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La Traviata di Liliana Cavani torna alla Scala

Torna alla Scala La Traviata firmata da Liliana Cavani con le scene di Dante Ferretti e i costumi disegnati da Gabriella Pescucci, spettacolo realizzato per l’inaugurazione della stagione del 1990. L’opera di Giuseppe Verdiandrà sarà in scena dal 28 febbraio al 14 marzo. Dirige Nello Santi, il patriarca della tradizione operistica italiana che alla Scala ha diretto solo una Madama Butterfly nel 1972. Grande l’attesa per il cast de La Traviata: nella parte di Violetta si alternano Ailyn Perez (28 febbraio, 3 e 5 marzo) e Anna Netrebko (9, 11 e 14 marzo); Francesco Meli è Alfredo Germont e Leo Nucci Giorgio Germont.

All’apertura delle vendite e La Traviata, lo scorso 28 dicembre, l’intera disponibilità è stata assorbita in poche decine di minuti. In questo momento restano soltanto gli ingressi in galleria in vendita il giorno di ciascuna recita.

Peraltro, per chi non avesse ancora conquistato un biglietto per La Traviata, domenica 26 febbraio alle 19 va in scena una anteprima dell’opera davvero speciale. L’incasso infatti sarà devoluto a sostegno alle popolazioni delle regioni colpite dal terremoto. I biglietti saranno posti in vendita – a metà prezzo rispetto alle rappresentazioni ufficiali – sabato 11 febbraio dalle ore 9:00 presso la Biglietteria centrale (Galleria del Sagrato, MM Duomo) e dalle ore 12:00 sul sito  

 




Lillo & Greg alla conquista di Roma

Lillo & Greg vanno alla conquista di Roma dove promettono di sbancare con “Il Mistero dell’Assassino Misterioso”, un autentico cult del loro repertorio.  Lillo & Greg approderanno il 22 febbraio al Teatro Sistina e vi rimarranno fino al 12 marzo.

Sul palco, insieme a Lillo & Greg, ci sono anche Vania Della Bidia, Danilo De Santis e Dora Romano. La Regia è di Lillo & Greg. Scene di Andrea Simonetti.

Un castello nella campagna londinese, un misterioso maggiordomo, l’omicidio di un’anziana contessa, un investigatore e gli stravaganti sospettati: ecco gli ingredienti per un perfetto giallo, dai toni brillanti, di chiara matrice anglosassone. 
Il detective Mallory ha riunito nel salone principale del castello i sospetti assassini della Contessa Worthington, ma un inatteso accadimento cambierà le dinamiche dell’indagine, minando esponenzialmente la trama del giallo e scatenando gli egoismi e le meschinità degli altri attori disposti a tutto pur di farsi notare da un produttore televisivo presente in platea.
 I ritmi serrati, le battute oblique, l’onnipresente umorismo di situazione e non ultima la cornice del giallo, rendono la commedia elettrizzante ed esilarante fuor di ogni dubbio.

Nata da un’idea di Greg e scritta a quattro mani con Lillo, “Il Mistero dell’assassino misterioso” è la prima commedia in cui si fa centrale la narrazione metateatrale che svela, scardinandolo con un pizzico di perfidia, il delicato equilibrio su cui vivono alcune compagnie di teatro, ma su cui si fondano anche la maggior parte dei rapporti umani: gelosie, meschinità, invidie, rancori e falsità.

 




Calendar Girls torna a teatro

Calendar Girls torna a teatro con Angela Finocchiaro e un cast di magnifiche interpreti pronte a far riflettere, ridendo, per due ore. “Credo che sia indispensabile agganciare la forza comica del testo anche a questo: è una risata in faccia alla morte, è la vitalità dei girasoli che cercano la luce opponendosi al buio dello sparire” ha dichiarato in merito la regista Cristina Pezzoli. La commedia, in scena al Teatro Manzoni di Milano dal 21 al  febbraio, oltre ad Angela Finocchiaro, vede in scena Laura Curino, Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Marco Brinzi, Noemi Paroni e Titino Carrara.

