rinascimentale, i costumi da Oscar e l’uso massiccio e coreografico di comparse, coro e balletto.

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credito: ©Foto Ennevi/Fondazione Arena di Verona
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Purtroppo ci sono solo altre quattro opportunità per assistere, in Arena, al Rigoletto che è proposto per la 95° edizione dell’Opera Festival, il 6, 14, 19 e 27 luglio alle 21.00. I biglietti per le gradinate partono da 22 euro. Insomma è un’occasione da non perdere:

 

 

 

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Mamma Mia! Torna con Luca Ward e Sergio Muniz in versione kolossal

Torna a teatro Mamma Mia!. La  scintillante nuova produzione è firmata da Massimo Romeo Piparo che porta sulla scena anche mare, sabbia e barche. E così,  mentre in estate i teatri cittadini vanno in vacanza Mamma mia! debutta e va in tournée nei più scenografici palcoscenici italiani … quelli vacanzieri: dal Forte a Santa Margherita di Pula (14-15 luglio)  allo Sferisferio di Marcerata (22 agosto).  Il debutto è previsto il 7 e l’8 luglio al Teatro Romano Antico di Ostia Antica.

Nel ruolo dei protagonisti, Luca Ward, Paolo Conticini e Sergio Muniz e Sabrina Marciano, punta di diamante del musical italiano, reduce dall’affermazione nei panni della maestra di danza nell’acclamato Billy Elliot, mentre la giovane Sofia sarà interpretata da Eleonora Facchini, classe 1992, che ha superato le affollatissime audizioni sul palco del Sistina.

Accanto a loro anche Elisabetta Tulli e Laura di Mauro nei ruoli delle scatenate amiche del cuore di Donna, rispettivamente Rosie e Tanya, Jacopo Sarno alias Sky, un cast di oltre 30 artisti e l’Orchestra diretta dal Maestro Emanuele Friello, posizionata all’interno della scena.

“Mamma Mia! è uno di quei musical che si sogna un po’ tutta la vita, soprattutto chi come me è cresciuto sulle note degli Abba”, spiega Massimo Romeo Piparo, aggiungendo che questo Musical non solo sarà “il titolo dell’estate e quello che anche quest’inverno per due ore ci farà sentire al mare”, ma farà scoprire al pubblico” uno spettacolo super femminista in cui le donne sono le vincitrici assolute. Un favola in cui a vincere è l’Amore con la maiuscola, quello di una figlia per il proprio Padre, e l’ineguagliabile amore di Mamma”. Mamma mia! girerà l’Italia in lungo e in largo, in un grande tour che dall’estate – passando per prestigiosi festival estivi come La Versiliana, Catonateatro, Forte Arena, Follonica Summer Festival, Rassegna delle 11 Lune di Peccioli – arriverà fino ai mesi invernali. Tra i punti di forza dello spettacolo l’ambientazione tecnologica e sorprendente con oltre 9 mila litri di acqua  di mare in scena, un vero bagnasciuga e, perfino, una barca ormeggiata. Rispetto alla versione ufficiale, il Musical ideato da Piparo preferisce allo stile ‘minimal’ inglese una messa in scena più ricca e spettacolare.

Mamma Mia! torna quindi sui maggiori palcoscenici italiani con una inedita versione interamente rinnovata e creata da un team esclusivamente italiano, che ha realizzato tutto lo spettacolo, dalla regia alle scenografie, dalle coreografie ai costumi, traducendo integralmente i dialoghi e le 24 canzoni degli Abba suonate dal vivo dall’orchestra e tradotti in italiano. Un grande allestimento che unisce le nuove tecnologie alla magia meccanica del teatro, una storia leggera ma non banale, ironica e delicata, che racconta l’amore maturo accanto a quello giovanile, indagando grandi sentimenti come il rapporto tra madre e figlia, l’amicizia e il coraggio, ma soprattutto una commedia che, attraverso due donne straordinarie, celebra la ricerca della felicità anche a costo di sfidare le convenzioni.

 




A giugno si balla flamenco con il Flamenco Festival

Il Flamenco Festival di Milano festeggia i suoi primi dieci anni di vita con un programma da far invidia (quasi!) alla Biennale di Siviglia.  Per chi non potesse andare in terra andalusa alla scoperta di rumbe, bulerias e alegrias, il Piccolo Teatro Strehler di Milano, sotto la guida della direttrice di Maria Rosaria Mottola, direttrice del Flamenco Festival, propone il meglio della cultura flamenca in terra straniera.  La tre giorni avrà inizio il 28 giugno, ma già da metà mese Milano sarà animata da una serie di eventi che inizieranno a far respirare la cultura gitana sotto la Madonnina.

