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Party e sci in alta quota

Party e feste scatenate contrassegnano la fine della stagione sciistica nei più noti comprensori italiani ed esteri. Perderli sarebbe un peccato…tanto più che, tra marzo e aprile, si moltiplicano le offerte sulla neve. Insomma un week end a buon prezzo per sciare, prendere il sole in quota, scoprire le meraviglie dell’enogastronomia di montagna e divertirsi il più possibile.

Ecco alcuni degli eventi da non perdere per dare l’arrivederci a tuta e scarponi. Si comincia con l’1 e il 2 aprile quando Alta Badia dedica un intero fine settimana  allo sci vintage con lo Ski Carousel Vintage Party: sci, abbigliamento e persino cucina oltre a party anni 80-90. In valle e sulle piste sarà ricreata l’atmosfera di una località sciistica d’antan, dove gli sciatori sfoggeranno abbigliamento e attrezzatura retrò, catapultando il moderno comprensorio nei tempi passati.  Un salto indietro nel tempo grazie a cui il comprensorio che va da Corvara a La villa, da San Cassiano a Colfosco porterà gli sciatori indietro nel tempo, ricreando sia in valle che sulle piste da sci, l’atmosfera degli spensierati Eighty, quando tutto sembrava realizzabile e non solo. A La Villa da non perdere i vintage party in programma sabato sera a La Bercia, mentre domenica è in programma sulla pista la Para una gara in cui sarà obbligatorio rispolverare i vecchi sci da troppo tempo lasciati in cantina. Tutto poi a festeggiare all’après ski L’Murin a Corvara in cui verrà premiato l’abbigliamento vintage più originale.

Il 3 aprile  inizia lo Snowbombing a Mayrhofen, sei giorni di puro divertimento in un mix di sport invernali e musica elettronica con i migliori dj che si esibiscono in un festival di musica elettronica ambientato sulle montagne della Zillertal. Non si può lasciare Mayrhofen senza buttarsi sulla leggendaria pista numero 34: una pista per i più arditi visto che la pendenza arriva al 78%. Protagonisti di questa settima edizione sono i Run The Jewels, i Groove Armada, i De La Soul e la band inglese The Enemy. Fino all’8 aprile ci sarà quindi tempo per scoprire Mayrhofen, località tirolese meta  per tutti gli sportivi di ogni età grazie ai versanti del Penken e dell’Ahorn che offrono puro divertimento a grandi e piccini.

Il 6 e 7 aprile sarà la volta di Sölden che farà da palcoscenico all’Electric Mountain Festival, una due giorni ad alta quota in cui la località sciistica si trasformerà in un club a cielo aperto. Igloo rave party, gare negli snow park e musica dal vivo con dj set e gruppi come i Chase&Status e il the Bronx Street APrty animeranno il week end in una delle più belle località alpine austriache.  

 L’8 e 9 aprile a fare festa con due giorni di gare, sport e musica è Madonna di Campiglio. Un fine settimana nel comprensorio Adamello-Brenta, scorre veloce. Si scia sui 150 chilometri di piste che collegano la Perla delle Alpi con Pinzolo e Folgarida-Marileva: un vero e proprio paradiso della neve. Per i più esperti il canalone Miramonti, sede della storica dello slalom di Coppa del Mondo di sci alpino e la leggendaria Spinale Diretta sono tappe obbligatorie, ma non mancano opportunità per divertirsi anche per i principianti grazie a ben 45 piste blu adatte a tutti tra cui la magnifica Cinque Laghi o la Pradalago. Madonna di Campiglio è inoltre un Paradiso per i “foodies” con due ristoranti stellati (“Il Gallo Cedrone” e il “Dolomieu”) e tanti altri da scoprire.  

Il 15 aprile è la volta del Corvatsch (St Moritz) con Kunz& Florian e una festa tra piste e rifugi in programma dalle 11.30 alle 22.

Il 21 aprile al ghiacciaio del Rettenbach va in scena Hannibal, spettacolare messa in scena, con oltre 500 partecipanti, dell’attraversamento delle Alpi da parte del generale cartaginese Annibale in uno scenario naturale mozzafiato aerei storici, elicotteri, paracadutisti, base jumper, motoslitte, paracadutisti, sciatori e ballerini tra fuochi d’artificio, giochi di luce sulla neve e tanta musica.

Il 30 aprile a Ischgl sul palco del Top of the Mountain salirà Zucchero Fornaciari per un concerto a 2.300 metri di altezza, seguito da apres ski e feste per un week end da non perdere. A Ischgl si scia su 238 km di piste tra i 1.400 e i 2.870 metri con neve fino a inizio maggio.

 




Francia, dieci ragioni per andarci nel 2017

Le ragioni per oltrepassare le Alpi e andare in Francia sono sempre numerose. Ecco le prime dieci per prenotare subito un volo o un collegamento ferroviario nelle principali città d’arte e non solo francesi

1 – Festeggiare i primi 25 anni del primo parco tematico di Francia e d’Europa. Chi l’avrebbe detto che è passato un quarto di secolo per  DISNEYLAND PARIGI?

