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La Valtellina eroica: Casa Vinicola Nera

Simone, Stefano, Angela e il padre Pietro. Sono loro i protagonisti di una storia di una viticoltura “eroica” (il lavoro è totalmente manuale a causa della conformazione del territorio)  che affonda le proprie radici in Valtellina, alla fine dell’800 e per poi trovare il suo attuale assetto negli Anni 40: la “Casa Vinicola Nera”. Oggi, giunti alla quarta generazione di Nera che si sono succeduti in cantina e in vigna,, la “Casa Vinicola Nera” è ormai tra le realtà più conosciute sul territorio grazie a una produzione di qualità proveniente da 35 ettari di vigneto nelle zone della Sassella, Inferno, Grumello e Valgella. E Valtellina vuol dire Nebbiolo, fratello stretto del nebbiolo piemontese, che in Valtellina trova le sue condizioni ideali. “Negli ultimi anni abbiamo impiantato circa 10 ettari di nuovi vigneti, utilizzando tre cloni di Nebbiolo – Chiavennasca selezionati dalla Fondazione Dott. Piero Fojanini di Studi Superiori” racconta Simone Nera. Ma non solo.  In questa tanto piccola quanto meravigliosa valle, che si trova all’estremo nord della Lombardia, c’è spazio anche per la produzione di vini bianchi ottenuti dalla vinificazione in bianco delle uve di Nebbiolo, notoriamente a bacca rossa.

Saranno quindi vini bianchi, sebbene vinificati in bianco dalle uve del nebbiolo, le novità che presenterete al prossimo Vinitaly?
Alla manifestazione veronese presenteremo: l’IGT Alpi Retiche “La Novella” e l’IGT Alpi Retiche “Rezio” che, peraltro, sono prodotti dall’azienda da circa 30 anni. Questo ci fa capire che la voglia  di “sperimentare” qualcosa di diverso, utilizzando un vitigno conosciuto quasi esclusivamente per la produzione di vini rossi, ha radici consolidate. In particolare l’IGT Alpi Retiche “La Novella”, la cui annata 2017 sarà in commercio entro la fine di marzo, è ottenuto dalla vinificazione delle uve rosse dei vigneti valtellinesi, 50% Nebbiolo “Chiavennasca” e 50% Rossola, altro vitigno autoctono della Valtellina, a bacca rossa. Il vitigno Nebbiolo “Chiavennasca” conferisce a questo vino una notevole sapidità e una buona struttura al gusto, con profumi di frutti bianchi come ananas e banana, nonché una buona
longevità. La Rossola apporta invece un’acidità fresca accompagnata da sentori agrumati sia all’olfatto che al gusto.

Quali sono i vostri prodotti d’eccellenza?
L’azienda produce tutti i vini a denominazione di Valtellina: lo Sforzato di Valtellina D.O.C.G., i Valtellina Superiore D.O.C.G. con le varie sottozone Sassella, Inferno, Grumello, Valgella e le relative Riserve, il Rosso di Valtellina D.O.C. ed gli I.G.T. Terrazze Retiche di Sondrio Rosso, Bianco e Passito Rosso.  Le Riserve vengono prodotte con uve provenienti da vigneti storici monitorati da Stefano solamente nelle annate migliori.  Tra queste segnaliamo i due CRU: Valtellina Superiore D.O.C.G. Signorie Riserva che nasce da un vigneto nella sottozona Valgella sito nel comune di Chiuro ed il Valtellina Superiore D.O.C.G. Paradiso Riserva, che nasce invece da un vigneto nella sottozona Inferno sito a cavallo tra i comuni di Poggiridenti e Tresivio. Oltre ai vini segnaliamo le esclusive grappe ottenute dalle vinacce di uva Sassella, Inferno e Sforzato, e lo spumante Cuvee Caven metodo classico.

E l’ultima vendemmia?
Ottima. Abbiamo solo registrato un calo del 30% nella vinificazione, ma la qualità del 2017 è eccelsa.

