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Zermatt, regina delle nevi

Racchiusa al centro di ben 38 cime sopra i 4mila metri (praticamente il 33% di tutte le cime sopra i 4mila metri delle Alpi), Zermatt (1616 metri) è la regina delle nevi del Canton Vallese. D’inverno Zermatt è un sogno per tutti gli sciatori, dai principianti agli amanti del free ride, ma anche d’estate Zermatt è una destinazione da non perdere grazie ai 70 km di sentieri escursionistici tra boschi e pascoli e che offrono scenari particolarmente incantanti sulle cime.

Il villaggio alpino arroccato sul Monte Rosa e su cui domina il Matterhorn (ovvero il Monte Cervino per gli svizzeri) infatti è completamente pedonale e raggiungibile via treno o con romantiche carrozze, oltre che con meno suggestivi veicoli elettrici. Le macchine possono arrivare solo fino a Täsch, a 5 km da Zermat che poi è raggiungibile con un treno navetta della Matterhorn Gotthard Bahn ogni 20 minuti. 

Da non perdere, in qualsiasi stagione dell’anno, una tappa al Sunnegga un balcone sulla valle a 2.288 metri da cui si gode una impagabile vista sul Cervino, o meglio sul Matterhorn e raggiungibile in tre minuti dal centro del borgo grazie a un impianto di risalita sotterraneo, insomma una specie di metropolitana in quota che all’uscita lascia incantati a bocca aperta di fornite all’iconica forma del monte Cervino. Garantisce incredibili emozioni, in qualunque mese dell’anno, anche l’escursione a Gornergrat, a 3089 metri, risalendo la montagna con la ferrovia in cremagliera tra incomparabili scenari, piste, gallerie e muri di neve. Una gita che da sola vale il viaggio, anche per chi non scia. All’arrivo della funivia del Piccolo Cervino si può visitare il Palazzo di Ghiaccio, una serie di grotte scavate a 15 metri di profondità nel ghiacciaio.

L’offerta turistica di Zermatt è in grado di soddisfare qualsiasi desiderio per sportivi o meno sportivi: oltre alla prima traccia, alla discesa al chiaro di luna, all’heliski sul Monte Rosa (in teoria è possibile anche “circumnavigare il Monte Rosa, sci ai piedi, anche sul lato di Alagna grazie all’heliski e percorsi in free ride. È previsto un collegamento tra i due comprensori: Cervinia-Zermatt-Valtorunanche e Alagna-Champoluc e Gressoney), alle gite in slittino come alternativa allo sci, è prevista addirittura la possibilità di godersi gli ultimi raggi di sole che illuminano le vette intorno al villaggio alpino, gustando una fonduta in cabinovia. Per i più sportivi invece il comprensorio offre la possibilità di circuiti ad hoc come il “Matterhorn ski safari” silver o gold che, a seconda del circuito scelto, permette di percorrere tra 10mila e 12,5mila metri di dislivello in un giorno, senza mai utilizzare due volte lo stesso impianto. Si parte dal Rothorn, si prosegue attraverso Riffelberg, il ghiacciaio del Teodulo, Trockener Steg, il Matterhorn glacier paradise, Breuil-Cervinia, il Plateu Rosa e alla sera si ritorna a Zermatt passando per Stafelalp. E, soprattutto, soprattutto si scia circondati da uno scenario particolarmente suggestivo e protetti dall’ombra del Cervino e ai piedi, tra l’altro, del Monte Rosa.

Il “Matterhorn ski paradise”, ski area di Zermatt, garantisce una scelta di tracciati per tutti i livelli di sci grazie alle 26 piste blu, alle 76 rosse e alle 10 nere. E, per chi vuole godersi la giornata senza rischiare di essere travolti da chi predilige ritmi più “da gara”, il “Matterhorn ski paradise”“slow slopes”  offre la possibilità di “slow ski”. Le slow slopes sono situate nelle immediate vicinanze della zona sciistica dedicata ai principianti e sono nell’ordine la 5, la 6 e la 7 nel comprensorio di Rothorn, la 38 nel comprensorio di Gornergrat e la 56 nel comprensorio Matterhorn glacier paradise.

Da Zermatt si può scegliere di risalire verso il Sunnega Paradise e da lì proseguire per il Rothorn Paradise dove abbondano infinite piste rosse (come la 9 che poi prosegue in 11 e scende da quota 3100 fino a valle) e blu; o salire verso il Riffelberg e da lì al Gornergrat da cui si dipanano lunghissime piste, in prevalenza rosse, che offrono una vista suggestiva sul Cervino e sulla valle; o partire alla volta dello Scharzsee Paradise, dove si sviluppa il maggior numero di piste, e da lì, volendo, fino alla cima del Matterhor Glacier Paradise a 3883 metri. I tre comprensori di Zermatt sono tutti collegati sci ai piedi oltre che dallo ski bus elettrico. Non solo. Al momento il collegamento verso l’Italia (e Cervinia) è garantito sci ai piedi dal Matterhorn Glacier Paradise verso il Plateau Rosa (a 3480 metri) attraverso la pista 85 (rossa e blu), ma si prevede l’apertura di un impianto a fune che colleghi, prima o poi, le due cime. Una volta arrivati in vetta da non perdere la possibilità di scendere sul tracciato più alto del comprensorio e probabilmente uno dei più alti d’Europa: la Gobba di Rollin, a 3999 metri (raggiungibile da due skilift), da cui volendo ci si può tuffare in un percorso vertiginoso per 2200 metri di dislivello fino a Zermatt.

Oltre allo skipass internazionale che consente di sciare anche sulle due ski aree italiane (Breuil Cervina e Valtournanche), è possibile acquistare lo Snowpass Valais Unlimited per sciare in tutti i 2800 km di piste del Vallese. Chi poi non si volesse accontentare dell’offerta di Zermatt, con o senza le sue stazioni italiane (Cervinia e Valtournanche), piò scegliere tra ben 18 comprensori a pochi minuti d’auto.

 

 




Alsazia, una destinazione gourmande

L’Alsazia con i suoi castelli arroccati sulle dolci colline come il medioevale Haut Koenigsbourg, la suggestiva Strasburgo, la natura selvaggia con le sue foreste infinite e una tradizione gourmande tutta da scoprire, si propone come ideale per i prossimi ponti e, per chi può,  anche per una vacanza anche più lunga.

Route des Vins d'Alsace--®Tristan VuanoCathédrale de Strasbourg-®IstockICE CATTIN @ Cattin

Punto di partenza? L’irresistibile Strada dei Vini, 120 chilometri che, da nord a sud, attraversano una campagna tappezzata di vitigni e pittoreschi villaggi a graticcio (a iniziare da Selestat nota anche per la Bibliothèque Humanist e da  Riquewihr con i suoi imponenti bastioni e il Dolder, un portale a graticcio del 1200 sormontato da una torre campanaria) e che portano a una destinazione che è prorio il caso di definire divina: i 50 Gran Cru. Qui è emozionante dove perdersi fra le stradine dei piccoli villaggi, scoprire nidi di cicogna (a Hunawihr, chiamato il villaggio delle cicogne, nidificano oltre 100 cicogne  che vivono prevalentemente nella zona gestita dal Centre de Reintroduction de Cigognes), entrare nei cortili dei produttori di vino e ascoltarli mentre declinano la poesia del proprio terroir: riesling, gewurztraminer, sylvaner, pinot noir… e poi, inevitabilmente, lasciarsi tentare e riempire i calici per cogliere l’anima e i segreti dei vini d’Alsazia. Proprietà e cantine vinicole del territorio propongono diverse occasioni di ospitalità e scoperta tra laboratori di degustazione, casinò del vino, degustazioni alla cieca, quiz sugli aromi.