2- Scoprire il NUOVO MUSEO YVES SAINT LAURENT Al n. 5 di Avenue Marceau nella storica Maison di Couture, tributo ai 50 anni di creatività del celebre couturier di origini algerine che ha lasciato il segno nella storia di Francia e della moda internazionale.

3- Andare per GIARDINI IN COSTA AZZURRA Nel 2017 la Costa Azzurra e il Vat lanciano il 1° Festival dei Giardini sul tema Il risveglio dei sensi, occasione per scoprire tutto l’anno oltre una sessantina di giardini aperti al pubblico.

4- Celebrare il decimo anniversario «BORDEAUX FETE LE FLEUVE». Dal 25 maggio al 4 giugno 2017 la città di Bordeaux, nota in Francia e nel mondo per i suoi vini, si prepara a celebrare per la decima volta il fiume Garonna e le sue rive, sempre animate.

http://www.bordeaux-fete-le-fleuve.com/

6- Scoprire LE HAVRE nei 500 anni dalla sua fondazione. Le Havre, città patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, festeggia nel 2017 i 500 anni dalla fondazione con un ricco programma di eventi e installazioni d’arte.  Un’occasione da non perdere per scoprire le realtà della Francia meno note.

7- Esplorare l’universo DALIDA al Museo Galliera di Parigi
In occasione dei 30 anni dalla morte, una grande mostra su Dalida, tra le artiste più amate di Francia, a Palais Galliera, il museo della moda della città di Parigi, dal 29 aprile al 13 agosto, con gli abiti dei più famosi stilisti Chanel, Christian Dior, Yves Saint Laurent, Azzaro, Balmain, Carven che ha indossato nella sua carriera.

8. PICASSO PRIMITIVO al Quay Branly di Parigi . Dal 28 marzo al 23 luglio, grande mostra su Picasso Primitivo e l’arte non occidentale al Museo del Quai Branly Jacques Chirac. www.quaibranly.fr

9-Celebrare il centenari0 di RODIN. Per celebrare il centenario della morte del grande scultore Auguste Rodin, tra gli artisti più noti in Francia e nel mondo, una grande mostra al Grand Palais di Parigi dal 22 marzo al 31 luglio 2017, un nuovo sguardo su uno dei padri della scultura moderna.

10- Brindare ai 40 anni del CENTRE POMPIDOU, icona di Francia
Compie 40 anni – è stato inaugurato il 31 gennaio 1977 – il Beaubourg, Centro nazionale d’arte e cultura Georges Pompidou, realizzato dagli architetti Renzo Piano e Richard Rogers.

 

 

 




Valle del Diavolo, la Toscana mai vista

È una Toscana sconosciuta quella della cosiddetta Valle del Diavolo, colline su colline comprese tra Grosseto e Siena. Eppure è una Toscana da scoprire, tra paesaggi inconsueti, gioie enogastronomiche, geotermia e scienza.

Con i suoi soffioni, fumarole e putizze e la sua conformazione geologica che porta alla presenza di numerose acque sorgive bollenti, si dice che sia stata proprio questa area della Toscana ad ispirare Dante Alighieri nella sua descrizione della porta dell’Inferno.

È una Toscana meno conosciuta ma che vale la pena di scoprire anche perché proprio la geotermia sta dando origine a un movimento che coinvolge materie prime, cucina e persino birre prodotti grazie all’energia geotermica…. Uno slowfood geotermico

Un giro in questa particolare area della Toscana non può che iniziare dalla sua capitale, Larderello, borgo nato su una fabbrica modello di fine ottocento (con tanto di statuto che prevedeva una serie di provvedimenti, all’epoca decisamente inconsueti, a favore degli operai) e oggi orgoglio della sperimentazione dell’Enel, in ambito geotermico ed eccellenza italiana nel mondo. Larderello infatti deve costituzione alla scoperta di Uberto Francesco Hoefer di Colonia sul Reno, “Provisioniere delle reali farmacie” della Toscana,  dell’acido borico nel lagone di Monterotondo Marittimo. Da qui, nel 1818 il conte Francesco de Larderel ha dato avvio all’attività chimica per produrre, appunto acido borido (in precedenza importato) e il principe Piero Ginori Conti nel 1904 alla trasformazione del calore geotermico in energia.  Larderello porta con orgoglio la medaglia di città geotermica tanto da mettere in evidenza, in uno scenario inconsueto, le stesse, lucidissime, tubature, vapordotti che imbrigliano il vapore sprigionato dai soffioni, come parte integrante del paesaggio. Qui si può persino visitare un museo unico nel Paese dedicato interamente alla geotermia: scoprire come già gli antichi romani avevano individuato questa particolarità del territorio della Toscana, verificare le applicazioni della scienza nella vita quotidiana e sperimentare la discesa e la risalita di una goccia di pioggia al centro della terra. Un museo mai banale e destinato ad affascinare grandi e piccini.

