di Cristina T. Chiochia
Tiziano ed il suo colore diventano un film per il cinema per tre giorni con TIZIANO. L’IMPERO DEL COLORE, il 3, 4, 5 ottobre, al cinema.
Il film, diretto da Laura Chiossone e Giulio Boato e stato scritto da Lucia Toso e Marco Panichella con la supervisione di Donato Dallavalle, per una produzione Sky, Kublai Film, Zetagroup, Gebrueder Beetz e Arte ZDF.
Lo sfondo non poteva essere dei più attuali.
Dall’inizio alla fine. La scelta di mettere in rilievo il destino, la peste e renderlo attuale con degli sfondi della sua Venezia inediti, ripresi durante il lockdown. Dopo il pubblico delle grandi mostre ed i tanti libri pubblicati su Tiziano recentemente, Tiziano si offre al pubblico del grande schermo attraverso degli esperti e personaggi della recente storia imprenditoriale italiana, al fine di comprenderne meglio i contorni, lo stile e la vita.
Uno degli aspetti interessanti del film, è presentarlo attraverso il suo rapporto con ciò che ama e chi ama.
In una sorta di percorso emozionale e, come sfondo , la sua Venezia che, come recita il comunicato stampa “[…]per tutta la sua esistenza, rimarrà la base operativa da cui spostarsi per conquistare e creare un “impero del colore”, una fucina creativa eccezionale capace di accogliere viaggiatori e influenze provenienti da tutto il mondo. Ce lo raccontano nel film Amina Gaia Abdelouahab, curatrice indipendente e storica dell’arte, co-founder e vicepresidente di Progetto A, Bernard Aikema, Professore di Storia dell’arte moderna all’Università di Verona, Brunello Cucinelli, stilista e imprenditore, finanziatore del Foro delle Arti, Francesca Del Torre, assistente scientifica all’Istituto di storia dell’arte della Fondazione Cini e curatrice per la pittura italiana del Rinascimento al Kunsthistorisches Museum di Vienna, Miguel Falomir Faus, Direttore del Museo Nacional del Prado a Madrid, studioso di pittura italiana del Rinascimento e del Barocco, Sylvia Ferino-Pagden, curatrice di mostre, in precedenza Curatrice della Pittura rinascimentale italiana e Direttrice della Pinacoteca del Kunsthistorisches Museum di Vienna, Jeff Koons, uno degli artisti più influenti e seguiti al mondo, Patrizia Piscitello, storica dell’arte, curatrice, responsabile Ufficio mostre e prestiti e Curatrice collezioni del Cinquecento del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Tiziana Plebani, storica, cultrice di Storia moderna all’Università Ca’ Foscari di Venezia, in precedenza responsabile del Dipartimento Storia e Didattica della Biblioteca Nazionale Marciana, Giorgio Tagliaferro, Professore Associato in Arte Rinascimentale all’Università di Warwick con un Ph.D. in Storia dell’arte all’Università Ca’ Foscari di Venezia”.
Tiziano oltre Tiziano.
Le sue origini e la ricomposizione attraverso la rilettura “attualizzata” dei suoi capolavori e le interviste esclusive di una storia davvero da conoscere e raccontare, tra l’artista, l’amante e l’imprenditore.
Uomo ambizioso, Tiziano, che con una solida forza di volontà costruì con cariche pubbliche (la possibilità imperiale di nominare notai per esempio o di avere una rendita dalla Repubblica di Venezia per il suo lavoro) e talento personale (i suoi capolavori ed il suo modo di definire il colore cambiarono la storia dell’arte europea) una carriera da vero “influencer” contemporaneo.
Superando con il suo colore, lo splendore che fino ad allora si era visto nel tratteggiare ritratti con la sua affinata sensibilità di riconoscere il bello: di un abito, di un sorriso, di uno sguardo o di un atteggiamento. Basti pensare al mondo racchiuso nella sua pennellata nel rendere pellicce o rigidi ricami o gli ornamenti dorati a sbalzo: colori vivi e lucidi, contemporanei a chi li vedeva e che giungono a noi in una sorta di avvolgente viaggio nel tempo sul corpo umano che si fa creatura in particolare quello femminile. Da vedere.