Vignoble Rangen Thann-®AAA-MeyerVin et Vignoble-®Zvardon-Editions du SigneRiquewihr et son vignoble-®Tristan VuanoDétails Bibliothèque Humaniste - Sélestat-P-Mod Ville de Sélestat. (2)

Un buon inizio è il Domaine Cattin di Voegtlinshoffen affonda le sue radici addirittura la 18° secolo. Stabilitasi qui dal 1720 e proprietaria di circa 70 ettari di vigne, la famiglia Cattin costituisce una delle più grandi case vinicole alsaziane che lavora il proprio vigneto. Oggi, Anaïs e Jacques Cattin sono la 13° generazione di viticoltori con sede a Vœgtlinshoffen, sulle alture dei vigneti alsaziani, a pochi chilometri da Colmar, tra i borghi più suggestivi dell’Alsazia e con un mercatino di natale particolarmente pittoresco. Qui il visitatore si trova immerso nel mondo del domaine, con uno showroom che lascia vedere l’attività della cantina dietro una spettacolare vetrata. Ma il luogo sorprende soprattutto per il rooftop, con una vista a 360° sui vigneti. Uno spazio inedito che propone laboratori di degustazione a tema sui vini della proprietà e sugli abbinamenti piatti e vini.

illuminations de la Cathédrale de Strasbourg- Emmanuel VIVERGEDomaine Cattin 1

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Détails Bibliothèque Humaniste - Sélestat-P-Mod Ville de Sélestat

Da non perdere poi:
Arthur Metz a Marlenheim – www.arthurmetz.com
Wolfberger a Eguisheim – www.wolfberger.com
Domaines Schlumberger a Guebwiller – www.domainesschlumberger.fr
Cave Vinicole di Cleebourg – www.cave.cleebourg.com
Domaine Dirler-Cadé – www.dirler-cade.com
Domaine du Bollenberg – www.bollenberg.com
Cave du Vieil Armand – www.cavevieilarmand.com
Domaine Klipfel a Barr – www.klipfel.com
Château de Riquewihr « Dopf & Irion » a Riquewihr – www.dopffirion.com

Sauna - Nature Spa - La Cheneaudière--®Jérome MondièreSpa - 5 Terres Hôtel à Barr-©Coralie Le Breton - Elles en parlentHall - 5 Terres Hôtel-®Serge Lohner 5 Terres Hôtel

Una buona base di partenza per esplorare il territorio è il Parc Hotel Obernai, struttura familiare iconica della Strada dei Vini d’Alsazia che ne prossimi mesi ha in serbo l’apertura di una sontuosa zona benessere il cui progetto è affidato allo studio SIEGRIST & CONSTANS. Un tempio del design contemporaneo, dai dettagli curati e dalle linee pure, che proporrà in particolare 1 piscina interna con 10 bacini, una piscina esterna infinity, 8 attività Spa, 3 saune, 2 hammam, 4 zone relax inedite, 5 spazi massaggio, un ristorante, un’area fitness e un innovativo boxing studio. Pensato come un viaggio iniziatico confidenziale, la piscina offrirà 10 diversi spaziatmosfera e 90 diverse attrazioni-acquatiche, che permetteranno agli ospiti di rilassarsi in un’acqua riscaldata a 33°, senza mai uscire dalla piscina. Vera rivoluzione, questo percorso balneo-sensoriale è un’esperienza unica. Lo spazio è dotato anche di 5 suites Spa dedicate al benessere, con sale di balneazione e grandi vetrate che offrono una splendida vista sul Massiccio dei Vosgi.
Per una dimensione più intima,  l’Hostellerie La Cheneaudière & Spa a Colroy-la Roche costituisce una struttura di charme in equilibrio perfetto tra la raffinatezza di un Relais et châteaux e l’autenticità della natura attorno.

Per maggiori informazioni:  www.france.fr e www.experience.alsace.com .

Chalet de marché de Noel-® Emmanuel VIVERGENoel +à Mulhouse-®Ville de MulhouseNoel +à Colmar-®OT Colmar




Musica, terme e stelle per la Notte Celeste

Save the date: il 17 giugno le terme in Emilia Romagna si vestono a festa con La Notte Celeste 2017, un’occasione da non perdere per trascorrere un week end alla scoperta di borghi e, arte e mare e, allo stesso tempo coccolarsi in alcune delle più note località termali italiane. Per Notte Celeste tutti i 23 centri termali della regione resteranno aperti fino a tarda sera con un fitto programma di iniziative che celebreranno la notte del benessere tra terme, musica, spettacoli e stelle in 19 località, da Salsomaggiore Terme a Riccione. Strade e piazze saranno addobbate sulle tonalità del celeste e del bianco,  i colori che contraddistinguono l’evento. 

 Si può scegliere fra le rustide sulla spiaggia al calar del sole a Rimini e a Punta Marina, i tour guidati fra le palazzine Liberty di Salsomaggiore Terme, le feste in piscina, a Monterenzio, a Riolo Terme, a Cervia. A Riccione c’è il concerto anni ’70 di Ivan Cattaneo nel giardino delle Terme. Si balla sotto le stelle a Castrocaro e in piazza a Bagno di Romagna. A Bertinoro si può stendere una tovaglia sull’erba per un pic nic celeste. A Castel San Pietro Terme va in scena uno spettacolo musicale con giochi di luci e mapping 3D, mentre a Sassuolo si terrà l’esibizione dei talenti televisivi di Italia’s got Talent. A Porretta Terme chiunque sappia suonare la chitarra può avere l’occasione della sua vita e far parte del concerto corale “Mille Chitarre”, mentre a Monticelli si sorseggiano apertivi celesti sul solarium sotto le stelle. In alcuni comuni le iniziative partiranno già dal giovedì pomeriggio.

Il filo conduttore del 2017 è la “pavement art”, un’installazione che trasforma un semplice pavimento in un luogo da sogno virtuale. In ogni località il pubblico si potrà posizionare in un punto “magico”, dove avrà la sensazione di trovarsi in mezzo ad un luogo incantato.