Da non perdere lo spettacolo impressionate dei soffioni, veri e propri geyser che fuoriescono dal terreno e volano in alto nell’aria, parco delle Biancane con il vapore che esce dalle fratture delle rocce a cui ha donato il colore bianco e sasso Pisano, borgo dove è possibile assistere allo spettacolo dei soffioni e ammirare il più grande centro termale etrusco e romano.  Lo scenario è davvero suggestivo in un’alternanza di borghi antichi e boschi, si stagliano colonne di vapore sprigionate dalle fessure nel terreno, dai soffioni dismessi e dalle torri delle centrali geotermoelettriche, ci si può imbattere in lagone, ovvero missione di acqua calda dal sottosuolo, che si raccoglie in un lago naturale e i intrecciano tubature tirate a lucido. Storia, scienza e natura in un’unione unica

Un week end in Toscana nelle terre della geotermia non può che comunque prescindere dai  luoghi etruschi e dai numerosi borghi caratteristici della valle (da Rocca Sillana con il suo imponente fortilizio del XII secolo che offre una vista mozzafiato da Siena a Volterra fino al mare, Sasso Pisano, Monterondo Marittimo con le sue vasche termali …) che si succedono collina dopo collina fino ad fino ad arrivare sulla costa.




L’Australia negli occhi degli impressionisti

Coogee Bay, 1888
Coogee Bay, 1888

L’impressionismo non è limitato alla Francia, e neppure all’Europa. La National Gallery di Londra sta preparando una mostra davvero inconsueta per tutti quelli che, abituati alle cicliche mostre allestite nei musei di tutta Europa e dedicate ai classici nomi dell’impressionismo, finora non sapevano che il movimento impressionista fosse arrivato perisno nell’Oceano Pacifico, in Australia dove la corrente artistica  ha sposato le aspirazioni nazionaliste del Paese.

Debutterà il 7 dicembre alla National Gallery di Londra una esposizione dedicata agli impressionisti provenienti dall’Australia: Australia’s Impressionists. Un percorso unico, quanto  meno in Europa, visto che si tratta della prima retrospettiva interamente dedicata agli impressionisti australiani.

A quiet day on Darebin Creek [Merri Creek], 1885
A quiet day on Darebin Creek [Merri Creek], 1885
Nel percorso espositivo, 41 quadri molti dei quali per la prima volta in mostra in Europa, sarà possibile scoprire l’impatto dell’impressionismo europeo sugli artisti provenienti dall’Australia tra il 1880 e il 1890 ed esplorare le contiguità che emergono dalle due diverse esperienze e tradizioni. Gli artisti che, in diverse fasi della loro carriera, avevano viaggiato dall’Austria all’Europa, si ispiravano ai lavori di Whistler e Monet, sperimentavano la pittura all’aria aperta con i differenti effetti di luce e colore e provavano nuove tecniche pittoriche.

L’esposizione si concentra sui quattro principali pittori impressionisti provenienti dall’Australia: Tom Roberts (1856–1931), Arthur Streeton (1867–1943), Charles Conder (1868–1909) e John Russell (1858–1930) ed evidenzierà il crescente senso si apparenza nazionale proprio negli anni in cui l’Australia si proclamava Federazione (1901).

 

Riddells Creek, 1889
Riddells Creek, 1889

Australia’s Impressionists è organizzata in tre sezioni principali, ciascuna delle quali esplora le connessioni degli artisti, lo stile e la vicinanza o la distanza tra tradizione europea e australiana.

Sarà possibile visitare Australia’s Impressionists fino al 26 marzo 2017. Un’occasione davvero unica per comprendere le reciproche influenze, i puti di contatto e le differenze tra Europa e Australia. Molti dei dipinti in mostra provengono infatti da gallerie o collezioni australiane. E per chi non ha in programma, almeno a breve, viaggi in Australia… quindi è proprio il caso di dire, ora mai più. Per chi invece in Australia c’è stato, un’occasione in più per scoprire l’alba del continente dove la natura ora come allora regna sovrana.

On the River Yarra, near Heidelberg, Victoria, about 1890
On the River Yarra, near Heidelberg, Victoria, about 1890

DOVE, COME E A QUANTO
Australia’s Impressionists -National Gallery, Londra

Dal 7 dicembre 2016  al 26 marzo 2017
Dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17) -venerdì dalle 10 alle 21 ( ultimo ingresso alle 20.15)

Ingresso: 7,5 sterline

 

Circular Quay, 1892
Circular Quay, 1892




Svizzera, città e mercatini a portata di portafogli

Con l’inaugurazione della Galleria del San Gottardo, la Svizzera è ancora più a portata di mano. Il tunnel ferroviario, il più lungo non solo della Svizzera ma del mondo, è un capolavoro tecnico che batte ogni record, con 57 chilometri di lunghezza e fino a 2.300 metri di profondità all’interno della montagna. Ma soprattutto, collega Erstfeld e Bodio in soli 20 minuti, la Galleria del san Gottardo avvicina ancora di più l’Italia alla Svizzera. A poche ore da Milano possono essere raggiunte alcune delle città più note della Confederazione Elvetica e, grazie anche a una speciale promozione lanciata in occasione dell’inaugurazione Galleria del San Gottardo (25 euro a tratta per gli Eurocity, se il biglietto è prenotato almeno tre giorni prima della partenza – promo mercatini), scoprire la Svizzera e i suoi mercatini di Natale diventa una vacanza ideale a portata di portafoglio per un week end ma non solo.

