1

Al via l’avventura con I Misteri del Monte Rosa

“I Misteri del Monte Rosa” sono una proposta di avventura, sul modello dell’escape village,  per scoprire luoghi, leggende e tradizioni di Ayas, Brusson, Challand-Saint-Anselme e Issogne.
L’idea è quella di coinvolgere i partecipanti, grazie ai kit distribuiti dall’ufficio del turismo in giochi e enigmi che portino, tappa dopo tappa, alla scoperta del territorio del Monte Rosa.  Attraverso il gioco saranno raccontate ai viaggiatori di tutte le età le bellezze dei villaggi , rivelando il fascino delle leggende popolari, eredità culturale di inestimabile valore per le valli coinvolte. Le quattro esperienze sui misteri del Monte Rosa saranno disponibili 365 giorni l’anno a partire da dicembre 2024 e con tre eventi inaugurali: l8 dicembre 2024 a Brusson, il 27 dicembre 2024 -per Issogne e il 28 dicembre 2024 a Challand-Saint-Anselme. Per informazioni:  info@valdayasmonterosa.com.

Sempre a dicembre a stagione, dal fine settimana dell’Immacolata, prende il via la stagione della neve  del Monte Rosa nel comprensorio Tre Valli si inizierà a sciare da venerdì 6 dicembre con la messa in moto degli impianti che collegano Val d’AyasValle di Gressoney e Valsesia, attivi fino al 21 aprile 2025 (con l’eccezione dei settori di Champoluc-Crest e Punta Jolanda, in chiusura domenica 13 aprile).   Nelle Ski Area satellite, invece, gli impianti saranno attivi nei weekend 7-8 e 14-15 dicembre e, quindi, ogni giorno a partire dal 21 dicembre. Apertura continuativa fino al 16 marzo per AntagnodBrusson e Gressoney-Saint-Jean, che chiuderanno definitivamente la stagione il successivo weekend 22-23 marzo; gli impianti di Alpe di Mera resteranno attivi ogni giorno fino al 23 marzo, mentre quelli di Champorcher fino al 30.




A Londra per i 200 anni della National Gallery

Un week end a Londra è sempre un’ottima idea. Ma quest’anno c’è una ragione in più per addentrarsi nella City: la celebrazione, il prossimo 10 maggio, dei duecento anni della National Gallery (NG200). Per l’occasione la pinacoteca ha organizzato un ricco calendario di appuntamenti che coinvolgeranno Londra e non solo. Tutti sono invitati a partecipare.

Il 10 maggio infatti in 12 musei e gallerie della Gran Bretagna sono attesi altrettanti capolavori della collezione della National Gallery.  Nella centralissima Trafalgar Square a Londra, sede della galleria, è invece in programma un festival estivo che si ripromettere di accendere la creatività dei visitator, mentre le sale della pinacoteca saranno coinvolte in un nuovo allestimento con pannelli tematici, sorprendenti conversazioni con gli artisti  e accostamenti inconsueti.

Le celebrazioni della pinacoteca di Londra prevedono inoltre esposizioni, mostre (tra cui una dedicata a Vincent Van Gogh artista di cui la National Gallery celebra quest’anno i cent’anni dalla acquisizione di due capolavori, La sedia di Vincent” e “Girasoli”; e una sull’arte senese del XIV secolo), incontri e workshop in grado di coinvolgere il pubblico più vasto, oltre che all’ambizioso progetto architettonico che passa dalla valorizzazione dell’atrio dell’ala Sainsbury per migliorare l’accoglienza ai visitatori, al nuovo centro di ricerca fino alla riqualificazione dello spazio esterno.

La National Gallery, è stata fondata nel 1824 in seguito alla decisione del Parlamento inglese di acquisire 38 dipinti dal banchier John Julius Angerstein. Oggi il museo di Londra può contare su un patrimonio di oltre 2300 dipinti e le sue collezioni sono visitabili gratuitamente tutti i giorni dalle 10 alle 18.00 (fino alle 21.00 il venerdì sera).




