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Made in Sud, dalla tv al tour

Made in Sud va in tour. Nato al Teatro Tam di Napoli come un “laboratorio artistico” aperto al pubblico, Made in Sud ha creato una nuova generazione di comici e uno stile originale, divenendo, negli anni, un vero e proprio fenomeno di costume. Il segreto è il ritmo serrato delle esibizioni e il cast di comici. Lo spettacolo, condotto da  Fatima Trotta vede la presenza dei comici più noti  dello show che dal 22 febbraio tornerà in tv in prima serata su Rai 2. Saranno in scena infatti Mino Abbacuccio, Francesco Albanese, Maria Bolignano, Mariano Bruno, Enzo e Sal, Gino Fastidio, Vincenzo Fischetti, Ciro Giustiniani, Edoardo Guadagno, Nello Iorio, Giuseppe Laurato, Miss Illude, I Nerz, I sud 58. Presenti come ospiti I Ditelo Voi, Paolo Caiazzo, Gli Arteteca.

Molti i nuovi personaggi dell’edizione teatrale 2016/17 accompagnati dalla musica del Dj Frank Carpentierie quella dei Sud58, pronti a proporre nuovi remix del canzoniere partenopeo. Made in Sud, anche nella versione teatrale, è accompagnato dalle coreografie del corpo di ballo delle “suddine”.

Le date del tour teatrale di Made in Sud sono in tutto  e, nell’ordine:

 

 

 

13 gennaio Catania Teatro Metropolitan

15 gennaio Palermo Teatro Golden

21 Gennaio Aprilia Teatro Europa

24 gennaio Firenze Teatro Obihall

26 gennaio Bologna Teatro Europa Auditorium

27 gennaio Milano Teatro Linear Ciak

31 gennaio Torino Teatro Colosseo

dal 2 febbraio Napoli Teatro Palapartenope




Il Don Carlo torna alla Scala

Il Don Carlo di Giuseppe Verdi torna in scena alla Scala di Milano. L’opera debutterà il 17 gennaio e sarà riproposta in replica fino a 12 febbraio. Dirige Myung-Whun Chung. In scena per il Don Carlo Francesco Meli,  Krassimira Stoyanova, Ekaterina Semenchuk,  Simone Piazzola e  Orlin Anastassov. Lo spettacolo è quello firmato da Peter Stein per la regia e da Ferdinand Wögerbauer per le scene andato in scena nel 2013 al Festival di Salisburgo.  La versione in cinque atti, la prima ad approdare alla Scala nel 1868,  manca dalla Scala da quarant’anni, ovvero dall’edizione diretta da Claudio Abbado con la regia di Luca Ronconi per l’inaugurazione della Stagione 1977/1978.

L’opera nasce per il rientro di Verdi a Parigi. Il compositore nel 1865 mancava dalla Ville Lumiere da 10 anni, quando aveva presentato all’Opéra Les Vêpres siciliennes quando, per il suo ritorno, su invito del direttore dell’Opéra Jules Perrin,sceglie il dramma di Schiller Don Carlos e progetta un’opera dall’architettura grandiosa, che lo impegna in lunghi mesi di composizione (nel corso dei quali si spegne il librettista Méry; la stesura del libretto viene completata da Camille Du Locle) e in un esasperante periodo di prove. La prima è prevista per metà dicembre 1866 ma slitta continuamente. Il 24 febbraio, alla prima prova in cui l’opera viene eseguita per intero, si osserva che la durata totale, 3 ore e 47 minuti, impone drastici tagli se si vuole terminare la serata entro la mezzanotte e permettere al pubblico di raggiungere le ferrovie suburbane. La prima ha luogo l’11 marzo, sul podio George Hainl, con accoglienza favorevole ma non trionfale: il nuovo stile di Verdi suscita sulle prime più disorientamento che entusiasmo. Il compositore lascia Parigi autorizzando l’Opéra ad apportare i tagli “reputati opportuni”. E i tagli, sempre più arbitrari, caratterizzeranno il cammino dell’opera in Europa. Verdi vi rimette mano di persona nel 1872, per il Teatro di San Carlo. Nel complesso il compositore è sempre più insoddisfatto dalla prassi dei tagli arbitrari apportati dai teatri, ma anche cosciente della necessità di un ripensamento complessivo. Nel 1880 l’opera di Vienna chiede a Ricordi di mettere in scena Don Carlos, e Verdi fa rispondere che sono necessarie “alcune modificazioni”. Accorciare è necessario, anche perché “in questa città i portieri chiudono i portoni delle case alle 10 – scrive Verdi – dal momento che mi si devono tagliare le gambe ho preferito affilare io il coltello”. Nel complesso Verdi elimina circa metà dell’opera originaria, a partire dall’atto di Fontainebleau, rimusicando e correggendo: ne emerge un dramma nuovo, più sintetico e agile, in cui il fattore politico e la figura di Filippo prevalgono su quello psicologico/sentimentale e i personaggi di Carlo ed Elisabetta. Cessate le trattative con Vienna, il nuovo Don Carlo in quattro atti va in scena alla Scala il 10 gennaio 1884. Negli anni seguenti Verdi non cessa di ripensare a Don Carlo e alla funzionalità drammaturgica del primo atto: una nuova versione, che accoglie le modifiche introdotte per la Scala ma ripristina l’atto di Fontainebleau (omettendo però i ballabili), va in scena a Modena il 26 dicembre 1886. È quella che sarà riproposta alla Scal.