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MANUEL LIÑAN, protagonista della prima edizione del Flamenco Festival d Milano nel 2008, sarà in scena il 28 giugno con l’ultima e pluripremiata produzione “REVERSIBLE”. Ancorato alle profonde radici del flamenco e accompagnato da un parterre di musicisti e ballerini eccezionali, Liñán guida il pubblico  in un viaggio emotivo attraverso i ricordi primordiali e giochi infantili che conducono l’interprete a recuperare i primi impulsi, una sosta al centro di se stessi, lì dove risiede l’essenza dell’essere. Baile: MANUEL LIÑÁN Artistas invitados: Lucia Álvarez “La Piñona” y José Maldonado – Colaboración especial: “El Torombo” – Cante Miguel Ortega y David Carpio – Guitarra: Francisco Vinuesa y Pino Losada Percusión: Miguel “El Cheyenne”

OLGA PERICET, protagonista nel  2011, presenta in prima internazionale il 29 giugno “LA ESPINA QUE QUISO SER FLOR O LA FLOR QUE SOÑÓ CON SER BAILAORA”. Lo spettacolo è un viaggio personale in cui la forza della sua danza trascina il pubblico negli angoli più riposti fra cicatrici piene di baci e di memoria. Il flamenco di Olga Pericet pulsa tra gli opposti, la sua oscurità rilassa, la sua bellezza inquieta. Il femminile e maschile si confondono e si divorano. Una galleria di giochi drammatici in cui la donna è sempre potente in un mix di immagini scultoree e trasformazioni, dove ci si muove tra il bello e il brutto, la gioia e amarezza, la solitudine e la lascivia, la gioventù e la decrepitezza. La musica come splendida cornice in un puro divenire di canto, ritmi e stili flamenchi. Baile: OLGA PERICET. Artista invitado: Jesús Fernández – Guitarra: Antonia Jiménez y Pino Losada – Cante: Miguel Lavi y Miguel Ortega

ROCÍO MOLINA artista associata del Teatro Chaillot di Parigi, protagonista nel 2013, porterà in scena in prima nazionale il 1° luglio provocatorio  “CAÍDA DEL CIELO”. L’opera affonda nelle  radici del flamenco confrontandosi allo stesso tempo con la sua natura libera e indomabile, è un viaggio, una discesa, il transito della figura femminile  dal corpo in equilibrio ad un corpo che celebra e glorifica il suo essere donna  in un senso tragico della festa. Qui il movimento è totalmente contrario, smisurato, esagerato, voluttuoso, confuso, osceno, grottesco e politicamente scorretto. Baile: ROCÍO MOLINA – Guitarras: Eduardo Trassierra – Cante, bajo eléctrico: José Ángel Carmona – Compás, percusiones: José Manuel Ramos “Oruco” –  Percusiones electrónica: Pablo Martín Jones.

Il 28 e il 29 giugno poi il sagrato del Teatro Strehler sarà animato dal Chiringuito Las Bravas: tapas y bebidas con Musica y Sevillanas per ballare sul Sagrato del Teatro Strehler il 28 e 29 giugno.

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DOVE, COME E A QUANTO
Piccolo Teatro Strehler di Milano, largo greppi
Alle 21.00
L’abbonamento ai tre spettacoli parte da 69 euro.

 

 

 




Il Sorpasso debutta a teatro

Il Sorpasso di Dino Risi, uno dei grandi capolavori della commedia italiana. Lo spettacolo sarà in scena dal 4 al 21 maggio

A più di cinquant’anni dall’uscita del film, la  sceneggiatura,  scritta dallo stesso Risi insieme con Ettore Scola e Ruggero Maccari, approda a teatro con la regia di Guglielmo Ferro e l’adattamento di Micaela Miano.

Nei panni di Bruno (magistralmente interpretato sul grande schermo da Vittorio Gassman) l’attore Giuseppe Zeno, mentre a vestire i panni del suo contraltare, Roberto, la giovane promessa Luca Di Giovanni. La pièce vede anche la partecipazione di Cristiana Vaccaro, l’esplosiva Maddalena nella fortunata serie “Un medico in Famiglia 10” che questa volta incarna l’immaginario femminile nel doppio ruolo della moglie di Bruno e della zia di Roberto. Fanno parte del cast Marco Prosperini, Simone Pieroni, Pietro Casella, Francesco Lattarulo e Marial Bajma Riva.