Salsomaggiore Terme e le sue Terme (Pr)

Il centro di Salsomaggiore Terme sarà animato con visite guidate lungo i percorsi del Liberty. A Palazzo Berzieri, sede delle terme, ci sarà l’installazione della Pavement Art. Alle 21 la festa in Piazzale Berzieri per lo spettacolo di Radio Number One. Il lancio di palloncini luminosi concluderà la serata.  Info 0524/82111

Terme di Monticelli (Pr)

Musica dal vivo sotto le stelle presso il centro termale. Dalle ore 19 aperitivi. Gran finale con il lancio di palloncini luminosi. Info 0521/657425

Sassuolo e le Terme della Salvarola (Mo)

Alle 21.30 piazza Garibaldi si accenderà con l’Art Festival dove sono attesi gli artisti di Italia’s Got Talent. Non mancheranno la Pavement Art e il lancio di palloncini. Info 0536/987530 – 880801

Terme dell’Agriturismo a Monterenzio (Bo)

Alle Terme dell’Agriturismo La Notte Celeste sarà celebrata un pool party, una festa in una piscina di acqua termale, con dj set, buffet e cocktail bar a bordo piscina. Si ballerà fino a tardi sotto le stelle in un party estivo originale a pochi chilometri da Bologna. C’è la possibilità di fermarsi anche la notte nelle case coloniche della struttura. Nell’area piscina sarà installata la Pavement Art e da qui si potrà assistere al lancio di palloncini luminosi. Info 051/929791

Castel San Pietro Terme e le sue Terme (Bo)

Il centro medioevale di Castel San Pietro si riempirà fin dal mattino di sabato con i mercatini del cibo di qualità Quest’anno c’è il “trenino celeste” che farà la spola fra il borgo e il centro termale. La sera spettacolo musicale con giochi di luci e mapping 3D. Tanti intrattenimenti alle Terme dove sarà installata la Pavement Art. Per concludere la serata, il lancio di palloncini e un appetitoso spuntino celeste. Info 051/6954159

Porretta Terme Comune di Alto Reno Terme e le sue Terme (Bo)

Nel corso de La Notte Celeste ci saranno anche concerti di pop music e ska e di cover music (ore 21). Domenica arrivano la Banda di Porretta (ore 14), le animazioni con Radio Number One e (ore 16. 30) lo spettacolare concerto 1000 Chitarre, raduno dove chiunque può esibirsi. E fino al 24 giugno c’è una mostra sul Liberty nel centro termale. Info 0534/521111

Terme di Punta Marina (Ra)

Tutti possono iscriversi al grande torneo di beach-volley sulla spiaggia con tanto di festa finale in riva al mare a base di musica e birra e salsicce alla griglia. E’ questo il programma di Punta Marina per La Notte Celeste. Non mancherà l’installazione tridimensionale della Pavement Art per lo scatto fotografico da condividere sui social. Info 05444/37222

 

Castrocaro Terme e Grand Hotel Terme & Spa (Fc)

Per chi andrà a Castrocaro per il weekend, la festa comincia giovedì sera con una commedia dialettale in piazza. Venerdì pomeriggio c’è un percorso benessere alle terme, aperitivi con musica dal vivo, infine il concerto gospel in piazza. Sabato proseguono i tour guidati alle terme e alla Città Fortezza di Terra del Sole e alle 20.30 decolla la festa de La Notte Celeste con musica i tutta città e lancio di palloncini. Domenica visita guidata alla Fortezza di Castrocaro. Info 0543/769631

Bagno di Romagna e le sue Terme (Fc)

Venerdì i negozi faranno sconti alle donne. La sera festa in piazza con musiche e danze. Sabato pomeriggio in piazza c’è una riedizione di Giochi Senza Frontiere per i più piccoli mentre la sera la piazza si anima con uno spettacolo in piazza dedicato all’acqua e lancio dei palloncini luminosi. Domenica si chiude con la Gran Fondo del Capitano, una grande festa per ciclisti e spettatori. Info 0543/ 911046

Bertinoro e Grand Hotel Terme della Fratta (Fc)

Venerdì 16 giugno stand gastronomici e musica dal vivo e sport al centro sportivo comunale. Sabato 17 La Notte Celeste entra nel vivo con l’aperitivo celeste nel giardino del centro termale con degustazione dei vini e dei prodotti gastronomici del territorio. Il pubblico potrà partecipare a un’escursione guidata alla scoperta delle fonti e poi stendere una coperta per una cena a picnic nel parco delle terme. La serata prosegue con un concerto celeste con musica dal vivo. Alle 23.30 lancio dei palloncini luminosi. Domenica mattina il concerto di buongiorno nel parco e una piccola colazione. Alle10.30 visita guidata alle sette e preziose fonti termali. Info 0543/469213

Cervia e le sue Terme (Ra)

Sarà un weekend dedicato al benessere e all’attività sportiva. Venerdì all’alba (ore 6) a Pinarella c’è risveglio in riva al mare con la pratica del Qi gong. Alle 9 passeggiata nordica tra mare e pineta a Milano Marittima e per tutto il giorno visite guidate alle saline di Cervia a bordo di una barca. Alle 19 occhi puntati sul tramonto in salina (su prenotazione). Si potrà poi festeggiare nella piscina termale fino a tarda sera con musica stellare e piaceri conviviali. Domenica alle 6 del mattino concerto all’alba sul mare a Pinarella. Domenica continueranno le visite storico naturalistiche in salina in barca. Info 0544/973040

Riolo Terme e le sue Terme (Ra) 

Venerdì sera a Riolo Terme La Notte Celeste comincerà con un… giallo. Al ristorante Acquavitae alla Rocca è in programma una cena particolare dove ai commensali sarà richiesto di scoprire un piccolo mistero, dovranno indovinare dove è nascosto un certo bottino. Sabato pomeriggio Pool party a ritmo stellare nella grande piscina termale con vetrate sul parco con dj set di musica anni 70-80 e 90. Info 0546/71045

Rimini e Riminiterme

A Riminiterme La Notte Celeste sarà una lunga festa in spiaggia dedicata a tutta la famiglia. Si parte alle 18.30 con attività per bambini in spiaggia. Si mangerà in riva al mare con una grande rustida di pesce azzurro, organizzata con la Compagnia di Pescatori e ascoltando il cantastorie romagnolo Nevio Bedin. Alle 21 spettacolo di danza e alle 23 fuochi d’artificio. Il lancio dei palloncini luminosi chiuderà la serata. Il centro benessere rimarrà aperto fino a mezzanotte ci si potrà scattare una foto ricordo nel luogo magico del Pavement Art. Ingresso gratuito, cena a pagamento. Info 0541/424011

Riccione e le sue Terme (Rn)

Una Notte Celeste speciale quella di Riccione Terme perché partirà venerdì con una visita guidata al Centro di recupero e riabilitazione delle tartarughe marine e prosiguirà con una passeggiata in riva al mare sotto le stelle. Sabato sera Riccione Terme ospita Ivan Cattaneo, un tuffo nel passato per i nostalgici figli delle stelle. Il pubblico potrà godersi il concerto nella pineta del centro termale. A fine serata il lancio di palloncini luminosi. La  Notte Celeste continua domenica al centro di benessere termale con una presentazione delle ultime novità come il trattamento rimpolpante Blue Secret. Info 0541/602201




Burgenland, un’Austria da scoprire dove splende sempre il sole

Non siamo i soli a poterci definire come Paese del sole. Anche l’Austria ha una regione del sole,  Burgenland,  che vale la pena di scoprire e offre una media di 300 giorni di sole all’anno. Il  Burgenland, al confine con l’Ungheria, è tra le regione austriache quella meno conosciuta. Ma è un peccato. Si tratta infatti di un’area che vanta meraviglie artistiche (non è un caso che Burgenland significhi proprio terra di castelli), splendidi scenari naturalistici (con ben sei parchi nazionali), numeroso fonti termali e una cultura enogastronomica che gode dell’influenza delle diverse popolazioni che hanno abitato nel territorio.  Una regione che non assomiglia per nulla all’idea canonica di Austria e, anche per questo, varrebbe la pena visitare. Nel Burgenland  infatti non vi sono montagne, ma distese pianeggianti a perdita d’occhio, colline tondeggianti, aree verdi fluviali e filari di viti infiniti. Il Burgenland è raggiungibile in auto, treno o autobus da Graz o da Vienna.