Vincenzo Salemme brinda con “Una festa esagerata”

Vicenzo Salemme porta al Teatro Sistina di Roma la sua nuova commedia “Una festa esagerata ….!”. Salemme e la sua “Una festa esagerata” rimarranno sul palcoscenico romano dal 18 gennaio al 5 febbraio.

La nuova commedia scritta, diretta e interpretata dallo stesso Salemme e vede e in scena anche Nicola Acunzo, Vincenzo Borrino, Antonella Cioli, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Giovanni Ribo’, Mirea Flavia Stellato.

“Ho scritto “Una festa esagerata…!”lo scorso maggio ma l’idea di partenza risale a qualche anno addietro”  -spiega Vincenzo Salemme  per poi aggiungere “Con “Una festa esagerata…!”  ho puntato tutto sulla naturalezza della recitazione colorando qua e là con una comicità più estrema, a tratti farsesca. Un po’ come succede nella vita quando qualcosa o qualcuno ci fa ridere per quanto involontariamente buffo. Ma questa è anche una commedia abbastanza crudele verso noi stessi, verso i nostri cedimenti morali. E credo che il teatro possa ricordare a chi lo fa e a chi lo guarda che in fondo siamo di passaggio e che, forse, un po’ di sana autoironia ci può aiutare a vivere meglio”.

“Una festa esagerata…!”  di Vincenzo Salemme: DOVE, COME E A QUANTO

Teatro Sistina- Roma dal 18 gennaio al 5 febbraio
Orari diversi a seconda della rappresentazione
Biglietti da 27,5 euro

 




Ambra dà voce al Sessantotto

Ambra Angiolini, Francesco Scianna e Francesco Biscione portano in scena “Tradimenti” commedia di Harold Pinter. La regia è firmata da Michele Placido. Tradimenti debutterà al Teatro Manzoni di Milano il prossimo 12 gennaio e proseguirà con le repliche fino al 29 gennaio. Scritta nel 1978 e ambientata tra Londra e Venezia, questa è una delle commedie più famose di Pinter, premio Nobel 2005 per la letteratura, ed è stata portata sul grande schermo nel 1983, con Jeremy Irons, Ben Kingsley e Patricia Hodge. Si tratta per di più di un testo che nasce da unmo spnto autobiografico dello stesso Pinter che, sposato con l’attrice Vivien Marchant, visse una relazione lunga sette anni con la presentatrice televisiva Joan Bakewell.

La storia procede a ritroso, dal 1977 al 1968. Emma, interpretata da Ambra Angiolini, manager in una galleria d’arte, e Jerry, scrittore e agente letterario, si rivedono due anni dopo la fine della loro relazione. Sono stati amanti per cinque anni, distraendosi dai rispettivi matrimoni in un appartamento preso in affitto, finché Robert, marito di Emma e testimone di nozze di Jerry, costringe la moglie ad ammettere il tradimento, dopo aver sospettato a lungo sulla relazione tra i due. “Con miei attori Ambra Angiolini, Francesco Scianna e Francesco Biscione, abbiamo fatto un gioco, cioè leggerla dall’ultima scena, che si svolge appunto nel 1968, per poi procedere fino al 1977. È chiaro che Pinter si diverte a spiazzare il lettore con il gioco a ritroso, partendo da un dialogo che segna la fine del sentimento che coinvolge i tre protagonisti e che si svolge in un bar nell’anno 1977. Scena che, appunto, segna l’inizio della commedia e che prosegue andando indietro negli anni fino alla bellissima descrizione della festa in pieno stile sessantottino, con alcool e droghe leggere, ambientata a casa di Robert ed Emma, in cui Jerry tenta di sedurre la moglie dell’amico Robert” spiega Michele Placido che poi racconta “essendo stato personalmente coinvolto in quegli anni sessantottini,  la commedia di Pinter mi abbia toccato anche da un punto di vista autobiografico. Ho raccontato agli attori della compagnia di una personale parabola sentimentale e politica e di come quegli amori di gruppo, la libertà sessuale, le prime trasgressioni i furori rivoluzionari siano stati poi, negli anni a venire, traditi e a volte falliti miseramente falliti. La storia di quegli anni parla, e non solo per me, di amori finiti, ma soprattutto di tradimenti politici, ideologici e sociali. Ecco, sì, forse questo testo si può leggere non solo come la fine di una storia d’amore più o meno grande, ma anche come un totale fallimento di un’utopia rivoluzionaria che voleva migliorare e cambiare il pensiero occidentale”.