Dove è possibile venirvi a trovare per provare le eccellenze della Valtellina?
Dal 2009 abbiamo aperto, presso le nostra cantine, direttamente sulla strada statale dello Stelvio, un Wine Bar ed un nuovo punto vendita aziendale, anche Corner Valtellina, dove è possibile degustare e conoscere i grandi vini Nera accompagnati dai prodotti tipici della Valtellina, quali i formaggi D.O.P. Bitto e Casera, la Bresaola di Valtellina I.G.P., i pizzoccheri e tutti gli altri sapori di questa ricca terra.




D-Wine: GIAI VINI

di Alessandro Oteri – La Puglia, una delle più belle regioni d’Italia: la terra rossa bruciata, la natura aspra e contorta, il paesaggio marino che lascia senza respiro, l’odore della salsedine e della macchia mediterranea. I profumi e i colori di questa straordinaria regione si assaporano nelle bottiglie di Giai Vini, ottenute dai circa 30 ettari di vigneti dell’azienda distribuiti nell’arco jonico.

Daniele Marinelli e sua moglie Tiziana sono la giovane coppia che, con dedizione e amore, porta avanti la ditta di famiglia fondata nel 1943 dal nonno di Daniele.

Tutte le etichette di Giai Vini sono dedicate alla famiglia – dicono Daniele e Tiziana – così come lo stesso nome della cantina. Giai Vini, infatti, vuol dire Giovanni, il nome dato al nostro bambino, scomparso prematuramente. Così lo chiamava sua sorella Lucrezia, nella lingua imperfetta dei suoi 3 anni. Come una melodia, il suo nome risuona in casa, in cantina, tra i filari delle vigne, in ogni goccia del nostro vino. A Lui dedichiamo la nostra rinascita, la nostra azienda”.

L’azienda produce principalmente primitivo, negramaro, malvasia nera, un po’ di malvasia bianca e chardonnay. Il pezzo forte, senza voler togliere nulla altre altre bottiglie, è ovviamente il Primitivo di Manduria.

Lucrè Primitivo di Manduria D.O.P., con il suo colore rosso rubino, quel profumo leggero e fruttato che lo contraddistingue, la sua intensità morbida e corposa allo stesso tempo, è perfetto da accompagnare a piatti robusti di carne, salumi, formaggi a pasta dura.

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Corimia Salento I.G.P. Primitivo, dal colore rosso tendente al violaceo, dal sapore pieno e fortemente aromatico, leggermente meno corposo di Lucrè, si sposa, anch’esso, con piatti carne, salumi e formaggi a pasta dura.

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Anche i nomi di queste bottiglie hanno un significato particolare per Daniele e Tiziana. “Lucrè è il diminutivo della nostra primogenita, Lucrezia, mentre Cori Mia in dialetto vuol dire Cuore mio cioè la famiglia, il fulcro”.

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Famiglia, amore e tradizione sono gli ingredienti di questi straordinari vini.

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Bollicine in festa a Ogliano

Gli amanti delle bollicine non possono perdersi questo incredibile appuntamento: degustare le migliori espressioni del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore e degli altri vini del Coneglianese immersi in uno dei più affascinanti paesaggi collinari d’Italia.

È questa la proposta della Mostra del Prosecco Superiore Rive di Ogliano, in programma dal 26 maggio al 4 giugno presso l’Azienda Agricola Baldi, in Via Marcorà 76, a Ogliano, in provincia di Treviso.

Giunto alla sua terza edizione, l’appuntamento propone un viaggio sensoriale alla scoperta delle bollicine Docg ma anche di vini storici come il Verdiso e quelli dei Colli di Conegliano e di altri autoctoni. Vere e proprie perle dell’enologia a cui si affiancheranno olio d’oliva (da cui deriva appunto il toponimo Ogliano) e di altri prodotti tipici come formaggi, salumi e molto altro. A fare da cornice dell’evento le splendide colline della città del Cima, un territorio da scoprire, a pochi km da Venezia e dalle Dolomiti, immerso tra saliscendi ricamati di vigneti e piccoli borghi da ammirare.

La Mostra del Prosecco Superiore Rive di Ogliano attende gourmet e amanti del vino di qualità da venerdì 26 maggio a domenica 4 giugno (chiuso il 29, 30 e 31 maggio), dalle ore 18 alle 24 e i festivi dalle 11 alle 24.