Primavera a Bressanone con il Water Light Festival

Dal 24 aprile al 12 maggio, Bressanone si accende con il Water Light Festival, un’occasione da non perdere per visitare il borgo altoatesino attraversato dall’Isarco e dal Rienza e circondato dalle Dolomiti. A Bressanone la storia dell’antica città vescovile si fonde con una natura rigogliosa a portata di mano. A soli sette  chilometri  da Bressanone, la Plose offre una estesa area escursionistica affacciata sulle Dolomiti.

 Il Water Light Festival di Bressanone celebra la magia dell’acqua attraverso uno spettacolo di luci e suoni che trasforma la città in un’opera d’arte illuminata. Le sponde del fiume Isarco, le fontane e i luoghi d’acqua si animano di sera a Bressanone e di giorno all’Abbazia di Novacella con installazioni luminose e proiezioni che narrano storie legate all’acqua. L’acqua e la luce diventano mezzo di espressione artistica che parla tutte le lingue e costruisce ponti tra le culture. Nelle loro installazioni, gli artisti esplorano il tema della sostenibilità e ne danno interpretazioni sorprendenti, inaspettate e stimolanti.

Girando nel centro storico di Bressanone, si scoprono le 15 affascinanti opere di light art di cui solo tre a pagamento. Tra gli artisti presenti a Bressanone per il Festival ci sono: Philipp Artus, Tom Groll, RaumZeitPiraten dalla Germania, Piero Gilardi dall’Italia, Ocubo dal Portogallo, Onionlab, Studio Toer, Xavi Bové dalla Spagna, Tokyo Blue dalla Danimarca,  Julia Dantonnet dalla Francia e Matej Bizovičar e Tilen Sepič dalla Slovenia. Esther Stocker, Georg Ladurner, Moritz Brunner e Fabian Feichter, fanno parte degli artisti locali altoatesini del Festival.

Le 19 opere installate presso l’Abbazia di Novacella fino al 29 giugno sono invece firmate da:: Laurence Bonvin (Svizzera), Martina Dal Brollo (Italia), Sara Förster (Germania), Dorra Hichri (Tunisia), Annika Hippler (Germania), Julian Hölscher (Germania), Anish Kapoor (India-Gran Bretagna), Brigitte Kowanz (Austria), Heinz Mack (Germania), Atelier Mejia Wälz (Germania), François Morellet (Francia), Jakub Nepraš (Repubblica Ceca), Charly Nijensohn (Argentina), Juan Francisco Rodriguez (Colombia), Jazmin Rojas Forero (Colombia), Nicolás Rupcich (Cile), Keith Sonnier (USA), Rosmarie Weinlich (Germania).

Non solo acqua. Contemporaneamente al Water Light Festival infatti, il 27 e il 28 aprile, va in scena la Primavera di Novacella, un appuntamento per scoprire i sorprendenti vini del territorio, la regione vinicola più settentrionale d’Italia. Per il 2024, la guida enologica Gambero Rosso ha assegnato la massima onorificenza di “3 bicchieri” alla Cantina dell’Abbazia di Novacella (Grüner Veltliner Praepositus 2021), alla Cantina Valle Isarco (Kerner Aristos 2022) e al Köfererhof (Sylvaner R 2021)

 




Spiaggia e bici a Grado

Baciata dal sole per dodici mesi all’anno, Grado è la meta perfetta da esplorare in un week end lungo, pedalando sui percorsi cicloturistici alla scoperta del paesaggio lagunare e delle riverse naturali, per poi rilassarsi in spiaggia approfittando delle sue lunghe coste sabbiose o alle Terme Marine.