Calendar Girls è un testo teatrale scritto da Tim Firth, tratto dall’omonimo film del 2004 diretto da Nigel Cole, di cui lo stesso Firth è autore e sceneggiatore. Nell’adattamento teatrale viene mantenuta l’impostazione corale, con un ruolo da protagonista definito, quello di Chris, interpretata da Hellen Mirren nella versione cinematografica e da Angela Finocchiaro in questa teatrale.

Calendar Girls racconta la storia ispirata ad un fatto realmente accaduto,  di un gruppo di donne fra i 50 e i 60 anni che si impegna in una raccolta fondi destinati a un ospedale nel quale è morto di leucemia il marito di una di loro (Annie). Chris, stanca di vecchie e fallimentari iniziative di beneficenza, ha l’idea di fare un calendario diverso da tutti gli altri, in cui convince le amiche del gruppo a posare nude. L’iniziativa riscuote un successo tale da portarle alla ribalta non solo in Inghilterra, facendo volare le vendite del calendario alle stelle. L’improvvisa e inaspettata fama, tuttavia, metterà a dura prova le protagoniste.

Lo spettacolo teatrale ha avuto un enorme successo in Inghilterra, dove è programmato in diverse versioni dal 2008 ed è tuttora in scena. La traduzione e l’adattamento del testo originale di Calendar Girls, per questo primo adattamento italiano,  sono stati affidati a Stefania Bertola, autrice che grazie alla sua ironia ed acutezza ha portato a termine brillantemente un lavoro non semplice: superare le difficoltà che pone il passaggio dalla drammaturgia inglese alla sua versione italiana.

Da considerare infine che Tim Firth, autore della sceneggiatura del film e del successivo adattamento teatrale, ha voluto che la messa in scena di Calendar Girls rimanesse sempre collegata ad una iniziativa benefica, come all’origine è stato per il calendario. Lui stesso ha devoluto in prima persona gran parte delle royalties a lui spettanti per la rappresentazione dello spettacolo all’associazione Leukaemia Research UK.

In linea con le scelte dell’autore, anche questa produzione ha voluto sposare una iniziativa benefica. Calendar Girls ha scelto di sostenere l’Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma.




Serena Autieri è Lady D

Serena Autieri porta in scena Lady D in Diana & Lady D, monologo a due voci che debutta, in prima nazionale, al Teatro Sistina di Roma. Lo spettacolo, scritto e diretto da Vincenzo Incenzo, debutta il 14 febbraio e rimarrà in scena fino al 19 febbraio.

Serena Autieri incarna le due anime, quella pubblica e quella privata, della principessa Diana, l’icona planetaria e la donna disperata, in una prova d’attrice estremamente complessa, incorniciata dai quadri aerei delle acrobate guidate da Bill Goodson.

Un luogo comune e abusato considera doppie le personalità eccellenti. Due anime in lotta, una fragile, l’altra invincibile, che condividono un unico corpo. Mai come nel caso di Diana però tutto questo è stato così trasparente e autentico. La maestrina e la principessa, la bulimica e la filantropa la mamma e l’amante si sono ostacolate e combattute pubblicamente, in ogni occasione, fino all’ultimo giorno, bruciando una il terreno dell’altra e rivendicando la loro impossibilità di coesistere.

Diana & Lady D è il grido di ogni donna inascoltata, schiacciata nei suoi intendimenti, mortificata nella propria femminilità, ma è anche l’inno alla differenza, la celebrazione di un bene superiore, la promessa alla donna che verrà. Perché ancora oggi, in una società devota all’individualismo la libertà femminile è una libertà spesso non prevista. Perché ancora oggi alle donne è rimproverato di non imparare a leggere in tempo i segnali della violenza per garantirsi una salvezza.

 




The Bodyguard si prepara a infiammare la scena

In arrivo, in prima nazionale, “The Bodyguard – Guardia del Corpo, il musical”. Lo spettacolo, prodotto da Wizard Productions,  debutterà a Milano il 23 febbraio 2017 sul palco del Teatro Nazionale CheBanca! dove rimarrà in scena fino al 7 maggio.