Cantine San Marzano: profumi, sapori e cultura della Puglia

di Alessandro Oteri – Le previsioni del meteo sono catastrofiche: una tempesta di feste si abbatterà sulla penisola dal 25 dicembre, con raffiche di pranzi di grandi consistenza. E noi siamo pronti: forchetta e coltello alla mano, dopo un anno di allenamento della mascella, lontani dalla prova costume, non vediamo l’ora di mangiare tutte le prelibatezze che Natale & c. offrono. Antipasti di terra e di mare, caldi e freddi, alici marinate, una ricca savoiarda, pasta all’uovo fatta in casa con ragù che ha bollito giorni, ravioli in brodo, tacchino ripieno di castagne o faraona alla melagrana, insalata russa, capricciosa, panettone con crema al mascarpone, zabaione allo champagne e chi più ne ha, più ne metta. Di fronte a tutto questo ben di dio, non si può trascurare una cosa molto importante: il vino! Eh sì, signori miei, che pasto sarebbe senza il vino? Per pranzi simili, poi, ci vorrebbe un buon vino: corposo, intenso e profumato. Ovviamente italiano.

Io quest’anno ho scelto di accompagnare i pasti delle mie feste con dei vini che ritengo rappresentino al meglio la nostra nazione e la nostra tradizione: i vini di Cantine San Marzano. Ottimi rossi corposi, ricchi, intensi ma morbidi al palato e bianchi da un gusto che non si può che definire mediterraneo, perché, se chiudi gli occhi mentre li sorseggi, ti sembrerà di essere vicino al mare, tra ulivi odorosi.

Cantine San Marzano porta la Puglia in tavola. I suoi vini nascono proprio nell’area Dop del Primitivo di Manduria: a cavallo tra il mar Ionio e l’Adriatico, tra le province di Taranto e Brindisi, dove il suolo è arido, argilloso e calcareo, a tessitura fine, e i vigneti poggiano su strati di roccia tufacea molto superficiali. È questo il tipico terroir mediterraneo, caratterizzato anche da un’intensa presenza di ossidi di ferro, che conferisce quella nota colorazione rossa alla terra. Una zona che risente anche di un clima estremo: arsura, brina, venti di scirocco, alte temperature, forti escursioni termiche fra il giorno e la notte e venti provenienti delle vicine coste, da cui la vite, pur provata, riesce comunque a trarre giovamento.

Da questi vitigni nascono vini pregiati e raffinati, ottimi per pranzi ricchi e abbondanti, come quelli che ci aspettano nei prossimi giorni, ma anche per i pasti di ogni giorno o come vini da meditazione. Cantine San Marzano ha nel suo listino vini per ogni occasione o, meglio, adatti per le più diverse portate.

Indiscusso padrone di casa è il SESSANTANNI Primitivo di Manduria DOP, un vino che ha segnato la storia delle Cantine: corposo, ma morbido, di colore rosso rubino intenso, profumo fruttato e leggermente speziato, con un retrogusto di cacao, caffè e vaniglia, si accompagna perfettamente a robusti primi o piatti di carne. La sua evoluzione è ANNIVERSARIO 62 Primitivo di Manduria DOP Riserva. Entrambi sono anche vini da meditazione.

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EDDA (Lei) Bianco Salento IGP è il bianco ideale da abbinare ai piatti di pesce o ai formaggi. è un vino fresco, colore paglierino con riflessi dorati e un profumo intenso floreale, di pesca e vaniglia, un vino di tempra minerale, come l’anima di una elegante donna salentina. Un fresco profumo di Mediterraneo.

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LIBOLL è invece il fresco, brioso e gradevole spumante Extra Dry della casa, ottimo per l’aperitivo o per accompagnare antipasti di mare. Ha un perlage vivace e una piacevole spuma che riempie il palato, lasciando un fresco sentore di delicati fiori.

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E per concludere il pasto, ottimo come accompagnamento al dessert, 11 FILARI: un intenso vino da meditazione color rosso rubino, con percezione di miele mitigato da una giusta acidità.

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Con Cantine San Marzano, leader del settore vitivinicolo pugliese fin dal 1962, si portano in tavola i profumi, i sapori e la cultura della Puglia.