Impossibile resistere al fascino della Laguna di Grado, uno scenario naturale unico, incontaminato e ricco di biodiversità che può essere esplorato  in bicicletta grazie agli itinerari che collegano la località alle due riserve naturali di Valle Cavanata e Foce dell’Isonzo – Isola della Cona, a cavallo o a bordo di una motonave con cui raggiungere l’Isola di Barbana che ospita il Santuario della Beata Vergine Maria, l’isola Mota Safon che incantò Pasolini al punto da spingerlo a girare qui alcune scene del film “Medea” con Maria Callas,  l’isola Anfora a Porto Buso e Francamela dove assaporare le specialità del mare come il boreto a la graisàna, a base di pesce fresco e accompagnato da polenta di mais bianco, le sepe sofegae, ovvero seppie in umido, o le vongole del peverasse al baso. Alla Laguna di grado è anche dedicato il Museo della Pesca e della Civiltà lagunare.

Il territorio di Grado è un  paradiso per gli appassionati della bici con itinerari adatti a tutti come l’Anello di Grado di 11 chilometri che parte dal  Porto Mandracchio e si snoda tra il centro storico dove ammirare le pittoresche vie e le Basiliche come quella dedicata a Sant’Eufemia, le spiagge, o il Grado Punta Sdobba che, per 17,8 chilometri totalmente pianeggianti, porta dalla cittadina balneare al villaggio di pescatori di Punta Sdobba, sulla foce del fiume Isonzo, passando dal centro visite di Valle Cavanata e dal centro visite del Caneo, ottimi punti per l’osservazione degli uccelli acquatici e delle piante palustri. Grado è poi il punto di passaggio di numerose ciclovie come la Ciclovia Alpe Adria che da Salisburgo in Austria giunge nell’Isola del sole dopo 400 chilometri, attraversando tra l’altro anche le vicine Palmanova e Udine, e la Ciclovia del Mar Adriatico che fa tappa a Grado.




A Milano debutta il primo escape game in un museo

Dal 23 marzo a Milano è possibile organizzare un escape game negli oltre 50mila metri quadrati di uno spazio davvero inconsueto e disponibile nei week end.

Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano lancia infatti Planetario Perduto, il primo escape game da giocare interamente all’interno degli spazi espositivi. Un gioco di ruolo multigiocatore al confine tra fiction, realtà storica e attualità che si ripromette di mostrare, in una luce diversa, le collezioni di questa icona di Milano.

Seguendo gli indizi e interpretando le mappe, i giocatori possono infatti scoprire gli angoli più remoti dello storico museo di Milano e visitare alcune delle più importanti sezioni espositive alla ricerca delle misteriose formule celate in alcuni degli oggetti più iconici delle collezioni.

In tutto le missioni da superare sono otto e attraverso queste il gioco ripercorre le storie  di navi, sottomarini, aerei, computer e macchine leonardesche, conducendo i partecipanti attraverso le Gallerie Leonardo, la sezione Spazio, le reti e le infrastrutture di Mosaico Tecnologico, il sottomarino Enrico Toti e il Padiglione Aeronavale.

Escape game Planetario Perduto si inserisce all’interno di una più ampia missione del Museo della Scienza e della tecnica di Milano volta all’utilizzo dei linguaggi e delle tecnologie digitali per la valorizzazione del proprio patrimonio.

 

 




Pasquetta nei Grandi Giardini Italiani

Torna a Pasquetta, lunedì 1° aprile, la Caccia al Tesoro Botanico Grandi Giardini Italiani giunta oramai alla 27° edizione.

Sono numerosi I Grandi Giardini Italiani coinvolti dall’iniziativa che può rappresentare un’idea per organizzare una gita fuoriporta o, meglio ancora, un week end alla scoperta del tesoro storico e botanico rappresentato dai Grandi Giardini Italiani. All’ingresso dei giardini, saranno distribuite mappe con cui poter svolgere il gioco e, al contempo, scoprire le principali caratteristiche della vita delle piante e le curiosità storiche e artistiche dei giardini.