 




Ettore Bassi porta in scena l’amore

Un cast d’eccezione per “L’amore migliora la vita”, commedia scritta e diretta da Angelo Longoni che debutterà il prossimo 17 gennaio al Teatro San Babila di Milano. A dare voce all'”amore” saranno Ettore Bassi, Edy Angelillo, Eleonora Ivone e Giorgio Borghetti. L””amore” illuminerà il palcoscencio milanese fino a 22 gennaio.

La commedia, che prende spinto da un’affermazione talmente scontata da sembrare inutile, punta a evidenziare come fine troppo spesso  la nostra esistenza sia  invasa da rabbia e la paura che tendono a offuscare appunto il sentimento più bello, l’amore. Siamo talmente concentrati sul nostro malessere da dimenticarci ciò che di bello potremmo avere se solo fossimo meno ottusi.

Due coppie di genitori si trovano per discutere di un problema che riguarda i propri figli maschi appena divenuti maggiorenni. All’inizio i quattro sembrano essere molto civili e dimostrano di avere a cuore solo il bene dei propri ragazzi ma, quando si tratta di discutere della loro omosessualità e della loro volontà di vivere apertamente il loro amore, le cose si complicano notevolmente.




Il 2017 inizia con il Festival della Magia

Raul Cremona porta al Teatro Manzoni di Milano la seconda edizione del Festival della Magia,  una nuova fantastica avventura magica per iniziare il 2017 all’insegna dell’emozione e del divertimento. Il Festival della Magia sarà in scena dal 2 all’8 gennaio e trasformerà il palco del Teatro Manzoni in  una arena delle meraviglie  sorprendenti artisti italiani e stranieri che incanteranno il pubblico con grandi illusioni, mondi poetici e fantastici e atmosfere da sogno. Si alterneranno sul palco le grandi illusioni di Alberto Giorgi e Christopher Castellini, la poesia di Vittorio Marino e  gli incantesimi di Andrea Piccolini dall’Italia, la fantasia di Dion dall’Olanda, dalla Spagna le magie di Charlie Mag e dal Giappone l’incanto del giovane Hannah. A condurre il viaggio surreale e fantastico del Festival della Magia sarà  Raul Cremona accompagnato dalle incursioni di Felipe.

Christopher Castellini  è un illusionista della mente. Dal primo minuto ti rapisce e ti accompagna nel suo mondo onirico, in un vortice di storie incredibili, di esperimenti impossibili e soprattutto di scelte.

Dion van Rijt unisce la danza e la magia. Nel 2011  diventa Campione Europeo di Magia.

Alberto Giorgi e Laura sono fra i più interessanti esponenti dell’illusionismo europeo grazie allo stile che coniuga  modernità e tradizione. Il loro lavoro stilistico li porta allo sviluppo di un universo unico e magico costellato di macchine incredibili ispirate dalle più belle fantasticherie di Jules Verne e G.H. Wells.

Hannah è una giovanissima maga, classe 2000.  La sua disciplina preferita è la manipolazione nella quale si esercita quotidianamente.

Charlie MAG  unisce nelle sue performance magia e mimo. Nel 2010, finisce i suoi studi professionali come attore e intraprende una carriera a tempo pieno ricca di premi e riconoscimenti.

Vittorio Marino è un eterno viaggiatore. Creativo, anzi molto creativo, sua lunga esperienza nel teatro di strada lo ha portato ad una profonda conoscenza dell’animo umano. Possiede un universo unico, una comicità degna di Chaplin e Buster Keaton

Andrea Piccolini

 DOVE, COME E A QUANTO – Festival della Magia
Teatro Manzoni di Milano 2-8 gennaio
Feriali ore 20,45 – 6 gennaio e domenica ore 15,30
Biglietti da 18 euro