Scritto da Alexander Dinelaris, il musical si basa sulla sceneggiatura originale di Lawrence Kasdan .Bodyguard  si basa sull’omonimo film del 1992 con Whitney Houston e Kevin Costner i cui ruoli, a teatro, saranno impersonati da  Karima, una delle più belle voci italiane, che interpreterà la superstar Rachel Marron e da Ettore Bassi che darà vita alla guardia del corpo Frank Farmer. Con loro in scena: Helen Tesfazghi (alternate Rachel Marron), Loredana Fadda (Nicki Marron), Piero Di Blasio (Sy Spector), Russel Russel (Bill Devaney), Daniele Balconi (stalker), Fabrizio Corucci (Tony Scibell), Mirko Ranù, Gianluca Briganti, Felice Lungo, Renato Tognocchi, Alessia Losavio, Yamaira Gomez Fabre, Alessandra Ruina e Daniela Ribezzo.

” Quando uscì la versione musical del titolo a Londra qualche anno fa, pensai subito a un’altra operazione per la maggior parte commerciale, alla “Fame” o “Flashdance”. Invece, con mia grande sorpresa, mi imbattei in una riduzione estremamente curata per il teatro, dove le canzoni più famose di Whitney Houston erano state integrate perfettamente nella storia, con un risultato finale di grande qualità” spiega Federico Bellone, regista di The Bodyguard  che poi aggiunge: “Quello che raccontiamo nel nostro spettacolo è il grande bisogno che la diva protagonista ha di essere amata. Più abbiamo successo nel nostro lavoro, più rischiamo di rimanere soli. La celebrità e il potere ci portano a dubitare di quali siano le amicizie e gli amori sinceri, confinandoci in un vortice di emozioni che difficilmente possiamo condividere. La solitudine è un elemento comune anche al nostro protagonista, che ha scelto “il mestiere perfetto: non nello stesso posto troppo a lungo, mai troppo vicino a qualcuno”. Ed ecco che questi personaggi così forti e allo stesso tempo così soli si ritrovano in una potente storia d’amore.”  Bellone poi, per quanto riguarda la scelta del cast spiega:  “Ettore Bassi è senza dubbio uno dei più bravi attori con una consistente esperienza nei girati polizieschi e la cantante black dalla voce incredibile, Karima, è colei che apriva i concerti nostrani di Whitney”. Dal punto di vista visivo infine, come spiega il regista, in Bodyguard “lo show si presta all’ eleganza: nero lucido specchiante, bianco, argento e oro, linee verticali negli abiti da sera; e a grande spettacolarità per l’aspetto “da concerto” legato alla protagonista femminile, come un grande impianto luci, fuochi d’artificio e fiamme veri, geyser, vento, giochi di laser, botole e sistemi di volo, proiezioni, effetti speciali e mega bassi, sorprendenti cambi di scena”.

The Bodyguard – Guardia del corpo racchiude un thriller e una storia d’amore: Frank Farmer, ex agente dei servizi segreti viene ingaggiato come guardia del corpo per proteggere la rockstar Rachel Marron da un pericoloso stalker. La convivenza non è semplice e si complica ulteriormente quando entrano in gioco i loro reciproci sentimenti; il tutto accompagnato dalle note di una straordinaria colonna sonora che include classici come “Queen of the Night”, “Run to you”, “I Have Nothing”, e una delle più grandi canzoni di tutti i tempi “I Will Always Love You”. L’adattamento teatrale di The Bodyguard viene ulteriormente arricchita con altri grandi successi di Whitney Houston compresa “I wanna dance with somebody”.