I giardini coinvolti dall’iniziativa possono essere consultati nello specifico nell’omonimo sito dei Grandi Giardini Italiani con i dettagli e gli orari dell’evento In ogni caso, tra i giardini coinvolti, ci sono:
PIEMONTE
Oasi Zegna (Trivero, BI)
Parco Pallavicino (Stresa, VB)
Villa Ottolenghi Wedekind (Acqui Terme, AL)

LIGURIA
Villa Durazzo (Santa Margherita Ligure, GE)

LOMBARDIA
Villa del Grumello (Como)
Villa Pizzo (Cernobbio, CO)
Villa Carlotta (Tremezzina, CO)
Villa Melzi d’Eril (Bellagio, CO)
Parco della Fondazione Minoprio (Vertemate con Minoprio, CO)
Villa Monastero (Varenna, LC)
Villa Cipressi (Varenna, LC)
Giardino di Palazzo Arese Borromeo (Cesano Maderno, MB)
Giardino Botanico A. Heller (Gardone Riviera, BS)
Il Vittoriale degli Italiani (Gardone Riviera, BS)
Rocca di Lonato del Garda (Lonato del Garda, BS)
Rocca di Angera (Angera, VA)
Villa della Porta Bozzolo (Casalzuigno, VA)
Villa Arconati-FAR (Bollate, MI)

BAM-Biblioteca degli Alberi Milano (Milano)

VENETO
Giardino Giusti (Verona)
Giardino di Pojega-Villa Rizzardi (Negrar, VR)
Castello di San Pelagio (Due Carrare, PD)
Villa Fracanzan Piovene (Orgiano, VI)
Villa Zileri Motterle (Monteviale, VI)
Villa di Modolo (Belluno)

TRENTINO ALTO ADIGE
Giardini di Castel Trauttmansdorff (Merano, BZ)
Giardino Bortolotti, detto dei Ciucioi (Lavis, TN)

FRIULI – VENEZIA GIULIA
Castello delle Rose di Cordovado (Cordovado, PN)

EMILIA ROMAGNA
Labirinto della Masone (Fontanellato, PR)
Giardino storico della Reggia di Colorno (PR)

TOSCANA
Giardino Bardini (Firenze)
Parco di Pinocchio (Collodi, PT)
Storico Giardino Garzoni (Collodi, PT)
Villa Reale di Marlia (Marlia, LU)
Fattoria di Maiano (Fiesole, FI)

LAZIO
Centro Botanico Moutan (Vitorchiano, VT)

CAMPANIA
Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, Napoli

SICILIA
Orto Botanico di Catania (Catania)
Villa Schuler (Taormina, ME)




Ponti di primavera nell’Italia rurale e dei borghi

I ponti di primavera rappresentano un’occasione speciale per concedersi vacanze dal ritmo lento e rilassato della stagione. E l’Italia dei piccoli borghi e dei sentieri naturalistici permette di immergersi nella natura anche a una manciata di chilometri dalle grandi città e con una ampia tipologia di strutture (dagli hotel a cinque stelle, agli agriturismi proposti da portali dedicati come agriturismo.it e CaseVacanze.it). Ecco sei itinerari rurali che uniscono bellezze naturali, relax, buona cucina e un immenso patrimonio paesaggistico e culturale da esplorare nelle vacanze di Pasqua o nei ponti di primavera successivi.

La magia della Val d’Orcia
Una distesa di colline attraversata da bianche strade di campagna protette da lunghi filari di pioppi.  La Val d’Orcia è pura magia e, meteo permettendo, le vacanze di primavera offrono il periodo migliore per esplorare un territorio così ricco di cultura con la natura in fiore. Tra i borghi più noti di questa terra dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2004 per l’identità storica unica al mondo impressa sulla natura dal lavoro dell’uomo ci sono: Pienza, archetipo della città ideale del Rinascimento rimodellato tra il 1459 e il 1462 per volontà di Enea Silvio Piccolomini (poi Papa Pio II) dall’architetto Bernardo Rossellino e da Leon Battisti Alberti e dichiarato patrimonio Unesco nel 1996; la città del vino, Montalcino con la vicina Abbazia di Sant’Antimo e Bagni Vignoni con le sue acque termali note fin dall’antichità.  Tra cucina tipica, negozi alimentari dove fare incetta delle eccellenze della zona, vino, olio, i pici, i salumi di Cinta Senese, razza allevata da secoli in Val d’Orcia, il pecorino di Pienza, le innumerevoli cantine da visitare e le camere con vista sul paesaggio collinare, la Val d’Orcia può a buon titolo dirsi destinazione ideale da scoprire nelle vacanze primavera.