Come terra di confine il territorio è costellato da castelli rocche con funzione difensiva attorno a cui si sono, nei secoli, sviluppati interi paesi. Il Burgenland è la regione austriaca meno conosciuta, ma è ricca di suggestioni culturali e naturalistiche. Burgenland vuol dire terra dei castelli, a testimonianza della sua posizione di confine e della sua funzione difensiva contro gli Ottomani. Molti paesi sono nati intorno a rocche difensive. Tra i più noti vi sono il trecentesco  forte Forchtenstein, quartier generale della famiglia Esterházy sorge arroccato a ud, sui monti Rosaliengebirge, del trecento. Ma vi sono anche il castello di Lockenhaus, altra roccaforte degli Esterhàzy e ultimo castello cavalleresco d’Austria,  oggi adibita a hotel; il castello di Güssing, costruito sul cono di un vulcano spento e da cui si può ammirare un panorama mozzafiato; il castello di Bernste, della famiglia Batthyány e dove visse conte Ladislaus Almasy, a cui è ispirato “Il paziente inglese”; il castello barocco di Halbturn, ex residenza estiva dell’imperatore.

La scoperta del Burgenland  non può che partire dal capoluogo  Eisenstadt, la “città di ferro” per via delle mura ritenute inespugnabili, legata a doppio filo con i principi ungheresi Esterházy e il compositore Josef Haydn che per trent’anni rimase a servizio della città e dei principi. Gli Esterházy sono una delle più antiche famiglie nobiliari dell’Ungheria ed erano, a partire dal 1600, tra le famiglie più ricche dell’Europa centrale. Proprio Esterházy, nonostante le diverse proprietà possedute nella regione, scelsero Eisenstadt come residenza principale.  Il magnifico castello barocco ancora oggi è  testimone della potenza e della ricchezza raggiunta dagli Esterházy.

Per chi preferisce una full immersion nella natura il  Lago Neusiedl (Neusiedler See) e il parco nazionale di Neusiedler See-Seewinkel, patrimonio dell’umanità Unesco, costituiscono  un perfetto punto di partenza per escursioni naturalistiche, birdwatching e attività all’aria aperta (attorno al lago e nella grande pianura pannonica ci sono piste ciclabili per 2.500 i chilometri, non manca poi la possibilità di praticare vela, windsurf, kite o golf).  In quest’area di confine tra le Alpi e la puszta ungherese, vive un’eccezionale molteplicità di specie, animali e piante sono presenti anche nelle aree alpine, asiatiche o mediterranee. Non solo.  Questa riserva, vero e proprio concentrato di biodiversità e varietà paesaggistica, comprende diversi tipi di habitat: il lago della steppa con la presenza di canneti, i laghi di acqua salata che durante la stagione estiva evaporano, dune di sabbia e la torbiera bassa dell’Hànsag. Proprio dal Neusiedler See-Seewinkel transitano gli stormi di uccelli migratori che dall’Europa volano in Africa, per questo il aprco è diventato un vero e rprio eden per tutti gli appassionati di birdwatching.




Svizzera: 1600 km di gusto. Il Grand Tour

Prodotti locali,  ricette tradizionali, baite, “home restaurant” in stile “nonna di Heidi” per condividere un pranzo o una cena con gli  imprenditori agricoli e chef innovativi come Nenad Mlinarevic, Cuoco dell’anno 2016 e chef presso il ristorante Focus del Park Hotel Vitznau . Un percorso suggestivo in cui le meraviglie culturali e artistiche della Svizzera si fondono con i maestosi scenari montani e si sublimano nelle eccellenze enogastronomiche.  Il Grand Tour della Svizzera passa infatti da 22 laghi, cinque passi alpini e 11 siti Unesco. Insomma un viaggio da organizzare assolutamente, sa che si pensi a una lunga vacanza che a più week end.

Ovviamente per un Grand Tour del gusto in Svizzera non possono mancare né acqua né vino. D’altro canto la Svizzera è la riserva idrica d’Europa con più di 7mila laghi, 120 ghiacciai, fiumi che percorrono migliaia di chilometri. Lungo il Grand Tour si può osservare l’azione millenaria dell’acqua che ha plasmato la bellezza del territorio. Davvero suggestiva, ad esempio, è la tratta da Greppen a Beckenried che costeggia il Lago di Lucerna passando per i villaggi di Weggis e Vitznau. Si può poi caricare l’auto sul battello per raggiungere la sponda opposta e continuare poi in direzione di Altdorf, Svitto ed Ensiedeln. Lungo il Grand Tour poi ci sono numerose aree vitivinicole da esplorare: dal Vallese al Lavaux, patrimonio Unesco, al Ticino, regno del Merlot, Neuchâtel e Biel dove vengono coltivati prevalentemente vitigni Chasselas, Pinot grigio e Chardonnay e infine il Sentiero della Vite che si snoda tra Twann e Ligerz (sopra al Lago di Biel). Non solo. Per chi preferisce distillati più decisi, Grand Tour del gusto in Svizzera  prevede perfino i trekking del whisky  (due proposte di itinerari: la prima include nove tappe e nove whisky, di produzione propria, a scelta in una delle Gasthaus; la seconda  n tutte le 27 Gasthaus della regione e altrettanti whisky) in uno dei paesaggi più incontaminati della Confederazione, l’Appenzello.

Un’idea per organizzarsi il proprio Grand Tour in Svizzera è quella di volare su Zurigo e da lì prevedere una decina di giorni alla scoperta delle meraviglie dei diversi cantoni. Già Zurigo meriterebbe di suo ben più di un paio di giorni: metropoli d’arte e di finanza affacciata su un lago e circondata dalle Alpi, per un mix inconfondibile. Da Zurigo poi s può andare a Sciaffusa alle Cascate del Reno, tra le più imponenti d’Europa, per poi approdare a San allo, la maggiore città della Svizzera Orientale situata tra il lago di Costanza e Alpenzello. Il viaggio continua poi attraverso Appenzell (regione di Alpenzello) e Mainenfel, il villaggio di Heidi, per approdare a Davo. L’itinerario poi si sviluppa attraverso l’Engadina per arrivare a Lugano e da qui fino a Zermatt, ai piedi del Cervino. La tappa successiva è Montreux per poi virare, subito dopo, su Gstaad, tra le mete più amate dal gotha internazionale. Si passa poi da INterlaken e qui, sarebbe davvero un peccato, non cogliere l’occasione di raggiungere in treno il ghiacciaio dello Jungfrau a 3454 metri di altezza e di rilassarsi, il giorno dopo, a bordo di una crociera sul lago di Thun o Brienz. Prima del rientro da Zurigo, l’ultima tappa è Lucerna, porta d’ingresso della Svizzera Centrale situata sul lago dei Quattro Cantoni.