Un’occasione unica per scoprire sei gioielli della corona svizzera, Zurigo, Lucerna, Montreux, Losanna, Basilea e Berna, che in occasione del Natale diventano ancora più suggestive.svizzera-zurigo-2

 

Ecco quindi sei città e sei mercatini che vale la pena visitare in questa stagione:

  • ZURIGO, dal 24 novembre al 24 dicembre 2016: sono quattro i principali mercatini dislocati nella città vecchia, nel quartiere di Niederdorf, tra Hirschenplatz e Rosenhof; in stazione dove prende vita lo Zürcher Christkindlimarkt, che con 150 chalet e il gigantesco albero di Natale di 15 metri e decorato con più di 7000 cristalli Swarovski; sulla Werdmühleplatz la via dello shopping di Zurigo con sole dieci casette, dove tuttavia dalle 17.30 i bambini della città intonano i Christmas carol e nella scenografica Sechseläutenplatz di fronte al lago e dove non manca una pista di pattinaggio. Non solo. Durante l’Avvento, le luminarie zurighesi fanno risplendere la Bahnhofstrasse  con migliaia di led che creano nuvole e piogge di luce sui passanti.  Da non perdere, insieme con l’accensione delle luminarie natalizie fissata per  il 24 novembre alle 18, la shopping night in cui i negozi rimarranno aperti fino alle 22.

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  • LUCERNA, dal 24 novembre al 24 dicembre 2016: tradizione e design convivono nei mercatini di Lucerna. Si inizia in Stazione con il mercatino del Bambin Gesù con il suo mix colorato di dolci e cibo piccante, si prosegue con le colorate bancarelle di Franziskanerplatz, la piazza adiacente alla Chiesa francescana che si anima di luci e bancarelle per tutto il mese di dicembre,  per finire al Festival “Design Schenken” al Municipio, dove sono in vendita gli oggetti creati da designer svizzeri. Il profumo dei biscotti di cannella, del punch e del vin brulè rende l’atmosfera inebriante. Durante i weekend a dicembre e il giorno dell’Immacolata in Weinmarkt ha luogo l’Handcraft Market per chi è alla ricerca solo di oggetti fatti a mano. Da non perdere poi la pista di pattinaggio su ghiaccio davanti al KKL di Lucerna le, tradizionali manifestazioni natalizie come i cortei di San Nicola “Samichlausauszug” a Lucerna e “Klausjagen” a Küssnacht, e anche suggestive gite in battello sul Lago di Lucerna arricchiscono di emozioni il tempo che precede il Natale.  Dal 17 al 20 dicembre gruppi musicali di diverse nazionalità suonano in Kapellplatz all’interno della manifestazione “Venite”.

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  • MONTREUX, dal 24 novembre al 24 dicembre 2016. Uno scenario emozionante tra lago e montagne fa da cornice a questo mercatino, che vanta 150 chalet con prodotti fatti a mano, specialità culinarie sul lungolago e il Villaggio di Babbo Natale sul monte Rochers-de-Naye, a 2042 metri d’altitudine. Dalla stazione di Montreux, infatti, prendendo il treno a cremagliera in direzione di Rochers-de-Naye, si sale fino a Caux, dove è allestito il Villaggio di Natale. Volendo poi  si può proseguire in treno fino al capolinea di Rochers-de-Naye, alla Casa di Babbo Natale. La  magia del Natale invade anche il Castello di Chillon, raggiungibile in dieci minuti da Montreux, che si trasforma in città medievale.

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  • LOSANNA, dal 24 novembre al 24 dicembre 2016: un calendario ricco e diversificato di eventi irrompe nelle vie di Losanna. In piazza Saint-François  attorno alla Chiesa, sulla Piazza Pépinet e nel quartiere Flon  vengono allestiti 50 chalet con i tradizionali mercatini di Natale. In piazza de la Louve si può assistere a uno dei più suggestivi presepi viventi della Svizzera con tanto di mucca e asinello. E dal 20 novembre fino al 31 dicembre Losanna risplende con le installazioni luminose del Festival Lausanne Lumiéres.