Pace e relax in Valnerina
La Valnerina è una stretta valle tra i monti dell’Umbria sud-orientale percorsa dal fiume Nera e costellata di borghi storici, a iniziare da Castelluccio di Norcia che in primavera si veste di mille colori, ed è uno degli angoli più selvaggi dell’Umbria. Per smaltire i peccati di gola delle vacanze di Pasqua non c’è niente di meglio che un’escursione a piedi, in macchina o un giro in bici, magari a pedalata assistita, per esplorare gli angoli più remoti della Valnerina. Si può partire dal tracciato che segue la sponda sinistra del fiume Nera da Sant’Anatolia di Narco e che tocca i borghi dominati da fortezze quasi millenarie di Scheggino, Arrone e Ferentillo dove, all’interno della cripta romanica di Santo Stefano si trova un peculiare Museo delle Mummie. Luoghi del silenzio dove è piacevole lasciarsi trasportare dalle leggende medievali che li pervadono. Il percorso si collega poi con la ciclabile realizzata sul tracciato dell’ex ferrovia Norcia- Spoleto e arriva fino alla Cascata delle Marmore, tre salti d’acqua di 165 metri complessivi creati in epoca romana e  circondati da foreste che in autunno si vestono d’oro e rubino.

Ponti di Primavera in Val D'Orcia

L’inizio della primavera sul Lago di Como
Il lago di Como è un grande classico, ancora di più nelle vacanze di primavera quando giardini delle ville (Carlotta e Camilla solo per citarne due) risplendono di mille colori.  Numerosi borghi da scoprire in queste vacanze sul lago tra cui Rezzonico e Varenna, oltre alle meraviglie naturali, come l’isola Comacina e l’orrido di Bellano.

A Imperia e dintorni in una Liguria inedita
Nella Riviera di Ponente, la provincia di Imperia è una meta tutta da esplorare nelle vacanze di primavera, a iniziare dal capoluogo, bellissima città sul mare. E non mancano borghi storici come Cervo, affacciato sul mare e vicino alle spiagge sabbiose di San Bartolomeo al Mare, Apricale, che si trova invece nell’entroterra di Bordighera arroccato sulla cima di una montagna o Dolceacqua che, tra il suo iconico Ponte Vecchio e il Castello dei Doria, offre tante sorprese ai suoi visitatori. Oltre al mare le montagne liguri sono uno spettacolo da togliere il fiato agli appassionati e non solo. Il Parco delle Alpi Liguri è una meraviglia incontaminata da scoprire.

L’incanto della Costiera Amalfitana
In primavera la Costiera Amalfitana mostra il meglio di sé. Senza la folla estiva un viaggio alla (ri)scoperta di una delle coste più famose d’Italia e del mondo permette di immergersi nelle sue bellezze paesaggistiche, architettoniche, culturali e gastronomiche. Estesa per 40km da Vietri sul Mare a Positano, è un susseguirsi di borghi: Cetara, Maiori, Minori, Ravello, Scala, Atrani, Furore e Conca dei Marini. Ma, soprattutto, Amalfi, cuore geografico e storico della Costiera. Basta perdersi tra i vicoli per scoprire con lentezza la sua architettura e le sue viste panoramiche. Per chi cerca la natura incontaminata ci sono la meravigliosa riserva Valle delle Ferriere o il Sentiero degli Dei, nella top ten dei sentieri più belli al mondo. Molte anche le grotte che si aprono in vari punti del litorale, come la Grotta dello Smeraldo.