In attesa di potersi concedere il Grand Tour della svizzera, non mancano tuttavia le occasioni per organizzare qualche week end alla scoperta di alcune delle località più gustose della Confederazione Elvetica. Tra le tappe del gusto più vicine ai nostri confini merita una menzione la proposta studiata da un caseificio di Airolo, nel Ticino, che permette di prendere parte a lezioni tenute da un esperto casaro e trasformare il latte alpino del San Gottardo in un delizioso formaggio. In seguito le creazioni vengono messe a stagionare nelle cantine del caseificio ed una volta raggiunta la giusta maturazione vengono spedite direttamente a casa, purché la casa sia in Svizzera.  Il caseificio dimostrativo del Gottardo si trova ai piedi del passo omonimo (strada della Tremola, tappa del Grand Tour of Switzerland) e, per chi non avesse voglia di aspettare i risultati della propria fatica, ha al suo interno un ristorante dove gustare fondue e raclette.

A Lugano l’Hotel The View permette di vivere un’esperienza gourmet a 360°: su richiesta si fa la spesa e si cucina con gli chef Eros Picco e Tommaso Arrigoni per carpirne i segreti.

A Lucerna è da non perdere la boutique del cioccolato di Max Chocolatier che, dal 2009, vende  creazioni originali in cui la materia prima è rigidamente selezionata e segue la stagionalità.  La boutique organizza degustazioni e workshop, su prenotazione, per creare la propria tavoletta di cioccolato sotto la supervisione di esperti pasticceri.

L’area invece che circonda il comune di Svitto è da sempre nota per i suoi ciliegie e proprio il Kirsh è diventato un’icona della zona. A Brunnen, non lontano della fabbrica Victorinox, la distilleria Dettling vende kirsch così pregiati che nel 2015 è entrata a far parte della World Class Distillery per l’ottava volta. Il segreto sta nella tecnica di distillazione – scoperta già nel 1867 dal fondatore, Franz-Xaver Dettling – e nella selezione delle ciliegie che devono essere mature al punto giusto.

Una sosta consigliata è certamente l’Abbazia di Bellelay, vicino a La-Chaux-de-Fonds, già XII secolo alcuni monaci producevano formaggio dalla forma cilindrica che aveva acquisito una tale reputazione da essere utilizzato come moneta di scambio. Si tratta del Tête de Moine, formaggio DOP a pasta semidura, prodotto solo con latte crudo non pastorizzato, che viene raschiato e servito a rosette.

Altra tappa golosa è nella Valle dell’Emme, area rurale dove si produce l’Emmentaler e dove ha sede Kambly che da tre generazioni è sinonimo di arte dolciaria. Il 21 e 22 maggio 2016 si celebra il compleanno del Bretzeli (ben 110 anni), il biscotto che diede inizio all’avventura imprenditoriale di Oscar Kambly. La sua idea era preparare biscotti gli abitanti della valle usando una ricetta della nonna …oggi Kambly. La fabbrica può essere visitata e si può partecipare a laboratori di pasticceria con maestri pasticceri

Per chiudere in bellezza, l’Engadina è in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. A Saint Moritz si possono addirittura percorrere vie gastronomiche con itinerari di diversa lunghezza e livello di difficoltà.  Il punto di partenza è per tutti la stazione a monte di Furtschellas dove al ristorante “La Chüdera” viene servito un antipasto a base di affettati misti, sulla terrazza panoramica o all’interno. Da qui si continua sul tracciato breve per circa due ore fino alla Pensiun Crasta via Marmoré in Val Fex, dove gustare il piatto principale. Se si vuole combinare l’esperienza culinaria alla vista fantastica delle cime e dei laghi alpini del Corvatsch, si può poi scegliere di prendere il sentiero più lungo e impegnativo che in circa cinque ore porta al lago Sgrischus e al Piz Chüern e scende verso la Val Fex. Alla Pensiun Crasta gli escursionisti potranno scegliere tra quattro piatti tipici dei Grigioni: la zuppa d’orzo, il rösti con formaggio e uova, la pasta di castagne con funghi porcini o la polenta con formaggio. Il dolce fatto in casa  viene servito alla terza e ultima tappa della Via Gastronomica, presso l’albergo-ristorante Chesa Pool, nel borgo di Platta sempre in Fex. Da qui in mezz’ora si rientra al villaggio di Sils.

 




In fuga dal Capodanno

Cosa fare a Capodanno … sarà questa la domanda ricorrente per i prossimi trenta giorni. Nel dilemma, tra proposte di cenoni, parenti in arrivo, interminabili partite di Mercante in Fiera o tombolate, bilanci e buoni propositi per il 2016, ecco qualche idea su cui investire, potendo, per una fuga dal Capodanno. Un settebello di città da visitare sotto le feste, ma non solo

1-Londra, un Capodanno per tutta la famiglia. Il Capodanno in strada forse più bello in Europa con i fuochi di artificio che si specchiano nel Tamigi, le luci nella città addobbata per le feste, il Winter Wonderland di Hyde Park numerose attività per tutta la famiglia, il percorso fiabesco creato nel giardino botanico reale di Kew Garden. Una vacanza a fine dicembre inoltre è l’ultima chiamata per celebrare i 500 anni di Hampton Court, fondata dal cardinale Wolsey e diventata residenza di Enrico VIII: il castello, oltre ad essere una meraviglia architettonica e con una storia appassionante e curiosa (non solo Tudor), organizza una serie di attività anche in costume dedicate a tutta la famiglia, bambini compresi. Fino al 4 gennaio inoltre, l’offerta del castello comprende anche una pista da ghiaccio. Proprio in questi giorni infine ha aperto alla National Gallery una mostra dedicata a Goya: “The Portraits”, 70 ritratti (compreso quello della Duchessa d’Alba) riuniti per la prima volta. Per i bambini invece apre alla Somerset House la mostra dedicata a Tintin, la superstar del fumetto belga che ha appena compiuto 85 anni. Non solo.
Per le feste torna infine nella City il Taste of London Winter al Tobacco desk, un’occasione unica per gustare le specialità invernali dei migliori ristoranti della capitale, come Hix, Tom’s Kitchen, Club Gascon e Tredwell’s  e prendere parte alle lezioni di cucina con cuochi rinomati come Tom Kerridge, Monica Galetti e Marcus Wareing.
A teatro infine, oltre ai grandi classici del Natale e non solo, sale l’attesa per il debutto di Wonder.Land, versione contemporanea di Alice nel Paese delle Meraviglie, con musica di Damon Albarn (ex Blur, Gorillaz) e libretto e parole di Moira Buffini all’Oliver Theatre dal 2 dicembre e per Funny girl, per la prima volta a Londra da 50 anni esatti,  al Menier Chocolate Factory. Il periodo infine rappresenta un’ottima occasione di shopping: i saldi a Londra iniziano il 26 dicembre