Che dire di più? Provateli e buone feste a tutti.

Per info www.cantinesanmarzano.com




Tutti i colori del Pinot Nero FVG

Cinque diverse interpretazioni del  Pinot Nero FGV (Friuli Venezia Giulia) il “più rosso dei vini bianchi del Friuli”. La collezione che custodisce racchiude cinque bottiglie di Pinot Nero FVG ,  ognuna interprete di un Pinot Nero di una diversa area della regione Friuli Venezia Giulia.  A racchiudere, senza nascondere, le differenti declinazioni del Pinot Nero FVG, un coperchio trasparente, che reca impresso in rilievo il logo dell’associazione.

Cinque sono infatti le cantine friulane ideatrici della Rete d’Impresa: Castello di Spessa, Conte d’Attimis Maniago, Masut da Rive, Russolo, Zorzettig. Cantine certamente molto diverse tra loro ma che nelle potenzialità del vitigno credono fermamente. Così, nella regione “bianchista” d’Italia,  i “pionieri del Pinot Nero friulano” si sono impegnati in prima persona per accrescere la notorietà di questo vino, raccontando le caratteristiche che in Friuli Venezia Giulia rendono unico il Pinot Nero, il rosso che meglio affianca le uve a bacca bianca nell’esaltare le qualità enologiche del Friuli Venezia Giulia.

 

Il Pinot Nero è infatti il vino che più sa esprimere i segreti più intimi di un terroir e la sensibilità interpretativa del vinificatore. Questo vitigno rispecchia come pochi altri l’ambiente in cui cresce ed è in grado di tradurlo in vini di straordinaria finezza, riconoscibilissimi e indimenticabili, fusione d’identità varietale ed eleganza espressiva. Caratteristiche che identificano appieno il territorio friulano e l’enologia di questa regione, conosciuta da sempre per l’attenzione “maniacale” con cui vengono trattati i vigneti, le uve, i vini.

 




LA TERRA TREMA a Milano

LA TERRA TREMA torna a Milano, per la sua decima edizione al Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito, il 25, 26 e 27 novembre 2016.

Vino, birra e cibo da ogni parte di Italia saranno i protagonista di questa nuova edizione di un evento sempre molto atteso e sempre in crescita, nel segno della miglior tradizione delle manifestazioni enogastronomiche.

Quello che è successo in questi anni – scrivono gli organizzatori- è nella vostra e nella nostra memoria, nelle pagine di un sito, carico di narrazioni come asino da soma, è nei vissuti di ognuno, nelle economie di tanti, nella storia di una città come Milano, che ha vissuto anch’essa con noi mutamenti radicali, negli addii e negli arrivederci che si sono susseguiti, nelle strade giuste, nei percorsi abbandonati, in quelli mai mollati.

Stiamo celebrando questo lungo decennio lavorando ad una edizione che sarà festa carica di novità e solida sulle sue certezze, percorrendo le strade di un progetto nuovo, L’Almanacco de La Terra Trema. Un progetto che chiediamo sia sostenuto, seguito, partecipato e vissuto“.

Per info: www.laterratrema.org




Dante, Verona, la Valpolicella e il vino

Proprio ora che con “Inferno”, il film di Ron Howard tratto dal libro di Dan Brown  e interpretato da Tom Hanks , ha riportato Dante nelle conversazioni quotidiane, oltre che alla ribalta internazionale, può essere interessante andare sulle orme di un Dante meno conosciuto …quello veronese. L’autunno potrebbe essere la stagione ideale per andare per Verona e la Valpolicella alla scoperta del sommo poeta …..e dei suoi discendenti che oggi si dedicano anche all’ospitalità e alla produzione del vino … proprio a Verona, lontano dalla “natia” Firenze.