Il Sud Sardegna tra mare e cultura
Tra spiagge, isole e borghi storici, il Sud Sardegna è la destinazione giusta per vivere una Pasqua diversa dalle altre.
Nella parte più meridionale, dalle isole di San Pietro e Sant’Antioco fino a Porto Corallo, si avvicendano spiagge dall’anima tropicale. Carloforte è un bellissimo comune sull’Isola di San Pietro. Iglesias, regina delle rievocazioni medievali, accoglie fra miniere e antiche chiese. Pula, con le sue animate piazzette e il patrimonio artistico dell’area archeologica di Nora offrono l’occasione di riflettere sulle civiltà del passato. Perla del Sud è Villasimius. Poco distante Capo Carbonara, che con le isole dei Cavoli e di Serpentara è stata nominata area marina protetta. Senza dimenticare Cagliari, il capoluogo dell’Isola al centro del Golfo degli Angeli, città di bellezze artistiche che si rincorrono fra le vie dei quartieri storici.




Primavera in Franciacorta

Il week end del 16 e 17 marzo va in scena il Festival di Primavera in Franciacorta, un’occasione ideale per scoprire questo territorio a una manciata i chilometri da Brescia esplorandone la ricchezza enogastronomica.

L’evento celebra il matrimonio tradizione, gastronomia, sostenibilità e cultura della Franciacorta.  Tra gli eventi principali del Festival di Primavera i ci saranno le cene a quattro mani, tre degustazioni guidate presso il Consorzio Franciacorta e visite alle cantine associate. Non solo. Grazie alla collaborazione con l’Accademia Treccani, sono state organizzate visite guidate a luoghi iconici della Franciacorta (Monastero di San Pietro in Lamosa, Convento dell’Annunciata e Casa Museo Zani) per approfondire i temi del gusto, del rito e della sostenibilità.

In particolare, l’agenda del Festival di Primavera in Franciacorta prevede:

Tre visite guidate (gratuite con prenotazione da Eventbite)  di tre luoghi rappresentativi della Franciacorta:

1) Monastero di San Pietro in Lamosa – Sabato 16/03, ore 10.30   Via Monastero, 5 – Provaglio D’Iseo (BS)
Evento: Sostenibilità e resilienza: per una nuova cultura enogastronomica.
Relatore: Francesca Cappellaro

2) Convento dell’Annunciata – Sabato 16/03, ore 17.30   Via Monte Orfano – Rovato (BS)
Evento: Cibo, vino e territorio: rituali e tradizioni.
Relatore: Christian Raimo

3) Casa Museo Zani – Domenica 17/03, ore 10.00   Via Fantasina, 8 – Cellatica (BS)
Evento: Gusto e arte.
Relatore: Nicola Perullo

Tre degustazioni presso il Consorzio Franciacorta ad Erbusco con il gioco degli aromi di Good Senses che sfiderà i partecipanti a riconoscere le note olfattive tipiche del Franciacorta, con un’esperienza sensoriale indimenticabile e la degustazione di due tipologie. Sabato 16 marzo  soo previsti due appuntamenti (alle 10.30 e alle 17.30), domenica 17 marzo è previsto solo l’evento delle 10.30. La partecipazione costa 15 euro (12 per gli under 30).

 




Quando Pila si veste di rosa

La decima edizione di I Light Pila fissata per il prossimo 9 marzo offre l’occasione perfetta per scoprire, per una giornata di sci, un week end o una vacanza più lunga, il comprensorio valdostano a meno di due ore da Milano e da Torino compresi i venti minuti circa di telecabina necessari per salire dal centro di Aosta ai 1800 metri della località. Al centro della Val d’Aosta, a Pila si scia ammirando i giganti dal Monte Bianco al Cervino fino al Monte Rosa e ci si rilassa con le specialità enogastronomiche offerte dalle innumerevoli baite.

COMPRENSORIO Situata in una conca naturale che la protegge dal vento ed esposta al nord, aspetti che garantiscono un clima non troppo rigido e un buon innevamento naturale, sui 70 chilometri di piste di Pila è possibile sciare fino all’inizio di aprile. A Pila non manca l’opportunità di esplorare il territorio circostante con le ciaspole, magari accompagnati da guide ambientali naturalistiche, con cinque itinerari segnalati e tracciati.  Il venerdì è possibile partecipare a una ciaspolata in notturna con aperitivo o cena a seguire in in una delle baite di Pila.