 

2-Cortina: Arte, sci e bel mondo. A Cortina debutta a dicembre il pittore umbro Pinturicchio, rendendo così ancora più speciale l’offerta della località più glamour delle Dolomiti. Nella perla delle Dolomiti, presso il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo, sarà esposta la misteriosa opera “Il Bambin Gesù delle Mani” del Pinturicchio, una meraviglia recuperata dall’oblio dalla Fondazione Giordano e un vero rebus per gli appassionati d’arte. Ricomparsa, 500 anni dopo dal nulla, l’opera del Pinturicchio, rivela al mondo la liason  Papa Alessando VI Borgia (1431 – 1503) e Giulia Farnese, bellissima amante e madre di un figlio a attribuito a Borgia. Non mancherà poi l’offerta neve e non solo che ha reso Cortina una delle icone del turismo invernale. Circondata   da cime dolomitiche che superano i 3000 metri, Cortina offre spettacoli natalizi, concerti e feste in piazza. Anche se la meta più ambita da vip e quasi famosi sono le feste nei rifugi su Cristallo e il Tofane che, per l’occasione, si trasformano in ristoranti raffinati dove festeggiare fino all’alba.

 3-Verona, il romanticismo made in Italy tra mercatini e mostre

Verona si veste a festa per Natale anche grazie al mercatino natalizio che invade le vie del centro. Un break nella città di Romeo & Giulietta quest’inverno ha anche due ragioni in più: le mostre da non perdere all’Amo (Arena Museo Opera). La prima è la grande mostra monografica dedicata a Tamara de Lempicka, una delle artiste del Novecento più amate e seguite dal grande pubblico, la mostra racconta l’eccezionale avventura artistica di Tamara attraverso 200 opere tra olii, disegni, fotografie, acquerelli, video e abiti. La seconda mostra invece, intitolata “Seurat-Van Gogh e Mondrian”, racconta, con 80 capolavori provenienti Kröller Müller Museum di Otterlo (Olanda), il post Impressionismo in Europa, ovvero quell’epocale svolta avvenuta con le sorprendenti tele di Seraut e Signac che, a fine ottocento, hanno aperto una nuova pagine nella storia dell’arte.

 

4– Vienna, un Capodanno Belle Époque tra concerti e mostre

Per chi può, il concerto dei Wiener Philharmoniker al Musikverein o, in alternativa, la tradizionale Sinfonia n.9 di Beethoven alla Konzerthaus, è il Capodanno per eccellenza.  E per una serata ancora più scintillante, l’Hofburg, antica residenza imperiale, spalanca le sue porte per un fine anno all’insegna della grande tradizione dei balli viennesi con il “Ballo di San Silvestro” che rievoca i fasti asburgici e sancisce come da tradizione l’ingresso nel nuovo anno.

Per attendere le celebrazioni di Capodanno, si può poi cogliere l’occasione per visitare quattro mostre davvero da non perdere. Due solo all’Albertina: un percorso dedicato a Edvard Munch con 120 tra le più significative opere dell’artista norvegese (tra cui anche icone del suo operato artistico come “L’urlo”, “Madonna” e “Il bacio” e i “I mondi del Romanticismo”, una rassegna che illustra i diversi volti di questo movimento artistico musicale, culturale e letterario, che iniziò ad affermarsi intorno al primo Ottocento. Si potranno ammirare opere di Caspar David Friedrich, Philipp Otto Runge, Francisco de Goya, Karl Friedrich Schinkel e William Turner. Al Belvedere Inferiore inoltre va in scena la rassegna “Klimt – Schiele – Kokoschka e le donne”, un percorso che mostra come i tre importantissimi pittori del Modernismo viennese si rapportarono allo scottante tema “donna” seguendo percorsi diversi, ma con punti di contatto. La mostra esamina analogie e differenze fra i tre pittori, e permette di inquadrare i rapporti tra uomini e donne nel primo ventesimo secolo in un’ottica nuova. L’Espressionismo Tedesco prende infine vita al Leopold Museum. La mostra al Museo Leopold sarà caratterizzata da una selezione di circa 30 dipinti e 80 opere su carta di tutti i principali esponenti dell’espressionismo tedesco, tra cui i rappresentanti del gruppo artistico “Die Brücke” Ernst Ludwig Kirchner, Otto Mueller e Karl Schmidt- Rottluff, nonché da alcuni rappresentanti della “Neue Künstlervereinigung München” e della “Blaue Reiter” come Gabriele Münter, Alexej von Jawlensky e Franz Marc.

5-New York per un Capodanno divertente tra addobbi e show La stagione delle feste natalizie di New York è da sempre ricca di appuntamenti e di eventi da non perdere che rappresentano la tradizione natalizia per eccellenza tra questi ci sono sicuramente l’albero di Natale del Rockfeller Center con le sue luci a Led e la stella di Natale Swarovski, l’Holiday Train Show at Grand Central Terminal, trenini che sfrecciano lungo una città in miniatura addobbata a festa al New York Transit Museum Gallery, l’Origami Holiday Tree dell’ American Museum of Natural History che si potrà vedere dal 23 novembre al 10 gennaio e The Rink at Rockefeller Center, una delle piste da ghiaccio più belle e tradizionali di Manhattan, proprio sotto l’albero. Per la sera poi la scelta è davvero ampia tra classici del musical a Broadway e tradizionali spettacoli natalizi come Lo Schiaccianoci di George Balanchine del New York City Ballet dal 27 novembre al 3 gennaio, Revelations, il nuovo spettacolo dei ballerini dell’Alvin Ailey American Dance Theater in scena dal 2 dicembre al 3 gennaio e il tradizionale Christmas Spectacular al  Radio City Music Hall.

6- Ferrara, un Capodanno “metatafisico” Per le feste Ferrara festeggia il centenario dal soggiorno di de Chirico, un soggiorno da cui ha preso vita la corrente dell’arte metafisica.  La mostra “De Chirico a Ferrara: metafisica e avanguardie, in programma fino a febbraio a Palazzo dei Diamanti, riporta nella città emiliana le opere che l’artista concepì dal 1915 al 1918. Questo fu infatti il periodo del suo soggiorno a Ferrara, dove fu inviato, insieme al fratello Alberto Savinio, in seguito al loro arruolamento nell’esercito italiano dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

7-Petra, un “Non” Capodanno tra scavi e Mar Morto Per chi non sopporta cenoni, partenti e addoppi tradizionali, oltre a tutta la retorica che circonda le festività, scappare in un Paese che non festeggia (ufficialmente) né Natale né Capodanno può essere una valida alternativa. Soprattutto se a poche ore di distanza dall’Italia si riesce a godere di un clima temperato, di meraviglie artistiche (come Petra) e naturali 8come il deserto del Wadi Rum e il Mar Morto).