DOVE, COME E A QUANTO -The Bodyguard dal 23 febbraio al 7 maggio
Teatro Nazionale Che Banca! -Milano

Da martedì a venerdì: ore 20,45; Sabato: ore 15,00 e ore 20,45; Domenica: ore 15,00 e ore 19,00
Biglietti: da 24 euro

 

 

 




Leo Gullotta è uno “Spirito allegro”

Leo Gullotta è protagonista di Spirito allegro, commedia di Noël Coward in scena al Teatro Carcano di Milano dal 9 al 19 febbraio. L’allestimento è firmato da Fabio Grossi

Il mondanissimo romanziere Charles Condomine, interpretato da Leo Gullotta, è grande appassionato di occultismo. Per raccogliere materiale per un suo libro, chiede all’eccentrica medium Madame Arcati di recarsi a casa sua per condurre una seduta spiritica. La situazione sfuggirà a tutti di mano e, il malcapitato scrittore, si ritroverà assediato dal fantasma della irritante e lunatica prima moglie Elvira, che tenterà in ogni modo di intromettersi tra Charles e Ruth, la seconda signora Condomine, mettendo a rischio il loro matrimonio.

Elegante e ricco di umorismo, Spirito Allegro è il testo perfetto per un attore ironico come Leo Gullotta, che anima la ridicolizzazione del mondo del paranormale e la caricatura dell’Upper Class degli anni Quaranta. Accanto a lui Betti Pedrazzi è la medium Madame Arcari.




Due Partite e la sfida continua dell’essere donna

Due Partite debutta il 2 febbraio al Teatro Manzoni di Milano dove resterà in scena fino al 19 febbraio. La commedia di Cristina Comencini e diretta da Paola  Rota, annovera tra i suoi protagonisti  Giulia Michelini, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti, Giulia Bevilacqua.

Due Partite prende avvio negli anni Sessanta con quattro donne che, ogni giovedì, si ritrovano per giocare carte, chiacchierare e passare il pomeriggio, mentre nella stanza accanto, a loro volta, giocano le rispettive figlie.

Nel secondo atto di Due Partite, a distanza di 45 anni, quattro donne vestite di scuro arrivano alla spicciolata in un’altra casa, per partecipare ad un funerale. Capiamo che sono quelle bambine che nel primo atto giocavano nella stanza accanto. A poco a poco le colleghiamo una dopo l’altra alle madri. Qualche volta per rassomiglianza, qualche volta per assoluto contrasto. A differenza delle loro madri lavorano tutte, sono più consapevoli, ma anche tanto stanche.

“Due Partite lavora su diversi livelli, è un meccanismo perfetto che alterna momenti di comicità a momenti di vera e propria commozione, ma quello che più mi colpisce è un altro aspetto, fondamentale a teatro, che è quello fantastico, fantasmatico” sostiene Paola Rota per poi proseguire: “Le protagoniste della storia raccontata da Due Partite sono donne che si proiettano madri, madri che immaginano come saranno le loro figlie, figlie che hanno assunto, mangiato e digerito le proprie madri per farsi donne autonome, diverse, opposte, e sorprendentemente vicine. Queste bambine che non vediamo mai e il loro perenne struggimento della crescita sono l’anima della commedia”.

 

 




Con Il casellante Camilleri va a teatro

Debutta il 25 gennaio, a Milano, Il casellante di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale. Il casellante è uno spettacolo con musiche dove si ride e ci si commuove al tempo stesso. La compagnia di attori e musicisti capitanata da Moni Ovadia, Valeria Contadino e Mario Incudine narra una vicenda metaforica che gioca sulla parola, sulla musica e sull’immagine.

Fra i libri di Andrea Camilleri, Il casellante è uno dei più struggentemente divertenti del ciclo cosiddetto “mitologico”. Dopo Maruzza Musumeci e prima de Il sonaglio, l’opera disegna i tratti di una Sicilia arcaica e moderna, comica e tragica, ferocemente logica e paradossale a un tempo. Affogato nel mondo mitologico di Andrea Camilleri, costellato di personaggi reali fantasiosamente trasfigurati, Il casellante parla di una metamorfosi che passa attraverso il dolore della maternità negata e della guerra, ma è anche una narrazione in musica divertita e irridente del periodo fascista nella Sicilia degli anni Quaranta.

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Carcano di Milano fino al 5 febbraio, per poi perseguire con una lunga tournée che terminerà a maggio e farà tappa, tra le altre città, a Rimini (Teatro Novelli), Bologna (Arena del Sole), Monfalcone (Teatro Comunale), Perugia (Teatro Morlacchi), Genova (Teatro Duse), Palermo (Teatro Biondo), Agrigento (Teatro Pirandello), Campobasso (Teatro Savoia), Fano (Teatro della Fortuna), Brescia (Teatro Sociale), Roma (Teatro Sistina).