EVENTO Con I Light Pila il comprensorio si accende letteralmente di rosa. I Light Pila è una fiaccolata con luci led rosa, aperta a sciatori, snowbordisti e ciaspolatori, voluta e sostenuta grazie all’impegno del Consorzio Turistico Espace de Pila, di Pila spa e dei maestri di sci di Pila, il cui ricavato è destinato a Komen Italia, associazione in prima linea nella lotta ai tumori al seno. nelle precedenti edizioni I Light Pila ha raccolto oltre 120mila euro).

I LIGHT PILA La festa inizierà alle 14.00 con l’apertura del Villaggio in zona partenza della funivia: Valentina Ricci e Francesco Ciocca di Radio Deejay animeranno la festa. Qui tutti coloro che si presenteranno indossando qualcosa di rosa verrà riservato un omaggio speciale.  L’avvio della fiaccolata è previsto intorno alle 18.30 da numerosi rifugi in quota dove sono previsti dj set e animazione: Lo Bautson (dove si ascolterà musica anni Sessanta, Settanta e Ottanta); Chatelaine (per la musica Elettronica e House); Société  musica italiana anni Ottanta e Novanta); Hermitage (musica commerciale); Buvette Grimod (rock), all’arrivo della funivia Gorraz. Grand Grimod. Appuntamento invece alle 17.00 al Village per chi parteciperà con le ciaspole.  Per I Light Pila gli impianti di risalita resteranno aperti fino alle 17,30 permettendo a tutti di sciare un’ora in più, le seggiovie Liaison e la Funivia Gorraz Grand Grimond resteranno aperte fino alle 18.30 per consentire fino all’ultimo momento di raggiungere i punti di partenza della fiaccolata, mentre l’orario di apertura della telecabina Aosta-Pila è prolunga. Non solo. Chi partecipa alla fiaccolata può acquistare lo skipass scontato per la giornata dell’evento. Il pacchetto I Light Pila che comprende lo skipass scontato a 38 euro e  i 15 euro dell’iscrizione.

 

 




Riapre il San Carlo di Arona

Il primo marzo riapre al pubblico la statua di San Carlo ad Arona, il Sancarlone, che ha ispirato la realizzazione della Statua della Liberta e che .dall’alto dei suoi 35 metri, è stata per quasi due secoli la statua più alta al mondo, fino alla messa in posa a Ellis Island della Statua della Libertà. Un’occasione da non perdere per godersi una giornata di primavera sul Lago Maggiore. La statua di San Carlo è cava all’interno e, attraverso una porta nascosta tra le pieghe della tonaca del Santo, si può accedere alle scale (per un totale di 85 gradini) che portano in cima per ammirare il Lago Maggiore e la Rocca di Angera attraverso gli occhi di San Carlo.

La statua di San Carlo, voluta dal Cardinale Federico Borromeo, realizzata da Siro Zanella e Bernardo Falconi su progetto di Giovan Battista Crespi e , è di proprietà dell’Ambrosiana. La realizzazione del colosso del Lago Maggiore è iniziata nel 1624 e si è conclusa nel 1698. la statua di San Carlo  ha ispirato Pierre Auguste Bartholdi per la costruzione della Statua della Libertà (lo ricorda anche una targa posa ai piedi della stessa statua di New York) che, con i suoi 93 metri complessivi (dalla fondazione del piedistallo alla punta della torcia) le ha, alla fine, sottratto il primato.

La Statua di San Carlo fu edificata ad Arona, città natale del Borromeo, dopo la sua canonizzazione. San Carlo è rappresentato in piedi, in abito talare, con rocchetto e mozzetta nell’atto di benedire la città con la mano destra.

Ad Arona sono molti altri i luoghi legati alla fi gura del Santola Rocca dove nacque, con i resti della perduta fortezza; la Collegiata di Santa Maria Nascente dove fu battezzato e la Chiesa dei Santi Martiri dove celebrò la sua ultima Messa.

Orari e giorni di apertura della statua di San Carlo variano a seconda del mese e possono essere consultati ull’omonimo sito.