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Dante su invito di Cangrande della Scala, alla morte dell’Imperatore decise di trasferirsi alla corte veronese, in quegli anni nel pieno della sua potenza, dove era stata garantita la sicurezza e il rifugio per sé e per i suoi figli proprio da Cangrande. Il poeta visse a Verona solo cinque anni, tra il 1313 e il 1318, gli anni del “Paradiso“, prima poi di proseguire verso Ravenna dove Dante morì nel 1321. Ma il legame con Verona è tutt’oggi attuale. Il figlio Pietro infatti, incantato dalla  bellezza di Verona e della campagna circostante, decise di rimanervi acquistando, nel 1353, la possessione Casal dei Ronchi in Gargagnago, nel cuore della Valpolicella storica. Casa e terreni, dopo ventun generazioni, sono tuttora di proprietà dei conti Serego Alighieri, discendenti diretti di Dante e collaborano con Masi Agricola nella produzione di vini. Qui infatti si producono tra l’altro il Vaio Armaron, un raffinato Valpolicella classico e il Recioto.

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Oggi la Foresteria della tenuta Serego Alighieri, un’immensa proprietà con una villa del XIV-XVI secolo, può essere un ottimo punto per esplorare Verona, la Valpolicella e le sue cantine a partire proprio dalla cantina dei discendenti di Dante che si contraddistingue, a giudizio degli esperti, per la presenza i fusti di ciliegio in cui riposano i vini del casato e di un  tradizionale fruttaio per l’appassimento delle uve. 

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DOVE E COME
La Foresteria: via giare 277, Gargagnago,  Sant’Ambrogio di Valpolicella
La rivendita: Via Stazione Vecchia, 472 – Loc. Gargagnago, Sant’Ambrogio di Valpolicella
39-045-7703622
serego@seregoalighieri.it

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STREEAT® Food Truck Festival: ultimo giorno a Milano poi riparte il tour

Ultimo giorno, oggi, per visitare , soprattutto, assaggiare le delizie offerte dallo STREEAT® Food Truck Festival, il primo e unico grande festival del cibo di qualità su ruote, itinerante, che quest’anno, a Milano, si svolge nella suggestiva cornice di Carro Ponte, Sesto San Giovanni.

Lasciatevi conquistare da deliziosi e sfiziosi manicaretti di ogni sorta, preparati dai migliori FOOD TRUCK d’Italia, selezionati secondo i rigidi parametri di STREEAT® secondo cui GOURMET, DESIGN e ON THE ROAD convivono su furgoncini, carretti, biciclette e ape car allestiti come vere e proprie cucine mobili.

L’esperienza gastronomica è totale e unica: si va dal dolce al salato e ce n’è davvero per tutti i gusti e le intolleranza, nessuno escluso.

Supplì, panini con porchetta, arrosticini di pecora, pizza fritta Napoletana, gnocchi di bosco con zola e mirtilli, gelati naturali, patate sieglinde cotte nel vincotto Primitivo, churros, pancakes, cozze fritte, baccalà in pastella, cannoli Siciliani, hamburger di Chianina – hot dog di maiale toscano, farinata di ceci, lumache alla Bourguignonne,… sono solo alcune delle prelibatezze che potrete gustare.

Inoltre, la degustazione degli innumerevoli street food è arricchita dalla presenza di Birrifici Artigianali, tra i più rinomati nel panorama brassicolo italiano, dalle centrifughe di frutta e verdura fresche in collaborazione con Ceado e una selezione di vini naturali Nazionali.

L’atmosfera è resa ancor più eccezionale dalle proposte musicali selezionate da Barley Arts Promotion, storico promoter di concerti e spettacoli dal 1979.

STREEAT® – European Food Truck Festival è un evento organizzato da Barley Arts Promotion e da Buono – Food & Events, giovane realtà che opera nell’ambito dei food-events e specializzata nella promozione di piccoli e medi produttori artigianali.

Dopo Milano, il tour autunnale della manifestazione prosegue nelle seguenti città:

MANTOVA – Piazza Virgiliana dal 30 settembre al 2 ottobre
UDINE – Piazza 1° Maggio dal 7 al 9 ottobre
BARI – Torre Quetta dal 14 al 16 ottobre

Ogni tappa avrà i seguenti orari:
venerdì dalle ore 16:00 p.m. alle ore 01:00 a.m.
sabato dalle ore 11:00 a.m. alle ore 01:00 a.m.
domenica dalle ore 11:00 a.m. alle ore 01:00 a.m.

Ingresso libero.