Asparagi superstar in Istria

Gli asparagi selvatici sono parte integrante della cultura, non solo culinaria, dell’Istria ecco perché tra fine marzo e metà maggio si moltiplicano gli eventi e le manifestazioni dedicate proprio al prezioso ortaggio.  Un’ottima scusa per scoprire una regione che offre numerosi tesori enogastronomici e culturali

Le giornate dell’asparago
Fino al 15 maggio 2015  ristoranti e trattorie di Umago, Cittanova, Verteneglio e Buie accolgono gli ospiti con prelibatezze a base di asparagi, nella tipica  atmosfera di cordialità che contraddistingue questi luoghi.   Sono le Giornate dell’asparago istriano, giunte quest’anno alla nona  edizione. Un’ottima occasione per i veri appassionati di cucina per gustare piatti a base di asparago  selvatico: dai grandi classici della tradizione  istriana come frittate, zuppe, pasta fatta in casa e risotti, alle originali combinazioni che vedono gli            asparagi preparati con carne e pesce o addirittura come  squisiti dessert. Il gusto leggermente amarognolo            che contraddistingue l’asparago selvatico, il suo sapore  intenso, abbinato alla freschezza dei prodotti tipici dell’Istria, sapranno entusiasmare anche i palati più fini.  Il modo più popolare di preparare gli asparagi selvatici   è sicuramente nella frittata 

L’Asparago Cup
Altra manifestazione dedicata  all’asparago è la Sparisada che si tiene in weekend 10-12 aprile 2015 a Castelvenere, vicino a Buie. L’asparago è diventato il simbolo di Castelvenere, tanto che ogni anno si organizzano in suo onore ricchi programmi culturali e d’intrattenimento,  enogastronomici e sportivi, che attirano sempre più   visitatori locali e turisti, sportivi e buongustai, famiglie  con i bambini, perché l’abilità di raccogliere gli asparagi  s’impara fin dalla più tenera età. Anche quest’anno si potrà sfidare la fortuna alla ricerca dell’asparago più lungo, quello vincente. Gli amanti della natura potranno partecipare alle escursioni ciclistiche e alle camminate, mentre i buongustai saranno  particolarmente entusiasti di assaggiare le più varie pietanze preparate con questo sano prodotto selvatico. 

Una  tavola di 100 metri
Il 2 maggio 2015 è la volta di  Cittanova che festeggia l’asparago con la sua Sparisada all’interno del Gnam Gnam Fest. Per i visitatori la Laguna Novigrad, socio gastronomico   della manifestazione, preparerà cibi deliziosi e fantasiosi  a base di asparagi selvatici, tutti a prezzi vantaggiosi. Ci  sarà anche la possibilità di assaporare e degustare vini di alta qualità, olio d’oliva, formaggio, prosciutto e salumi,  pasta, miele e vari prodotti tipici della regione.  Un’imponente tavola di 100 metri, posizionata lungo   la piazza principale della città, la Piazza Grande,  accoglierà la ricca offerta enogastronomica.  Inoltre vendita di manufatti, prodotti originali fatti a mano, laboratorio di pittura per bambini curato dall’associazione Agata e angolo d’intrattenimento per  bambini con artisti di strada e animatori, musica e balli folcloristici.




Bici, fioriture e vino per la primavera in Alto Adige

Una vacanza in bicicletta con tutta la famiglia! Con l’arrivo della bella stagione la bici diventa non solo un passatempo ma anche un mezzo di trasporto verso nuove avventure.

È questa la proposta dei Familienhotels Alto Adige/Südtirol per vivere con tutti i sensi la primavera. La bicicletta permette di  spostarsi ed esplorare l’ambiente circostante. Ma allo stesso tempo tutto avviene con il giusto ritmo che permette di  godere del panorama naturale, dei prati in fiore e degli   alberi con le prime foglioline verdi. In bicicletta si sentono i profumi e gli odori, si ascoltano i versi degli animali e il fruscio del vento, ci si può anche concedere una sosta per toccare con mano gli elementi della natura, per assaggiare i frutti selvatici del bosco. Infine, la bicicletta permette di raccontarsi. Si può chiacchierare,  ridere, scherzare, parlare di cose serie. La famiglia in sella alla due ruote può dedicarsi con spensieratezza al dialogo, come spesso non succede nella vita di tutti i giorni.

Il   Familienresidence  Grafenstein di Cermes ad esempio propone il pacchetto “Settimane divertenti per indiani e scopritori della natura”, dal 9 al 23 maggio 2015. L’offerta comprende: 7 notti  in appartamento, assistenza bambini e Miniclub, escursione con        tutta la famiglia, caccia al tesoro o rally avventuroso, acqua  gym e mountain bike. Il tutto a partire da 882 euro per  appartamento.

Il Baby e Familienwellness Residence  Tyrol propone la “Settimana risparmio          family” dal 6 al 26 giugno 2015. Il pacchetto comprende: 7 notti in appartamento, Mini & Junior club, gita guidata con        il miniclub, 2 volte corso di nuoto per bebè con istruttrice, noleggio zaino per piccoli esploratori, 1 ora di        Family-Electromobile, 2 ore di noleggio gratuito  dell’elettrobici, 2 gite in mountainbike con bikeguide. Il tutto a partire da 875 euro per appartamento.

Non solo bicicletta. Per chi ama i mezzi di trasporto alternativi, i Familienhotels Alto Adige/Südtirol offrono la possibilità di cimentarsi in trekking  davvero originali!  È il caso del Gartenhotel Moser am See  di Appiano sulla Strada del Vino che propone la “Primavera con la famiglia”,   dal 12 aprile all’1 maggio 2015. Il pacchetto comprende: 4 notti in 3/4 pensione,  percorso con la famiglia, casetta al lago, programma fitness, animazione per i bambini e trekking con gli alpaca. La passeggiata in compagnia di questi simpatici animali sarà  apprezzata da grandi e piccini! Il tutto a partire da 416 euro        per adulto.

Altra proposta che coinvolge gli amici animali viene dal Kinderparadies Alpenhof di Naturno con la “Settimana natura”, dal 6 al 27    giugno 2015. Il pacchetto comprende: 7 notti in mezza pensione, escursione  guidata in montagna, gita al maso Platthof con recinto di cervi,  foresta della strega e pesca, ma soprattutto Lama-Trekking avventuroso per tutta la famiglia. Costo a partire da 504 euro per




Shakti Himalaya, gli itinerari sul tetto del mondo

L’India delle montagne, fatta di templi antichi, di tradizioni contadine, di riti buddhisti, di vette imbiancate e di villaggi che regalano autentici salti indietro nel tempo: tutto questo è Shakti Himalaya. Vette imbiancate, pascoli verdissimi, laghi scintillanti, sconfinati campi d’orzo e fiumi impetuosi. E poi ancora antichi monasteri buddhisti, gompa dai tetti color porpora e foreste di candidi stupa. Tutt’intorno, mandrie di yak, autobus zeppi di monaci con le loro tuniche rosso fuoco e vecchie motociclette che si arrampicano lungo scenografiche strade di montagna, fino a raggiungere altitudini da capogiro: questo è il Ladakh, piccola regione indiana ai piedi dell’Himalaya, stretta tra il Pakistan e la Cina. In queste vallate, Shakti Himalaya – compagnia di luxury travel fondata dall’indiano Jamshyd Sethna – organizza itinerari unici e “su misura”, per scoprire la natura e la cultura millenaria di questo angolo di India. La particolarità sta nel fatto che, durante gli itinerari, si soggiorna in case tradizionali, trasformate in deliziose dimore di charme, mentre un team dedicato – fatto di guide esperte, chef e accompagnatori – rende la scoperta di queste terre un’esperienza autentica e confortevole. Un viaggio da sogno, possibile solo da maggio a settembre.