Manifesto dell’Italia del ‘boom’ economico, Il Sorpasso è, al tempo stesso, un grande road movie psicologico, il che lo rende un testo senza tempo. Spogliato della connotazione storico-sociale, il film è costruito su una drammaturgia destrutturata, scatola aperta ideale per una riscrittura teatrale focalizzata sui personaggi. In questa dinamica la trasposizione teatrale mette al centro della vicenda i due protagonisti, e il loro incontro/scontro come puro conflitto caratteriale e psicologico. Tra Bruno e Roberto si stabilisce sin dalle prime scene un giocoforza di prevaricazione, rivendicazione, ambizioni, fughe, rinascite, silenzi e violenza.

DOVE, COME E A QUANTO
Il Sorpassa  – teatro Manzoni di Milano
4-21 maggio
Orari: feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30
Biglietti da 23 euro




“Ti parlerò d’amor”, un tuffo negli Anni ’30

Serata da non perdere al Teatro Manzoni di Milano dove il 12 aprile andrà in scena “Ti parlerò d’amor”, uno spettacolo tra prosa e musica che vuole rendere omaggio al cabaret della Berlino degli Anni ’30.

“Ti parlerò d’amor”, prende spunto dalla storia di due sfortunati artisti di cabaret che in una Berlino alla vigilia dei Giochi Olimpici cercano di rilanciare la propria carriera.

Lei sogna di raggiungere in America Marlene Dietrich che un giorno lontano le ha scritto una lettera d’incoraggiamento; lui, più realisticamente, pensa a Parigi. Ne nascono situazioni comiche e momenti di poesia, scanditi da sogni, ricordi e dalle memorie musicali di Weill, Stolz, dalle canzoni francesi e italiane del tempo, da Gershwin: un percorso affascinante, dalla drammatica e toccante conclusione. L’ambientazione voluta dal regista e ideata dallo scenografo Pierpaolo Bisleri rende in modo astratto, ma simbolico, il clima della Germania degli anni Trenta, con uno scivolo prospettico che rappresenta il perimetro della stanza dove si svolge la vicenda.

“Ti parlerò d’amor” è uno spettacolo scritto da Gianni Gori e Alessandro Gilleri con musiche di Brecht-Weill, Stolz, Hollander, D’Anzi,Bixio-Neri , Siegel, Irving Berlin, Gershwin. In scena Marzia Postogna e Andrea Binetti con la regia di Tommaso Tuzzoli.  ,

 

 




Pamela Villoresi in scena con Cancun

Dal 4 al 9 aprile al Teatro San Babila va in scena Cancun, una commedia di Galceràn dagli aspetti comici e surreali sulle relazioni e i desideri inconfessabili dell’amore coniugale. Cancun porta la firma alla regia di Marco Mattolini. In scena pamela Viloresi, Blas Roca Rey, iancarlo Ratti e Nicoletta Della Corte.

Due coppie di amici vanno in vacanza a Cancun, meta perfetta per celebrare oltre vent’anni di amicizia. Tutto sembra perfetto all’arrivo: Francesca e Giovanni con Laura e Paolo si godono il paradiso che li accoglie, in un ambiente naturale da favola, ma festeggiano forse con troppe bollicine il loro arrivo. L’ebbrezza infatti porta a rivelare dei segreti che sarebbe stato meglio restassero tali, rendendoli consapevoli che le cose in passato sarebbero potute andare in maniera diversa.

Ma se la vita nella quale si erano riposte tante aspettative si è rivelata meno bella del previsto, cosa può succedere? E se i desideri più inconfessabili per uno strano gioco del destino si potessero realizzare?

Galceràn, il famoso commediografo catalano, è maestro nell’esplorare i rapporti contemporanei tra uomo e donna, con un occhio ironico, divertente, ma mai banale, passando con disinvoltura dal tono della commedia a quello sofisticato di una storia contemporanea.

DOVE, COME E A QUANTO – Cancun

Teatro San Babila di Milano  martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.30; mercoledì – domenica ore 15.30
Biglietti da 15




Coppélia prende vita al Manzoni

Coppélia è in arrivo al Teatro Manzoni di Milano il prossimo 11 aprile. Il balletto, in tre atti e su musica di Léo Delibes, porta la firma di Marinel Stefanescu alla coreografia  e di Liliana Cosi come Maitre du ballet.

Lo spettacolo presentato dalla Compagnia Balletto Classico Cosi-Stefanescu mantiene la sua versione musicale originale e così la trama. La novità della coreografia sta nello specifico dello stile del coreografo Stefanescu: fantasia, ricchezza, inventiva e attualizzazione sia per le parti classiche che nelle danze di carattere, le mazurke e la ciardasc, sia per le pantomime e i costumi.