FB: https://www.facebook.com/StreeatFoodTruck/?fref=ts
TWITTER: https://twitter.com/streeatfestival?lang=it
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/streeatfoodtruckfestival/
YOUTUBE: www.youtube.com/channel/UCYoaEwnbGvAcfYly4gJgSFg
www.streeatfoodtruckfestival.com
www.barleyarts.com




Bormio, un paese tutto da bere

Appuntamento da non perdere a Bormio. Sabato primo agosto,  con la “Serata dei Vini”, le case vitivinicole valtellinesi si daranno appuntamento nelle corti storiche per far conoscere a tutti i dettagli e le particolarità delle loro produzioni. Si potranno degustare vini come il Sassella, il Grumello, lo Sforzato, e concludere con assaggi di grappe, amari locali (come il Braulio e la Taneda, giusto per citare i più famosi) e tisane della tradizione.
Una serata tutta da bere per chi sta cercando fresco e paesaggi in Valtellina.




Bici, fioriture e vino per la primavera in Alto Adige

Una vacanza in bicicletta con tutta la famiglia! Con l’arrivo della bella stagione la bici diventa non solo un passatempo ma anche un mezzo di trasporto verso nuove avventure.

È questa la proposta dei Familienhotels Alto Adige/Südtirol per vivere con tutti i sensi la primavera. La bicicletta permette di  spostarsi ed esplorare l’ambiente circostante. Ma allo stesso tempo tutto avviene con il giusto ritmo che permette di  godere del panorama naturale, dei prati in fiore e degli   alberi con le prime foglioline verdi. In bicicletta si sentono i profumi e gli odori, si ascoltano i versi degli animali e il fruscio del vento, ci si può anche concedere una sosta per toccare con mano gli elementi della natura, per assaggiare i frutti selvatici del bosco. Infine, la bicicletta permette di raccontarsi. Si può chiacchierare,  ridere, scherzare, parlare di cose serie. La famiglia in sella alla due ruote può dedicarsi con spensieratezza al dialogo, come spesso non succede nella vita di tutti i giorni.

Il   Familienresidence  Grafenstein di Cermes ad esempio propone il pacchetto “Settimane divertenti per indiani e scopritori della natura”, dal 9 al 23 maggio 2015. L’offerta comprende: 7 notti  in appartamento, assistenza bambini e Miniclub, escursione con        tutta la famiglia, caccia al tesoro o rally avventuroso, acqua  gym e mountain bike. Il tutto a partire da 882 euro per  appartamento.

Il Baby e Familienwellness Residence  Tyrol propone la “Settimana risparmio          family” dal 6 al 26 giugno 2015. Il pacchetto comprende: 7 notti in appartamento, Mini & Junior club, gita guidata con        il miniclub, 2 volte corso di nuoto per bebè con istruttrice, noleggio zaino per piccoli esploratori, 1 ora di        Family-Electromobile, 2 ore di noleggio gratuito  dell’elettrobici, 2 gite in mountainbike con bikeguide. Il tutto a partire da 875 euro per appartamento.

Non solo bicicletta. Per chi ama i mezzi di trasporto alternativi, i Familienhotels Alto Adige/Südtirol offrono la possibilità di cimentarsi in trekking  davvero originali!  È il caso del Gartenhotel Moser am See  di Appiano sulla Strada del Vino che propone la “Primavera con la famiglia”,   dal 12 aprile all’1 maggio 2015. Il pacchetto comprende: 4 notti in 3/4 pensione,  percorso con la famiglia, casetta al lago, programma fitness, animazione per i bambini e trekking con gli alpaca. La passeggiata in compagnia di questi simpatici animali sarà  apprezzata da grandi e piccini! Il tutto a partire da 416 euro        per adulto.

Altra proposta che coinvolge gli amici animali viene dal Kinderparadies Alpenhof di Naturno con la “Settimana natura”, dal 6 al 27    giugno 2015. Il pacchetto comprende: 7 notti in mezza pensione, escursione  guidata in montagna, gita al maso Platthof con recinto di cervi,  foresta della strega e pesca, ma soprattutto Lama-Trekking avventuroso per tutta la famiglia. Costo a partire da 504 euro per