Presente in tre stati del subcontinente – ovvero Uttarakhand (nella piccola regione di Kumaon), Sikkim e Ladakh – Shakti propone una serie di magnifici itinerari a piedi con appoggi in dimore tradizionali di charme, nel rispetto delle tradizioni locali e dell’ambiente himalayano: case di legno, letti con coperte di pashmina e uno chef accolgono i viaggiatori alla sera, dopo incredibili escursioni in uno dei paesaggi più maestosi, puri e incontaminati di tutto il mondo.

Shakti Ladakh Village Experience propone trekking unici, personalizzabili in base ai gusti e alle esigenze dei viaggiatori. L’incantevole valle dell’Indo è sicuramente il focus del viaggio: culla spirituale del Ladakh, è ricca di antichi monasteri, che spiccano nel paesaggio con le loro sagome vermiglie. Qui le piccole comunità religiose, appartenenti a varie scuole del Buddhismo tibetano, accolgono molto volentieri i turisti: tra i monasteri imperdibili ci sono Thiksey, il gompa più famoso della regione, che racchiude una statua di Buddha alta ben sedici metri; Phyang, con la sua lunghissima foresta di stupa (monumenti buddhisti a forma di cono); Likir, con la scuola dei piccoli monaci; e infine il palazzo di Stok, dimora del re (ormai destituito) del Ladakh. Ma qualsiasi itinerario non può tralasciare naturalmente Leh, la minuscola capitale della regione, a 3.486 metri di quota: un microcosmo fatto di case in mattoni di fango, impreziosito da un antico palazzo che ricorda l’arcinoto “Potala” di Lhasa e da un orizzonte dominato dallo Stok Kangri, il “seimila” che veglia sulla città. Leh, tra l’altro, è una cittadina molto piacevole da visitare, con i suoi mercati zeppi di bancarelle di frutta e verdura e i tanti negozietti che vendono montagne di pashmine, gioielli in argento e coloratissimi thangka (dipinti tibetani).

Il periodo migliore per affrontare questo viaggio va dall’inizio di maggio fino alla fine di settembre circa (variazioni sull’apertura possono essere causate dalle condizioni climatiche).

La regione del Ladakh

Situato all’estremo nord del sub-continente indiano, su un altopiano a oltre 3.500 metri di quota, il Ladakh è dominato dall’omonima catena himalayana del Ladakh e dalla catene del Karakorum e dello Zanskar. Il Karakorum ha la più alta concentrazione di vette del pianeta, compresa la seconda più elevata montagna del mondo, il K2 (8.611 metri). Il Ladakh comprende invece 45.000 chilometri quadrati di deserto in alta quota, dominato da picchi innevati e da profondi laghi turchesi.

La filosofia
Shakti Himalaya è un insieme di “itinerari di viaggio” che nascono dalla combinazione tra case tradizionali trasformate in deliziose dimore per i viaggiatori occidentali e un team dedicato – fatto di guide esperte, chef e accompagnatori – capace di rendere la scoperta di queste terre un’esperienza affascinante, autentica e confortevole.

 La storia
Shakti Himalaya nasce da un’idea di Jamshyd Sethna, il cui amore per la montagna gli ha dato la spinta per diventare uno dei più noti travel professional dell’India: di origini Parsi, cresciuto a Mumbai, Jamshyd Sethna si è innamorato dell’Himalaya ai tempi della scuola (nel Darjeeling) e poi come giovane coltivatore di tè nell’Upper Assam. Qualche anno fa, un difficile viaggio tra i villaggi ai piedi dell’Himalaya fu l’inizio di tutto: scoprì itinerari meravigliosi, ma alla fine della giornata non esistevano luoghi per un soggiorno confortevole. Così nacque l’idea di fondare Shakti Himalaya, per proporre ai viaggiatori esperienze uniche, su misura, sicuramente lussuose, ma con la consapevolezza che il lusso sta nella stessa esperienza del viaggio, del cammino, della scoperta “responsabile” di luoghi difficilmente raggiungibili.

Otto “dimore”, per un soggiorno di charme e un tuffo nella cucina locale

Durante questo itinerario si soggiorna in case tradizionali che sono state rese comode e accoglienti, pur preservando con attenzione il fascino dell’esperienza di vita rurale himalayana. Costruite con mattoni essiccati al sole e travi di legno di pioppo e salice, queste abitazioni hanno muri intonacati con un misto di calce e acqua, che dona loro il tradizionale colore bianco. Tutte hanno una terrazza sul tetto, con poltrone per il relax, e stufe a legna nelle camere, per scaldarsi nelle notti più fredde. Le case possono solo essere affittate da privati, o date in esclusiva a un gruppo.

Le quattro “Shakti Experience”
Ogni itinerario di Shakti Himalaya è personalizzabile, in base alle esigenze dei singoli viaggiatori e alla loro preparazione fisica. Queste di seguito le quattro proposte:

1-  Shakti Kumaon Village Walks: nello stato dell’Uttarakhand, un viaggio ai piedi dell’Himalaya Occidentale, tra villaggi, templi e una natura incredibile

2- Shakti 360° Leti: nella regione di Kumaon, un lodge di montagna aperto nel 2007, straordinario mix di design e tradizioni locali, con vista sui picchi innevati (il soggiorno qui può naturalmente essere abbinato al precedente itinerario, entrambi sono disponibili da ottobre alla metà di aprile)

 3- Shakti Sikkim Village Walks: per chi vuole una full immersion nella cultura buddhista, un itinerario nel Sikkim – piccolo stato indiano incastonato tra Nepal, Bhutan e Tibet – tra monasteri e pacifici villaggi di montagna. Disponibile da ottobre fino al 20 aprile.

4-  Shakti Ladakh Experience: l’itinerario più recente (nato nel 2008) porta i viaggiatori alla scoperta del Ladakh e della valle dell’Indo, culla del buddhismo. Itinerario di abbagliante bellezza, per scoprire coloratissimi templi aggrappati alle montagne, partecipare a una meditazione yoga a 4.000 metri di altitudine o ammirare alcuni dei laghi più intensamente blu di tutto il pianeta. Disponibile da maggio alla fine di settembre.