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  • BASILEA, dal 24 novembre al 23 dicembre 2016 shopping natalizio nella città dei musei: il mercatino si svolge in Barfüsserplatz e in Münsterplatz, accanto alla Cattedrale. Qui, da oltre trent’anni è allestito il Basler Weihnachtsmarkt: 130 casette alpine di legno per uno dei maggiori mercatini di Natale della Svizzera. Da assaggiare i lackerli (tipici biscotti di Basilea speziati al miele), le salsicce alla griglia, i wafflen (cialde calde) oltre all’hypokras (vino e spezie…ovviamente bollente). Nelle giornate fredde si può passeggiare tra le 40 casette allestite nel mercatino di Natale della Weihnachtsmarkt Rail City Basel.  Da non perdere infine il suggestivo mercatino allestito sulla terrazza sul fiume dello storico Cafè Spritz dell’Hotel Merian da cui si può godere del panorama sul Reno e sulla Cattedrale.

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  • BERNA, dal 3 dicembre al 24 dicembre 2016 in Waisenhausplatz e in Münsterplatz, nel cuore della capitale della Svizzera, città patrimonio Unesco: fra i prodotti tipici i fiori secchi, gli oggetti in legno, le candele profumate e i gioielli.   Gli edifici della città vecchia, costruiti tra il 15° e il 17° secolo, formano lo scenariounico degli inconfondibili mercatini di Natale di Berna. Le bancarelle sulla Piazza della Cattedrale propongono soprattutto articoli artigianali, mentre a dieci minuti di distanza, sulla Piazza dell’Orfanotrofio, i riflettori sono puntati sui tradizionali articoli del mercato. Da assaggiare il sidro caldo e il pan di zenzero. D’obbligo una sosta in uno dei leggendari locali della città vecchia: il Klötzlikeller, con i suoi 350 anni di storia, o il Granaio (Kornhauskeller).

 

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Antonio Balestra in mostra a Verona

Apre il 19 novembre 2016 al Museo di Castelvecchio di Verona una retrospettiva dedicata ad Antonio Balestra, pittore barocco veronese. Sarà possibile visitare la mostra Antonio Balestra. Nel segno della grazia fino al 19 febbraio 2017.

Verona ha voluto dedicare l’evento all’artista, Antonio Balestra (Verona, 1666 – 1740), in occasione del trecentocinquantesimo anniversario della nascita. L’esposizione presenta oltre sessanta opere – dipinti, disegni, incisioni e volumi a stampa -, provenienti da prestatori pubblici e privati, italiani ed europei.

Il precorso dedicato ad Antonio Balestra si articola in otto sezioni: attorno ad alcuni dipinti particolarmente significativi, grande spazio è dedicato al disegno e all’incisione, in modo da rivelarne la stretta correlazione e da far emergere il genio compositivo del pittore. Grande attenzione è dedicata alla grafica. La mostra Antonio Balestra. Nel segno della grazia pone infatti in stretta correlazione alcune tele esposte e stampe che attestano la diffusione e la fortuna dello stesso Antonio Balestra.

Il percorso espositivo conduce il visitatore alla scoperta di un autore, Antonio Balestra appunto, che, nato a Verona nel 1666, approfondisce la sua formazione a Roma alla scuola di Carlo Maratti tra il 1691 e il 1695 e conclude la sua vita a Verona nel 1740, dopo aver trascorso parecchi anni tra la città natale e Venezia. Qui soggiornò fino al 1718 ricoprendo un ruolo di primissimo piano nello sviluppo della pittura veneziana ed europea verso un gusto pienamente settecentesco.

DOVE, COME E A QUANTO

Museo di Castelvecchio – Verona
lunedì 13.30 – 19.30
da martedì a domenica 8.30 – 19.30
Biglietti da 7,5 euro (il biglietto di ingresso a Castelvecchio comprende la visita della mostra)

 




A Lucca per il Lucca Comics & Games

La fine di ottobre a Lucca significa una sola cosa: Lucca Comics & Games,  storica mostra mercato dedicata al mondo dei fumetti, dei giochi di ruolo, del fantasy, che quest’anno festeggia i suoi primi 50 anni. Il Lucca Comics & Games  durerà cinque giorni dal 28 ottobre al 1° novembre, con un agenda ricchissima di appuntamenti e tante novità  e riverserà tra le mura della città toscana numerosi cosplayer che per cinque giorni animano le vie e i negozi della città: supereroi, protagonisti di manga e anime giapponesi, personaggi di telefilm e libri. A loro è dedicata la parte Music & Cosplay, fatta di band contest, musica dal vivo, sfilate e raduni. Il Lucca Comics & Games apre alle 8.30 del mattino e i biglietti partono da 16 euro.

L’Area Comics del Lucca Comics & Games prevede un fitto calendario di incontri con autori ed editor, conferenze, contest e l’assegnazione di uno dei premi più importanti legati al mondo del fumetto, il Gran Guinigi.

Il Padiglione Carducci ospita invece tutta la parte dedicata ai games: giochi di ruolo e da tavolo, videogiochi e tutto ciò che ruota intorno all’universo fantasy. Quest’anno con tre importanti ospiti d’onore: Tony DiTerlizzi, Brandon Sanderson e Antoine Bauza.

Lucca Comics & Games è un’ottima occasione per scoprire le meraviglie storiche e architettoniche della città lasciandosi contagiare dal clima di festa.  Tanto più che il 31 ottobre a Lucca si terrà la Giornata Nazionale del Trekking Urbano e nel vicino borgo medievale di Borgo a Mozzano prenderanno vita  le storiche celebrazioni di Halloween.