 




Sergio Muniz in Cuori Scatenati

Sergio Muniz porta in scena Cuori Scatenati, una commedia di Diego Ruiz che assicura una serata all’insegna dell’allegria. Cuori Scatenati debutta al Teatro San Babila di Milano il prossimo 31 gennaio e proseguirà le repliche fino al 5 febbraio. Sul palco oltre a Muniz e a Ruiz anche Francesca Nunzi e Maria Lauria.

Cuori Scatenati prende spunto da una, legittima, domanda: cosa succederebbe se la futura sposa, praticamente con un piede sull’altare, venisse a scoprire tutto. E con tutto si intende l’inatteso ritorno di fiamma tra il promesso sposo e la precedente compagna. Una coppia scoppiata da anni si incontra clandestinamente per un’insensata ultima notte d’amore prima di suggellare il divorzio definitivo, ma gli imprevisti sono dietro l’angolo, anzi dietro la porta. E da qui, in un  vortice di dialoghi serrati ed esilaranti battute si dipana la commedia di Diego Ruiz, ormai esperto nel mettere in scena i rapporti di coppia con le loro innumerevoli sfaccettature. Ruiz questa volta, in Cuori Scatenati, affronta gli amori ormai finiti che, in realtà, come cantava Antonello Venditti, non finiscono mai.

Vale la pena dare una seconda possibilità? Oppure si rischia di ritrovarsi la solita minestra riscaldata? Riuscirà mai un nuovo amore a non subire il fastidiosissimo paragone con quello precedente? E come la mettiamo col tradimento? La fedeltà è una predisposizione mentale, una scelta morale o un’imposizione?

Questi e tanti altri interrogativi sono alla base di Cuori Scatenati, una commedia in cui tutti i personaggi si trovano nel posto sbagliato nel momento più sbagliato, dando vita a una girandola di equivoci e situazioni paradossali che li porteranno a ricorrere a tutto il loro sangue freddo per gestire una serata che li metterà a dura prova. Una serata che farà a dir poco fibrillare tutti e quattro i cuori scatenati.

DOVE E COME   – Cuori infranti
Teatro San Babila di Milano 31 gennaio – 5 febbraio- h 20.30. Domenica e mercoledì 15.30




Prodigi della mente sul palco del Manzoni

Prodigi porta in scena al Teatro Manzoni di Milano uno spettacolo particolare  e incentrato sulle meraviglie possibili alla mente umana. Sul palco Vanni De Luca, autentico specialista delle meraviglie, illusionista matematico, esperto in arti marziali, e autentico calcolatore umano, lo scorso maggio si è aggiudicato il primo premio del Campionato Italiano di Magia

In Prodigi,  Vanni De Luca racconta vita morte e prodigi dei suoi maestri e predecessori da Harry Kahne a Thea Alba, aprendo lo scrigno delle sue multiformi capacità: ricordare centinaia di pagine di un libro, risolvere in pochi secondi complicatissimi enigmi matematici, spingere il proprio corpo oltre i limiti della natura, scrivere e parlare al contrario, risolvere il cubo di Rubik mentre declama a memoria canti della Divina Commedia scelti dal pubblico, fino ad arrivare al suo numero di punta: le Meraviglie Multiple. Il numero, portato in scena in Prodigi, è ritenuto uno dei più complessi mai ideati nella storia del mentalismo, in una  personalissima e elettrizzante versione.
L’azzardo che Vanni De Luca ricrea ogni sera per Prodigi era stato tentato, prima di lui, solo da due performer: Harry Kahne e Ricky Jay.

In Prodigi è in scena un uomo solo contro tutti, nessun attrezzo, solo una mente. Una mente che compie, appunto Prodigi.

DOVE, COME E A QUANTO -Prodigi

30-31 gennaio-teatro Manzoni di Milano
Biglietti da 18 euro