Coppélia si annovera tra i capolavori del grande repertorio del balletto classico per gli ingredienti artistici calibrati perfettamente: colorito musicale vivace e romantico, una storia credibile, ambientazione facilmente riconoscibile.  “Ho cercato di pormi dietro ai loro occhi, di capire perché da piccoli si sogna tanto e da grandi così poco …. sì, ricordo, ero capace di parlare per ore con un pupazzo di paglia, ora invece mi accorgo di comunicare a fatica con chi mi sta vicino. Forse c’è qualcosa nei bambini che i grandi non dovrebbero dimenticare, la capacità istintiva di amare l’“altro” anche quando l’altro è una bambola.” spiega Stefanescu.

Lo spettacolo è il primo esempio di un balletto scritto su musica programmata, nato quindi da una stretta collaborazione fra librettista, musicista e coreografo. Ogni azione scenica è ben definita dal libretto e quindi musicata con tempi, ritmi e stili propri del balletto classico. Nasce così un balletto vivace, comico, romantico, popolare, che mantiene tutt’oggi una particolare freschezza e attualità.

Coppélia  si svolge in un villaggio della Galizia, regione confinante tra Polonia e Ungheria. I ragazzi e le ragazze del villaggio, e tra questi soprattutto Swanilda e Franz, sono terribilmente curiosi di sapere chi sia la fanciulla alla finestra della casa abitata da Coppélius, strano vecchio dalla fama di mago. Swanilda è gelosa dell’interesse che il fidanzato Franz mostra verso la nuova fanciulla. Nel II° atto, Swanilda e le sue amiche riescono ad introdursi nella casa misteriosa e scoprono così che è piena di automi di ogni tipo e che anche la ragazza alla finestra non è che una bambola perfetta: Coppélia. Ma il vecchio rincasa all’improvviso. Solo Swanilda non fugge ma, di nascosto e per gioco, s’infila i vestiti di Coppélia. Anche Franz è riuscito a entrare nella casa desideroso di fare la conoscenza di Coppélia, ma Coppélius con astuzia lo fa addormentare per attuare un suo esperimento: trasfondere la sua anima in quella che lui crede essere Coppélia. Swanilda sta al gioco e finge piano piano di animarsi, ma, svegliato dal sonno Franz, Swanilda si smaschera e finalmente felici, lasciano solo e disperato il povero Coppélius. Nel III° atto il balletto si conclude con una grande festa per il matrimonio di Franz e Swanilda. Festa che coinvolge tutto il villaggio, e quasi anche il povero deluso Coppélius.

Coppélia – DOVE, COME E A QUANTO
Teatro Manzoni di Milano, 11 aprile – h 204.5
Biglietti da 20 euro.  

 

 




Gianluca Guidi in scena per “Serial Killer per Signora”

Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia  debuttano in “SERIAL KILLER PER SIGNORA” musical di Douglas J. Cohen, tratto da un racconto di William Goldman e adattato dallo stesso Guidi e da Gianni Fenzi. “Serial Killer per Signora” sarà in scena al Teatro manzoni di Milano dal 23 marzo al 9 aprile.

“Serial Killer per Signora” per me rappresenta il ritorno sulla scena del delitto. Era il 2001 quando ho prodotto e diretto (senza interpretarlo) questo spettacolo per la prima volta. Fu un’esperienza felice: la mia prima regia. Piacque tantissimo, mettendo d’accordo critica e pubblico. A distanza di quindici anni ne curo una seconda edizione, con delle differenze: non produco più, ne sono sempre il regista, interpreto uno dei due ruoli maschili ma spero nel medesimo esito” dichiara Guidi. “Il teatro, tendenzialmente, dovrebbe sempre raccontare una storia; a volte, purtroppo, la si sacrifica per qualche non meglio identificato onanismo di palcoscenico che non porta acqua al mulino di nessuno” conclude il regista