DORMIRE A LUCCA

Hotel Ilaria
Indirizzo Via del Fosso, 26 Lucca (LU)
Telefono: 0583 47615
Mail: info@hotelilaria.com
Web: www.hotelilaria.com
Prezzo medio: 150-250 euro

 

Ricavato dalle antiche scuderie di Villa Bottini e da una chiesa del XIV secolo, l’Hotel Ilaria regala un’atmosfera di charme con il comfort moderno. L’idea in più: l’hotel mette a disposizione degli ospiti, gratuitamente, delle bici per esplorare con i propri tempi le meraviglie architettoniche e paesaggistiche della città. Non solo. Dopo una giornata di visite turistiche, è possibile rilassarsi in hotel con drink e snack gratuiti o immergersi nella vasca idromassaggio in terrazza e lasciare vagare lo sguardo sui lussureggianti giardini.

 

San Luca Palace Hotel

Indirizzo: Via San Paolino, 103 Lucca (LU)
Telefono: 0583 317446
Mail: info@sanlucapalace.com
web: www.sanlucapalace.com
prezzo medio 170-260 euro

Il San Luca Palace Hotel si trova in un palazzo storico del 1540 nel pieno centro della città offre una base perfetta per esplorare Lucca e i dintorni. Eleganza classica e accoglienza sono tra i punti di forza dell’hotel.
L’hotel è l’ideale per chi abbia con sé cani o gatti. Gli animali infatti sono accolti a un costo forfettario di 20 euro.

Albergo Celide
Indirizzo: Viale Giusti, 25 Lucca (LU)
Telefono: 0583 954106
mail: info@albergocelide.it
web: www.albergocelide.it
Prezzo indicativo: 150-200 euro

Centrale, a due passi dalla stazione ferroviaria di Lucca e facilmente raggiungibile, l’Albergo Celide è il punto di partenza ideale per la visita di questa bellissima città, sia a piedi che in bicicletta.
L’hotel mette a disposizione degli ospiti una spa per rilassarsi e biciclette per fare il giro delle mura rinascimentali ed esplorare gli angoli più nascosti della città.

Alla corte degli angeli
Indirizzo Via degli Angeli, 23 Lucca (LU)
Telefono: 0583 469204
Mail: info@allacortedegliangeli.com
web: www.allacortedegliangeli.com
Prezzo medio: 130 – 250 euro

Hotel boutique all’insegna dello charme: poche camere ognuna diversa dall’altra nelle decorazioni ispirate all’universo floreale e nei dettagli di arredamento.
La stanza orchidea offre affreschi e giochi di luce ma, soprattutto, una piccola spa dove rilassarsi ad uso personale: una jacuzzi e una cabina multifunzione. Di venerdì inoltre l’hotel organizza lezioni di cucina toscana per gli ospiti.

 

A Palazzo Busdraghi
Indirizzo: Via Fillungo, 170 Lucca (LU)
Telefono: 0583 950856
Mail: info@apalazzobusdraghi.it www.apalazzobusdraghi.it
Prezzo medio: 100-180 euro

L’hotel ha sede nel palazzo storico Busdraghi e offre otto camere ognuna diversa dall’altra anche se tutte dotate di vasca idromassaggio o doccia-sauna con idromassaggio.
L’hotel ha una particolare attenzione nell’offerta di prodotti con certificazione senza glutine. La residenza inoltre prevede offerte dedicate ai viaggiatori solitari.

 

Palazzo Tucci

Indirizzo: Via Cesare Battisti, 13 Lucca (LU)
Telefono: 0583 464279
mail: info@palazzotucci.com
web: www.palazzotucci.com
Prezzo medio: 150-260 euro

La Residenza, recentemente restaurata, occupa il piano nobile del palazzo settecentesco situato nel centro storico di Lucca, vicino ai principali monumenti e musei.  Gli ambienti spaziosi, decorati con affreschi e stucchi e gli arredi originali, offrono l’atmosfera riservata delle antiche dimore nobiliari.
Palazzo Tucci dispone di solo sei camere ognuna diversa dalle altre per spazio e arredo. “La Wally” offre uno spazio adeguato, pavimenti in cotto e soffitti affrescati oltre a mobili del ‘700.

Palazzo Rocchi

Indirizzo: Piazza S. Michele, 30 Lucca (LU)
Telefono: 0583 491353 www.palazzorocchi.it
Mail: info@palazzorocchi.it
Prezzo medio: 100 -270 euro
L’offerta di Palazzo Rocchi comprende suite, camere e perfino appartamenti in un antico luogo da fiaba. La  suite della Torre offre una splendida vista sulla citta e, in particolare, sulla chiesa di San Michele. Per chi invece preferisce avere la propria privacy, è possibile soggiornare in un appartamento per 270 euro.

 

MANGIARE A LUCCA

Buca di Sant’Antonio

La storia del ristorante affonda le proprie radici addirittura alla fine del ‘700, Qui ormai da più di due secoli, la cucina propone piatti tipici lucchesi valorizzati da prodotti freschi del territorio e dalla pasta fatta a mano ogni giorno. Da non perdere la minestra di farro alla garfagnina, il pasticcio di fegato alla toscana e la trippa di vitello alla lucchese. Particolare attenzione è dedicata alla cucina senza glutine Indirizzo: Via della Cervia, 3, Lucca

Telefono: 0583 55881
Mail: info@bucadisantantonio.com
Web: http://www.bucadisantantonio.com
Prezzo indicativo menù: 30-40 euro

Ristorante Giglio

Il locale è all’interno Palazzo Arnolfini e si apre all’esterno con una veranda affacciata sul teatro comunale. Atmosfera di charme, tradizione e rivisitazione in chiave contemporanea della tradizione. Sono queste i punti di forza del ristorante  

Indirizzo: Piazza del Giglio, 2, Lucca
Telefono: 0583 494058

Mail: info@ristorantegiglio.com
Web: http://www.ristorantegiglio.com
Prezzo indicative menu: 30-40 euro

 L’Imbuto

L’Imbuto è una destinazione gourmet, premiata con una stella Michelin, ideale per chi ama la cucina creativa. A pochi passi dalla celebre Piazza dell’Anfiteatro, L’imbuto si trova all’interno del Lucca Center of Contemporary Art, a sua volta ospitato dal cinquecentesco Palazzo Boccella.

Indirizzo: Via della Fratta 36, Lucca.
Telefono 329 0843180 Cellulare 328 7879423
Mail: ristoranteimbuto@hotmail.it Web: www.limbuto.it
Menù degustazione: 50, 70 e 90 euro.

 

Osteria Pasqualino Gubitosa (detto da Pasquale)

Il locale propone una cucina tradizionale immerso nell’atmosfera di un’antica osteria

Indirizzo: Via del Moro 8
Telefono 0583 496506, 335 1772505
https://dapasquale-lucca.com
sassicaia@hotmail.com
Prezzo indicativo menù: 30-40 euro

 




Le Tenute La Montina, per scoprire la Franciacorta partendo dalle cantine

La scoperta della Franciacorta non può che iniziare dalle cantine. Un ottimo punto di partenza sono Le Tenute la  Montina di Monticelli Brusati, aperte ogni giorno per accompagnare winelovers, appassionati o semplicemente curiosi alla scoperta delle blasonate bollicine in un paesaggio emozionate, ancora di più in autunno, quando la natura si veste d’oro e rubino.  Le Tenute La Montina infatti si trovano tra il lago di Iseo e l’anfiteatro morenico della Franciacorta, in una zona che gode di uno speciale microclima particolarmente favorevole alla coltivazione della vite. La “cantina che si racconta”, visite con degustazioni guidate di Franciacorta, porte aperte durante tutti gli week end: così Le Tenute La Montina di Monticelli Brusati, in Franciacorta, accolgono gli enoturisti. Le Tenute La Montina sono una delle  aziende storiche della Franciacorta con una produzione media è di 380.000 bottiglie annue.

A Le Tenute La Montina si  visita una cantina scavata per oltre 7.450  metri quadri nella collina tappezzata di vigneti, una cantina in grado di tutto l’anno la minore escursione termica possibile (attorno ai 13°- 16°)  e la condizione ottimale per la giusta maturazione dei Franciacorta. Qui la  passione e la tradizione danno vita  al perlage finissimo e persistente, alla piacevole sapidità e freschezza dei suoi Franciacorta. Gli ospiti de Le Tenute La Montina possono poi seguire i complessi passaggi che portano dalla vigna alla bottiglia finita e al bicchiere di Franciacorta dieto cui si sono tre anni minimo in cantina in cui una bottiglia viene toccata 70 volte. Imperdibile poi la tappa presso la settecentesca Villa Baiana, nobile dimora attigua alla sede aziendale e sede di mostre d’arte contemporanea allestire ciclicamente nella Sala delle Esposizioni Temporanee del Museo d’Arte Contemporanea Remo Bianco in Franciacorta.

Un tour in una delle più nobili cantina del Franciacorta non può poi che concludersi con un brindisi. A Le Tenute La Montina si possono scegliere fra tre generi di degustazioni (da uno a tre tipologie di Franciacorta), abbinate a grana padano e salame bresciano.

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DOVE, COME E A QUANTO -Le Tenute La Montina
Dalle 10 alle 15.30
Prezzo: da 10 a 20 euro a seconda della degustazione scelta
Per informazioni: 030.653278.