“Un killer in città, può provocare il caos, e che detective lo impacchetterà” canta Morris ad un certo punto della commedia. Questa frase stigmatizza il percorso dei due protagonisti. Kit, uccidendo, ottiene la prima pagina del New York Times, secondo la sua mente malata raggiunge il successo. Morris ne diventa l’inseguitore e potenziale carnefice, dando lustro alla sua sbiadita carriera. Nutrendosi uno dell’altro, iniziano una gara senza esclusione di colpi che, inevitabilmente, avrà un solo vincitore. Se volessimo addentrarci brevemente in una descrizione più profonda del loro rapporto, potremmo tranquillamente asserire che, sebbene in forma assai più lieve e edulcorata, sono l’uno il compendio dell’altro, quasi a voler risvegliare un saggio shakespeariano a firma di René Girard intitolato Il Teatro dell’Invidia in cui si descrive quella spirale che, a partire dal desiderio dell’essere di un altro (il desiderio mimetico), innesca un conflitto la cui violenza è domata solo sporadicamente mediante il sacrificio di una vittima designata. Si intrecciano le vite dei nostri due eroi e del loro “Amore” (come dice Shakespeare ne I Due Gentiluomini di Verona): l’uno per l’altro, con altri rapporti normali e protagonisti di vite terrene: due madri, tre vittime ed una affascinante giovane donna dell’upper class newyorkese, che contribuirà non poco a mettere confusione nella vita del povero Detective Morris Bromo.

 

 

SERIAL KILLER PER SIGNORA” -DOVE, COME E A QUANTO
23 marzo-9 aprile
ORARI: feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30
BIGLIETTI: da 23 euro

 




Tornano a teatro i Kataklò

Con EUREKA (dal greco,“ho trovato”, esclamazione resa da Archimede) tornano in scena i Kataklò.  Lo spettacolo è ideato, diretto e coreografato dalla fondatrice e direttrice artistica Giulia Staccioli. Lo show dei Kataklò vuole comunicare con la stessa forza del celebre scienziato il desiderio di condividere con il pubblico la ricerca di un movimento nuovo, espressivo, intenso, libero da fumosi intellettualismi e sempre In EUREKA si ritrovano gli stessi elementi che da vent’anni fanno di Kataklò  una compagnia amata ed apprezzata in campo internazionale: i gesti intensi e mai scontati dei suoi espressivi performer, la scelta di luci suggestive e accattivanti, la ricerca musicale accurata e non banale che spazia da melodie sconosciute a brani che fanno parte della memoria storica e culturale di tutti e costumi che suggeriscono ambientazioni sempre nuove. I due tempi dello spettacolo sono molto diversi tra loro: il primo tempo è, quasi in bianco e nero, in cui il corpo e la luce sono protagonisti; il secondo invece è colorato, energico, coinvolgente e ironico. A regalargli unicità nel panorama della danza acrobatica, l’assoluta novità dell’apertura alla partecipazione attiva del pubblico: ad ogni replica, infatti, cinque spettatori, selezionati dalla compagnia, saliranno sul palco con gli artisti. Non acrobati tecnicamente addestrati, ma cinque temerari che condivideranno un’esperienza indimenticabile e contribuiranno a rendere ogni replica unica e irripetibile. A Milano i Kataklò saranno presenti al Teatro Carcano dal 22 al 26 febbraio




Roberto Bolle inaugura il Cosmoprof

Per chi non avesse avuto ancora l’occasione di vedere Roberto Bolle dal vivo, l’ occasione è di quelle da non perdere. Sono state infatti aperte le prevendite per lo spettacolo Roberto Bolle and Friends, il Gala di Roberto Bolle in arrivo a Bologna, al Teatro EuropAuditorium giovedì 16 marzo 2017. Roberto Bolle and Friends “è la perfetta sintesi di bellezza e eccellenza italiana” ha dichiarato in merito Franco Boni, Presidente di BolognaFiere, sottolineando come, anche per questo motivo, sia ricaduta sullo spettacolo di Roberto Bolle la scelta per festeggiare i 50° della fiera internazionale dedicata alla bellezza.

Roberto Bolle 2 ©Giovanni Gastel ALTA

Il Gala di Roberto Bolle apre il 50° appuntamento con la Cosmoprof Worldwide Bologna  della quale il giorno dopo, il 17 marzo, è fissata l’inaugurazione.

Roberto Bolle and Friends è uno spettacolo che ha girato – e gira tuttora – trionfante tra i luoghi più belli e significativi d’Italia e non solo. Ha aperto nuovi orizzonti e possibilità, ha conquistato piazze e teatri, ha portato danza dove non c’era mai stata.

C’è ancora riserbo sul cast ed il programma che lo stesso Roberto Bolle sta preparando, ma come sempre l’Étoile della Scala – che è anche Principal Dancer dell’ABT di NY – non mancherà di coinvolgere alcuni tra i nomi più importanti del panorama tersicoreo internazionale per offrire al pubblico una serata di danza al suo massimo livello.