 

 




Villaggio di Natale Flover, una favola lunga vent’anni

Era il 2 novembre 1996 quando la famiglia Girelli tagliò il nastro del primo Villaggio di Natale in Italia: il Villaggio di Natale Flover. Un evento destinato a diventare un appuntamento atteso e a fare del Villaggio di Natale Flover il mercantino di Natale al coperto più grande d’Italia. Ogni anno per visitare il Villaggio di Natale Flover arrivano oltre 300mila visitatori. Per chi può, perderlo è davvero un peccato … tanto più che rimane aperto per quasi due mesi dal 2 novembre all’8 gennaio e raggiungerlo a Bussolengo, nei pressi di Verona, è decisamente  più comodo di molte altre mete “di stagione”.

Di ritorno da un viaggio in Germania, Silvano Girelli, si fermò a Rothenburg Ob der Tauber, sulla Romantische Straße, la strada che ha ispirato nel medioevo molti poeti e romanzieri. Ne rimase incantato, il borgo sembrava uscito da un libro dei fratelli Grimm. Ne  Pochi giorni dopo con un gruppo di collaboratori e un team di artisti e scenografi tornò a Rothenburg per catturare il fascino di questo antico borgo. Il primo Villaggio di Natale Flover aprì le porte poco dopo e iniziò a incantare con le sue atmosfere magiche e suggestive, ispirate alla tradizione nordica. Inizialmente una piccola finestra sul Natale, negli anni diventò sempre più grande, prendendo un’ampia parte del Centro Giardinaggio.

Al Villaggio di Natale Flover niente è stato lasciato al caso la scenografie e gli ambienti sono curati nei minimi dettagli e ricreano la magia delle fiabe natalizie. Per il suo ventesimo compleanno il Villaggio di Natale Flover regala una favola. L’ingresso Il viaggio nel Natale Flover inizia in una biblioteca speciale ricca di ricordi, dove grandi volumi rievocano tutte le edizioni di questo magico mondo. Dalla prima, ispirata al mercatino di Natale di Rothenburg in Germania, passando di anno in anno per le nuove ambientazioni, studiate per ogni edizione, sempre in linea con i must della stagione e con la vocazione Flover per la passione e la ricerca continua. Un viaggio nella storia accompagnato da un’esposizione di auto d’epoca grazie alla particolare collaborazione del Museo Nicolis di Villafranca di Verona, che ricorda, stanza dopo stanza l’evoluzione del Villaggio di Natale Flover. Passo dopo passo si arriva alle novità del 2016, una vera e propria fabbrica dei giocattoli.

Non solo. Il Villaggio di Natale Flover propone una vera e propria Galleria dei presepi, capanne e statuine di ogni misura e grandezza, da 3 cm a oltre un metro, disegnate e realizzate dalle più prestigiose aziende italiane, accuratamente modellate, con una plasticità giocata sull’intensità dei volti e lo studio di atteggiamenti e dettagli. Molto particolari le statuine napoletane sempre in movimento realizzare a mano in tessuto, i piccoli presepi provenienti da diverse parti del mondo o quelli creati da Martino Landi, scultore studioso di arte sacra, per chi cerca un dettaglio pregiato. La Galleria dei presepi prosegue con i più particolari villaggi americani in miniatura Lemax, dove alle rappresentazioni più tradizionali vengono aggiunte, senza limiti di fantasia, riproduzioni di scene di vita quotidiana, dal postino al trenino che passa per la città, giostre, piste da pattinaggio, sale da ballo… I villaggi Lemax sono la decorazione ideale per uffici o piccoli spazi, ma anche per creare grandi ambientazioni.

DOVE, COME E A QUANTO

Il Villaggio di Natale Flover si trova a Bussolengo (VR), in via Pastrengo 16.
Orari: aperti tutti i giorni dal 2 novembre 2016 al 8 gennaio 2017, anteprima dal 15 ottobre 2016. Orari: dalle 9 alle 19.30, con orario continuato. Unici giorni di chiusura il 25 dicembre 2016 e il 1° gennaio 2017.
Biglietto d’ingresso: 1,50 euro solo nei giorni di sabato e domenica, dal 5 novembre al 18 dicembre e l’8 e 9 dicembre 2016.

 




A Verona a scoprire Picasso

Da Parigi a Verona 91 opere per scoprire Picasso, o meglio la metamorfosi vissuta dal genio spagnolo nei suoi 90 anni di vita. La mostra allestita presso l’Arena Museo Opera (AMO) di Verona dal 15 ottobre al 12 marzo racconta l’evoluzione di Picasso nella rappresentazione del corpo umano, mentre la sua arte attraversa le fasi del pre-cubismo, del Cubismo, dell’età Classica e del Surrealismo, fino agli anni del dopoguerra in cui, superando le barriere e le categorie di “ritratto” e “scena di genere”, l’artista giunge a un nuovo concetto di “figura”: quella che rese Picasso costruttore e distruttore al tempo stesso di un arte solo sua, dal fascino inesauribile. La retrospettiva veronese porpone tra le 91 opere di Picasso il Nudo seduto (1907), Il Bacio (1931) e La Femme qui pleure e il Portrait de Marie-Thérèse entrambe del 1937: Molti dei capolavori di Picasso esposti a Verona sono stati concessi in prestito dal Musée national Picasso – Parigi.